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CAPITOLO 1

SOCIETÀ MODERNA: caratterizzata da una pluralità di elementi che da un lato seducono (globalizzazione)
mentre dall’altro generano insicurezza precarietà ed esclusione. —> pedagogia= nuove sfide.

I MEDIA: diffondono stili di vita falsi e deleteri. La pedagogia deve costruire proposte educative efficaci e
durature.

SPAZIO: esiste solo grazie a chi lo abita. Rende possibili connessioni tra le cose. Non è né neutro, fisso e
immutabile. L’uso dello spazio è fondamentale in educazione.

EDUCAZIONE: doppia dimensione:


1. Progettuale
2. Relazionale
Un progetto non può nascere dall’isolamento o emarginazione. Ma nei luoghi dove è possibile instaurare le
relazioni positive con gli altri.

OGGI —> CRISI DELLA POLITICA (crisi dei valori e dei modelli educativi) + SCARSA PARTECIPAZIONE (base
della cittadinanza)
L’uomo avverte il bisogno di una forte attenzione educativa => educare alla responsabilità.
L’uomo è un animale sociale non può fare a meno di vivere vivere con gli altri.

PEDAGOGIA DEI VALORI: mira ad attribuire all’esistenza un valore parente e valore tutto ciò che ciascuno
desidera.
Desiderio (racchiude in chi esprime un valore positivo)
Valore: ciò che viene considerato apprezzabile da tutti a una validità universale
Nuovo senso di partecipazione: alla base vi è un’intenzionalità e presuppone un coinvolgimento attivo.

CAPITOLO 2
I LUOGHI DELL’EDUCAZIONE FAMIGLIA, SCUOLA E GRUPPO DEI PARI
CRISI DELLA GENITORIALITA’ (influisce sulla costruzione identitaria dei giovani): crisi dei codici materno e
paterno.
-La pedagogia deve indagare sul concetto di autorità in chiave moderna.
Definisce l’eccesso degli -ISMI come dominio, strumentalizzazione, che non porta all’indipendenza,
responsabilità e al governo di sé ma esige ubbidienza cieca (accettazione passiva).
-La famiglia non è solo un gruppo sociale caratterizzato da stessa residenza, riproduzione cooperazione ma è
una struttura finita di adultità.

Oggi —> CRISI DELL’ADULTITA’ (la sua radice sta nella percezione della responsabilità) + SCOMPOARSA DI
ALCUNE FASCE D’ETÀ (scomparsa dell’infanzia, lunga interminabile adolescenza)

-È necessario recuperare la figura del padre affinché essa risulti essere essenziale nella costruzione del
progetto educativo in famiglia (lavoro che permette di sviluppare nei figli la PERSONALITÀ e L’AUTONOMIA)
-Oggi viviamo in un tempo in cui le famiglie faticano ad adempiere ai loro specifici compiti pedagogici. Per
educare bisogna tener conto di tre punti fondamentali:

 Non è possibile educare senza esprimere in chiave positiva l’autorità.


 Il processo educativo è bidirezionale (l’adulto può autocorreggersi)
 L’autorità favorisce la conquista della “governo di sé“ in un percorso di costruzione
identitaria finalizzata a promuovere la libertà personale.
Il recupero dell’autorità passa attraverso il recupero del proprio essere adulti e quindi investiti di
responsabilità educative.
L’insicurezza parte da se stessi e si recupera nella società.
Oggi c’è un forte individualismo.

-L’ART. 30 della costituzione italiana descrive le funzioni generali e in particolare i diritti e i doveri demandati
ai genitori.
Dal punto di vista pedagogico, però, la costruzione di un’alleanza cooperativa tra madre e padre non implica
necessariamente l’uguaglianza dell’esercizio dei compiti genitoriali, poiché le condotte di ciascuno si
iscrivono in codici differenti:
 Materno: coincide con il bisogno di essere riconosciuti, accuditi e amati incondizionatamente.
Qualità affettive + promozione di fiducia speranza.
Appartenenza, legame, garantire sopravvivenza
 Paterno: sancisce la separazione tra il bambino e la madre tanto spazio il desiderio di indipendenza
(facilitare l’ingresso nella società). Risponde al bisogno di esistere con un significato:
-Qualità etiche.
-Autonomia, efficienza, dovere.

