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Laboratorio di Progettazione IV
A.A. 2009/2010
LO SVILUPPO SOSTENIBILE
e
BIOEDILIZIA
Parte IV
dell’acqua come i pesci vivono nell’acqua. La minaccia tossica fa loro realizzare che
partecipano con i loro corpi alle cose – un processo metabolico della consapevolezza e
della moralità – e di conseguenza che possono essere erosi come pietre ed alberi dalla
pioggia acida”
Elementi di metodo per la progettazione ecosostenibile a scala insediativa ed
edilizia
• AMBIENTE
• SOCIETA’
• ECONOMIA
suo smaltimento.
Elementi di metodo per la progettazione ecosostenibile a scala insediativa ed
edilizia
L’architettura Bioclimatica può essere intesa come quella architettura che tende ad
ottimizzare le relazioni energetiche con l’ambiente naturale circostante.
La parola “bioclimatica” indica la relazione esistente fra l’uomo, bios, come soggetto
utilizzatore e fruitore dell’architettura, e l’ambiente esterno, inteso come il campo di “forze
Climatico”.
La bioclimatica si occupa
del controllo dei parametri
Che determinano il
benessere fisico-
ambientale mediante
scelte progettuali che
tendono ad assicurare un
sufficiente livello di qualità,
trasferendo parte delle
funzioni di regolazione
ambientale dell’edificio
stesso.
3. Architettura Solare
Elementi di metodo per la progettazione ecosostenibile a scala insediativa ed
edilizia: DENSITA’ DELL’ENERGIA
Elementi di metodo per la progettazione ecosostenibile a scala insediativa ed
edilizia
L’unico modo in cui l’uomo poteva proteggersi dalle condizioni climatiche avverse era
attraverso l’architettura stessa.
ARCHITETTURA IPOGEICA
Le grotte di Guyaju, presso la
città di Zhangshanying, 92
km a nord di Pechino. oltre
cento grotte si aprono su una
parete a strapiombo, in una
gola del distretto di Yanqing.
Esse costituiscono il più
ampio complesso di case
rupestri che si conosca in
tutta la Cina. Le grotte
formano una specie d’alveare,
con vani di diverse dimensioni
e forme, dotati di porte,
finestre, cucine e ripostigli,
come nelle case costruite.
CLIMA E AMBIENTE COSTRUITO : l’architettura bioclimatica nella storia
La caverna fu il primo rifugio dell'uomo della preistoria, ma ancora oggi presso alcuni popoli,
l'abitazione è scavata nelle viscere della terra. La grotta costituiva un rudimentale riparo dalle
avversità atmosferiche, dalle bestie feroci e dai pericoli derivanti dalle vicinanze delle foreste
e boscaglie.
Le Grotte di
Pantalica, località
naturalistico-
archeologica della
Provincia di
Siracusa.
Le grotte furono
utilizzate come
necropoli e come
abitazioni.
CLIMA E AMBIENTE COSTRUITO : l’architettura bioclimatica nella storia
Le Capanne erano abitazioni dei popoli più antichi. Erano costruite con rami intrecciati, con paglia o con pelli
di animali. Le più antiche capanne avevano una pianta circolare e un tetto rotondo; mentre negli anni
successivi furono costruite con una pianta rettangolare e un tetto più elaborato.
Le Palafitte, nate in epoca neolitica, erano un tipo di abitazione costruita su una piattaforma sorretta da pali
piantati nell'acqua di un lago o di un fiume in modo da essere circondate e difese. Ogni palafitta aveva due
uscite: l'una immetteva alla piattaforma collegata alla riva attraverso una passerella, anche questa sostenuta
da pali conficcati nel terreno, l'altra comunicava direttamente con l'acqua e veniva usata come scarico dei
rifiuti o serviva al capo famiglia per pescare più comodamente. Queste abitazioni erano costruite sull'acqua
con uno scopo ben preciso: difendersi dagli animali feroci, e dai nemici.
CLIMA E AMBIENTE COSTRUITO : l’architettura bioclimatica nella storia
Esempi italiani
I NURAGHI furono delle abitazioni i cui resti si ritrovano in Sardegna.Questi non erano dimore fisse ma
costruzioni megalitiche provvisorie e fortificate in caso di guerra. Il loro nome deriva dalla lingua sarda e
significa costruzione cava, torre cava: infatti il nuraghe aveva una forma conica e alta, possedeva camere
sovrapposte alle quali si accedeva per mezzo di una galleria a spirale. Erano spesso situati su alture isolate
dalla città. Queste case venivano utilizzate già nel III millennio a.C. ed erano sicuramente costruzioni che
richiedevano la maggiore abilità costruttiva fra tutte le abitazioni italiane.
CLIMA E AMBIENTE COSTRUITO : l’architettura bioclimatica nella storia
Esempi italiani
Il DAMMUSO di Pantelleria, nato come ripostiglio per gli attrezzi agricoli nelle vigne, una volta caduta la
necessità di vivere nel villaggio per timore delle invasioni è divenuto abitazione degli isolani. La tecnica
costruttiva è stata così pensata per proteggersi dagli agenti atmosferici soprattutto dal vento, che qui a
Pantelleria è molto forte. E’ costituito, infatti, da spesse mura fatte con pietra locale collocate in modo da
formare una spirale che si chiude a cappella sul tetto, e aperture minime verso l’esterno, che permettono di
avere all’interno un microclima molto confortevole.
Nel TRULLO tipico del paesaggio pugliese, la risposta alla domanda di climatizzazione estiva è affidata
esclusivamente alla funzione di regolamentazione termica della grande massa muraria che assorbe di giorno il
calore prodotto dalle radiazioni e lo restituisce di notte, livellando le oscillazioni di temperatura e quindi
diminuendo di parecchi gradi la temperatura interna rispetto a quella esterna diurna.
CLIMA E AMBIENTE COSTRUITO : l’architettura bioclimatica nella storia
Fin dal X secolo sono comparse in Iran e Pakistan, paesi caratteristazi da clima desertico
(giorno molto caldo e notti fredde) le Torri del Vento, “Band Geers”, che in pakistano significa
“acchiappa vento”, che funzionano come veri condizionatori d’aria per il raffrescamento degli
ambienti interni.
1. Particolare della cupola
dell’edificio raffrescato con il
sistema delle torri del vento
Kahn ha inserito un pozzo di luce che lui chiama un “bow-window” rivolto al contrario e che diventa parte
integrante della composizione-
CLIMA E AMBIENTE COSTRUITO : l’architettura bioclimatica
“(…) L’architettura abbraccia tutto l’ambiente fisico che circonda la vita umana, poiché l’architettura
è l’insieme di modifiche e alterazioni fatte sulla terra per soddisfare le necessità umane: ogni altra
cosa è deserto.”
Manfredi Nicoletti