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La psicologia dei gruppi usa un approccio pluridisciplinare e sociale, cioè l'individuo viene visto
nelle sue componenti sociali mentre, viceversa, il gruppo viene visto nei suoi aspetti più individuali.
C'è quindi un’articolazione tra la dimensione individuale e collettiva che si crea grazie ai nostri
componenti sociali. Tutti i nostri comportamenti sono sociali. Questa definizione deriva, per
esempio, da Freud che ha usato la sfera sociale-affettiva per risolvere di disagi (deriva anche dalla
psicologia dello sviluppo). Questa articolazione si concretizza in un continuum interpersonale-
gruppo. Tajfel e Turner sostengono che abbiamo dei criteri per capire se il nostro comportamento
è Intergruppale o interpersonale. Il comportamento è sociale, volto al gruppo, se almeno due delle
tre categorie sono rispettate dalla persona; si misura anche grazie al grado di variabilità
intragruppo che deve essere basso, mentre il grado di variabilità intergruppo, cioè del gruppo
opposto, è molto alto. Turner dice che nei comportamenti sociali oscilliamo tra un livello
individuale e sociale in base ai vari slittamenti del nostro tratto identitario e questo esito
caratterizza il nostro se. La psicologia dei gruppi è nata negli Stati Uniti alla fine degli anni 20 con la
misurazione degli atteggiamenti. Ciò è durato fino alla fine degli anni 50, quando si inizieranno a
studiare i processi di gruppo. A questo cambiamento ha contribuito la Seconda guerra mondiale
perché in questo periodo si sono sviluppate grossi movimenti collettivi a cui si cercava una
spiegazione quali il conformismo, l’aggressività. Dagli anni 70 e 80 c'è stato un declino delle
tematiche di gruppo, usate per studiare fenomeni individuali; negli anni 90 c'è una ripresa
dell’interesse per i gruppi, sempre però visti in ottica individualista. I gruppi sociali hanno un avvio
penalizzante e hanno un riscatto posteriore, infatti, assumono una posizione centrale nei processi
di cambiamento sociale: secondo Lewin il gruppo può sia innescare sia fare resistenza al
cambiamento. I training gruppo: sono stati creati da Lewin, nati come modo per formare. Sono
stati riuniti per i conduttori di gruppo che hanno partecipato prima di una discussione e poi all'
analisi della loro stessa discussione diventando poi portatori di conoscenze presso i loro gruppi. Ci
sono varie definizioni di gruppo e tipologie: applicazione artificiali e non organizzate; unità sociali
con modelli di relazioni e unità strutturale; unità sociale intenzionalmente progettate e meno
intenzionalmente progettate. i gruppi possono anche essere primari (interazione diretta e forte
legame affettivo che genera un senso di appartenenza) e secondari.
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Il gruppo è caratterizzato da tre componenti ovvero continuità dei membri, somiglianza e
interrelazione. attraverso questi tre fattori è possibile distinguere un gruppo da un semplice
aggregato ed è una comunità. inoltre è possibile distinguere i gruppi anche in base a una scala
sociale che può essere microsociale quando si parla di piccoli gruppi e di gruppi faccia a faccia
oppure macrosociale riferendosi invece a grandi comunità sociali che condividono norme e
occasioni di interazione.
aggregazioni sociali quelle categorie sociali fondate su un appartenenza statistica
parametri due parametri sono le funzioni del gruppo e la relazione che si instaura all'interno del
gruppo e grazie a questi due parametri noi riusciamo ad individuare a fare una discriminazione tra
grandi gruppi e piccoli gruppi
il gruppo ha una funzione ecco perché parliamo di definizione funzionalista del gruppo: i gruppi
faccia a faccia hanno una funzione che è quella di eseguire il compito e di affrontare un'attività/ un
compito che è nello scopo del gruppo;
nella visione funzionalista ci sono tre fasi attraverso cui il gruppo esegue questa funzione: una fase
di grande importanza è quella della comunicazione in cui gruppo cerca di capire che tipo di
problema deve affrontare e la (la fase di orientamento); segue una fase successiva in cui avendo
capito che tipo di problema il gruppo deve affrontare mette a fuoco idee e soluzioni per affrontare
il compito (fase di valutazione); il gruppo arriva ad assolvere alla sua funzione solo nella terza fase
(fase decisionale) ed è una fase in cui in realtà le idee e le soluzioni della precedente valutazione
vengono implementati e si scelgono le soluzioni più adeguate: questa soluzione deve essere
implementata come appunto soluzione del problema che viene posto. C'è una forte attività di
controllo una forza di vita di relazioni tra i membri per verificare che tutto proceda e che la
decisione sia applicata con successo.
