Sei sulla pagina 1di 15

Antropologia culturale 07.

10 Il concetto di cultura: sono i fenomeni sociali relazionali, e come tali, dinamici; lorganizzazione sociale del significato, e i significati la tengono insieme. La cultura contemporanea della societ complessa viene suddivisa in 4 cornici del flusso di organizzazione sociale del significato, e si manifesta in: Dimensione statale Dimensione del mercato Dimensione del movimento Dimensione della vita quotidiana

Aspetti che sono presenti in tutte le culture sono: Parentela Economia Politica Religione

dimensioni che diversificano i gruppi

I concetti dellantropologia culturale: Alterit la diversit culturale; espressione della disuguaglianza che si articola in 6 categorie: 1. Di genere (differenze morfologiche tra uomo e donna) 2. Di casta (tra le persone dello stesso gruppo sulla base di religione) 3. Di classe (nata con lagricoltura, accumulazione di surplus da qualcuno; stanzializzazione) 4. Di razza (basandosi sul colore della pelle; un concetto nato nel 1500 con la conquista dellAmerica e non conosce la sua fine) 5. Di etnia (invenzione moderna, non esiste nella realt, siamo tutti umani; negoziazione dei significati tra gruppi diversi) 6. Di cittadinanza (con lemergere di stati nazionali che lega persone a un posto preciso) La diversit culturale stata notata da millenni. Letnocentrismo latteggiamento nei confronti della diversit culturale. Inculturazione quando una persona apprende la cultura in cui vive; la cultura leredit sociale, appresa, heritage. Lindividuo cambia la cultura del gruppo. Tutte le culture cambiano, un sapere, un modo di dare il significato al mondo. Acculturazione il processo continuo di mescolamento tra le culture; coesistenza di modelli diversi. Due culture insieme creano una cultura creola che utilizza e adotta i tratti scelti da una cultura diversa.

La cultura siamo noi in una dimensione oggettiva e soggettiva. Letnocentrismo il modo di vivere soggettiva la propria cultura. Lantropologia culturale nasce alla fine dellOttocento positivismo ed evoluzionismo; studio dei gruppi diversi, tendenzialmente quello esotici, e i selvaggi di casa propria. Franz Boas il concetto di particolarismo storico: ogni cultura frutto di condizioni particolari.

08.10 La cultura la produzione di senso attraverso lesperienza, linterpretazione, la contemplazione e limmaginazione. La citt una concentrazione e linterazione delle culture diverse vortice urbano. Il senso della cultura in generale, prima della complessit culturale: 1. Parentela una comunit immaginata, concetto del noi unimmaginazione. Il concetto di famiglia relativa, la funzione domestica intima. Esiste la variabilit delle forme matrimoniali. Lvi-Strauss ha sviluppato il concetto del nucleo dei rapporti di parentela.

Riproduzione biologica non Coincide con quella culturale 2. Economia non esiste solo economia formale ma anche quella informale (senza passaggio di soldi). Sistemi economici sono: scambio di beni o servizi (baratto, reciprocit, ridistribuzione, consumo). Reciprocit: economie delle comunit tribali, delle famiglie; leconomia del dono che crea felicit sociale; attenua le disuguaglianze ed un meccanismo di controllo sociale. Ridistribuzione: nelle societ complesse (anche nellImpero romano); si raccolgono i beni (tasse) e poi viene la ridistribuzione (servizi); amplifica disuguaglianze. Consumo: viene stimolato; consumo ostentatorio mobilit sociale ascendente (comprare le cose leggermente pi costose che in realt si potrebbe permettere per salire sulla scala sociale e farsi vedere in pubblico). 3. Politica al livello etimologico collegato a polis citt; come arte di governare e non solo in citt. intersecata con la religione, leconomia e il controllo dei corpi. Il potere si esprime con linfluenza, autorit, sovranit ecc. Noi lo dividiamo in DOMINIO (si esprime attraverso la forza, violenza) ed EGEMONIA (si esprime attraverso la persuasione, facendo credere una persona in certi valori). Tutti e due sono le categorie immaginate, e condizioni soggettive luniverso simbolico condiviso. Il potere si diffonde sulla disuguaglianza.

4. Religione c una coesistenza tra cultura e religione e societ. una struttura indivisibile. Sono tutti relativi alla dimensione del credere. Allinizio dellOttocento comincia la laicizzazione, prima di questo tutte le culture erano legate alla credenza di qualcosa. Creazionismo la credenza che lUniverso, la Terra, la vita e luomo abbiano avuto inizio in seguito a un atto di creazione divina. Lessere umano ha bisogno della religione, deve credere in qualcosa per dare senso al suo mondo. legata ad aspetti immateriali ed emozionali (credere = emozione e immaginazione). D vita ad azioni sociali che modificano la societ. La dimensione del credere supera la voglia di capire scientificamente come funziona il tutto, rende possibile anche limpossibile (le statue che piangono ecc.). Il rituale produce effetti sociali. Ierofania manifestazione del sacro; crea un cambiamento sociale.