OGGI—> emancipazione della donna —> rimescolamento dei codici: la figura paterna assume anche la
funzione affettiva di cura. (in passato vi era una visione patriarcale di padre-padrone).

TRIANGOLO PRIMARIO: relazione tra madre-padre-figlio (insieme complessivo)—> dinamismo educativo


Padre uguale guida autorevole che favorisce la conquista dell’indipendenza personale (oggi è sempre più
difficile uscire dal contesto familiare)
Baumann: concetto di liquidità/responsabilità.

SCUOLA COME PALESTRA DI DEMOCRAZIA


Famiglia scuola: luoghi importanti dove si sviluppa la responsabilità sociale.
La scuola sviluppa il concetto di SOLIDARIETÀ (scuola-comodità) che apre a quella di cittadinanza (forma
cittadini responsabili delle proprie azioni nel rispetto della comunità.) da classe a società.
AGIRE SOLIDALE: da benefici per sé stessi e per gli altri (bene comune).

Bertolini dice che ognuno di noi, nei luoghi in cui si trova nelle funzioni che esercita, deve sempre chiedersi
quale sia la sua responsabilità politica (verso se stesso verso gli altri.)

WELFARE: investimento sociale particolarmente adatto all’educazione (beneficio pubblico).


Mira a definire l’idea di “stato di benessere” alla cui base vi sono i concetti di rispetto, dignità e
cittadinanza.

Dignità: capacità di riconoscere gli altri se stessi come cittadini del mondo, riconoscendo rispettando ogni
alternità come caratterizzante.
Identità: sottolinea la assoluta singolarità della persona “ognuno è identificabile secondo una precisa
caratterizzazione (persona unica inimitabile meritevole di rispetto e riconoscimento)

Nell’odierna civiltà dei consumi l’umanità è fatta di manichini.


La pedagogia è chiamata combattere la cultura mercantile che nega l’identità.
La scuola—> non guarda solo i risultati ma anche alla qualità delle relazioni.

Comunicazione (dialogo): è l’elemento determinante all’interno di una relazione educativa.


A scuola si pratica collaborazione, corresponsabilità, dialogo rispetto reciproco
PARTECIPAZIONE (Ogni uomo è parte integrante forza attiva della comunità pur nel rispetto di ogni
singolarità)
Vi è uno stretto legame tra pedagogia e politica: in entrambe vi è una razionalità pratica.
È necessario un intervento educativo nella politica per promuovere la responsabilizzazione delle letture e la
presa di coscienza dell’importanza di essere cittadino del mondo.

-centralità della persona come valore valore assoluto—> personalismo pedagogico

OGGI—> la razionalità pratica mira alla produzione di servizi e beni beni (si parla di soggetti e non di
persone).
La forma italiana di Welf è di tipo assistenzialistico: mira ad aiutare i soggetti in stato di difficoltà (supporto
economico).
-si parla di soggetto svantaggiato che necessita di aiuto e assistenza. Cioè a causato una stigmatizzazione di
queste persone.
Soggetti portatori di una condizione di diversità—> stereotipo (impressioni distorte, base dei pregiudizi)
Il rispetto l’unico principio che lega la dignità umana l’identità personale.
Rispetto: deve diventare fondamento per la definizione di una politica di sostegno alla persona (non più
assistenza soggetto).

Bertolini analizza le cause della crisi della Welfare State ricollegandole principalmente a motivi economici
ma anche a motivi culturali e pedagogici.
È necessario ripensare il concetto di bisogno, scardinandolo dal contesto economico, l’idea di realizzare
davvero quel miglioramento della qualità della vita. (Nuovo welfare di sostegno reale della persona).

CAPITOLO 3: LA SOLIDARIETÀ COME CATEGORIA MORALE


Da Stato assistenziale a Stato sociale attivo: fondato su libertà di scelta e responsabilità della persona.
È necessaria una nuova lettura del volontariato, inteso non più come terzo settore ma come supporto e
aiuto dell’azione dello Stato, in campo socio politico.
Esso è agire pratico, intenzionale e responsabile: presuppone un donarsi.
Donare significa la capacità del singolo di “dare” agli altri senza che vi sia un ritorno (utile o gradito).
Es. Fare la carità ai poveri a volte serve per soddisfarne la propria coscienza. —> perdita di autenticità

La generosità deve essere fino a se stessa (libertà+ gratuità)


Chi educa duna una parte di sé, ma anche l’educando contribuisce alla formazione dell’educatore—>
educazione uguale scambio (non trasmissione).

