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1) OPERA EURIPIDE

Alcesti
si proporne per uccidersi al posto del marito, però finirà bene perché c’è il lieto fine e non
morirà.

TRAMA

si affrontano thanatos (demone della morte) e apollo, thanatos è venuto a prendere admeto
destinato a morte matura ma non sa che ha ricevuto un dono da apollo che gli da la possibilità
di sfoggire al suo destino purché qualcun offra la propria vita per la sua. Si offre Alcesti, la
moglie.
Arriva eracle (deus ex machina) ignaro del lutto, viene accolto da admeto che gli dirà che
essendo morta una lontana parente è quella sera non può cenare con lui.
segue un diverbio con il padre Ferete al quale admeto rinfaccia di non essersi sacrificato per lui.
Ricompare eracle ubriaco, guardati male da un servo che sapeva dell’accaduto che poi dirá ad
eracle che per la generosità lo ricompensa: andrà ad affrontare thanatos per prendere alcesti e
darla al marito. Così sarà.

 indifferenza dei per i fatti umani


 eracle, è visto come un aiutante, non pecca di iubris (vanità personale) perché affronta la morte
per un fatto giusto (scende nell’ade per riprendere la donna)

1. Nella versione tradizionale (già presente nel catalogo delle donne di esiodo): il re ambeto aveva
ospitato presso la sua corte apollo e ne aveva ricevuto in cambio il privilegio di poter evitare la
morte se un altro si fosse offerto di prendere il suo posto. Solo la sposa alcesti aveva scelto di
sacrificarsi ma il suo sacrificio era stato ripagato in quando persefone (figlia di demetra) l’aveva
rimandata sulla terra.
2.
invece in euripide: eracle è pispolato da admeto nonostante il lutto ad affrontare il demone
della morte costringendolo a restituire alcesti.
l’acesti sviluppa il tema mitico dell’eroe che sconfigge la morte in un dramma con dei tratti
fiabeschi che presenta già alcuni elementi tipici del teatro di euripide: gusto per gli effetti
patetici, scontro di parole tra personaggi contrapposti, colpo di scena finale.

 Admeto= eroe maschile, vigliacco che ha paura di morire che manda la moglie al posto
suo. Egoiste, abbiamo addirittura una gara di egoisti (tra lui e il padre) non solo abbiamo
la mediocrità ma anche egoismo che non dovrebbe appartenere ai nobili (ex: casata
degli argivi). Già abbiamo prova della volontà di scardinare la figura dell’eroe tragico.
Quest effetto già lo avevamo un po’ con sofocle.

Alcesti sovrasta tutti ma non appare mai tranne quando si dispera quando chiede al marito di
non sostituirla.

 La forza nel l’assenza.


 Lei è la sposa/ madre perfetta
 è più sottomessa dal marito al contrario di penelope
abbiamo assistito alla mancanza della madre di admeto che non si sacrifica per lei, ma anche
alcesti che si , si sacrifica per il suo sposo, ma lascia i figli. = STRANEZZA: a queste donne NON LE
INTERESSANO I FIGLI. Cosa che la donna ateniese non farebbe mai.

 3 personaggio: eracle ha qualche tratto comico

2 OPERA

MEDEA E IPPOLITO
sono le tragedie più imitate.
In entrambe lo sviluppo del personaggio è giunto a piena maturazione. Emergono due donne
ribelli alle leggi della famiglia.

TRAMA IPPOLITO (principe)

il prologo è recitato da afrodite che si sente offesa da ippolito , foglio di teseo, poiché rifiuta
l’amore è si dedica solo alla caccia.
allora la dea ha infuso in Fedra un amore irresistibile per il foglio. Ippolito reagisce con sdegno e
lei in un primo
momento si impicca, quindi è innocente inizialmente. Però il problema è che davanti il rifiuto da
ippolito contro le donne allora lei matura la vendetta , diventa colpevole e diventa la causa
della sua tragedia.
Non è la punizione divina che genera la tragedia, ma si ha quando scatta la follia.
Non uccide ippolito, si uccide ma medita la vendetta in cui si fa trovare in mano una lettera in
cui dice che ippolito l’ha violentata. Arriva teseo che maledice il figlio, credendo alla moglie,
dovendo che dovrà morire (ippolito). Capirà successivamente che il figlio aveva ragione ma sarà
tardi poiché ippolito morente si congeda dall’amata artemide che apparte deus ex machina
convince il padre della sua innocenza grazie alla dea.

elettra

riguarda la saga degli atridi.

Questa figura era di 2 piano in sofocle, sorella di oreste che lo aiutava nell attuazione del piano, euripide
invece era convinto che l’animo femminile era meno temperato rispetto alla uomo. Prima le donne non
potevano esprimersi, con euripide esprimono tutta la loro rabbia, ira(…)

Con Euripide, Elettra si pone al centro del suo dramma personale.

Questa tragedia era portata come esempio da Aristofane dello sconvolgimento della struttura e del
contenuto perché una parte minore del coro, la tragedia di elettra era definita dei pezzenti perché ci
parla delle figure comuni, più affini alla commedia. Elettra viene raffigurata come moglie di un contadino
che sarà capace però di slanci emotivi e morali ben superiori a quelli che una casata reale era capace di
esprimere.

I critici quinei, come nice, diranno che in questa raffigurazione lui ha ucciso la tragedia, e vedono quindi
la volontà di criticare, di pone una fine alla tragedia.

I contemporanei non erano abituati a vedere ciò non gli piacque molto.