il gruppo faccia a faccia per interagire e per eseguire il compito ha bisogno di relazioni di tipo
oppositivo negative che vengano gestite attraverso comportamenti dei membri del gruppo quindi
questa griglia applica degli atti macroscopici: applicando agli atti macroscopici questa griglia
possiamo tenere una serie di aspetti quindi possiamo identificare quali sono per esempio le
categorie più ricorrenti nelle operazioni di un gruppo, possiamo anche verificare per esempio chi
sono i membri del gruppo che si dedicano di più ad attivare comportamenti socio emozionali i
positivi oppure comportamenti socio emozionali negativi oppure comportamenti esecutivi o
strumentali. Quindi applicando questa griglia possiamo tenere dei profili dell'intero gruppo.
queste analisi ricorrenti delle interazioni di gruppo ci consentono di creare dei veri e propri modelli
interattivi, per esempio, possiamo capire per esempio chi parla di più (e chi parla di più in qualche
modo riceve maggiore attenzione da parte degli altri); questa analisi dell'interazione ricorrente ci
consente di modellizzare l'interazione dei gruppi
16/03/2021
1.Formazione
Il contributo teorico di Lewin è fondamentale nella psicologia sociale, perché prende in
considerazione le determinati disposizionali e situazionali del comportamento giungendo negli
anni 40 ad una definizione di psicologia sociale come disciplina.
La sua teoria è fortemente connessa alla pratica: sostiene che una buona ricerca scientifica è
dotata si spendibilità pratica egli propone l’Active Research
Lewin è un ebreo tedesco che si studia e forma a Berlino Egli ha contatto con due fonti
concettuali
-Scuola psicoanalitica: si convince che si possono influenzare i processi dinamici che caratterizzano
una persona .si può intervenire sulle rappresentazioni mentali dell’ambiente.
La scuola psicoanalitica utilizza come metodo l’indagine clinica, invece Lewin adotta il metodo
della ricerca sperimentale
-Psicologia della Gestalt: La psicologia della Gestalt sostiene che la conoscenza si origina dalla
percezione piuttosto che dallo stimolo esterno. La conoscenza sullo stimolo viene costruita
attivamente dalla persona che lo percepisce. Per questa formazione Lewin dice che dobbiamo
esaminare le modalità in cu ile situazioni e le intenzioni influenzano i processi cognitivi della
persona. Analizza il modo in cui le caratteristiche delle situazioni influenzano i nostri processi
percettivi.
Il campo psicologico è quell’insieme di fatti interdipendenti tra di loro e sono concepiti come tale
dall’individuo all’interno di un certo momento, di una certa situazione. Essi sono la causa dei
comportamenti non rintracciabile in forze esterne, ma nei rapporti tra queste forze esterne
elaborati all’interno del campo psicologico
Lewin dice che la causa di un atto non è una semplicemente una predisposizione individuale, ma
deriva dalla relazione di diverse forze. Il campo costituisce la nostra unità d’analisi capace di
collegare il comportamento dell’individuo all’ambiente qualsiasi processo mentale è legato
all’interazione della persona con l’ambiente
Ambiente psicologico: insieme di oggetti, persone, attività, situazioni con cui l’individuo è in
rapporto più o meno consapevole
Esso può essere caratterizzato da diverse dimensioni.