11.10 Magia, sciamanesimo e stregoneria Per operare la magia bisogna credere e sapere. Magia omeopatica: simile produce simile. Immaginario si sovrappone al reale. Fenomeno soggettivo del crederci. Per creare una religione ci sta sempre un mito; lo statuto di una societ. I miti della nostra cultura sono: Adamo ed Eva, Apocalisse, Il signore il mio pastore ecc. 3 concetti: Il mana (potere spirituale), potenza sovrannaturale Il totem, designa una categoria che sancisce dei rapporti sociali e li classifica (tipo di organizzazione sociale) Il tab, un divieto che individua delle cose (atti, parole, oggetti) proibite in quanto impure. una regola sociale

Strumenti materiali: i riti un modo per far operare il divino in reale, sono collettivi e implicano una condivisione. Prevedono 3 tappe: separazione, marginalizzazione, resurrezione. Sono dei momenti solenni che servono per stabilire le tappe. Possessione, esorcismo, adorcismo. Lerosione del sacro e del folklore fu tramite il processo di secolarizzazione e integrazione tra etnie. Sono sorte nuove forme di trascendenza. Ci furono la desacralizzazione delleconomia e il fattore m igratorio che fanno s che nelle citt il controllo sociale diminuisce. I riti e le leggende si trasformano.

I capitolo di Hannerz: la natura della cultura oggi La natura della cultura oggi sono il mercato, lo stato, il movimento e la vita quotidiana. La natura della cultura contemporanea si basa sulla dimensione soggettiva, ossia le idee in testa, e sulla dimensione

oggettiva, quando le idee escono e diventano pubbliche tramite gli atti culturali. Esiste anche la dimensione distributiva (dimensione soggettiva + dimensione oggettiva). Linsieme delle forme pubbliche che mettiamo in atto il flusso culturale che interagisce con gli altri. Il flusso globale dappertutto. 14.10 Cultura contemporanea: Idee Forme di esternazione (per esempio larte) Distribuzione sociale i modi (le idee) e forme esteriori che sono diffusi nella popolazione e nelle relazioni sociali. Diventa dimensione oggettiva e dinamica.

C il problema del rapporto tra cultura e struttura sociale che costituiscono la distribuzione che viene influenzata dagli aspetti demografici. Lantropologia culturale nasce dalla ricerca etnografica del reale tramite unindagine qualitativa in una micro comunit. Il metodo nomotetico usato dalla sociologia, e vengono indagati le leggi generali tramite la ricerca quantitativa. Il metodo ideografico viene usato dagli antropologi stando dentro il flusso. I modelli distributivi indicano la mappatura di un sistema culturale su un sistema sociale; la cultura produce la struttura lentamente e si costruiscono reciprocamente. Cultura, culturalismo, culturologia Questioni di scala. Collega la cultura alla struttura sociale. Esistono micro (antropologia, qualitativa) e macro (sociologia, quantitativa) scale. Differenza legata a 4 fattori: 1. 2. 3. 4. Consociato relazione faccia a faccia Contemporaneo Precedente Successori scala temporale

scala geografica (orizzontale)

La linguistica di contatto (creolo) collega il micro e la macro. Lidea oleografica delle micro societ stata superata. Lantropologia dei media. Lavoro su interstizi tra il micro e la macro. Sociologia lo studio sui contemporanei. Attraverso i media si possono studiare sia i contemporanei sia consociati. McLuhan dice che il medium il messaggio; il villaggio globale. I media non offrono relazioni faccia in faccia; il concentrato di fornitura tra contemporanei. La societ dellinformazione. La gestione dellinformazione continua a crescere velocemente e applica sempre pi persone. Il sapere raddoppia molto velocemente. Sapere potere, e potere in grado di controllare linformazione. C il sovraccarico dellinformazione (dipende dallincapacit delle persone di

analizzare le informazioni; non tutte le persone sono pronte a ricevere linformazione) e disuguaglianza (la conoscenza si distribuisce in modo disuguale). 16.10 Capitolo II di Hannerz: Modelli di processo Esiste una divisione retorica delle societ: Societ in scala ridotta ossia societ folk (si registrava nel passato) condivisione di tutte le credenze; trasparenza dei saperi. una tendenza non una realt. Oggi nessuna societ vive completamente in questa scala. Trasmissione orale della cultura e dei saperi (pi grandi insegnano ai pi giovani la visione del mondo). In una societ complessa la cultura orale non sufficiente. Rapporti faccia in faccia consociati a tempo pieno. Ridotta la pressione verso il cambiamento. Produce collocazione interna, pi uniformit e meno diversificazione. Societ in scala industriale la divisione del lavoro gi nel Novecento. Si trova nelle citt/metropoli. Georg Simmel. Sapere circolante complesso, soverchia lindividuo. Manca la trasparenza.