TRAMA

clitemnestra e egisto temendo che elettra potesse generare un vendicatore di agamennone la fanno
sposare ad un contadino che non osa toccarla

arrivano dopo pilade e oreste che si rivolge all sorella senza rivelare la sua identità, ma viene
riconosciuto fa un. vecchio che rende possibile il ricongiungimento dei due fratelli che preparano la
vendetta.Per primo viene ucciso egisto poi clitemnestra. La differenza : prima oreste aveva tutto in
mano, ora elettra. Oreste li uccide dato che dev essere fatto da un uomo ma la vendetta è di elettra.

fatto ciò escono dalla casa sconvolti. Arriva Castore e come ex presidente machina poi Polluce ( fratelli di
elettra), fa ricadere la colpa dell’accaduto sull oracolò di apollo. Tornano all aereopago dove oreste sarà
processato ad atene e elettra abbandona la sua terra con Pilade che diventa suo sposo.

come le Coefore/Elettra di eschilo/sofocle la vicenda narra la vendetta di elettra.

Sembrerebbe che euripide di e che il mito non offre nessun valore, ci sono persone più umili che hanno
più valori degli eroi. Mette in relazione un modello positivo con uno negativo.

Anche i personaggi, con la loro forza tragica, vengono ridotti, il loro ruolo viene limitato rispetto ai
sentimenti e alla vita di elettra, così come il ruolo di oreste.

Gli uomini in queste tragedie vengono ridimensionati, come se Euripide ridimensiona il ruolo dell uomo
a favore dell ampliamento dell animo femminile.

L’azione di svolge in un quadro bucolico.

Va contro ogni etichetta dell arte tragica= anti tragedia.

Linguaggio: non elevato.

IFIGENIA IN AULIDE

abbandona la forma ad intreccio poiché si trova in macedonia dato che in grecia non era capito.

sempre nella saga degli atridi, all inizio.

Mito alternativo: non nuore ma diventa sacerdotessa in aulide.

ifigenia virne chiamata per sposare achille, e agamennone fa chiamare in (troia) aulide la figlia dato che
in realtà è chiamata ad essere un sacrificio chiesto dall oracolo per propoziare la partenza della flotta
greca.

dopo ripensamenti di agamennone e menelao arriva ifigenia accompagnata di clitemnestra che una
volta saputo dell oracolo si ribellano, e verrano difese da achille dato che il suo nome è stato usato nell
inganno, ma l esercito contrasta. Ifigenia cambia idea, si offre come sacrificio, scompare e al suo posto
appare un cerva inviatata da Artemide.
elementi:

da un pt: raffinatezza pt corali

dall altra: poca credibilità dei personaggi, rispetto a medea, elettra …

sono eroi come oreste tipo che manca quella forza che aveva la tragedia del tempo, eroi moderni, che
risentono della fragilità degli avvenimenti, idea della caduta delle certezze, idea dell inconsistenza del
tempo.

Eroi risentono il cambiamento.

Aristotele dice che colpisce la discontinuità di ifigenia che prima supplica il suo carnefice e poi si offre
come sacrificio.

=incoerenza. Non ci sono le ragioni del mutamento psicologico del personaggio, non giustificati, succede
a anche in omero ma li erano più pezzi incollati dovuto da più mani.

C’è stato però CORAGGIO dal fatto che si è offerta come sacrificio, il gesto di artemide che lascia la cerva
è un particolre in quanto lei non salva nessuno, inaspettato.

BACCANTI

è una tragedia rappresentata alla corte macedone, considerata un capolavoro di euripide dalla critica
moderna perche mette in scena tutto ciò che il teatro di euripide aveva espresso : ruolo donna/
religione/ dei/ follia animo umano/ locus orribus = descrizioni orride (uccisione clitemnestra) e la critica/
religione contemporanea/ ripresa elementi comici dalla commedia che qua erano presenti.

Le baccanti erano a roma le seguaci di dionisio che davano vita a queste cerimonie che si svolgevano in
luoghi campestri che davano vita a molte critiche perche durante le orge si versava vino a fiumi perché
dioniso era il dio del vino, della vita, e in preda all ubriachezza venivano compiti questi riti che potevano
essere orge/ cerimonie.

A roma questo culto era definito culto alternativo alla religione ufficiale( tipo riti saranici) , a roma
dionisio era considerato ambiguo perché era una divinità di rottura perché liberava le donne dalle case
per seguirlo.

Era considerato metà uomo e metà donna; figlio di zeus ma la tradizione non sempre gli riconosceva
questa paternità. In realtà era figlio di Semele (figlia del primo re di tebe, Cadmo). Cadmo ebbe altre
foglie tra cui Agave che aveva generato Penteo che è cugino di Dionisio che quando si apre la tragedia,
penteo è te di tebe.

Penteo aveva vietato a tebe il culto di dionisio perché diceva che era rovinoso per la città, Dionisio tra
l’altro, Semele aveva fatto una brutta fine perché le sorelle invidiose che semele era stata amante di
zeus avevano messo in giro la voce che dionisio non fosse nato dal suo rapporto con zeus. Allora zeus
cercando di salvare semele purtroppo l’aveva folgorata senza volere e lei muore. Cadmo aveva fatto ad
atene un recinto sacro dove seppellire semele.
Dionisio era arrabbiato, allora attraversando l asia con le sue donne, menadi/baccanti, e giunge a tebe
per vendicarsi di quello che ha dovuto subire da penteo e agave.