Dimensione temporale: punire qualcuno a entrare nell’ambiente
Dimensione realtà -irrealtà: l’ambiente può essere caratterizzato da eventi reali o possibili
3. I gruppi
Il gruppo è il vero ambiente sociale con il quale l’individuo entra in contatto in vari momenti della
su esistenza e influisce sui confini, sulla rimodulazione, sui cambiamenti dell’ambiente psicologico
Lewin parla di “dinamiche di gruppo”
Lewin studia il gruppo perché diventa un fattore di mediazione tra l’individuo e il sistema sociale.
L’analisi del gruppo ci consente di indagare come funziona l’individuo, ma anche come funziona il
sistema sociale.
Come fa a studiare i gruppi? Egli si interessa di interazione sociale, perché secondo lui, è il primo
criterio che tiene insieme il gruppo
L’unità d’analisi è l’individuo e l’intero gruppo
Tutte le sue ricerche vogliono verificare com’è possibile il cambiamento attraverso gli individui e il
gruppo
1° esperimento in collaborazione con Lippit: indurre dei climi sociali con due stili di leadership
(democratica e autoritaria) su gruppi di adolescenti. I ragazzi devono costruire maschere teatrali
2° esperimento con White e Lippit: introduce lo stile di leadership permissiva e si interessa alla
relazione che i ragazzi hanno nel passaggio da uno stile di leadership all’altro. I compiti sono più
complessi
4 gruppi con 5 adolescenti di 10 anni, sperimentazione dura 5 mesi e i 4 leader si alternano ogni
6 settimane in questi gruppi
Comportamento dei leader
I leader hanno adottato diverse tecniche per creare tre atmosfere sociali. Lewin va a verificare
quali comportamenti sono ricorrenti nell’attività dei leader
Ordini che interrompono l’attività in corso
Critiche non costruttive
Aiuto e suggerimenti
Informazioni
Stimolo dell’iniziativa personale
Rallegramenti e approvazione
Cordialità e fiducia
Realismo
Lewin ha messo a punto due situazioni in cui si conferma l’influenza esercitata dallo stile di
leadership sull’atmosfera sociale /sulle relazioni
1. Quando il soggetto che tipicamente si comporta secondo lo stile del proprio gruppo viene
trasferito in gruppo con uno stile diverso, esso inizia ad attuare il comportamento del nuovo
gruppo
Lewin mette sotto l’attenzione due partecipanti, Sarah, appartiene ad un gruppo
autocratico, e Sue, appartiene ad un gruppo democratico. Analizza la percentuale di
comportamento dominante: Sarah ha percentuali molto elevate di comportamento
dominante, ma queste calano drammaticamente quando passa ad un gruppo democratico.
Sue riporta frequenze basse, ma aumentano quando passa al gruppo autocratico.
2. Verifica sul sistema pronominale analizzando quante volte i partecipanti dei gruppi utilizzano
l’Io o il Noi. Nell’utilizzo di questi pronomi la persona esprime un diverso senso di
appartenenza
Gruppo democratico: 64% dei partecipanti usa l’Io e il 32% usa il Noi
Gruppo autocratico: 82% utilizza l’Io e il 18% usa il Noi
I risultati ci dicono che esiste una forte interdipendenza tra il ruolo del leader, il gruppo con la sua
storia e i singoli membri con i loro comportamenti
Lewin afferma che: “Il gruppo a cui la persona appartiene e la cultura in cui vive ne determinano il
comportamento e il carattere”
Il gruppo è portatore di una cornice culturale che modella l’individuo, i comportamenti e gli
atteggiamenti ricerca attenta alle dinamiche di gruppo
Questa ricerca parte dalla Teoria dei canali: modello esplicativo per analizzare come eventi della
situazione, che possono sembrare irrilevanti, creino processi e forze che possono influenzare
atteggiamenti, produrre decisioni, che favoriscono o mutano le condotte e le interazioni delle
persone.
Alcune caratteristiche delle situazioni possono influenzare la condotta e gli atteggiamenti delle
persone. Questa influenza avviene attraverso dei canali che possono essere aperti o chiusi da una
serie di forze che diventano dei punti di snodo, punti di controllo della decisione.
