C0NCETTO DI DEMOCRAZIA

L’origine della democrazia si fa risalire alla Grecia quando ad Atene si ebbe un

processo di radicale riforma delle isttuzioni in cui il potere spetaaa a tut i nat
liberi, cioè i citadini a pieno ttolo e gli stranieri che aaessero riceauto il dirito di
citadinanza.
Nei secoli successiai si afermarono le monarchie ellenistche e si ebbe la parabola
discendente della democrazia classica sino al suo completo disfacimento con
l’aaaento della dominazione romana.
Vale il principio enunciato da Ulpiano che “quod principi placuit legis habet
aigorem”, però, fonte di legitmazione dell’Autorità è comunque il popolo, che
detene il potere e conseraa il dirito di creare la legge atraaerso la consuetudine.
Nel periodo medieaale e rinascimentale (dal 13° al 16° sec.) si contrappone il tema
fra regno e repubblica o tra repubblica e principato.
Democrazia signifca “potere del popolo”. L’art 1 della nostra Costtuzione aferma
che la soaranità appartene al popolo che la esercita nelle forme e nei limit della
costtuzione.
Per democrazia direta si intende l’esercizio di alcuni poteri pubblici da parte del
popolo atraaerso riunioni in assemblea o referendum.
Per democrazia rappresentataa, il popolo elegge i propri rappresentant negli organi
dello stato in base a programmi da quest presentati speterà poi ai rappresentant
operare le scelte utli ad atuare il programma.

CONCETTO DI DITTATURA
A Roma la ditatura sorge nel 500 a.C.. Il ditatore, fornito di imperium maior, ha
pieni poteri ciaili e militari.
L’età contemporanea è stata teatro di diaerse esperienze ditatoriali.
Ricordiamo la ditatura di Napoleone in Francia, le ditature comuniste in Unione
Soaietca, in Cinai le ditature, fascista in Italia (Mussolini) ed in Germania (Hitler)
nonché le aarie ditatura nell’America latna.
Le ditature moderne e contemporanee si sono fondate sul ruolo determinante di
una singola personalità o di oligarchie pubbliche, burocratche o di partto.
Diferisce, pertanto, dalla democrazia, in cui il potere è atribuito al popolo.