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Etica Speciale

La solidarietà

Etica nasce dalla domanda: “Va bene la mia vita?” (vita felice e vita virtuosa, compiere bene e realizarlo)
Realizzare la mi a vita non può essere una impresa solitaria! Perché mia vita si realizza in sieme nella relazione con altri!
→ “Va bene la nostra vita?” “Come dobbiamo essere per realizzare la nostra vita pienamente?”

Solidarietà: - non è una virtù (virtù è frutto di scelta)


- è una struttura, è un dato di fatto

1.1 Dissoluzione della comunità

L’individualismo moderno:
- è opposto della solidarietà
- individualismo è molto diffuso in occidente, è una mentalità tipica occidentale
- è un pensiero antropocentrico → punta sulla soggettività
- nasce con Cartesio e suo “Io penso” → è un pensiero individualista
- l’uomo si separa dalla terra Antichità Cosmocentrico Cosmo terra è madre
- si rifiuta appartenenza alla solidarietà
Medioevo Teocentrico Dio terra è sorella
Modernità Antropocentrico Uomo terra è cava di materiali
Post-moderno Acentrico (senza centro)
Nella modernità c’è grande importanza alla tecnica come polvere da sparo e stampa → cambia rapporto tra natura e l’uomo
- si rompe alleanza tra l’uomo e terra, uomo e tradizione
- Bacone dice che il sapere fondato sulla tradizione è una idolo tribù, vero sapere è quello dove abbiamo idee
chiare e distinte

Come vengono cercati indicazioni morali?


- non sono cercati nella natura o nella tradizione ma in se steso → Io sono legge a se stesso!
- valore supremo è propria libertà come autonomia → l’uomo perde amore!
- Perché amore è eteronomo, quando ami alto lui diventa tua legge! Amare = voglio fare ciò che vuoi tu!
Uomo moderno non ama più, perché amando perde propria libertà!
E così diventa prigioniero di se stesso, solitudine → incapacità di relazionarsi

Etica di Thomas Hobbes:


- obbiettivo è relazione in una società dove ognuno può fare ciò che vuole senza danneggiare altri
- fare i propri interessi senza danneggiare altro
- “mia libertà finisce dove inizia libertà del altro” → tu sei nemico di me!

Etica di Immanuel Kant:


- uomini vivono in comunità sulla terra perché terra è rotonda
- Kant nega la comunità
- si entra in comunità perché non si può fare meno, è meglio sempre evitarlo → comunità è male necessario

Etica di Hegel:
- si oppone al individualismo, lui è peggio!
- tutto ciò che era attribuito al soggetto è attribuito allo stato
- lo stato è soggetto individuale → stato è sostanza etica

L’uomo in antichità e nel medioevo si sente appartenente ad un mondo → solodairetà


L’uomo moderno pone soggetto al di sopra del mondo e vive la relazione:
a) sotto dominio di un sentimento irrazionale (amore romantico)
b) sotto azione di tipo tecnico da compiere → filantropia (dare elemosina per lo tsunami dopo la campagna publicitaria)
- è questo porta alle ideologia di tipo comunismo, fasismo e nazismo
- spinta verso determinati ideali e burograzia di regimi totalitari

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Epoca post-moderna:
- pensiero dominante è Nichilismo → negazione di ogni valore o riduzione di valore a preferenza soggettiva
- valore non ha nessuna consistenza
- si arriva al soggettivismo estremo → soggetto è creatore del bene e del male
- Amore è espressione di uno stati d’animo soggettivo → oggi Amo se mi sento!
(in epoca moderna amore è ridotto al puro dovere)
a) Amore nella sfera privata è una emozione che è ricercata dagli uomini → amore è sentimento, attrazione e sesso!
b) Amore nella sfera pubblica è solidarietà scattata come conseguenza di una emozione (campagna pubblicitaria)

L’uomo post-moderno è: - l’uomo senza legami, legami si scogliono, liquefano


- si rifiutano legami per sempre, l’uomo è senza legami ma con molti conesioni
Legame: è impegnativo, durevole, ha bisogno di tempo per essere creato
Conessione: - non è laboriosa, si crea con un clic → legame liquido
- non ha garanzia di durata (domani chiudo conessione con un clic)
- è prodotto da economia del mercato, e cerca distrugere ogni legame (vita) dove non passa denaro!
Bauman: siamo passati da “homo sapiens” al “homo faber” e poi al “homo consumens”

1.2 La natura sociale dell’uomo

Etica si fonda sulla Natura umana → inclinazioni naturali (questi bisogni indicano i doveri)
- siamo portatori di inclinazioni naturali e questi ci spingono a conservare la vita, specie (procreazione), vivere
in società e vivere in pace, conoscere la verità, avere amici → abbiamo bisogno di perseguire questi beni!
Questi inclinazioni naturali presupongono comunità!

Tridimensionalità dell’essere umano:


a) dimensione fisica - l’uomo = anima e corpo, esiste fisicamente
b) dimensione psichica - l’uomo ha vita fatta da pensieri, memoria, ricordi, reflesioni
c) dimensione simbolica - l’uomo è capace di esprimere atti che hanno significato spirituale → linguaggio, scrivere

→ comunità è indispensabile per la mia esistenza!


a) dimensione fisica (padre + madre = Io, Io + madre (nel grembo), Io + famiglia) altrimenti non esisti!
b) dimensione psichica: - soggetto non può arrivare al Io ce non c’è un Tu (es. mamma) → incontro con Tu è fondamentale!
- neanche avrei un nome, perché nome mi viene dato da altri
- tutto quello che imparo è che qualcuno mi lo insegna → relazione con altri
- relazione con uno-come-me, ma diverso-da-me
c) dimensione simbolica: - il linguaggio impariamo da altri, siamo nel contesto culturale e sociale

Tutto questo mi inserisce in una storia quale io non ho scelto, ma ho possibilità di influenzare la storia
→ esistenza umana presuppone relazione comunicativa con altri simili, elemento più caratterizzante di questa
relazione è la parola

La parola:
- è il fatto umano fondamentale
- non basta dire che è un atto linguistico
- La parola è invito al dialogo, è un inserimento in una relazione
- parola ha carattere trascendentale, spirituale e supera la fisicità
- parola rende linguaggio umano capace di parlare di se stesso, riflessivamente
La riflessione è fondamento della libertà! è il segno della spiritualità dell’uomo
Parola si differenzia dai linguaggi animali, perché ha la capacità di creare le metafore
(es. cielo piange, animali si accopiano, l’uomo “ama”; animali si nutrono, l’uomo sa “gustare”)
Parola è in grado di comunicare il senso della parola!
- l’uomo attraverso parola esprime ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, ha percezione del bene e del male e degli
altri valori → il possesso comune dei valori costituisce la famiglia e lo stato

- la vita dell’uomo è dinamica, perché l’uomo è capace di trascendere la fisicità (vita dei animali è statica)
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Parola ci inserisce in una situazione comunicativa, è un invito al dialogo e implica la reciprocità
→ Parola = Relazione
“Padre” diventa tale grazie alla relazione con una donna (che diventa a sua volta madre) e la presenza di un bambino
che nasce in quanto “figlio”
→ Io divento me stesso grazie a relazione con altro! Per l’uomo, “essere” significa necessariamente “essere in relazione”

Considerazione metafisica:

Tutta questa interdipendenza accade perché uomini sono le persone!

Concetto autentico di persona in rapporto ad alcuni riduzionismi:

Persona è individuo sussistente di natura razionale, libero e perciò responsabile (Boezio)


Corrente esistenzialista e neo-empirista (neo-positivista) sono due approcci molto diversi ma hanno in comune dimenti-
canza del concetto di natura umana
→ cioè impossibilità di definire persona come sostanza individuale di naturarazionale

1) Esistenzionalismo - è una corrente tipica di europa occidentale


- persona esiste nella auto-trascendenza, nel suo ex-sistere, nel porsi fuori dalla semplice presenza
- chi non riesce “a porsi fuori” dalla necessità con un atto di libertà non è persona
(chi è in coma, o perché è malato di mente, perché è neonato non è una persona)

2) Neo-empirismo: - si può attribuire la qualifica di persona a chi dimostra (all’analisi empirica) di possedere tre note
caratteristiche degli esseri personali: autocoscienza, razionalità e un minimo di senso morale
(le persone non sono i feti, gli infanti, gli handicappati, mentali, i dementi, ecc)

Confutazione di questi approcci risiede nel fatto essere persona non coincide con l’operare da persona.
Ma operare dipende dall’essere!
Persona è individuo sussistente di natura razionale (anche se non esercita la razionalità)
- è un individuo che condivide natura umana e non se si comporta da persona

Trascendenza della persona umana:


- essenzialmente la persona è libera, cioè responsabile dei suoi atti = essere in relazione
- ha una natura che implica eticità della persona, cioè sua apertura ai valori → al Bene assoluto
→ C’è una razionalità, cioè essere in sé ed essere in altro (sono inseparabili)
- più si cresce nella relazione con altri, tanto più si arricchisce e si sviluppa la propria identità

Persona in forza della relazione ha una dignità ontologica infinita, perché la persona è strutturalmente aperta al
infinito (qualcosa di finito che è capace di infinito) e questo si rivela nella intenzionalità
- anima accoglie in sé le forme degli oggetti sconosciuti
- universo intero può essere contenuto nella conoscenza
- Io conoscendo mi approprio di perfezioni create e le perfezioni delle cose diventano perfezioni mie
→ tutto quello che conosco mi arricchisce
(Amando una persona Io mi arricchisco, granello di polvere arricchisce la mia conoscenza)
- tra tutte le cose che possiamo conoscere le persone hanno capacità di arricchirmi in modo eminente,
perché sono enti più ricchi di perfezioni

Essere umano ha dignità infinita in se stesso, ma deve aprirsi ad altri altrimenti perdiamo questa dignità
→ dobbiamo entrare nella relazione e conoscenza di amore con altre persone!

Io promuovo mia dignità, nella misura in cui promuovo dignità dell’altro


→ promuovendo dignità dell’altro, la tua dignità sarà promossa in conseguenza

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Quali sono condizioni di dialogo?

Dimensioni dell’essere
Cause
Fisica Psichica Simbolica
Causa materiale - serve presenza di due esseri - differenza - equivalenza
umani (cioè corpo di altro) - consapevolezza di differenza, accet- - Io riconosco dignità umana a pari
tare il fatto che siamo diversi da altro di mia
Causa formale - proibizione di omicidi - proibizione dell’incesto - proibizione della menzogna
- se posso sopprimere interlocutore - rapporto sessuale tra parenti stretti - dialogo non ha senso se si può
non è un dialogo è proibito mentire
(aborto, eutanasia, infanticidio) - il partner sessuale va ricercato fuori - idolatria è più grande menzogna →
della famiglia = apertura alla alla prostituzione, chi tratta altro come dio
alterità prostituisce se stesso
Causa efficiente - assumere la solitudine - assumere finititudine - assumere incertezza
- davanti a Te sono Io solo - avere confini, devo accettare che tra - non ho mai certezza di prevedere
- Io e Tu sei altro da me me e altro c’è un confine → ci sono tuoi azioni
→ nessuno prende mio posto davanti limiti, se non gli mantengo invado te - altro non ha niente da dirti, perché
altro Io ti ho intrapolato nel mio schema

Causa finale - valore di solidarietà - valore di umiltà - valore di libertà


- due persone sono accomunate da - serve riconoscere i propri - dialogare significa di mettersi in
stesso destino discussione da altro e pretendere di
difetti e limiti e anche i propri
→ muoversi in modo dipendente uno essere messo in discussione da altro
da altro pregi
- ci determiniamo a vicenda

Imperativo etico fondamentale:


“Agisci in tutte le circostanze in modo tale da promuovere la dignità altrui, e la tua si svilupperà di conseguenza”

- mia dignità si sviluppa in modo con cui io mi do da fare a sviluppare dignità di altro
- la vita umana richiede che la relazione è vissuta nella responsabilità → realizzare promozione dell’altro → così
realizzo me stesso
La vita umana è vita solidale, noi non scegliamo di essere solidali, ma è un dato di fatto, che siamo legati agli altri

1.3 Il concetto di solidarietà e i suoi nemici


Collettivismo:
- il soggetto morale è la comunità, cioè il collettivo
- persona, il singolo non ha nessun valore, ha solo un valore strumentale
- persona non ha alcun fine in se stessa, è solo un mezzo
→ unico fine è il fine collettivo, il collettivo deve andare avanti (comunismo)

Società è vista come un organismo, è il bene comune prevale sul bene del singolo!
- il singolo non ha proprio fine e può essere sostituito da un altro singolo
→ valore del singolo è dato dalla utilità per il collettivo
- la coscienza del singolo è irrilevante, lo Stato non riconosce alla coscienza del singolo nessun diritto (Stato Hegeliano)
→ lo Stato distrugge valore della coscienza del singolo = singolo deve solo obbedire!