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Lewin ricava delle indicazioni ma non le procedure per implementare le indicazioni, applicata la teoria dei
cannali all’approvvigionamento del cibo ossia il livello socioeconomico quindi aumento dei prezzi e il livello
psicologico quindi cibo che identifica una appartenenza psicologica. Lewin mette a punto due esperimenti
basati su una intuizione che lui ottiene cercando di cambiar le abitudini alimentari tramite le interazioni
gruppo metolo della discussione di gruppo. Fa 2 esperimenti
1) Consumo pane integrale con soggetti alcuni studenti universitari di età media 21 anni… usa il
metodo della richiesta e il metodo id discussione di gruppo. Lo studente è un complice
dell’esperimento. Lo scopo è modificare le abitudini alimentari. Abbiamo u gruppo assegnato alla
condizione sperimentale uno assegnato alle condizioni di controllo. Nella decisione di gruppo si
discute la proposta di modificare il consumo di pane mentre nella condizione di controllo la
richiesta è formulata dal responsabile del servizio mensa… dopo viene somministrato u
questionario per capire il tipo di pane preferito e le reazioni. Risultati gruppo sperimentale volta
per un consumo del pane integrale per il 66, 90 e 100x100. Nel gruppo di richiesta succede che i
soggetti non accettarono rispetto al cambiamento di consumo di pane. Distanza di tempo rilevo che
nel gruppo sperimentale che raggiungersi effettivamente lo scopo, quindi la scelta di pane da
consumare. Questi perché la loro è stata una decisione collaborativa utile a perseguire l’obiettivo
che si erano dati; nel gruppo richiesta questo non succede quindi con ce motivazione. Solo
qualcuno del gruppo di controllo modifica il comportamento ma solo per preferenza personale.
Queta ha una conferma nel secondo esperimento
A questi studi è legata la pratica della ricerca-azione in cui le soluzioni sono suscettibili di aggiustamenti in
itinere, sottoposte a una costante valutazione dell’effettiva efficacia.
2) Aa
3) Bb
4) Cc
Lewin per conoscere un fenomeno bisogna cambiarlo quindi bisogna concentrarci sui processi.
I Fattori sono la partecipazione, scambiare posizioni, riduzione della resistenza condiviso en che porta ad
agire come membro del gruppo e mettere in pratica la decisione.
1) Temi ricerca
2) Esperimento autocinetico
Sherif è uno dei fondatori della psicologia sociale sperimentale; ha una grande produzione scientifica.
particolare attenzione banno alle norme, ai gruppi e ai movimenti sociali nello specifico le relazioni
intergruppi. Le norme sono importanti perché sono il principio psicologico + importante perché governano
l’individui quindi tradurne il funzionamento significa studiare la struttura cognitiva dell’individuo.
Attenzione è per i gruppi e perché ne comprende l’importanza dà infatti indicazioni di ricerca
osservazionale ciò è in contrasto con la sociologia dell’epoca perché all’epoca avevamo che i
comportamenti delle persone discendevano da processi individuali quindi Sherif introduce una nuova
chiave di lettura. Lui si concentra soprattutto sui disegni longitudinale che hanno un grande validità
ecologica.
ESPERIMENTO EFFETTO AUTOCINETICO NASCE DA UNA Domanda: come possibile che delle grandi
democrazie siano diventa delle dittature senza ribellione ma con un forte consenso popolare? Obiettivo e
spiegare i meccanismi dai processi di controllo sociale che ogni gruppo attraverso norme sociali effettua nei
confronti dei suoi membri. Lui sviluppa la sua grazie ad Allport e analizza la tendenza alla uniformità dei
giudici che si origina dallo sviluppo delle norme sociali tendenza alla uniformità. Questa tendenza c’è sa
quando il gruppo è nuovo siamo quando un vecchio gruppo si trova di fronte a una nuova situazione.
Ipotesi 2: I membri de gruppo si influenzano reciprocamente inoltre i membri de gruppo possono
mantenere delle posizioni indipendenti e comportarsi in maniera differente.
I soggetti sono universitari maschi decide di adottare una situazione del mondo relate che risulta
percettivamente ambigua riproducendola in laboratorio (punto luminoso in stanza buia)
Scopi sono due: quando il soggetto è solo Sherif vuole capire se il sogg o segue una sua norma oppure
improvvisa; vedere cosa succede s il sogg si trova in gruppo e il gruppo vive insieme nella nuova situazione.
