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→ Gli operatori che scelgono di adottare un modello teorico basato sulla metafora ecologica per la
progettazione di programmi di intervento devono tenere in considerazione la complessità relativa al
cambiamento di un sistema come la comunità. La metafora ecologica evidenzia come il cambiamento
non sia un processo lineare: gli interventi volti alla risoluzione di un problema, infatti, possono generare
nuove difficoltà in altri contesti. Pertanto occorrerebbe prestare attenzione al raggiungimento di obiettivi
in contesti multipli di analisi. Infatti, in un intervento efficace basato su modelli ecologici è in grado di
mettere in azione il setting per la costruzione di altri interventi e di riattivare la percezione di potere e
controllo da parte delle persone coinvolte.
Il ruolo degli operatori → Gli operatori dovrebbero essere in grado di costruire relazioni con diversi
partner presenti nel setting, prendersi il tempo necessario per la conoscenza del contesto e creare
soluzioni con le persone utilizzando modalità partecipative. Deve saper tollerare l’ambiguità e la
frustrazione che possono derivare da alcune fasi dell’intervento e facilitare nel setting la mobilitazione e la
ricerca di risorse interne o esterne.
La ricerca → La metafora ecologica, come chiave di lettura della realtà, prevede l’utilizzo di diverse
tipologie di misurazione con lo scopo di preservare il maggior grado di complessità possibile per la
comprensione dei fenomeni oggetti di studio, così come si presentano naturalmente nei setting analizzati.
Oltre a considerare livello di intervento e gruppo target, occorre considerare anche tuta quell’area di studi
di psicologia dello sviluppo che indaga su come avvengano i processi di acquisizione e sviluppo delle
competenze. Infatti, gli interventi di prevenzione possono considerarsi delle azioni professionali
intenzionali con lo scopo di alterare i processi di sviluppo.
Nell'uso non professionale della rete, l'identità viene spesso nascosta dietro uno pseudoimo o nickname.
Se da un lato, queste identità-altre garantiscono protezione e impersonalità, dall'altro fanno cadere ogni
collegamento con la realtà fisica del soggetto. In questo modo i memebri possono volutamente
estremizzare un'opinione o la loro reazione ai fatti per ottenere un particolare riconoscimento. Quando un
individuo si sente "accettato" sviluppo un senso di appartenenza maggiore.
Una variabile che può influenzare il tipo d'identità che un membro si andrà a costruire in un gruppo online
sono le norme di quel gruppo:
- le norme informali forniscono ai membri le regole implicite di comportamento: tanto più i membri
rispettano le norme, tanto più il loro legame con la comunità aumenta. Più un membro rispetta il gruppo e
se ne sente parte attiva, meno erige un'identità di sè deformata ed estrema.
- le norme formali possono spingere verso un eccesso di informazioni personali. In queste
comunità virtuali i membri possono impeganrsi in livelli di auto-rivelazione ben superiori a quelli dei gruppi
faccia-a-faccia e possono richiedere molte informazioni agli altri membri del gruppo. Qui il ruolo
dell'identià si lega strettamente al livello di fiducia che i membri instaurano tra loro e con il sito web che li
ospita.
TEORIE
SID (Social Identity Theory)→ Quando c'è un buon livello di fiducia nel gruppo, aumenta il livello di
identificazione allo stesso modo sia nei gruppi faccia-a-faccia sia nelle piattaforme web.
SIDE (Social Identity Model of Deindividuation Effects)→ un aumento di informazioni identitarie porta a
una diminuizione di interazioni positive con il gruppo e di fiducia. L'anonimato cambia la rilevanza relativa
all'identità personale rispetto a quella sociale e può avere quindi un effetto profondo sul comportamento
di gruppo. Indica che la presenza di qualsiasi informazione individuale nei gruppi online fa aumentare il
peso soggettivo dell'identità individuale a scapito dell'identità sociale, indebolendo così la coesione di
gruppo.
→ In ogni caso, creare la propria identità online e ritenere che gli altri l’abbiano recepita correttamente ha
un effetto significativo sulla soddisfazione del gruppo.
TEORIA DELLO SCAMBIO SOCIALE→ prospettiva psicologica e sociologica che spiega il cambiamento
e la stabilità sociale come un processo di scambio negoziato tra le parti. Presuppone che le relazioni
umane siano formate da un'analisi soggettiva costi-benefici e da un confronto delle alternative possibili.
Sostiene che l'attaccamento affettivo delle persone è determinato dall'entità con cui si condivide il
supporto. Se lo scambio è diadico, l'attaccamento rimane tra i due partner. Se lo scmabio avviene
indirettamente, all'interno di un gruppo o di un'organizzazione, l'attaccamento è verso il gruppo o
l'organizzazione stessa.
Il senso di comunità virtuale
• "il sentimento di adesione, appartenenza, identificazione e attaccamento ad un gruppo che
interagisce principalmente attraverso la comunicazione elettronica"
Il senso di comunità virtuale misura la communityness dei gruppi e distingue le comunità dagli altri tipi di
conglomerati virtuali.
MODELLO DI KOH E KIM, 2010 → il senso di comunità psicologice può essere ridotto, all'interno di
comunità virtuali, a tre caratteristiche chiave:
• appartenenza: sentimento di sentirsi parte della comunità virtuale
• influenza: sentire che i membri influenzano gli altri membri o l'intera comunità
• immersione: lo stato di flow (stato psicologico associato ad alti livelli di prestazione, l'esecutore è
totalmente assorbito da ciò che sta facendo) durante la navigazione nella comunità virtuale.
MODELLO DI TONTERI E COLLEGHI, 2011→ descrivono il senso di comunità virtuale come "human
experience of a community feeling in a virtual environment". Lo delinea in 5 dimensioni:
1. il senso di appartenenza e la percezione dei propri diritti e doveri nella comunità
2. la percezione di influenza nella comunità e di essere influenzato dalla comunità
3. la percezione diffusa tra i singoli membri di avere una propria e distinta identità nella comunità
4. la sensazione di avere una identificazione e una comune identità sociale con la comunità
5. la sensazione di una forte connessione emotiva tra i membri della comunità
Secono questo modello, il bisogno di auto-realizzazione precede lo sviluppo del senso di comunità
virtuale anziché essere una delle sue componenti. Il senso di comunità virtuale si concentra sulla
condizione di appartenenza alla comunità da parte del singolo membro.
Adesione, appartenenza, identificazione e attaccamento