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IL ROMANTICISMO

Il termine deriva da romance da cui deriva l'aggettivo romantic. Questo aggettivo viene inizialmente usato nella metà
del Seicento con un significato dispregiativo per indicare opere di tipo fantasioso tipico soprattutto dei romanzi
cavallereschi e pastorali. Nel Settecento viene utilizzato da Rosseau come sinonimo di pittoresco, nell'Ottocento in
Germania diventa quasi sinonimo di poetico. Da questo uso dell'aggettivo romantic poi nasce il termine romanticismo
come corrente artistica culturale. Esistono due diversi significati da dare al termine:
 Romanticismo storico: periodo della storia ben preciso:
 Romanticismo come caratteristica dello spirito umano che si può trovare in tutte le epoche.

Esso si diffonde nei primi decenni dell'Ottocento, anche se già alla fine del Settecento ci sono alcuni aspetti
anticipatori (Preromanticismo). La data simbolica è l'anno 1815 con il Congresso di Vienna e politicamente coincide
con l'età della Restaurazione (dopo battaglia di Waterloo) fino al 1848. Le date significative che possono essere
considerate come la nascita del romanticismo nei vari paesi europei sono:
 In Germania inizia con la fondazione della rivista Athenaeum nel 1798 diretta dai fratelli Schlegel Friedrich e
August Wilhelm;
 In Inghilterra nel 1798 si sviluppa grazie al libro Ballate Liriche di Samuel Coleridge e William Wordsworth. In
una seconda edizione del libro nel 1800 viene inserita però una prefazione la cui perfezione arriva nell'edizione
del 1802. La prefazione è un manifesto della nuova poesia.
 In Francia la presa di coscienza avviene grazie ad una figura femminile madame de Stael di origine tedesca
naturalizzata francese, nel 1813 pubblica un'opera intitolata La Germania e nello stesso anno usci la traduzione in
francese del libro Corso sulla letteratura drammatica di August Wilhelm Schlegel.
 In Italia nel 1816 si diffonde grazie a madame de Stael che pubblica sulla Biblioteca Italiana (una rivista) un
articolo intitolato Sulla maniera e utilità delle traduzioni suscitando delle polemiche tanto che si parla di dibattito
romantico in Italia. In Italia la corrente inizia dopo e si conclude dopo rispetto al resto d'Europa; infatti, si può
parlare di primo romanticismo e secondo romanticismo quest'ultimo si caratterizza per una esasperazione di alcuni
temi romantici come i sentimenti. Si conclude poco prima dell'Unità d'Italia.

Per quanto riguardo l'arte nel periodo romantico ci sono molte differenze:
 nel neoclassicismo i temi sono più di tipo pubblico e civile come valore supremo rispetto ai sentimenti che
vengono sacrificati; le donne sono in sempre in secondo piano
 nel romanticismo non è raro avere come soggetto una donna, nel caso del quadro a cui facciamo riferimento, che
semplicemente legge quella che potrebbe essere una lettera d'amore, quindi qualcosa di privato e soggettivo.

Per quanto riguarda le differenze in generale tra neoclassicismo e romanticismo sono:


 Neoclassicismo: impersonalità dell'arte, la ricerca del bello ideale, la tendenza alla conservazione di antichi valori
ad esempio del mos maiorum, oggettivare la natura che per essere considerata bella deve possedere determinate
caratteristiche, era inoltre bandita l’espressione immediata delle passioni come controllo razionale delle passioni,
era inoltre in vigore il principio di imitazione cioè i poeti si ispiravano a opere compiute da precedenti autori.
 Romanticismo: soggettività dell’arte, esplorazione di tutte le passioni, l’artista diventa genio che crea e non
quello che imita il passato, ricerca di una comunicazione più ampia.

Nel 1795 un altro autore tedesco Friedrich Schiller pubblicò un saggio “Sulla poesia ingenua e sentimentale”, in cui fa
un confronto tra la poesia degli antichi e la poesia dei moderni (qualcosa del genere poi la scriverà anche Leopardi).
Egli diceva che la poesia antica è oggettiva e impersonale. Secondo gli autori romantici tedeschi il cristianesimo aveva
influenzato la poesia moderna, perché esso aveva aperto una finestra sull’interiorità. La poesia moderna nasce dalla
frattura tra l’io e la natura, inoltre è indefinita come la musica. Ciò è espresso con il termine sublime. Schiller non
prende una vera e propria posizione ma afferma che ormai le cose sono cambiate e non dice cosa sia meglio. Il
sublime è la manifestazione di tutte le emozioni anche quelle che nel neoclassicismo non erano mai rappresentate
(sgradevoli) come l’orrore, il terrore.