Culturalit Nella societ in scala industriale esistono anche aree basate sulluniformit e alla condivisione (lambiente lavorativo); complessit del flusso. Il sapere diventa una problematica da discutere e una criticit, non trasparente. Sapere la cultura e linformazione durevole, trasmesso e condiviso socialmente che nelle societ complesse diventa la culturalit. Essa viene analizzato tramite persistenza e distribuzione. La dicotomia folk urbano si basa sulla diversit della scala. Incorporazione delle variazioni. Flusso culturale (le relazioni socioculturali in modo disparate) si divide in 4 cornici (stato, mercato, movimento, forma di vita) che non agiscono in modo autonomo ma integrato. Forma di vita: somiglia a processo culturale delle societ folk; attivit quotidiana. Creazione delle ridondanze. Ridondanza di significati. Stabilit. Tende verso il centro, forza centripeta. Flusso libero e reciproco. Mercato: scambio dei beni che comportano un significato. Leconomia del mercato leconomia dei significati. La merce trasporta il calore; consumo dei segni (dellemozione ecc.). Una produzione specialistica. Un lavoro retributivo. Flusso non trasparente. Forte pressione al cambiamento e quindi destabilizza. Forza centrifuga. Stato: oggettivo. Non solo un territorio geografico ma unorganizzazione delle attivit sulla base del potere concentrato e legittimato. Convinzione dei sudditi di una nazione (soggettiva). Persuasione.

Omogeneizzazione. Differenti collocazioni allinterno. Welfare culturale. Forze centrifuga, tende a irradiare il potere, i valori, le convinzioni e il flusso di significati. Valore retorica. Stabilizzante. Movimento: forte influenza; nasce con lobiettivo della distribuzione delle risorse, il cambiamento sociale. Lavoro volontario; influisce sulle forme di vita. Alimentano un flusso pi trasparente. Orientato verso lesterno forza centrifuga. presente anche la cornice della forma di vita. Per esempio i movimenti femministi, ambientalisti ecc. Mercato e Stato sono in competizione e Movimento e Vita sono in competizione. La divisione del lavoro produce simmetrie e asimmetrie nelle 4 cornici.

18.10 Network di prospettive La prospettiva la cultura del singolo elaborata nel sociale; luomo creativo e linput del cambiamento viene individualmente. Tensione tra la cultura e la struttura sociale. Tutti i gruppi sono dotati di pi prospettive: una comune e poi una in relazione con altri gruppi. La Cultura dellindividuo lhabitus (Bourdieu). Nelle societ di scala ridotta (societ fredde) la tensione tra la cultura e la struttura sociale minima; nella societ complessa (societ calda), invece, la tensione massima. La prospettiva individuale un inventario di esperienze e di ruoli. Nella societ folk linventario ridotto ma nella societ complessa molto ampio. Ci sono i ruoli relativi alla divisione del lavoro ecc., e ci possono essere pi ruoli contemporaneamente (madre, sorella, insegnante ecc.). Diversi inventari influenzano la persona, la prospettiva una struttura biografica. Conoscenze di base tendono a omogeneizzare le prospettive; lo stile personale di analizzare i significati. Insieme alle prospettive si muovono anche gli orizzonti che sono lampiezza di una prospettiva. Gli orizzonti nelle persone hanno differenti portate. Lorizzonte non dipende dal luogo in cui vive una persona. Network di prospettive (linterazione di prospettive) la cultura. Divisione del network: subculture, microculture e controculture. Subculture. Spiega il dislivello e segmentazione in una cultura dominante. Dimostra la disomogeneit delle culture. 1. hanno una vita in comune; una cultura e condizione di partenza per creare una subcultura. Sistema di emersione di nuove forme esplorative. 2. simmetria di base; una simmetria di prospettive bisogno di risolvere i problemi comuni. 3. lenfasi simultanea sulla particolarit che si fa creare e lancoraggio esistenziale salvifico. La subcultura un mondo di base; non esistono confini netti tra due subculture. Una subcultura pu essere anche grande e ci sta grande variabilit delle subculture.

Microculture. Sono delle parti piccoli dove vengono mantenuti concetti particolari. Dimensione ristretta. Aspetto sperimentale del sociale. Per esempio microculture aziendali. Controculture. Usano altre culture per confrontarsi a loro in modo da affinare i confini della propria cultura. una microcultura per andare contro alla cultura dominante, mainstream culture (per non esiste una cultura dominante omogeneo). Per esempio i punkabbestia.

Lapparato culturale. composto da tutte le organizzazioni e milieu in cui il lavoro artistico, scientifico e intellettuale va avanti; e da mezzi tramite i quali questo lavoro viene portato nelle masse. Lapparato culturale diventa il welfare culturale.