Individuo viene negato, cessa di essere “persona”. Unica persona è società!

Mentalità collettivista riduce i cittadini a massa → Massificazione


- implica negazione della differenza/pluralità
- persone sono la massa amorfa = voti da dirottare per un certo candidato, consumatori da orientare su un certo prodotto
Aristotele sottolineava che comunità è per natura sua “pluralità” = è fatta da uomini specificamente diversi
- era contro collettivismo di Platone nella Repubblica
→ Marxismo non funziona, perché distrugge la persona (suoi membri) sul questo non può reggere la società

Individualismo:
- è una concezione moderna, pensiero moderno nasce individualista (Cartesio, Protestantesimo
- nella modernità c’è un processo di individualizazione
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Centralismo: - nella società è centro, dal centro dipende identità di ciascuno (polis, urbe, comune, parrochia)
- tutti soggetti ricevono identità dal centro
Società post-moderna è senza centro → non hai più identità, ma identità devi condividere tu
- Tu devi costruirti la tua identità
- la tua identità costruisci in piena autonomia, in piena libertà
(ma non sai dove andare)
- ha distrutto la società umana, non ci sono più relazioni sociali, perché si è
perso il centro

Individualismo rompe la società che sta insieme


- Io ho bisogno di conferme dal esterno, cerco riconoscimento da altri, cioè conferma di altri
- cerchi la relazione con altro per avere conferma di se stesso, perché sei insicuro
→ la tua identità dipende da altri!

Nello stesso momento hai paura di creare i rapporti stabili e cerchi più tosto i Link che le Relazioni
- quando altro ti smette a dare la conferma, cadi nella disperazione! → che può passare anche nella la violenza
- senza riconoscimento non hai la tua identità
(es. coppie omosessuali: la cultura libertina (sinistra) era contro matrimonio e la famiglia
→ serve di essere aperti all’amore libero = unioni omosessuali sono libere, oggi vogliono il riconoscimento
giuridico, perché vogliono riconoscimento dall’esterno, non gli è più sufficiente riconoscimento di altro)

In forma individualista le persone non sanno vivere!

Particolarismo:
- soggetto è mia comunità, in opposizione alle altre → è un individualismo di una comunità
- si nega valore alla interazione con altre comunità → solo mia comunità è migliore, altri non devono essere
(es. settarismo religioso, nazionalismo, regionalismo, tribalismo)
→ nostra tradizione non è unica forma di saggezza
- questo non ci deve portare nel relativismo (tutte tradizioni sono uguali → ognuno fa quello che vuole)è il valore c’è bisogno
di cercare nella verità

Collettivismo, individualismo e particolarismo negano solidarietà, cioè negano persona o negano società!

1.4 Emergenza del bene comune

Il bene umano è di natura sociale o comune


- non ci si può fare bene della persone, se non si curano relazioni sociali
- Gli esseri umani sono interdipendenti, cioè dipendono uno da altro!
- anche individualisti riconoscono interdipendenza che riguarda i mezzi di sussistenza (divisione di lavoro, cibo, case)
- la collaborazione tra esseri umani non è soltanto utile (mezzi) ma fa parte del bene onesto

Interrelazione umana è bene onesto, cioè il fine!
- relazione sociale/communitaria è bene onesto (è un fine a se stesso, perché natura dell’uomo è essere sociale) e non il bene utile.
- (es. poliziotta, vigili del fuoco, soldati)
Quando c’è una autentica relazione di amicizia noi entriamo in comunione con gli altri, e sorge un inter-esse reciproco
ed una simpatia grazie al quale condividiamo la felicità per il bene altrui come se si trattasse del nostro bene → siamo felici
→ vita buona consiste in: “noi viviamo bene”
- vita della società emerge, è la vita della comunità che emerge e questa emergenza costituisce il bene comune
- Bene comune è il fine della società!
Bene comune:
- è la rete di condizioni, il complesso di situazioni in forza della quali ognuno può raggiungere il suo fine
- è il fine per una comunità esiste e questo fine emerge

Sintesi: - dalla natura sociale dell’uomo consegue il dovere di solidarietà e la responsabilità per il bene comune
→ dovere di tendere al bene dei membri della società
- la vita umana non può esistere senza relazione con altre persone → il bene del singolo è bene comune
- dobbiamo vivere secondo gerarchia de beni a cui l’uomo è finalizzato: il bene comune della famiglia,
rapporti interpersonali e società politica
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L’Amore

L’uomo per essere felice deve costruire legami di amicizia e di amore con i propri simili
- noi siamo “homo homini nataraliter amicus” = l’uomo è naturalmente un amico per l’atro uomo

2.1 Tre elementi costitutivi dell’amore

Oggi il termine “amore” è diventato una delle parole più usate e anche abusate
- quando una parola è tropo usata, perde il valore
(amore per la patria, amore per lavoro, amore tra amici, amore tra genitori e figli, amore per il prossimo, amore per Dio)

Esemplificazioni:
a) Il fuoco, l’aria, le piante e la luce
- amore a che fare con il bene (il fuoco ama aria, piante amano la luce)
-significa relazione al bene, usiamo una metafora, una analogia
- per noi l’amore implica il movimento vitale

b) Zio Enzo, Full e la caccia


- Zio Enzo e suo cane Full amano la caccia
- tutti e due amano stesso oggetto = caccia e lo amano con stesa intensità = moltissimo,
ma lo amano in forma diversa, cioè lo desiderano in forma diversa
Zio Enzo lo desidera come sport, svago (può progettare la caccia, può scrivere poesie sulla caccia)
Cane Full caccia solo gode
→ C’è intensità di modalità!

c) Full e Daisy
- Cane Full cerca una femmina cania Daisy per accoppiarsi, dopo accoppiamento maschio se ne va per i fatti suoi
e la femmina vuole essere da sola per partorire in tranquillità
→ è un amore sensitivo! Perché cani amano accoppiarsi, non si amano tra di loro!
- il cane non desidera la femmina ma vuole accoppiarsi, non ama altro soggetto

d) Gino e Caterina
- Giono vuole accoppiarsi con la ragazza Caterina, poi se ne va e lei sta male.
- Giono si è comportato da Cane!
→ Ciò che è naturale per animale che ha solo vita sensitiva, non è naturale per un uomo che è animale razionale
- Caterina non vuole essere amata come una cagna, e per questo soffre molto
- Caterina ama Gino è non semplicemente accoppiamento

e) La Pro-Loco
- Enzo ama suo paese, suo villaggio e si incontra con amici per realizzare attività sociali
- Amore per la caccia: il soggetto vuole fare bene a se stesso
- Amore per paese: il fine è promuovere luogo in cui si riconosce valore e non gratificazione di se stesso

f) Zio Enzo e zia Teresa


- Teresa non può camminare ed ha una malattia mentale
- Chi farà assistenza sociale per lei?
- Zio Enzo si prende cura di sua sorella Teresa e rinuncia propria realizzazione!

Tutti questi esempi sono amori, in tutti c’è desiderio a qualche cosa che viene desiderato
a) Amore naturale - non scaturisce dalla conoscenza, non ha bisogno la conoscenza (amore per aria, per latte)
b) Amore per la caccia - viene desiderato quando è conosciuto, cioè richiede conoscenza sensitiva nei animali e
conoscenza razionale nell’uomo
c) Amore per accoppiamento - è appetito sensitivo, tutto è animalesco
d) Alcuni esseri umani si comportano come animali - è un amore sbagliato
e) Amore si rivolge nell’oggetto che ha valore
f) Amore che è capace di sacrificare per oggetto amato i propri bisogni naturali e un amore che supera se stesso

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Livelli di amore

Amore è attrazione per le cose che ci danno il piacere, per ciò che è piacevole e amabile
Piaceri: 1) sono preceduti da un desiderio → piacere di bisogno (prima c’è desidero di bere → bere è piacevole)
- a questo piacere ci rivolgiamo con i verbi in passato: “ci voleva”, “ne avevo proprio bisogno”
2) non sono preceduti da un desiderio → piacere di apprezzamento (camino in un parco e sento profumo di alberi →
odore è piacevole, ma non ho bisogno di profumo)
- a questo piacere ci rivolgiamo con verbi in presente “come è bello”

Distinguiamo due tipi di amore:


1) Amore di bisogno - amare il latte, amare ad accoppiarsi
- sono amori che durano finché dura il bisogno e si presenta solo quando c’è il bisogno
2) Amore di apprezzamento

Elementi di amore

1) Amore di bisogno: - è ciò di cui abbiamo bisogno e durra finché durra il bisogno
- rinasce se c’è il bisogno, se bisogno non si presenta più, questo amore non c’è più
- non è un amore egoistico (es. bambino ha bisogno mamma)
- porta a dire: “Non posso vivere senza di te”, “Io ho bisogno di te”, “Signore salvami”
- quando riguarda Dio è un bisogno eterno
- è fondato sul piacere

2) Amore di apprezzamento: - è fondato spesso sul piacere estetico


- ami e apprezzi esperienza estetica, questa esperienza ci fa amare oggetto apprezzato
- (es. poeta ammira e apprezza eroe, apprezzi un attore)
- Io sono contento di non essere altro, perché questo ci fa apprezzare altro (Dio)

3) Amore di dono: - non è un amore di bisogno o amore di apprezzamento


- Zio Enzo ha dedicato la sua vita a Zia Teresa → Sacrificio di sé, per il bene di altra persona
- è un fenomeno che non può essere spiegato da altro fenomeno
- esiste questa dimensione, che un soggetto può donarsi ad un altro senza aspettare niente
- è un fenomeno originario che nasce dalla relazione

Spiegazione di amore di dono:


Simpatio → gr. Syn - Patehein → lat. Cum - passio → compassione
Simpatia = Compassione ≈ Amore

- alcuni filosofi (Rousseau, Schopenhauer) spiegano questo amore che è motivato dalla compassione e simpatia
- essere tristi con chi è triste e essere felici chi è felice
→ Ho bisogno di stare meglio, per questo ho amore per te!

Max Scheler: simpatia consiste nella condivisione della vita emozionale dell’altro → tu stai male, sto male anch’io,
tu sei felice, lo sono anch’io → questo non è amore di dono!

Amore è una condivisione attiva, non è sul piano di sentire, ma l’amore di dono agisce!

Von Hildebrand: - l’amore sia una risposta alla bellezza complessiva della persona amata da cui siamo “affascinati”
- amore di dono riduce al amore di apprezzamento
- amore è una risposta al valore (apprezzamento) di altro

Amore di dono è fondato sulla relazione! Relazione è il fondamento del amore di dono.
(Zio Enzo ha relazione con Zia Teresa ed questa relazione è diversa che ha con Gerardo (altro malato)
→ Relazione precede e fonda percezione di amore! (apprezzi il tuo villaggio, perché lo ami)
- alla fine ami anche i difetti della persona quale ami!
- stesso difetto risulta amabile, cioè accogli tutto di quella persona → quando ami una persona accogli tutto!

