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Socializzazione politica e potere quotidiano pdf

Sociologia politica (Università degli Studi di Palermo)

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Socializzazione politca e potere quotiiano

Capitolo 1 Socializzazione e modelli


Premessa
Il tema del capitolo è quello della socializzazione. Essa è intesa come processo contnuo di apprendimento simbolico
e conoscitioo connesso sia ai modelli di comportamento sia alla personalit di ciascuno. La socializzazione è un
processo che si realizza nel corso dell’esistenza dell’indiiiduoo sopratuto nella societ contemporanea doie è
richiesto all’indiiiduo di apprendere molteplici ruoli o di adatarsi a nuoie situazioni. La socializzazione è una
costante nella iita di un indiiiduo. Ragion per cui ialorio norme e modelli di comportamento possono modifcarsi
grazie all’esperienza del singolo.
Atraierso la socializzazione gli indiiidui apprendono le regole e le modalit dei rapport interpersonalio mentre la
personalit (insieme di ateggiament e credenze di un soggetoo si forma con i processi educatii. Infat la
personalit o i ialori e il modo di pensare cambiano in relazione all’esperienza di iita. L’indiiiduo nel corso della iita
intratene relazioni con le isttuzioni (sopratuto famiglia e scuolao. Questo lo porta a modifcare iolta per iolta il
suo ateggiamento e la sua identt . Il soggeto assumeo cosìo la posizione di atore principale e diienta costrutore
della propria realt .
Secondo Cesareo ii sono due modelli in base ai quali si studia il tema della socializzazione:
1. È intesa come sistema sociale stabile e contnuo. Il punto focale della teoria è il processo di integrazione del
soggeto nel gruppo sociale.
2. È intesa come un processo di scoperta e di costruzione di ialori. Viene percepita in base ad un’idea di
dinamicit del sistema socialeo considerando le sue trasformazioni in seguito all’azione degli indiiidui.

2. Domande conoscitie e modelli


Le principali distnzioni tra gli approccio riguardant la socializzazioneo sono legate alla questone dell’integrazione
socialeo ossia alle diierse rappresentazioni della societ o della culturao e dei rapport sociali e alle diferent modalit
di assunzione della realt esterna.
Possiamo distnguere tre modelli teorici:

1. Funzionalista-integrazionista: Per Parsons la socializzazione è un processo per indicare l’apprendimento di


qualsiasi orientamento che abbia una signifcanza funzionale di un sistema di aspetatie complementari di
ruolo. In questo senso la socializzazione prosegue per tuta la iita. Essa è funzionale alla stabilit dei sistemi
socialio poiché conduce all’acquisizione di ialori che sono alla base del comportamento di ruolo e delle
norme sociali. La famiglia e la scuola sono le principali agenzie di socializzazione. La prima ha il compito di
riproduzione della societ e dell’educazione. La secondao inieceo si colloca tra questa e il mondo del laioro e
siolge il compito di integrare quanto è stato appreso dalla famiglia con i ialori e comportament richiest
dall’isttuzione scolastca. La scuola utlizza un sistema di diferenziazione basato sulle ricompense.
Questo modello si siiluppa lungo l’asse della conformit e dell’adatamento. La societ esprime una
progetualit sui fni e sulle modalit organizzatie. Essa fa riferimento ad un modello culturale stabile e
condiiiso. I limit del modello riguardano il ridurre lo siiluppo della personalit all’interiorizzazione dei ialori
e delle norme e il trascurare l’infuenza esercitata dalla classe sociale.

2. Conflittualista : si rif al paradigma del confito per leggere e interpretare i rapport sociali. La corrente è
quella neo-marxista. L’indiiiduo è defnito come un insieme di relazioni sociali. I teorici cercano di
interpretare la soggetiit secondo i rapport di produzione analizzando la strutura di classe e le relazioni
economiche. Gli element centrali nel processo di formazione del soggeto sono le condizioni di iita e le
relazioni di potere che caraterizzano le relazioni tra indiiidui e societ . La socializzazioneo dunqueo connete
motiazioni e bisogni indiiiduali con le struture sociali. L’ordine coincide con il dominio di classe (ad
esempio la scuola contribuisce a confermare i priiilegi classe e le gerarchie socialio. In questo modello si
distnguono teorici della riproduzione sociale (metono in discussione il rapporto tra struture e

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soirastrutureo e teorici della riproduzione culturale (problematzzando la relazione tra cultura familiare e
scolastcao la prima intesa come eredit culturale della personao mentre la seconda come ideologia della
classe dominanteo.

3. Interazionista-comunicatio: la socializzazione è considerata come un processo nel quale il soggetoo con le


risorse conoscitie e le attudine di cui disponeo può portare modifche in relazione alla nuoia situazione.
L’indiiiduoo dunqueo cerca di adatare il proprio comportamento (non meccanicoo a seconda dei propri
interessi.
Uno degli autori di questo modello è Piaget. Egli sostene che la formazione nel bambino di un giudizio
morale dipende da un processo autonomo di siiluppo delle struture conoscitie e dal sistema di interazioni.
Piaget iiene defnito relatiista poiché defnisce il “tuto sociale” come un sistema di rapport che ogni
soggeto contribuisce a trasformare. Se le interazioni sono limitate ai genitorio il bambino rifuter le regole
e si comporter in modo egocentrico. Tra gli oto e undici annio quando il controllo dei genitori iiene menoo il
bambino si inserisce in gruppi di coetanei siiluppando il senso del rispeto reciproco e della giustzia. In base
all’ipotesi dell’equilibroo il soggeto cerca le soluzioni migliori in relazione alle proprie risorseo attudini e alla
percezione delle situazioni. Se nel modello funzionalista abbiamo una concezione della societ come
conformit ed equilibroo e nel modello confitualista la societ è iista come confito e dominioo nel
modello o inieceo si osseria la societ come intersoggetiit e comunicazione.
La realt umana è legata alla capacit di produrre simbolio ossia rappresentare gli ogget della realt
atraierso segni che stanno in sosttuzione degli stessio e anche alla capacit di rappresentare la realt in
assenza degli oggeto atraierso segni conienzionali e condiiisi dal gruppo.
L’approccio si basa atorno all’interazionismo simbolicoo in cui è centrale non il comportamento del singoloo
ma la stessa interazione. In questo modo la socializzazione si realizza in contest sociali in cui l’indiiiduo
assume la prospetia dell’altro. Il conceto di interazione simbolica comporta uno scambio tra il soggeto e il
suo mondo socialeo l’interpretazione di simboli e situazioni e l’interrelazione di prospetie tra gli indiiidui
nei processi di interazione.
Durante il processo di socializzazione primariao il bambino interiorizza la realt di senso comune soto forma
di modelli utli per l’agire (oggetiat nella strutura socialeo. L’interiorizzazione passa atraierso
l’identfcazione e l’imitazioneo quindi l’IO rifete gli ateggiament degli altri nei suoi confront. Il linguaggio
è centraleo in quanto la comunicazione e la competenza linguistca hanno un signifcato per la preparazione
all’intersoggetiit . Afnché si possa parlare di socializzazione riuscitao è necessario che l’indiiiduo sappia
interpretare determinat ruoli socialio osseriare le norme autorifessiio e partecipare all’interazione sociale
come un agente autocosciente.
Durante la socializzazione secondariao la iisione del mondo precedentemente interiorizzata iiene
problematzzata e si coglie la costrutiit della realt sociale e l’importanza della comunicazione.
Il soggeto ha la capacit di rielaborare e trasformare la realt che iiene interiorizzata dal soggeto come
unica. Solo successiiamente il soggeto siiluppando una capacit rifessiia considera la realt esterna non
più uniioca iisione del mondo.
Gofman fa una distnzione tra identit socialeeo ossia le norme sociali e le aspetatie di ruoloo e e’identit
personaleeo ossia le motiazioni e la biografa indiiiduale che deiono equilibrarsi nell’interazione sociale
atraierso l’autoidentt .
I limit di questo modello si basano sul fato che non considera i contest storici e sociali e le dinamiche dello
siiluppo della personalit .

3. Socializzazione primaria e secondaria


Per comprendere i meccanismi della socializzazione bisogna distnguere tra quella primaria e secondaria. Nel corso
della socializzazione primaria si formano le competenze di base del bambino. Si passa da un comportamento basato
sull’egocentrismo all’adozione di comportament sociali che riconoscono l’altro e alla necessit della relazione che

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sar siiluppata nel corso della secondariao quando il soggeto acquisir le competenze che gli consentranno di
decodifcare le relazioni interpersonali. Nella prima fase della iita il bambino acquisisce un liiello minimo di
competenza comunicatia e capacit relazionali. Tuto si basa sullo siiluppo dell’afetiit che comporta il
raforzamento dei legami sociali. Nella secondaria (periodo scolareo
Si siiluppano capacit sociali in relazione all’apprendimento di ruoli specializzat connessi alle principali agenzie che
si atiano in questa fase (scuola e laioroo e all’acquisizione di competenze collegate ai ruoli sociali. Durante la fase
secondaria l’indiiiduo far sua la cultura della societ o imparer a metere in scena i ruoli richiest dalla stessa e si
relazioner con essa.

Capitolo 2 La socializzazione politca: approcci teorici e ricerche


Premessa
Per sociologia politca intendiamo un processo atraierso il qualeo gli indiiidui in una societ familiarizzano con il
sistema politcoo nella quale iengono determinate la percezione politca e le reazioni ai fenomeni politci.
Secondo una defnizione più analitca possiamo anche intenderla come un modo per indicare l’insieme delle
esperienzeo che nel corso del processo di formazione dell’identt sociale dell’indiiiduo contribuiscono a plasmare
l’immagine che egli ha di sé stesso nei confront del sistema politco e la defnizione del rapporto che egli instaura
con le isttuzioni politche.
In sociologia politca le iarie ricerche hanno assunto due approcci:
1. isttuzionaleo atento alle cornici macropolitche che infuenzano l’azione politca indiiidualea
2. indiiiduale-soggetioo interessato alla dimensione micro e orientato all’analisi del grado di ricetiit
indiiidualeo rispeto ai condizionament del sistema.
Le analisi sulla sociologia politca hanno preso aiiio negli anni ‘50 subendo numerose critcheo che meteiano in
discussione il fondamento empirico degli studi e si riaccende durante gli anni ‘90.
Dal 2010 ii è un incremento delle pubblicazioni con diiersi temio tra quest le modalit atraierso le quali aiiengono
la formazioneo la trasmissioneo lo siiluppo e la persistenza (mutamentoo degli ateggiament politci.
Tra gli studi classici sul tema ricordiamo i politologi della scuola Americanao che si rifanno ad un modello
integrazionista.
In Europa ricordiamo la Scuola francese ispirata ad una interpretazione sociologica di tpo operatio del conceto di
‘’regolazione dell’equilibrio’’ di Piaget.
La socializzazione politca inizia ad essere intesa come un percorso da cui dipende lo siiluppo della capacit di
autodefnizione indiiiduale. In questo senso bisogna parlare di socializzazione politca riflessiia. Si siiluppano
ricerche mainstream che alcuni autori suddiiidono in 3 gruppi:
1. studi trasiersali sincronici ( cross-sectonaloa
2. esperiment (quasioa
3. inchieste longitudinali (panel surieyo.

1. Dal funzionalismo alla Scuola americana: il focus sulla stabilità del sistema
Dahl sosteneia la presenza di un cambiamento paradigmatcoo in quanto in scienza politca si afermaia il paradigma
comportamentsta ( behalviourale palraldigmaloo che enfatzzaia punt chiaie nello studio dei processi politci:
1. l’importanza dell’indiiiduo per il funzionamento di isttuzioni e processi politcia
2. l’importanza dell’interdisciplinariet nella teoria politcaa
3. l’uso di strategie di ricerca rigorosea
. lo siiluppo di teorie generalizzabili sul comportamento politco e le cause.
Hyman parla del conceto di socializzazione politcao ripreso da Durkheimo intendendolo come processi di
apprendimento sociale che la maggioranza degli indiiidui o sotogruppi esperiscono in contrasto con
l’apprendimento che è di caratere indiiidualizzato. Il primo produce la regolarit e le uniformit che sono
diretamente rileiant nella stabilit del sistema politco e che si presentano alle pratche sociali ed educatie. Il
secondo produce iariabilit infnite e sfda le norme isttuzionali del controllo.

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Il riferimento alla stabilit del sistema e alle norme isttuzionali del controllo richiama la questone del funzionalismo
che si interroga sugli element che concorrono a mantenere l’ordine socialeo tra quest fatori secondo Durkheim ii è
la trasmissione dalle iecchie alle nuoie generazioni di ialori e modelli culturalio che riieste una funzione rileiante
orientata al mantenimento dell’equilibrio.
Dagli anni ‘50 ai ‘70 numerosi studiosi hanno realizzato studi sulla socializzazione politca negli Stat Unit. Lates
sintetzza i presuppost teorici della scuola americana:
(ao gli orientament politci di fondo sono acquisit nei primi anni di iita (durante l’infanziaoa
(bo tali orientament sono resistent al cambiamento e restano iniariat nella iitaa
(co più precocemente un indiiiduo forma i proprie orientament di base più difcilmente si modifcano nel
tempo. Sono gli ateggiament ierso programmio persone ed eient specifci possono subire modifche con il
cumularsi delle esperienze. Essi costtuiscono la parte iariabile della personalit politca.
L’atenzione all’infanzia porta Easton e Dennis ad uno dei risultat più rileiant per questa scuola. Vengono
indiiiduat stadi della socializzazione politca e in partcolare l’acquisizione dell’idea di autorit .
 Nella prima faseo defnita politcizatono aiiiene il riconoscimento dell’autorit indiiiduale come dirito ad
impartre ordini o istruzioni (genitorio maestreo polizioto.
 Nella seconda (personalizatono si efetua la distnzione tra autorit interna (genitori ed insegnanto ed
esterna/pubblica (poliziot e presidenteo.
 Nella terza (iiealizatono si riconosce l’esistenza di autorit politche impersonali (es Parlamentoo e di
processi politci come le elezioni.
 Nella quarta (insttutonalizatono aiiiene la distnzione tra isttuzioni e indiiidui ad essi associat
(consapeiolezza della sopraiiiienza delle isttuzioni e idealizzazione delle fgure che ricoprono la caricao.
Easton sostene che il supporto per le isttuzioni democratche nasce quando gli indiiidui proiano fducia e legami
afetie ierso le autorit pubblicheo mantenendo tali ialori positii nel tempo.
Diiersi studio come Jennings e Niemio mostano come l’apprendimento politco prosegua nell’et adulta e con i
gioiani adult cambino più rapidamente ateggiamento e comportamento politco di quanto ciò non aiienga fra gli
anziani.
Al iariare di regime politcoo iariano anche le modalit atraierso le quali aiiiene la socializzazione politca.
Tra gli studi comparatii iiene ricordato il civic culture, oiiero il prodoto della socializzazione politca.
Almond e Verba sostengono che il sistema politco è interiorizzato dalla popolazione in base all’inclusione di
ateggiament e orientament nei confront della politca e dei membri di un sistema politco. In base alle loro
ricerche su 5 Nazionio iengono rintracciat 3 gli idealtpi di cultura politca:
ao cultura politca parrocchiale (Messicooo caraterizzata da bassa consapeiolezza e aspetatie sul Goierno e
bassa partecipazione politcaa
bo cultura politca di sudditanza (Italia e Germaniaoo caraterizzata da consapeiolezza e aspetatie eleiate
ierso il goierno e bassa partecipazione politcaa
co cultura ciiica di partecipazione (UK e USAo con eleiata consapeiolezza e aspetatia e alta partecipazione
politca.
La cultura politca rappresenta un interessante elemento di raccordo tra analisi della dimensione indiiiduale e quella
macrosociale.
La Scuola americana ha i suoi limit. Ha una iisione unidirezionale della socializzazione politca. Secondo tale modello
l’ordine sociale sarebbe garantto in primo luogo dalla presenza di indiiidui educat alla fedelt al sistema fn
dall’infanzia.