21.10 Le simmetrie e asimmetrie riunite danno vita alle sub, micro e macro culture che sono in funzione dellapparato culturale. Network di prospettive crea simmetrie e asimmetrie. Si organizza secondo le subculture che sono clusters di significati; le subculture hanno relazioni con lesterno, non sono chiuse. Ogni subcultura interrelaziona con qualche apparato culturale (ha una forza centripeta). Lapparato culturale ha una funzione omologante e mantiene insieme la societ. Il flusso dei significati non libero. Il flusso culturale non libero: ci sono i problemi di risorse (costi) e potere (ostacoli). Il sapere la merce perch ha un valore. I costi del flusso culturale creano guadagni e perdite per diversi gruppi. Il flusso non pu essere libero perch le risorse sono limitate. Nelle societ folk il flusso tende a essere libero. Principio di Powell lessere umano portato a divulgare. Propriet = esclusivit la gente non vuole condividere i propri beni. Sapere/cultura reciprocit generalizzata. Il possesso del sapere non esclusivo ma reciproco al 90% circa nelle societ folk, nelle societ complesse meno reciproco. Potere ostacoli: stato e mercato accumulano il flusso culturale/risorse. Ideologia una particolare network di prospettive, produce un profitto molto forte; funzionale a un gruppo attraverso una persuasione (disuguaglianza). Il flusso culturale estensivo, centrifugo e pu essere esplicita o implicita. Si serve di apparato culturale (veicolo) per la sua irradiazione. Vere agenzie che producono le ideologie sono lo stato e il mercato perch sono dotati di un apparato culturale; devono avere lelasticit nella persuasione se no, vengono le resistenze. Le idee nascoste e proibite: il segreto e la censura (un modo per lucrare sul flusso culturale). Sono pratiche restrittive e impediscono il flusso e limitano ci che le persone possono sapere. Segreto: esiste un mondo A che reale e un mondo B che nascosto. Microsegreti interessano le microcomunit, una cerchia limitata di persone; ma possono anche diventare macrosegreti. Nelle societ complesse ci sono pi stratificazioni delle conoscenze e possono esserci delle fughe di notizie. Censura: squilibrio di conoscenza, asimmetria. Purifica e protegge una cultura, proibisce lesternazione delle idee. Le idee non

vengono distrutte ma costrette a stare nel sottoterra; rimangono nella cornice della vita quotidiana e riemergono quando collassa la cultura dominante. Produzione delle distinzioni/produzione delle variazioni.

Credenziali. Una zona di osmosi tra professionale e non-professionale. Ci sono accreditatori, referenti e raccomandazioni nelle societ folk. una pretesa di anteporsi al sapere. una creazione occidentale. un macrofenomeno e diffuso nel modello globale. un metodo per legare il mondo del sapere al mondo del commercio. Sapere = merce. Copyright, brevetti. la protezione della capacit di produrre qualcosa, del sapere. una restrizione e implica unelasticit del rapporto stato-mercato (per esempio lo scaricare gratis le canzoni di un artista fa circolare la sua musica e non per forza influisce negativamente sulla sua carriera; se tutte le canzoni fossero a pagamento, potrebbe succedere che la sua fama diminuisce al posto di aumentare). Credenzialismo in una societ industriale avanzata; presente in tutte le culture. Il flusso culturale non mai libero del tutto. Cultura come competenze e le competenze costano. Non specialisti diventano i clienti.

23.10 Crescita, flusso e coerenza Nelle societ folk c laspetto di coerenza, domina la struttura. Nella societ complessa si evidenzia laspetto di incoerenza, domina il caos e coesistenza non ordinata tra le immagini retoriche del passato e modernit. Turner dice che anche la societ folk incoerente; c una dimensione della persistenza che presente nella dimensione culturale. Lelemento pi persistente nella cultura il senso comune (doxa in greco) si annida nella cornice culturale della vita. un antidoto alla incoerenza, opera come struttura, tende verso la coerenza. caratterizzato dallinerzia e automatismo della riproduzione culturale. Apprendere il senso comune la vita; condiviso perch riguarda la vita dei pi. Il senso comune rappresenta una sicurezza cognitiva e riguarda le categorie di percezione facili. Si distribuisce a seconda delle subculture. Ha laspetto di localismo, si cala sul locale. Il senso comune di tutti ed gratis. intrinsecamente orientato verso la stabilit dei significati ma non immune dai traumi o scosse forti alla cultura. Con il trauma le prospettive si allineano in modo simmetrico verso il cambiamento per dare un significato a quello che successo e per affrontare quel cambiamento. Il senso comune si ricontestualizza e va da s, Bordieu (per esempio il fatto che le donne dovevano essere vergini fino al matrimonio era una cosa nota e non si doveva far presente). Quando ortodossia ed eterodossia si incontrano il senso comune pu cambiare (il caso di Franca Viola in Sicilia). Nelle societ complesse questo cambiamento viene di solito attraverso i media. Nelle societ complesse, i portatori di pi sensi comuni sono gli immigrati che hanno una doppia percezione che porta alla grande creativit culturale e allumorismo (perch c una frizione tra doxa); oppure pu portare anche alla chiusura e nostalgia. La