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Relazione interpersonale Io/Tu:
- amore come fenomeno originario si fonda sulla relazione!
- sul modo in cui un soggetto (Enzo) si rapporta ad un altro soggetto (Teresa)

Martin Bubber:
- distingue nella esistenza umana due modi fondamentali secondo “Io” si rapporta ad altro “Non-Io”
→ Io-Esso = mondo dell’esso, Io-Tu = mondo dell’tu

Io-Esso:
- comprende tutta attività umana quale descriviamo con verbi transitivi, cioè con complemento oggetto
- è una attività che ha per oggetto qualcosa (avvertire, percepire, pensare qualche cosa)
→ Io (soggetto) ho davanti un Esso (oggetto) = Soggetto si rapporto con un oggetto
- questo oggetto può essere anche Lui o Lei (altro posso conoscere come oggetto)
- tutto avviene nel soggetto e oggetto è solo fenomeno
- io posso utilizzare, conoscere un oggetto (es. conosco computer e posso utilizzarlo)
- posso avere esperienza esterna con oggetto, ma non è una realazione con esso
- (es. Gino e Caterina, Gino conosce Caterina come oggetto, dopo averla utilizzata, l’ha mollata!)

Io-Tu:
- il Tu non è un oggetto, ma il soggetto → c’è rapporto tra soggetto e soggetto!
- Due soggetti entrano in relazione tra di loro
- il Tu emerge nella sua unicità, non è uno tra i molti
- Tu che mi stai davanti non è categorizabile, non viene incasellato nelle categorie dell’io (solo categoria di relazione)
→ altro non è un numero o un punto, ma si pone come totalità, infinito = incontro una persona nella sua originalità
- Relazione Io-Tu è interpersonale
- si può rivolgersi alle cose e darli del tu (es. Manzoni, Gesù si rivolge verso Gerusalemme)
- non si può concetualizzare relazione tra Io-Tu, non si può parlare di concetti, ma si parla di esperienze

Amore di dono desidera rendere felice altra persona donando se stesso = donarsi se stessi per altra persona
Questo amore non si può intendere o spiegare! → “Intender non la può chi non la prova” (Dante)
Amore di dono è un fenomeno originario!
→ Amore di dono si fonda sulla relazione Io/Tu, che precede e fonda la percezione del valore e
della bellezza della persona a cui ci si dona.
- quando l’amore di dono si rivolge ad una persona umana, esso desidera renderla felice

Nella vita quotidiana tre elementi costitutivi di amore si mescolano (bisogno, apprezzamento, dono)

2.2 Intenzionalità dell’amore

- l’amore costituisce una modalità originaria di relazione Io/Tu → amore non si può definire, ma si può descrivere

Le nostre facoltà di desiderare tra necessità e libertà:


- sentimenti e passioni hanno forte ripercussione sul nostro organismo corporeo

Ci sono facoltà umane coinvolte nell’amore:


1) Conoscenza sensitiva:
- ci porta a desiderare sensitivamente gli oggetti
- questi desideri non lasciano possibilità della scelta
→ essere attratti non dipende dalla nostra volontà (es. odore del cibo ci fa venire acquolina in bocca)
→ non siamo liberi
- ogni senso desidera o rifiuta una cosa sola, i sensi non possono scegliere
- sensi tendono al bene sensitivo

2) Conoscenza intellettiva:
- è appetito razionale = volontà
- la volontà tende al bene pensato
- può aprirsi potenzialmente al infinito, illimitato
- siamo liberi, perché siamo in grado di riflettere e scegliere (si può scegliere tra bere bicchiere di vino o leggere Platone)
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Amore umano esige di essere libero (animali amano in modo sensitivo, questo non è amore libero)
- questo amore richiede anche la sensibilità → serve coinvogimento di tutta persona (libertà, sensibilità, emozioni, passioni)
- la volontà non deve mortificare le passioni! Ma gli deve trascinare verso l’amato.

Amore personale è atto umano quando è guidato da intelletto e volontà e coinvolge la sensibilità!
- amore deve gestire le passioni e non oprimerli perché potrebbe soffocare amore
- amore è atto umano che tende a costruire gli habitus (cioè controllo sulle passioni)

Le intenzioni di amore:
- amore non è un sentimento!
- amore è una atto essenziale di responsabilità
- amore è un atto umano intenzionale che diventa habitus e porta con sé non un sentimento ma una
costellazione di sentimenti (tenerezza, gelosia, timore, speranza)
Poesia amorosa è piena di ossimori (contraddizioni voluti)

Tutte le passioni per la loro natura durano solo un po di tempo, cioè finiscono!
Amore può durare la vita intera → non dipende dalle passioni, ma coinvolge l’uomo nella sua intelligenza e volontà
Amore è un atto intenzionale, e porta con sé due intenzioni:
1) Intenzione di benevolenza (Intentio Benevolentiae):
→ “Ti voglio bene” = Io voglio il bene per te = desidero bene per te
- altro è centro del nostro impegno, altro è mia preocupazzione

2) Intenzione di unione (Intentio unionis):


→ “Voglio stare con te” = voglio condividere con te le tue gioie e tuoi dolori

Von Hilderbrand distingue due modi di relazione interpersonale:


1) Modo Noi:
- si realizza quando le persone stano insieme, perché sono unita da uno scopo comune
- relazione si fonda su una terza realtà

2) Modo Io-Tu:
- si sta insieme non per una terza ragione, ma altro è la ragione di stare insieme
- questa unione può diventare unificazione → matrimonio
- Io rimanendo soggetto diventa tuo → Io sono tuo = Io si consegna al tuo

2.3 Dio è amore

Amore sponsale sia la vera amicizia richiedono il dono reciproco


L’indigenza è una caratteristica essenziale dell’essere umano → abbiamo bisogno di altri
- abbiamo bisogno di ricevere, ma anche abbiamo gioia di dare (ciò che abbiamo e ciò che siamo)
- al centro è sempre “Io”: Io ho bisogno di ricevere, Io ho bisogno di dare → è naturale a tendere al egocentrismo
(egocentrismo è azione normale del bambino, il bambino è convinto di essere in centro di tutto)
- crescendo c’è bisogno di superare egocentrismo!
- ma spesso cadiamo nel egoismo, protagonismo = tendenza di prevalere sugli altri, altro viene strumentalizzato al sé
→ invidie, conflitti, sofferenza

Se vogliamo salvare amore occorre ricercare l’equilibrio, ma questo come ideale da perseguire è noioso!
→ vogliamo sperare in qualcosa di più: un grande amore senza limite alcuno! Cerchiamo amore infinito!
- perché nel cuore dell’uomo c’è la insaziabilità dell’aspirare umano, nostra volontà è attirata dal bene-infinito
- quando pensiero umano giunge a riconoscere Dio trascendente, che è creatore dell’universo, Causa-Prima e
Fine-Ultimo, trova anche la spiegazione della umana esigenza di amare → L’uomo è fatto per Dio!

Dio è beato in se stesso e non ha bisogno di niente:


- Se crea (come di fatto crea) lo fa per pura gratuità = libero atto di amore che dona.
- Dio è causa prima e le creature sono cause seconde
→ noi amiamo creature che sono cause seconde → questo amore dipende da Dio che è causa prima
Amore di Dio non sostituisce gli amori umani, ma suscita ogni amore → Dio è origine di amore! Dio è amore.

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Esperienza di amore (Dio è amore) ci porta vicini a Dio (abbiamo amore per partecipazione) ma questa avvicinanza
non si deve confondere con amore è nostro Dio
→ con frasi “L’ho fatto per amore” - giustifichiamo così ogni nostra azione e la rendiamo ipso facto meritoria
(per amore si tradisce moglie, figli; è possibile rubare o uccidere per amore)
B
Ci sono due tipi di vicinanze:
- nostri amori sono “vicini” a Dio come siamo vicini al rifugio (B-C è più viciono, A-C è più lontano)
- ma per avicinarsi a Dio è spesso necessario che ci allontaniamo dalle vette dei nostri amori
terreni, sembra che ci allontaniamo da Dio, perché perdiamo qualcosa,
ma in realtà stiamo sulla strada giusta che ci conduce a Lui A
C

L’umana esigenza di amore trova appagamento in Dio, che è amore-vivente, al di la di ogni umana speranza
“In questo riferimento a Dio trascendente, Fine-Ultimo, ogni umana esigenza, ed ogni umano tendere,
può dunque trovare il suo pieno significato: il suo vero valore”
“Dio, Amore-vivente, è venuto per salvarci, in Gesù Cristo.”1

2.4 Riflessioni etiche

Io non può sussitere separatamente da un rapporto con il Tu. L’uomo esiste nella parola e nell’amore
→ senza amore l’uomo non può vivere bene!
- una società ha bisogno di legami di amore tra di sé = cioè persone che si amano

Amore deve sottostare alle sue norme o comandamenti:


- amore si presenza in modo libero → non si può comandare al amore

Alcune forme di amore:


1) amori spontanei
- sorgono spontaneamente senza una scelta
- sono innamoramenti = essere innamorati
- non possono nasce se non è apertura alla volontà
- se non vuoi che finiscono dopo 9 settimane e mezzo, bisogna che volontà coltivi questo amore → coltivare

2) Amore che nasce dall’intelligenza che coglie il Tu nella relazione e nella volontà che gli risponde
- amore non può essere imposto dal esterno
- amore deve essere libero!
→ Amore deve coinvolgere intelligenza, volontà e passioni (amore è responsabilità che nasce dalla relazione)
= volontà deve orientare tutte le dimensioni vero l’oggetto amato
- ma deve impedire alle passioni contrarie all’amore vero alla caducità → non essere tropo possessivi di altro
- sei attratto di quello che non hai (omosessualità è una perversione)
→ posso unirmi a te, ma devo essere guidato dal bene verso di te

1 Rivetti Barbò, Lineamenti di antropologia filosofica, 127-128


10
I volti dell’amore

I tre elementi di amore (bisogno, apprezzamento e dono) si trovano in vario modo mescolati nelle diverse forme di amore,
anche se sono caratterizzate tutte dalla intenzione della benevolenza e della unione, si differenziano tra loro

3.1 Affetto

Affetto è primo tipo di amore più naturale


- esso si trova anche tra gli animali (mamiferi)
- affetto trova la sua base nel istinto
- comprende elementi di bisogno e di dono (es. mamma dona il suo latte e cucciolo ha bisogno di latte)
→ c’è affetto tra i genitori e figli, tra fratelli, tra uomini e animali, c’è affetto per le cose (c’è un valore affetivo)
- affetto non richiede il apprezzamento! (affetto può essere anche tra le persone che non hanno nessun apprezzamento)

Affetto nasce dalla consuetudine (návyk) → Affetto ha bisogno di tempo! (nasce lentamente nel tempo)
- non è possibile di vantarsi di affetti, sei affezionato, ma non ti vanti
(Affetto non fa grande fiama, ma è come grande ceppo che può bruciare)
- eros e amicizia richiedono affetto e presupongono apprezzamento, cioè devi stimare altra persona
- affetto non ha bisogno una scelta
- affetto è umile ma ha una grande nobiltà → ci porta fuori di noi
- ci può portare ad amare una persona che è fuori di miei gusti
- riesci volere bene anche chi non è tuo tipo
- sei capace passare oltre i tuoi gusti
- affetto è amore in tono minore (è più umile e tranquilo, è capace di chiudere gli occhi sul difetti di altro)
- è un amore che sopporta e supera litigi

Distorsione di affetto:
- non c’è bisogno di idolatrare affetto
- affetto può essere distorto nella dimensione del bisogno e di dono

1) del bisogno:
Pretesa: - abbiamo bisogno di affetto (ogni mamifero lo ha bisogno)
- è facile che si passi dal bisogno alla pretesa o diritto di essere amati
- una cosa è aspetarsi di essere amati e altra pretendere di essere amati
→ devi presentarti in modo gradevole, amabile per essere amato (essere se stesso non vuoi dire di essere disgustoso)
- la pretesa di ricevere affetto susciti vero odio
- serve essere libero dalla intenzione di dominare altro (di possedere altro)

