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20/03

Antigone come un palinsesto, continuamente riscritta, riattualizzata.


Quella di Anouihl è tra le più celebri, e la caratteristica principale è la meta teatralità.
P.24: scambio battuta tra Antigone e Ismene, parlano dei propri ruoli e come le parti sono state
distribuite.
Anche personaggio Creonte è diverso, sembra più umano e meno cinico, potrebbe far provare
empatia nello spettatore, prima di quello che deve far rispettare la legge appare un uomo nelle sue
debolezze, e appare quasi benevolo con Antigone, cerca di convincerla a rispettare la legge per non
doverla condannare. Resta comunque un personaggio più limitato rispetto ad Antigone, non riesce a
capire le ragioni della ragazza. La sua potenza è solo in termini di leggi, non ha nulla a che vedere
con il piano divino di Antigone. Tuttavia, quando lei sta per morire, lei ha paura, appare più umana
e fragile che nel testo sofocleo, ha esitazioni. Detta una lettere alla guardia per il suo fidanzato in
cui confessa di aver paure, ma poi si ferma e chiede alla guardia di cancellare tutto e fa scrivere solo
perdono (le dispiace ma non può fermarsi). Esitazione introdotta nell'opera, paura. Secondo critici,
anche se non viene espresso, anche nel testo originale Antigone esita, ma fa parte della violenta
verità della contraddizione (viva ma appartiene a mondo morti, non è serena ma si interroga).
Paragonata a Gesù nella Bibbia, anche lui ha momento di esitazione mentre va verso il suo destino,
o anche Giovanna d'Arco, quando le viene detto che sarebbe stata bruciata viva, e lei ha paura e
ritratta, ma poco dopo torna suo suoi passi. Sempre per Steiner (critico), senza esitazione non ci
sarebbe conoscenza di se stessi, che da al sacrificio lucidità e significato. Questa comparazione tra
le due donne fa capire che l'evento che ci separa da lettori di Sofocle è la nascita del cristianesimo,
perché noi non potremo mai accostarci ad Antigone con l'immaginario di uno spettatore greco (The
past is a foreign country). Si produce quindi una cristianizzazione di Antigone perché le riscritture
hanno assorbito la cultura che c'è stata in mezzo nel frattempo, anche se non era quella l'intenzione
degli autori. Lei e GdA sono entrambe giovanissime. L'autore esplicita la somiglianza tra le due.
Coqueteau (nel '22) si era addirittura convertito al cristianesimo, e dice che Antigone è la sua santa
(ibridazione tra mito classico pagano e immaginario cristiano). Ma perché autori si sentono così
liberi di fare associazione? Nel '20 GdA era stata canonizzata dopo essere stata condannata dalla
chiesa stessa. È il destino comune di entrambe anche quello di generare continuamente dei doppi,
come se fossero personaggi inafferrabili che conservano mistero. Si cerca di afferrarle accostando a
loro dei doppi.
Henry Bauchau scrive romanzo Antigone in cui eroina sembra scritta su palinsesto di GdA,
immagina che Antigone sia una guerriera come i fratelli e che voglia combattere al loro fianco, si
traveste da uomo come GdA, viene anche condannata da un tribunale, non solo da Creonte. Inoltre è
un romanzo, dimostrando che mito di Antigone conosce migrazioni anche da genere letterario
all'altro.
Opera di Anouihl: presentazione di Creonte. Non si entra subito nella vicenda, prima vengono
presentati i personaggi. Creonte è presentato come stanco, si chiede se abbia senso condurre gli
uomini, dubita del suo ruolo politico. Viene poi introdotta Euridice, sua moglie (in opere greche ci
sono omonimi, esistono anche altre 2 Antigone). La donne è raffigurata sullo sfondo che sferruzza:
da un lato sembra riprodurre un interno borghese, dall'altra potrebbe ricordare Penelope. Anche
Emone viene presentato, il figlio di Creonte: ragazzo attratto da Ismene, che è più bella di Antigone,
ma una sera va da lei e le chiede di essere sua moglie. La presentazione già presagisce le fine
tragica dei due. Durante la presentazione dei personaggi vengono anticipate le vicende e l'epilogo.
Anche messaggero e guardie sono introdotti prima dell'inizio delle conversazioni.

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