Cosa succede ai sogg nel gruppo saranno indipendenti o si conformano? Usa un disegno sperimentale e
recluta 2° soggetti conciati per una sessione di giudizio individuale, ci sono 100 ripetizioni lungo 3 giorni
(prima cond spe), nella seconda cond spe vuole osservare le modificazioni introdotte dall’appartenenza di
gruppo qui abbiamo due sottogruppi. Si deve stimare lo spostamento della luce prima soli (per tre giorni) il
quarto in gruppo… gli altri i primi 3 giorni in gruppo e il quarto da soli. Procedura: stanza bugia, seduti sul
tavolo dove si trova il pulsante più la presentazione dello stimolo.
Risultati 1 cons se individuale: succede che ogni soggetto si crea un proprio riferimento valutativo
2cond spe) primo sottogruppi abbandonano la propria valutazione per conformarsi al gruppo; secondo
sottogruppo ce una normale che ciascuno dei componenti del gruppo internalizza senza rendersene conto
facendola propria anche per le valutazioni individuali.
1955 processo di riduzione della conflittualità intergruppi tramite uno scopo sovraordinata.
1) Quando individui che non si conoscono, interagiscono si forma un gruppo. Si crea status, ruolo e
norme.
3) Il contatto fra membri di gruppi ostili non riduce l’ostilità non si riduce fra i grippi
4) La cooperazione fra i membri di gruppi misti in attività f finalizzata ad uno scopo sovraordinato
produce un miglioramento fra i due gruppi
Ci sono 12 soggetti di 12 anni di gruppo etnico euro-american, ceto medio, religione protestante, livello di
scolarizzazione e QI similari. Dura 18 giorni e come luogo una struttura residenziale in zona isolata così da
essere isolati… qui agiscono gli sperimentatori ossia gli unici che erano il contatto con i ragazzi, i quali
credono che i ricevitori siano parte del personale del campo; abbiamo 4 condizioni sperimentali:
3) Crea occasioni contatto tra i 2 gruppi sperimentali con giochi competitivi e premi
Risultati:
Usa osservazioni partecipate, indagini socioeconomiche, indagini di opinione. I soggetti hanno una età dai
13 ai 18 anni. Si osservano azioni socialmente accettabili, azioni socialmente inaccettabili. Risultati Le
interazioni all’interno di ogni gruppo conducono a una definizione di posizioni e ruoli diversi per ogni
membro e una definizione di regole normative del comportamento.
Possiamo concludere che Sherif e Lewin danno una grande centralità al gruppo.
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1) Contributo scientifico
3) Esperimenti
Si occupa soprattutto su studi sulla autorità. Con obbedienza si intende il risultato di due forze che agiscono
in modo congiunto mentre con obbedienza all’autorità si intende il risultato di un processo che si sviluppa
quando l’individuo, entrando a far parte dii un sistema gerarchico, viene a trovarsi in uno stato
eteronomico.
Processo Eichmann 1962 shoah ritiene normale le persecuzioni degli ebrei. Eichmann era un uomo
normale che però compie atti mostruosi che appaiono normali perché appunto sono il suo lavoro, stava
semplicemente rispetto l’ordine dell’autorità. Milgram si chiede come Eichmann non si è reso conto delle
sue azioni.
Stato eteronomico è come se individuo integrato nella società non considera sé stesso più libero di agire
quindi si sente uno strumento capace solo di distinguere gli ordini dell’autorità, ciò giustifica l’obbedienza
all’autorità. Questa però non è sufficiente, è necessario infatti: un ordine specifico e imperativo di
eseguirlo.
mette appunto u programma sperimentale che induceva i soggetti in uno stato di eteronimia. Convoca
quindi insegnate, allievo e ….