La Scuola francese: uniierso politco infantle autonomo


Negli anni ‘60 la sociologia è scossa da un dibatto che iedi contrapporsi il parere di più autori sul tema
dell’approccio strutural-funzionalistao che iiene accusata di studiare le struture sociali indipendentemente dagli
atori. L’interazionismo e gli approcci etnometodologici acquistano rilieio.
La sociologia francese passa ad un conceto di socializzazione più complessoo iisto come meccanismo di interazione e
di scambio tra le generazioni. I postulat di questa teoria della Percheron possono essere così sintetzzat:

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 la socializzazione è il risultato di una transazioneo di una interazione tra indiiiduo e societ atraierso un
doppio processo di adatamento e assimilazione.
 È un processo fato di tappe e liielli legat sia allo siiluppo afetio e cognitio dell’indiiiduoo sia alle
trasformazioni del suo ambienteo in base all’esperienza.
 La socializzazione politca è una dimensione di un processo più ampio di costruzione dell’identt sociale che
passa per l’acquisizione di codici simbolici a partre dai diiersi gruppi sociali nei quali l’indiiiduo si identfca
(iaria in base ai contesto.
L’identt cessa di essere qualcosa di essenziale e fssoo essa si delinea in un processo che può essere defnito
negoziazione identtaria. L’autrice sostene che nel processo di socializzazione politca il soggetoo atraierso
meccanismi dell’assimilazione e di accomodamentoo da una parte trasforma l’ambiente e dall’altra si adata ad esso
rispondendo a iincoli esterni. Inoltre Percheron ipotzza la presenza di un uniierso politco autonomo nei bambinio
siolgendo una ricerca sul campo su un target che ia dai 10 ai 15 anni nelle scuole di Parigi. Esso confermao atraierso
l’uso di strument preialentemente di caratere proietioo l’esistenza di un uniierso politco coerente e organizzato
d’estrema precocit .
I punt principali di questa teoria sono:
1. la socializzazione è un processo interatio e multdirezionale. Presuppone una transazione tra chi è
socializzato e chi socializza. Implica delle rinegoziazioni permanent all’interno di tut i sistemi di
socializzazionea
2. la socializzazione è trasmissione di ialorio norme e regoleo ma anche lo siiluppo di una rappresentazione del
mondo defnito mondo specializzatoo nei quali è compreso il mondo politco. Non deriia dalla famiglia e dalla
scuolao ma è lo stesso indiiiduo che la compone lentamenteo reinterpretando delle rappresentazioni
esistent per farne uno nuoio e originalea
3. la socializzazione è il prodotoo contnuamente ristruturatoo delle infuenze present e passate dei molteplici
agent di socializzazione. Questa socializzazione latente è spesso impersonale e non intenzionalea
. la socializzazione è principalmente una costruzione lenta e graduale di un codice simbolicoo che costtuisce
un sistema di riferiment e di ialutazioni del realeo che consente di comportarsi in un certo modo. Percheon
osseria che non c’è mai una relazione obietia alla politca e che tute le nozioni deriiano dalla relazione
con altre nozionio dopo una serie di mediazioni e trasformazionia
5. la socializzazione è un processo di identfcazione e costruzione di identt o cioè di appartenenza e relazione.
Socializzarsi è assumere la propria appartenenza a dei gruppio e gli ateggiament determinano la condota.
Nella transazione (transactono si incontrano e si trasformano bisognio desideri e ialori dell’indiiiduo e dei gruppi
molteplici con i quali egli è in relazione. Atraierso la socializzazione si creano atiamente rappresentazioni del
mondo politcoo mediante una rielaborazione indiiiduale dei concet di politcao democraziao partt e partecipazione.
Una quantt di stmoli arriia in maniera non intenzionale e informale. La socializzazione politca comporta la
creazione di un codice simbolico. In questo caso essa è un processo di costruzione del senso in cui socializzarsi è
rappresentare un signifcato con l’aiuto di uno dei molteplici signifcant che seriono alla sua rappresentazione.
L’identt (anche pluralio è l’esito di processi di riconoscimento e interazione con i diiersi gruppi ai quali si
appartene.
Percheron sostene che fnora è stato considerato come se il bambino fosse passiioo ma la socializzazione non è solo
l’accetazione di ateggiament e comportamento ma è un processo di costruzione dell’identt dei sogget
atraierso l’incorporazione dei ialorio delle norme e dei saperi del suo gruppo. Ciò conduce ad una riorganizzazione
dei riferiment passato rendendo la socializzazione uno strumento di ricreazione della tradizione.
La tradizione opera in una logica di selezione e costtuisce un modo per liberarsi da un’eredit per crearne una
nuoia. La socializzazione fornisce le ragioni e i mezzi di questo inientario. Il bambino è un erede che impara a gestre
il suo patrimonio in funzione dei suoi proget indiiiduali. In questo caso la politca non è una dimensione isolata. Il
bambino deie gestre più informazioni e in quanto soggeto atio apprende opinionio ateggiament e ialori. Identt
politca e sociale iengono costruite simultaneamente e il bambino sceglieo adata e costruisceo i suoi orientament
politci.

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La critca principale all’autrice è quella di essersi riiolta esclusiiamente al mondo dell’infanzia senza considerare lo
siiluppo dell’et adulta.

3. Un concetto in mutamento: nuoie proposte teoriche


Negli USA i moiiment di protesta alla fne degli anni Sessantao metono in crisi la politca nell’infanzia. In partcola
modo si critca le ricerche di caratere quanttatio che sono accusate di imporre una strutura ai ragazzi atraierso
modalit di risposte precosttuite e imposte che non permeteiano di osseriare la gamma di conoscenze e opinione
dei partecipant alle indagini proiocando un circolo iizioso che confermaia la prospetia del ricercatore.
Gli indiiidui modifcano in base alla propria esperienza posizioni e orientament politcio e a sua iolta il sistema
politco cambia.
Dubar in base a questa teoria sostene che la socializzazioneo sopratuto quella politcao sia da identfcare come un
processo di costruzione delle forme identtarie che unisce la socializzazione relazionale degli atori in interazione
all’interno di un contesto d’azione (identt per gli altrio e la socializzazione biografca degli atori all’interno di una
traietoria socialeo entrambe da comprendere collocandole in processi storici e contest simbolici.
Più recentemente si parla di modello di socializzazione politca riflessiia che ia intesa come un processo che mete
a disposizione quelle risorseo innanzi tuto simbolicheo che sono utli all’indiiiduo per dispiegare il suo bisogno di
citadinanza all’interno della complessit della politca postmoderna.
Secondo Sigel la socializzazione politca è un processo contnuo (ongoingo che dura nell’arco di tuta la iita
caraterizzata da contnuit e cambiamento.
Rush propone un modello delle iariabili e dei processi di socializzazione politcao defnendo quest’ultma come un
processo dinamico e persistente che può contribuire al mantenimento di ialori o ateggiamento ma anche alla loro
modifca. L’esperienza indiiiduale e personalit sono considerate due iariabili indipendent stretamente connesse al
processo di socializzazioneo atraierso la loro interazione con altre iariabili producono il quadro percetio mediante
il quale l’indiiiduo reagisce a stmoli e fenomeni politci e se lo ritene si impegna in atiit politche. Alle agenzie di
socializzazione iiene atribuito da ogni indiiiduo un’importanza diiersa e per ciascuno iaria nel tempo agendo
atraierso 3 meccanismio che operando di iolta in iolta infuiscono sul quadro percetio:
1. imitazione (infanziaoa
2. apprendimento (adolescenzaoa
3. motiazione (et adultao.

CAPITOLO 3 Contenuti fasi e agenzie della socializzazione politca

1. Cosa e quando si apprende?


La socializzazione politca è intesa come un processo che dall’infanzia all’et adulta passando per l’adolescenzao
determina l’apprendimento dei contenut e ialori politci e condiziona una iasta gamma di atiit che comprende
l’orientamento ierso l’autorit e il potereo la scelta del iotoo la partecipazione politcaoecc…
In una prospetia macropolitca la socializzazione riguarderebbe 3 dimensioni:
1. interiorizzazione di ialorio norme e principi fondamentali del sistema politco nazionalea
2. alla formazione di ateggiament e posizioni ierso gli atori e le isttuzioni politchea
3. alla conoscenza dei codici culturali e delle rappresentazioni del mondo politco.
Tra i contenut dell’apprendimento politcoo Oppo indiiidua 3 insiemi:
1. il primo include il nucleo fondamentale o l’orientamento nei confront della comunit o quello su cui
poggeranno i contenut conoscitii e ialutatiio che progressiiamente ierranno a formare identt politca
complessiia dell’indiiiduo. La studiosa colloca l’apprendimento di tali element nell’infanziao tra i 5 e i 6 anni
e gli 11 e 12 anni un apprendimento infantle caraterizzato da fort identfcazioni e dell’afetiit è
composto da scarsi element conoscitii di natura difusa e prepolitcao che si radicano formando una solida
cornice nella quale si collocheranno informazionio orientament e identfcazioni successiie. Le ricerche della
scuola americana mostrano come in questa fase i bambini si identfcano con il proprio paese e mostrino
forte ataccamento ierso i suoi simbolia

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2. il secondo insieme di contenut iiene defnito dalla studiosa come orientamento ierso il regime e riguarda
ateggiament specifci nei confront dell’asseto politco della comunit o dei suoi meccanismio dei codici di
comportamento prescrit.
3. Il terzo insieme dei contenut è defnito come ateggiamento nei confront degli atori politci e delle loro
decisioni. La studiosa collega l’apprendimento del secondo insieme di contenut al periodo tra la fne
dell’infanzia e l’adolescenzao nella quale si acquisirebbe anche il senso di efcacia politcao che diiiene
centrale nel determinare l’importanza della politca nell’et adulta e le scelte di partecipazione o rinuncia.
L’apprendimento del terzo aiierrebbe nell’adolescenza e all’inizio dell’et adulta mantenendosi più o meno
stabile.
Per segnare le fasi della socializzazione politca gli autori della scuola americana distnguono tra socializzazione
politca primaria e secondaria. Sul piano politco possiamo defnire la socializzazione primaria come la fase collocabile
nell’infanzia e relatia all’apprendimento del lessico politco. Il linguaggio politco ia inteso come acquisizione di
simboli ierbalio ma anche di comportament e di emozioni connessi ai simboli.
La socializzazione secondaria che ha luogo fra l’adolescenza e la gioiinezza riguarda l’accesso alla politca come
specifco sotoinsieme sociale. In questa fase l’indiiiduo acquisisce codici politco culturali complessio come
l’ideologiao ma anche della fase in cui egli forma i suoi orientament ierso le grandi questoni politcheo come
democrazia e importanza della partecipazione.
Nella socializzazione secondaria gli indiiidui possono assumere ruoli politci specifcio come atiista o leader ed
entrare in contato con agent formali di socializzazione politcao come le associazioni o i partt.
Alcune ricerche suggeriscono che i bambini possono essere socializzat alla politca in gioiane et e inoltre mostrano
che il periodo di apprendimento politco si sia allungato. Tendendo conto degli efet del mutamento politco e
socialeo Volgyes defnisce ‘’risocializzazione’’ quella che aiiiene ad opera di un nuoio regime che cerca di coniertre
gioiani e adult alla nuoia ideologiao in una fase riioluzionaria prima e in forma di contnuum in un secondo
momentoo per rinsaldare il controllo ideologico utlizzando i luoghi di laioro e i mezzi di comunicazione di massa.
Utlizza anche l’espressione di socializzazione generazionale per indicare quelle che i bambini riceiono in forma
cosciente o inconscia dagli adult. Nell’et adulta contnua il processo di socializzazione politca in iiari ambit
(esempio laioroo esercitoo ecc…o.

2. Come si apprende? Agenzie di socializzazione politca in mutamento


Il focus di questo paragrafo riguarda le agenzie di socializzazione politca. La famiglia e la scuola sono state
considerate le più importanto sopratuto dai teorici che ritengono che la politca possa essere interiorizzata fn
dall’infanzia e nell’adolescenza e che permanga nell’arco dell’intera iita.
Rush iniita ad esaminare il ruolo di queste agenzie tenendo conto di altre iariabilio come i centri di aggregazione
religiosa o i mass media spesso principali font di informazione. Inoltre ci concentreremo sulle confitualit esistent
tra queste agenzie di socializzazione politca.

2.1 La famiglia
La famiglia è stata considerata l’isttuzione più infuente per la formazione dell’immagine della societ degli indiiidui
e del loro modo di porsi in rapporto con le isttuzioni politche. Il legame afetio le afda un ialore socializzante
molto alto con eleiate infuenze sugli orientament politci. In ogni famiglia c’è un piccolo sotoinsieme di adult che
si assumono la responsabilit della socializzazione primariao essi sono generalmente i genitori. Essi infuenzano i fgli
tramite il sostegno oferto e il controllo esercitato. I genitori sono agent di socializzazione politca direta(quando
sono impegnat atiamente in politcao o indireta (se discutono di politca con i fglio.
Ci sono tre diierse modalit di come un padre infuenzi le credenze del fglio:
1. il padre è iisto come modello implicito o esplicito da imitare
2. l’azione direta del padre che si manifesta nel collocare il fglio in un determinato contesto sociale legato alla
propria appartenenza
3. l’infuenza atraierso i rapport con il fglioo se la relazione è difcile è probabile che il fglio manifest scarso
interesse per la politca.