IL TEMPO E LO SPAZIO COME CATEGORIE PEDAGOGICHE


Il rapporto educativo si colloca in un determinato tempo e spazio. l’educazione porta l’uomo a realizzare se
stesso in dialogo con il mondo, in in un’esistenza ricca di valore valore dove l’empatia genera moralità.
Per KOHLBERG la moralità è il prodotto naturale di una tendenza umana universale verso l’empatia del
risultato dell’interesse umano per la giustizia, la reciprocità e l’uguaglianza.
LASH afferma che gli uomini vivono “la giornata” rifiutando il passato e hanno paura del futuro.
Scommessa del III millennio—> ricerca di nuovo umanesimo (ricerca dell’uomo autentico)
Baumann parla di “vita frammentate“ vissute episodicamente (eventi senza connessioni)
PARIOTTI dice che il multiculturalismo non nasce dal pluralismo, ma dalla diversità dell’interessi e dei
bisogni—> pluralismo delle culture.
OGGI—> il concetto di libertà è confuso con quello di liberazione soddisfare ogni desiderio.

FARE PRATICA DI SOLIDARIETÀ (categoria pedagogica)


Solidarietà: categoria morale fondata sulla capacità di praticare e prestare il proprio aiuto e la propria
partecipazione emotiva e i disagi degli altri.
Nell’idea italiana aiutano più come assistenza ma come sostegno la persona.
Prima svolta storica: prima guerra mondiale mondiale.
1919: venne istituita la commissione Rava (sistema globale di assicurazione obbligatoria per rischi lavorativi)
 Prime forme di Welfare State
 Il regime fascista però ostacolò la strada per il welfare (attuava provvedimenti selettivi)
 Articolo 38 costituzione (ogni cittadino inabile al lavoro sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha
diritto al mantenimento e all’assistenza sociale)
 Negli anni 80 il welfare raggiunse il suo apice
Volontariato: massima espressione della solidarietà.

CAPITOLO 4 ORIZZONTI E PERCORSI DI UNA NUOVA REALTÀ


Analizzare il rapporto tra le politiche sociali e le politiche educative nella prospettiva di un rinnovamento del
welfare state.
Crisi economica: ha generato l’insorgere di nuove categorie sociali vulnerabili.
Persona:
-Identità (sottolinea l’assoluta singolarità della persona)
-Dignità (capacità di riconoscere gli altri se stessi come cittadini del mondo)
Obiettivo: educare alla cittadinanza dal punto di vista sociale interculturale.

-L’idea di educazione civica nasce nel 1958 con la loro ministro dell’istruzione Aldo Moro (due ore
settimanali nelle scuole superiori) materia poco definita.
-2008 essa venne affiancata l’insegnamento di storia e geografia legge Moratti) materia trasversale quindi
non materia.
-educazione alla cittadinanza ho già assume la forma di educazione politica, intesa non solo come
formazione alla partecipazione ma principalmente conformazioni al politico in tutti luoghi sociali.significa
preparare cittadini del futuro.
-scuola= agenzia educativa.
Oggi ognuno di noi è cittadino consumatore (si fa qualcosa solo per avere un ritorno) si è costruito da tempo
a causa del capitalismo—> società fondata sulle leggi di mercato.

Secondo COGAN e DERRICOT è necessario modello di cittadinanza multidimensionale (comprende diversi e


molteplici elementi).
- Assunzione di responsabilità
- Comprensione apprezzamento delle diversità culturali
- Disponibilità alla soluzione non violenta del conflitto
- Partecipazione politica a livello locale, nazionale e internazionale
- Difesa dell’ambiente
Questo progetto educativo, adatto tale attitudini si sviluppa su quattro livelli:
1. Personale
2. Sociale
3. Spaziale
4. Temporale