Insegnante viene seduto davanti generatore di corrente con etichette dove c’è scossa meno pericolosa
fino scossa pericolosa. Deve leggere una coppia di parole, il soggetto deve scegliere associazioni… se allievo
risponde male, si aziona la leva con le scosse elettriche. Piu va avanti più aumenta l’intensità della corrente
Allievo è legato a una sedia e finge dolore
Dopo viene fatto il debriefing e un anno dopo il follow up con il questionario dal quale scaturisce che la
maggior parte ha sviluppato sentimenti positivi.
3) Contatto fisico Il soggetto, tocca la vittima ogni volta che infligge scosse
Esperimento 12 la vittima a chiede di ricevere le scosse e lo sperimentatore lo proibisce (status più altro
perché la vittima ha uno status minore)
Esperimento 14 lo sperimentatore pende il posto della vittima quindi aurita diventa vittima … nel
momento in cui lo sperimentatore-vittima chiede di interrompere le scosse, tutti i soggetti si fermano
Esperimento 152 sperimentatori incoerenti fra loro chiedono la scossa di 150 volts danno ordini diversi
quindi in funzione del conflitto interno, smettono di dare scosse
Esperimento 16 uno dei 2 sperimentatori diventa vittima quindi lo sperimentatore-vittima perde la sua
autorità
Ufficio vs laboratorio, esprimendo 10: livelli di obbedienza inferiori ma non in modo significativo.
1) Sintonizzazione
3) Perdita di responsabilità
4) Immagine di sé
2) Pressioni sciali
3) Ansia
Implicazioni dei risultati gli studi di Milgram mostrano che i processi di obbedienza sono collegati alla
struttura delle relazioni sociali in un determinato contesto proprio perché consentono la risoluzione di un
conflitto in favore dell’ordine stabilito.
1) Implicazioni etiche
Secondo Tajfel è possibile individuare delle basi razionali che spieghino la discriminazione intergruppi, la
formazione degli stereotipi sociali e del pregiudizio sociale? Studi sulla categorizzazione significativi per la
riproduzione di Tajfel:
1) Bruner sovrastima percettiva. Quando gli stimoli percettivi hanno un certo valore (esempio:
monete) i soggetti sperimentali sovrastimano la loro grandezza;
2) Campbell la categorizzazione permette di semplificare e ordinare gli oggetti della realtà in base
alla loro appartenenza categoriale.
Tajfel: ipotesi sugli atti cognitivi della categorizzazione: effetto di contrasto ed effetti di assimilazione.
Tajfel e Wilkes: effetto di contrasto
L’effetto di contrasto nella percezione degli altri Doise, Deschamps, Meyer un aumento delle
differenze intercategoriali (contrasto) e un aumento delle somiglianze intracategoriali (assimilazione). La
categorizzazione degli stimoli della percezione è un principio organizzativo della conoscenza degli oggetti
che spesso modifica i dati della realtà.
ESPERIMENTI SUI GRUPPI MINIMI La categorizzazione sociale è una condizione sufficiente per la
manifestazione della discriminazione intergruppi?
Gli studi sul comportamento discriminatorio fra i gruppi:
KLEE 25 23 21 19 17 15 13 11 9 7 5 3 1
KANDINSKY 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7
Condizioni sperimentali:
Risultati:
I GRUPPI COME FONTE DI Identità SOCIALE per la discriminazione intergruppi sono necessarie 2
condizioni:
1) Categorizzazione sociale
2) La rilevanza per l’immagine di sé dell’appartenenza al gruppo
Teoria dell’identità sociale teoria motivazionale sui processi psicosociali alla base delle relazioni
intergruppi.
30/03
1) Rappresentazioni sociali
2) Influenza sociale
LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI contributi più significativi della psicologia sociale europea è costituito
dalla teoria delle rappresentazioni sociali. Moscovicì impostò La sua elaborazione teorica sulla nozione di
“rappresentazioni collettive” di Durkheim: i fatti sociali non possono essere spiegati in termini psicologici.
Oggettivazione permette di incorporare nel nostro mondo rappresentazionale un fatto che non
ci è familiare e che ci crea ansia e incertezza. L’oggettivazione può esprimersi attraverso due
processi: la personificazione ossia l’associazione di idee scientifiche e teorie con una personalità
spicco e la figurazione ossia le metafore che sostituiscono nozioni complesse;
Ancoraggio da consistenza materiale alle idee traducendo in immagini i concetti astratti.
