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Oggi i fattori distintivi di un prodotto sono molto spesso legati al packaging e all’ambiente ad esso
correlato. Quando un prodotto viene messo in commercio, vi è spesso una dimensione di servizio ad
esso associata. Molto importante, quando parliamo di servizio, è il ruolo decisivo che ha il personale
che si occupa dell’interazione con il paziente. La figura professionale tende ad avere una forte
dimensione nella qualificazione dell’offerta. Il ruolo del personale è dunque una delle tipiche leve del
marketing operativo.
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• Analisi marginalità di reparto/prodotto
4. Comunicazione:
• Ruolo vetrina
• Media di comunicazione
• Informazioni in farmacia
• Contenuti comunicazione
5. Servizi:
• Gestione del personale
• Numero/tipologia servizi
• Impatto economico servizi
• Collaborazioni esterne
Per margine commerciale intendiamo il rapporto tra il prezzo di vendita e il costo sostenuto per
l’acquisto del prodotto come tale.
𝑃𝑅𝐸𝑍𝑍𝑂 𝐷𝐼 𝑉𝐸𝑁𝐷𝐼𝑇𝐴 − 𝐶𝑂𝑆𝑇𝑂 𝐷′𝐴𝐶𝑄𝑈𝐼𝑆𝑇𝑂
𝑀𝐴𝑅𝐺𝐼𝑁𝐸 𝐶𝑂𝑀𝑀𝐸𝑅𝐶𝐼𝐴𝐿𝐸% = × 100
𝑃𝑅𝐸𝑍𝑍𝑂 𝐷𝐼 𝑉𝐸𝑁𝐷𝐼𝑇𝐴
Nella slide troviamo delle indicazioni che sono emerse da un sondaggio somministrato ad una serie
di farmacie.
Abbiamo una marginalità piuttosto differenziata
con una media intorno al 28,2%.
• I farmaci per animali hanno un margine
basso perché i produttori hanno un alto
potere contrattuale; questo è dovuto al fatto
che non ci sono molti produttori.
• Il margine per i prodotti dei bambini è basso
perché c’è competitività con i supermercati.
Bisogna competere con prezzi che vengono
imposti dalla grande distribuzione, in
questo caso si ha poco potere contrattuale e
quindi si rischia di avere prezzi alti e
margini bassi.
• La cosmetica e gli articoli sanitari non
diagnostici sono i prodotti con il margine maggiore.
• Il mercato per articoli per animali, non farmaci, è molto competitivo perché ci sono negozi
specializzati che acquistando in grande numero riescono ad acquistare con prezzi di acquisto
migliori rispetto alle farmacie.
Che considerazioni possiamo fare?
• Il margine che conta non è tanto quello in percentuale ma piuttosto quello in valore
assoluto; quindi, i volumi che noi riusciamo ad esprimere;
• Il livello dei margini non dipende soltanto dalle condizioni di acquisto dalle case
farmaceutiche ma anche dalle condizioni di gestione nel punto vendita (es. la giacenza del
magazzino)
• La marginalità è influenzata dal mix degli assortimenti e dei servizi offerti;
• Il margine è il prezzo delle contropartite commerciali nei rapporti di fornitura;
• Il margine è l’indicatore del valore generato dal punto di vendita;
• Per i consumatori la convenienza percepita è più importante di quella reale.
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Indici di produttività nella distribuzione
Leggere le modalità di calcolo nelle tabelle
seguenti.
I dati mostrati nelle tabelle in figura sono delle
medie a livello nazionale quindi si tiene conto
sia di farmacie in pieno centro città che quelle
in periferia e rurali.
Il magazzino ha un grosso peso: deve essere in
costante rotazione, non devo avere dei prodotti
che rimangono li per troppo tempo. Si può
optare per una riduzione del magazzino con
conseguente aumento delle consegne dei
prodotti durante l’arco della giornata. Se ho un
margine lordo di ritorno per spazio di vendita
inferiore a 4.500 €/mq implica che sto
gestendo male il punto vendita, specialmente
se il locale è in affitto e non di proprietà. Devo
avere un guadagno tale da permettermi di
pagare l’affitto.
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Esempio:
Più basso è il margine e più possiamo far ruotare i prodotti. Al contrario se vogliamo un margine
maggiore la rotazione sarà minore.
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l’assistenza. La convenienza invece non è un valore considerato
come particolarmente rilevante.