doxa una reciprocit generalizzata ed gratis. Per pu inflazionarsi con i venditori di doxa i santoni e maghi ecc. Le competenze anche nel senso comune non sono lineari ma ci sono dei dislivelli creati dalla concorrenza del mercato. Concorrenza porta alle nuove conquiste nel sapere e nel senso comune. Lo spirito critico nelle societ complesse: nelle societ folk non c la divisione del lavoro e quando ci sono delle problemi ci si rivolge al santone che ha lesperienza per risolverlo in modo rituale (siccit e la danza della pioggia). Nelle culture complesse c la divisione del sapere, ci sono degli esperti in materia che daranno delle soluzioni scientifiche. Esistono intellettuali che riescono a modificare il flusso culturale e portare delle novit; ed esiste lintellighenzia che ingegnere della scienza, lesperto e ha il funzione stabilizzante e le novit vengono standardizzate e conservate da essa. Tutti e due portano al mantenimento tra la struttura e il cambiamento. La permanenza culturale viene tramite la cultura scritta. Ci sta una mostruosa conoscenza. stato inventariato il reale. Patrimonio culturale problemi di smaltimento. Lo spin off: area di frizione tra il senso comune e la conoscenza scientifica. un cambiamento di prospettiva che ha creato un movimento sbilanciamento tra il discorso critico e discorso portato alla permanenza e stabilit delle conoscenze (il senso comune). Lintellettuale non tende allortodossia, lintellighenzia s (riconosce i titoli di protocollo senza verificare le competenze, lintellettuale piuttosto si basa sulle competenze di una persona senza richiedere i titoli). La cultura viva quella spuria, creativa e incoerente. Il vortice urbano offre unenorme variet di subculture. Tre esempi del vortice urbano nel passato sono Vienna, Calcutta, San Francisco. Caratteristiche comuni sono lessere precocemente plurali, incontro di subculture; il modo di organizzare la pluralit culturale eterogenetico, conflittuale, rielaborazione della cultura. Ortogenetico un processo stabile, evoluzione lineare, prospettive allineate in maniera uguale e nella stessa direzione, e non molto fertile. La massa critica c in tutti e due, ma la densit di critica attiva dei processi culturali che dividono il lavoro, il ceto intellettuale e intellighenzia; subculture in antagonismo tra di loro. I processi di gestione del significato sostengono la divisione del lavoro e alimentano la creazione di intellettuali e intellighenzia. Lecumene globale. la dimensione di abitabilit sociale, culturale del globo. Il mondo lecumene globale culturale. Ha due caratteristiche/tendenze: omologazione (mercato cocacolonizzazione dellecumene globale) e diversificazione (stato, movimento, vita le risposte delle periferie sono pi attive e radicate; diversificazione del gruppo rispetto ad altri gruppi; differenziazione e pluralismo) del flusso culturale. Nelle periferie si radica la resistenza; le prospettive sono pi radicate e resistenti che al centro. Il centro il vortice urbano, attorno a esso c il carisma e il potere radiante della metropoli. La periferia larea di resistenza e la cornice di vita prevale. Lo Stato cerca di produrre lunicit dentro, ma la diversificazione con quello che sta fuori/rispetto agli altri. Usa degli strumenti retorici per insistere sulla diversit: elementi nazionali, abiti ecc. Abbiamo un mondo creolizzato; lecumene globale organizzazione delle diversit; le caratteristiche sono: Confini tra le culture sono variabili, osmosi Distribuzione segue dal centro alla periferia

Interazioni di significati (quelli preesistenti con quelli nuovi) Flusso culturale transnazionale variegato Le 4 cornici hanno ciascuno un modo di organizzare il flusso nazionale Non tutte le culture sono locali, territoriali, la cultura sganciata dal territorio Il rapporto centro-periferia crea omogeneizzazione, diversificazione globale di saperi e culture

11.11 Tradizioni. (Oltre il folklore) Il concetto di tradizione un fatto di gruppo (abitudini sono individuali). una forma di mitologia e rispetto verso il passato. Esiste una ciclicit del tempo che ordina la vita sociale, collettiva e individuale. Le abitudini sono incasellate nellordine del tempo. Le tradizioni sono un modo di mettere in presenza esperienze di prima; servono a programmare il futuro; per dare un ordine alla vita, al presente e per orientarsi nel futuro. La modernizzazione ha aumentato la responsabilit individuale e diminuito la tradizione. Viene dal latino tradere passare, dare trans, dare attraverso passare il sapere con la comunicazione al livello generazionale. Si guardava verso gli antenati; nelle aree periferiche; il mondo attuale guarda anche lateralmente e non solo indietro. Fato (destino), volere degli dei, malocchio e magia (post hoc propter hoc) fanno parte del senso comune che gratis e non serve perch una tattica non una strategia. Il cambiamento culturale passa sempre da finzioni; mescolazione delle culture. Modernit vs tradizioni. Il fine delle tradizioni creare appartenenza e dare ordine alla vita. Le tradizioni cambiano moltissimo. Tradizioni sono collettive ed un fatto locale; pi sono delle persone, pi ci sono anche i sottogruppi e diminuisce lomogeneit. C unarea di frizione tra le tradizioni. orale e legata a senso comune a ceto analfabeta che non ha le tecniche di analisi scientifica della realt, oppure il ceto di neo-oralit (per esempio le persone che credono gli oroscopi). C anche una sorta di contraddizione della modernit e tradizioni (per esempio uno che legge loroscopo sulliPad). Si pu dire che i poveri si accontentano di senso comune. La tradizione: Gruppo/collettivo Locale Orale (neo-orale), subalternit socioculturale (che subisce pressioni dallalto verso il basso, soggezione al senso comune)