Giunto a tebe Tutte le donne di tebe impazziscono ed escono e lo seguono sul monte citerone per
compiere rito bacchici e —scena comica— cadmo e tiresia e vanno a fare le baccanti. Penteo li vede —e
qua euripide dissacra due figure importanti— e lo rimprovera, loro lo invitano da loro ma lui carico di
rabbia fa imprigionare dionisio —scena: Dionisio dice a penteo che gli farà fare una brutta fine, e istilla a
lui la fuga orgiastica e gli fa venire la curiosità di vedere cosa fanno quelle sul monte, Dionisio lo fa
vestire da donna e gli propone di sedersi su un albero a guardare (eroe viene ridicolizzato).

Racconta un messaggero (non più euripide) Dionisio già sapeva cosa sarebbe accaduto: le menadi lo
vedono e lo scambiano per un leone, viene preso e fatto a pezzi e alla fine agave mostra la testa del figlio
come se fosse un trofeo. Ad un certo punto passa la fuga orgiastica e agave si rende conto di ciò che ha
fatto, e parte la riflessione amara. Cadmo si gira e dice “la sete di vendetta e l irà non dovrebbero
appartenere ad una divinità”. Così si chiude.

Non si è compreso se Euripide volesse mostrare disappunto nei confronti della divinità o sulla follia che
puo condurre alla rovina. I personaggi ancora una volta si sono distrutti.

il proemio (90 versi) recitato in prima persona da dionisio “io sono dionisio, sono giunto da… sono giunto
a tebe per vendicarmi, e portare pulizia a tebe”.

 coro = ruolo importante


 le scene sono concatenate tra loro

aspetto: la critica si chiede come un tragediografo che non aveva mai dato interesse alla religione,
conclude la carriera andando a trattare una tragedia con un culto religioso.

Infatti qua la regione non ha un valore religioso, ma per far capire che l’uomo quando si da alla follia non
combina niente di buono. Qualcuno diceva che voleva proteggere il Dionisismo agli attacchi religiosi=
non vero.

 penteo: non è un personaggio positivo, appare violento. Persona rigida che non si apre alla
novità.Siamo lontani da sofocle, penteo non è il difensore della città , e euripide ci dice che se
non si vuole cambiare non sei a sua volta intelligenti.

Penteo pecca di iubris: si solleva troppo davanti a uno che potrebbe essere una divinità, davanti a
dionisio lui si vanta di avere incarcerato dionisio.

Però questa curiositas che dionisio istilla in penteo già faceva parte di lui, sotto sotto nel suo animo era
attratto (voleva già vedete cosa facevano le donne e dionisio l’ha solo spinto).
 Dionisio non si preoccupa, non perde mai la sua ironia, non è mai scosso, interturbato.

abbiamo a che fare con un letterato che esprime delle cose che saranno dette poi alla fine dell 800, ci
dice che la follia portano alla luce delle verità nascoste della nostra mente che sennò non
affiorerebbero. Euripide è attratto dalla follia perché è qua che le parti irrazionali escono fuori, nelle
baccanti sopratutto, che va però a giustificare con un istillazione religiosa ,per il pubblico.

Fa corrispondere la follia non ad un semplice cedimento della mente ma all espressione di un mito .
Come se lui mostrasse un cosmos alternativo, —come aristofane (uccelli) riproporrà un cosmos
alternativo in cui gli uomini vanno a fondare una città in un altro posto,— che sta alle spalle della polis
che sta sul monte citerone dove le donne possono dare libera espressione delle proprie passioni, per
fare ciò c’era bisogno di una giustificazione religiosa. Costruzione particolare.

Aristofane dirà che le donne odiano euripide perché le manipolava, ma invece lui aveva messo in scena
un mondo femminile che nessuno prima aveva fatto.

--tebe: polis razionalità

--citerone: polis irrazionalità

ARISTOFANE

nacque ad atene attorno al 450 ac ,inizio la sua carriera da giovane tanto che le sue prime commedie
non vennero firmate col suo nome ( se non si compiva la maggiore età (20) non poteva accedere agli
agoni comici)

La sua prima commedia fu i bacchettanti e fu rappresentata sotto il nome di Callistrato poiché per la
giovane età non poteva presentare un’opera per le feste dionisiache.

L anno dopo mise in scena i Babilonesi dove andava contro un suo nemico Cleone (lo va a definire =
salumiere, salsicciaio) (che faceva parte del partito democratico) .

Però non rinuncio ad attaccarlo che su bersagliato nei cavalieri che ottenne il primo premio.

(si salvò contro cleone a causa del suo successo).

La sua carriera si estende per oltre 40anni durante i quali le sue opere fecero fa controvento ai principali
momenti della vita ateniese : periodo della guerra contro Sparta, governo oligarchico e restaurazione
democratica.

Ultima commedia = Eolosicone (ora perduto) del 386 ac messa in scena con il nome del figlio Araros che
fu a sua volta un poeta comico.
Morì nel 385.

OPERE

44 commedie (4 ritenute spurie) , ne restano 11;

-Acarnesi

-Cavalieri

-Nuvole

-Vespe

-Pace

-Uccelli

-Tesmoforiazuse

-Lisistrate

-Rane

-Donne in assemblea

-Pluto

La commedia di aristofane non è solo una forma di teatro ma affonda le sue radici che sono legate alla
realtà cittadina, legata alla polis.

È una parodia, deformazione, caricatura della situazione del tempo, estremizza dimostrando le bruttura
che sta vivendo Atene.

(Non troviamo in Aristofane ciò che abbiamo trovato con Menandro o Terenzio.)

Nella commedia di carattere di menandro troveremo l accentuazione di intrecci ecc, invece ora l
intreccio, la psicologia dei perdonaggi è marginale perch darà spazio ad altri aspetti.

-In Aristofane abbiamo uno schema fisso (es l imbroglione si ribella alla degradazione della polis per
cambiare la situazione o tramite un farmacos o addirittura una seconda polis con mezzi fantastici); ad
aristofane non interessa essere verosimile.

