L’ambito del diritto è collegato alla dimensione umana e all’amo sviluppo del vivente. Se
così non fosse niremmo per ragalare quest’ambito al diritto positivo.
Se noi con niamo l’intero ambito della giuridicità alla positività ci consegnamo alla
statualità del diritto e nascono i problemi (sei cittadino sei mio amico, non sei cittadino sei
mio nemico o almeno indi erente come se appartenesse ad un altro genere).
Abituarci a vedere il diritto come una dimensione innata che appartiene ad ogni uomo ma
questa attitudine si svilupperà in modi diversi in base ai contesti in cui ognuno nasce e si
sviluppa.
L’origine del diritto a onda le sue radici che non sono solo razionali anche in un humus
che è irrazionale.
L’ambito della giuridicità viene sviluppato da subito nel bambino sin dalla nascita nella
sfera sentimentale.
Lo stupore e la curiosità verso l’altro è ciò che caratterizza il giurista e deve muovere
l’ambito della nostra giuridicità.
Carlo Rovelli: <<ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la
gentilezza>>
In molte culture di altri popoli sia asiatiche che africane il diritto visto come norma
giuridica è visto come qualcosa di lontano. Ad esempio se pensiamo al popolo cinese
quando si devono risolvere controversie le si preferisce risolvere in modo privato,
rivolgendosi ad un mediatore o un saggio, rivolgersi all’istituzione giuridica viene visto
quasi come un’umiliazione.
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Ci sono luoghi dell’anima -prima ancora che del mondo- in cui prendono forma e si
strutturano attribuzioni di senso del mondo, interno ed esterno, e non mere e astratte
quali cazioni o imputazioni giuridiche.
L’autonomia è un percorso graduale che consente alle nostre facoltà cognitive e morali di
rappresentarci come autonomi. Noi siamo dipendenti dall’alterità sin dalla nascita.
Noi da bambini dipendiamo da latte persone perché non abbiamo lo sviluppo morale e
cognitivo per percepirci come autonomi.
Un patrimonio di risorse interiori nutrite dall’a ettività e dalla ducia nei confronti di chi
con gratuità si prende cura, ascolta e comprende che ingenera i percorsi del reciproco
riconoscimento e alimenta lo sviluppo di attitudini, disposizioni e capacità a costruire
legami di senso con il mondo è con gli altri, ampliando la ri essività su se stessi e sulla
vita, e su se stessi in relazione alla vita, ossia sulla propria identità razionale in continua
evoluzione.
Le modalità con cui si educa sono importantissime nel favorire o nel far regredire lo
sviluppo della nostra capacità giuridica, un conto è il genitore che reagisce con violenza e
un conto è il genitore che giusti ca al minore il perché non si reagisce con aggressività.