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DOMANDE FILOSOFIA MORALE

TESTO “COLTIVARE L’UMANITà DI MARTHA NUSSBAUM

1. COSA SIGNIFICA COLTIVARE L’UMANITà?


Coltivare l’umanità significa essere capaci di guardare “oltre” attraverso una educazione
che è liberale, ovvero che liberi la mente dalle catene dell’abitudine e della tradizione,
formando persone in grado di operare con sensibilità e prontezza come cittadini del
mondo, senza però svalutare la tradizione e la Patria in cui ci è capitato di nascere.
Amare le proprie radici ma conoscere quelle degli altri uomini, aggirare le barriere che
esse creano, comprendere che esseri umani diversi da noi vivono anch’essi nelle loro
tradizioni.

2. QUALI SONO LE CAPACITà PER COLTIVARE L’UMANITà?


La Nussbaum individua 3 capacità per coltivare l’umanità nel mondo attuale:
 La capacità di giudicare criticamente, che consiste nel non accettare alcuna
credenza come vincolante solo perché trasmessa dalla tradizione;
 Concepire se stessi non solo come membri di una nazione, di un gruppo, di un
credo religioso, MA soprattutto legati ad altri esseri umani da interessi comuni e dal
reciproco riconoscimento;
 L’IMMAGINAZIONE NARRATIVA ovvero coltivare la capacità di immaginare in
maniera simpatetica, di comprendere le motivazioni e le scelte degli altri, di capire
la sua storia personale, di intuire le sue emozioni, i suoi desideri e le sue speranze.
Gli uomini hanno bisogno di romanzi, opere teatrali, dipinti, poemi perché saranno
chiamati ad esprimere il loro volto (Meiklejhon)
L’arte, la letteratura, stimolano questa capacità di immaginazione, di giudizio, di
sensibilità. La narrazione insegna a considerare una persona o un luogo in cui si
raccolgono speranze, paure, felicità, dolore ma anche coraggio, dignità, onestà.
Abitua ad agire in maniera empatica. Empatia significa riuscire a mettersi nei panni
degli altri. Figurarsi la situazione porta a trattare in modo più rispettoso i deboli; ma
anche a mettersi nei panni di una donna, di un nero, di un omosessuale. Capiamo
quanto siamo simili ma anche diversi e quanto le esperienze vissute possano
influire sulle persone.
Dunque la letteratura guida l’immaginazione che promuove la compassione
essenziale alla responsabilità civile.

3. CHE COSA SI INTENDE PER “AUTOESAME SOCRATICO?”

E’ il metodo del dialogo di Socrate basato sul far nascere la verità nell’uomo.
Per autoesame socratico si intende un modo di riflettere e considerare la cultura di
appartenenza in chiave critica, non una barriera di incomunicabilità ma al contrario, con il
metodo socratico, cioè della ragione, della critica ed etica, di sottoporre al vaglio tutti gli
aspetti della vita all’interno di una cultura di appartenenza.
Socrate è considerato il vero oppositore dellla vecchia educazione che insegnava ai
giovani i valori tradizionali ad amarli e rispettarli senza mai metterli in discussione.
Socrate, invece, inverte il valore della tradizione, ovvero egli riconosce come unica autorità
la ragione. Incoraggia a pensare con la propria testa e a ripensare criticamente le proprie
convinzioni allo scopo di promuovere una democrazia riflessiva e liberale.

4. CHE COSA SI INTENDE PER DEMOCRAZIA RIFLESSIVA E LIBERALE?


Una democrazia che prende davvero a cuore il bene comune. Occorre formare cittadini
che abbiano la capacità socratica di riprendere criticamente le proprie convinzioni.

5. QUAL È IL VALORE DELLA RICERCA SOCRATICA?


Rendere i cittadini consapevoli attraverso l’utilizzo della ragione critica; stimolare
l’intelligenza.

6. QUALI SONO I PUNTI RELATIVI ALL’EDUCAZIONE SOCRATICA?


Sono 4:
 È diretta ad ogni essere umano:
 Dovrebbe adattarsi alla situazione e al contesto in cui l’allievo è inserito
 Dovrebbe essere pluralista (studio di norme e tradizioni differenti)
 Impone che i libri non diventino autorità.
Infatti Socrate non ha lasciato nulla di scritto perché riteneva che i libri sortissero un
effetto negativo per l’educazione:
- spingono a ricordare più che pensare;
- limitano il ragionamento critico, dimenticando che il vero fine dell’educazione è
l’attività della mente, insegnando loro a fidarsi passivamente delle parole scritte.

7. COME VIENE VISTO IL “PENSATOIO SOCRATICO?”


Come una fonte di corruzione del cittadino, un luogo dove i giovani imparano a giustificare
razionalmente la violenza sul proprio padre.
Infatti i capi ateniesi incolpano Socrate di aver corrotto i giovani ed egli si suicida.

8. COME DOVREBBE ESSERE L’EDUCAZIONE OGGI?


Secondo la Nussbaum c’è bisogno di un educazione socratica.
Ruolo centrale dell’insegnamento socratico è l’insegnante:
 un insegnante motivato è capace di stimolare gli interessi degli studenti in qualsiasi
campo;
 centrale è il suo impegno a formare studenti capaci di ragionare correttamente e di
giustificare i loro punti di vista, sia come cittadini che come uomini;
 centrale è non far passare la Filosofia come una disciplina elitaria, lontana dalla
dalla vita concreta

9. COSA SI INTENDE PER WOMAN’S STUDIES?


Woman’s studies è un approccio multidisciplinare all’analisi e alla conoscenza della
posizione e dell’esperienza delle donne nelle società patriarcali di oggi e di ieri.
Mills, con l’opera “sulla servitù delle donne” , 1869, affermava che gli uomini hanno delle
donne una conoscenza imperfetta e miseramente superficiale.
In molte università, come Harvard, Stanford University, le nuove ricerche sulla vita delle
donne stanno cambiando il mondo accademico, apportando modifiche e trasformazioni ai
contenuti e alle meodologie di corsi universitari.
I programmi di woman’s studies cercano, attraverso un approccio incentrato sulla
conoscenza delle donne, di sfidare le false rappresentazioni della donna nelle discipline
tradizionali: difatti hanno virtualmente trasformato le discipline che rientrano nei programmi
di scienze sociali e studi umanistici. Cercano di gettare una sfida alle maggiori forme di
discriminazione. Il contenuto di questi programmi è vario ma la maggior parte dei corsi
tende ad unire un analisi femminista dell’oppressione della donna con lo sviluppo delle sue
capacità pratiche, come le capacità decisionali.
In particolare hanno affrontato una tematica trascurata da altri studiosi, quale la famiglia:
più che un luogo di giustizia essa è spesso fonte di conflitti e manifeste ingiustizie; lungi
dall’essere un regno che esiste in natura , essa è strutturata da leggi che ne regolano il
matrimonio, il divorzio, l’affidamento dei figli.
Un obiettivo essenziale degli studi sulle donne è quello di rendere visibile l’impegno delle
donne nella società e nella cultura, rendendo, allo stesso tempo, chiaro il pregiudizio
maschile

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