Passiamo dal realistico al fabesco= ambiguo anche perché il lettore non sa se è realistico o meno)
-Nelle società arcaiche greche c’erano dei riti che consistevano in riti di iniziazione /passaggio (anche per
il passaggio all eta adulta) (passaggio tra nero -male- a bianco -positivo- ) che l eroe deve passare

(evasione= paradosso)

E quindi l eroe si ribella allo stato di degradazione a chi è caduta la polis e si catapulta in un’altra realtà.

Anche lui tratta le donne.

L utopia è solo la prima fase della vicenda : per portare a compimento il suo proposito deve debellare
uno a più antagonisti che si oppongono.

Questo oppositori sono spaventosi e temibili ma spesso sono collegato a pagliacci.

Appartengono alla categoria degli αλαζόνες (cialtroni) o dei πονηροί (furfanti)

L eroe vince alla fine r di hanno quinri le nozze, baldoria che ci riconducono agli inizi della commedia.

Sovvertimento città ideale per un mondo fantastico= utopia, da una parte c’è la polis (corrotta) dove ci
sono personaggi democratici etc che lui voleva attaccare e dal altro la realtà senza leggi, senza cattivi
etc.

LA TECNICA DRAMMATURGICA

le sue sono commedie di spessore, linguaggio creato sulla basa del linguaggio comune (neologismi…).

-Non troviamo momenti di rallentamenti poiché le azioni procedono fino alla fine.

-Non c’è un approfondimento psicologico dei personaggi (sono quindi dei tipi: vecchio, giovane…); il loro
carattere può cambiare per adattarsi al mutamento della scena.

(es il salsicciaio dei cavalieri è un furfante all’inizio e si trasforma in una persona per bene come il giudice
delle vespe che ricompare in scena alla fine dell opera nei panni di un festaiolo).

Nel suo teatro abbiamo uno sviluppo

 le prime commedie trama bipartita = più arcaica

ma poi dalle nuvole tende ad avere un intreccio più organico che accompagna fino alla fine del dramma.

Nell ultima fase della produzione si vanno a perdere alcuni aspetti tipici del teatro comico del V secolo
come la parabasi e la funzione spettacolare del coro. (es: Donne in assemblea e Pluto)
l’elemento comico è avuto da divesi elementi

 elemento verbale (più importante), hsa una lingua fantasmagorica unica in tutta la letteratura
greca per l ampiezza e brillantezza nel lessico: vi sono parole popolaresche , parole tratte dalla
tradizione giambico realistica, parole parodiate dalla tragedia …
 Spesso compaiono personaggi che parlano in altri dialetti (dorico) e persino straneri che
balbettano un greco deforme :un esempio del grammelot (pasticcio verbale).
 Crea le metafore e parole di nuovo conio: esempio

Nella parabasi delle nuvole fa un apologia del proprio teatro paragonando la bellezza dei due versi alle
farse dei rivali create per strappareb il riso, infatti dice che la sua commedia non prende in giro I pelati,
non pratica danze sguiaate ma si presenta fiduciosa in se stessa e nei suoi versi, inventa sempre nuove
cose e tutte intelligenti= il suo orgoglio per il suo teatro

Pero questa sua dichirazione solenne non corrisponde totalm alla realtà poiche anche in aristofane
abbiamo dei momenti di comicita tradizionale (personaggi bastonati, gente che danza...).

Questi tratti piu popolareschi vengono però inseriti in un progetto letterario di grande importanza dove
vengono toccati anche momenti di elevato tono lirico specialmente nelle prime opere dove il tono della
lingua cambia nuovamente e si modella sugli schemi dei cori tragici/lirici.

Personaggi= deformati il cui aspetto esteriore è caricato dall utilizzo di maschere e costumi grotteschi:
cori con travestimenti animaleschi, eroi con maschere di visi stravolti, grandi imbottiture x rappr la
pancia.

La commedia di aristofane non vuole riprodurre la realta, ma riplasmarla in modo fantastico

acarnesi

furono rappresentati nel 425 aC quando era in pieno svolgimento la guerra tra sparta e atene.

Ogni anno l armata spartana invadeva la campagna attica e devastava i raccolti mentre i contadini erano
costretti a sfollare dentro le mura di atene in condizioni precarie.

TRAMA

il contadino Diceopoli, amante della giustizia e della pace, non riuscendo a convincere i suoi concittadini
che bisognava mettere una fine al conflitto con sparta ,decide di stipulare una pace con la sua città
nemica. Le sue intenzioni vengono scoperte però dagli acarnesi (cittadini del demo di acarne -che
costituiscono il coro) che decidono di condannarlo a morte come traditore.
Diceopoli si difende facendosi prestare le vesti di un personaggio di euripide e riesce così a convincere
metà dei coreuti , l’altra metà chiama Lamaco per la guerra.

Vince Diceopoli che allestisce un mercato libero al quale giungono Megara, sicofante e Beota
accompagnato dalle figlie che sono travestite da porcelline.

Diceopoli quindi si reca alla festa dei Boccali e Lamaco parte per la guerra.

Alla fine i due rientrano in scena in condizioni diverse: Lamaco si è ferito cadendo in un fosso e si
lamenta, Diceopoli, ubriaco e contento, si appoggia a due ragazza e si gode i piaceri che lo attendono.

il tema: La guerra domina l opera che descrive l utopistico progetto di una tregua yta Diceo (dal nome
parlante “città giusta”) e i nemici.