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Considerando ricerche specifche iediamo che la situazione è complessa e occorre diferenziare da un punto di iista
territoriale e socialeo storicizzando il fenomeno e analizzando in profondit i cambiament nel tempo.
Percheron studia la socializzazione politca sin dai 16-17 annio periodo in cui si forma una “casseta degli atrezzi
politci” atraierso il processo di socializzazione familiare e si costruisce la componente politca dell’identt sociale
del bambinoo l’identt nazionale e l’identfcazione con una famiglia politca.
Il progeto EUYOUPART ha studiato la partecipazione politca dei gioiani europei (8000 interiiste faccia a faccia
gioiani tra i 15 e i 25 annio e ha approfondito il ruolo della famiglia come agenzia di socializzazione politca. Dai
risultat iediamo che il 58% dei gioiani sostene di aiere genitori poco o per nulla politcizzat.
In partcolare i gioiani italiani hanno il più eleiato liiello di comunicazione politca familiare defnita ‘’forte’’ (36%
parla spesso con entrambi i genitorio e ‘’ media’’ (28% parla spesso con un genitoreo fra tut i Paesi del campione.
Dai risultat di questa ricerca i gioiani italiani sembrano distnguersi per un maggiore atiismo rispeto ai coetanei di
altri paesi europei. In Italia alcune ricerche eiidenziano come nel caso della socializzazione politca di nuoie
generazioni che in altri campi si mostrano conformi al modello comportamentale dei genitorio condiiidendone l’idea
di famigliao iisione del mondo e della societ o riiendicano posizioni politche diierse da quella della famiglia di
origineo sperimentano forme di impegno pubblico e interesse politcoo lontane dai luoghi isttuzionalio unendo
partecipazione tradizionale a nuoie forme di atiismo.
I gioiani italiani considerano i genitori important per la formazione dell’identt politca. Nello specifco la fgura
materna iiene ancora associata alla trasmissione di ialori legat alla socializzazione su comportament sociali e
afetii orientat alla costruzione dell’identt socialeo mentre il padre alla trasmissione di ialori politci e ciiili che
concorrono alla costruzione dell’identt politca. Le diferenze più eiident nei modelli educatii sono legate al liiello
di istruzione dei genitori più che alla classe sociale. Si incontrano delle diferenze tra classi eleiate e classe operaiao
rispeto al maggiore ricorso da parte di quest’ultma a sanzioni non motiate (contro una maggiore propensione al
dialogoo e di una maggiore atenzione all’obbedienza e propensione all’autonomia. L’indagine si sofermao dal punto
di iista psicosocialeo sul diienire citadini e sul rapporto con le isttuzionio sotolineando come siano le prime
interazioni scolastche ed in partcolare nella scuola media inferiore ad introdurre le regole di funzionamento
formale all’interno di una gerarchia.
La famigliao dunqueo funziona come un’agenzia di socializzazione politca si al passato che al presente. Le diferenze
politche fra genitori e fgli appaiono limitate e di identt sostanzialmente simile. Possiamo analizzare due
cambiament nel corso di quest anni. Il primo emerge quando inseriamo nel nostro modello interpretatio gli
orientament politci e il coiniolgimento politco di genitori e fgli (se un genitore era di destra potenzialmente il fglio
era di sinistrao adesso iniece succede il contrario il cui i fgli sono di destra oppure hanno un’apata politcao. Il
secondo elemento dal 1975 si può riscontrare nella condiiisione familiare dei contenut politci. Essere iicini tra
genitori e fgli nell’orientamento politco signifcaia condiiidere anche modi di guardare il mondo politco. Oggi
questa condiiisione è sparita.
Nonostante la famiglia risulta essere centrale come agenzia di socializzazione bisogna considerarla non solo come
nucleo di condiiisione di posizioni e orientament politcio ma anche come fonte di costruzione di modelli
interpretatii che rifetono la trasformazione della politca e delle relazioni tra generazioni.
Dagli studi di Lates si eiince che i rapport tra le generazioni si sono modifcat nel tempo. Quando si riduce la
confitualit tra genitori e fgli nasce un tpo di socializzazione bidirezionale. Lo scambio intergenerazionale in
termini di comunicazione e relazionalit determina la costruzione di identt politche reciproche e crea un clima
nuoio di atuazione dei processi di socializzazione politca.
Le generazioni sono pensate come relazioni sociali in cui notamo un’ascendenza e una discendenza che rifetono i
rapport sociali esterni alla famiglia. Il rapporto intergenerazionale tende a passare da una forma sequenzialeo
costruita dal succedersi delle generazioni collegate le une con le altreo ad una forma circolare orizzontale perdendo
di iista l’appartenenza a generazioni diierse. Si parla a questo proposito di caos generazionale.
Si può parlare di socializzazione familiare relazionaleo intesa più come un rischio causato da un eccesso di famiglia
(coniiienza contemporanea di molte generazioni- famiglia multgenerazionaleo. Si aggiunge una socializzazione
comunicatia che può enfatzzare il lato strumentale della comunicazione o la frammentazione dei legami sociali.
Questo modello può spiegare le dinamiche e le trasformazioni della post modernit (dinamiche familiari politcheo.

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All’interno di un interazione comunicatia si costruiscono ialori e conoscenze. La socializzazione diiiene un processo


atraierso il quale stabilire regole della comunicazione mediante l’interazioneo che inizia dall’infanzia (la famiglia
insegna e mediaoo ma che contnua per tuta la iitao atraierso desocializzazioni e risocializzazioni.
Gli studi RSCP (Reiisited Family Comunicaton Paternso testano la correlazione fra stli comunicatii e alt liielli di
similariet in famiglia considerando diiersamente l’infuenza del padre e della madre (Shulman e Deandreao.
Analizzando quest stli comunicatii familiari si contrappongono quello concept-oriented e quello socio-oriented.
Nasce un modello composto da quadrant che rappresentano l’unione di 2 dimensioni (orientato alla
coniersazione e al conformismoo che si incrociano negli idealtpi:
1. consensuale (alto orientamento alla coniersazione e conformismooo
2. pluralistco (alto orientamento alla coniersazioneo basso conformismooo
3. protettiio (bassa orientamento alla coniersazione e alto conformismoo
. laissez-faire (basso orientamento alla coniersazione e basso conformismoo.
L’indagine mostra che l’infuenza ierso il basso ha un maggiore impato quando proiiene dal padreo mentre ha un
alto successo quando proiiene dalla madre. Tale risultato è per noi interessante poiché possiamo osseriare che
l’infuenza aiiiene in maniera bidirezionale e che bisogna tratare indipendentemente l’infuenza di madre e padre.
Inoltre le diadi più simili appaiono essere quelle madre/fglio piutosto che padre/fglio.

2.2 La scuola
Vi sono più prospetie che guardano al tema della socializzazione politca in ambito scolastco. Per Marx la
socializzazione è un processo contnuo a sostegno dell’afermazione e della trasmissione dell’ideologia dominanteo
che la borghesia ieicola sin dall’infanzia atraierso il sistema scolastco e che da adult mantene atraierso il modo
di produzione dominante. Secondo Althusser la scuola è oggi l’apparato ideologico più importante (come chiesao
famiglia e mezzi di comunicazioneo. Essa assicurao atraierso l’esercizio del potere di statoo la riproduzione dei
rapport di produzioneo somministrando ai gioiani l’ideologia adata al loro ruolo nella societ da adulto diienendo
così mezzo di trasmissione dei ialori e della iisione del mondo della classe politcamente egemone. Per la
prospetia funzionalista inieceo la scuola ha una funzione positiao poiché garantsce la contnuit culturale e
politca tra le generazionio occupandosi dell’assimilazione sociale atraierso la socializzazione politca. Entrambe le
prospetie iedono la scuola come elemento di stabilit sociale con la famigliao instaurando processi di competzione
e non solo di integrazione. Il meccanismo di socializzazione politca che a scuola preiale è l’istruzioneo sia come
apprendimento intenzionaleo sia in modo informale atraierso discussioni di gruppo. Le diferenze di istruzione tra la
popolazioneo si rifetono sugli ateggiament e i comportament politci. La scuola può contribuire a determinare
interesse per la politca e a formare l’identt politca degli indiiidui. La scuola fornisce conoscenze tecniche
essenziali per dare signifcato e coerenza ai simboli e alle immagini della politca e per aiere abilit sufcient a
muoiersi e ad agire in un uniierso complicato come quello della politca moderna. Vi sono almeno diiersi modi in
cui la scuola entra in relazione con il sistema politco:
ao atraierso la socializzazione politca di bambini e gioiania
bo atraierso la selezioneo il reclutamentoo e la formazione di leader politcia
co atraierso l’integrazione politca di una comunit o di una societ a
do atraierso l’organizzazione di specifci gruppi che tentano di infuenzare le decisioni politche.
Relatiamente al primo punto la scuola si occupa della socializzazione politca all’interno di interient formalio poiché
tut i sistemi di istruzione pubblica hanno tra i loro compit quello di trasmetere agli allieii le concezioni e i ialori
fondamentali dell’orientamento politcoo sia per mezzo di apposit programmi di educazione ciiicao si per mezzo di
cerimonieo rituali e comunicazioni di signifcato politco più o meno esplicito. Massialas defnisce la socializzazione
politca come processo dell’acquisizione e della trasformazione della cultura del proprio ambiente politco e ne
indiiidua alcuni indici: efficacia e dducia politcao doiere ciiico e partecipazione politca.
L’autore osseriando la scuola secondaria statunitense sotolineaia come sebbene esistessero programmi
isttuzionali di educazione ciiicao non si osseriaia una correlazione positia tra numero di ore dedicate e i indici
citat. A fare la diferenza era il clima della classe e l’apertura al dibatto critco promosso dagli insegnant. Infat nei

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casi in cui si daia la possibilit agli student di interienire e difendere le proprie posizioni si generaiano correlazioni
positie con gli indici.
L’impato della scuola in questo siiluppo politco risulta poco chiaro. Alcuni autori ritengono sia più efcace di quella
familiareo in modo formale (atraierso programmi e stli di insegnamentooo e in modo informale (atraierso
composizione sociale e etos scolastcooo come maggiore arena per siiluppo di competenze ciiiche e conoscenza
politca.
La Percheron sostene che ii sia una sopraiialutazione del ruolo scolastco riguardo la socializzazione politca di
bambini e ragazzi. Sarebbe più opportunoo a suo parereo ritenere più efcace il ruolo dei genitori nell’infuenzare
scelte ed ateggiament ierso la politca.
Negli Stat Unit in base ad alcune ricercheo si sostene che l’infuenza di preferenze ideologiche degli insegnant sulla
formazione dei bambini può essere esercitata solo se ia nella stessa direzione rispeto a quella dei genitori.
La socializzazione politca nella scuola agisce atraierso tre element: il contenuto degli insegnamento l'introduzione
a certe forme di partecipazioneo l'apprendimento di cert tpi di relazioni sociali. Noteioli diferenze si riscontrano tra
la socializzazione politca delle scuole in contest occidentali e non occidentali. Nelle scuole americane
l'indiiidualismo è un ialore centrale e si enfatzza la performance indiiiduale. Diferenze si riscontrano anche
all'interno della stessa nazioneo ad esempioo tra scuole pubbliche e scuole priiateo considerate agent di
socializzazione politca più o meno fort in base alle loro capacit di selezionare studento confermando e rinforzando
ialori preesistent oppure confrontandosi con altre agenzie in un ambiente compettio.
Il controllo dei programmi scolastci e dei manuali é certamente lo strumento di socializzazione politca più direto
per i goierni. I manuali scolastci propongono una storia e geografa nazionale e secondariamente europeao
raccontando l'Europa con difcolt con efet sulla socializzazione politca delle nuoie generazioni. Interrogandosi
sugli atori che più incidono sulla socializzazione politca a scuolao molte ricerche si sono sofermate sul ruolo degli
insegnant e dei corsi di educazione ciiicao raggiungendo risultat non omogenei.
negli anni 60 negli Stat Unit le ricerche di Langton e Jennings si domandaiano se fosse opportuno contnuare a
fnanziare corsi di educazione ciiica nelle scuole superiorio dal momento che quest risultaiano aiere un debole
impato sull' interesse per la politca e quasi nessun efeto sulla socializzazione politca. Studi più recent mostrano
iniece come la scuola abbia acquisito un ruolo sempre più importante per la socializzazione politca e che i corsi di
educazione ciiica siano un elemento che accresce la conoscenza della politca. In Italia le ricerche di Garelli su la
socializzazione fessibile eiidenzia come la scuola sta atraiersando una profonda crisi di legitmazioneo
confermando quanto riscontrato anche in altri paesi da studi che enfatzzano la crisi e lamentano una incapacit di
trasmissione ialoriale della scuola.
L’isttuzione scolastca appare poco autoreiole e il rapporto con gli insegnant non sembra riuscire a incidere sulla
disafezione politca dei gioiani del campione. In base ad alcune ricerche siolte in cinao la scuola iiene iista come
strumento che agisce in contnuit con la famiglia. Essa iiene iista come il primo ponte tra bambini e societ
costtuendo la più sistematca e potente isttuzione di socializzazione politca. Altre indagini in contest non
occidentalio mostrano un mutamento del sistema scolastco in relazione alle politche goiernatie in ambito
internazionale e allo stesso tempo il ruolo dei singoli atori sociali nel promuoiere il cambiamento. Fra quest ii è lo
studio di Lee. L'autore spiega come a Hong Kong la scuola nel periodo coloniale fno a dopo il 1997 non Incoraggiasse
la partecipazione politcao con l'obietio di depolitcizzare gli student e limitarne l'atiismo nei moiiment sociali e
come ciò cominciò a cambiare dal 2009 quando ienne introdoto il corso di liberal studies nella scuola secondaria.Il
corso diientato materia obbligatoriao in risposta ai bisogni della comunit d’istruzioneo rese impossibile per docent e
student eiitare completamente di afrontare questoni politche in classe. il ruolo dei singoli insegnant ad Hong
Kong è stato considerato rileiante come un fatore che più che generare partecipazione politca conienzionale
infuenzaia gli student a diientare critci dello status quo e in cert casi a radicalizzarsi. Questo eiento ia in
contrasto non soltanto con l'approccio strutural-funzionalistao che consideraia la scuola coerente e omogenea
rispeto alla famiglia nella riproduzione dell'ordine e dell'integrazione socialeo ma anche rispeto alle teorie critche
che puntaiano l'atenzione sulla scuola come elemento di riproduzione delle disuguaglianze di classe senza
considerare il mutamento sociale. Questa ricerca atribuisce alla scuola un ruolo chiaie nella socializzazione politca
come produtrice di cambiamento. Molte ricerche propongono di considerare gli efet della scolarizzazione di

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massa a liiello globaleo ipotzzando che si sta difondendo tra i gioiani una cultura politca sopranazionaleo oltre che
singole culture nazionali. La ricerca quali-quanttatia su 27 Nazioni (Ciiic educaton study CIVEDo compara
competenzeo abilit e attudini ciiiche dei ragazzi di 1 anni metendo in eiidenza la presenza di una comunit
politca comune tra i gioiani di diiersi paesi. Partendo dalla considerazione che per lungo tempo la scuola sia stata
reputata un elemento utle per la creazione di stat nazionali stabili socializzando i gioiani e rendendoli citadinio gli
studiosi notano come le precedent analisi abbiano tenuto conto della scolarizzazione di massa come elemento di
connessione tra istruzione promossa dal goierno e agenda degli stat nazionali per la riproduzione dei citadini.
L'interesse per il mantenimento dell'ordine sociale si è difuso Oltrepassando i confni nazionalio diienendo un
fenomeno internazionale atraierso una scolarizzazione di massa Isoformica che ha iisto una graduale
normalizzazione della strutura del sistema educatio e dei contenut dei curricula. Tutaiia tale isomorfsmo è stato
studiato solo in relazione alle competenze di leturao matematca e scienzeo senza focalizzarsi sugli efet che la
scuola ha sulle conoscenze e l'orientamento politco e sulle competenze ciiiche.
La scuola iiene nuoiamente considerata dunque un agente di socializzazione politca rileiante non solo per la
socializzazione politca nazionaleo ma per la costruzione di una identt ciiica globale orientata alla difusione di
ialori che fanno riferimento ai dirit umani alla democrazia.

