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Farmaco-Recettore
curve concentrazione-risposta e dose-risposta
La maggior parte dei farmaci per indurre una risposta deve interagire
(legarsi) con uno specifico bersaglio molecolare (proteine).
Non rientrano in questa categoria
! Antiacidi
! Scavengers per radicali liberi
! Lassativi
FARMACI E MECCANISMO D’AZIONE
1) RECETTORI DI MEMBRANA
2) RECETTORI INTRACELLULARI
RECETTORI DI MEMBRANA: RECETTORI CANALE
Eccitatorio: acetilcolina,
glutammato, serotonina
(apertura dei canali Na+ con
conseguente depolarizzazione)
DAG PK-C
+
PIP2 IP3 + Ca++ RS
Ca++
PL-C
R +
Ca++
Gq GTP
+ PK-A
GDP ATP cAMP
+ -
R Gs AC Gi R
Cascata amplificatrice
1° messaggero neurotrasmettitori - ormoni
recettori
proteine G
IP3
Ca 2+
calmodulina fosfatidilserina
effetti biologici
RECETTORI ACCOPPIATI ALLE PROTEINE G
Le proteine G:
Tipo Recettori Effettori
Ammine β-adrenergiche,
Gs istamina, 5-HT, glucagone
↑ cAMP
↓ cAMP,
Ammine α-adrenergiche, Ach
Gi1, Gi2, Gi3 (muscar), 5-HT, oppioidi etc.
apertura canali K+
(↓ frequenza cardiaca)
Ach (muscar), 5-HT, ↑ PLC
Gq bombesina etc. (↑ IP3, DAG, Ca++ citopl)
G0 Neurotrasmettitori cerebrali
• Desensitizzazione recettoriale
(in recettori accoppiati alla G-protein)
Sistemi di modulazione del segnale
Risposta Nessuna
biologica Risposta
Si definisce AGONISTA un farmaco che si lega ad un recettore e genera
una risposta biologica. Generalmente un agonista riproduce gli effetti
dei ligandi endogeni.
Un ANTAGONISTA è un farmaco che interagendo con un recettore non
produce da solo alcuna risposta ma modifica l’interazione dell’agonista
con il recettore diminuendone la risposta.
Attivazione dei recettori: valutazione degli agonisti
E [RF]
=
E max [R T]
Attivazione dei recettori: valutazione degli agonisti
[R] [F]
poichè [R T] = [R] + [RF] e [RF] =
KD
Sostituendo avremo:
[R] [F]
E [RF] E KD
= =
E max [R T] E max [R] + [RF]
Emax [F]
che diviene: E=
K D + [F]
Si ottiene un effetto pari al 50% dell’effetto massimo quando [F]= Kd
La concentrazione di agonista che determina il 50% dell’effetto
massimo viene definita EC50.
Attivazione dei recettori: valutazione degli agonisti
La maggior parte delle interazioni farmaco-recettore può essere
descritta con un’equazione analoga all’equazione di Michaelis-
Menten usata per descrivere le interazioni enzima-substrato
Emax [F]
E= • Il legame tra il Farmaco e Recettore
K D + [F] aumenta all’aumentare della dose.
Attivazione dei recettori: valutazione degli agonisti
Effetto %
EC50
EC50
Affinità
E’ la capacità di un farmaco di legarsi al recettore ed è espressa
dalla costante di dissociazione KD
Attività intrinseca
E’ la capacità del farmaco di indurre una risposta biologica (α)
Attivazione dei recettori: valutazione degli agonisti
EA α [A]
La risposta biologica allora sarà: =
E max KA + [A]
A= agonista pieno
EmaxA
B= agonista parziale
EmaxB Emax B
KDA
α=
Emax A
KDB
Agonisti inversi:
! hanno azione opposta a quella degli agonisti e riportano il
sistema recettoriale costitutivamente attivato allo stato
basale.
! Possono essere utili in alcune malattie caratterizzate da
anomalie funzionali del recettore dipendenti, ad esempio, da
mutazioni
R R* R: recettore inattivo
R*: recettore attivo
Se in presenza di un antagonista si
osserva uno spostamento parallelo
verso destra, senza che venga
alterata la risposta massima
dell’agonista, l’antagonismo viene
definito sormontabile.
log [agonista]
Attivazione dei recettori: attività degli antagonisti
Farmaco Farmaco
Antagonismo competitivo Agonista Antagonista
Gli antagonisti possono interagire con lo stesso sito
dell’agonista e quindi competere nell’interazione
con il recettore.
Effetto percentuale
Se in presenza di un antagonista si
osserva una diminuzione della
risposta massima dell’agonista,
l’antagonismo viene definito
insormontabile.
.
log [agonista]
Attivazione dei recettori: attività degli antagonisti
Effetto percentuale
Effetto percentuale
log [agonista] log [agonista]
log [agonista]
Attivazione dei recettori: recettori di riserva
A+B+R
KA KB
R—A+B R—B+A
log [agonista]
La frazione recettoriale occupata da un agonista [RA] / [RT] in
presenza di un antagonista può essere così calcolata:
[RT] = [R] + [RA] + [RB]
[R] ed [RB] si possono ricavare dai rispettivi equilibri:
sostituendo avremo:
KA KA [B]
[RT ] = [RA] +1+
[A] KB [A]
[RA] 1
=
[RT ] KA KB + KB [A] + KA [B]
K B [A]
[RA] [A]
=
[RT] [B]
KA 1+ + [A]
KB
log (X - 1)
Quando la retta ha pendenza = 1
l’antagonismo è competitivo
Se X = 2 avremo che
(n = 1)
log KB = log [B]
log [B]
L’intercetta viene chiamata pA2 e rappresenta il logaritmo negativo
della concentrazione di antagonista competitivo che determina il
raddoppiamento della concentrazione dell’agonista per l’ottenimento
del medesimo effetto in assenza di antagonista.
pA2 = - log KB
pKB = pA2
Farmaco Farmaco
Antagonisti allosterici Agonista Antagonista
log (x - 1)
log KB
log [B]
Come evidenziare un antagonismo allosterico?
Gli antagonisti non competitivi competono con l’agonista per lo stesso recettore
ma non per lo stesso sito.
I due siti sono tra loro indipendenti e l’inibizione provocata da B non è
influenzata dalla concentrazione dell’agonista A.
La curva dose risposta non viene spostata verso destra ma si ha un
abbassamento della risposta massima ottenibile con l’agonista.
A B C
A: nessun Antagonista
Effetto massimo
percentuale
B: Antagonista competitivo noto (S)
C: S+Antagonista competitivo D
D: S+Antagonista non competitivo
log [agonista]
Un metodo semplice per calcolare la potenza di un antagonista consiste nella
determinazione della concentrazione che determina l’inibizione del 50 % della
risposta massima dell’agonista.