Gelosia: - se qualcosa cambia nella mia vita di altra persona che amo, siamo spiazati, hai paura di perderla
(gelosia tra genitori e figli)
- gelosia fa terra bruciata alla persona amata

2) del dono:
- Io ti do tante cose → sono protagonista della tua vita
→ tu hai bisogno di me, senza di me non sei niente e ti sequestro per me

Affetto è grande bene e non è una virtù da sola, deve essere ordinato e guidato dalla virtù

3.2 Eros

Relazinoni con l’aterità:

Eros - è secondo volto/tipo di amore


- è un nome data dagli greci “all’amore tra uomo e donna, che non nasce dal pensare e dal volere ma in certo qual
modo si impone all’essere umano”
- è “Una relazione con l’alterità con il mistero, vale a dire con il futuro”
- è un mistero che desidero a conoscere
11
Per comprendere eros torniamo a proposito di quattro cause del dialogo:

a) Causa materiale: - eros è desiderio di presenza → diventare uno con altro, fusione con l’altro
- seduzione erotica consiste nell’ad se ducere = nel condurre l’atro preso di sé
- qualsiasi vicinanza non è sodisfaciente
- eros ha bisogno mantenere il desiderio per essere vivo, se non scompare
- differenza è elemento essenziale alla permanenza di questi tipo di amore
- ogni tentativo di abolire differenza uccide eros
- equivalenza (rovnocenost) non è ugualianza, significa ammettere di avere bisogno dell’atro,
cioè dipendere da altro
b) Causa formale: - c’è desiderio di presenza di altro può diventare brama di consumare altro, di appropriarsi
- la proibizione dell omicidio preserva sul piano fisico alterità dell’atro
- proibizione dell’incesto, educa a ricercare la piena alterità dell partner, la sua estraneità alla
cerchia famigliare
- proibizione della menzogna preserva rapporto erotico dalla prostituzione e strumentalizzazione
c) Causa efficiente: - eros nasce dalla solitudine (Poros espediente che è capace di trovare Penia che è mendicante
d) Causa finale: - due sono solidali al punto di ritenersi uno
- riconoscere in altro ciò di cui ho bisogno
- ho bisogno che altro rimane altro → alterità, differenza
- senza alterità può essere solo Narcismo = amore per se stesso che porta alla morte

Uomo e donna:
- “la persona umana” come astrazione esiste solo nel nostro pensiero
- nella realtà, la persona umana esiste solo come uomo o donna!
- persone umane hanno corpo differenziato sessualmente dalla presenza di organi genitali e caratteri sessuali
secondari (timbro della voce, distribuzione dei peli,...)
- presenza di organi maschili o femminili dipende da fattori cromosomici (xx - donna, xy - uomo)
→ essere maschio o femmina non consiste solo nei genitali esterni, ma è essere cromosomicamente maschio o
femmina, perché non esiste cellula umana che non sia sessuata
→ essere maschio o femmina coinvolge intera dimensione del corpo

Uomini e donne sono differenti nella loro identità: - l’uomo è ciò che manca alla donna
- uno ha ciò che altro non ha

Il senso delle esperienze come mangiare, bere, dormire si riduce alla loro finalità biologica
Le sessualità ha una profondità: susscita una pertecipazione della persona nel suo nucleo più intimo, c’è un profondo
legame tra corpo e spirito
→ il pudore ci porta istintivamente a celare/nascondere quanto accade nella sfera della sessualità fisica,
cioè nascondiamo il nostro mondo più intimo.
Per rivelare o donare all’altro questo segreto significa fargli dono di sé. (in bibbia “conoscere” = rapporti matrimoniali)

Senso dell’eros:

Scissioni tra sesso e persona:


Quando si viene scisso il legame tra sesso e persona, tra fisicità e spiritualità sessuale, si cade in errori perocolosi.

a) secco come una realtà sporca che si tollera solo in vista della procreazione → puritanesimo
b) si può ridurre lo spirito a manifestazione più o meno accidentale della realtà fisica → tutto è sesso (Freud)
→ idolatria del piacere sessuale sradicata dalla realtà della persona umana
→ amore viene ridotto a sex appeal
- questo riduzionismo è una forma di materialismo = la fisicità dell sesso è l’unica cosa considerata reale e ad
essa si tende di ridurre tutte le dimensioni spirituali della persona
c) scissione tra sesso e persona può avere descrizione di uno spiritualismo razionalista e volontarista:
→ auto-manipolazione dell’uomo = transessualismo, sterilizazzione, corpo ridotto al materiale biologico

Spiritualismo sia il materialismo sono in contrasto con la verità della persona umana:
- nessuno di noi è solo un corpo o solo un spirito
- ciascuno di noi uomo o donna è un “io” spirituale e corporeo (spirito incarnato o corpo spiritualizzato)
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Persona umana è “totalità unificata”, unità di spirito e corpo
- la sessualità non esaurisce l’essenza della persona, dall’altro che la persona non è arbitra della fisicità a suo piacimento
- persona deve cercare intelligentemente di vivere la propria sessualità in modo armonico e consono alle esigenze
spirituali e fisiche del proprio essere

L’amore come integrazione:


- soltanto l’amore può realizzare una piena integrazione della sfera sessuale e istintuale nella vita della persona, e così fa
risplendere il sesso come realtà specificamente umana e non solo genericamente animale
- questo amore deve comprendere tutti tre elementi di amore: bisogno, apprezzamento e dono.

L’eros non è pura semplice “passione” o “sentimento”, non è neanche un impulso dell’organismo
Eros è amore, ossia atto di risposta nel quale il soggetto trascende se stesso e si dirige verso l’atro.
- vero eros non porta a desiderare “una donna”, ma esso porta desiderare “quella donna” o “quell uomo” in
modo particolare e esclusivo!
→ L’innamorato desidera l’amata per quello che è, e non per il piacere che può dare
(innamorato preferisce soffrire insieme con l’amato che godere in altre condizioni)

Caratteristica dell eros e che tende ad una donazione reciproca e particolare dove amanti appartengono l’uno all’altro
- Intenzione di benevolenza si esprime nella volontà di rendere felice la persona amata attraverso donazione di
sé e questa benevolenza si esprime attraverso intenzione di unione
- Intenzione di unione include ogni tipo di amore, ma nel eros questa unione è più intensa
→ due persone desiderano condurre una sola esistenza, mettendo tutto in comune
→ La pienezza dell’eros si riconosce nell’amore coniugale

Amore coniugale trova sintesi nella donazione di sé!


- due creature si uniscono reciprocamente comprendendo se stesse in una misteriosa unità
- la comprensione trova il suo culmine nel sentimento d’amore autentico
Caratteristiche d’amore autentico: rispetto dell’altro, dal desiderio di esclusività, da perennità (trvalost),
felicità sovrabbondante e piena gratitudine

Non-senso dell’eros:

Eros ci fa esperientare auto-trascendenza dell’uomo, siamo capaci di uscire da noi stessi, abbiamo desiderio di eternità,
ci sacrifichiamo per altra persona.
Ma eros può spingerci a fare il male, oltre il bene.
→ eros è fondamento di matrimonio e di adulterio
- genera vita e felicità o morte e disperazione
- eros è simile a dio e ci può portare facilmente alla idolatria (ci sempre ricordiamo eventi dell incontro e di innamoramento)

Eros spesso finisce a tradire se stesso, perché nell’eros è iscritto un desiderio di perennità e di eternità, ma eros finisce
- eros ti da impulso e poi finisce
- eros è come la paglia che accendere il fuoco, ma poi ci vuole il legno di affetto e di amicizia → eros non è un dio
→ non si può fondare un rapporto sul eros! (vuole anche quello ma non basta)
Fiori di eros hanno solo senso se sono sostenuti dai rami di affetto e quando fiori cadono fano frutti di amicizia

3.3 Amicizia

L’eros è necessario per la procreazione, l’affetto è necessario per l’accoglienza della vita
L’amicizia non è necessaria, ma è necessaria per ben-essere degli uomini
- Cicerone: «La vita può sussistere anche senza amicizia, ma non sarebbe la “vita vitale”»

Elezione e selezione:
Per Aristotele: Filia = amicizia è qualsiasi forma di attrazione di un essere umano verso altro essere umano
Per noi amicizia si distingue da altri due tipi di amore (affetto e eros) per due caratteristiche:
→ amicizia è un rapporto elettivo e selettivo
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Rapporto elettivo:
- si diventa amici per libera scelta (non abbiamo scelto genitori, fratelli, concittadini, confratelli
- gli amici sono quelli con cui stiamo liberamente e rimangono finché la nostra volontà continua a desiderarlo
- due persone si scelgono in modo seletivo

Rapporto selettivo:
- si stabilisce quando due o più persone si allontanano insieme dal gruppo
- l’amicizia è sempre particolare, altrimenti non si chiama amicizia, ma si chiama solidarietà o affetto

Ma su che base viene elezione e selezione che caratterizza amicizia?


→ amicizia è amore che nasce dal modo Noi, ed è tipica di unione di più persone e non Io e Tu e costituisce una
relazione più intima, una sorte di “tra-noi” sulla base di un interesse che si condivide, c’è una terza cosa che accomuna
- quando due persone di sesso differente hanno questo interesse comune, è facile che tra esse scatti l’eros
→ se in certo punto la nostra amica diventa nostra amata, non divideremo nostro rapporto erotico, ma condividiamo
con altri la nostra amicizia
- gli amici al contrario degli innamorati, non passano il tempo a guardarsi negli occhi, cercano solitudine
(Eros e Psiche), ma sono piuttosto come Platone e Aristotele nella scuole di Atene, e stano parlando di qualche cosa che
gli unisce
→ gli amici marciano insieme spala a spala
- amicizia è inclusiva → amicizia al tre

Utilità, piacere, virtù:
- amicizia nasce quando si condivide qualche interesse

Aristotele distingue tre tipi di amicizia secondo significati del bene:


a) amicizia utile - si condivide qualche interesse, procura qualche bene (scambio di appunti in scuola)
b) amicizia piacevole - si condivide qualche divertimento, procura qualche piacere (ascoltare musica)
c) amicizia onesta - nella persona dell’altro troviamo i segni di comportamento virtuoso

- Amicizie fondate sul utile e sul piacere finiscono!


→ Amicizia durature sono fondate sulla virtù! (spesso è anche piacevole e utile)
- qualche volta amicizia appare come la virtù, ma è solo simulazione dolosa → è necessario mettere alla prova l’amicizia!
- Però amico può essere messo alla prova solo nell’amicizia! (può causare la delusione)
- Amicizia è un bene prezioso!

I bene dell’amicizia:

L’amicizia è un’unione nella virtù e per la virtù → è una via privilegiata per la felicità
- Amicizia rende la gioia più splendida e rende più lieve (lehký) il dolore
- Amicizia fa venire fuori quello che c’è dentro di te
- Amicizia offre la correzione benevolente, cioè correzione fraterna:
- rivela nell’altro il difetto che altro ha
- la correzione deve essere fatta per amore verso altro e non per il dominio sul altro
- Amicizia porta amore e verità e richiede la verità e fedeltà nella relazione
- Amicizia porta alla crescita nell’apprezzamento reciproco, conoscenza del valore e della bellezza del atro

Limiti e rischi dell’amicizia:


- amicizia di cui facciamo esperienza non è mai perfetta, ci sono sempre le problematiche
- amicizie non sono soltanto caratterizzate dall’apprezzamento e dal dono ma anche dal bisogno
→ amicizia ha sempre qualche limite!
- spesso le autorità delle comunità più grande hanno sospetto all’amicizia al interno di un gruppo, perché è meno
facile di governare questo piccolo gruppo
- la amicizia è predisposta alla sordità o l’indifferenza alle voci esterne, che il giudizio dei amici e per la persona
determinante e i giudizi diversi che provengono dal fuori non si ascoltano

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Il diritto

La solidarietà non è virtù, ma è un fatto. Virtù fondamentali della vita sociale sono: Amore e Diritto

Diritto è fondamentale della giustizia


- Giustizia è affermazione dello diritto
- in diritto si riconosce a ciascuno il suo (Osservatore romano - Unicuique suum = a ciascuno il suo)

Per capire diritto serve capire che cosa significano parole possessive.
Ho diritto a cui posso vantare il mio possesso.