2.3 Gruppi di parii moiimenti partt e altri agent di socializzazione politcamente


Nel corso del tempo sono stat atuat degli interient orientat a rendere i gioiani citadini atii. La socializzazione
politca dei gioiani è infuenzata da molt fatorio la famiglia seppur molto importante ia messa in relazione in base
ad altre agenzie di socializzazioneo oiiero comunit e stato. I bambini all’interno dei gruppi di pari o grazie
all’interazione si scambiano conoscenze e coniinzioni diierse da quelle della famiglia d’origini si trata di associazioni
iolontarie e informali. Lo scopo primario è quello del diiertmentoo ma in realt all’interno dei gruppi aiiiene una
socializzazione politca. In base a diierse ricerche emerge che in un clima scolastco di fducia e di rispeto tra i
compagni si siiluppa nel soggeto un maggiore impegno ciiico da adulto.
Alcuni studiosi (WRAY-LAKEo FLANAGANo hanno condoto una ricerca durata 3 annio in base ad 8 distret di aree
urbaneo semiurbane e rurali negli USA. La ricerca eiidenzia una correlazione positia tra iolontariato e ialori di
responsabilit sociale. I ragazzi che siolgono atiit a seriizio della comunit mostrano nel tempo un incremento di
ialori e di ateggiament ciiici. La connessione tra comportament e ialori di responsabilit sociale dimostra come gli
adolescent siano agent atii del proprio siiluppo positio.
Si parla di socializzazione militanteo che è una componente della socializzazione politca. I corpi della socializzazione
politca primariao la famigliao l’esperienze di rappresentanza (rappresentat di classeo o la iita in comunit (scout o
atiit religioseoo sono luoghi di trasmissione delle disposizioni all’atiismo. Indagare sulla socializzazione alla
partecipazione politcao considerata come una carrierao conduce ad interessarsi all’eterogeneit dei quadri di
socializzazione incontrat dagli indiiidui durante la loro iita. Bargel ricorda come gli studi sociografci sugli atiist
mostrano come il loro impegno sia espressione di ialori e norme comunio fruto di un percorso comune di
socializzazione all’interno degli stessi gruppi sociali.
L’autrice sostene inoltre che possono esserci degli eient della iita come ad esempio malate o handicap che
possono diienire elemento di socializzazione politca e portano ad entrare in contato con atiist e associazioni che
si occupano ad esempio di dirit di categorie di sogget (Associazione di lota all’AIDSo. Sostene inoltre che possono
esserii casi di rotura con agenzie di socializzazione (scuolao chiesa o parttoo che possono causare conseguenze sulla
partecipazione e sulla organizzazione nella quale militare. Insomma fatori non politci possono incidere sulla
socializzazione politca e militante degli indiiidui.
I partt politci di massa rappresentano un’isttuzione importante per la socializzazione politcao in quanto ii è
proprio l’obietio di educazione politca dei citadini.
In Italia nei primi anni ‘90 abbiamo aiuto la presenza di subculture politche territoriali. Essi hanno segnato la iita
politca e culturale del paese. Possiamo ora rintracciare una subcultura rossa (moiiment socialisto e una subcultura
politca bianca (moiiment catolicio. Si esprimeiano rispetiamente i iot per partto Comunista Italiano e
Democrazia Cristana. I processi di socializzazione politcao le struture del partto e le associazioni ad esso legateo si
estendeia in una serie di iniziatie popolari e di eient informalio che rispeto ad altri paesi riduceiano il peso

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dell’appartenenza di classe sul comportamento eletoraleo raforzando quello di proienienza e dell’appartenenza


territoriale. Per subcultura politca territoriale si intende la presenza radicata e difusa di una tradizione culturale
ideologicao che si consolida atraierso una rete di associazionio organizzazionio iniziatie stretamente collegate alla
iita delle persone. Politca e societ locale si integrano e si raforzano reciprocamente. Per quanto riguarda la zona
bianca la subcultura costtuita dalla chiesao ma anche dalle associazioni con interessi in ambito localeo traialica i
motii legat alla religione e alla fede. Nella zona rossa il riferimento della subcultura politca territoriale è costtuita
dall’identt e dalle organizzazioni legate al moiimento operaio e alla Sinistrao ma anche a circoli ricreatiio patronato
centri culturalio organizzat in una rete con lo scopo di sostenere e difondere ialori e la cultura politca del partto.
La situazione comincia a straiolgersi dopo la caduta della DC nel 1992 e la comparsa della Lega Nord che presenta un
insieme di organizzazioni che danno iita al subcultura ierde. Successiiamente Forza Italiao partto leggero e
personale e meno radicato sul territorioo che utlizza i mezzi di comunicazione per realizzare forme di socializzazione
politcao difonde la subcultura azzurra.
I mezzi di comunicazione e l’atenuazione di ideologie dei partt politci tendono a far perdere la funzione di
socializzazione.
I canali di socializzazione politca sono molteplici e nel caso dei regimi non democratcio si presentano eiident e
periasiii. Essi contnuano a mutare adatandosi al cambiamento e alle societ . I gruppi di pari possono prendere la
forma di gruppi di laioroo del tempo libero o religiosio ieicolando stli di iita e simboli di status.
La socializzazione politca ha così un ruolo importante nella trasformazione della societ così come nella sua
conseriazione.
Deie essere analizzato un altro fenomenoo oiieroo quello dei migrant intesi come agent di cambiamento sociale. In
questo caso la socializzazione politca iiene rappresentata come un processo contnuo e sperimentale in cui si
confrontano esperienze di socializzazione primariao migratoria e transnazionale.

2.4 Vecchi e nuoii media


I mezzi di comunicazione di massa hanno un ruolo importante nella socializzazioneo sopratuto in quella politca.
Tut i goierni cercano di infuenzare i media e non pochi cercano di aierne il controllo (o per censura o per creare
educazione e raforzamento dell’ideologia del regimeo.
Bisogna considerare il ruolo dei media rispeto all’informazione. Essa non è una merce neutraleo in quanto iiene
selezionatao confezionata e interpretata. Giornalio radioo programmi tio ecc.. rifetono i ialori e gli ateggiament
acquisit in precedenza. I media consolidano e modifcano i ialori e gli ateggiament proseguendo nel processo di
socializzazione e risocializzazione.
Dalle ricerche emerse dal Reporters sans fronteres 2017 iiene classifcato il liiello di libert di stampa nei paesi del
mondo. Emerge che i Paesi iengono classifcat in base al loro liiello di libert di stampa o di censurao ad esempio la
Corea del Nord iiene indicata come Paese con il massimo grado di censurao e più in generale ci sono paesi in cui la
situazione è peggiore (modifca di apparecchi teleiisiii per consentre la sola ricezione locale…o.
Se nelle societ moderne i mezzi di comunicazione di massa costtuiscono la fonte principale di informazioneo in
quelle postmoderne i media diientano una fonte di socializzazione politca sempre più importante.
Nel corso del tempoo si sono modifcate le modalit di fruizione dei mezzi di comunicazione. La fruizione può essere
non solo indiiiduale e colletiao ma orao anche analogici e digitalio ad esempio in Italia guardare la teleiisioneo sia tra
i gioianio sia tra gli adult e gli anziani risulta essere il principale modo di impiegare il tempo libero durante la
setmana.
La partecipazione politca è una scelta indiiiduale per la costruzione del capitale umano e sociale. Essa segue le fasi
del ciclo di iita (massima per i gioiani e ridota al crescere dell’et o maggiore per gli uomini rispeto alle donneo è
condizionato rispeto alla residenzao.
In Italia cresce l’utenza internet che diiiene uno strumento di socializzazione e partecipazione politca. L’ISTAT rileia
anche la difusione della partecipazione atraierso il web (iedi tab pg 78o.
Di recente si sono siiluppate indagini che si interrogano sulle specifcit della socializzazione politca atraierso i
nuoii media. I risultat di alcune ricerche eiidenziano come ci sia stato un incremento dell’uso dei media tra gli adult
e nello stesso tempo una modifca delle modalit di consumo delle informazioni e dei criteri di notziabilit degli

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eient. Le notzie iengono ordinate su internet in base ad algoritmi che metono in cima alla classifca le notzie più
cliccate e spesso le riducono a breii pop-up senza approfondiment.
Il tema principale di alcune ricerche è quello del ‘’e-politcal socializaton’’.
I partt e i leader politci iniestono molto nella comunicazione atraierso internet con liielli diiersi di interatiit e
sofstcatezza dei sito riuscendo ad afermarsi sulla scena pubblica e inaugurando forme nuoie di organizzazione
interna e reclutamento politco atraierso la reteo coiniolgendo citadini che per la prima iolta si interessano alla
politca o che l’aieiano abbandonata chiudendosi nel disimpegno. I social network diientano strumento centrale
della comunicazione politcao segnando la necessit di una socializzazione e risocializzazione ai nuoii codici della
politca on-line sia da parte dei politcio che da parte dei citadini e degli stessi professionist dell’informazione.
Esempio hasthag introdoto nel 2007 e che poi prese piede non solo per le elezioni presidenziali in Irano ma che poi
introdoto nel 2013 anche da Facebook e altri Social.
Tra i principali cambiament legat al web 2.0 per la politca ii sono:
1. la capacit di coordinamento dinamico delle piataforme che consente di organizzare mobilitazioni anche su
iasta scalao indiiidualizzando i messaggia
2. lo siiluppo di intelligenza colletia aggregando nuoii punt di iista e creando una nuoia conoscenzaa
3. la decentralizzazione della comunicazione e delle atiit politche sul territorioa
. l’aggregazione di enormi quantt di informazione e condiiisione data
5. la sperimentazione costante dei sofware e di nuoie forme di partecipazionea
6. la ialorizzazione di esperienze mediali ricche con test e materiali audioiisiii coiniolgent emotiamente.
I cambiament del web 2.0 si rifetono sul mutamento della socializzazione politca che diiiene più interatia e
orizzontale per utent creatori e fruitori di contenut politci.
La socializzazione politca oltre che atraierso iideoo immagini e notzie di esplicita propaganda si serie di canali
informali come i iideogiochio hashtag su Twitero l’utlizzo di costruzione simboliche diferent di iolta in iolta riiolte
a specifci target.
La relazione tra mediao socializzazione politca e terrorismo è un tema molto importante. Gli eient di natura
terroristca iengono considerat come elemento di socializzazione politca con efet a breie e medio termine
sull’immaginario e sull’identt politca della popolazione ( esempio l’atacco terroristco dell’11 Setembre ha fato
aumentare l’interesse per la politca dell’eletorato repubblicanoo.
Le nuoie tecnologie e internet hanno efet anche sulle tradizionali agenzie di socializzazione come la scuola e i
mezzi di comunicazione di massa ( ad esempio la riduzione del digital diiide e lo siiluppo di competenze digitali
diiiene parte dei proget educatii scolastcio in partcolare anche giornali e teleiisioni hanno siiluppato piataforme
che utlizzano il webo.
La capacit di sfrutare le potenzialit della rete ha iisto afermarsi nel panorama politco nazionale nuoii sogget
politcio come il Moiimento 5 stelleo che atraierso la piataforma Metup ha promosso nuoie modalit di
organizzazione internao mediante il blog coordina il moiimento e comunica con l’esterno.
Interesse e motiazione per la partecipazione politca sono infuenzat da una serie di fatori:il background culturale
di origineo il grado di connessione pubblica mediata e la percezione di efcacia e fducia nelle isttuzioni .
A partre da quest element ritroiiamo 2 tpi di adesione dei gioiani: citadinanza come doiere (disimpegnoo e
citadinanza come pratca (partecipazione ciiicao.
Una ricerca di Carol Galais su 0 Paesio riguardo gli efet della socializzazione dei media digitali sui ialori di
autonomia personaleo ipotzzando che i media digitali infuenzino la percezione del Sè e che questo abbia
conseguenze sulla partecipazione politca dimostra che: tali efet sono condizionat da fatori economici e politci. La
relazione tra i media digitali e autonomia personale è più forte quando c’è uno siiluppo socioeconomico e qualit
della democrazia eleiata.

CAPITOLO 4 La città di Palermo: analisi del territorio oggetto di tre casi studio

Premessa

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Nella seconda parte del iolume facciamo atenzione alla dimensione empirica della socializzazione politca.
Verranno illustrate 3 ricerche realizzate a Palermoo mostrando carateristche sul territorio in quanto la demografa
infuenza la strutura e le dimensioni della manodopera disponibile.
Si è scelto di procedere atraierso l’utlizzo di dat proienient dall’ISTAT e l’anagrafe e Comune di Palermo. I dat
sono relatii all’anno 201 in base a degli indicatori come et o sessoo stato ciiileo moiimento naturale e migratorioo
presenza di stranieri e istruzione.

1. Struttura della popolazione


Il territorio è dato dal sistema di relazioni reciproche che intercorrono tra popolazione e lo spazio da questo
occupato. Il territorio può essere analizzato in base a carateristche sociali connesse alle modalit dell’insediamento
della popolazione in esso e altre relazioni che si stabiliscono con contest sociali ed economici di altri territori e
popolazioni corrispondent.
Bisogna analizzare gli element che qualifcano le modalit di insediamento della popolazione nel territorio
palermitano. Al 31 Dicembre del 201 la popolazione residente a Palermo è pari a 678. 92 abitant ( 7o8% sono
uomini mentre 52o2% sono donneo. L’interdipendenza tra fenomeni demografci e sociali è ierifcabile tenendo conto
che incidenza della mortalit e distribuzione per sesso ed et sono legate al tpo di organizzazione socialeo liiello di
benessereo alimentazioneo igiene pubblica e priiatao condizione di accesso a cure medicheo qualit dell’ambiente e
grado di sfrutamento delle risorse naturali.
Per analizzare la strutura della popolazione è necessario spostare l’atenzione sulle proporzioni esistent tra classi e
raggruppament di et diierse. Si è composta la popolazione in 3 fasce diierse di et :
 da 0-1 abbiamo 1 . %a
 da 15-6 sono 66o5%
 oltre 65 sono il 19%
Si è rileiatoo da un punto di iista socioeconomico che la popolazione gioiane pari al 21o7% si diiide tra et laioratia
e non laioratiao l’indice di dipendenza degli anziani è pari a 29% rispeto agli indiiidui in et compresa tra 15 e 6 .
L’indicatore denota un’incidenza della popolazione anziana sul bilancio pubblicoo in quanto al crescere del ialore
aumenta la percentuale di spesa pensionistcao sanitaria e sociale. Il riconsiderare il ruolo della popolazione anziana
in relazione alle dinamiche socioculturali che caraterizzano lo siiluppo demografco e che atribuiscono agli indiiidui
ruoli muteioli nel tempoo in base all’indicatore potrebbe essere di supporto alla predisposizione di adeguate
politche socialio iolte a riconsiderare il ruolo degli anziani nel contesto sociale come sogget atii nella iita
colletia.
Si è ierifcato nel corso del tempoo considerando tasso di natalit e mortalit o uno spostamento di et media per
contrazione di matrimonio. Questo ritardo della popolazione gioianile nel iiiere gli eient cruciali della transizione
determina non soltanto uno spreco di capitale umanoo ma fortfca la trappola demografca della bassa fecondit con
conseguente iniecchiamento della popolazione e la perdita di equilibrio generazionale.
Al 31 dicembre 201 si sono registrat 25.997 citadini stranieri residento (10.536 immigrat registrat rispeto al
2013o. Il potere di atrazione dei fussi migratori è collegato alle condizioni del mercato nel laioro. La distribuzione
degli immigrat nella regione mostra come i citadini stranieri tendano a concentrarsi in quei territori in cui il mercato
del laioro ofre maggiori opportunit di inserimento occupazionale.

2. Il sistema scolastco
Nell’anno scolastco 2013/201 gli student nelle scuole elementari sono 32. 3 con decremento del 1o37% rispeto
all’anno precedente. Su 100 alunni 3o2 sono extracomunitari. Il numero di plessi più consistente è nella V
circoscrizione. Nell’anno 2013/201 si è assistto ad un decremento del numero degli iscrit pari a 1.150 unit .
Mentre è cresciuta di poco la presenza di alunni extracomunitari.
Le scuole secondarie maggiormente scelte sono gli isttuit tecnici e gli isttut professionali perché ofrono un ttolo
spendibileo seguono i licei scientfci.
Si è eiidenziato un fenomeno di dispersione scolastcao relatia o alla frequenza irregolare all’eiasione dal sistema
scolastco o all’abbandono defnitioo che è espressione di disagio da parte del minore.

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CAPITOLO 5 Potere quotdiano e socializzazione politca: il quadro della ricerca e il caso


del comitato dei diritti

Premessa
L'abbondanza di laiori tecnici o normatii sulla partecipazione e gli imperatii dell'educazione ciiica contrasta con la
quasi assenza di studi empirici sui fenomeni di socializzazione politca propriamente deta.
È stata siolta una ricerca che mira ad esplorare il processo di socializzazione politca a liiello micro-socialeo
osseriando in partcolare la percezione delle relazioni di potere e le relazioni ai fenomeni politci dei component del
comitato dei dirito un organo consultio formato dai rappresentant di classe dell'Isttuto Comprensiio Statale A.
Ugo- t. D'Aquino di Palermo. La cit di Palermo è suddiiisa in 8 circoscrizioni e questa ricerca è stata realizzata
nella V circoscrizione nel quartere Zisa-noce. La V circoscrizione è caraterizzata da un'eleiata densit abitatiao è la
terza circoscrizione per popolazione stranierao la seconda per minori stranierio con un eleiato numero di minori in
termini assoluto mostrando un indice di dispersione scolastca nella media citadina.

