• Gli enzimi possono essere usati come strumenti analitici per identificare o
quantificare sostanze chimiche specifiche in soluzione.
• E’ possibile determinare la presenza e la quantità di un determinato
enzima in un fluido biologico misurandone l’attività con substrati specifici.
• Possiamo determinare i parametri cinetici (KM , Kcat o attività specifica) di un
particolare enzima.
• SAGGI DIRETTI
E + S E + P (prodotto colorato - cromoforo
o fluorescente – fluoroforo)
Esempio:
O O-
C
C O + NADH
CH3
Piruvato Lattato
Deidrogenasi
(LDH)
O O-
C
H C OH
+ NAD+
CH3
Lattato
• SAGGI ACCOPPIATI
PRELIEVO DI ALIQUOTE
AD INTERVALLI DI TEMPO
ENZIMA REAZIONE
+ La reazione viene bloccata con
IN
SUBSTRATO CORSO acido, denaturanti delle proteine,
calore, inibitori dell’enzima
Il prodotto di reazione viene
quantificato con vari metodi
2a FASE
P-X metodi
colorimetrici
1a FASE X
Quantificazione
E1 + S E1 + P con HPLC
Metodi radioisotopici
Esempio:
[GSA] = 1 mM
Pendenza = vi (mM s-
[GSA] = 0,7 mM
1
)
[GSA] = 0,5 mM
[GSA] = 0,4 mM
Come si misura l’attività di un enzima ?
DO = lc c = DO/l
v = d[S]/dt
v =d[DO/l]/dt
Gli enzimi plasma-specifici svolgono la loro funzione nel plasma (gli enzimi
che regolano la coagulazione, la lipoproteina lipasi, la lectina-colesterolo
aciltransferasi, etc.).
Gli enzimi non plasma-specifici non esercitano nel plasma alcuna funzione
fisiologica.
Si distinguono in:
- enzimi di secrezione che si trovano nel siero perché secreti da alcune
cellule ghiandolari (amilasi, lipasi, fosfatasi) e vengono eliminati attraverso le
vie biliari o attraverso le urine.
- enzimi legati al metabolismo cellulare che sono presenti nelle cellule in
elevata concentrazione.
Alterazione dei livelli plasmatici
dovuta a :
• Alterata sintesi
• Variazione della quantità di tessuto
• Variazione nella permeabilità cellulare
• Alterazione nella velocità di inattivazione/
degradazione
• Ostruzione di una normale via di escrezione
• Altri fattori che influenzano l’attività (inibitori,
carenza di cofattori...)
Quando le strutture cellulari vengono danneggiate gli
enzimi cellulari si liberano e si riversano nel circolo
sanguigno.
Per dosare l'ALT si utilizza una reazione accoppiata utilizzando l'enzima lattico
deidrogenasi che agisce sul substrato piruvato prodotto dall'ALT. Quanto più acido
lattico si forma dal piruvato ad opera della lattico deidrogenasi tanto più è presente
l'ALT.
Quindi la diminuzione di assorbanza a 340nm allo spettrofotometro misura
l'attività enzimatica dell'ALT
LDH
Piruvato + NADH + H+ <=> Lattato + NAD+
Si segue la scomparsa del NADH a 340 nm
AST, Aspartato aminotransferasi (Sinonimo GOT): 0-35 U/L
E’ contenuto in diverse cellule ma risulta particolarmente concentrato in particolari
distretti delle cellule epatiche (mitocondri) e del tessuto muscolare e cardiaco.
Il fatto che siano localizzati all’interno di subunità cellulari fa sì che si abbia , un rilascio
più lento dell’enzima nel sangue a seguito di danni che coinvolgono il fegato, ma ciò
indica anche un danno più grave alle cellule del fegato o dei muscoli.
Per dosare l'AST si usa l'enzima malato deidrogenasi che utilizza come substrato
l'ossalacetato prodotto dall'AST. Quanto più acido malico si forma dall'ossalacetato ad
opera della malato deidrogenasi tanto più è presente l'AST.
Quindi la diminuzione di assorbanza a 340nm allo spettrofotometro misura l'attività
enzimatica dell'AST.
I metodi selettivi si basano sull’ inibizione selettiva di uno o più isoenzimi, seguita dalla
misura dell’attività residua.
• Catalizza la reazione
Ac. piruvico + NADH + H+ Ac. lattico + NAD+
Isoforme LDH
e prevalenza nei tessuti
m. scheletrica
rene
5 4 3 2 1 5 4 3 2 1
m. cardiaca
fegato
5 4 3 2 1
emazie
5 4 3 2 1
5 4 3 2 1
Valori elevati di LDH si osservano:
Nell’infarto del miocardio
In malattie epatiche
In anemie emolitiche e anemia perniciosa
Nella leucemia
In malattie muscolari (es. distrofia muscolare).
Dosaggio dell’LDH
La striscia di carta viene messa a contatto con acido lattico e NAD al termine della
reazione si forma piruvato e NADH.
Fosfatasi alcalina.
La fosfatasi alcalina (AP) è una glicoproteina a struttura dimerica
contenente zinco, che catalizza l'idrolisi a pH alcalino di numerosi
fosfomonoesteri. Essa è specificatamente associata a membrane
citoplasmatiche e microsomi delle cellule della mucosa dell'intestino
tenue e del tubulo convoluto prossimale del rene, degli osteoblasti,
degli epatociti e del sinciziotrofoblasto placentare.
Prodotta dal tessuto osseo , fegato, intestino, placenta.
Ne sono noti vari isoenzimi.
Valori normali:
bambini fino a 15 anni <300 UI/L;
ragazzi da 15 a 18 anni <400 UI/L;
adulti <170 UI/L.
M M M B B B
– Muscolatura cardiaca 80 20 0%
– Cervello 96%
Gli isoenzimi della
creatina chinasi
• Dimero costituito di subunità B
(brain) e M (muscle)
• Nell’infarto aumentano precoce-
mente CK totale, CK-MB(2) e CK-
MM(3)
Determinazione
CK-MB massa
Myo
cTpn
2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 24 36 48 60
Gli enzimi sono proteine dotate di attività catalitica
E+S ES EP E+P
Fluorescence
Optical
Absorbance
Path
Cell
Mixer Stopping
Syringe
Oxyferryl-Hb Indole
Drive
“Stopped-flow Spectroscopy”
Fluorescence
Optical
Absorbance
Path
Cell
Mixer Stopping
Syringe
A B
Drive
Equazioni cinetiche
[B] ~ [B]0
k‘ = k [B]
Tempo [s]
Calcolo della costante bimolecolare
K' [s-1]
α tang α = K'/[B] = K
Concentrazione di A [M]