Sei sulla pagina 1di 22

Antropocene e ambiente

1. Crisi ecologica
(TEORIA BRUNO LATOUR)

Attualmente vive nell’epoca della «crisi ecologica» 


- la sterilità del terreno; la sera, la scomparsa accelerata dei ghiacciai;

- migliaia di specie sono destinate a scomparire


- Più caldo

- litorali sono sempre più minacciati dalle tempeste di primavera



N.B. NON È UNA CRISI, ma una MUTAZIONE
Purtroppo non è definibile come crisi, in quanto non è un qualcosa di momentaneo, infatti è
destinato a persistere. 

Si dovrebbe parlare di una mutazione: eravamo abituati a un mondo; passiamo, mutiamo in un
altro...

2. Ecumene
(TEORIA AUGUSTIN BERQUE)

La parola è antica. Deriva dal greco oikos, che significa “casa”. Questa radice è la stessa di
ecologia ed economia.

1. PRIMA

I geografi dell’Antichità lo usavano per designare le terre abitate. Questo è l’uso classico
del termine: l’ecumene è la parte della Terra abitata dall’uomo.

Questo uso è ormai considerato obsoleto da quando l’umanità ha conquistato tutta la
superficie della Terra. 


2. ORA

Oggi l’ecumene è la Terra stessa. 

Non la Terra come semplice corpo fisico, né come entità ecologica, come potrebbe essere
se l’umanità non esistessimo più; 

l’ecumene è la Terra in quanto noi l’abitiamo: noi diamo il senso

Obbiettivo di Berque è analizzare questa relazione etica per cercare di comprenderne i principi

71
3. Antropocene
[dal greco antropos, uomo, e koinos, recente, da cui deriva il suffisso -cene, frequente in italiano per identificare le ere
geologiche]

L’Antropocene è strettamente legato alla globalizzazione

Gli studiosi definiscono Antropocene l’epoca nella quale viviamo.

Il termine Antropocene indica la capacità dell’umanità di rivaleggiare, ormai, con i fenomeni


climatici e geologici nel plasmare la biosfera terrestre e i suoi processi.


1. Tutto ciò perchè siamo l’homo Antropocenicus,


2. cioè disponiamo di una serie di strumenti, tecnologie e possiamo controllare flussi di
materia-energia che vanno ben oltre la datazione di qualunque altra specie presente sul
pianeta.

L’Antropocene lo vediamo come un cambiamento storico epocale contrassegnato 


1. dall’uso intensivo di fertilizzanti, di sintesi e di combustibili fossili,

2. dalla deforestazione e della diffusione della plastica,

3. dall’urbanizzazione sempre più frenetica del mondo, del consumo irrazionale di acqua e
petrolio, dell’aumento rapido
4. dei gas a effetto serra, dell’acidificazione degli oceani e dello scioglimento dei ghiacci.

Nell'anno 2000, durante una conferenza scientifica a Città del Messico, il presidente del convegno
fa più volte riferimento all'Olocene per designare l'era geologica attuale.

- Paul Crutzen, chimico olandese afferma che non siamo più nell'Olocene, ma siamo entrati
nell'Antropocene!". 


- la Terra è entrata in una nuova era geologica. Uno di questi, dal titolo evocativo, è Geology
of mankind (Geologia del genere umano), pubblicato per la prima volta nel 2002, sulla rivista
Nature e destinato ad avere un grande impatto.

Tecnicamente, per il riconoscimento formale dell'Antropocene quale nuova era geologica


occorrono 2 passaggi:

1) dimostrare che esistono prove certe del fatto che l’attività antropica ha modificato
profondamente lo stato della Terra, producendo un salto di qualità tra un «prima» e un
«dopo»

72
2) identificare con esattezza il periodo in cui è avvenuto/avviene la transizione da un mondo
preantropocenico a un mondo antropocenico 


3) di chi è la responsabilità dell’Antropocene?

[1] Esistono prove certe del fatto che l’attività antropica ha modificato
profondamente la Terra, producendo un salto di qualità tra un «prima» e un
"dopo» ?

1. crescita demografica esponenziale, più che raddoppiata negli ultimi 60 anni

2. oltre 525 miliardi di tonnellate di CO2 emesse in atmosfera dal 1870 a oggi

3. riscaldamento climatico con inondazioni, carestie, siccità

4. progressivo esaurimento delle risorse naturali


5. progressivo riscaldamento e acidificazione degli oceani

6. perdita di biodiversità

7. crescita costante delle attività economiche


8. agricoltura intensiva

I Esempio

Cairo, Egitto. Nel 2018, un rapporto di The Eco Experts sull’inquinamento di 48 città in 24 paesi
di tutto il mondo, misurando la quantità di inquinamento atmosferico, acustico e luminoso
presente ha svelato che Il Cairo è la città più inquinata al mondo:

- i residenti respirano aria afflitta da pm2.5 (polveri sottili) che è 11,7 volte più pericoloso
rispetto al livello di sicurezza raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità

II Esempio
Favela a Rio de Janeiro, Brasile.
Secondo i dati del Brazilian Institute of Geography and Statistics, nelle favelas brasiliane vivono
più di undici milioni di persone.

