Sei sulla pagina 1di 18

Corso di Ecologia Urbana.

Modulo integrativo
arch. Michele MANIGRASSO

01_ LUOMO E LA CITT A


Introduzione allEcologia Urbana

3 maggio 2012

Ordine del giorno

_Il concetto di ecologia _La citt come sistema sociale, economico, biologico _Introduzione alladattamento ai cambiamenti climatici (da riprendere in maniera pi specifica nella lezione del 10 maggio) _Presentazione dellesercitazione

Il concetto di ECOLOGIA

LECOLOGIA (dal greco: , oikos, casa o anche ambiente; e , logos, discorso o studio) la disciplina che studia lecosfera, ossia la porzione della Terra in cui presente la vita in aggregati sistemici detti ecosistemi, le cui caratteristiche sono determinate dallinterazione degli organismi tra loro e con lambiente circostante o ancora porzioni dellecosfera stessa. Lecologia si occupa di cinque livelli di complessit del vivente: le popolazioni, le comunit, gli ecosistemi, i paesaggi o biomi, lecosfera. Il termine ecologia fu coniato dal biologo tedesco Ernst Haeckel nel 1866. Egli la defin come linsieme di conoscenze che riguardano leconomia della natura; lindagine del complesso delle relazioni di un animale con il suo contesto sia inorganico sia organico, comprendente soprattutto le sue relazioni positive e negative con gli animali e le piante con cui viene direttamente o indirettamente a contatto. Lecologia lo studio di tutte quelle complesse relazioni alle quali Darwin fece riferimento come alle condizioni della lotta per lesistenza. In questa sua definizione considera la radice del termine oikos, che la stessa del termine economia (= gestione della casa).

Il concetto di ECOLOGIA URBANA La definizione di ecologia quindi ben diversa da quella che la maggior parte della gente d convenzionalmente al termine. Innanzitutto lecologia una scienza, cio un complesso organico di conoscenze. Usualmente viene definita come lo studio scientifico delle relazioni tra gli organismi e lambiente, considerando come: - Relazioni, sia le interazioni con il mondo fisico, sia quelle con tutte le altre specie e con la propria; - Ambiente, sia il contesto delle componenti viventi, sia le condizioni fisiche relazionate con un organismo. LECOLOGIA URBANA un campo di ricerca che si occupa dellapplicazione le leggi dellecologia alle aree urbane, per comprenderne lo specifico funzionamento e le relazioni che si vengono a determinare tra le diverse componenti presenti. Le citt cambiano lambiente e il paesaggio, nelle citt la concentrazione di pressioni e inquinanti tale da modificare gli stessi ecosistemi e, dunque, occorre capire sia come mantenere le condizioni per una vita salubre per gli uomini che la sopravvivenza degli ecosistemi.

La citt il luogo in cui queste relazioni si fanno pi complesse. La citt il luogo pi artificiale del territorio, in cui la densit, la concentrazione della popolazione, linquinamento rendono pi difficile la vita delluomo e delle specie animali e vegetali presenti. Discutere sullambiente urbano significa, da una parte, esaminare come luomo abbia modificato lambiente naturale in cui si insediato, concentrandosi in uno spazio relativamente piccolo, dallaltra, analizzare come la natura inglobata nella citt si sia trasformata per resistere a condizioni artificiali. La gente della citt vive in un ambiente creato da innumrevoli sforzi umani, spesso reso spiacevole dagli effetti collaterali dellattivit delluomo, frequentemente pieno di problemi derivanti dallinquinamento, dallaffollamento, dalle abitazioni inadeguate e dalla insoddisfacente situazione sanitaria, inoltre, non immune da pericoli naturali quali le inondazioni, le invasioni marine dovute agli eccessi climatici e alla subsidenza artificiale, le frane, i terremoti, i maremoti, le eruzioni vulcaniche...

