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Discorso su una scultura a mio piacimento

L’opera da me scelta ha segnato il corso dei secoli nell’arte; hanno provata a scolpirla
diversi artisti e tutti hanno lasciato un’impronta originale al termine della scultura.
L’opera da me analizzata è il David; Il David ha origine in un evento biblico; tuttavia,
l’evento sacro è stato traslato sul profano e dunque il David rappresenta la forza
dell’essere umano nei confronti degli ostacoli che si pongono davanti.
Il David è stato scolpito da diversi artisti tra cui Donatello, Michelangelo Buonarroti
e Gian Lorenzo Bernini.
Donatello scolpisce due David tuttavia solo il secondo è famoso poiché rivoluziona il
modo di vedere l’arte a tal punto che la famiglia Medici, illuminata, la pone nel loro
palazzo. Nel primo caso, ovvero il David di marmo, viene rappresentato secondo un
canone prettamente gotico, con il ragazzo che ha già vinto contro il gigante. La testa
del nemico già si trova a terra mozzata, mentre il protagonista invece ha lo sguardo
rivolto verso l’osservatore, pensieroso ed impassibile. David ha una veste
drappeggiata estremamente decorata, che ricorda vistosamente i principi del passato
dopo essere riusciti in una grande impresa.
Il secondo David, quello di bronzo, invece è stato realizzato intorno al 1440,
completamente diverso dal primo risultato ottenuto da Donatello. In questo caso,
infatti, il giovane è rappresentato completamente nudo, con un cappello in testa, con
una spada che regge nella mano destra e uno sguardo più sicuro. L’elemento del nudo
è particolarmente significativo, dato che si richiama alla classicità dei guerrieri greci
che nelle loro rispettive rappresentazioni erano chiaramente realizzati nudi, come
simbolo di forza e di valore; allo stesso modo Donatello rende l’eroe nudo, in
conformazione alla tradizione, ma allo stesso tempo è implicito un significato
innovativo, infatti, vuole sottolineare la forma gracile e piccola del corpo di David
che è riuscito nonostante la sua povera mole a sconfiggere il titanico Golia.
Nell’evolversi degli anni, mutano anche le idee, che tendono a conformarsi anche
all’assetto politico in cui le opere vengono realizzate; questo è il caso del David che
viene realizzato da Michelangelo. L’opera, che oggi si trova alla Galleria
dell’Accademia a Firenze, è conosciuta in tutto il mondo. Buonarroti qui non
rappresenta un giovane galletto con atteggiamento spavaldo, anzi va completamente
in un’altra direzione; David, qui viene presentato ancora una volta nudo, conforme
alle tradizioni antiche per risaltare la forza dell’eroe, ma c’è qualcosa
di differente questa volta: il momento. Se prima, l’eroe era sempre rappresentato
nell’atto successivo alla battaglia con il gigante, questa volta, invece viene
immortalato un attimo prima dell’attacco, nel momento ancora in cui la vittoria
ancora non è sicura, ma l’idea di voler trionfare è forte nei suoi occhi.
Più di cent’anni dopo dalla grandiosa realizzazione di Michelangelo, David è ancora
un personaggio molto sfruttato per la realizzazione delle statue, e questa volta ci
pensa Gian Lorenzo Bernini a dare una sua presentazione di questa figura.
La scultura, così come quella precedente immortala l’eroe prima della battaglia, ma
questa volta quasi a voler indicare un climax visivo, un momento in cui tutte le
energie convergono al massimo, ovvero proprio nell’attimo in cui David sta per
lanciare il sasso contro Golia.
Questo riunirsi di energie è realizzato magnificamente dal corpo dell’eroe, il quale
mostra lo sforzo al quale è sottoposto per mezzo dei suoi muscoli, tirati al massimo e
anche per mezzo di alcuni piccoli particolari, come il mordersi delle labbra da parte
del protagonista.
Niente significati politici questa volta, solo la volontà di coinvolgere e colpire lo
spettatore.

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