Quella di Rio de Janeiro – la più grande del Brasile – è composta da un certo numero di comunità
isolate e da complexos più grandi; secondo i dati della prefettura aggiornati al 2016, il loro numero
totale ammonta a 1.019 favelas, con una popolazione di circa 60.000 abitanti (quasi un terzo di
questi vive al di sotto della soglia di povertà).

Il territorio è perlopiù sotto il controllo di bande delinquenziali dedite al traffico di droga.

III Esempio
l gigantesco mosaico di 30.000 serre a San Agustín (El Ejido) in Andalusia, Spagna.

Si tratta della più grande concentrazione di serre del mondo (oltre 40.000 ettari di superficie).
Studi e rapporti curati hanno rilevato la scarsa sostenibilità sociale di questa struttura: molti
73
lavoratori – retribuiti con un salario minimo giornaliero – sono immigrati provenienti dall’Africa e
dall’Europa dell’Est che vengono assunti senza contratto fisso e senza garanzie e copertura
sanitaria perché privi di documenti e alloggiati in baracche senza acqua e servizi igienici

IV esempio
Feedlots presso Bakersfield, California.

Gli Stati Uniti sono i primi produttori mondiali di carne bovina.

Nel 2018 l’USDA (United States Department of Agriculture) ha calcolato per ogni consumatore
medio americano 222,2 Kg annui tra carne rossa e pollame. Un vero e proprio “ecocidio”, 


- per soddisfare questa richiesta si persegue un modo di produrre che è oggetto di


critiche per i collegamenti con il cambiamento climatico,

- dovuti al consumo eccessivo di energia da fonti fossili, acqua, e mangimi a base di


cereali (con sfruttamento di suoli che potrebbero essere altrimenti destinati a colture per
l’alimentazione umana)

V esempio
Residui petroliferi fuoriusciti durante la lavorazione delle sabbie bituminose a Fort
MacMurray, provincia di Alberta, Canada.

Un tempo le rive del fiume Athabasca erano ricoperte da foreste boreali.

Per estrarre le sabbie bituminose, da cui si ricava una sostanza vischiosa molto simile al petrolio,
la terra è stata scavata per oltre 60 metri di profondità.

- Rispetto agli idrocarburi convenzionali questo processo richiede un maggior apporto di


energia e di acqua.


- L’impatto ambientale è molto forte: le popolazioni che vivono a valle di questi bacini
mostrerebbe alti tassi di tumori rari, insufficienza renale, lupus e ipertiroidismo. In Canada
esiste un vasto e variegato movimento di contestazione contro le sabbie bituminose

VI esempio
Centrale elettrica a carbone presso Konin (Polonia). 

Le centrali elettriche polacche e tedesche occupano i primi sei posti nella classifica di quelle
più inquinanti e sono responsabili del 30% delle emissioni di mercurio in Europa, una quantità
maggiore di quella prodotta dall’industria danese, olandese, francese e belga messe insieme. 


- Le emissioni delle centrali alimentate a carbone sono incompatibili con l’obiettivo di


mantenere il riscaldamento globale al di sotto della soglia dei 2°C entro la fine secolo. 


- Il carbone è il combustibile più inquinante: dannoso per la salute, è la prima fonte di


emissioni di anidride carbonica che riscaldano l’atmosfera terrestre.

74
[2] Quando è avvenuta/avviene esattamente la transizione da un mondo
preantropocenico a un mondo antropocenico? 

Dove collocare il "chiodo d'oro" [golden spike] ?

La risposta a questa domanda è più controversa. Diverse posizioni: 


a) non ci sono indicatori inequivocabili che indichino la preponderanza della


componente antropica nel modificare in modo irreversibile l'ambiente
terrestre, quindi «no golden spike» 


b) Nel 1784 abbiamo l’invenzione della macchina a vapore di James Watt. Con
l’inizio rivoluzione industriale e delle grandi emissioni di CO2 


c) risposte multiple (dalla nascita dell'agricoltura e della pastorizia, all'invenzione


della plastica) 


d) la "grande accelerazione" (a partire dagli anni '50 del XX sec.) - libro John R.
McNeill e Peter Engelke

[3] Di chi è la responsabilità storica dell’Antropocene?

Diverse posizioni:

a) è l'umanità nella sua interezza


b) solo una piccola parte della popolazione ha effettivamente generato l'attuale impatto
critico sull'ambiente!Eurocene, Anglocene, Capitalocene, ecc. 


75
4. Ambiente

CHE COS’È L’AMBIENTE?

La parola ambiente sembra apparentemente banale, in realtà come molti dei termini che si usano
in Geografia è polisemico.