Folklore, orgoglio di tradizioni, chiusura, etnocentrismo (fondamentalisti, intolleranza verso il diverso) descrivono le tradizioni, e si basano sulluso delle culture precedenti, inventandole e dandone il valore di autentico. La retorica dellautenticit delle tradizioni una risposta superficiale alla globalizzazione. La

pressione della globalizzazione si esercita con la diffusione del sapere e delle informazioni (viaggi). Si pensato che la globalizzazione porta al mondo omogeneo che tutti saremo uguali; relativismo culturale. Tutto ci unillusione, ed impossibile perch tutti i beni e tutte le informazioni ecc. vengono interpretati diversamente da ogni individuo e questo crea eterogeneit e aumenta la diversit. Non siamo passivi di fronte alla globalizzazione. La paura della globalizzazione ha creato rinforzamento dellorgoglio locale, il che una retorica per aggredire il diverso, una guerra di idee. Non esiste una tradizione autentica, stata inventata circa 30 anni fa e le cose vengono giustificate come le tradizioni. La tradizione quasi sempre inventata e di recente. La globalizzazione porta pi elasticit nelle persone, e attiva i processi di creativit e la capacit di contestualizzarsi nei contesti diversi. Chiusura vs apertura. La chiusura causata dalla paura che la globalizzazione porta a dispersione; c bisogno di dare ordine (tradizioni) che crea il dogma (una verit assoluta) che per arruolare se stesso, usa la scienza, per esempio dicendo che le tradizioni sono scritte nella DNA. Lobiettivo rifuggire dalla responsabilit di reinterpretare il presente; la paura del presente crea la fuga nelle tradizioni inventate, e ha lo scopo di traghettare il passato nel futuro. Le tradizioni sono create per riempire il vuoto. Si pu dire che la lingua la cultura, un marker culturale forte. 13.11 Le tradizioni sono invenzione sociale del passato, il presente seleziona quale passato gli conviene. Sembra che il passato entra nel presente ma in realt il contrario perch il presente attivo e manipola il passato in base alle sue politiche di costruzione. Le rappresentazioni in costume storico (travestimento, sagre) sono espressione della modernit, linvenzione della tradizione, di un passato che ritenuto rappresentativo al presente (soprattutto nelle aree periferiche che hanno bisogno di rinforzare la presenza culturale; il fenomeno fiorito negli ultimi 30 anni). Prima le manifestazioni si facevano durante linverno, adesso destate in agosto, il ciclo si girato. Negli anni 80 il surplus economico e il benessere portano a investimento della creazione di un passato che si realizza con luso di soldi pubblici. Adesso tutto ci sta cedendo perch non ci sono pi i soldi da spendere. Folklore e cultura di massa. Nelle epoche pre-moderne cera la riproduzione orale del sapere e la base del ragionamento era la fatalit (fato, dogma tutto succede perch il Dio ha deciso cos). Nella modernit c la riproduzione industriale la cultura di massa e lattitudine alla razionalizzazione; il dogma pu usare il linguaggio scientifico per manipolazione (le tradizioni sono nella DNA). La chiave di lettura della modernit lindustrializzazione (che port la divisione del lavoro efficienza ma tutto uguale) e tipografia (cultura di massa). C lintreccio di varie culture grazie ai mezzi di comunicazione; c la capacit capillare di produrre la medesima copia/ esemplare xerox che produce la cultura di massa. Per la riproduzione tipografica origina anche la diversit per via dellinterpretazione. Linformazione viene recepita a seconda del contesto; lemittente ha una forza egemonica ma il subalterno/ricevente del messaggio non del tutto omologante. C una certa pressione dellegemonico al subalterno, per funziona anche viceversa. Xerox (stereotipi) lore (conoscenza) sono per indicare le leggende metropolitane, che succedono nel basso ma sono riportate anche nella cultura egemone, un testo che viene prodotto oralmente.

