intangibile, valori sociali e valori economici, diventando anche uno strumento pedagogico; un
documento con il quale un'organizzazione, che sia un'impresa o un ente pubblico o
un'associazione, comunica periodicamente in modo volontario gli esiti della sua attivit, non
limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili.
Il bilancio sociale ha fatto la prima apparizione nelle aziende profit come strumento attraverso cui
l'azienda valuta e comunica agli stakeholders e alla comunit comportamenti, risultati, impatti
delle proprie scelte e del proprio agire in merito a questioni sociali, ambientali ed economiche.
7. Perch sono utili i lavori di gruppo?
Perch si condividono idee e competenze e si stimola la creativit e se ne pu fare un bagaglio
personale.
8. Perch sono importanti i laboratori di narrativa?
Perch aiutano ad acquisire una competenza per lavorare sulla dimensionane affettiva.
9. La compresenza di Aldo Capitini:
La compresenza la presenza insieme di tutti gli esseri viventi (anche le piante e gli animali),
compresi i morti, che sono legati nella creazione di valori; nella vita sociale e politica si realizza
con l'omnicrazia, o governo di tutti: un processo in cui la popolazione tutta prende parte attiva
alle decisioni ed alla gestione della cosa pubblica; promuove la ricerca dell'agire sociale, che
corrisponde alla pi vasta interazione possibile tra esseri umani: ogni essere umano dovrebbe
agire tenendo conto di tutti gli altri.
Compresenza = strutturazione della coscienza come dimensione profonda con tutti gli esseri.
10. I COS
Aldo Capitini stato un politico, un filosofo ed un educatore italiano. Nel 1944 cerca di realizzare
un primo esperimento di democrazia diretta, fondando a Perugia il COS (Centro Orientativo
Sociale): uno spazio politico aperto alla libera partecipazione dei cittadini che non avevano potere
decisionale, ma certamente avevano quello consultivo e potevano discutere con gli
amministratori locali invitati, della gestione delle risorse politiche. Lo scopo dei COS era quello di
realizzare l'emancipazione pedagogica e la gestione del potere dal basso.
I centri erano attivati per periodiche riunioni e discussioni aperte a tutti, su tutti i problemi, dagli
amministrativi e locali ai generali e politici. L'esame dei problemi veniva fatto da amministratori e
cittadini, insieme, per garantire un metodo di apertura e trasparenza democratica.
Il principio fondamentale del COS quello di ascoltare e parlare: il cittadino, nel presentare le
proprie idee, fa posto a quelle degli altri, col risultato di uno scambio collettivo.
L'omnicrazia stata criticata da Bobbio in quanto, secondo lui, una civilt altamente tecnicizzata
sempre pi complicata e difficile da gestire e funziona solo se affidata a pochi esperti.
Per Capitini, il controllo dal basso non fa diventare ingegneri gli operai, ma serve a salvaguardare
ogni operaio nel luogo di lavoro, e nei suoi diritti e doveri di cittadino libero; il controllo dal basso
serve ad impedire che le soluzioni vadano a scapito della sua salute e della sua dignit.
11. Dovendo progettare, di cosa si deve tener conto?
Bisogna stendere il progetto nelle sue varie fasi ed identificare tutte le figure necessarie a
realizzarlo, se possibile usufruire di tutte queste figure (es. presidente del municipio dove si
deve realizzare il progetto, il comandante della polizia municipale, se il progetto coinvolge anche
lui), stabilire i giusti contatti, destinare i fondi. Se questa parte fatta bene, porta ad una
realizzazione pratica pi veloce.
12. Apicalit Pedagogiche
Le apicalit pedagogiche esistenziali rappresentano delle dimensioni della persona che si
ripresentano continuamente in ambito morale, politico, artistico, valoriale della stessa, e sono:
1. AMORE: Oltre ad essere un compito esistenziale per il giovane adulto, risulta essere anche
un valore fondamentale che, come precedentemente descritto comprende le virt della
speranza e della fedelt, dell'identit e della fiducia.
2. LAVORO
3. GIOCO
4. MORTE
Alimentano la traiettoria di vita adulta, promuovendo un'azione formativa volta al cambiamento,
al perfezionamento dei continuum e all'acquisizione di nuovi atteggiamenti esistenziali e nuovi
valori.
13. Cos' l'identit?
Maslow noto per aver ideato una gerarchia dei bisogni umani, la cosiddetta piramide di Maslow;
espose la teoria di una gerarchia di motivazioni che muove dalle pi basse (originate da bisogni
primari - fisiologici) a quelle pi alte (volte alla piena realizzazione del proprio potenziale umano
auto-realizzazione).
Secondo Maslow, bisogni e motivazioni hanno lo stesso significato e si strutturano in gradi,
connessi in una gerarchia di prepotenza relativa; il passaggio ad uno stadio superiore pu
avvenire solo dopo la soddisfazione dei bisogni di grado inferiore. Egli sostiene che la base di
partenza per lo studio dell'individuo la considerazione di esso come globalit di bisogni. Maslow
sostiene che il saper riconoscere i bisogni dell'individuo, favorisca un'assistenza centrata sulla
persona.
Ogni individuo unico e irripetibile; invece, i bisogni sono comuni a tutti; si condividono, ci
accomunano e permettono una migliore vita se vengono soddisfatti. Maslow suddivide i bisogni in
"fondamentali" e "superiori", ritenendo questi ultimi quelli psicologici e spirituali. Di fatto la non
soddisfazione dei bisogni fondamentali, definiti anche elementari, porta alla non soddisfazione di
quelli superiori. Le teorie di Maslow permettono di porsi in una condizione di autocritica
analizzando la personale capacit di soddisfare i propri bisogni e, in base a questi, di saper
comprendere quelli che sono le necessit dell'altro.
