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LISET RODRIGUEZ

_ Scrivi un testo, a tua scelta (narrativo, espositivo, argomentativo, o misto;


puoi anche inventare una storia...) in cui siano presenti le seguenti parole, ed
espressioni idiomatiche sottolineate. Il testo deve essere unico, e su un unico
argomento. Solidarietà, condominio, paziente, surreale, sottovalutare
a portar via, lasciare a desiderare, deludente, essere una mosca
bianca.

LA MUSICA CUBANA UN INCONTRO TRA CULTURE

Cuba potrebbe benissimo essere chiamata "L'isola dell'incontro", per una grande diversità di gruppi
etnici che provenivano da diversi continenti, Questi gruppi etnici hanno influenzato la sua vita
sociale e la sua cultura soprattutto quella musicale.
Uno spagnolo che si chiamava Juan Ortíz si stabilizzò in cuba, lui suonava la viola e il flauto e
facendo solidarietà, insegnava a ballare a gli spettatori, costituendosi il primo Musicista arrivato a
Cuba. Ecco perché la musica europea è arrivata a Cuba insieme alla fondazione delle prime città,
essendo uno dei principali fattori della cultura cubana.
Questo evento si è unito a un altro già presente nell'isola cubana, un partito chiamato "Areíto",
celebrato dal più sviluppato dei tre gruppi etnici indigeni che abitavano nell'isola, i Taínos. Questi
indigeni cantavano, danzavano, dipingevano e si vestivano con i loro strumenti tipici, bevendo e
fumando collettivamente i loro cohibas, creando il primo carnevale cubano.
Quasi tutti sono scomparsi sotto l'azione degli spagnoli, che lascio a desiderare il loro
comportamento, ma i loro nomi, costumi, cibo e strumenti musicali sono rimasti.

D'altra parte, quasi dalla sua fondazione i primi neri che arrivarono a Cuba. Questi non venivano
dall'Africa, venivano con i primi spagnoli che li chiamavano "I Churros negros", da qui viene dado
il nome surreale al antico cibo cubano fatto di: farina di manioca e caffè.
Questi neri, dal loro insediamento, iniziarono a suonare la loro musica e fabbricarono i loro
strumenti, praticarono le loro religioni dal quale gli spagnoli sottovalutarono le loro intelligenza.
Questo tipo di transculturazione è che oggi è noto come musica e religione afrocubana.
È stato molto difficile per i neri di origine africana presentare la loro musica, perché molte delle
loro lingue erano pazienti e ritmiche, e per i colonizzatori era molto deludente.
Con le componenti indigene, spagnola, europea, e gli africani, basterebbe capire le origini della
musica cubana. Il contributo straniero alla musica cubana non si è fermato qui, arrivano anche:
tedeschi, italiani; con l'impronta delle sue opere, i cinesi; che sono venuti a lavorare in agricoltura e
da qui anche si cominciano a vedere i primi condomini fatti di legno, e altri europei che hanno
contribuito elementi della loro cultura.

Questa caratteristica nazionale è attualmente espressa in musica, danza e soprattutto nei carnevali,
la più alta attività musicale cubana. Questo è il motivo per cui la musica cubana è così prolifica e
complessa, che è stata compilata in più di cento generi e varianti.
Il cosiddetto “cubano trova” aveva anche canzoni spagnole di origini diverse come riferimento
iniziale, che arrivarono sull'isola influenzate o meno dall'impronta del primo musicista trovatore
Juan Ortiz. Questo precursore che suonò sull'isola la viola e il flauto e da lì non si ha smezzo di
suonare una nota nell'arcipelago.
Tutto quanto sopra ho scritto conferma che Cuba è "l'isola dell'incontro".

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