4.1 Soggetto e oggetto di diritto


Il mio interno ed esterno:

Mio interno: è ciò che è proprio della persona


- il possesso di sé = proprio essere, propria identità
- questa identità non è in noi in modo statico, ma in modo dinamico (diventiamo ciò che siamo)
- forma sostanziale che è anima razionale è l’atto
- identità della persona umana è sempre verso la perfezione seconda (sviluppo di anima e corpo)
- persona possiede se stessa! Sui iuris = la sua vita, identità, personalità, intelligenza, memoria, corpo, libertà,...
→ queste cose sono mie! Così ho diritto a queste cose. (nessuno deve togliere la vita, rubare identità)

Per parlare sul diritto serve avere antropologia di l’uomo, ci aiuta dare un ordine tra queste proprietà

Mio esterno:
- è ciò che è mio e mi appartiene ed è fuori di me (casa, campo, familiari, lavoro, amici)
- ci sono posizioni sociali (mia moglie), porzioni del mondo (campo, mia casa), posizioni sociali (mio lavoro)
→ è mio ciò che sta in una relazione di possesso

1) Una cosa è “mia” se tra me e quella cosa c’è una relazione specifica in forza della quale io ho facoltà di
compiere degli atti che nessuno, senza mio consenso, sarebbe autorizzato a porre
- Mio è ciò su cui io posso compiere azioni che nessuna altro può compiere senza mia autorizzazione!
(non puoi usare PC senza mia autorizzazione)
2) Una prestazione d’opera è “mia” se le relazioni con gli altri soggetti coinvolti sono tali che le mutue identità
ed operazioni si configurano come reciproco riconoscimento
(io lavoro e tu mi paghi, diritto di ricevere lezione, proffesore sta prestando una opera)
- se c’è relazione di reciproco riconoscimento c’è il diritto alle prestazioni!
3) Una persona posso chiamare “mia” se la relazione: fisica (i miei genitori, figli) o psichica (mia moglie, mio amico) o
simbolica (i miei connazionali)

Concetto “mio” implica una relazione, ma anche un quadro sociale di riferimento che riconosce questa relazione
(es. se professore non fa lezione si ricorre al un quadro sociale dove questo diritto è tuttellato)

Acquisto del mio esterno:


a) possesso originario dalla natura:
- c’e qualcosa di esterno che mi spetta per natura, spetta solo a me?
- Si! Ci sono relazione di possesso che porto con me dalla nascita → relazione con mia madre, padre, famiglia,
mia nazione, con mio villaggio
- “Nudo uscii dal grembo di mia madre, e nudo vi tornerò” (Gb1,21)
- questo è mio naturale, per natura ho rapporto con mia madre!

b) Possesso acquisito:
Altri tipi di possesso che non sono per natura, sono acqusiti
- come si può acquisire qualcosa:

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1) Possesso delle cose: - la cosa diventa proprietà privata di un soggetto
- le cose all origine sono di tutti
- nasce proprietà privata attraverso tre passaggi (Kant):
1) persona si occupa un posto, di un terreno (costruisce una casa, animali)
2) persona dichiara la proprietà, il possesso
3) queste cose sono vengono appropriate con un consenso della comunità e questo
diventa norma per tutti = si stabilisce una norma

Questo porta alcune difficoltà:


- presupposto di una volontà collettiva non è evidente!
- non basta dichiarazione di proprietà per costituire il possesso

I beni della terra sono originariamente a disposizione per tutti, ma la terra non produce i suoi frutti senza lavoro dell’uomo
→ origine della proprietà individuale è lavoro
es. coltivo la terra che diventa un campo che produce frutti, con la mia mente ho avuto una idea, e con le mie
mani ho messo in pratica mia idea → ho antropizzato la natura → il terreno è mio e questo non presuppone alcun
“volontà collettiva”. La volontà collettiva si trova obbligata e riconosce che è frutto del mio lavoro.
- il diritto di possesso si estende fin dove arriva la capacità lavorativa delle persone e conserva sempre una
funzione sociale fondate sulla comune destinazione dei beni.
- al diritti di possesso originario è fondato sulla appropriazione mediante il lavoro
- c’è anche diritto di possesso per acquisizione mediante copra-vendita, lo scambio, successione ereditaria

2) Possesso delle prestazioni dell’opera:
- la prestazione dell’opera di un altro può spettarmi di diritto originario se l’altro è con me in una relazione
naturale tale che quell’opera costituisce per lui un obbligo
(es. genitori hanno obbligo di curare i lori figli, e i figli hanno obbligo di curare genitori finché non sono in grado a badare se stessi)
- una prestazione d’opera può spettarmi per diritto acquisito, in forza di un contratto mediante il quale la volontà
di un’altra persona e la mia si sono accordate in merito a qualcosa
(A offre al soggetto B la propria opera X in cambio di compenso Y)
→ con il contratto si acquista un preciso diritto di compiere delle azioni nei riguardi dell’altro.

3) Possesso delle persone:


- vi sono relazioni naturali in forza quali si crea un legame di appartenenza reciproca (miei genitori, miei figli)
- (es. nella fecondazione eterologa gli diritti della persona sono gravemente compromessi)
- vi sono relazioni acquisite in cui legame di appartenenza reciproca è fondato su un atto libero di carattere
spontaneo (amicizia), o simbolico (appartenenza religiosa), o su un vero e proprio patto (matrimonio)
→ oggetto del diritto è costituito da reciproco riconoscimento (non è costituito dalle cose o prestazioni d’opera)
- il legame tra persone è tale che l’identità di ciascuno è condizionata dal suo riconoscimento da parte degli altri

Facoltà morale di pretendere:


- significa concretamente di possedere un bene, di disporne secondo i propri desideri e si può porre una
determinata azione (diritto di stampare libri) o pretendere un’azione da parte di altri (diritto alle cure sanitarie)

- perché esista un diritto è necessario un soggetto (persona o comunità) che pretende ed un soggetto a cui
pretesa è rivolta in quanto capace di garantire diritto
→ al diritto è connessa facoltà di costringere la controparte alla risarcimento dell diritto

obbligazione interna: - è orientamento della sua volontà al rispetto del diritto altrui come fine (ci vuole habitus della giustizia)
- è una obbligazione morale
obbligazione esterna: - società costringe soggetto a fare ciò che materialmente il diritto altrui richiede

Bene comune è la rete di condizioni, il complesso di situazioni in forza della quali ognuno, se vuole, può raggiun-
gere il suo fine.
La comunità deve creare una rete grazie al quale il soggetto trovi lo spazio vitale per potersi sviluppare, se il soggetto
non vuole svilupparsi, non deve operare in modo da danneggiare il bene altrui e il bene di tutti, cioè loro diritti!
→ l’ingiustizia consiste nell’abuso, non solo del prossimo, ma anche delle cose e di se stessi

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4.2 I diritti dell’uomo

Origini storiche:
- i “diritti dell’uomo” non sono una invenzione dell’illuminismo, perché ci sono diritti dell’uomo che si basano sui
diritti naturali
- dopo la scoperta dell’America 1492 inizia conquista del continente
(scolastica dice che gli indigeni sono l’uomoni e hanno stessi diritti dell’uomo)
- le radici più profonde dell’idea dei diritti dell’uomo si trovano in occidente nel cristianesimo, nel pensiero
giuridico romano e nella filosofia greca
- diritti dell’uomo diventano una legge nel XVIII. sec.

1776 - Rivoluzione americana → dichiarazione della indipendenza e promulgazione di “Bill of rights” (costituzione)
1789 - Rivoluzione francese → Declaration des Droits = Dichiarazione di diritti civili dell’uomo e del cittadino
- si tratta di carte costituzionali concordate tra cittadini e potere publico
→ c’è valore giuridico, anche c’è valore filosofico, perché in essi si vede concezione antropologica e politica unitaria
(liberalismo iluminista)
- hanno una visione deista (Dio ha creato mondo)

1948 - Dichiarazione dell ONU (Organizazione di Nazioni Unite)


- è un accordo internazionale, ma non ha valore giuridico immediato
- non presuppone alcuna filosofia, perché si incontrano culture e politiche diverse (usa - capitalisti, sssr - comunisti)
→ non c’è una visione filosofica comune, dichiarazione c’è un elenco pragmatico, non c’è nessuna antropologia dietro
→ c’è la problematicità di questi diritti e sono messi in discussione da alcuni stati nel 1993 a Vienna
(voi occidentali volete imporre i vostri diritti = contestazione della carta dei diritti dell’uomo)
→ non si può lasciare diritti alla volontà che decide!

Spessore antropologico e giuridico:


- l’uomo ha diritti perché è persona, soggetto, e un finito capace di infinito
- condizione umana è che l’uomo dipende da suoi simili e poi c’è la minaccia che altri l’uomini rappresentano
per singolo individuo (altro l’uomo rappresenta bene e anche male per me)§
→ alcuni individui si rivolgono contro i propri simili per invidia, gelosia, vendetta,... e gli uomini si possono
distruggere reciprocamente
→ Sono necessaria relazioni di tipo giuridico, statale e internazionale e questa soluzione dai conflitti si fonda sulla
dignità inviolabile di ogni persona e sull’identico diritto di tutti alla libertà
- Leggi di ogni stato devono riconoscere questo diritto di ogni persona e diritti dell’uomo diventino elemento
integrante dell’ordine guiridico e statale

Contenuto:
Questi diritti sono rappresentati in tre ambiti

1) Diritti alla libertà personale:


a) Primo diritto è diritto alla inviolabilità della vita.
E primo perché tutti diritti presuppongono la vita, qualunque diritto si afferma è sempre verso un soggetto che vive!
(non si parla della “sacralità della vita - Dio ha creato l’uomo alla sua immagine e gli infonde l’anima immortale nel momento del
concepimento” questo ha senso nel ambito teologico)
b) Diritti che riguardano l’essere umano nella sua spiritualità:
Libertà religiosa - libertà di professare la propria fede attraverso gli atti religiosi
Libertà della fede - vietano di imporre una fede religiosa diversa da quella che ciascuno in coscienza sente di dover
abbracciare, cioè aderire al credo a cui si crede, si sente di abbaracire
Libertà della coscienza - ho facoltà di agire secondo il mio giudizio morale

c) Diritto alla proprietà privata, opinione e di stampa:


Diritto alla proprietà privata - è essenziale anche se non possiedo niente, senza di esso soggetto non è libero
- se persona dipendesse in tutto dai beni di altro, sarebbe condizionata
Diritto alla opinione - persona arriva a un giudizio di coscienza, ha diritto pensare diversamente dagli altri
Diritto alla stampa - può diffondere il proprio pensiero liberamente con i mezzi di comunicazione

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2) Diritti politici alla cooperazione:
- cittadini possono partecipare come soggetti attivi ai processi pubblici (si può andare al parlamento)
(Differenza tra suddito e cittadino è che il suddito è governato da altri e non ha il potere di intervenire nelle decisioni del governo, il cittadino si)
- se una comunità è governata dall’estero come una colonia o stato satelite è una violazione dei diritti

3) Diritti sociali e culturali:


- persone devono vivere in modo degno dell’umanità
→ l’uomo deve lavorare e lo stato non gli deve impedire (troppa disoccupazione)
- cultura è coltivare la propria identità e formazione

Per realizzare l’idea dei diritti dell’uomo c’è bisogno di tenere insieme tutti questi tre gruppi
- la realizzazione dei diritti dell’uomo si compie soltanto attraverso la loro traduzione e il loro riconoscimento
concreto e perciò anche variato nella storia e nelle culture

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La giustizia

Giustizia è la virtù che ordina le relazioni sociali nel rispetto del diritto di ciascuno!
→ giustizia è rispettare diritto della persona dell’altro, cioè rende ordinato nostro rapporto con il prossimo

Teleologia - telos = fine, discorso sui fini, studio sui fini

Giustizia si presenta in due forme:


1) Giustizia generale - è nel rispetto nel bene comune
2) Giustizia particolare - è nel bene delle persone

5.1 Giustizia generale

1) Giustizia generale:
- bene umano è un bene di natura sociale o comune
- l’uomo ha bisogno di comunità per vivere
- c’è una gerarchia tra i beni comuni: 1) bene comune della famiglia
2) rapporti professionali
3) comunità politica

Ciascuno di questi ambiti ha diritto alla propria autonomia


- la virtù della giustizia ordina al bene comune le azioni dei singoli e delle comunità
→ legge dice come si deve tutelare il bene comune = giustizia legale

Giustizia generale è virtù dei legislatori


- sudditi sono e devono essere capaci di subire questa giustizia
- giustizia legale deve promuovere virtù e estirpare i vizi soltanto se è dispensabile della tutela del bene comune
(se vizio è danneggia bene comune va estirpato)
- se Io faccio un male (cosa) che non va contro bene comune, la legge mi lo deve lasciare fare, solo se danneggia
in modo diretto il bene comune il male va estirpato
- la giustizia generale non mi può proibire una azione immorale!
- la giustizia generale solo può proibire ciò che danneggia il bene comune direttamente!