Non ha un significato universalmente condiviso e non può essere rinchiuso in una sola
definizione, perché si riferisce ad una varietà di entità e processi che ricoprono uno spettro molto
ampio: 


• in qualità di nozione figurata, nel senso francese di milieu, ambiente significa l'insieme
delle condizioni socio-economiche culturali, storiche e geografiche nelle quali noi
viviamo. 

Milieu per i geografi francesi sono le realtà locali ognuna contrassegnata da usi, tradizioni,
modi di vivere particolari specifici che rendono quell’ambiente unico e diverso da tutti gli
altri; 


• in ecologia l'ambiente ha essenzialmente carattere spaziale e designa una porzione di


spazio con caratteristiche tali da poter contenere vita, oppure suscettibile di contenere
vita; 


• per l’architettura, il design e l’arredamento 'ambiente' è un termine di moda, riferito a


uno spazio interno, un vano, un'abitazione ove si vive o si svolge la propria attività; 


• per l'informatica ambiente è l'insieme dei software e delle componenti grafiche che
permettono l'interfaccia tra un utente e un sistema operativo; 


• nel diritto si distingue tra: 



1) l'ambiente come paesaggio (per un geografo non può essere così), 

2) l'ambiente come oggetto degli interventi normativi in materia di tutela delle acque,
dell'aria e del suolo, 

3) l'ambiente in campo urbanistico.

76
IN GEOGRAFIA…

1. In Geografia, l’ambiente non è paesaggio né luogo. 


2. L’ambiente non è una realtà separata dalle altre dimensioni della vita sociale. Nel mondo
globalizzato, nel mondo della complessità, l’occupazione, la salute, la politica, il turismo e
l’ambiente sono tutte facce diverse di un’unica realtà. 

Tutti questi aspetti sono interlacciati tra di loro, perché si sovrappongono e si influenzano
reciprocamente. 


3. In Geografia, l’ambiente assume connotazioni globali, ossia planetarie. 



Noi oggi viviamo in un’epoca Antropocene, un’epoca geologica nella quale l’umanità ha
raggiunto un grado tale di sviluppo tecnologico da poter incidere, impattare, modificare,
distruggere sugli equilibri ambientali terrestri più di qualunque altra specie vivente e più di
qualsiasi altro fenomeno fisico.

PAESAGGIO, LUOGO E AMBIENTE (PUOI EVITARE)

Paesaggio, luogo e ambiente sono tre manifestazioni empiriche, concrete, tangibili che può
assumere il territorio.

• Il territorio è l’esito dei processi di trasformazione dello spazio terrestre attuati dalla
specie umana sulla superficie della Terra da quando è comparso sul pianeta. 


• L’ambiente è la serie delle caratteristiche fisiche (clima, rilievo, suolo, idrologia ecc.) e
biologiche (fauna, flora) di un territorio. 

Quindi, possiamo dire che l’ambiente è la natura filtrata dallo uomo, per cui l’ambiente
contiene una serie di caratteristiche che definiremmo naturali ma queste caratteristiche
naturali sono mediate, passano per un lavoro di trasformazione e ricomposizione
dell’uomo. 


• Il paesaggio è la dimensione visiva del territorio: è ciò che il nostro sguardo può catturare da
una posizione sopraelevata. Richiede, quindi, la presenza di un osservatore. Il paesaggio è un
oggetto visivo, laddove l’ambiente include una realtà a 360 gradi.


• Il luogo è dato dalle qualità topiche che rendono una località individuabile e riconoscibile.
La località non è un luogo perché non ha tali caratteristiche da rendere quel punto
completamente diverso da tutti gli altri, riconoscibile, unica e speciale.

77
5. Natura o ambiente?

NATURA
“Natura” è il nome che diamo ad un’entità o ad una serie di proprietà indefinite (il mare, la
montagna, ecc.), prive di qualunque connotazione specificamente territoriale. La fisicità del
mondo è ricondotta ad una ideale wilderness sospesa fuori dal tempo e dallo spazio

La «Natura» precede ogni attribuzione di senso e qualunque progettualità umana

(realtà diretta o supposta tale)

AMBIENTE
Veicolano informazioni che hanno a che fare con i sistemi di valori e con le pratiche che gli attori
mettono in atto nel rapportarsi a determinati contenuti naturali. 

L’ambiente è l’esito di un’ attribuzione di senso, valori e e progettualità umana

(realtà mediata)

ANALISI RAPPORTO AMBIENTE- SOCIETÀ

Quando analizziamo il rapporto ambiente società abbiamo tre paradigmi

1. Determinismo

L’ambiente è il fattore che determina la vita umana in uno spazio dato 


2. Possibilismo

L’ambiento è, insieme alla cultura, uno dei tratti che definiscono l’identità di uno spazio
dato 


3. Funzionalismo

L’ambiente non viene preso in considerazione

TUTTE QUESTE ANALISI PORTANO A PORRE SULLO STESSO PIANO AMBIENTE E NATURA
(natura = ambiente)

78
VISIONE CORRETTA: VISIONE TERRITORIALISTA (ambiente ≠ natura)
Ambiente e società sono 2 variabili della stessa realtà. 