Il grado di fidelizzazione dei clienti delle farmacie è elevato. Il 63%
degli intervistati ha una farmacia di fiducia. Questo è un dato
estremamente importante, dal punto di vista del marketing ed è un
asset decisivo.
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• In alto a destra: fattori invece che hanno una grande importanza e crescenti in termine di
tendenza sono quelli legati alla differenziazione che un punto vendita riesce ad offrire:
competenza del personale, disponibilità del personale, piacevolezza ambientale…
• In basso a destra: fattori che sono in crescita ma che non sono di grande rilievo al momento
(basso il grado di importanza ma tendono ad aumentare) sono i prezzi degli extra farmaci,
prezzi farmaci, storicità della farmacia e l’eventuale carta fedeltà (soprattutto per le aziende
che hanno più punti vendita).
• In alto a sinistra: considerato importante ma in diminuzione dal punto di vista della tendenza
sono la completezza dell’assortimento e vendita dei farmaci con ricetta posticipata.
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• Assenza indicazioni di prezzo e di sconto.
2. La farmacia “integrata”:
• Localizzazione urbana/prima periferia (zone più
densamente popolate);
• Superficie di vendita media (80-100mq);
• Vendita prevalentemente assistita;
• Presenza area self-service;
• Arredamento moderno;
• Elevata presenza di farmaci OTC;
• Presenza reparti integrativi (cura bimbo,
cosmetici);
• Utilizzo artigianale delle leve di merchandising;
• Prezzi non esposti;
• Presenza di corner di marca;
• Comunicazione promozionale in store.
3. La farmacia “multifunzionale”:
• Localizzazione urbana/prima periferia/in
centro commerciale;
• Superficie di vendita grande (120-150mq);
• Vendita assistita per i farmaci e self-service
altri prodotti;
• Arredamento moderno soprattutto nell’area
self-service;
• Elevata presenza di farmaci OTC ed extra
farmaci;
• Alto investimento nelle attività di back office;
• Utilizzo vetrine a tema;
• Presenza reparti integrativi autonoma;
• Presenza numerosi monitor;
• Prezzi evidenziati extra farmaci;
• Presenza di corner di marca;
• Comunicazione promozionale in store; ampia offerta di servizi.
4. parafarmacia “benessere”:
• Superficie di vendita variabile (70-600mq);
• Ruolo dominante dei prodotti per la cura della
bellezza;
• Ridotta presenza di farmaci OTC;
• Fitoterapia, omeopatia, dermocosmesi,
alimentazione speciale, articoli per
gravidanza/allattamento/infanzia;
• Presenza o convenzione con centri SPA;
• Contratti di esclusiva con centri
termali/fitoterapici;
• Ambiente curato e rilassante;
• Assortimento molto ambientato;
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• Utilizzo di leve di visual merchandising;
• Utilizzo strumenti di fidelizzazione e micromarketing;
• Servizi di consulenza sulle nuove tecniche del benessere;
• Automazione magazzini.
5. parafarmacia “salute”:
• Superficie di vendita medio-grande (100-120mq);
• Ruolo dominante prodotti parafarmaceutici e
OTC/SOP;
• Elevata offerta servizi per la salute (misurazione
pressione /glicemia, analisi del colesterolo, consegna
a domicilio di articoli sanitari, gestione online ricette
mediche, noleggio tiralatte/bilance/pesa per
neonati);
• Assortimento di farmaci integrato con prodotti di
medicina naturale, erboristica, omeopatica…;
• Elevata presenza di corner di marca;
• Presenza zona cura igiene della persona;
• Assortimento ampio con ampio utilizzo delle leve di comunicazione in store;
• Gestione reparti con la tecnica dello “shop in the shop”;
• Forte evidenziazione promozioni e convenienza;
• Presenza carta fedeltà per promozioni
personalizzate;
6. Corner “integrato”:
• In posizione centrale nel pdv (luogo dove si svolge
la vendita al dettaglio);
• Integrato nel reparto (igiene & bellezza);
• Farmaci dietro al bancone e altri prodotti sugli
scaffali;
• 3 farmacisti necessari (2 presenti);
• Sconti dal 20% al 35%;
• Assenza di cartellonistica promozionale e di
prezzo;
• Lista assortimentale dei prodotti;
• Opuscoli informativi (anziani e donne);
• Assortimento: 366 (OTC & SOP) su 1400.
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• Sconti fino al 30%;
• Cartellonistica che indica lo sconto.