Prima fra tutte quella che vede nel suo concetto piramidale una svalutazione, o per meglio dire
una retrocessione a un livello inferiore, di alcune caratteristiche strutturali del s, come se fosse
possibile suddividere per gradi di nobilt una struttura cos complessa e interdipendente tra le
sue parti costitutive. Una ulteriore critica si rif sull'assente fondamento empirico della teoria di
Maslow, la quale soltanto basata su considerazioni non verificate sperimentalmente.
Inoltre, la complessit sociale data anche dal fatto che le lingue, le culture e le organizzazioni
sociali sono anchesse, come luomo, uniche e molteplici nel senso che sono simili nei fini e nelle
strutture, ma hanno applicazioni e contesti molteplici.
Secondo Demetrio, il s acquisisce una realt complessa e multidimensionale; lo descrive come
una dimensione che tiene insieme tutte le altre: un nucleo coscienziale. Nell'ambito della
complessit del s possibile individuare delle componenti e/o qualit vitali che in et adulta
rappresentano delle apicalit: continuum. Non esistono periodi significativi che si dissolvono del
tutto nel corso della crescita, ma momenti-asi in cui uno o pi continuum prendono il sopravvento
sugli altri e si rivela pi urgente, richiedendo pi attenzione e stimoli; i continuum pedagogici
individuati da Demetrio sono:
1. Riconoscimento del s: pratica dello specchio: potersi identificare rispetto a luoghi,
persone, compiti, capacit. L'individuo si percepisce positivamente se, attraverso
l'esperienza dell'amore e del lavoro, ha modo di riconoscersi e di essere riconosciuto dagli
altri;
2. Ludicit: pratica della leggerezza: esperienza del gioco che parte di dimensioni e di
valori fondamentali nella vita dell'essere umano; prende parte alla vita amorosa, alla
creativit e si esprime nell'uso pieno e gratificante del tempo libero; pu far sperimentare
il valore profondo della gratuit, in quanto appagante in se stesso;
3. Avventura: pratica della sfida: molto vicina al gioco; presente nelle gradi fasi di
transizione in cui di abbandonano consueti modi di essere per intraprenderne di nuovi. La
sfida richiede sempre l'affrontare qualcosa di nuovo e strutturare in se stessi nuove
capacit/abilit;
4. Magistralit: pratica riproduttiva: appartiene all'et adulta e si specializza nell'essere
genitori, insegnanti, educatori professionali, istruttori;
5. Decisionalit: pratica della scelta: ci si sente adulti quando si comincia a decidere e
quando si messi nelle condizioni di farlo;
6. Reciprocazione: pratica dello scambio: la relazione dimensione fondamentale della
persona; dimensione imprescindibile sia in ambito familiare che nell'intenzionalit
pedagogica pi esplicita e strutturata di altre agenzie formative;
7. Proiettivit: pratica del futuro: meditazione e introspezione, approfondimento di motivi
esistenziali: il soggetto tira fuori e valorizza le risorse accumulate: circolarit tra passato,
presente e futuro;
8. Auto-realizzazione: pratica dell'espressione: una delle dimensioni fortemente motivanti
legata ai meta-bisogni che nascono dai talenti personali e dalle qualit spirituali ispirate a
valori di giustizia, bont, bellezza, ed attivate dal desiderio di crescita personale e di
espressione ed affermazione della propria energia individuale in modo autonomo, originale
e creativo. un'apicalit che attraversa tutte le altre.
- Modelli macro-pedagogici di educazione interculturale
Analisi e confronto delle differenti scelte di azione pedagogico-didattica e d politica della scuola in
senso interculturale, effettuate nei maggiori paesi europei:
1. Modello assimilatorio: uno dei maggiormente utilizzati in passato: consiste nel progettare e
mettere in atto prassi/azioni/politiche/strategie, sia in senso macro-pedagogico, sia in senso di
educazione individuale, sia in senso strettamente didattico: lo straniero agevolato nella
comprensione della cultura autoctona e nello svolgere il ruolo che la societ ospitante ha stabilito
e definito.
2. Modello separatorio: detto anche anglosassone: tende a riconoscere le diversit inquadrandole
attraverso logiche di separazione. Il diritto a lingua e cultura originaria riconosciuto, ma non
viene minimamente preso in considerazione dal unto di vista educativo-formativo: si tende a
costruire isole etniche, sociali e culturali, in convivenza con l'ambito ufficiale e dominante.
3. Modello transculturale: si mescolano le culture, fino a creare un cultura completamente nuova,
con due modelli applicativi:
- strategie di fusione delle culture pre-esistenti
- strategia di annullamento delle culture pre-esistenti e nascita di una nuova cultura.
- Case Histories
Auslanderpadagogik tedesca: anni '70: reazione al forte flusso migratorio di lavoratori stranieri.
Pedagogia sociale per stranieri, con duplice obiettivo, dopplestrategie:
_ integrazione nelle scuole tedesche dei bambini di origine straniera;
_ operare per far rimanere intatta la capacit di rientro dei figli di immigrati nel paese di origine.
Melting Pot: applicato nei primi del '900 negli USA, in zone con prevalente disomogeneit
etnica. Forte sentimento di negazione delle culture originare, instillando il concetto di
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