LA DEMOCRAZIA
Questo termine dà Aristotele a gioia sempre caratterizzato la vita dell’uomo (alla base di una convivenza
civile)
-La democrazia non può può scender Hersey dall’educazione—> e costruita su valori comuni comuni (tutti
possono esprimere la propria idea facendo riferimento a quei valori comuni)
-è l’insieme dei valori comuni condivisi in una comunità
-Dewey cui riteneva che essa non era solo una forma di governo, ma un sentimento è un sentire condiviso
della comunità.
DEPRIVAZIONE ANTROPOLOGIA
Insicurezza identitaria è dovuta alla legittimazione a chiuderci nella nostra bolla culturale.
Lo scorrere del tempo ha legittimato le appartenenze parziali: ha setterializzato l’unità dell’esistenza in
tante sfere separate, minacciando così l’identità personale e sociale.
Scorrere del tempo:
- Modernità
- Cittadino consumatore senza punti di riferimento stabili
- Individualismo radicale
- —> diamo sempre più importanza alle cose o all’aspetto esteriore

-i politici oggi curano il loro aspetto e usano strategie comunicative per ottenere più consensi
-l’insicurezza identitaria è un problema anche politico, perché essa viene poi trasmessa.

UOMO-EDUCAZIONE-RESPONSABILITÀ
Oggi prevale una fenomenologia etica caratterizzata da un individualismo radicale, volto a sottrarre la sfera
privata da qualunque interferenza di norme esterne
-l’idea di avere una responsabilità civica e civile
Oggi a scuola è necessario recuperare una coscienza di tipo politico dal microcosmo (scuola) al macrocosmo
(società).

LIBERTÀ
Il concetto di cittadinanza racchiude quello di libertà—> non da qualcosa ma per qualcosa.
-Catullo dice “l’uomo nasce libero ma muore in catena “—> deve rispettare le regole per vivere vivere una
comunità.
-Jonas dice che capiamo il concetto di libertà quando facciamo riferimento alle classi sociali (idea marxista)
—> secondo l’idea di Marx era importante eliminare le disuguaglianze.
E esistevano delle classi sociali nette ognuno aveva delle responsabilità specifiche.
Per Jonas eliminando le differenze di classi sociali era possibile trovare punti di contatto—> uomo buono
I punti comuni sono utili a costruire cittadini buono orientato al bene comune.
Responsabilità—> non solo per sé stessi ma anche per gli altri—> concetto di rispetto

PARTECIPAZIONE
Essa si fonda sul principio della fiducia.
Se si fiducia la partecipazione attiva (non obbligata)
-educare alla politica, formando il cittadino di domani, responsabile e inclinato al bene comune significa
anche di definire il concetto di fiducia. Oggi non si ha più fiducia nella politica perché non si ha fiducia nel
politico (personalismo politico).
-educare cittadinanza sociale significa recuperare anche la categoria pedagogica della progettualità (fa
cittadinanza è un percorso progettuale che mira alla costruzione del cittadino del futuro) l’idea di
appartenenza a una comunità al di là degli usi e costumi di essa.
Oggi l’identità è sempre più mirata a quel sentimento di insicurezza (cittadino moderno).
Chi può scardinare questo sistema? gli insegnanti
CAPITOLO 5: UNA NUOVA IDEA DI WELFARE PARTECIPATIVO
LA CITTADINANZA SOCIALE
-DEFINIZIONE DI MASHALL: il riconoscimento dei diritti di cittadinanza non è un risultato automatico che si
ottiene attraverso la semplice appartenenza ad uno stato nazione in qualità di cittadino, ma il concetto di
cittadinanza reca in sé la storia del percorso del riconoscimento de diritti civili e politici che ha visto nello
stato e nei cittadini, l’affermazione dei DIRITTI SOCIALI, e con essi, la costituzione dei presupposti ideologici
e pratici, per la nascita del welfare state.

La cittadinanza non è un concetto solo di natura giuridica ed economica, ma è uno STATUS SOCIALE
Ciò permette di costruire l’idea di uno stato di benessere dei singoli soggetti della comunità.

EDUCARE ALL’INTERCULTURA
Il fenomeno migratorio contribuisce in modo sostanziale a ridefinire comunità multietniche e multiculturali,
all’interno delle quali l’educazione alla cittadinanza non deve trasmettere il senso di appartenenza ma
sviluppare la consapevolezza dei diritti e dei doveri fondamentali per una buona convivenza.
 crisi dell’educazione sociale: educare al diverso è difficile per una difficoltà nostra interna. C’è una crisi di
natura sociale.

-Il problema attuale risiede nel profondo senso di incertezza e di insicurezza.


