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Confronto David Donatello e

Michelangelo
Appunto di storia dell'arte con descrizione di due
opere a confronto, il David di Donatello con il David di
Michelangelo. Schede delle opere.

di Sara0222
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Confronto tra il David di Donatello e quello di Michelangelo

Ci troviamo a confrontare il David di due artisti diversi, Donatello e Michelangelo. Ci


sono circa 60 anni di distanza tra le due opere, ma non è l’unica differenza: oltre al
materiale, poiché il David di Donatello è in bronzo parzialmente dorato mentre quello di
Michelangelo è in marmo, anche le altezze sono molto differenti, in quanto la statua di
Donatello è alta quasi 160 centimetri, mentre quella di Michelangelo misura 410
centimetri.

Entrambe le opere si trovano a Firenze, quella di Michelangelo nella Galleria


dell’Accademia mentre quella di Donatello nel Museo Nazionale del Bargello. I
committenti delle due opere sono diversi, uno è la famiglia De Medici per il palazzo
reale, mentre a Michelangelo spetta un committente religioso che lo incarica di scolpire
l’opera per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Quest’ultima mostra un David molto
diverso da quello in bronzo di Donatello. Quello di Donatello era un adolescente che
poggiava la gamba libera sinistra sulla testa mozzata del gigante, il fisico mostrato è
acerbo, privo di muscoli.

È il contrario di ciò che fa Michelangelo, il quale dà importanza all’aspetto fisico e alla


mascolinità del soggetto, ciò si può notare dalla muscolatura in tensione e dalle vene in
rilievo che rendono il soggetto pronto all’azione. Michelangelo fa trasparire solidità,
perfezione e potenza legate assieme da linee armoniose e dolci, il prototipo della
bellezza assoluta. Inoltre, un’altra differenza rilevante è il fatto che Donatello descrive il
momento successivo alla vittoria del giovane e la decapitazione del gigante, ciò si può
notare dalla testa mozzata situata sotto il piede del David; Michelangelo al contrario
descrive ciò che accade prima del combattimento. Il volto del David rappresentato da
Donatello è pensoso ma anche orgoglioso dell’opera compiuta, il capo è leggermente
girato a sinistra e lo sguardo è basso ad osservare la testa di Golia, mentre nell’altra
opera il capo è girato nella direzione del gigante e la fronte è leggermente contratta, il
che indica concentrazione e valutazione dei propri limiti. In entrambe le opere è
presente il chiasmo, ovvero la contrapposizione tra le parti del corpo che svolgono delle
azioni (in questo caso braccio sinistro e gamba destra che regge il peso) e quelle che non
lo fanno. Entrambe le superfici sono ben levigate, addirittura, la luce scivola sul copro
del David di Donatello. Ambedue le opere sono sculture a tutto tondo ma Donatello
predilige la visione dal basso.

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