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Conclusione

La selezione di questo studio non è stata casuale, ma


ragionata. In realtà Alda Merini è una fra le poetesse e le
scrittrici più importanti del Novecento italiano. Nonostante
la sua vita di particolare difficoltà, lei, ha potuto affermarsi
con le sue opere straordinarie, diventando un simbolo
nazionale e un’immagine della donna liberata. Non è a caso
che nell’otto marzo, la festa della donna, si gira,
frequentemente, nei giornali italiani il ricordo della
scrittrice con i suoi bellissimi poesie e afroismi.

Attraverso l’analizzazione della sua prima opera in


prosa e il suo primo diario, L’altra verità. Diario di una
diversa abbiamo messo in fuoco come la sua vita, che era
piena di ostacoli e dure sfide, l’ha portata ad avere delle
idee fuori del comune. Non solo, ma anche la tesi ha
focalizzato su come la scrittrice era un esempio di chi ha
scelto di non lasciarsi vincere dalla difficoltà della vita,
anzi, di trasformare i dolori in fonti di ispirazione, andando,
a dispetto di tutto, in armonia con il mondo.

Abbiamo diviso la tesi in due capitoli:


nell’introduzione ci siamo concentrate sulla sua vita e sulle
fasi ritenute imporanti, iniziando dal rapporto con i genitori,
il quale ha avuto, chiaramente, un grande impatto sul suo
carattere, la guerra, i suoi rapporti amorosi, e l’esperienza
manicomiale.

Abbiamo anche accennato le sue opere più importanti,


mettendo sotto luce il suo successo e i premi che ha
ricevuto.

In questa tesi, abbiamo anche trovato necessario


riferirci alla relazione tra la letteratura e la malattia mentale,
essendo un argomento interessante nelle tematiche del
Novecento, soprattutto dopo l’affermazione della scienza
della psichiatria e la psicologia.
Non si poteva fare a meno citare alcuni altri nomi
grandi della letteratura italiana moderna che erano
interessati, nelle loro narrazioni, alla follia o che hanno già
vissuto un’esperienza nella loro vita reale con la pazzia
come: Luigi Pirandello, Dario Fo e Mario Tobino. In questo
modo abbiamo messo una idea per altre ricerche future, la
quale comparare tra Alda Merini e uno fra gli scrittori
sopraccitati nel modo di percepire la follia.

Nel primo capitolo abbiamo parlato della sofferenza, e


l’abbiamo divisa in sofferenza fisica, quella subita dentro il
manicomio per il maltrattamento degli infermieri e dei
medici dentro il manicomio di Paolo Pini e quella
psicologica, di cui la protagonista ha sofferto sempre dentro
la casa di cura e dalla società.

Era importante, sempre nel primo capitolo, accennare


l’idea particolare che la scrittrice aveva sulla pazzia, le sue
cause e i suoi i rimedi e su come la mancanza d’amore è la
radice di tutti i mali dell’essere umano.
Abbiamo anche spiegato come la protagonista si è
salvata attraverso la psicanalisi intrapresa dentro il
manicomio, la scrittura che era una specie di rifugio, e la
sua forza interiore che era indispensabile durante la sua
guarigione.

Il secondo capitolo inizia con il riferimento ai


personaggi principali, quelli secondari e gli antagonisti che
la protagonista incontra nel manicomio. Abbiamo chiarito il
rapporto tra la protagonista e gli altri personaggi e come
loro erano semplicemente uno specchio del suo carattere.

Viene, anche, trasmessa l’immagine del manicomio di


Paolo Pini come Alda Merini ci ha descritto nel suo diario e
abbiamo chiarito la condizione del manicomio del tempo,
ricordando anche la differenza tra il manicomio sotto la
legge n. 36 e quella n. 180, che funge da una svolta nella
storia degli istituti manicomiali in Italia.
Sono messi in rilievo, sempre nell’ultimo capitolo, i
motivi per cui la scrittrice ha scelto la forma del diario per
raccontare la sua esperienza e le caratteristiche diaristiche
presenti nella sua opera.

In fine, abbiamo parlato del linguaggio e lo stile usato nel


diario e le particolarità stilistiche della scrittrice.

Studiando, analiticamente, L’altra verità. Diario di


una diversa, era indispensaile notare il quadro generale
della cultura italiana del tempo, soprattutto dal punto di
vista sociale e storico, oltre le preziose teorie psicanalitiche
che hanno aiutato la protagonista a risolvere i suoi disturbi
emozionali.

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