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(= il “tribunale della ragione”, in cui la ragione è “giudice e imputata”).
4. La struttura complessiva dell’opera:
Prefazioni – Introduzione – Dottrina trascendentale degli elementi (divisa in
Estetica trascendentale e Logica trascendentale, quest’ultima divisa in Analitica
trascendentale e Dialettica trascendentale) – Dottrina trascendentale del metodo.
5. La partizione essenziale dell’opera, corrispondente alle 3 facoltà conoscitive:
Estetica trascendentale (o “Dottrina della conoscenza sensoriale”,
sulla facoltà della “sensibilità” come facoltà intuitiva)
Analitica trascendentale (o “Dottrina della conoscenza intellettiva”,
sulla facoltà dell’”intelletto” come fac. concettuale)
Dialettica trascendentale (o “Dottrina della conoscenza razionale”,
sulla facoltà della “ragione” come facoltà tendente
alla conoscenza metafisica della Totalità)
6. Definizioni del concetto di “Trascendentale”:
1. riferito ai “principi a priori” o “forme” (leggi) della mente
2. riferito alle dottrine che studiano i principi a priori (estetica, analitica, dial.)
3. riferito al “Criticismo” in generale, come indagine sui principi a priori
7. Il problema introduttivo dell’opera: la comparazione tra scienze e metafisica:
la differente situazione della matematica, della fisica e della metafisica,
le prime due già costituite come scienze rigorose e feconde,
la terza come terreno di contese infinite e inconcludenti.
8. Le 4 domande fondamentali della Critica della Ragion pura:
1. Come è possibile la Matematica pura?
2. Come è possibile la Fisica pura?
3. Come è possibile la Metafisica in quanto scienza?
4. Come è possibile la Metafisica in quanto disposizione naturale della mente?
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6. La “fondazione scientifica” della conoscenza e il superamento dello scetticismo
entro i “limiti fenomenici”: la “fenomenizzazione” della conoscenza.
3) L’”Estetica trascendentale”
1. L’Estetica come “Dottrina della conoscenza sensoriale” (aísthesis=sensazione)
e come “Scienza dei principi a priori della sensibilità”.
2. La “Sensibilità” come facoltà intuitiva e ricettiva
3. La “Conoscenza sensoriale” come conoscenza “intuitiva” e “sintesi” di:
a) “materia” = “intuizioni empiriche” (dal senso esterno e dal senso interno)
b) “forme” = “intuizioni pure” = spazio e tempo
4. La “soggettivizzazione” in senso “trascendentale” dello spazio e del tempo.
Spazio = “forma a priori del senso esterno” (rapporto di coesistenza)
Tempo = “forma a priori del senso interno” (rapporto di successione)
5. La priorità del tempo rispetto allo spazio.
6. La “fondazione” della Matematica come “scienza sintetica a priori”:
lo spazio come fondamento della Geometria, il tempo dell’Aritmetica.
4) L’”Analitica trascendentale”
1. La Logica trasc. come “Scienza della conoscenza concettuale-dimostrativa”.
2. L’Analitica come “Dottrina della conoscenza intellettiva”
e come “Scienza dei principi a priori dell’intelletto”.
3. L’”Intelletto”=facoltà concettuale-dimostrativa,facoltà di pensare e giudicare.
4. La “Conoscenza intellettiva” come “sintesi” di:
a) “materia” = “intuizioni” (dati sensibili spazializzati e temporalizzati)
b) “forme” = “categorie” (o “concetti puri”, rielaborano e unificano i dati)
5. La Dottrina delle Categorie:
1. Le Categorie come “concetti puri”, “predicati primi” di un giudizio,
“supreme funzioni unificatrici dell’intelletto”(solo logiche,non ontologiche)
2. La classificazione delle 12 categorie in 4 gruppi:
Quantità – Qualità – Relazione – Modalità
6. Il problema della “Deduzione trascendentale” delle categorie
e la soluzione costituita dalla “Dottrina dell’Io penso”, definito come:
“suprema unità fondatrice”, “autocoscienza”, “appercezione trascendentale”.
7. La Dottrina dello Schematismo trascendentale: gli “schemi trascendentali”.
8. L’”Io legislatore della Natura” e la “fondazione” della Fisica newtoniana.
5) La “Dialettica trascendentale”
1. La Dialettica come “Dottrina della conoscenza razionale” = Metafisica.
2. La “Ragione” come facoltà che trascende l’esperienza e aspira alla Totalità.
3. La “Conoscenza razionale” come conoscenza metafisica della Totalità.
4. L’origine della Metafisica dall’”esigenza” umana di Infinito e Assoluto.
5. Il significato metafisico del termine “dialettica” = “logica della parvenza”.
6. Forme=3 idee trascendentali(Io-Mondo-Dio),da cui 3 settori della Metafisica
7. La critica della “Psicologia razionale” = contro il “paralogismo”.
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8. La critica della “Cosmologia razionale” = contro 4 “antinomìe” insolubili.
9. La critica della “Teologia razionale” = contro le prove dell’esistenza di Dio.
10. Conclusione dell’opera: agnosticismo critico e infondabilità della Metafisica.
4. SECONDA CRITICA: “CRITICA DELLA RAGION PRATICA” (1788)
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3. Le caratteristiche del “Genio” artistico”, creatore della bellezza.
8. La “Critica del Giudizio teleologico”: il finalismo e Dio come “esigenze” umane.