5.2 Giustizia particolare

2) Giustizia particolare:
- è la giustizia del bene privato ed ordina al bene di una persona particolare o di un gruppo particolare di persone
Giustizia particolare si divide in: a) Giustizia commutativa - relazioni tra i singoli o tra i gruppi
b) Giustizia distributiva - relazioni tra comunità e suoi membri

Giustizia negli scambi

- regola scambi, prestiti, compravendita


- se c’è il danno, il danno va esercito
1) Res clamat a d dominum - la cosa reclama il suo proprietario → quello che non è tuo deve essere restituito
2) Res fructificat domino - la cosa fruttifica per il suo proprietario
3) Res periet domino - la cosa perisce per il suo proprietario

Chi fa furto o danneggia le cose dell’altro gli deve restituire o risercitare


- è tipico nel mondo di commercio → i prezzi devono essere giusti (legittimo guadagno)
→ salario sia giusto (salario deve compensare i costi, deve garantire sicurezza economica)
- sicurezza sociale → sistemi sanitari (garanzia per le cure sanitarie) e pensionistici
- sistema dei trasporti - danni patrimoniali e ecologici a causa dei incidenti → responsabilità dil conducenti
- mondo della sanità - biotecnologia, radizione, AIDS, aborti, eutanasia, tossicodipendenze
- problemi ecologici - doveri di giustizia verso le generazioni future che hanno diritto di ricevere pianeta abitabile
- mondo della comunicazione - veridicità delle notizie, accesso alle informazioni, mezzi della difussione di notizie

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Giustizia penale

- è una forma di giustizia commutativa → consiste alla punizione di coloro che hanno commesso reati
- siamo convinti che sia giusto punire i delinquenti
Come giustifichiamo questa nostra convinzione? Perché colpevoli devono essere puniti?
→ che cosa significa punire
Punire è infliggere una sofferenza in retribuzione di una colpa, cioè far soffrire secondo giustizia

Soluzioni extragiuridiche:

1) Soluzione psico-pedagogica:
- finalità della pena criminale è la rieducazione del condannato → correzione
- Punto di vista fattuale: in pratica non funziona, gli istituti di correzione non educano
- Punto di vista concettuale: se si prende sul serio correzione, il detenuto per reato lievo che non da segni di
correzione, dovrebbe rimanere in carcere tutta la vita

2) Soluzione sociologica:
- consiste nel considerare la pena come strumento funzionale alla prevenzione dei reati
a) la pena dovrebbe scoraggiare i criminali
- Punto di vista fattuale: non è vero dove sono pene più severe sono meno deliti
- Punto di vista concettuale: dovrebbero essere punite più severamente i reati più frequenti e contrario al senso comune

b) dovrebbe consentire alla società difendersi dagli criminali
- per la difesa dai delinquenti si dovrebbero punire non solo quelli che hanno commesso reato, ma anche
quelli che potrebbero commetterlo (tossicodipendenti, devianti, malati di mente)
→ punizione è per quello che si è già fatto! E non per quello che potrebbero fare

→ Queste dottrine non giustificano la penna. Deve essere una retribuzione della pena

Soluzioni giuridiche:

1) Soluzione abolizionalista:
- contesta la premessa: la convinzione che i criminali vadano puniti è sbagliata
- la sofferenza inflitta al colpevole condannato è uno scandalo per la ragione
- la pena ha sempre in sé qualcosa di ripugnante, di disumano, perché colpisce l’uomo in ciò che ha di proprio = libertà
→ giustizia non violenta basata sul perdono e sulla riconciliazione!
- questa posizione è contro-intuitiva, cioè contrasta percezione immediata della giustizia della pena,
una percezione che gli stessi colpevoli, quando sono realmente pentiti affermano con chiarezza (Delitto e castigo - Raskolnikov)

2) Ricoeur:
- si richiama alla restorative justice come modello
- considera il reato principalmente come danno alle persone
→ obbligo di porre rimedio alle conseguenze lesive della sua condotta e si cerca soluzione tra delinquente e la comunità
- giusto è che lo stato mi ordina la pena, e non che si deve concordare la pena!

3) Libertà responsabile:
- libertà responsabile ritiene “doveroso” (non utile) punire i colpevoli! Perché la pena è il correlato necessario della
responsabilità, e responsabilità è correlato della libertà e libertà è caratterizzante dell’uomo.
→ è una azione onesta ed è giusta in sé!
- Responsabilità → viene da: Res e Pondens = rei e pondus = peso della cosa
→ è necessità di rendere conto delle proprie libere azioni ad altri soggetto

La colpa consiste nel cattivo uso della libertà
- può essere punito sol soggetto libero
- liberamente mi vantaggio più che gli altri e danno gli altri. Questo produce squilibrio nella società
- bisogna ricostruire equilibrio sociale → punire significa riconoscere dignità e libertà del soggetto e dargli una
risposta alla sua azione sbagliata, che si definisce “pena”
- la società che non punisce, non riconosce persone tali quali
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Punizione è retribuzione della colpa e colpa consiste nel sbagliato uso della libertà!
→ responsabilità = portare peso della colpa;
Quando si punisce qualcuno, si riconosce la sua libertà = si riconosce dignità della persona

C’è una certa analogia tra pena e vendetta → soffrire perché hai fatto male
a) Vendetta è risposta influenzata dalla passione
Pena è misurata dalla legge e non è motivata dalla passione
b) Vendetta è privata, pena è pubblica

Lo scopo della pena non è soddisfazione del offeso, ma necessità di ristabilire la simmetria della libertà
- la libertà che si è sconfinata, deve essere punita e deve fare soffrire delinquente secondo giustizia
→ deve soffrire la sua libertà, non il suo corpo! (inflingere sofferenze corporali)
“Giusta pena” non richiede che delinquente subisca le stesse sofferenze (occhio per occhio),
ma soffrire deve essere la volontà del criminale, perché le si restringe spazio di volere

Fine della pena è espiazione della colpa, questo consente reinserimento del delinquente nella società!
- è possibile che io mi reinserisco nella società, me reinserimento sociale è difficile
- non significa che il condannato si è convertito, ravveduto o aveva rigenerazione spirituale
- per la rigenerazione spirituale serve la grazia
→ con la colpa, il reo ha perso alcuni diritti e con l’espiazione della pena li riacquista!
- pena consente al delinquente reinserirsi nella società
- la legge non fa reinserimento nella società

Il colpevole ha diritto di essere punito, se non fosse così, non sarebbe riconosciuto irrecuperabile per la società, gli si
negerebe dignità umana
→ la pena deve essere data dal giudice per il dovere, non per piacere a soffrire

Perché deve essere delinquente punito? Perché è giusto in sé che sia punito!

Giustizia distributiva

Giustizia distributiva regola rapporto tra la comunità ed i suoi membri


- giustizia ripartiziona i beni sociali

Principi:
- “gli uguali sono trattati in modo uguale, i disuguali devono essere trattati in modo disuguale”1
- problema sta nel determinare chi sia uguale e chi disuguale

Uguale:
- es. triangoli sono simili ma non identici, dipende da quale punto di vista prevale uguaglianza e sul quale
disuguaglianza
- identico è una sola cosa, è un concetto univoco
- Identità è soltanto con se stessi! → Principio di identità

Problema diventa quando governa tratta in modo disuguale


1) Principio formale
a) Discriminazione: - i reggimi classici o razzisti attribuiscono a determinate caratteristiche un valore positivo, fino
a conferire ai loro portatori uno status privilegiato, fonte di diritti e di potere
(es. essere ariano in Terzo Reich, donne non possono votare)

b) Indistinzione: - non considera differenze e tratta tutti soggetti in modo uguale senza le differenze che ci sono
- non tiene conto della differenza
- siamo simili, ma le differenze vano riconosciute
- in realtà le differenze ci sono, ma il sistema non gli vuole vedere

1 Aritotele, Politica, III, 9 (1280a11-13); 12(1282b 14ss)


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c) Solidarietà: - si riconoscono tutte le differenze ed esse sono una ricchezza e si valutano positivamente
- la differenze arichisce nella relazione la società, perché la società si basa sulla dipendenze Io e Tu e
questo costituisce Noi
- il bene di ciascuno di torni a vantaggio di tutti e il bene di tutti torni a vantaggio di ciascuno

2) Principio materiale:
- sono stati proposti molti principi materiali per la giustizia distributiva
1) A ciascuno un’uguale quota
2) A ciascuno secondo il suo bisogno
3) A ciascuno secondo il suo impegno
4) A ciascuno secondo il suo contributi
5) A ciascuno secondo il suo merito
6) A ciascuno secondo gli scambi di libero mercato
Essi sono principi di Prima Facie - è un dovere se non ci sono altri doveri va applicato
(es. se posso fare dialisi di reni solo a 15 pazienti e ne ho 20, chi scelgo?)