Il protagonista deve convincere il ciro formato da duri contadini attivi del demo di acarne che la guerra
non è la soluzione ai problemi e lo fa in un modo paradossale ovvero facendosi prestare l eloquenza da
Euripide, portato sulla scena da una macchina (εκκυκλημα).

Il messaggio pacifista di aristofane inizia a prendere forma fino a diventare centro del suo teatro, con
insieme la corruzione dei costumi.(di cui il rappr è euripide).

La trama è come caratteristica delle prime commedie di aristofane, bipartita : nella prima parte il
protagonista elabora il suo progetto di restaurazione della vita civile, poi successivamente , l azione della
commedia si prolunga in una serie di episodi .

Il dramma termina con l elementi più antico della commedia attica = festa (κώνος) .

Quello che gli acarnesi vanno a dimostrare è un rito di morte e rinascita: l espulsione del male, il ritorno
di uno stato di male primitivo.

Anche gli acarnesi esigono perciò un antagonista da eliminare come un φαρμάκος (vittima sacrificale da
espellere con il suo carico di sciagure per restaurare l antica felicità).

In questo caso l antagonista è la guerra stessa.

La commedia rivela il facendo del giovane che aggiunge sempre nuove cose nel dramma:

-trovate verbali

-gag

-idee nuove e sorprendi che percorrono il gesto dandogli un ritmo di dinamismo.

Gli acarnesi ottennero il 1 premio e questo fu l unica occasione in cui i tre grandi autori della commedia
antica su sfidarono nello stesso concorso teatrale.
CAVALIERI

Rappresentati nel 424 ac , anno dopo gli acarnesi.

Vanno a costituire la più feroce satira politica nella letteratura antica.

TRAMA

due servi del vecchio Demos (popolo ateniese) si lamentano si un terzo, Paflagone (sotto il quale
abbiamo il demagogo Cleone) che hai ottenuto la fiducia del padrone con l inganno. i due decisioni si
contrario opponendogli una divisa peggiore, quella del Salsicciaio, sostenuto anche dai cavalieri che
costituiscono il coro e il ceto nobile della città. Paflagone e il salsicciaio si fronteggiano in vari agoni che
mettono in primo piano l ignoranza di entrambi. Alla fine il salsicciaio riesce a sostituire Paflagone grazie
anche al popolo che spiega al coro dj jon essere stupido come sembrava dato che attendeva il momento
giusto per punire i disonesti.à

Il Salsicciaio con un rito magico ridona la giovinezza a Demos che nella scena finale compare allegro
insieme ad una ragazza simbolo della pace. A paflagone tocca invece la punizione di esercitare il
mestiere del rivale.

La commedia è dedicata a demolire l uomo forte del partito radicale, Cleone, sostenitore della guerra
contro sparta.

Il dramma è costruito intorno ad un allegoria (personificazione di demos) =non una novità nella comm
antica (es: damigiana di cratino, nuvole di aristofane).

La trama è sostanzialmente costruita sulla sfida tra due fantocci : Paflagone e un salvatore,
preannunciato da un oracolo.

Uno dei momenti più intensi della commedia è l apparizione di quest uomo: un essere vogare e
ignorante. La sua professione è vendere salsicce nel mercato ma sarà il suo lavoro ad aiutarlo: tritando e
insaccando gli affari dello stato, riuscirà ad avere la meglio sul rivale e ormai divenuto un uomo perbene
otterrà tutti gli onori x aver restaurato l antica felicità cittadina.

Ancora una volta ritorna il tema del φαρμακός e la necessità che venga cacciato dalla città per
permettergli di risorgere: nella scena finale quando demos ringiovanisce e si hanno le nozze con una
giovane pace.

Particolare è anche lo stile: il ritmo procede incalzante con invenzioni verbali, scherzi, battute.

BERSAGLIO= Cleone
NUVOLE

nel 423 aristofane partecipo alle grande dionisie con una prima versione delle Nuvole, commedia in cui
prendeva dj mura le nuove correnti di pensiero, in particolare i sofisti.33

TRAMA

il vecchio contadino Strepsiade è pieno di debiti per soddisfare la passione x i cavalli del figlio Fidippide
un giovane snob che disprezza il padre rizzo e vuole frequentare solo i parenti della madre donna
raffinata.

Per sfhggure alla sua situazione Stepsiade invia il figlio a studiare presso i filosofi che sotto la guida di
sicurate vivono in una catapecchia (chiamata pensatoio) per apprendere l arte sofistica di far trionfare
sempre la propria opinione.

Con la mancanza di collaborazione del figlio lui stesso va a studiare nel pensatoio dove incontra Socrate
sospeso in aria centro una cesta per studiare più da vicino i fenomeni celesti.

Il vecchio col maestro si dedicata a ricerche oziose , assistito dalle nuvole (il coro) , le nuove divinità che
hanno preso il posto degli dei tradizionali.

Stepsiade non capisce ciò che vede e ascolta e viene quindjj in cacciato in malo modo.

Alla fine però ottiene fidare io figlio al suo posto che assiste all agone tra il tradizionalista Discorso
Giusto e il blasfemo discorso Ingiusto, che vincerà.

Strepsiade quindi pensa di aver vinto e cavia via con arroganza coloro che si presentano alla sua porta
ma Fidippide comincia a far valere le sue ragione affuocando a percuotere Strepsiade che allora
rendendosi conto di star commettendo errori, va a rimediare al pensatoio assieme ai filosofi.

La commedia del 423 non ebbe successo infatti ottenne solo il 3 posto dopo la Damigiana di Cratino e il
Conno di Amipsia.