Parole (significato individuale che diamo alle cose; aspetto individuale, variabilit) e langue (significato collettivo, parole che si integra nel sociale). Nellindustria culturale il segmento pi profondo nella pressione del subalterno verso legemone la parolaccia che viene quando uno legge il messaggio dellemittente. Il potere uguale alla capacit di produrre messaggi. Il folklore non stato completamente manipolato dalla cultura di massa; la resistenza allemittente si vede nel riuso delle cose pensate a buttare via (usa e getta), le bottiglie di pomodoro ecc. sono forme di folklore; tra interstizio di parole e langue. Tradizioni orali e arte verbale. Il testo il materiale folklorico (sapere popolare), che sono tutte le serie di rappresentazioni come rito, mito, racconto, canto, artefatti ecc. Come reperire questi dati? Il testo si trova nel campo culturale quindi bisogna andare tra la gente. Si usa il metodo della ricerca qualitativa che si fa con lintervista ed il modo pi preciso per capire i dettagli. La ricerca quantitativa viene usato dalla sociologia e d delle statistiche. Ricerca qualitativa etnografica lanalisi qualitativa insieme alla permanenza nel gruppo per capire meglio il sistema e la regressione (il confondersi nel gruppo osservato) che si chiama la riflessione antropologica. I testi si possono raccogliere nella cultura, ce li facciamo raccontare e poi i dati devono essere teorizzati scientificamente, serve la parte riflessiva al lavoro e si devono capire le motivazioni dei fatti; senza la parte riflessiva il lavoro non vale niente. C un distacco dalla ricerca antiquaria che fine a se stessa. Richard Bauman mette lattenzione sul contesto, e dice che la riflessione viene scatenata dal contesto. Il contesto sociale si evince da una griglia metodologica. Il testo folklorico deve essere inquadrato in una griglia di contesto: Di significato Istituzionale (il posto nella cultura) Di sistema comunicativo (altri tipi di folklore) La base sociale Individuale (cosa significa per un individuo) Situazionale (come usato il testo folklorico in una situazione sociale)

15.11 Power distance e individualismo sono entrambi alti in Italia. In Italia la gente accetta la power distance per avere vantaggi personali. In posti sviluppati il power distance basso e lindividualismo medio. Sede centrale di UNESCO a Parigi. Esistono convenzioni UNESCO sul patrimonio culturale intangibile; la lista ICH lista dei saperi. La principale convenzione del 2003, con lo spirito di pacificazione. Convenzione di Faro 2007. Il rito (capitolo 4-7) Il rito un insieme di sequenze che accadono nella stessa maniera nello stesso periodo nel calendario. Tutte le tradizioni sono riti. importante la conoscenza dei riti nel cambiamento culturale. La

patrimonializzazione non deve essere fatto a fine di se stessa, una cosa sociale. Le caratteristiche di rito sono: fatto da sequenze (lo scandire in modo tecnico, deve concludersi/ chiudersi, c un passaggio verso la fine dellazione); ciclicit (succede nello stesso modo, ripetitiva, con le stesse modalit); un testo/ un sapere (il come e il cosa rappresenta nella cultura, il rito un modo per attuare il mito); sacralit (per gli antropologi un sapere, un processo culturale). Nuove tradizioni sono sostanzialmente politiche. Dietro i riti ci sono delle dinamiche politiche. 18.11 Ritualit delle tradizioni. La societ contemporanea piena di riti ed essi vengono fuori solo quando lo sguardo oggettivo (lo sguardo dellantropologo). Il rituale un testo, una narrazione, una storia convincente per quelli che partecipano. Il testo si sviluppa in un determinato contesto che gli d senso e valore. Autorit primordiale del rito. Il rito e il mito sono collegati tra loro. Il testo viene narrato e agito (movimenti, dinamicit). Il rito organizzato dalle sequenze (una stessa struttura, passaggio da uno status sociale allaltro, liminalit), di ripetitivit (si ripete pi o meno nello stesso modo; tutti i rituali cambiano nel tempo ma rimangono riconoscibili), di effervescenza religiosa (emotiva e patrimoniale al testo), di dimensione politica (passaggi basati sulla forza, conservazione e cambiamento). possibile individuare gli elementi salienti se si guarda con loggettivit dallesterno. La griglia metodologica (p 107). Radici di una tradizione + specchio ossia la dimensione riflessiva. Non il tempo a darci indici di tradizionalit di un rito e neanche il localismo. Come distinguere le tradizioni di oggi da quelle di ieri? Le tradizioni di ieri (di oggi) sono: feste patronali, venerd santo, majo, virt di Teramo, farchie, che sono tutte legate al territorio e sono anche pi recenti di quello che si pensa, la maggior parte stata inventata dopo lOttocento per riempire il vuoto creato. Sono delle usanze dinamiche e cos come sono nati possono anche morire. Le tradizioni di oggi sono: la partita di calcio, lomaggio istituzionale (ai militari, la parata), la festa di compleanno, di laurea ecc. che sono meno caratterizzanti del territorio. La tradizione legata ai messaggi che comporta con s, e sono beni fragili perch vivono nelle relazioni. Approccio di antropologo sul folklore contemporaneo locale. Il folklorismo visto come critica al folklore contemporaneo ovvero al mito dellautenticit, per darsi il prestigio (fakelore come folklore falso). Tutto autentico nel momento in cui locale. La divisione non si pu fare perch non ha alcun senso (tra folklore e folklorismo). Il folklorismo e il folklore contemporaneo sono legati alleconomia e al turismo nelle aree sottosviluppate. Il reimpiantare delle tradizioni non funziona; serve un sistema scientifico di radici e lo specchio per favorire la riflessione e per avere il feedback (come fanno gli antropologi). La valorizzazione del localismo con la riflessione il folklore del futuro. Il sito internet pu