Quale è criterio per bilanciare questi principi?
a) Utilitarismo: - è massimo bene per maggiore numero
- maggiore soddisfazione per maggiore numero che sarà soddisfatto
- c’è una idea del bene, ma al bene si attribuisce un valore numerico
→ minoranze possono essere sacrificate per il bene della maggioranza!
(es. stato autoritario - impone le tasse alte per aiutare i poveri = socialismo)

b) Contratualismo: - è priorità del consenso sul bene


- è giusta ripartizione sul quale siamo daccordo
- unica cosa conta che siamo daccordo, non conta il bene → relativismo totale
- è tipico dei liberalisti
- indica i fini e gli scopi
- si rifiuta di discuttere e impegnarsi sul bene = neutralità etica

Tutte due soluzioni hanno pregi ma anche i limiti


→ serve superare questi soluzioni → etica comunitaria della prima persona
→ società buona è società virtuosa → massimizare la virtù = perfezionare libertà

5.3 Il rapporto amore-giustizia

Etica pubblica contemporanea specialmente quella nord-americana ha una nozione di giustizia diversa.
- giustizia sostituisce il concetto classico di bene comune

Pensiero liberal-democratico:
- giustizia è rispetto per i contratti, dopo poi fare quello che vuoi
- i valori morali ognuno si sceglie suoi
- si rinuncia interrogarsi sul bene e si cerca di promuovere la giustizia
- la comunità/società deve garantire solo la giustizia tra contratti

1) Concezione kantiana:
- questo pensiero vorrebbe nascere come prospetiva interculturale → neutralità etica
ma in realtà non è neutrale, perché assume concezione Kantiana: “si deve rispettare posizione del altro”
- dignità consiste nella autonomia, che è capacità di farsi una propria concezione della vita buona e di perseguirla
liberamente = ognuno segue la propria opinione e tutti sono trattati allo stesso modo!
→ in società liberale non è posto per nozione del bene pubblico
(Neutralità etica è un pensiero forte, dice: tu devi!)
→ coloro che non rispettano posizioni del altro vengono puniti!
→ non è morale di avere morale!
- prospetiva liberale è un prodotto di una cultura occidentale moderna e non è prospetiva interculturale e neutrale
- Liberalismo non è possibile per tutte le culture! (Musulmani, Buddisti)

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2) Prospettive proceduraliste:
- tendono a porsi come una forma di individualismo
- si rivendica per ognuno il diritto di sviluppare la propria forma di vita a partire dalle proprie insindacabili idee
su ciò che è realmente importante o su ciò che ha realmente valore, la giustizia garantisce tutto questo.
- ma la giustizia presiede agli scambi e alla distribuzione

Giustizia negli scambi deve essere regola secondo quale si organizza società, condizioni di scambio presupongono
la relazione = ci sono legami tra le persone, c’è una fiducia reciproca → Amicizia e amore
- si fa il patto se ci sono legami e per questo serve di stare prima insieme
→ si crea un vincolo tra i membri che è vincolo di relazioni (famiglia, vicinanza, lavoro,...)
→ Giustizia deve essere preceduta da amore! → Prima deve essere amore/relazioni e poi c’è la giustizia (dare/avere)

Amore non può fare a meno senza giustizia, amore è più importante della giustizia
- amore va oltre alla giustizia
- amore implica il diritto e il perdono non è indulgenza (clemenza) verso male
Amore = rapporti tra le persone, è una attività virtuosa naturale
→ l’uomo per natura entra in comunicazione con i propri simili e così si sviluppa attraverso la
conoscenza e l’amore naturale verso altri uomini
- singolarità di ogni persona deve essere rispettata
→ L’unità che propone l’amore deve rispettare l’alterità di altra persona
Giustizia = distingue ciò che è mio dal ciò che è tuo
- regola alterità tra le persone → rispettare diritto di ciascuno, ma indica anche limiti
- giustizia è aperte verso l’amore, verso unione → Giustizia è al servizio di amore

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La famiglia

- è struttura sociale fondamentale, ed è al origine della società! (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo)
- oggi si intende ad attribuire concetto della famiglia a tutte le forme di agreggati

Totalitarismo: - presuppone massificazione della società


- tutto è indifferente (una realtà non è distinta dall’altra)
- famiglia si oppone alla massificazione
- questa ideologia si fonda sulla concezione della persona come puro individuo che non ha rapporti sociali
→ non c’è nessun legame tra le persone

La famiglia è la società naturale che nasce dal matrimonio. Per matrimonio intendiamo l’unione stabile e
socialmente riconosciuta di un uomo e una donna, che avviene nell’amore e per l’amore, con un orientamento
naturale alla procreazione e all’educazione della prole.

→ si può riprodurre solo la coppia

Naturalità del matrimonio:

Parola naturale ha più significati.


1) Naturale ≈ Artificiale: naturale è ciò che procede da principi intrinseci alla cosa di cui si parla
(es. è naturale per api fare il miele, per l’uomini non è naturale volare)
2) Naturale ≈ Libero: naturale è ciò che procede da principio esterno o superiore al quale la cosa non ha potere di opporsi
(es. movimento delle marea perché è causato dal magnetismo lunare)
3) Naturale ≈ Razionale: naturale è ciò che è “istintivo” o “spontaneo”, ciò che si oppone alla ragione, non è un
gesto deliberato, è un apassioneamento dell’uomo che lo rende simile agli animali
(es. arrabiarsi, inammorarsi)

Matrimonio è naturale in primo senso, cioè non è artificiale!


- ci sono principi intrinsecci che orientano relazione di coppia verso matrimonio (principio di vivere bene)
- matrimonio è libero, perché c’è libero arbitrio
- matrimonio come istituto giuridico non è naturale, perché naturale sarebbe soltanto unione dei sessi finalizzata
alla procreazione (come animali che si accoppiano senza bisogno di sposarsi)
- nel matrimonio il fine è il bene della prole e l’aiuto reciproco dei coniugi!
→ si richiede certa obbligazione dell’uomo verso la donna determinata e una certa convivenza tra i due

In tutti gli animali c’è inclinazione allo accopiamento e allevamento della prole
- differenza tra gli animali c’è nella cura che fanno genitori
- ci sono animali come rane che non creano famiglia, nella loro specie non hanno bisogno di avere cura della prole
- ci sono animali mammiferi come gatti dove i piccoli non sopravvivono senza cura della madre e in alcuni specie
non serve padre per educare prole - non c’è una coppia stabile
- gli uccelli hanno bisogni di cooperazione di maschio e di femmina per covare l’uova e poi devono seguire la prole,
c’è una coppia per una certa stabilità
- negli uomini i piccoli hanno bisogno di cura più lunga della coppia (20 anni)
Accopiarsi per uomini in modo occasionale è contro la natura dell’uomo
→ accopiarsi con una femmina determinata e c’è bisogno di prendersi cura dei figli, maschi devono educare la
prole!

Matrimonio è naturale (non è arteficiale) ed è libero e razionale


C’è un diritto naturale che corrisponde all’inclinazione della natura dell’animale → procreazione e bene della prole
- questa inclinazione è diversa nelle diverse specie di animali
Poi c’è inclinazione “etologica” che è stabilità della coppia per la educazione pedagogica dei figli
Alla fine c’è inclinazione “psicologica” del maschio umano a tutelare certezza della prole

L’amore coniugale:
Kant parla sul rapporti coniugali che è un incontro di organi sessuali → c’è un godimento
- l’uomo riduce se stesso a una cosa e offre ad altro suo organo sessuale, è come una cosa che altro può usarlo
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(ridursi a una cosa è contrario al diritto dell’umanità che risiede nella persona)
- partner fa la stessa cosa e così sono a pari → c’è una degradazione
Nella dinamica coniugale si ricerca la persona dell’atro, cioè relazione con altro!
- scopo non è il godimento
- scopo è volere bene altro facendoli dono di sé → amore coniuguale
- è attuazione di Intenzione di benevolenza e di Intenzione di unione (ti voglio bene e voglio stare con te)

Oggi amore coniugale viene inteso come amore romantico
- è una idealizzazione sentimentale del rapporto col partner → sentimento della condivisone
- quando il sentimento non c’è più, non c’è più neanche la coppia
→ deve essere una relazione che implica coinvolgimento fisico dove due coniugi condividono la vita e tutte le
cose, dove con unione sessuale mettono in gioco tutta la persona che si dona ad altra
- sposi diventano un solo cuore e una anima, condividono gioie e dolori di vita cotidiana
- questo dono non può essere ritirato → indissolubilità del matrimonio
- amore coniugale richiede la fedeltà e procreazione della prole
- amore coniugale è fondamento del matrimonio, ma non è matrimonio!

L’istituzione matrimoniale:
Come si costituisce matrimonio?
- ci vuole un atto solenne, volontario e pubblico dove due si uniscono e la comunità/società gli riconosce come
nuova unione → nasce la famiglia in modo giuridico
- saldezza del matrimonio è istituito dalla società, gli da diritti e doveri → coniugi devono prendersi cura uno dell’altro e
devono prendersi cura dei figli
- la società ha vantaggio dalla famiglia, non deve prendersi cura dell atro

Nell’istituzione del matrimonio sono due tipi di interessi:
a) interesse dei coniugi che si uniscono nel patto nuziale come concretizzazione del loro amore
b) interesse della società che ha il dovere di garantire i diritti e proteggere l’identità
- la società che non ha famiglia che si moltiplica non può sopravvivere nel tempo!

Amore è fecondità:
Matrimonio non serve solo alla procreazione, la procreazione è una finalità intrisecca
→ mettere al mondo una persona implica la responsabilità
→ atto procreativo è atto umano (fatto con la volontà è intelligenza)
- la procreazione non sia lasciata “al caso”, ma venga esercitata nelle misura in cui i genitori sono in grado di educare figli
→ procreare deve essere una scelta e nessuno (stato o altri soggetti) può decidere quanti figli avere se non la coppia stessa, se
no, sarebbe la violazione di un diritto fondamentale delle persone e delle famiglie

Malthus → malthusianismo:
- risorse naturali aumentano in progressione aritmetica, la popolazione aumenta in progressione geometrica
→ è necessario far diminuire le nascite, per assicurare a tutti un livello di sussistenza
- questo si fa con aborti e controaccetivi
Ma nei Peasi ricchi c’è uno decremento demografico e nei Paesi di sviluppo c’è la crescita demografica
Più fame → più figli, meno fame → meno figli
(dal punto di vista biologico, si aumenta la fecondità nella presenza di fame)

Nelle società premoderne i figli erano considerati come ricchezza economica, benessere → figlio = benedizione!
Nelle società postmoderne c’è una mentalità consumista → anti-life mentality, figlio costa!
- mentalità consumistica non vuole tanti figli
- c’è un pensiero egoistico, la procreazione è un diritto da perseguire oncondizionatamente
→ e il figlio è come un bene di consumo emotivo, come un oggetto da possedere per realizzare se stessi
- i figli sono desiderati per la gioia dei piaceri dei genitori e danno un tipo di gioia che nessun oggetto di consumo gli da
- un figlio a tutti costi! → c’è separazione tra sesso e procreazione, si vuole sesso senza figli e si vuole procrezione senza sesso
- riproduzione asisstita - scegliere un figlio dal catalogo

Procreazione viene vista come una cosa di avere e non essere → si vuole avere un figlio che essere genitori
- ci sono devienti espressione di “diritto al figlio”, “diritto alla procreazione”, “diritto di essere madre”
- figlio non è una cosa o una prestazione, ma figlio è una persona e non può essere ridotto ad un “oggetto”
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Amore ed intreccio generazionale:

Generare figlio non significa soltanto dare la vita fisica, ma “mettere al mondo” in modo pieno attraverso educazione,
formazione, vita di relazione fino alla maturità umana, è un processo che durra 20 anni

Essere figli significa riconoscere se stessi, essere una persona, come un dono passato attraverso l’amore di un padre e madre
→ la famiglia è scuola della umanità ed è fondamento della società
- nella famiglia si assumono valori quali la società non può dare: amore, fedeltà, responsabilità, sacrificio, solidarietà
→ la famiglia da le basi della convivenza sociale e la società non può fare meno senza la famiglia
- i figli che vivono senza un genitore hanno più probabilità di essere poveri, problemi di salute, disordini psiciìologici
- divorzio rimane persuasivo a causa di consumismo e di emozionalismo

Evoluzione della famiglia:

Famiglia moderna e nel medioevo


1) Famiglia contadina - modello agricolo della famiglia
- organizzazione patriarchale (capo era anziano, nonno)
- sono famiglie allargate, ci sono noni, figli, loro figli e nipottini
- famiglia educa i figli
- si lavora insieme

2) Famiglia borghese - famiglia nei villaggi


- è una famiglia nucleare, case sono piccole, ci sono solo genitori e figli
- sono disolito famiglie di artigiani e commercianti
- lavoro è diviso, padre produce e madre amministra e governa la casa
- padre non educa più i figli → madre diventa regina della casa e figli educa la scuola

Con industrializzazione famiglia contadina scompare e rimane famiglia borghese, ci si crea nuova classe proletaria
- proletari hanno solo i figli, e vendono la forza del lavoro che hanno
- funzione prottetiva svolge la polizia (stato)
- il padre è pedagogicamente e relazionalmente assente (per lavoro)
- nonostante tutto la famiglia si regge

Dopo la II guerra mondiale famiglia borghese va in crisi


- iniziano separazioni e divorzi, calo delle nascite e aborti, incapacità o la rinuncia ad educare i figli
- ideologie nei anni 60 e 70 consideravano la famiglia come un ostacola all’emancipazione
→ Rivoluzione sessuale