1. Scelte teoriche e di metodo


Abbiamo considerato la socializzazione politca dei bambini come una prima fase di un percorso che si siiluppa
nell'arco della iitao adotando un conceto di socializzazione costruito in modo interatioo nell'otca di un
“pluralismo a liiello delle appartenenze e al liiello degli orientament di ialore”. in tale prospetiao il conceto di
“generazione politca” è inteso come una sorta di “matrice di mutamento sociale”. In questa ricerca il punto di iista
adotato è quello di un processo di socializzazione politca nella fase dell'infanzia e nella prima adolescenzao poiché si
ritene che questo periodo costtuisca una tappa fondamentale seppur non sempre determinante né lineareo per
l'intero percorso di socializzazione politca permanente che proseguir in modo dinamico per l'intero ciclo di iita.
L'otca è quella della Ricerca azione partecipatao infat indagare e rifetere insieme ai ragazzi e genitori sui temi del
potere della socializzazione politca comporta una diiersa consapeiolezza e percezione del fenomeno.
La Ricerca-Azione ( Acton researcho partecipata un tpo di indagineo che pur aiendo uno scopo conoscitioo
promuoie un atio coiniolgimento da parte di tut i sogget o gli atori sociali signifcatii del territorio o del
contestoo depositarsi del sapere localeo al fne di pratcare poi colletiamente un'atiit sulla realt che si cerca di
conoscere. La ricerca-azione è un'indagine che si muoie dal di dentro della realt di cui si tenta una prima analisi di
conoscenzao sempre iolta ad un successiio agire pratco sulla stessao in maniera da modifcarne o perlomeno
aiutarne il cambiamento in senso eiolutio e di crescita.
Il disegno della ricercao di caratere esploratioo si è siiluppato in diierse fasi durante un intero anno scolastco: la
prima ha comportato l'analisi del territorioa la seconda ha coiniolto i ragazzi del comitato dei dirita la terza i loro
genitoria la quarta si è estesa al quarterea infne la ricerca si è conclusa con la resttuzione del risultat alla cit .
Si è deciso di utlizzare tecniche preialentemente di caratere proietioo integrando l'analisi dei dat da font
secondarie (usate per studiare il territorioo con diferent tecniche di rileiazione costruite tenendo conto delle
carateristche dei partecipant e delle loro famiglie.
In partcolareo le tecniche scelte sono state griglie di osseriazioneo per annotare ad esempio le dinamiche interne al
gruppo o per rileiare la percezione del ragazzi sulle atiit proposteo sono stat usat i questonari riiolt ai genitori
per indiiiduare dat socio-anagrafcio interiiste e schede di rileiazione semistruturateo riiolta ai ragazzi per rileiare
le defnizioni di potere nelle diierse dimensioni e contest indagat. Elemento fondamentale in questa ricerca è stata
la stessa dimensione partecipatia. Essa é stata stata siiluppata atraierso l'uso di molteplici tecniche non
struturate che hanno consentto di approfondire quanto emerso dai questonari e di afrontare temi complessi e
poco not. Per analizzare il percorso di socializzazione politca sono stat propost i giochi di ruolo ( drammatzzando
Ad esempio la gestone del potere in famiglia e a scuolaoo tecniche di sociologia iisuale ( disegnio iideoo fotografeo
framment di cartoni animatooraccont da commentareo focus group con un basso liiello di struturazione per narrare
l'esperienza del potere nel quotdiano e confrontarsi tra pari. Per far emergere le opinioni sono state usateo inoltreo
tecniche di ricerca partecipatia come l'acton planning (Metodo di progetazione partecipata di origine

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anglosassoneo che serie a indiiiduare i bisognio defnire i problemi in un determinato contesto territorialeo atraierso
il contributo della comunit localeo e arriiare a formulare le linee di interiento insieme a coloro che conoscono i
disagi perché li afrontano quotdianamente.IL processo si artcola in diierse fasi e si parte generalmente da
domande di ampio respiro e tute le opinioni e idee in meritoo iengono espresse da ciascun partecipante utlizzando
personalmente dei post-it da ataccare su degli ampli cartelloni. Alcune regole iengono esplicitate all'inizio degli
incontrio ma si trata di principi molto chiare e semplici. si ricostruisce l'immagine che gli abitant hanno del proprio
contesto ( quartereoo eiidenziando gli atuali aspet positii e negatii. I partecipant sono iniitat ad esprimere delle
preiisioni sui cambiament che interessano il quartere e sugli efet atesi. Il passaggio fnale è quello di indiiiduare
alcuni principi e linee guida che possono permetere di assicurare raggiungimento degli efet positii e per
preienire quelli negatiio e l’out-reach nel quartere(Tecnica utlizzata nei processi di progetazione partecipata in
ambito anglosassone. Defnita da Wates come processo di consultazione delle personeo usato delle amministrazioni
pubbliche per incontrare gruppi di interesse locale e singoli citadini del proprio ambiente per discutere di iarie
questoni e ascoltare i loro suggerimentoo Che hanno consentto di coiniolgere i ragazzi considerandoli atori atii
dell'indagine. Sono stat realizzat inoltre support multmedialio tra i quali un social network per ragazzi che ha aiuto
la funzione di geolocalizzare le scuole e i luoghi signifcatii interessat dal progeto nella cit di fornire una
piataforma di interazione proteta nel quale discutere tra para e temi della ricerca.
La cornice teorica nell'ambito della quale è stata realizzata questa ricerca esploratiao ha come elemento centrale la
triangolazione tra i punt analitci che deriiano dagli studi sulla socializzazione politca elaborat dalla Parcheron e
contribut teorici sullo studio del potereo rileta atraierso i modelli della socializzazione politca rifessiia.
L’'autrice defnisce la socializzazione politca come l'acquisizione di un codice simbolico che risulta dalle transazioni
tra indiiiduo e societ o atraierso un processo interatio e mult-direzionaleo composto non soltanto da ialore e
norme trasmessio ma composto da una complessa e rappresentazione di mondi specializzato passando per una
socializzazione latenteo impersonale e non semplicemente intenzionale e direta. questo è un processo lento e
graduale di creazione di un sistema di riferimento e di ialutazione del reale legato al processo di costruzione
dell'identt . La ricerca sul campo è stata guidata da una concezione di socializzazione politca atenta alle diferenze
indiiiduali e alla costruzione sociale e politca dell'interazione quotdiana. nella ricerca sono state utlizzate le tre
dimensioni elencate nel capitolo II. Si trata della Dimensione normatiao Oiiero interiorizzazione di ialori e principi
del sistema politcoo dellao Dimensione espressiia cioè la formazione di ateggiament orientament ierso le
isttuzionio e in ultmo della Dimensione cognitiao nonché l'apprendimento di conoscenzeo informazioni e codici
culturali relatii al mondo della Politca e delle sue rappresentazioni. Questa tripartzione appare utle per
eiidenziare gli aspet più rileiant delle rappresentazioni della politca che organizzano ogni percezione del reale e
concorrono a formare un uniierso politco autonomo nei bambini.
La defnizione di politca che è orientata la ricerca comprende tute quelle atiit o compiute da uno a più soggeto
caraterizzate da comandoo potere e confitoo ma anche da partecipazioneo cooperazione e consenso che
interessano una colletiit in cui si controlla la iiolenza e si distribuiscono cost e benefci non solo di tpo materiale.
Tra gli aspet che questa defnizione includeo abbiamo scelto di focalizzare l’indagine sul potere esplorandone
l’esperienza che gli student e le studentesse coiniolte nella ricerca ne faceiano nel quotdiano . Qui sorge un altro
problema metodologico e per aiiiarlo si è adotata una prospetia che defnisce il potere come un processo interno
di una relazione socialeocome un rapporto asimmetrico tra due o più indiiidui in cui uno o più di essi possono indurre
comportament che gli altri altriment non meterebbero in alto. La ricerca non si è focalizzata semplicemente
sull'accetazione o il rifuto dell'ordine politco. L'obietio della ricerca è stato quello di indagare trasiersalmente
alle iarie dimensioni del potereo in modo da ricostruire gli aspet legat alle decisioni osseriabili e analizzare gli
element connessi al “non decision making”. Si è così pensato di introdurre il “ metodo di ricerca della distribuzione
del potere”. Esso é costtuito da metodio in realt o ai quali l'autore (Solao riconduce le principali ricerche che in
scienza politca si sono occupate di studiare la distribuzione del potere:
1- metodo posizionale
2- metodo reputazionale
3- metodo decisionale
- metodo della soppressione delle decisioni.

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Ogni “metodo” defnisce un diferente tpo di potereo anche se sociologicamente sono intese come diierse
dimensioni di unico conceto complesso.
L'obietio della ricercao dunqueo è quello di osseriare la socializzazione politca trasiersalmente alle iarie
“esperienze di potere” interrogandosi sulle posizioni di potere esperite nei contest quotdiani o mediatci (Famigliao
classe/scuolao quartere/cit o Italia / mondooo sulla percezione di quali siano le persone che contano nella comunit o
sui decisori e i processi utlizzato sui temi tabù dei quali non si discute e sul potere di ieto.
Si è potuto tradurreo durante il laioroo concet complessi in termini più concret e comprensibili per i gioiani
partecipanto adotando gli ambit di analisi ai contest che i ragazzi conoscono da iicinoo in maniera direta o
mediatao indagando sulle tre dimensioni elencate(normatia espressiia e cognitiao della socializzazione politca.

2. Il prodlo dei partecipant e luoghi del tempo extrascolastco


Il percorso di ricerca ha coiniolto 23 student di cui 17 femmine e 6 maschio dai 9 ai 13 annio dei quali migrant di
seconda generazione di origine rumenao ghaneseo tamilo marocchinao selezionat tra i component del comitato dei
dirit.
L’introduzione della ricercao degli argoment da tratare e del metodo utlizzato è stata accompagnata dalla
presentazione del ragazzi soto forma di reciproche interiiste atraierso uno schema distribuito dalla ricercatrice. Le
interiiste hanno consentto di defnire un proflo dei partecipant che hanno realizzato degli autoritrat di
presentazione di se stessi agli altri. Alla fne di ogni incontro è stata realizzata un'atiit ludica di autoialutazione
(scatola del feedbacko utlizzando biglietni anonimi per scriiere pro e contro. La letura a turno delle risposte
positie e negatie ha permesso di comprendere ciò che è stato apprezzato di più e gli eientuali problemi
consentendo di interienire in corso d'opera. La scatola è diientata un oggeto familiare e ricorrenteo assumendo la
funzione di indicare la chiusura di ogni giornata e la necessit di rifetere e analizzare insieme le atiit siolte. La
funzione della scatola è quella di essere contenitore di opinioni. Questa funzione è stata mantenuta anche durante la
iisita nel quartereo nella parte fnale del percorso della ricerca. Il gruppo l'ha usata per raccogliereo In forma
anonimao la risposta dei passant.
Una parte dell'interiista semi-struturatao riiolta il ragazzio Era dedicata all'uso del tempo libero e alle atiit siolte
durante la giornata dei partecipanto con l'obietio di defnire nella fase preliminare della ricerca gli element da
approfondireo indiiiduando le potenziali agenzie di socializzazione politca rileiant.
Si è eiidenziato come il leisure fosse inteso dai ragazzi come tempo extrascolastcoo iissuto in preialenza siolgendo
atiit indiiiduali in priiato. Il tempo dopo la scuola é impiegato per siolgere i compit. Il tempo che resta iniece
impiegato per l'utlizzo dei media ( teleiisioneo computero iideogiochi e dispositii audio per ascoltare musicao.
Tra le forme di lesure colletie o pubblicheo si eiidenzia una distnzione tra le ragazze che preferisco uscire con le
amiche e ragazzi che preferiscono giocare a calcio. Molt dei partecipant però non pratcano nessun gioco colletio.
Alcuni giocano a casa con amici o amiche e familiari con giochi semplici ( carteo damao nomi cose cit zeropero. nel
gruppo di partecipant nessuno frequenta l'oratorio altri centri aggregatii gioianili. L'assenza di processi consultii
periodici del comitato dei dirit organizzat dalla scuola di fato atiato lo studente di alcune delle funzioni che
formalmente doirebbe assumere. Di contro la partecipazione al progeto ha reso per la prima iolta i ragazzi
consapeioli delle appartenenze a questo gruppoo portandoli a rifetere sul proprio ruolo di rappresentant e sulla
loro responsabilit ciiica nei confront dei compagni e nel quartere. Le agenzie di socializzazione politca
potenzialmente rileiant sono dunque la famigliao la scuolao media e loro gruppo di pari.

3. la socializzazione politca in famiglia


3.1 La politca per le madri e i padri dei partecipant
Uno dei luoghi fondamentali per la socializzazione politca dei bambini é la famiglia. La famiglia contribuisce a
comporreo infato quel sistema di riferimento e ialutazione del reale essenziali nel processo di costruzione
dell'identt . I ragazzi in famiglia entrano in contato con le diferent dimensioni della politca.
Dalla ricerca emerge come nella Socializzazione politca familiare le transazioni tra genitori e fgli si realizzano
all'interno di un processo interatio mult-direzionale di socializzazione politca latenteo non Intenzionale. I ragazzi
in famiglia formano la loro percezione del potereo dell'autorit o della responsabilit e osseriano reazioni ai fenomeni

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politci. I genitori dei ragazzi che hanno partecipato alla ricerca sono stat coiniolt atraierso questonari indiiidualio
corredat da alcune domande aperteo el focus group di approfondimento condote a scuola. Ai questonari auto-
compilat riiolt ai genitori hanno risposto in 27o 13 padri e 1 madrio in alcuni casi sia il padre che la madre e in
alcuni casi nessuno dei due. I risultat del Focus group al quale hanno partecipato le madri eiidenziano disinteresse
ierso la politcao astensionismo eletorale di lunga duratao sfducia ierso i politcio partt e pubblica amministrazione.
Abbiamo notato delle diferenze tra le posizioni e i comportament politci dichiarat dai genitori nelle risposte a
scelta multplao in parte probabilmente orientate da un criterio di desiderabilit sociale.
Dall'analisi dei dat emerge che le madri degli student che partecipaiano alla ricerca per la maggior parte erano
casalinghe o in alcuni casi aieiano laiorato in passato ed erano in quel momento disoccupate in cassa integrazione.
I padrio inieceo erano in preialenza impiegato operai o piccoli commerciant. Dalle risposte ai questonari si eiince
che preiale un'immagine di famiglia tradizionale fondata sul matrimonioo nella quale non sono present confito in
cui ci si sente liberi di esprimersio che ha una funzione importante nella trasmissione di ialorio in cui aiiiene uno
scambio tra i component. In base alle domande riiolte ai partecipanto la maggior parte dei genitori non atribuisce
nessun peso dell'infuenza o della stessa famiglia ierso i fglio sulla scelta del partto per cui iotare. Gli element su cui
è iniece considerata aier aiuto un peso importante sono il percorso di studi e la religione. Nel corso della ricerca si
eiinceo inoltreo che il 33% ritene che la scuola sia stata importante nel decidere il partto per cui iotare .
Altre domande sul ioto riielano che il 90% degli interiistat riiendica la propria autodeterminazione dello stesso.
Essi afermano che non sia per nulla afato importante l'indicazione di parento amici e informazioni riceiute dai
mezzi di comunicazione.
Per quanto riguarda i genitori e la loro partecipazione politca si eiidenzia che quasi la met si informa su questoni
di politcao ma il 30% non si informa e non lo farebbe mai. Meno della met non si asterrebbe mai dal ioto. Il gruppo
più ampio è quello di coloro che non sosterrebbero mai economicamente un partto o un moiimento politco. Oltre
la met dei genitori non Chiederebbe mai raccomandazione ad un politcoo ma circa il 30% sarebbe disposta a farlo.
Si è chiesto inoltre di indicare le atiit ritenute politche. Per il 60% dei genitori possono essere considerate
politche: le manifestazionio i laiori in parttoo essere candidato alla carica eletiao riiestre incarichi di partto. Al
contrario le atiit ritenute non politche da oltre il 60% dei genitori sono state: fare iolontariatoo partecipare a
riunioni di comitat di quartere o acquistare detersiii non inquinant.
È interessante notare come a iolte ci sia una discrepanza tra le risposte date ele risposte a domanda aperta.
Nonostante le domande siano a scelta multpla e si chieda di rispondere facendo riferimento alla propria esperienza
personaleo le risposte sembrerebbero essere orientate in base ad un criterio di desiderabilit sociale.
Per quanto riguarda iniece i focus group si è rintracciata una partecipazione molto bassao esclusiiamente delle
madrio generando in alcuni casi mini group. Emergeo dunqueo un idealtpo di genitore disinteressato e critco. Nel
focus group tenutosi all’ Antonio Ugo (Full groupoo le madri o per quanto riguarda l'ateggiamento della politcao
dichiararono il proprio disinteresse. Esse sosteneiano di non iotare da molto tempo e di non fdarsi dei politcio dei
partt e dell'amministrazione pubblica. Sono emerse dai risultat dell focus group risposte molto spesso infuenzate
da giudizi appiatt su stereotpi di genere (ad esempio una risposta tpo- il suo Collega certe domande sulla politca
c'è la poteia risparmiare. Siamo donne e si sa che di queste cose non ci interessiamo- io non ioto da annio. In realt
molte di loro pur non aiendo partecipato alle elezioni amministratieo nazionali o Europeeo aieiano preso parte ad
uno o più referendum(ad esempio quello sull'acqua Pubblica e sul nucleare - 12 e 13 giugno 2011o. Emergeo inoltreo
un basso liiello di efcacia politca percepita ( anche se uno fa qualcosao da solo cosa può fare?- perché lei crede di
cambiare le cose?o.
Altro tema fondamentale che si è dispiegato durante il questonario e il focus group è quello sui mezzi di
comunicazione di massa. Dal questonario è emerso che i genitori guardano la teleiisioneo alcuni prediligono i
telegiornalio alcuni talk-show su temi di atualit e sulla cronacao programmi di intratenimentoo flm e serie ti.
Alcuni di loro seguono la teleiisione insieme ai fgli. Alcuni di loroo inoltreo sostengono di non usare personalmente
la connessione interneto e che se lo fanno è per lo studio dei fgli. Altri di loro sostengono di usare internet per
ricerca di informazionio posta eletronicao ricete di cucinao social network e comunicazioni personalio iisione di fotoo
iideo e flmo consultazioni sito del comuneo Forum laioro e siago. Secondo i genitori i fgli usano internet per
ricerche scolastcheo informazione e siago. Durante l'approfondimento nel Focus group per l'uso dei mediao è

