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PRIMO

MICHELANGELO
PIETÀ, LOTTA DEI CENTAURI, DAVID
LA PIETÀ
Michelangelo realizza, tra il 1497 e il 1499,
una Pietà marmorea per la Chiesa di Santa
Petronilla a Roma su commissione del
cardinale francese Jean Bilhères de Lagraulas.
Il gruppo scultoreo viene però trasferito nella
Basilica di San Pietro nel 1517, trovando
diverse sistemazioni prima di quella attuale.
La scultura è alta 174 cm,
larga 195 cm e profonda 69
cm. La pietà di Michelangelo
è considerata uno dei
capolavori del suo genio
anche grazie al dinamismo e
alla morbidezza delle linee,
la resa plastica delle forme
corporee e delle pieghe di
tessuti.
DESCRIZIO
NE
Il gruppo scultoreo rappresenta la Madonna che tiene
sulle ginocchia il figlio appena deposto dalla croce.

La Madonna sorregge il figlio,


mentre rivolge lo sguardo verso il
basso, con la mano destra sotto il
braccio del figlio. Nelle mani di
Gesù sono perfettamente visibili
i buchi della croce.
IL
SIGNIFICATO
Le pieghe sovrabbondanti della veste fanno
risaltare maggiormente la ricercatezza del corpo
nudo. Questo ampio panneggio della Madonna è
in contrasto con il corpo levigato di Gesù.
La perfezione di questo e del volto rassegnato
della Vergine esprime il superamento delle
fattezze terrene e il raggiungimento della
bellezza ideale
LA LOTTA DEI CENTAURI
Fu realizzata nel 1492, misura 84,5 x 90,5 cm
e si trova in Casa Buonarroti, a Firenze.
Facendo bene attenzione alla data di
realizzazione di questo altorilievo, è possibile
notare che è stato realizzato poco dopo il
completamento della Madonna della Scala,
un importante lavoro del Buonarroti.
Grazie ad approfonditi studi, si ritiene che questo sia un
lavoro di un giovane Michelangelo per Lorenzo il
Magnifico, però non portato a termine:

nonostante il titolo, questa centauromachia di


Michelangelo è ancora oggetto di innumerevoli studi,
poiché secondo il Vasari, tale altorilievo
rappresenterebbe il combattimento tra Ercole ed i
Centauri, mentre per il Condivi invece si tratterebbe del
rapimento di Deianira e la successiva rissa con i Centauri.
DESCRIZIONE
Passando ad analizzare l’opera, si
nota che la scena è estremamente
confusa e dominata da tante figure
che combattono tra loro: al centro si
erge un giovane con un braccio
alzato, mentre lo circondano molti
altri combattenti, che nel caos
formano una piramide, la cui punta
è rappresentata proprio dalla testa
del giovane al centro della lastra.
Spostando lo sguardo a
sinistra, si nota un uomo
anziano che sta per lanciare
una grande pietra, un altro si
sposta verso destra, e tanti
altri che stanno combattendo
in modo frenetico: un uomo
trascina per i capelli il suo
avversario, un altro è bloccato
da un terzo avversario ed è
presente anche una donna che
sta soffocando il suo
avversario.
Nella parte bassa della scena si trovano coloro che sono stati sconfitti
e che non stanno più partecipando alla zuffa: c’è chi cerca di ripararsi
davanti al conflitto e chi è già sconfitto definitivamente e si è
accasciato. Molte figure si confondono tra loro, con alcune che
emergono con più forza ed altre che passano in secondo piano.
Michelangelo, per la SIGNIFICATO
realizzazione di quest’opera, NEOPLATONI
ha tratto ispirazione dagli
antichi sarcofagi romani, La battaglia traCO
centauri e Lapìti
ma si è distaccato dalla altro non è che l’allegoria
tradizione grazie dell’eterno scontro tra i due aspetti
all’introduzione di grande opposti che convivono nell’essere
fluidità nei gesti dei umano, sempre in lotta tra loro per
personaggi e di grande abilità sopraffarsi: la ragione e la
nella realizzazione della violenza cieca, l’intelligenza e la
complessa scena. brutalità bestiale.
IL DAVID
Nel luglio del 1501 Michelangelo Buonarroti fu incaricato
dall’Opera del Duomo di realizzare una statua
raffigurante Davide.
Nel 1502 Michelangelo iniziò a scolpire il marmo,
lavorando da solo. Nel gennaio del 1504 la statua era finita
ed era riuscita così magnifica e straordinaria che fu deciso di
riunire una commissione, di cui faceva parte anche
Leonardo da Vinci, per decidere dove collocarla.
La commissione, all’inizio religiosa e destinata
ad essere posta nella cattedrale, venne presa in
carico dal Governo della Repubblica di
Firenze, siccome la figura di Davide poteva
simboleggiare il buon governo e la difesa della
patria.
Fu così che i fiorentini decisero di mettere
il David di Michelangelo davanti al Palazzo
della Signoria, dove venne inaugurato l’8
settembre 1504 e dove rimase fino al luglio del
1873.
DESCRIZIONE
Michelangelo rappresentò Davide come
un giovane uomo, poiché nella Bibbia sta scritto
che aveva 16 anni, mentre tiene nella mano destra
il sasso e sulla spalla sinistra la fionda.
La tensione di fronte al temibile nemico
è rappresentata da Michelangelo con dei
particolari bellissimi: l’espressione
intensa degli occhi, i muscoli contratti
e le vene in rilievo.
IL
SIGNIFICATO
Davide diventò il simbolo della libertà
fiorentina contro i potenti nemici di
quell’epoca. La statua rappresentava infatti la
virtù e il coraggio di Firenze come la statua
di un eroe greco, ritratto nella completa
nudità e nella posizione classica del
“contrapposto”, con gamba e braccio destri
tesi e coi sinistri piegati, così da imprimere
alla figura vita e movimento.

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