L’AMBIENTE = UNA CONFIGURAZIONE DELLA TERRITORIALITÀ

6. Paradigma della geografia


Non esiste un significato assoluto di ambiente, anche la geografia ha un proprio significato di
ambiente che è cambiato nel tempo.
La Geografia, anche se sembra un sapere puramente descrittivo, in realtà è un sapere
specialistico che richiede determinati strumenti, la padronanza di questi strumenti. 


Thomas Kuhn è stato uno storico scienziato della fisica e che introduce il concetto di
paradigma scientifico. 

Il paradigma scientifico implica due significati simultaneamente.


- La dimensione teorica (che cos’è la Geografia),

- E come opera e come lavora, quali strumenti adopera il geografo o se preferite qual è la
cassetta degli attrezzi del geografo.

Secondo Kuhn la storia del pensiero scientifico è intervallata da una serie di rivoluzioni
scientifiche che coincidono con l’invenzione, la definizione, l’assunzione da parte della comunità
degli scienziati di un nuovo paradigma. 


Il paradigma è una certa immagine scientifica del mondo e una certa maniera di definire e di
fare scienza. Il paradigma risponde contemporaneamente a due domande: 


1. ’che cosa c’è da conoscere?’

2. ‘come posso conoscerlo?’.

Tra queste due domande c’è un rapporto circolare, perché quello che c’è da conoscere, per
rispondere a questa domanda devo capire con quali strumenti, perché cambiando la lingua
dello scienziato cambia anche l’oggetto. 


N.B.
Sociologo, geografo ed economista possono studiare lo stesso oggetto, ma con esiti ed
approcci differenti.

79
COSA SIGNIFICA CAMBIARE PARADIGMA?

La storia della scienza è caratterizzata da questo processo perciò una data epoca è
caratterizzata dall’adesione ad un paradigma scientifico 


1. Ai tempi di Aristotele, questa divaricazione così profonda ancora non c’è perché la
scienza dell’antichità è una scienza ingenua 


2. La grande rivoluzione da cui nasce la riflessione di Cartesio, nasce nel momento stesso
in cui l’uomo inventa degli strumenti che gli permettono di semplificare le sue capacità
perfettive.

Scopriamo l’esistenza di soggetti fenomeni che non sono visibili a occhio nudo, che
non possono sentirsi con il nostro apparato. Nel momento stesso in cui gli studiosi si
rendono conto che i sensi non coprono tutto ciò che esiste, ma c’è una buona parte di
fenomeni che noi non riusciamo a percepire allora il dubbio di Cartesio ha senso.

IN SOSTANZA

Il testo di Thomas Kuhn del 62 ci mostra che l’accumulo del sapere scientifico non ha un
carattere additivo, ma la sovrapposizione, l’accumulazione di informazioni riguarda la
scienza normale, 


- la storia del pensiero scientifico è intervallata da crisi e rivoluzione scientifica che portano a una
ridefinizione di paradigmi.

- Ridefinizione di paradigmi significa che cambia il linguaggio e l’immagine scientifica del


mondo. 


Ogni paradigma è collegato a un momento della storia moderna, stadio mercantile, stadio
paleoindustriale etc.


- Determinismo, Possibilismo, Funzionalismo e Sistema Territoriale sono i nomi dei principali


paradigmi geografici. 


80
PARADIGMA E AMBIENTE

Ogni paradigma definisce l’ambiente in maniera diversa e come potete vedere le definizioni di
“ambiente” cambiano nel tempo.

1. Il Determinismo geografico è l’idea di un rapporto causale tra le caratteristiche


geografiche, fisiche e ambientali e le caratteristiche umane, sociali, storiche e culturali. 

ES. Un esempio di Determinismo è che la Sardegna essendo un’isola è isolata.


2. Il Possibilismo è un paradigma che tra l’uomo e l’ambiente c’è un rapporto bi-direzionale, 



ES. se anche la Natura determina l’uomo, anche l’uomo determina la natura.


3. Il Funzionalismo ruota intorno al concetto di regione polarizzata e descrive la regione


come un territorio a fortissima componente gerarchica, caratterizzato dalla presenza di
una o più aree di gravitazione. 


4. Il Sistema Territoriale concepisce la regione e il territorio come realtà complesse e


dinamiche che si modificano nel tempo.

NATURA E AMBIENTE (ripresa del vecchio paragrafo)

1. I primi tre paradigmi (Determinismo, Possibilismo e Funzionalismo) sono contraddistinti da


un’identificazione dei concetti di Ambiente e Natura. 