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emerso che tute le famiglie hanno un computero ma solo alcune mamme però lo utlizzano. In molt casi è stato
regalato ai fgli per la prima comunioneo e la scelta del comprarlo è stata la necessit di usarlo per ricerche
scolastche.
Tute le mamme in grado di utlizzare il pco afermano di controllare i contat e i contenut della connessione dei fglio
dopo che quest si sono connessi a internet. Molte usano la rete per consultare le ricete di cucinao per connetersi a
sit isttuzionalio per creare informazionio per il download del flm e giochi o per tenersi in contato con i parent
lontani.
Il focus group si è chiuso con la proiezione di un iideo che riportaia il discorso di Calamandrei del 1955 agli student
milanesi sulla Costtuzione e La sua critca all'indiferentsmo alla politca. Su quest temi le madri hanno discusso
riiedendo in parte le loro posizione iniziale.

3.2 Il potere in famiglia raccontato dalle ragazze e dai ragazzi


Durante la ricerca per indagare sulle modalit in cui si artcola il potere tra genitorio fgli e altri membrio o sulle regole
presento o sull’ateggiamento del rispeto o sulla trasgressione delle normeo sono state utlizzate tecniche
partecipatie come l’acton planning e sono state utlizzate brani della delle canzoni dei cartoni animat (es Simpsono
per introdurre l’argomento e stmolare il dibatto.
I ragazzi hanno indiiiduato diiersi stli di leadership e modelli decisionali familiari. In base ad alcune schede di
rileiazione abbiamo osseriato che tut hanno risposto di aiere una famiglia democratca e nucleare. La preialenza è
la famiglia tradizionaleo con un potere atribuito al padre e un ruolo subalterno della madre.
E’ stato interessante osseriare come all’interno di un gruppo di pari (Comitato dei Dirito si confrontassero diierse
posizioni: da un lato una parte dei partecipant defniia normale una relazione di coppia asimmetrica con distnzione
neta dei ruoli tra padre e madreo descriiendo la strutura familiare patriarcale.
E da un altro lato alcune ragazze descriieiano un sistema di ruoli più fessibile e relazioni simmetriche riconducibili
alla famiglia coniugale intma.
Riprendendo i cartoni animato sono stat selezionat per rappresentare due idealtpi di famiglia basat su una
diferente distribuzione del potere decisionale. Sono state defnite le famiglie democratche (controllo indutio
preialente e partecipazione alla scelta da parte dei fglioo e le famiglie autoritarie (controllo coercitio preialente e
assenza di partecipazione alle scelte da parte dei fglio. La maggior parte dei partecipant riconosceia la propria
famiglia come democratca. Nonostante il potere economico ienisse atribuito al padreo il potere decisionale iiene
defnito come equamente distribuito tra i genitorio sia nella condiiisione delle scelteo sia nella gestone del denaro
con il coiniolgimento dei fgli nelle decisioni. Per i partecipant le regole principali in famiglia erano orientate ai ialori
del rispeto per gli adulto la condiiisione con fratelli e sorelleo suddiiisione dei carichi domestci ed eiitare confit.
Solo una piccola parte circa del 22% aferma che in famiglia non ii è alcun litgio. Inoltre il mantenimento dell’ordine
iiene ricondoto all’idealtpo autoritarioo in cui il potere paterno si mostra paterno.
La maggior parte dei ragazzi sostene di aier appreso dai genitori ‘’educazione e rispeto’’. Alle madri iiene atribuito
il ruolo di controllo e sanzioneo taliolta condiiiso con i padri.

4. La scuola come agenzia di socializzazione politca formale e informale


Per i ragazzi del comitato dei dirit la scuola ha aiuto un ruolo rileiante come agenzie di socializzazione politcao sia
per i suoi intent educatiio sia per l’esperienza atraierso le relazioni di potere fate dai ragazzi all’interno e
all’esterno delle classi.
La scuola ha contribuito alla costruzione del codice simbolico dei partecipanto atraierso le transazioni tra l’isttuto e
gli indiiidui. Atraierso la coniersazione all’interno di focus group si è eiidenziato come il doiere del rispeto nella
propria testmonianza quotdiana dei ialori ant-mafa fosse aiiertto in modo forte da alcuni partecipant. Ma allo
stesso tempo si eiidenziaia una dicotomia tra ialori ant-mafa (rappresentat simbolicamente dai proget per la
legalit e dalla partecipazione dell’isttuto a diierse iniziatieo e il iissuto quotdiano che non sempre era congruente
con quanto appreso a liiello teorico.
I risultat della rileiazione mostrano come la dimensione del potere a scuola sia distnta tra:
 diiisione formale delle funzionio in cui detengono il comando il presideo i professori e i bidellia

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 dimensione informale nella quale ii è l’infuenza dei singoli insegnant e dei compagni (prepotenza e
iiolenza dei bullio.
Rifetendo sulle relazioni di potere si è chiesto ai ragazzi di defnire il conceto di libertà atraierso la compilazione
di domande a risposte aperte e leture condiiise di risposte. La parola più frequente associata a libert è felicità.
Sempre nell’ambito della socializzazione politca a scuola si è presa in considerazione iniziatie di media educatono
intesa come educazione ai media. Il POR preiedeia alcuni laboratori con lo scopo di educare alla responsabilit .
Per connetere il POR con le associazioni atie è stato creato un sito web (soirani oggio con funzione di
comunicazione interna (per condiiisione di atiit tra alunni delle iarie scuole coiniolteo ed esterna(per difusione
di risultato. Il sito è stato utle per la ricerca di socializzazione politca. Infato è stato possibile geo-localizzare le
atiit del progetoo esterne alle scuoleo ed è stato creato un social network per i gioiani i quali poteiano pubblicare
fotoo artcoli e iideo del progeto (materiale per studio empiricoo.

5. La percezione della distribuzione del potere nel quartere e i suoi condni


La ricerca ha raccolto le defnizione di potere elaborate dai ragazzio in partcolar modo il potere isttuzionale
informale nel quartere zisa-noce.
Nel corso degli incontri sono state poste domande indiiiduali atraierso interiiste semi-struturare. Tra le risposte
perienute occorre sotolineare l’assenza dell’autorit stataleo che lascia spazio ad element iirtuosio per cui sono i
citadini ad occuparsi del quartere “abbandonato”o e iiziosio per cui contro poteri illegitmi controllano il territorio
cercando di acquisire legitmit tra la popolazione. Dalle risposte dei ragazzi emerge che il potere equiiale a
comando su cose e personeo associando ad esso forme di coercizione o a posizioni formali ricoperte (genitorio
sindacoo. Mentre alcuni ragazzi si concentrano sulla defnizione normatia di potere (ialori come responsabilit e
giustziaoo sulla dimensione cognitia (legato alle isttuzioni e i poteri giuridicioo altri ancora su aspet reputazionali e
personali legat alla forza (intmidazione mafosao.
Un altro tema rileiante emerso è quello delle bande gioianili e del controllo del territorio nei quarteri che rende
l’accesso ad altre zone difcoltosoo rendendo gli abitant prigionieri e non citadini della societ (i ragazzi raccontano
diiersi episodi in cui tra bandeo per conquistare il rispetoo iiene utlizzata la iiolenzao.
Atraierso le iarie esperienze raccontate dai ragazzio si osseria che il gruppo di pari risulta essere un agente di
risocializzazione politca. Infato alcuni di essi propongono ai compagni modelli non iiolent e di confronto basat sul
rispeto reciproco e sulla libert .

6. il potere a liiello cittadinoi nazionale e internazionale


Durante l’analisi di chi detene il potere a liiello isttuzionale è stato chiesto ai ragazzi di associare foto di personaggi
importanto il loro nome e la loro carica. Nel complesso quasi tut i personaggi mostrat sono stat identfcato
testmoniando la presenza di un uniierso politco autonomo da parte dei ragazzi.
Ad esempioo uno dei personaggi più riconosciut nel gioco delle associazioni d’immagine è stato Obama e alla
domanda “perchè è giusto che comandi?” si sono riscontrate tre tpologie di risposte. Esse riprendono i 3 idealtpi
weberiani:
 legitmit dal popoloo la fonte di legitmit è costtuita dalle elezioni popolario ed è basata nella credenza
nella legalit degli ordinament statuit (potere legale-razionaleoa
 la fonte di legitmit sono le carateristche personali del presidente (potere carismatcooa
 per il popoloo la fonte di legitmit è sempre il popoloo rappresentato come bisognoso di tutela ( potere
tradizionale).
Tra le fotoo il personaggio meno conosciuto dai ragazzi è stato quello di Angela Merkel. Ad aiere una connotazione
negatia è Siliio Berlusconio inieceo e una positia il papa Benedeto VI e Napolitano.

7. Da partecipant a interiistatori: l’indagine esploratia nel quartere


La ricerca-azione ha preiisto una mini-indagine esploratia in cui i ragazzi precedentemente interiistat doieiano
porre due domande ai passant:
 chi sono le cinque persone più important di Palermo?

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 Chi sono le cinque persone più important in Italia?


Le risposte sono state raccolte in forma scrita e autonoma su biglietni auto-compilat.
L’obietio è stato quello di raccogliere le opinioni degli abitant del quartereo stmolando discussioni sui temi del
progeto della scuola.
Dai risultat si eiince che anche se i nomi più citat fossero quelli dei rappresentant delle isttuzionio ci sia una
sfducia ierso la politcao ofrendo rifessioni sul controllo mafoso del territorio.
I più citat per Palermo sono : Cammaratao Lombardo e Leoluca Orlandoo Zamparini. Mentre a liiello nazionale:
Berlusconio Napolitano e Mont.

Capitolo 6 I bambinii la società e le regole


Premessa
L’obietio del capitolo è quello di presentare i risultat di una ricerca sulla socializzazione politcao condota in una
classe di una scuola elementare di Palermo. Il quartere presenta problemi di marginalit sociale e un altro tasso di
dispersione scolastca.

1. Il modello e l’analisi
La socializzazione politca consente agli indiiidui di interiorizzare ialori e credenzeo che determinano la percezione e
le reazioni alla politca.
L’analisi che è stata siolta sulla socializzazione politca come processo dinamico e duraturoo riprendendo il modello
di Rusho può essere artcolata in iariabili e meccanismi che mutano nel tempo e nello spazioo in base alla societ e in
base ad una indiiidualit o al gruppo.
Il caso di studio si è concentrato sulla fase dell’infanzia.
Gli Item scelto propost ai bambinio sono stat:
 approccio allo studio (t piace studiare? E perché?oa
 comportamento percepito (come t comport?oa
 gradimento della scuola (strutura e compagnioa
 giochi colletii (gioco preferito e tempo liberooa
 categorie dell’uso del tempoa
 programma preferitoa
 famigliaa
 quale laioro si pensa di fare da grandi.
Per i bambini coiniolt nella ricerca studiare è noioso e difcoltosoo data la scarsa istruzione dei genitori o per
mancanza di tempo degli stessi a causa del laioro.
La motiazione allo studio se positia è legata alla dimensione della noiit e del piacere dell’apprendere. Più alto
iniece è il numero dei bambini che studiano per paura di ripercussioni che i genitori potrebbero aiere (assistent
socialio. Quindi la motiazione in quest casi per i bambini è molto bassa.
Per quanto riguarda il secondo item (comportamento percepitooo i bambini sostengono in buona parte di
comportarsi bene. Solo una piccola parte riconosce di non rispetare a pieno le regole. Il range identfcato ia da
‘’bene’’ ad ‘’un po' male’’. In questo caso il comportamento indiiiduale non iiene connotato come maleo
presentando così uno scollamento tra percezione dell’essere e come ci si comporta a scuola.
Le regole in classe iengono iissute come imposizionio e solo per questo sono rispetateo chi non le rispeta non è in
dolo ma è percepito come molto iiiace. Quindi tuto quello che osseriiamo è un comportamento indiiiduale e
colletioo che non è in linea con quello che emerge durante le atiit e l’osseriazione in classe (l’ordine in classe
iiene ristabilito in modo coercitioo. In realt quasi tut i bambini mantengono un comportamento ‘’scorreto’’o ciò
che muta è modalit e gradualit nell’uso dell’insulto e della forza. Quotdianamente osseriiamo confitualit tra
bambini e bambini e tra bambini e maestre. Le minacce ianno dalla bocciaturao coniocazione genitorio alla non
partecipazione alle gite.
L’atmosfera in classe è sempre scherzosao ci si prende in giro e ci si lancia ogget. I giochi preferit ianno da giocare a
nomio cose e cit o al gioco della botglia o giocare a calcio. Si è osseriato che il trascorrere del tempo libero insieme

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ad altri determina il miglioramento delle capacit creatie e socialio raforza le relazioni e contribuisce allo siiluppo
del senso di appartenenza sociale e culturale.
Si parla inoltre di leisure tme e leisure space. Quest concet rappresentano l’ambienteo il cui senso è defnito da
colui che atribuisce signifcato e dei processi di isttuzionalizzazione che rendono tempio spazi e pratche riconoscibili
come ‘’situazioni’’ dello siago.
Per capire come i bambini trascorrono il loro tempo liberoo dobbiamo capire come l’atiit del leisureo sia in realt
per loro legato all’incontro con amici e compagni. Alcune di queste atiit sono legate agli siaghi intelletualio come
ad esempio l’uso del computero o agli siaghi sociali come frequentare amici.
Per quanto riguarda il leisure sono stat presi in considerazione:
 la locatono oiiero la dimensione spazialea
 il setng di interazioni nel quale si situa la locatona
 l’on locatono cioè lo spazio specifco che scegliamo per siolgere le atiit a
 context d origine al modo in cui si artcolano le atiit all’interno della locatono che è spesso legato a
iariabili di genereo et e tpi di occupazione.
E’ importante osseriare come l’incrocio tra spazi pubblici e priiato pratche indiiiduali o colletieo possono dare
origine a diierse possibilit . In primo luogo il leisure può essere classifcato in base a dei fatori:
1. scelta di azione indiiiduale o colletia ( asse delle ordinateoa
2. dimensione della locaton (asse delle ascisseo (spazi pubblici o priiato.
E’ stato osseriato che ii sono modi di organizzazione e gestone del tempo liberoo nonché di stli relazionali legat a
processi di socializzazioneo distnt per maschi e femmine:
le bambine:
 orientate a relazioni più intmea
 preferiscono rimanere a casa o uscire per passeggiate.
I bambini:
 i maschi scelgono spazi apert per siolgere atiit fsiche sportiea
 spazi chiusio in relazione alle nuoie tecnologie che ridisegnano tempi e spazi per stare insieme.
Alcune pratche di leisure contribuiscono a costruire una sociabilit e una socialit o fruto di un risultato occasionale
(il soggeto si reca in un luogo costruendo relazionio o il risultato intenzionale di un opzione (ci si reca in un luogo
proprio per costruire delle relazioni e per far parte di pratche consuetudinarie che aderiscono alla forma personale
di serious leisureo.
E’ eiidente come ci siano delle diferenze di genere nel gioco e nell’uso delle tecnologie. Si registra un uso libero di
Pc e Tio senza un partcolare controllo degli adult. I media sono intesi come ‘’agenzie di socializzazione’’o ossia come
mezzi che creano e trasmetono una defnizione della realt e infuenzanoo secondo Greenfeldo i processi di
pensiero. Si realizza una identfcazione comuneo in quanto gli ambient modellano i processi di conoscenza mediante
linguaggi e atiit sensoriali di diiersa natura e producono socializzazione.