Le nuvole che noi leggiamo non sono quelle che gli spettatori ateniesi hanno condannato alla sconfitta
infatti l autore scrisse una seconda versione dell opera destinata a non essere mai rappresentata per
qualche ragione. Nell edizione che abbiamo si notano segni dj rielaborazione.

Questo dramma spiega nel clima di grande estensione culturale di quegli anni, il rapporto tra
filosofi/pensatori e tradizionalisti che li condannavano tanto che i circoli più conservatori di atene aveva
fatto promulgare un decreto con cui si condannava chiunque praticasse l astronomia e non credesse
negli dei della città e per questo Socrate venne condannato a bere la cicuta (è anche il personaggio
deriso in questa commedia)

(tra i filosofi: Anassagora amico di pericle fu costretto a a fuggire da atene una decina di anni prima della
rappr delle nuvole accusato di empietà).

Il padre fondatore della filosofia occidentale viene presentato nelle nuvole come un imbroglione che
corrompe la gioventù, si occupa di scienze inutili e assurde. Appare come un maestro che disprezza gli
dei tradizionali e veneta divinità nuove e assurde : la lingua, il caos, le nuvole (il coro).

È un Socrate diverso a quello dei dialoghi dj platone ma aristofane lo deforma facendone modello di un
nuovo pensare capace dj mettere in dubbio la tradizioni della polis.

A contrapporsi a socrate è Strepsiade che rappresenta la mentalità comune.

Al di là dei personaggi la commedia tocca un tema importante: ciò che aristofane vuole rappresentare è
il conflitto tra due cultura contrapposte e l emergere del pensiero scientifico e laico che si avvia a
sgretolare la cultura tradizionale.

Il cuore della commedia è costituito dall agone tra due discorsi : Il discorso giusto ( sostenitore dell
educazione tradizionale) e quello Ingiusto (sostenitore dell educazione sofistica ) (riferimento alla
tecnica sofistica dei Δισσοι λόγοι )

è in questo scontro la vecchia generazione uscirne sconfitta.

La commedia sembra riprodurre la stessa struttura del dramma comico: le diverse tappe verso il
successo del progetto rivoluzionario dell eroe seguito dal trionfo r dalla festa finale. Ma l azione agisce
un un’attesa impennata poiché il figlio ormai ribelle , percuote il padre e gli dimostra anche di aver agito
bene.

Il successo dell eroe è parziale rovinato dalle stesse armi che avevano portato alla riuscita.

—La vicenda si chiude con l espulsione del male dalla città: strepsiade che da fuoco il pensatoio e libera
atene.

= φαρμακος

-Tono elevato, raffinatezza dei temi svolti con un sottile umorismo.

Opera meno incalzante nel ritmo rispetto ad Acarnesi e Cavalieri ma indubbiamente più matura.

—I personaggi= presentati con uno spessore psicologico ben delineato mentre le scene sono tagliate
abilmente e la vicenda continua unitaria.
Poiché il protagonista è uno dei padri della filosofia, Socrate, la commedia ebbe per tutta l epoca antica
fino ad oggi una fortuna straordinaria.

Ebbe quindi una fortuna meritata, manifesta una finezza e padronanza della tecnica drammatica.

Vespe

rappresentata alle lenee nel 422 e ottenne il secondo posto nell agone. Il tema prende spunto dalla
politica.

TRAMA

il vecchio filo cleone (“che ha caro Cleone”) ha la fissazione dei processi dove si reca quotidianamente in
veste di giudice popolare. Per porre fine ao suoi eccessi, il figlio Bdelicleone (“che ha schifo di cleone”) lo
rinchiude in case sotto la sorveglianza di due schiavi. Il vecchio tenta invano di fuggire finché non giunge
il coro costutuito dagl amici di tribunale affetto dalla sua stessa mania e vestiti da vespe.

Padre e figlio si fronteggiano un un agone: filo cleone spiega la sua passione per i processi e Bdelicleone
invece gli dimostra che è sfruttato dai demagoghi . Pur persuaso dalle parole del figlio il vecchio non
riesce a rinunciare ai processi cosicché Bdelicleone x accontentare il padre allestisce un processo
domestico a cui deve essere giudicato un furto di formaggio commesso dal cane di casa.

Grazie al trucco del figlio il processo si conclude con l assoluzione dell imputato e quesyo sconvolge
filovleon che mai prima l aveva fatto. Allora su suggerimento del figlio Filovleon si da a frequentare
banchetti un cui si ubriaca.

Al termine, abbiamo una danza sfrenata che coinvolge i figli del commediografo Carcino che chiude la
commedia.

L istituzione dei tribunali (ηλιαια) era uno dei cardini del sistema democratico.

Quindi la commedia è legata ad una situazione di attualità.

Anche le vespe hanno una trama BIPARTITA >> l’azione procede compatta fino alla conversione del
vecchio che dopo la prima e unica assoluzione torna alle baldorie di un tempo.

Anche qui (come nei cavalieri) abbiamo una cerimonia di ringiovanimento e di rinascita= parodia di un
rito di passaggio le cui tappe sono invertitep Filovleone infatti passa dal gruppo dei vecchi a quello dei
giovani.

Spesso le vespe sono state giudicate un opera minore poiché la commedia sembra incepparsi ed
impoverirsi nella seconda parte.
L attacco al tribunale popolare (che ha preso la parte dell aereopago=perso potere) non è condotto fino
in fondo: siamo lontani dall energia con cui anni prima era stato demolito Cleone nei cavalieri.
Probabilmente aristofane sapeva di non potersi spingere oltre nella critica di uno dei centri di potere
fondamentali dell atene democratica.