1) Servono a dare sostanza ad una comprensione della realtà condivisa dai gruppi. Funzioni sociali del
senso comune Moscovicì identifica tre ipotesi: ipotesi dell’interesse, ipotesi dell’equilibrio,
ipotesi del controllo.
2) Servono a familiarizzare ciò che è estraneo e a controllare in comportamento.
Opinione
Atteggiamento
Stereotipi
1) L’influenza sociale è distribuita in modo disuguale e viene esercitata secondo una modalità
unilaterale
2) La funzione dell’influenza sociale è quella di mantenere e rinforzare il controllo sociale
3) Le relazioni di dipendenza determinano la direzione e la rilevanza dell’influenza sociale esercitata in
un gruppo
4) Il consenso che l’influenza è tesa a raggiungere è basato sulla norma dell’obiettività
5) Tutti i processi sono visti nella prospettiva del conformismo
MODELLO GENETICO DELL’INFLUENZA SOCIALE secondo il modello genetico tutti i membri di un gruppo
sono sia portatori sia bersagli di influenza; l’influenza, quindi, non è necessariamente asimmetrica e non è
solo funzionale al conformismo ma anche all’innovazione.
La fonte di influenza non è fondata su relazione di potere ma ha sede nei significati che emergono dalle
interazioni dei soggetti minoritari. La minoranza adotta due stili di comportamento dell’interazione:
consistenza diacronica e consistenza sincronica. Stile di negoziato adottato dalla minoranza: rigidità e
flessibilità. Esempio -> esperimenti di Mugny e Papastamou.
Di fronte a una maggioranza: confronto sociale con la fonte. I processi di influenza minoritaria richiedono
convalida della posizione innovativa. L’influenza minoritaria si manifesta a distanza di tempo o in forma
indiretta.
Teoria del confronto sociale di Festinger: noi abbiamo una motivazione universale a valutare le nostre
capacità. Questa valutazione avviene attraverso il confronto con gli altri simili a noi negli attributi che sono
in relazione alle capacità che vogliamo valutare
Il secondo termine di confronto sono individui simili a noi o immediatamente superiori. “Confrontarsi con
gli altri non è mai un processo emotivamente neutro, quindi non posso confrontarmi con altri che sono
eccessivamente superiori” (Festinger)
Può succedere che noi facciamo un confronto con individui con qualità inferiori, ma questo avviene solo a
scopo protettivo. Sentiamo una minaccia al nostro livello di autostima e vogliamo difenderlo (->studi sulla
salute mostrano che confronti verso il basso sono fatti da pazienti con gravi patologie)
Il confronto è importante perché aiuta il soggetto non solo a conoscere le capacità e migliorare ciò che è in
grado di produrre con quelle capacità (la prestazione).
-->Studio di Seta del 1982 su un compito di pressione di pulsanti: se affianchiamo due soggetti e uno dei
due è leggermente più veloce dell’altro porterà quello “più lento” ad aumentare i suoi tempi di pressione
del pulsate.
Il processo di confronto sociale è l’unico in grado di rispondere al processo di autovalutazione? Confronti
temporali: noi possiamo costruire un percorso di autodefinizione quando confrontiamo noi stessi con noi
stessi su una dimensione temporale. Ricerche che dimostrano come questi meccanismi siano fortemente
incisivi per i percorsi di autovalutazione:
-ci sono delle fasi della vita in cui tendiamo a fare in maniera preferenziale questi confronti (ad 8 anni e
dopo i 65 anni per autodefinirsi di fanno confronti temporali; mentre nel periodo intermedio si predilige un
sistema di confronto sociale)
Brown: il confronto sociale è possibile solo all’interno del gruppo. Se mi devo confrontare con altri simili a
me posso farlo solo con altri membri del mio gruppo, perché hanno tratti simili ai miei sudi dimostrano
che questo è falso
-->ricerche mostrano che questi processi sono automatici, quindi non intenzionali. La consapevolezza scatta
solo quando riteniamo che tali confronti siano poco produttivi