2. Nel sistema Territoriale, l’Ambiente e la Natura non si sovrappongono perché sono


concetti distinti, laddove nel caso precedente vedete che l’Ambiente e la Natura sono la
stessa cosa.

Non è lo stesso dire Natura e non è lo stesso dire Ambiente, perché a seconda del termine
che uso, sto veicolando una serie di significati molto diversi e che sono in contrapposizione gli uni
con gli altri.

Qualità naturali
La Natura è una serie di qualità naturali che però sono indistinte e ubiquitarie.

Natura è il nome che diamo a un’entità o a una serie di proprietà indefinite, il mare, la montagna,
il fiume ecc. prive di una connotazione specificatamente territoriale.


- Dire la Natura significa parlare si di qualcosa che ha a che fare con le caratteristiche
fisiche del mondo, ma che non ha una collocazione spaziale specifica. Si tratta di un’entità

81
metafisica. La Natura è dappertutto, ma quando dico la Natura sto parlando di qualcosa
che è fuori dal tempo e dallo spazio, la Natura.

Qualità ambientali
Discorso molto diverso dobbiamo fare per le qualità ambientali, che invece sono concrete e
ubicate. Quando parlo di qualità ambientali, non sto parlando di una natura generica, il mare, ma
sto parlando del mare Adriatico o del mar Tirreno etc. 

Perde tutta quella genericità e diventa qualcosa di concreto e ubicato. L’Ambiente è sempre
ubicato, è sempre in quel posto.

La differenza tra le due è lo sguardo dell’uomo: 


1. l’Ambiente è la Natura ma filtrata dallo sguardo, dalle intenzioni, dai progetti, dai valori
dell’uomo, non generico, ma di un uomo particolare, di un uomo che vive in un certo
momento storico, a una certa latitudine, in una certa parte dl mondo.


2. La Natura è una realtà diretta ma ubiquitaria, è la montagna. La Natura è qualcosa che


preesiste all’uomo, 


RICORDA:
Poi Ambiente e Natura vanno di pari passo, perché senza Natura, non c’è Ambiente. 


- Nel Determinismo, nel Possibilismo e nel Funzionalismo questi due concetti non vengono
specificati, alcuni autori parlano di Natura, altri di Ambiente, però i due termini li utilizzano
come sinonimi, non c’è distinzione. 


- Invece noi tendiamo a distinguerli. Nel caso dei paradigmi non esiste un paradigma più
corretto ma oggi, nel linguaggio delle scienze del territorio, il concetto di Sistema Territoriale è
quello in uso.

82
6.1. Determinismo
È l’idea di un rapporto causale tra le caratteristiche geografiche, fisiche e ambientali e le
caratteristiche umane, sociali, storiche e culturali. 

ES. Un esempio di Determinismo è che la Sardegna essendo un’isola è isolata.


- l’ambiente, che coincide con la natura, è il fattore che determina la vita umana in uno
spazio dato

RATZEL

Ratzel fonda alla fine 800 il Determinismo e crea questa disciplina Antropogeografia, la
geografia antropica, il cui obiettivo è produrre una visione organicistica del territorio.

Ratzel è Il rappresentante di questo paradigma. Afferma che la natura precede (ed è esterna) alla
storia umana.


1. La natura rappresenta la causa. Sono caratteristiche fisiche del suolo, posizione


geografica, clima, ecc…


2. L’uomo rappresenta l’effetto, ovvero la struttura e valori sociali capacità tecniche cultura,
demografia

SIGNIFICATO

Le cause del comportano umano risiedono nelle componenti fisico-ambientali dello spazio
geografico; 


- esiste un legame fra una certa area geografica e i costumi che regolano la vita dei
suoi abitanti. 


- Sono le proprietà dell’ambiente a spingere i popoli ad adottare determinate pratiche


sociali o valori: la geografia determina la cultura

1. la diversità culturale è spiegabile sulla base della diversità geografica ed ecologica:


ambienti fisicamente e climaticamente diversi producono uomini diversi. 


2. "il freddo tipico dei paesi del Nord Europa può spiegare la generale attitudine dei loro
abitanti alla razionalità, al rigore, alla programmazione e al pragmatismo"

83
3. "la povertà di un dato territorio dipende strettamente dalla scarsità delle risorse e delle
materie prime presenti al suo interno. 

A questo vanno aggiunti i suoli poco fertili e il clima che inibiscono le pratiche agricole"

CONTESTO TEMPORALE E STORICO

Siamo nel periodo dell’illuminismo che va a privilegiare la chiarezza, la razionalità, la


precisione e così via, tutte quelle caratteristiche che il romanticismo metterà da parte.

COME FUNZIONA UNA DESCRIZIONE DETERMINISTICA?



La realtà geografica è vista come una macchina banale, il cui comportamento è prevedibile, di
fronte a un certo impulso risponde sempre allo stesso modo. 


- l’impulso dato dalle qualità ambientali produca sempre la stessa risposta. 