Poich il fenomeno al quale si assiste la crescita inarrestabile della popolazione globale ma ancor pi di quella urbana, bisogner fare i conti anche con tale fattore per cercare di vivere meglio nelle citt. Attualmente quasi la met della popolazione mondiale abita nelle citt e si prevede che durante i prossimi anni la popolazione urbana continuer a salire costantemente. Le citt, pur interessando delle porzioni ridotte della superficie terrestre (fra il 2 e il 4%), consumano i 3/4 delle risorse energetiche e dei materiali mondiali producendo una equivalente quantit di rifiuti (Unep, 2005). Citt immense, complesse, differenti e pi grandi di quelle attuali, diventeranno lambiente nel quale vivr moltissima gente. Varie citt, quali Citt del Messico, Tokio, San Paolo, Shanghai, Mumbai e Lagos probabilmente supereranno i 20 milioni di abitanti.

Infrastrutture stradali e aeroportuali lungo le coste. Fonte: Blue Plan, International civil aviation organisation, National statistical institutes

Variazioni della popolazione in alcune citt nei paesi del Mediterraneo - Proiezioni al 2030 Fonte: Blue Plan da Geopolis 1998 and United Nations Population Division,

Se la citt costituisce lhabitat in cui luomo trova le migliori condizioni per i propri sviluppo ed evoluzione e dove tende a riprodurre con continuit linsediamento, contemporaneamente, lattuale tasso di urbanizzazione sta portando numerose citt del mondo a una crescita abnorme che pu originare la perdita di quei caratteri che non solo rendono appetibile la citt, ma che sono alla base della vita umana (Indovina et al., 2005). A livello globale si calcola che il 75% dei consumi energetici mondiali sia dovuto alle citt, e che queste siano responsabili allo stesso tempo dell80% delle emissioni di gas a effetto serra. Dunque la citt stessa fonte di produzione di calore ed energia, che si va a sommare a quella della radiazione solare incidente. Lilluminazione, i trasporti, il riscal-

damento e il raffrescamento degli edifici hanno impatti non trascurabili sul clima urbano sia direttamente, a causa del calore che deriva dalla produzione di energia e che si va a sommare a quello naturale, sia indirettamente, a causa delle emissioni di gas serra e di inquinanti e, a tutto ci, si aggiungano alcuni aspetti della costruzione della citt, (i materiali, le densit, gli orientamenti errati, etc.).

Nuovi studi e approcci a problematiche ambientali di dimensione e su scala inedite

Solo con il XX secolo e mai prima di allora la storia delluomo cos profondamente intrecciata e determinata dai cambiamenti ambientali (J.R. McNeill) Secondo Paul Crutzen - Premio Nobel per la chimica - il 1750 (inizio della rivoluzione industriale) pu essere assunto, come lanno di confine fra due epoche nella scala dei tempi geologici: lOlocene, iniziato circa 10 mila anni fa, e lAntropocene, iniziato proprio nel 1750 e caratterizzato da un dominio delle attivit umane tale da modificare le caratteristiche naturali del nostro pianeta come solo le grandi forze della natura erano precedentemente riuscite. I cambiamenti indotti dalle attivit umane nel suolo, negli oceani, nellatmosfera, nella biodiversit, nel ciclo dellacqua, nei cicli biogeochimici dei principali elementi, primo tra tutti quello in quello del carbonio, sono chiaramente identificabili rispetto alla loro variabilit naturale.

Il concetto di Sviluppo Sostenibile

Per il Rapporto Bruntland del 1987 lo sviluppo sostenibile da intendersi come la capacit di assicurare il soddisfacimento dei bisogni del presente senza compromettere la capacit delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Le citt rappresentano oggi il cuore dei problemi dello sviluppo sostenibile. Perch qui le problematiche sociali, ambientali, culturali dello sviluppo assumono una dimensione emblematica; la concentrazione delle pressioni sulle risorse ambientali pone problemi di sopravvivenza e rigenerazione; lintreccio di dinamiche locali e globali si evidenzia in tutta la sua portata. La definizione che Camagni (1996) propone di sviluppo urbano sostenibile mette in evidenza il rapporto tra i sistemi e la necessit di una ottica processuale: Processo di integrazione sinergica e di co-evoluzione fra i grandi sottosistemi di cui la citt composta (economico, sociale, fisico - built and cultural heritage -, ambientale) che garantisce un livello non decrescente di benessere alla popolazione locale nel lungo periodo, senza compromettere le possibilit di sviluppo delle aree circostanti e contribuendo alla riduzione degli effetti nocivi dello sviluppo sulla biosfera.