essere il creatore delleffetto cascata e dal basso verso lalto quindi partecipativo e inclusione sociale, non solo locale. Tutto il folklore di oggi (della contemporaneit) la produzione culturale e il frutto della modernit. Non il passato che entra nel presente ma il presente che guarda al passato. Le tradizioni nel flusso culturale sono spesso intrecciate tra di loro. C la finalit del consumo dietro. Tutte le tradizioni sono orientate verso lesterno e cercano di farsi accettare dal globale. Democratizzazione e diffusione delle tradizioni deriva dal visitatore che aspetta un ruolo da parte dellindigeno, un ruolo anche artificiale. Quando nato il turismo di massa (circa 50 anni fa), nato anche il folklorismo. Cultura di massa vs cultura di folklore. Folklore, folklorismo e cultura di massa sono nello stesso cerchio. 20.11 Prospettive per etnologia europea (capitolo 9) Consumo e uso del passato + Identit che produce conflitto per mediare conflitti bisogna studiare il concetto di etnologia. Etnologia etnos gruppo etnico con caratteristiche comuni. Si pensava che diversit sia genetica e poi scoprirono che non lo , che distinzione genetica non cos forte. Interesse per la diversit nasce nellOttocento con lIlluminismo che diceva che la differenza relativa e non naturalizzata; razionalizzazione della prospettiva culturale e la scoperta del mondo diversificato. Prima di ci si pensava che la diversit sia naturalizzata e voluta dal Dio. Lespansione geografica porta anche allespansione etnografica. La diversit su gruppo etnico ed evoluzione etnocentrica (1860, dopo Darwin), quindi evoluzione verticale biologica. C un allargamento della dimensione culturale con la grandissima mole di dati compresi; la capacit di produrre lambiente da parte degli uomini la cultura. E lambiente non solo materiale ma anche virtuale, fatto di diritti e doveri. Lo studio di etnografia stato superato ed impossibile nella contemporaneit (il problema che si pone lautore del 9. capitolo). Letnologia ha una dimensione troppo diacronica e poco sincronica, quindi questo il suo limite. Lantropologia culturale lo studio sincronico, tenendo conto della dimensione diacronica e ha la capacit di comparazione di culture diverse (particolarismo storico). Lo studio attraverso il comparativismo permette di uscire dalla dimensione diacronica di un gruppo. C il bisogno di impalcature sociali/ culturali. Comparativismo 1789 interesse illuministico (comparazione) ed enciclopedico (raccolta dei dati). Il fondatore dellanalisi sul relativismo culturale/ particolarismo storico Frank Boas. Il particolarismo storico unanalisi di un gruppo in base al suo contesto. Gli studi etnici non hanno pi senso di esistere e quindi c solo antropologia culturale delle culture complesse. Fare gli studi etnologici ha senso solo quando orizzontati alla dimensione locale e quindi luso e consumo del passato e identit. La dimensione contemporanea dellantropologia culturale ed etnologia (in Francia) si sviluppa in folklore contemporaneo. Luso/ consumo del passato alla luce della persistenza. Questo scegliersi la storia della comunit unalterazione della comunicazione, ma pu dare luogo a errori analitici se fatto dai dilettanti. La

fissazione culturale dello storico svedese nel libro. Insistere diacronica vincola/ soffoca il passato. La visualizzazione della continuit tra passato e presente. Si costruisce il passato per luso/ in funzione del presente. La creazione del senso di appartenenza e il legame con le radici. Le retoriche di costruzione del passato comporta con s la disgregazione dei gruppi/ la vertigine del cambiamento mitigati dallinsistenza. Disincanto, scetticismo, crisi delle religioni. Se il folklore usato per fluidificare cultura, per dare conoscenza un bene. Punti per le prospettive per etnologia sono i folklori contemporanei, i testi della contemporaneit. Il folklore non esaurito, ed pi vivo che mai e gli antropologi sono chiamati a interpretarlo, e aiutare a supportare comunit a costruire il loro passato/ scegliersi la loro storia in modo sostenibile. Folklore folk (popolo) + lore (conoscenza, sapere) sia conoscenza del popolo sia scienza che lo studia.

Potrebbero piacerti anche