- Attenzione il determinismo ha una delle ricadute di tipo ideologico, perché spesso è stato
utilizzato per legittimare delle situazioni politicamente diverse. 


• Ad esempio, spesso nei testi di geografia del passato è probabile che le aree
geografiche e i paesi economicamente meno fortunati erano tali a causa di un clima
avverso.

• Oppure a causa delle caratteristiche negative dei suoli, laddove la ricchezza dei paesi
più sviluppati veniva attribuita alla posizione geografica favorevole. 


Perché c’è un’implicazione politica? 



La responsabilità della povertà e dell’arretratezza di un Paese non viene data agli uomini o alle
classi dirigenti o alla storia di quel Paese, ma viene attribuita alla natura e questo significa
naturalizzare le differenze politiche, economiche e sociali. 


- In ultima sostanza significa attribuire alla natura e dichiararle ineliminabili. 


84
6.2 Possibilismo
l’ambiente (che coincide con la natura) è, insieme alla cultura, uno dei tratti che definiscono
l’identità di uno spazio dato

BLACHE

1. maestro indiscusso della scuola geografica francese della géographie humaine 


2. nel 1873 gli viene assegnata la prima cattedra universitaria di geografia (Università di Nancy) 


3. Nel 1891 fonda la rivista Annali di geografia e pubblica nel 1903 il suo capolavoro, il Tableau
de la géographie de la France

GEOGRAFIA PER BLACHE

1. «La geografia è la scienza dei luoghi e non degli uomini; 


2. essa si interessa agli eventi storici nella misura in cui questi producono e mettono in luce,
nei paesi in cui hanno luogo, delle proprietà e delle potenzialità che senza di essi sarebbero
rimaste irrealizzate. 


3. La storia d'Inghilterra è insulare, quello della Francia è divisa tra il mare e la terraferma; la
geografia ha un ruolo in ciascuna di esse»

Il paradigma geografico che si contrappone al Determinismo è il Possibilismo di Paul Vidal de la


Blache, che fonda la rivista Annali di Geografia e crea una scuola geografica francese.


- Egli definisce la Geografia come ‘scienza dei luoghi’, non degli uomini.

FRANCIA E GERMANIA

Vidal tenta di definire la Geografia francese in contrapposizione a quella tedesca. In realtà, Vidal
ammira Ratzel, lo chiama maestro e, quando morirà, gli scriverà un necrologio, ma è anche vero
che Vidal de la Blache è un repubblicano.

85
I francesi guardano tutto ciò che arriva dal Secondo Reich con sospetto e si rendono conto
di essere stati sconfitti dai prussiani, dai tedeschi, anche da un punto di vista culturale. 


1. In Germania si insegnava la Geografia nelle scuole, Lutero ha insegnato ai tedeschi a


leggere la Bibbia e questo ha portato un livello di alfabetizzazione molto elevato, tra i più alti
d’Europa, per buona parte dell’800. 


2. In Francia, invece, la Geografia non era una materia scolastica, non è insegnata
all’università o a scuola.


Questo significa che, durante la guerra, il fante tedesco è in grado di leggere e capire la carta
topografica, mentre il fante francese non sa nemmeno né leggere né scrivere. Perciò quando
riceve gli ordini, non è in grado di capirne il senso; e questo è uno dei fattori di cui i francesi si
rendono conto.

STUDI DI VIDAL

Vidal de la Blache nasce come uno storico, ma poi diventa un geografo.


Con la nuova repubblica che nasce dopo l’esilio di Napoleone III si ha la creazione di una scuola
geografica francese. 


- Per scuola geografica s’intende una comunità di studiosi che si riconosce in certi paradigmi, in
certi linguaggi, in certi strumenti di lavoro e porta avanti gli insegnamenti di un maestro.

COSA INTENDE IL POSSIBILISMO

Quindi Geografia come “scienza dei luoghi”, perché deve trovare un oggetto di studio che non
sia quello già praticato da altre discipline. 


- Non è una scienza degli uomini, perché lo è già la storia

- inoltre, luogo, in francese, permette di non confondere la Geografia con la Geologia e con le
discipline fisicaliste.

86
CONCETTO BASE

I due concetti fondamentali della visione di Vidal de la Blache sono il concetto della natura e di
comunità umana.

• Natura non è solo una creazione di vincoli (come ci direbbe un determinista: natura =
creazione di vincoli) ma produzione di opportunità. 


• Comunità è data da tecniche e cultura

L’incontro di questi due aspetti, natura e comunità umane, produce una regione geografica.

Abbiamo una differenza molto forte tra Determinismo e Possibilismo. 


- Nel Determinismo la Natura determina l’uomo,

- nel Possibilismo abbiamo un rapporto circolare, perché la Natura non determina l’uomo in
maniera unidirezionale, ma c’è uno scambio reciproco tra le caratteristiche fisiche del suolo e
quelle sociali culturali ed economiche degli attori locali, degli abitanti di quel territorio.

