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–>Perché questa lezione? Perché la cultura maya è una cultura olistica, oggi si parla di
olistica in modo superficiale e l’approccio olistico è l'unico mondo per risolvere i problemi
globali.
–>Tutti impariamo da tutti.
–>Un mondo con profonde disuguaglianze sociali, viviamo in un sistema violento,
neoliberista, patriarcale, razzismo, discriminazioni. Esse sono peggiorate ne tempi di
pandemia, per questo è importante pensare all’educazione olistica.
–>L’educazione olistica riguarda il tutto interconnesso e multi connesso, le disuguaglianze
e le iniquità associate con i disagi ambientali e sociali creano grandi divari nelle comunità
umane, per professare un’educazione olistica è necessario un impegno etico e politico per
scontrarsi e modificare gli schemi imposti dall’egemonia dal colonialismo.
–>L'educazione olistica e l’innovazione (dal greco olos ovvero a tutti, alla totalità) trovano
origine negli anni ‘90 con la dichiarazione di Chiacogo sull’educazione (1990) e con la
conferenza interazionale sull’educazione olistica celebrata dal 1993.
–>Se si riesce a configurare il TUTTO con le sue parti e le sue interconnessioni si può
generare cambiamento, il processo di educazione necessita uno studio sistemico delle
relazioni, non bastano le discipline scientifiche ma devono essere compensate con l’arte la
spiritualità intesa come esperienza formante.
L’educazione nel 21° secolo è una azione multi pedagogica, euristica il cui pensiero
sistemico di sintesi coniuga saperi, modo di sapere, emozioni e spiritualità. Un’educazione
olistica sviluppa un’integrità dell’essere umano nel suo essere individuale e collettivo.
–>Gli elementi di una educazione olistica sono: la totalità, unità, sviluppo, evoluzione
qualitativa e spiritualità. Il bene comune è il principio olistico. L’etica del bene, del
benessere della comunità integrata col mondo e delle sue relazioni è la struttura che
collega al tutto il paradigma educativo.
–>L’educatore deve:
• influenzare sé stesso che si deve porre domande e mettersi in discussione per trovare il
miglio metodo educativo che si basa sulla relazione,
• creare un contesto educativo che si basa sull’ascolto attivo e sull’inclusione,
• integrare la visione macroscopica della globalità e interfacciarla con la visione
microscopica dell’ambiente educativo.
L’educazione si deve basare sulla rottura degli schemi imposti, sul dialogo attivo e sulla
decostruzione e costruzione di nuovi schemi culturali sociali etici, che conducono al
benessere della comunità che è in cambiamento e che deve cambiare ma per ricercare
l’evoluzione delle metodologie didattiche che possano creare un pensiero etico divergente
e critico.
I sentieri formativi non sono imprescindibili dall’etica e dalla identità socio politica
dell’educatore che non può essere neutrale ma che deve possedere valori democratici che
siano in grado di rispettare anche saperi diversi e divergenti rispetto alle proprie
convinzioni culturali sociali e spirituali