Tre questioni, profondamente intrecciate, sono al centro dellattenzione: 1) La crescita della popolazione del Pianeta (9 miliardi di persone al 2050 secondo lONU) e linurbamento, per la prima volta nella storia dellumanit le persone che abitano in aree urbane sono in maggior numero di quelle che vivono fuori. 2) Si assiste a un progressivo degrado delle risorse ambientali su scala globale, che riguarda in particolare le foreste (dal 1970 scomparso il 12% della foresta primaria), la biodiversit (in termini di specie e di presenza); le risorse idriche (oltre un miliardo di persone sono sprovviste di acqua potabile secondo lONU), il degrado dei suoli per la progressiva desertificazione, inquinamento, trasformazione ad usi urbani. 3) I cambiamenti climatici del Pianeta, secondo i Rapporti dellIPCC evidente linfluenza dellattivit antropica con conseguenze in termini di aumento delle temperature del Pianeta e effetti diretti e indiretti nei territori.

La citt come ECOSISTEMA Lambiente urbano come ecosistema, visto in una prospettiva dinamica e processuale nel quale si svolgono le interazioni tra lambiente naturale, biotico e abiotico, la presenza e lazione delluomo e delle tecnologie.

Un ecosistema nel quale avvengono processi dinamici e trasformazioni continue, pressioni e impatti nei confronti delle risorse.
Dunque come campo di ricerca dei fattori specifici e generali di funzionamento, degli elementi e delle relazioni tra questi. Il concetto di Ecosistema (E. P. Odum) Una unit che include tutti gli organismi che vivono insieme (ossia una comunit biotica) in una data area, interagenti con lambiente fisico, in modo tale che un flusso di energia porta a una ben definita struttura biotica e a una ciclizzazione dei materiali tra viventi e non viventi allinterno del sistema. Gli ecosistemi risultano caratterizzati dalla presenza di alcune componenti (gli organismi viventi, il flusso di energia che proviene dal sole, i cicli dei materiali) in stretta relazione fra loro e la cui azione reciproca conferisce funzionalit allecosistema stesso. La citt un habitat di organismi diversi (piante e animali), in spazi ed ecosistemi differenti. La citt un habitat di esseri umani.

Le relazioni ambientali in citt

ORIZZONTALI (reti idriche, aria, biodiversit) VERTICALI (precipitazioni e traspirazione, permeabilit)

Il bilancio delle risorse

Cresce esponenzialmente la dipendenza della citt dalla capacit produttiva di Regioni sempre pi distanti. Con un interscambio sempre pi complesso di materiali, energia, acque, cibo, rifiuti, inquinamento. E di un insieme di fenomeni atmosferici e chimici determinati da un aria sempre pi inquinata.

Il metabolismo urbano

Per Girardet occorre guardare a citt con un metabolismo circolare, dove il consumo ridotto aumentando lefficienza dei vari processi e con il massimo riutilizzo delle risorse.

Riferimenti bibliografici

Alberti M., Solera G., Tsetsi V., La citt sostenibile, Franco Angeli 1994 Bettini V., Ecologia urbana, UTET 2004 Camagni R., Economia e pianificazione della citt sostenibile, Il Mulino 1996 Deleage J, Storia dellecologia, Cuen 1994 Fregolent L., Indovina F., Un futuro amico. Sostenibilit ed equit, Franco Angeli 2002 Gisotti G., Ambiente urbano, introduzione allecologia urbana, Dario Flaccovio Ed., 2007 Hruska K., Ecologia urbana, Cuen 2000 McNeill J.R., Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dellambiente nel XX secolo, Einaudi 2002

Potrebbero piacerti anche