Per quanto riguarda il rapporto del romanticismo con l’illuminismo in Europa:


 l’illuminismo era cosmopolita nel romanticismo si scopre cosa caratterizza le nazioni;
 nell’illuminismi lotta razionale contro i soprusi nel romanticismo è il singolo eroe che lotta anche se in modo
fallimentare;
 l’illuminismo era laico nel romanticismo si ha una ripresa dei valori spirituali;
 nell’illuminismo vi era lo sforzo di dominare la natura con il controllo razionale opposto era il romanticismo che
propone una fuga dalla realtà o nella ricerca di soggetti esotici e orientali.

In generale però non vi fu una vera opposizione del romanticismo contro l’illuminismo o il neoclassicismo in Italia,
tanto che alcuni studiosi di chiedono se è mai esistito un romanticismo italiano. Molte delle caratteristiche del
romanticismo non sono presenti principalmente per due ragioni:
1. sulla cultura italiana ha sempre avuto un grande peso il classicismo, lo stesso Leopardi che è definito il più grande
autore romantico in Italia, ebbe una formazione classica;
2. si ebbe una continuità con la cultura illuminista, Manzoni stesso seppur convertito continuò a mantenere una
mentalità illuminista.

I generi letterari più diffusi del romanticismo sono o la poesia lirica o il romanzo storico (misto tra storia ed
invenzione). Anche la figura dell’intellettuale si presenta in due modi, c’è l’intellettuale impegnato (alcuni erano
patrioti) e altre volte l’artista si sente escluso, emarginato ed incompreso.

IL DIBATTITO ROMANTICO IN ITALIA


L’articolo di madame de Staël suscitò delle polemiche, essa criticava la letteratura italiana di essere troppo legata ai
tempi antichi e di essere distante dalla vita concreta proponendo come soluzione la traduzione di opere recenti
straniere. Per questo alcuni letterati si sentirono offesi, mentre altri si schierarono a sostegno della de Staël. Tra coloro
che si schierarono a favore dell’articolo troviamo: Pietro Borsieri, Ludovico di Breme, Giovanni Berchet.

 Borsieri scrisse “Le avventure letterarie di un giorno” dove difende le idee della de Staël in modo ironico,
ricordando Il giorno di Parini;

 Di Breme scrive che non tutta la letteratura italiana è la stessa; infatti, esiste un filone della letteratura attenta alla
realtà ed è proprio questa che bisogna valorizzare. Alcuni sono Machiavelli, Parini, Galilei;

 Berchet scrisse un opuscolo “Lettera semiseria di Giovanni Grisostomo a suo figlio”, dove distingue la società
italiana in due classi gli ottentotti, i parigini; i primi erano la gran parte del popolo analfabeta, che aveva problemi
già a sopravvivere, i secondi erano gli intellettuali raffinati. Quindi coloro che scrivevano lo facevano solo per un
numero ristretto di lettori. La differenza con le altre nazioni era proprio questa, perché negli altri paesi si stava
creando una classe media che aveva una media cultura e che era in grado di leggere i giornali o un libro, l’Italia
invece era sprovvista di questa classe e si passava da un opposto all’altro (una ragione era perché ancora in Italia
non si era sviluppata la rivoluzione industriale). Milano era l’unica città in cui era presente questa classe e proprio
li si sviluppa di più il romanticismo. Berchet, quindi, afferma che il problema dell’Italia è che manca un vero
pubblico che può leggere (la prima opera che vene letta da un grande pubblico furono i Promessi Sposi di
Manzoni). Anche la lingua era un problema poiché l’Italia non era ancora unita, Manzoni quindi decise di scrivere
il suo romanzo in fiorentino ma non il fiorentino del 300 e dei grandi classici, bensì il fiorentino parlato.

Di questo tema ne parlarono anche Manzoni e Leopardi, solo che la lettera scritta da Manzoni fu tardiva (1823), e
quello di Leopardi poco conosciuto poiché l’autore era poco più che ventenne, scritto nel 1818. Manzoni dice di
aderire al romanticismo criticando l’uso della mitologia classica e attingendo alla cultura cristiana, Leopardi nel suo
“Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica” non riuscì ad influire sul dibattito.
Una cosa che aiutò a stabilire una lingua comune in tutta Italia dopo l’unificazione fu il servizio di leva obbligatorio,
che durava 5 anni e dove gli uomini venivano mandati in tutta Italia.

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