PACE .(unica arma per far sopravvivere atene seconeo aristotele che non venne ascoltato)

Rappresentata nel 421 pochi mesi prima dell effimera pace tra atene e sparta (pace di bugia) e ha un
tono diverso rispetto ai precedenti testi.

TRAMA

il contadino Trigeo va all olimpo a cavallo di uno scarabeo da zeus (paradosso) per chiedere la
cessazione tra sparta e atene. Gli dei però se ne sono andati disgustati dalla cattiveria umana. Accolto un
cielo da un ermes (imbroglione) Trigeo assiste di nascosto agli inquietanti preparativi di Polemo
(gigante : “Guerra”) e il servo Tumulto, che hanno sequestrato Eirene (la pace) e maciullano tutte le
evita greche con i pestelli, (i pestelli greci Cleone e lo spartano Brasida ) che però mancano poiché morti
in battaglia, così mentre polemo parte per fabbricare un muovo mortaio, Trigeo libera Eirene chiamando
in suo soccorso il popolo cittadino.

Insieme a lei riacquistano libera anche Opora (abbondanza) e Teoria (gioia della festa).

Tornati sulla terra godono dei benefici della pace e dopo il rito di preghiera si celebra il matrimonio tra
Opora e Trigeo.

la fine dell ostilità com Sparta sembrava aprire prospettive favorevoli per la città e questo clima di
ottimismo non mancò per influenzare gli spettacoli teatrali.ìììììììììììììì

Così al comico corrosivo e pungente delle prima opere si sostituisce nella pace un poeta che sembra
inclinare verso un clima di liberazione fantastica : Trigeo (Τγυγαιος = vendemmiatore) che va da zeus su
uno scarabeo.

Scalare il cielo è per il mito una manifestazione di ύβρις ma nella prospettiva comica la violazione del
limite porta all utopia infrangendo le barriere del reale.

Questo clima =leggero si ha quindi in una commedia a sua volta lieve animata da un ritmo di gag, idee
comiche (…).

Una delle grandi scene di tutto il teatro di aristofane è l incontro del protagonista con i mostruosi
fantocci di Polemo e Tumulto che stanno triturando le città greche in un mortaio.
questa energia fantastica si “calma” bella 2 pt della commedia quando la

pa e viene liberata, qui l azione da precedenza al festoso γάμος di Trigeo .

ala pace segna una svolta nella produzione di aristofane poiché propone il tema dell evasione spazio-
temporale cge avrà sviluppo in opere come gli uccelli e rane : lo spazio d azione si dilata oltre i confini
della πολις nella direzione fantastica: il racconto s espandere vedo il cielo (uccelli ) o verso l ade (rane).

UCCELLI

rappresentati nel 414 Ac, quando la città era lontana dalla rovina che l avrebbe colpita.

TRAMA

due ateniesi Evelpide (lo speranzoso) e Pisetero arrivano sulla terra degli uccelli per trovare un luogo più
sicuro di atene. Lì alleatasi con Upupa , re degli uccelli decidono di costruire una città tra cielo e terra x
restituire a quegli animali l antico potete che un tempo era stato loro preso dagli dei. In questo modo
viene fondata la città degli uccelli Nabicuculia (città dei cuculi tra le nubi).

[in questa commedia non c’è più il haohno di scacciare il φαρμακος e infatti viene formata una nuova
città]]

Alle sue porte si presenta Iride la messaggera degli dei con l ordine di demolire le mura ma viene
cacciata. Arrivano più da atene vari personaggi che c’erano che cercano di approfittare della situazione
ma vengono tutti rimandati a casa. Giunge allora Prometeo, che non prende l abitudine di tradire gli dei:
va a riferire che la città tra cielo r terra ha intercettato il fumo di tutti i sacrifici x gli dei e questi sono allo
stremo x la fame. Arriva infatti un ambasceria divina( formata da una terzetto:

-Poseidone minaccioso

-Eracle affamato e disposto a tutto x formare a banchettare

- Triballo dia barbaro che parla il greco improbabile )

x negoziare la pace tra dei e uccelli. Col voto decisivo di Triballo virne data la pace a condizione che il
potere passi agli uccelli. Così Pisetero succedette Zeus sposandone anche la compagna Basilia (la
sovranità).

al di là della spedizione in sicilia etc gli uccelli descrivono un’altra fantastica partenza: quella di due
ateniesi, disgustati dal degrado della loro città e trovano la strada x raggiungere il mondo degli uccelli e
stabilire con loro un parto di alleanza. Da questo accordo nascerà la città di Nubicuculia.
Gli uccelli sono una cmmmedja di evasione dalla realtà polita cittadina.

Nessun pomeriggio pubblico viene demolito. e nessuna guerra viene allontanata, si accende solo con la
fantasia una nuova città .

Il coro= uccelli, animali parlanti.

Si potrebbe intuire in trasparenza riferimenti di ambiente sofistico sui rapporti tra cultura e natura e
sulla relatività delle leggi: gli uccelli fondatori ci città passano dalla sfera del selvaggio a quella del
civilizzato.

Le loro leggi strane sembrano mettete in parodia il tema del diritti contrapposto al di fuggo soggettivo
prodotto dallo sviluppo dei singoli gruppi sociali o dall imposizione del più forte.

(Cacciata del farmacos= non sono fatto religioso ma anche fatto di culto: quando ci si rendeva conto che
c’era qualcuno di sospetto si riunivano i cittadini della città che sopra un coccio (“ostracon”) scrivano il
nome della persona da cacciare = ostracizzato = cacciato dalla citta (es Temistocle).

in quest opera non serve il famacos )

La trama si sviluppa con un eleganza di stile e liricità nelle parti corsali che ne fanno forse l opera più
raffinata di aristofane dal punto di vista del linguaggio.