Questa insicurezza deriva dallo stato come conseguenza il fatto che il cittadino pensa di doversi fare giustizia
da solo, non con il dialogo ma con la violenza.
-Oggi si ha paura ad accogliere
-nei contesti sociali complessi diviene difficile trovare un’educazione ufficiale, ovvero un’idea comune che
domini tutto lo scenario sociale. Oltre ad essa, esiste sempre quella definita ALTRA EDUCAZIONE (S.Tramma)
La sua caratteristica è di essere in conflitto con quella ufficiale  prospetta una nuova società o un ritorno
al passato.

3 TIPI DI WELFARE
Il termine WELFARE (benessere) è stato coniato in Gran Bretagna dopo la Prima guerra mondiale, per
descrivere il tipo di Stato ricostruito dal governo laborista, che si impegnò ad aiutare le fasce di popolazione
più in difficoltà.

1. WELFARE COMMUNITY: che può essere RELAZIONALE O DI COMUNITA’.


è un contenitore all'interno del quale si sono sviluppati prima un sistema di stampa relazionale e
successivamente quello di comunità.
Si è sviluppato principalmente in Australia, Nuova Zelanda, Canada, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Esso è fondato sulla precedenza ai poveri meritevoli
alla base del welfare di comunità vi sono i rapporti interpersonali.
Esso fa leva nelle risorse delle famiglie e delle comunità, mettendole in dialogo fra loro.
Vi è un forte dualismo tra cittadini assistiti a quelli non bisognosi.

2. WELFARE PARTICOLARISTICO: detto anche conservatore corporativo, nel quale i diritti e le tutele
dipendono dalla professione esercitata.
Lo stato, attraverso leggi speciali prevede a istituire assicurazioni sociali obbligatorie per i lavoratori nello
stato di bisogno.
Questo è tipico degli Stati del Europa meridionale, tra cui l'Italia

3. WELFARE UNIVERSALISTICO: dove i diritti derivano dalla cittadinanza.


I servizi vengono offerti a tutti i cittadini dello Stato, senza nessuna differenza.
Promuove l'accoglienza
e un welfare che garantisce a tutti standard di vita qualitativamente più elevati
questo è tipico Degli Stati dell’Europa del nord e di tutte le realtà economicamente forti
Ferrara aggiunge un 4: WELFARE SISTEMA SUD-EUROPEO

Welfare residuale: (PAESI ANGLOFONI). Il sostegno sociale è collegato alla dimostrazione del bisogno -
liberale
Welfare conservatore: (EUROPA CONTINENTALE- ITALIA CENTRO SETTENTRIONALE). Il sostegno sociale
legato all’esercizio di una professione- particolaristico
Welfare universalistico: (EUROPA DEL NORD). il sostegno sociale è dato a tutti sulla base della cittadinanza.

Il problema di oggi è che la modernità con la mancanza di razionalità, allontana la persona dall'incontro o
legame che sono invece carichi di affetto incertezza.
L'uomo ha difficoltà a volersi bene prima ancora che al voler bene agli altri

la pratica dell'incontro significa educare ad incontrare l'altro


la scuola è un luogo fecondo d'identità e di incontri
qui si presta attenzione non solo i risultati ottenuti ma principalmente la qualità delle relazioni
si pratica:
 Collaborazione
 Corresponsabilità
 Dialogo
 rispetto reciproco

è importante sviluppare nei bambini fin dalla prima infanzia, alcuni concetti, come quello di accettazione
della diversità riconoscendola come valore inestimabile

educazione alla cittadinanza dare a tutti gli strumenti necessari per la comprensione e l'utilizzo delle
conoscenze per partecipare attivamente alla comunità come cittadino responsabile.
Essa va oltre l'educazione civica, poiché si riferisce alla convivenza civile, sia nel pubblico che nel privato,
secondo una concezione democratica e globale, che si fonda su una circolarità tra il viver bene con se stessi
e con la società.

L'incontro tra il singolo, il piccolo gruppo e la totalità


esso nella forma di nuova paideia, mira a fornire strumenti per interpretare e utilizzare le conoscenze, i
contenuti e i saperi lungo l'intera esistenza, in modo da accertare e riorganizzare continuamente
l'esperienza e per partecipare attivamente alla vita civile e politica delle istituzioni.

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