REGIONE PAESAGGIO E GENERE DI VITA


La regione è, per Vidal, l’incontro tra certe caratteristiche naturali e certe caratteristiche
umane, la regione è il risultato della fusione tra caratteristiche naturale e caratteristiche umane,
ossia della fusione tra Geografia e Storia.

I due elementi che dobbiamo tenere in considerazione sono il paesaggio e il genere di vita,
perché sono le due categorie che Vidal utilizza per caratterizzare le singole regioni.

- Il genere di vita è la serie delle componenti sociali e metodiche continuative che


caratterizzano un determinato gruppo sociale. 


- Paesaggio è l’incontro tra le caratteristiche fisiche, ambientali e naturali di quella


regione e il genere di vita. 

Il paesaggio è la natura mutata dall’uomo, ma soprattutto in termini visibili.

il paesaggio porta con sé la componente visiva ottica, laddove l’ambiente non
necessariamente ha questa componente

87
Differenza con il determinismo
A differenza del Determinismo, che vede un rapporto unidirezionale tra Natura e uomo, la regione
ha certe proprietà fisiche, ad esempio la vicinanza o lontananza dal mare, il clima, la sua
configurazione montuosa o collinare etc. ma questa è solo una delle due facce della regione.
L’altra faccia è data dal genere di vita, dal fatto che gli uomini coltivano, e se coltivano che cosa
etc.


- Questo aspetto va a modificare l’aspetto della regione, è ben diverso un paesaggio del grano a
un paesaggio della vite o del riso, pensate in termini visibili come cambia.

6.3 Funzionalismo
Questo paradigma sorge dopo la II guerra mondiale e dopo la crisi del Possibilismo.

I limiti del Possibilismo vengono fuori con la velocizzazione della vita, con le società che, dopo la
II guerra mondiale, diventano più complesse, la diffusione della macchina, dei mezzi di
trasporto, l’industrializzazione, l’omologazione della vita e dei paesaggi di fronte a cui il
paradigma di Vidal fa fatica a dare i risultati sperati.

Fa fatica, perché la Geografia vidaliana è più propensa a descrivere ciò che non cambia e ciò
che permane nel tempo, le ossa del mondo. 


- Negli anni 60 si diffondono nuovi metodi matematici e il quantitativismo che si


oppongono agli aspetti qualitativi che le descrizioni di Vidal mettevano in primo piano. 


- Negli anni 60 a questo modo di rappresentare la realtà si usa una visione vuole oggettivo
che mira non alle qualità del mondo, ma alle quantità del mondo.

1. negli anni '60 i geografi statunitensi Fred Schaefer (1953), William Bunge (1962) e Peter
Haggett (1965) impongono lo standard epistemologico neo-positivista tipico della geografia
quantitativa 


2. La conoscenza geografica del mondo è imperniata su una rigida separazione tra giudizi di
valore e fatti osservabili 


3. La geografia non deve limitarsi a descrivere il mondo: deve misurarlo attraverso la raccolta
dei dati, le generalizzazioni, la definizione di leggi universali e teorie generali, la
costruzione di modelli spaziali 


88
4. Ogni fenomeno può essere cartografato, trasformato in un fenomeno spaziale e in un dato
statistico e ricondotto a leggi

DEFINIZIONE


1. La geografia studia le leggi che governano la distribuzione spaziale di certe funzioni sulla
superficie della Terra»
2. La geografia, quindi, deve prestare attenzione alla disposizione spaziale dei fenomeni in
un'area e non tanto ai fenomeni stessi. 


3. Le relazioni spaziali sono quelle che contano in geografia, e non altre. 




Le relazioni non spaziali riscontrate tra i fenomeni in un'area sono oggetto di altri specialisti
come il geologo, l'antropologo o l'economista.

Di tutte le limitazioni sulla geografia, questa sembra essere la più difficile da osservare per i
geografi. A giudicare anche da ricerche recenti non sempre distinguono chiaramente tra, diciamo,
relazioni sociali da un lato e relazioni spaziali tra fattori sociali dall'altro

IN SOSTANZA…

La Geografia funzionalista tiene in primo piano non le caratteristiche fisiche, ma la prossimità


tra i punti che si trovano sulla superficie della Terra.


Prossimità cosa significa?


Tutti i punti che vedete sono località, non luoghi, perché alla Geografia funzionalista non
interessano le componenti topiche, 


- Conta la capacità di poter collegare i diversi punti nello spazio, a prescindere che queste
località si chiamino Parigi, New York, Bologna,

GERARCHIA

I vari punti esprimono una visione gerarchica, perché esprimono la gerarchia urbana, la gerarchia
spaziale della regione.

89
La struttura di una regione polarizzata è data 


1. LOCALITÀ CENTRALI (o magneti): centri che servono un territorio circostante più o meno
vasto, fornendo agli abitanti beni e servizi 

Tanto più i beni e servizi sono rari, quanto più quella località è importante (un servizio raro
non è poter comprare il giornale, ma, ad esempio, è l’università).


