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Menone

Platone

Parte seconda. Dottrina dell’anamnesi e il fondamento della conoscenza (80d – 89b)

(80e) “Guarda che argomento eristico adduci: Aspetto epistemologico – due


che non è possibile per l’uomo ricercare né ciò livelli di conoscenze: 1) ciò che si
che sa né ciò che non sa! Infatti, né potrebbe sa esplicitamente e 2) ciò che si sa
cercare ciò che sa… né ciò che non sa, perché, per implicitamente ma non si sa
in tal caso, non sa che cosa ricercare” definirlo o darne ragione.

(81c) “E poiché, dunque, l’anima è immortale Aspetto metafisico ed


ed è più volte rinata, e poiché ha veduto tutte epistemologico: l’immortalità
le cose… non vi è nulla che non abbia dell’anima umana e la
imparato; sicché non è cosa sorprendente che metempsicosi giustifica l’anamnesi
essa sia capace di ricordarsi […], e poiché o reminiscenza, cioè il fatto che
l’anima ha imparato tutto quanto, nulla l’uomo piuttosto che conoscere da
impedisce che chi si ricordi di una cosa – zero, ricorda ciò che ormai sapeva.
quello che gli uomini chiamano Imparare è rammemorare.
apprendimento –, costui scopra anche tutte le
altre, […] effettivamente, il ricercare e
l’apprendere sono in generale un ricordare.”
In questo senso, insegnare non
(82a) “…ora mi domandi se so insegnarti, sarebbe altro che far ricordare o
proprio mentre sto dicendo che non c’è esplicitare ciò che si conserva nella
insegnamento ma reminiscenza…” memoria.

Aspetto epistemologico – stati


(84a - b) “Comprendi ora, o Menone, a che soggettivi nella conoscenza:
punto si trova nel processo di ricordare? certezza, credenza, dubbio, errore,
Prima, cioè, non sapeva quale fosse il lato del ignoranza.
quadrato di otto piedi, come del resto neppure
ora lo sa; tuttavia, allora credeva di saperlo, e
rispondeva con sicurezza come se sapesse, e
non riteneva di aver dubbi; ora è convinto di
aver dubbi e, come non sa, così neppure crede
Aspetto metafisico ed
di sapere.”
epistemologico – modi di darsi
(84b) “Dunque, come sembra, gli abbiamo della realtà e suoi corrispondenti
recato giovamento, al fine della ricerca del gradi di conoscenza: 1) il come sta
come stia effettivamente la cosa.” (84c) effettivamente la cosa e 2) il come
“Osserva, ora, da questo dubbio come scoprirà sta apparentemente la cosa; 1) la
la verità…” scienza e 2) la opinione.

Aspetto epistemologico: riguardo


alle cose che non si sa
(85c) “…in chi non sa, intorno alle cose che esplicitamente, c’è opinione vera;
non sa, vi sono opinioni vere che ad esse si invece c’è scienza allorché si
riferiscono?” (85d) “…egli saprà senza che ricorda ciò che si sapeva
nessuno gli insegni, ma solo che lo interroghi, implicitamente. Le opinioni vere
traendo egli stesso la scienza da se medesimo.” diventano scienza o conoscenza.

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(86a) “…vi sono in lui [nel ragazzo] opinioni
vere, le quali, risvegliate mediante Aspetto metafisico ed
l’interrogazione, diventano conoscenze…” epistemologico: dimostrazione
dell’immortalità dell’anima umana
(86b) “Se, dunque, sempre la verità degli a partire dalla reminiscenza. Il che
esseri è nella nostra anima, l’anima dovrà significa non soltanto la
essere immortale” sopravvivenza dell’anima dopo
questa vita, ma anche prima, e cioè
nel tempo in cui non era ancora
uomo (cfr. 86a).

Aspetto epistemologico: ricercare


ciò che non si sa indica rendere
(Ibid.) “…bisogna mettersi con fiducia a scienza le opinioni vere; ricordare
ricercare ed a ricordare ciò che attualmente ciò che si sa implicitamente, ma
non si sa: questo è infatti ciò che non si non attualmente.
ricorda. […] col credere che si debba far
ricerca delle cose che non si sanno, diventiamo Aspetto metafisico ed
migliori…” epistemologico – livelli dell’essere
di una cosa e le rispettive domande
(86e) “Sembra, dunque, che sia necessario e risposte: 1) sostanziale e 2)
ricercare di che qualità sia ciò che non accidentale; 1) il cos’è la cosa, e 2)
sappiamo ancora che cosa sia.” (87b) “…a il com’è la cosa; 1) la definizione
proposito della virtù, poiché non sappiamo che dell’essenza, e 2) la descrizione
cosa sia né come sia, procedendo per ipotesi, delle qualità o altri accidenti.
esaminiamo se sia insegnabile o non
insegnabile.” Aspetto epistemologico: soltanto
ciò che è scienza può essere
insegnato, al contrario l’opinione
(87c) “Se allora la virtù è una scienza, è non è insegnabile.
evidente che può essere insegnata”
Aspetto metafisico: se la virtù è
qualcosa che si trova nell’anima,
quindi non è un qualcosa
(88c) “Se, dunque, la virtù è qualcosa che è sussistente, ma dipendente
nell’anima e qualcosa di necessariamente utile, ontologicamente dall’anima in
essa deve esser intelligenza…” (88e) “…così a quanto sostrato. Inoltre, l’anima
sua volta anche l’anima, usando e guidando può usarne o meno nelle sue
queste [cose] rettamente, le rende utili, non attività.
rettamente, invece, nocive?”
Aspetto metafisico: 1) nell’uomo
la parte più importante è l’anima,
(88e – 89a) “…per l’uomo tutte le cose dalla quale dipendono tutte le cose
dipendono dall’anima, le cose che sono relative all’uomo; 2) nell’anima la
relative all’anima medesima dipendono dalla parte più importante o utile è
conoscenza, se debbono essere buone; […] la quella conoscitiva: è proprio lì
conoscenza verrebbe ad essere ciò che è utile. dove si trova la virtù visto che è
[…] Dunque, affermiamo che la virtù è perfezione cognitiva da cui
conoscenza…” dipende ogni perfezionamento.

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