2. Potere e regole in famiglia


Si è deto che la socializzazione politca è un processo che contraddistngue la iita del soggeto e porta alla
formulazione di ateggiamento infuenzat dai contest nei quali si è inserit. La famiglia è un’agenzia educatia che
nonostante le molteplici trasformazioni nel tempoo è una realt a più dimensioni e funzionio ed è da intendere come
un atore sociale che contribuisce a defnire modi e senso del mutamento sociale stesso.
Struture e funzioni della famiglia si sono modifcate con l’aiiento della societ industriale. Il modello preialente è
quello della famiglia nucleare (genitori-fglioo il ruolo laioratio è separato dal familiare. La diferenziazione dei ruoli
è relatia al potere. Nella societ contemporanea ritroiiamo la famiglia ‘’simmetrica’’o non generalizzabileo basata su
condiiisione e interscambiabilit dei ruoli. Si assiste all’interno della coppiao inoltreo ad una strutura basata su
aspetatie egualitarie reciproche e contnua negoziazione.
In riferimento alle ultme ricerche ISTATo osseriiamo diierse forme di famiglia:
1. monoparentalea
2. nucleo tradizionale (genitori-fglioa

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3. allargataa
. ricostruita.
In base a queste forme c’è una diiersa gestone di relazione e distribuzione di compit. L’interiorizzazione dei ialorio
in famigliao richiede processi di identfcazione con agent di socializzazione e creazione di relazioni che permetono
empata e identfcazione con l’altro.
In famiglia si apprendono le relazioni di potereo e bisogna analizzarle in base agli incroci con le dimensioni del potere.
Per ogni incrocio ci sono 3 liielli di socializzazione politca:
 dimensione normatia (N= legame con ialori e regoleoa
 dimensione espressiia (E= legame con ateggiamentoa
 dimensione cognitia (C= legame con informazionio.
Per Easton e Dennis i bambini riconoscono una prima fase dell’autorit legata al dare ordini (genitorio insegnanto
politcio. Successiiamente il processo si rafna operando una distnzione tra autorit interno o priiata (genitori e
insegnanto e autorit esterna o pubblica ( forze dell’ordineo. Dopo aiiiene una distnzione tra isttuzionio processi e
persone.
Per percepire come i bambini idealizzassero il potere in famigliao durante la ricerca è stata utlizzata la tecnica del
disegno ate a far rifetere su sè stessi e sulle carateristche ‘’dell’altro’’ in famiglia. A corredo del disegno sono stat
distribuit dei foglieto chiedendo di indiiiduare chi comandasse in famiglia. Si è osseriato che la maggior parte dei
bambini intendeiano il padre come fgura centrale (iisione patriarcaleoo e si riferissero alla madreo in base ad una
gerarchizzazione della famigliao considerandola inferiore. In base a quest risultat è necessario riprendere il conceto
di sotomissione della donna. Esso è utle per comprendere sia le contrapposizione nelle rappresentazioni colletie e
e nella autorappresentazioni del ruolo sociale delle donneo sia le contrapposizione che si manifestano tra
rappresentazioni simboliche e la reale organizzazione dei processi produtii. Con subordinazione si intende i
meccanismi di potere atii nella diiisione sessuale del laioro e nelle sue organizzazioni. La cultura
dell’organizzazione iiene defnita neutra ( cioè maschileo e pretende di defnire standard relatii al rendimento
produtio e all’ateggiamento ierso il laioro. La tendenza di adeguarsi al neutroo nelle relazioni sociali e laioratieo
porta le donne a sotometersi.
Il padreo dunqueo è iisto come colui che proiiede al mantenimento economico della famigliao e la madre ha il ruolo
di colei che si occupa della cura della casa e dei fgli. La carriera femminile è segnata da matrimonio e maternit . Si
aferma una distnzione tra i ruoli strumentali ricopert dal padre e i ruoli espressiii siolt dalla madre.
I bambini idealizzano il proprio laioro in base a criteri monetario quindi che renda di più e che permeta una sorte di
riscato socialeo molt di essi infat iorrebbero entrare nell’armao nonostante il quartere d’origine. Le bambine
tendenzialmente sognano di diientare parrucchiere ed estetste.

3. Responsabilità e regole
Sono state siolte delle domande ai bambini circa il ttolo del progeto ‘’citadini soirani’’. La conclusione è che i
soirani sono quelli che goiernano e i citadini quelli che eseguono. Molto spesso c’è stata un’associazione al
conceto di ‘’responsabilit ’’ ( il soggeto che ha responsabilit ha il doiere di un comportamento e se quest’ultmo è
contrastante con il doiereo il risultato è una ialutazione negatiao. La responsabilit o implica una relazione
intersoggetiao e di conseguenza la necessit di regole. I bambini non riescono a fornire una defnizione di regolao
che di norma serie alla societ per funzionare. Nonostante ciò per i bambini le regole sono percepite come obblighi
o castghi. Gli esempi propost durante le atiit semi-struturate sono stat sopratuto di ‘’regole regolatie’’ iigent
in classe e legat ai comportament nei confront dei compagni e di ‘’norme implicite’’legate alla non riproduzione di
comportament scorret nel quartere.
Date le difcolt di defnizione per i bambini della regolao per i bambini si esaurisce il tuto nel diiieto di fare
qualcosa e nell’adeguamento ad un percorso astrato tracciato dall’adulto. Queste imposizioni ledono in qualche
modo il senso di libert per i bambinio e l’associazione principale alla negazione della libert è il carcere (per i
bambini il carcere= famiglia e scuolao il non stare in carcere è la capacit di essere presio.

4. Potere e regole a scuola e nel territorio

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Il secondo contesto esploratoo in relazione alle dimensioni del potereo è stata la scuolao in partcolare la classe. La
scuola è stata intesa come una grande comunit organizzata in cui ognuno ha il suo ruolo. Ad esempio per i bambini
la fgura massima di potere è il presideo e segue la maestra. A iolte i bambini confondono le mansioni sostenendo
che il diretore ‘’educao istruisce e corregge’’o mentre la maestre ‘’coordinao dirige e organizza il laioro scolastco’’.
Si è chiesto ai bambini il ruolo dei genitori all’interno della scuola. Si è ierifcata una confusione nell’assegnazione del
ruolo. Alcuni sostengono che non abbiano ruoloo altri sostengono che anche i maestri sono genitori. Di norma i
genitori partecipano ai consigli di classeo e hanno dei compit che i bambini disconoscono e che identfcano soltanto
nell’accompagnamento al teatro a gite o alle elezioni del rappresentate di classe. Secondo gli alunni uno dei compit
principali dei genitori è organizzare la festa di fne annoo senza contare il loro compito di iagliare le loro atiit
scolastche.
Oltre alla scuola l’atenzione si sposta al quartere. Questa iisione è complessa perché è assente l’idea dello spazio
territoriale. In relazione al quartereo per i bambinio chi comanda è il padrone di casa al quale segue il comune. Il
padrone di casa ha un enorme potere perché riscuote l’afto e può mandare iia la famiglia. Alla domanda ‘’chi
comanda in cit ’’ tut i bambini rispondono Berlusconio che nella iisione colletia comanda l’intero Paese. Questa
diferenza non iiene spiegata dalla famiglia e l’unica fonte di informazione è o la scuola o i media.

CAPITOLO 7 Alle radici della socializzazione politca: il rapporto tra autonomia e autorità
in gioiani student palermitani

Premessa
La sociologia ha studiato i comportament gioianili in partcolar modo l’esistenza in diferent culture dell’autonomia.
Il tema iiene defnito intorno agli anni ‘90 e le politche europee dell’educazione e del laioro contrappongono un
ideale di autonomia che iede il gioiane europeo come molto qualifcatoo mobileo creatio e resiliente.
L’autonomia sembra una precondizione dell’identt sociale dei gioiani e si potrebbe aggiungere che essa sia uno dei
tant trat somatci di un ampio processo di socializzazione situato in contest nazionali e regionali defnit. La ricerca
sull’autonomia dei gioiani indaga le modalit e i meccanismi sociali atraierso i quali in una societ del meridione
come Palermoo gioiani student imparano a diientare autonomi.

1. Una problematca politcamente


Il discorso sull’autonomia appare prima in storia che in sociologia ed è identfcata nella capacit dei fgli di
contribuire al sostentamento della famiglia. Oiiiamente è scaturita dalla necessit del laioro ed è caraterizzata da
un forte trato economico.
L’autonomia riiela profli diferent al passare da una classe sociale ad un altra e da un contesto urbano ad uno
rurale. Oiiiamente l’autonomia ci fa accorgere delle trasformazioni sociali.
Permetendo il conceto di autonomia di cogliere trat di alcune confgurazioni del processo di razionalizzazioneo si
riprende Gaucheto che sostene che lo stare insieme (politqueo è la conseguenza di una logica indiiiduale situazione
in un defnito contesto sociale che nel suo elaborarsi condiziona ed è a sua iolta condizionata dall’esperienza di
iiiere insieme. Secondo questo autore la consapeiolezza degli indiiidui riesce a formarsi e costruire meccanismi
sociali caraterizzant la dimensione politca della societ .
L’autonomia quindi si intende come espressione di condizione politca. E’ un processo logico pragmatco che
consente di percepire il fondamento politco del legame sociale ed è connesso con l’autorit (con il rapporto che gli
indiiidui instaurano con un principio soiraordinato e isttutio.

2. Da una problematca politca ierso un’analisi sociologica


L’interpretazione proposta da Gauchet appare utle per studiare l’autonomia del gioiani student nel Meridioneo
poiché suggerisce lo studio del rapporto tra autonomia e autorit e d istruzioni metodologiche. Secondo Hirschman
bisogna atiare una strategia comportamentale politca che possiamo identfcare nella partecipazione pubblica dei
gioiani.

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Alla fne degli anni ‘80 Ricolf e Sciolla registrano che gli student italiani sono una generazione senza ricordio non
hanno memoria delle proteste studentescheo come se fossero ienuto meno fgure di riferimentoo e quindi fosse
caduta la memoria colletia e la possibilit dei gioiani di autorappresentarsio rispeto alle generazioni precedent.
Sembra quasi che la conoscenza indiiiduale si elabori in riferimento ad una conoscenza colletia e che autonomia e
conoscenza storica del Sè iiiessero in un rapporto causale. Inoltre le relazioni di autorit permetono agli indiiidui di
aiere una conoscenza storica e di formare la loro autonomia. Negli anni ‘90 la sociologia italiana ha descrito la
transizione all’et adulta dei gioianio i rapport IARD hanno infat riielato le trasformazioni delle agenzie di
socializzazione principali. Si modifcano gli stli di iitao il rapporto tra i luoghi e gli indiiidui (famigliao scuola e laioroo
e inoltre si analizza il margine di azione degli stessi. Alcuni autori hanno proiato ad analizzare nello specifco questo
fenomeno:
 Diamant sostene che ci sia stata una scomparsa del ruolo pubblico e parla di una generazione iniisibile;
 Lates parla iniece di partecipazione dei gioiani che riduce il raggio d’azione e si modifca nei luoghi di
manifestazionea
 Caialli nel ‘96 trata il rapporto tra gioiani e conoscenza storica. Sostene che i gioiani non abbiano solo
un’appartenenza sociale ma a questa si aggiunga un’appartenenza storica. La conoscenza storica è
funzionale ad un processo di partcolarizzazione del soggetoo nella misura in cui esplicita la tensione tra
partcolare ed uniiersale e agisce ricercando un canoneo un codice che consenta di pensare e di dare senso
alla tensione tra partcolare e uniiersale.
In questo caso la funzione storica iiene intesa simile al dirito poiché permete all’indiiiduo la conoscenza del
soggeto sia il rapporto all’altro sia in rapporto al senso della relazione stessa.
Si parla di paradigma relazione oiiero l’intersezione e la contaminazione tra ambit di socializzazione plurimi (mondi
familiario scolastcio. Inoltre si parla del gioco delle legitmazioni plurimi tra diiersi uniiersi di socializzazione e per
meccanismi di raforzamento o per delegitmazioni che possono sorgere tra i diiersi processi.

3. L’ipotesi della ricerca


Nel 200 Sciolla rintraccia due ricorrenze nella comparazione di ialori dei gioiani europei:
ao i gioiani europei sono accomunat dalla richiesta di regole giuste;
bo gli orientament ialoriali dei gioiani italianio rispeto a quelli Europeio appaiono ispirat a quelli che Parsons
ha defnito orientament partcolaristci.
Inoltre le due ricorrenze rappresentano una richiesta dei gioiani di protagonismo sociale. I gioiani forniscono
istruzioni important poiché hanno interiorizzato una ridefnizione della relazione d’autorit o non rinnegandolao
riiendicando la necessit di una relazione che port a regole giuste.
L’analisi di Percheron sulla socializzazione (codice simbolicoo rappresentazione del mondoo appare atuale per
comprendere la socializzazione dei gioiani e la loro costruzione dell’autonomia. Vi sono 2 motii fondamentali:
1. la socializzazione è intesa come apprendimento di una logica socialea
2. la socializzazione è relatia alla concezione dell’autonomia.
L’ultmo punto si defnisce come una capacit di giustfcazione della funzione sociale delle regole. Si coglie così
l’analogia tra conoscenza storica e rispeto delle regoleo che consentono agli indiiidui di conoscersi in relazione agli
altrio di percepire il proprio limite e di esprimere con gli altri una relazione di somiglianza che richiede di essere
trasformata in relazione politca.
Sulla base delle teorie elencate si ipotzza che l’autonomia dei gioiani student palermitani sia connessa alle relazioni
d’autorit iissute. L’ipotesi mira ad esplorare i meccanismi logici e ad identfcare quelle giustfcazioni e condote
che indicano l’apprendimento di partecipazione pubblica alla iita sociale.

4. La ricerca empirica
La ricerca formulata è diiisa in 3 part:
1. il primo riguarda l’elaborazione di un prisma analitcoo in partcolare l’identfcazione di dimensioni analitche
inerent alla ricercaa
2. riguarda la realizzazione delle interiistea

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3. riguarda l’analisi dei dat.


La ricerca è stata siolta a Palermo agli student degli ultmi anni delle superiori.