2. AREA DI GRAVITAZIONE: il territorio servito da un luogo centrale, l’insieme delle località


dipendenti 


Inoltre

1. LE FUNZIONI sono le attività economiche (produzione e offerta di beni e servizi) sviluppate


in quell’area


2. PORTATA DI UN BENE O SERVIZIO CENTRALE: il raggio dell’area di mercato di un bene o


servizio centrale (puoi evitare) 


6.4 sistema territoriale


Il Sistema Territoriale concepisce la regione e il territorio come realtà complesse e
dinamiche che si modificano nel tempo.

Il paradigma territorialista viene subito dopo il paradigma funzionalista.

LIMITI FUNZIONALISMO

Il grosso limite del funzionalismo è stato quello di mostrarci la realtà solo attraverso la sua
dimensione orizzontale, cioè individuando gli elementi che uniscono le località sulla superficie
della Terra. 


- il paradigma funzionalista impediva di poter parlare di ciò che rendeva unico questi luoghi
dagli altri. 


• Questo paradigma astrae l’identità dei luoghi ed è interessato soltanto alle relazioni
orizzontali.


- Il secondo elemento che dimentica è il rapporto verticale e quindi anche le componenti


ambientali. 


90
Quindi, non è capace di parlare dei problemi ecologici, di utilizzo buono o cattivo delle
risorse non è capace di parlare della sostenibilità. 


• Il funzionalismo fallisce perché negli anni 70 ci si pone il problema dell’ecologia,


dell’ambiente.

SIGNIFICATO BASE

Per superare questi silenzi e queste omissioni, il paradigma territorialista introduce l’idea di
territorializzazione che può essere definita o come la trasformazione dello spazio in territorio
o come l’intervento di trasformazione sul territorio stesso che preesiste. 


- Per territorializzazione dobbiamo intendere la produzione, la costruzione, l’uso e


l’organizzazione del territorio.

La territorializzazione è il passaggio, la serie degli atti trasformativi che portano uno spazio a
diventare territorio 

(portano la Natura a diventare ambiente, portano la località a diventare luogo e portano la veduta
a diventare paesaggio)


- Da un lato abbiamo località, abbiamo veduta e abbiamo Natura,

- dall’altra parte abbiamo luogo, paesaggio e ambiente.

C’è una duplicità di significati, proprio per questo non può esserci determinismo.

Altro elemento:


il territorio è sia il prodotto della nostra vita, di quello che noi facciamo, ma anche la
condizione per il nostro agire. Il territorio vale due volte nel processo di territorializzazione: 


- è condizione per i comportamenti sociali (la presenza di una strada vi permette di spostarvi),

- ma al tempo stesso voi usando il territorio o producendo nuovi aspetti del territorio, lo
create. 


- IMPORTANTE

Il territorio è qualcosa che noi già troviamo pronto alla nostra nascita, ma è anche qualcosa
che modifichiamo nel tempo.


- Quindi, la territorializzazione è un processo circolare.

91
IL TERRITORIO

È una macchina non-banale, una macchina complessa e teleologica. 



Tutti gli elementi sono connessi gli uni tra gli altri. È una macchina le cui componenti
interagiscono tra di loro, il suo comportamento non è prevedibile fino alla fine e poi persegue
degli obiettivi.

• Macchina Non-banale

La macchina banale è quella che reagisce sempre allo stesso modo agli impulsi che
arrivano dall’ambiente esterno, è quella che funziona con il codice 0- 1, con il codice
binario. La macchina non-banale è quella il cui comportamento non può essere descritto nei
termini 0 e 1 


• Complessa 

non una macchina complicata, che è quella che può essere composta nelle sue parti;
mentre complessa vuol dire che, per essere compresa, non deve essere scomposta nelle
sue parti 


• Teleologica, dal greco telos, scopo, fine, obiettivo. 



È una macchina che procede in funzione di un obiettivo e il territorio è una macchina che
funziona in base a progetti, obiettivi e finalità che sono quelle che la comunità umana,
installata in quel territorio, deve raggiungere. Gli obbiettivi possono essere molti, perché
sono tante teste e tanti modi di vedere la realtà.

7. Spazio e territorio
SPAZIO

natura, località e veduta sono indicatori generici che non necessariamente richiedono la
presenza dello sguardo dell'uomo. Ne precedono la presenza e le intenzioni

TERRITORIALITÀ
Il filtro date dalle visioni, progettualità e sensibilità tipicamente umane porta alla territorialità

TERRITORIO

Ambiente, luogo e paesaggio sono indicatori specifici: veicolano informazioni che hanno a che
fare con i sistemi di valori, con gli obiettivi e con le pratiche che gli umani mettono in atto nel
rapportarsi allo spazio

92

Potrebbero piacerti anche