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I temi del buon governo e della tirannide sono al centro delle opere di Jean Bodin e di Althusius. Bodin è il
teorico del moderno concetto di sovranità, inteso come potere assoluto e perpetuo proprio dello Stato.
Secondo Althusius, invece, la sovranità appartiene alla comunità politica nel suo insieme, cioè al popolo, il
quale sceglie un proprio rappresentante e gli conferisce alcune funzioni di governo, ma solo ed
esclusivamente perché le eserciti nell’interesse della comunità politica. Per questo, se chi governa esercita
le funzioni che gli sono state attribuite dalla comunità in modo iniquo o in vista di un interesse personale, è
legittimo e doveroso da parte della comunità politica mettere in atto una serie di misure di resistenza a
questo comportamento, fino ad arrivare alla sua destituzione o addirittura il tirannicidio (se necessario)
(diritto di resistenza).
Althusius e Bodin sono due voci estremamente importanti all’interno di un dibattito dottrinale molto
ampio. A partire dalla pubblicazione dell’opera di Bodin, moltissimi giuristi riflettono e scrivono intorno al
problema della sovranità: come la si debba intendere, anche a seconda delle differenze storico-geografiche.
Bodin e gli altri autori che riflettono intorno al problema della sovranità continuano a citare una serie di
opere e luoghi celebri della scienza giuridica tardo-medievale, a partire da un complesso di trattati di
Bartolo da Sassoferrato (metà Trecento), in cui Bartolo sviluppa la sua riflessione intorno al governo della
civitas, alle forme di governo, al concetto di buon governo e di tirannide come governo degenerato.
Lo schema classico che si era definito contemplava tre forme di governo rette, perché indirizzate al bene
comune:
- Monarchia = governo di uno solo, che governa in modo retto e giusto;
- Aristocrazia = governo dei migliori (pochi ma buoni), che governano in modo retto;
- Democrazia = governo della comunità politica, che riesce in armonia ad autogovernarsi attraverso
un sistema di elezione delle magistrature, in particolare sul modello della polis greca, cioè della
piccola comunità. Questo è il modello di riferimento dei comuni medievali, che ambiscono, e sotto
certi aspetti riescono, ad autogovernarsi in forma democratica.
A queste tre forme di governo rette corrispondo tre forme di governo degenerato, che si hanno quando la
forma di governo di base opera non più nella direzione del bene comune e della giustizia, ma in modo
iniquo;
- Tirannide;
- Oligarchia;
- Oclocrazia.
In questa tipologia classica, il concetto di tirannide indica una forma specifica di governo degenerato: il
governo di uno solo che governa in modo iniquo, nel proprio interesse o solo nell’interesse di una parte del
popolo. In questo senso in Aristotele troviamo una netta contrapposizione fra i concetti di monarchia e
tirannide. Per Bartolo la tirannide diventerà la forma di governo iniquo per eccellenza: non solo il governo
iniquo di uno solo, ma anche di un gruppo ristretto o della comunità politica. Dunque la tirannide assorbe
oligarchia e oclocrazia.