L opera è la parodia di una θεομαχια (“guerra tra dei”) un tema caro al muro che ricorda la lotta di
essere mostruosi e potenti contro gli dei dell olimpo.

Allo stesso modo la società degli uccelli, in cui uomini e animali convivono in modo pacifico, si scontra
con l universo degli dei.

LISISTRATA= riscossa delle donne

rappresentata alle Lenee nel 411 quando la spedizione contro siracusa si era risolta in un disastro e la
guerra andava in peggio x atene. La Lisistrata descrive un colpo di stato messo in atto dalle donne di
atene e sparta.

TRAMA

Le donne greche stanche della guerra assecondano il piano della protagonista , ateniese Listrata
(“dissolvitruce di eserciti”) che propone un astensione collettiva dai rapporti sessuali con i mariti.

inoltre ad atene ke donne occupano l acropoli dove è custodito il tesoro dello stato allo scoop di evitare
che gli uomini riforniscono di nuovi fondi. x finanziare la guerra. Alcune donne cedono al desiderio e
abbandonando la lotta ma la maggior parte resiste.
L arrivo di un ambasciatore spartano mostra che a sparta la situazione è critica e che gli uomini si
stavamo arrendendo. Con la mediazione di lisistrata si conclude il tutto con una pace r la commedia
termina con festeggiamenti e danze.

Le donne appartenenti a due città storicamente nemiche su allenano per ottenere la pace. Da un certo
punto di vista si tratta di una commedia premonitrice : poche sett dopo infatti ebbe luogo un colpo di
stato preparato dalla fazione conservatrice dei cittadini in un tentativo momentaneo di modificare la
costituzione della città e avere la pace con sparta.

La lisitrata propone ul tema della guerra tra i sessi : essa su realizza attraverso lo sfuma del
sovvertimento in cui viene messo in primo piano quella parte cittadina a cui erano negate le leggi: le
donne.

Leggende antiche parliamo di donne che reggevano il potere : il mito narrava che sull isola di lemno
fosse esistita una città delle donne governata da mogli che avevano ucciso i mariti= guerra tra amazzoni
e uomini.

La sconfitta delle amazzoni, rigettate nelle loro terrei era intesa simbolicamente come un trionfo
dell’ordine della parte civile e razione su quella istintiva , della vita politica su quella selvaggia.

Nella lisistrata le donne fingono e non hanno bisogno di armi ma basta alzare la sfera sessuale ,
donatagli da afrodite per smascherare la fragilità dei maschi ottenendo la pace e il rinnovamento della
vita cittadina. Così la commedia ripropone in modo fantastico l antico schema “re per un giorno” = per
un attimo i ruoli vengono rovesciati e il potere va alle donne.

— costruita sul tema della sessualità, è un opera geniale ma che determina un testo di elevato
contenuto letterario senza cadere nel cattivo gusto

RANE

Ultima commedia risale al gennaio 405 aC e fu rappresentata alle feste Lenee.

TRAMA

Dioniso (che ha dato origine alla commedia/tragedia) si reca nell ade per riportare sulla terra euripide
dato che nessuno si interessava piu alla tragedia.

Per avere via libera si traveste da eracle ma incontra personaggi cge vogliono frenarlo quindi,
spaventato scambia di continuo il suo abbigliamento con qurllo del servo Xantia che lo accompagna.

dopo varie vicende i due giungono presso eschilo ed euripide che si stanno litigando per il titolo di
miglior poeta tragico. Giudice di gara è Dioniso.
A eschilo, euripide rinfaccia il linguaggio troppo pesante e la staticità dei personaggi.

Euripide invece viene accusa di essere vengto meno al ruolo civile del poeta tragico.

I versi dei 2 vengono pesati su una bilancia: vince Eschilo.

Dioniso decide a favore di eschilo e lo riporta sulla terra affinché sia ottimo consigliere dei concittadini.

Siamo nell ultimo periodo di guerra: pochi mesi prima gli ateniesi avevano sconfitto la flotta spartana
alle Arginuse ma i vittoriosi erano stati mandati a morte dal popolo per non aver raccolto il corpo dei
caditi.

Pochi mesi più tardi , nel settembre del 405, la flotta ateniese sarebbe stata annientata a Egospotamu e
nel 404 la città si sarebbe arresa perdendo la sua potenza per sempre.

In questo clima si inserisce anche la fine della tragedia: Euripide muore nel 406 e l anno dopo anche
Sofocle.

La scena tragica resta mura e da cio nascono le rane.

In questa commedia Dioniso, dio del teatro, scende nell ade x. riportare in vita il migliore dei tragici. Lui
aveva un debole per euripide ma nel mondo dei morti deve diventare arbitro di una lotta tra lui e
Eschilo= vincitore.

Verrà lasciato nell ade Euripide e le mhh e tendenze dell arte tragica.

La commedia è costruita sullo schema della discesa agli inferi (καταβασις) che già altri autori avevano
usato (es: Eupoli nei Demi) per proporre il tema del rinnovamento della città affidato al recupero dei
grandi che risalgono dall ade per restaurare la vita cittadina decaduta.

La discesa di Dionisio nell oltretomba porta ad incontrare un mondo sotterraneo dai contorni fantastici
in cui mostri e personaggi infernali della tradizione si affiancano a figure dell immaginario (es: il coro
delle rane che accompagna il viaggio di Dioniso attraverso la palude d Acheronte).

Arrivato al cuore dell ade, Dioniso assiste alla fine tra i due trammediografi.

Dietro a questo scontro comico si avverte un problema culturale:

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