Rivoluzione sessuale:
- prima i rapporti sessuali erano visti come atti esclusivi degli sposi e finalizzati alla procreazione
- sesso è qualcosa che trova in se stesso la propria ragione di essere

Per gli ideologi della rivoluzione, il sesso, emancipato dalle gabbie famigliari, sarebbe diventato qualcosa di
autonomo, autosufficiente → sesso diventa indipendente da condizioni famigliari
→ i legami tradizionali tra sesso e amore, procreazione, sicurezza e stabilità famigliare erano vissuti attraenti, come ponti
verso l’eternità, erano istinti naturali di homo faber
- oggi a posto di homo faber c’è homo consumens → non si cerca qualità, ma la velocità, novità, varietà
- mercato si regge sul cambiamento → gusto di cambiare e non avere
- si cercano sensazioni nuove e stimolanti, emozioni
→ il partner diventa il bene del consumo, da lui si attende solo la sensazione e emozione e si rottama se non va bene

La rivoluzione sessuale vide come protagoniste le femministe - sesso libero era una dichiarazione
dell’indipendenza dal potere dei padri, fidanzati, mariti
- oggi adolescenza è segnata da una serie di rapporti sessuali occasionali, c’è la convivenza (1 sul 6 resiste più di 3 anni)
- paradosalmente questa rivoluzione sessuale è più maschilista che femminista → la sessualità maschile risulta
libera da ogni vincolo di responsabilità
- sesso occasionale è come separazione tra la sfera emotivo-affetiva e quella fisica
- donna cerca sessualità intima, maschio si frammenta tra tante donne
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Crisi nell’matrimonio:
- per la coniugalità si intende un vincolo di due “estranei” che diventano famigliari nel modo più intimo possibile
- c’è esperienza dell’amore nuziale, fiducia, fedeltà reciproca
- ma la nostra cultura ha paura di legami e della stabilità
- nel nostro tempo il matrimonio è piano piano sostituito con attenzione prioritaria verso i sentimenti quoitidiani

Una cosa è seguire desiderio e altra cosa è soddisfare una voglia


Desiderio - è un impegno costante e duraturo
- desiderio va curato (ed è impegnativo)
- comporta alcune rinuncie nell’era “tutto e subito”
- richiede capacità di rinunciare il godimento immediato e rimandarlo a dopo → sacrificio

Voglia - dura solo un istante


- è una immediata soddisfazione

Oggi la civiltà dei consumi ci spinge in ogni modo di “toglierci le voglie”


- se la voglia è tolta prima che cominci relazione significativa, si comprende perché il desiderio coniugale non nasca
- oggi nella società dei consumi nulla è fatto per durare → anche matrimonio non è fatto per durare
- quando c’è altra voglia, mi subito tiro fuori del matrimonio → si entra nella relazione con la riserva mentale
- sembra che la convivenza possa costituire la condizione “liquida” della conigalità postmoderna
→ le donne tendono di comportarsi da “mogli”, gli uomini si comportano da “fidanzati”
- gli uomini non si assumono gli impegni, perché possono avere sesso, cucina e compagnia in prova e
possono sempre tenere gli occhi aperti per le occasioni migliori

Altro fenomeno è che, dove lavoro della moglie è più pagata rispetto al marito ci sono molte più probabilità del divorzio
- la moglie inizia a perdere rispetto per il marito, poi lui inizia sentirsi castrato e poi i rapporti sessuali diminuiscono
sempre di più fino ad arrivare a cessare del tutto
- i mariti vengono lasciti quando falliscono nel provvedere ai mezzi materiali
- le mogli falliscono quando risultano incapaci di organizzare amministrazione domestica
→ famiglia rispetta la società → se la società non è più capace ad orientare le persone verso le norme, ma è sempre più
de-normativizzato è chiaro che la famiglia difficilmente lo farà

Mutamenti nella relazione sessuata:


- è la relazione tra le persone di sesso diverso (tra coniugi, tra fratelli e sorelle)
- in ultimi 100 anni si è vissuta emancipazione delle donne
→ parità e uguaglianza di diritti civili tra uomo e donna, il concetto di parità si è affiancato di concetto uguaglianza

Uguaglianza - non c’è alcuna differenza


Parità - sotto un certo aspetto non c’è la differenza, abbiamo parità di diritti, para dignità, pari diritti politici ect.
- è una uguaglianza relativa che riconosce le differenze

Processo culturale ha portato che la differenza tra uomini e donne sono annullate
Gender = genere, sono caratteri socio-culturali che sono attribuiti al maschile o femminile
- identità socio-culturale di una persona, delle sue relazioni, ruoli ricoperti nella famiglia e società

Sex = sesso, identità biologica di una persona

Nella cultura post-moderna identità del genere è in crisi, non si sa più in che cosa consiste l’identità maschile e femminile
Quando si afferma uguaglianza tra sesso, si annulla differenza biologica, cioè sesso è irrilevante.
- se tutto è culturale, così anche identità biologica è indifferente!
→ si è persa la identità sessuale, non si sa che cosa è virilità e femminilità
(es. educare i maschi in età di 12 anni non è la stessa cosa come educare le femmine nella stessa età)
→ la uguaglianza è antropologicamente improponibile!

Differenza tra maschio e femmina:


- differenza biologica (genitali)
- differenza al livello dei sentimenti, nella memoria, nella qualità di attenzione
- maschio deve penentrare per conoscere, la femmina è fatta per avvolgere e accogliere in sé
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- cervello maschile è differente tra quello della femmina
- (es. dopo un racconto la femmina chiede come stai, maschio cerca la soluzione)
- uomini applicano strategia: combatti o scappa
- donne applicano strategia: cura e soccorri

Oggi la cultura contemporanea non accetta accogliere la evidenza della differenza!


- essa pretende che appartenenza ad un sesso-genere sia determinata dalla libertà (dalla scelta del individuo)
e non dalla necessità che è il dato biologico
→ quando una cultura non riconosce le differenze, si creano conflitti e insoddisfazioni per gli uni e per gli altri
- differenze si concretizzano nella famiglia, l’uomo e donna stano insieme, perché sono differenti!
- la famiglia è struttura della complementarietà della differenza!

Lavori domestici svolti dagli uomini sono oggi pochi, cioè coinvolgimento dei maschi nei lavori domestici non c’è.
- a viceversa le donne svolgono tantissimi lavori maschili
- la figura femminile è la figura più forte!
- oggi la famiglia non ha caratteri maschili, c’è una famiglia femminizata

Oggi la società tende a negare che la famiglia sia una relazione sessuata, cioè relazione tra sessi differenti
- si mette in dubbio che esistano i compiti maschili e compiti femminili (es. paternità e maternità) fino a ritenere
che il maschile e il femminile possano essere sovraponibili in tutto, e per questo irrilevanti!
→ si nega che la famiglia ha bisogno di due sessi distinti
- si tende a riconoscere la famiglia anche relazioni single o coppie omosessuali,
cioè qualunque unione tra due o più persone potrebbe rivendicare status della famiglia

Perdita dell’identità generalizazionale:


- è la consapevolezza di avere ruolo nella generazione a cui si appartiene (essere figlio non è essere genitore)

Giovanilismo: - è una immagine di sé, che si riflette nel comportamento, cioè si fa finta di essere giovane
→ comporta scompenso delle relazioni, le generazioni non sanno come devono comportarsi
- nella famiglia c’era sempre il conflitto intergenerazionale, ma oggi il conflitto non c’è più
→ nella famiglia non si confronta più, non c’è il dialogo, ma c’è negoziazione
(es. se sarai buono in scuola, ti compro play-station)

Oggi la figura materna influenza la crescita dei figli → tutto pesa sulla donna
- (donna deve pensare al lavoro, ai figli, alla nonna al marito, pensa a tutto)
- il padre è mentalmente più lontano, padre è solo come compagno di giochi e non è più educatore
→ padre rifiuta di essere padre (vuole essere un amicone del figlio)

Oggi nella famiglia post-moderna non ci sono tanti figli → esperienza della fraternità non c’è più
- c’è il problema demografico: 1 bambino + 2 genitori + 4 nonni = 1:6
- bambino ha la difficoltà di uscire dal egocentrismo (bambino è in centro di tutto)
- questo procura che pensa di essere onnipotente (es. sa se concede il affetto avrà qualcosa),
ma poi si scontra con la vita e scopre che non è così e diventa depresso

Prospettive della famiglia:


Morte della famiglia?
- oggi si usa pluralizzazione della famiglia → tutto è famiglia (ogni forma di convivenza)

A. Giddens: - è un sociologo, ha descritto la famiglia secondo le categorie di mera relazione


- Io e Te siamo insieme nella misura in cui troviamo vantaggio di stare insieme, se questo vantaggio o
convenienza non c’è più, la relazione finisce
- ciò che conta oggi è parità dei conti nel dare e nel ricevere (es. pionieri sono coppie di ommosessuali)
- essi si riproducono grazie alla tecnica e non in modo naturale
→ morte della famiglia

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Comunità: - c’è un forte legame di appartenenza, nella famiglia non si entra in forza di contratto
(non ho scelto mia sorella o fratello)
→ non posso rompere vincolo con mia sorella, vincoli biologici o spirituali rimangono

Società: - è fatta da una adesione personale ad un contratto che si può anche rompere
(es. impresa dove c’è lo scopo il profitto, io divento socio e posso usciere quando voglio)

Per la famiglia passare dal essere comunità ad essere una società significa di smettere di essere una famiglia
→ la morte della famiglia, ma ha questo si oppone la popolazione → la famiglia è per eccellenza comunità

La famiglia vive:
- nella popolazione il valore della famiglia è molto forte e importante
- famiglia può continuare a vivere solo se prende la coscienza della struttura che la tiene insieme
→ e lo fa grazie alla reciprocità, identità diversa di altro e complementarietà
→ coniugi sono maschio e femmina che sono diversi e complementari!

Nella storia abbiamo sviluppo di vari tipi di famiglie:


Famiglia patriarchale → famiglia borghese → famiglia post-moderna
- verso al quale tipi o modello della famiglia vogliamo andare?
- il modello patriarchale o borghese è passato, non torna più!
- abbiamo tre possibilità logiche:

1) Modello tradizionale chiuso:


- è la famiglia che ha una forte unione, è alimentata dalla paura del mondo esterno dal mondo che è minacioso
- il mondo è nemico, dentro la famiglia c’è dipendenza uno da altro, e non si può vivere in modo separato
- educazione dei figli è preoccupata, ci si preoccupa che cosa i figli possono ricevere dal esterno
→ i giovanni hanno la paura del mondo

2) Modello societario:
- la famiglia è caratterizzata dal contratto → stiamo insieme per i vantaggi, cioè parità dei conti nel dare e ricevere
- legami sono deboli e possono essere sostituiti
- c’è il concetto narcisistico della autorealizzazione → Io devo realizzare me stesso

3) Modello comunitario:
- non è modello ostile/contrario al mondo, non accetta pasivamente la logica del mondo
- è sanamente critico nei confronti di pluralismo
- si considerano i rischi ma anche opportunità presenti nella società attuale
- il soggetto deve diventare capace di riconoscere il bene e il male → deve essere virtuoso

→ dobbiamo fare saggio discernimento che si basa sui valori fondamentali irrinunciabili
Verità, saggezza e giustizia - rispettare altro
Fortezza - accettare a perdere beni per riacquistare beni più grandi
Temperanza - per controllo sui propri piaceri
- serve avere valori grandi e richiede maggiore impegno

Pluralismo - porta indebolimento delle regole


- è la condizione di una società in cui individui e gruppi diversi per razza, etnia, religione, cultura,
orientamento politico o altro, coesistono nella tolleranza reciproca, conservando un’autonoma
partecipazione alla vita pubblica e mantenendo una gestione autonoma delle proprie tradizioni
culturali o ideologiche

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