4.1 L’elaborazione di un prisma analitco


E’ opportuno costruire un prisma analitco per analizzare le relazioni di autorit . Sono important 3 dimensioni:
1. la giustfcazione da parte dello studente delle stesse relazionia
2. il riconoscimento del ialore dello studente generato dalle relazioni di autorit a
3. il grado e le forme di apertura del gioiane sul mondo esterno che le relazioni hanno contribuito a
legitmare.
La prima dimensione mira a rispondere alle domande a ‘’chi’’ e ‘’perché’’ obbedire. Queste domande sono fnalizzate
a comprendere se i gioiani interiistat atribuiscono ancora un senso per il loro siiluppo alla relazione d’autorit e ad
esplorare se nei diiersi ambit di socializzazione si ripropone lo stesso tpo di giustfcazione dell’autorit e se si
modifca passando dall’ambito familiare a quello scolastco. Inoltre bisogna ierifcare se gli idealtpi weberiani della
relazione tradizionale e carismatca siano defnitiamente liquidat o se conseriino efcienza.
La seconda dimensione analitca ha una forma processuale e mira comprendereo nella logica della socializzazioneo
quale riconoscimento del ialore personale del gioiane la relazione di autorit riesce a ieicolare. Si iuole iniestgare
sulle forme e i contenut della relazione di autorit . Si iuole comprendere quale rapporto tra io e alterit la relazione
di autorit proponeo se si legitma una relazione interindiiiduale fondata sulla diferenzao sulla ricerca dell’identt o
sulla ialorizzazione della somiglianza.
Infne la terza dimensione prosegue nell’esplorazione delle conseguenzeo che la relazione di autorit potrebbe
esercitare sulla socializzazione dei gioiani studento ricercando grado e forma dell’apertura del gioiane sul mondo
esternoo che le relazioni di autorit potrebbero contnuare a generare. Si trata di metere in relazione condote e
rappresentazioni del mondoo la ricerca delle radici cognitie delle iarie forme di partecipazione sociale dei gioiani.

4.2 L’elaborazione della traccia dell’interiista


La traccia dell’interiista è organizzata:
1. parte introdutiaa
2. tre sezioni centrali dedicate al mondo familiareo a quello scolastco e a quello del gruppo dei paria
3. parte conclusiia riseriate alle aspetatie del gioiane sul suo futuro.
L’esplorazione dei diiersi ambit è stata preceduta da domande introdutie utli a comprendere l’organizzazione
temporale della giornata dello studente. In una prima parte si introduce un raccontoo chiedendo all’interiistato la
descrizione di una relazione (esempio con un genitoreo e in un secondo momento si arricchisce la ricostruzione della
relazione.

4.3 La realizzazione delle interiiste


La ricerca è stata siolta atraierso 0 interiiste. Il campione non probabilistco è costtuito da 20 maschi e 20
femmine frequentant a Palermo l’ultmo anno di liceo classico o scientfco. L’interiista ha faiorito l’esplorazione di
diierse relazioni. L’interiistatore ha permesso che i gioiani passassero da un racconto relatio ad un ambito di
socializzazione ad un altroo cercando di far raccontare al gioiane le relazioni da lui ritenute più importanto atraierso
esempi iissut e rimast impressio al fne di eiitare che parlassero per di luoghi comunio piutosto che delle loro
esperienze. La realizzazione delle interiiste è stata preceduta da altre 2 interiiste esploratieo per controllare che la
ricerca non fosse troppo lunga e che gli student reagissero alle domande in modo positio.

4.4 L’analisi delle interiiste


La scelta del modello dell’interiista è di caratere esploratio. E’ emersa un’eterogeneit dei raccont biografci. Le
diierse tematche hanno portato i gioiani a proporre precise logiche narratie. La scoperta della logica narratia e di
uno stle narratio hanno consentto in una prima fase la rileiazioneo nei diiersi ambit di socializzazioneo di
ricorrenze narratie e l’identfcazione di due distnte logiche narratie.

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5. Ricorrenze narratie
5.1 La famigliai un campo minato ma ricco di sorprese
In tute le interiiste il racconto delle relazioni familiari è più difcile rispeto a quelle iissute con la scuola o con gli
amici. Gli interiistat appaiono più rifessiii nel descriiere la famiglia per non nuocere alla sua immagine.
I gioiani non contestano la relazione d’autorit in sé riiendicano piutosto il ruolo atio nella defnizione delle
regole. Dalle interiiste emerge che la strutura di relazioni d’autorit sono fondante sulla negoziazione quotdiana e
su defnite strategie di comunicazione. L’analisi della relazione d’autorit diiiene più signifcatii quando il soggeto
parla di una relazione con una persona precisa della famiglia.
L’analisi di questa relazione d’autorit può risentre dei proget e delle aspetatie di realizzazione degli adult e ciò
deriia nella possibilit degli adult di esercitare un determinato ruolo e le aspetatie sociali ad esso connesseo
questo perché nei rapport con l’adulto spesso sono incubate ansiao frustrazione o delusione.
Questa relazione studiata è iissuta dagli interiistat in famigliao come una relazione one to oneo spesso con un solo
genitoreo che spesso lascia trasparire iisioni diferent tra i coniugi sui modelli educatii dei fglio sul contenuto o sulla
derogabilit delle regole.
La relazione sta su 2 liielli:
 il primo quotdianoo basato su negoziazioni contnuea
 il secondo fn dalla prima infanzia e scandito dalla condiiisione di moment important.
Non sempre l’adulto di riferimento nella relazione d’autorit del quotdiano coincide con quella costruita sin dalla
prima infanzia e scandita nei moment cruciali della iita. A iolte appare un capoiolgimento dei ruoli che si osseria
principalmente nel momento in cuio date le competenze informatche e tecniche degli studento iengono sfrutate
dal genitore o dal membro della famigliao in quanto font di informazioni prezioseo risolutori di problemi pratci e
guida. In questo modo la relazione d’autorit può essere spezzetata o capoiolta.

5.2 La scuola e il cassetto dei sogni


Il tema scolastco e delle relazioni appare più facile da tratare. Le relazioni d’autorit iissute a scuola indicano il
riconoscimento da parte dei gioiani della necessit di regole ordinatie. La scuola è intesa come ‘’ambiente
maggiormente regolato’’ rispeto a quello familiare. La relazione d’autorit a scuola appare complessao perché la sua
narrazione permete di ricostruire una sorta di dinamica dell’autorit . La competenzao la preparazione degli
insegnant sono fatori connessi dai gioiani alle possibilit degli insegnant stessi di essere ascoltat dagli student. I
gioiani preferiscono che l’insegnante abbiano capacit di iedere e ascoltare e la loro credibilit . La relazione
d’autorit narrata dagli student esprime il bisogno di atenzione dei gioiani.
Inoltre l’atenzione che richiedono i gioiani è basata su un ricorrente e basilare sentmento di giustzia (gli alunni
chiedono agli insegnant un’atenzione diiersa rispeto ai genitorio fondata sulla pretesa di uguaglianza tra gli alunnio.

5.3 Un mondo a parte? I compagni e gli amici


Le relazione dell’autorit tra pari sono struturate diiersamente. Si trata di una relazione nella quale si combinano
competenze sia pratche che dialogicheo e afet. Nelle interiiste i gioiani parlano di una dimensione separata
rispeto a quella familiareo in quanto sperimentano le prime possibilit di essere riconosciut e inclusi in spazi
pubblici.
Il riconoscimento del ialore dell’altro e la pretesa di ieder riconosciuto il proprio ialore e deliniano la relazione
d’autorit come una relazione non solo in diienireo ma che necessit di essere alimentata e costruita costantemente.
Queste relazione d’autorit nel gruppo di pario pure essendo diierse dal contesto familiare e scolastco risultano
essere connesso. Si parla di un ‘’effetto di classe’’i oiiero specifche relazioni d’autorit che si espandono fuori dalla
classe e condizionano la formazione delle relazioni tra compagni di scuola anche fuori dall’ambiente scolastco.
Le relazioni personali che oggi i gioiani iiiono sono diierse da quelle passateo anche grazie all’uso del telefono che
permete di sperimentare spazi indiiiduali di azione e di decisione fuori dal controllo familiare e scolastco. Sono
spazi potenziali e ambiialent in cui ridefnire nuoie rappresentazioni del mondo o raforzare quelle gi
sperimentate. Oiiiamente con queste nuoie relazionio osseriiamo il cambiamento dell’identfcazione del luogo nel
quale il gioiane siiluppa una sua autonomia e quella dei propri coetanei (aula magna o cortleo. Il luogo si è

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trasferitoo dematerializzato e frammentato in tant luoghi costruit in reteo nei quali tutaiia resta un elementoo cioè
la ricerca da parte del gioiane di approiazione altruio bisogno di espressione e comunicazione e ierifca delle proprie
possibilit di azione.

6. Dalle ricorrenze alla ricostruzione delle logiche narratie


Nel campione gli student incontrato iniestgando sul conceto di autonomiao è sembrato consapeiole di séo della
propria condizione presenteo delle proprie possibilit di realizzazione. Si parla in questo caso di logica narratia.
I ragazzi appaiono tut apparentemente autonomio iogliono concludere gli studi e iogliono sapere gestre le
interiiste. Questa prima impressione induce l’interiistatore a decodifcare quello che aiiiene durante l’interiista e
le forme narratie con le quali si manifestano. E’ importante non solo il lessico che si utlizzao ma anche l’ordine che
si esprime nel raccontoo i salt logici che compionoo le associazioni di idee e di ricordi.
Possono essere ricostruit due tpi di logiche narratieo un primo tpo defnito storico-relazionale e un secondo tpo
defnito immaginifco ed egocentrico.

6.1 Le logiche narratie storico relazionalità


Le logiche narratie storico relazionali permetono all’indiiiduo di percepire il suo siiluppoo situandole e
giustfcandole rispeto ai diiersi ambit di socializzazione che ha iissuto e che iiie. La relazione di autorit è
giustfcata non solo per un efcienza pragmatca perché facilita la coniiienza e la ricerca dell’accordoo ma anche
perché è la forma atraierso il quale il gioiane iede maggiormente riconosciuto il proprio ialore. Questo
meccanismo sociale d la possibilit di scoprire il proprio ialore non contro ma con gli altrio che consente un grado di
apertura ierso ambient esternio e la possibilit cognitia di utlizzare l’esterno come specchio nel quale rifetersi e
nel quale proietare la iita futura. Quest fatori appena elencat sono dispost in maniera diacronica e secondo
meccanismi sequenziali di atiazione (ad esempio i gioiani che danno un ialore formatio alla relazione d’autorit
non sono solo quelli fduciosi nel futuroo ma anche quelli più desiderosi di partecipare alla iita pubblicao.

6.2 Le logiche narratie immaginidche e egocentriche


Queste logiche sono espresse da narrazioni nelle quali l’interiistato siiluppa un racconto della sua formazione
contrapponendo sé agli altri. Il gioiane parla in prima personao anche quando racconta di eient iissut con gli altrio
tende ad amplifcarli con detaglio con aggetii che descriiono l’immagine di sé. Anche in questo caso i gioiani
riconoscono il signifcato che nella loro iita siolgono le relazioni d’autorit . Queste sono fondamentali in quanto
seriono a non sbagliare. In questa logica c’è una mancanza della comprensione del ialore formatio della relazione
d’autorit rispeto alla prima persona che comporta il riconoscimento del proprio ialoreo ma la necessit a liiello
narratio di amplifcarlo. Il riconoscimento atribuito a gioiane è autoreferenziale ed è basato sulle qualit dello
stesso e su quelle familiari e scolastche. È un ialore che fatca a generare un altro ialoreo a riconoscere il ialore degli
altri percepit come diiersi o come identci a sé. Il futuro immaginato in questo caso presuppone la capacit del
gioiane a partecipare alla iita pubblica in potenzao c’è uno scarto tra quello che il gioiane airebbe ioluto fare e
quello che fa realmente.

6.3 La costruzione sociale delle different logiche narratie


Nel 2001 Berthelot parlando del gioco delle legitmazioni plurime dell’autorit o sostene che la giustfcazione della
relazione d’autorit è un moiimentoo un’azioneo si potrebbe dire colletia e sia impreiedibile. L’impreiedibilit
emerge in molte interiiste soto la ieste di fortunao o nell’aier conosciuto un professore brillante o nell’aiere una
famiglia sensibili ad alcuni temi. I gioiani percepiscono lo siiluppo e il condizionamento che diiersi ambient hanno
sul gioco colletio di una partta pluri-isttuzionale nella defnizione del ruolo dei singoli atori e relazioni tra iari
atori possono modifcare sia lo siolgimento che il risultato della partta stessa.
L’analisi della socializzazione nei diiersi ambit permete di cogliere la sua natura intergenerazionale. I gioiani sono
fglio alunni e hanno defnite relazioni di ruoloo e durante le narrazioni riielano le giustfcazioni che gli adulto prima di
loroo hanno elaborato per spiegare a loro stessi le delusioni e le aspetatie di iita non realizzate.

Scaricato da Giulia . (g.salus99@gmail.com)


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Nei gioiani ii è un sentmento per il quale nasce preoccupazione data dall’incertezza futura (economicao e quindi il
doier coiniolgere con essi l’intera famiglia. Si parla di partcolarismo familiareo che in realt è applicabile anche ad
altri contest (scuola e isttuzionioo che sarebbe la necessit delle famiglie di assumere posizioni egemoniche
nell’ideazione-costruzione del futuro dei fgli. Nelle logiche narratie si combinano secondo meccanismi di
socializzazione latenteo difcolt dei genitori e preoccupazione dei fgli per i genitori.
Le relazioni d’autorit sembrano innestarsi in base a la realizzazione indiiiduale. Le innoiazioni delle logiche
narratie non sono opera di una sola isttuzione o indiiiduo (persona autoreioleoo afnché l’autorit si traduca in una
nuoia narrazione è necessario che la funzione formatia dell’autorit sia richiamata da altri sogget o isttuzionio ed
è necessario un gioco cooperatio fra le stesse.
È importante anche il conceto dell’atenzionalit (amoreo oiiero il coiniolgimento dei sentment all’interno di una
relazione che diiiene canale di comunicazione tra partcolare e uniiersale.

Osseriazioni dnalizzate
Il conceto di autonomia è apparso coerente con l’analisi della condizione di iita dei gioiani di Palermoo ma non
coincide con una defnizione economica dell’autonomia stessa. Esso si confgura come espressione della condizione
politca degli indiiidui (oiiero giustfcazione del legame sociale che gli indiiidui instaurano con la societ o.
La consapeiolezza storica della propria condizione di iita costtuisce la dimensione che facilita l’autonomia dei
gioiani student. La ricerca ha mirato a costruire il nesso tra le relazioni d’autorit e l’autonomia. Inoltre ha pensato
di ricostruire in meccanismi cognitii atraierso i quali le relazioni d’autorit facilitano l’autonomia dei gioiani.
Fin dalle prime interiiste i gioiani hanno riielato capacit argomentatie e il desiderio di raccontarsi.
Nei racconto le dimensioni analitcheo identfcate a liiello teoricoo si combinano in logiche narratie e permetono di
costruire una sorta di efcienza della relazione d’autorit idonea a generare autonomia.
La giustfcazione della relazione d’autorit elaborata dai gioiani può essere pragmatca o funzionale alla formazione
dell’identt sociale del gioiane:
• nel primo caso si esprime atraierso un racconto che ialorizza la funzione ordinatia (esercitata della
coniiienza sociale dalle regoleoa
• nel secondo atraierso un racconto che ricostruisce lo siiluppo della relazione e ne comprende il fne
educatio.
Il ialore che la persona che esercita l’autorit riconosce al gioiane condiziona il processo di socializzazione. Il
riconoscimento del ialore del gioiane (e la sua ialidit socialeo contribuisce all’apertura dei mondi di appartenenza
dei gioiani su altri mondi (permetendo al gioiane di siiluppare sentment di fducia interpersonaleo.
La creazione di un legame sociale politco è un processo sociale che necessita di idonee politche pubbliche riiolte ai
gioiani e anche agli adult.

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