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Confronto

Tra i vari David realizzati è necessario ricordare quelli di Michelangelo, di Donatello, del
Bernini e del Verrocchio.
Questi, pur se ritraggono la stessa persona, presentano alcune differenze.

Oltre alle diverse altezze, la prima differenza sostanziale è il materiale; il David di


Michelangelo e quello del Bernini sono realizzati in marmo mentre quelli di Donatello e del
Verrocchio in bronzo.

Un’altra differenza è il momento dell’azione in cui sono stati rappresentati.


Michelangelo e Bernini hanno scelto di scolpire David negli attimi prima di scagliare il sasso
contro Golia; i volti sono concentrati e i muscoli contratti e pronti a compiere l’atto.
Donatello e Verrocchio hanno invece raffigurato David dopo l’uccisione di Golia; i corpi sono
rilassati e sui volti si possono notare espressioni compiaciute. Inoltre in entrambe le sculture
giace ai piedi del giovane la testa mozzata del gigante.

Donatello e Verrocchio hanno rappresentato un David molto giovane, con un’anatomia poco
sviluppata e poco muscolosa, con tratti quasi femminei. Entrambi sono ritratti con una spada
nella mano destra e con gli occhi rivolti verso il basso, compiaciuti ma allo stesso tempo
malinconici di ciò che hanno appena fatto. La parte destra del corpo è rilassata mentre
quella sinistra contratta, con la mano sinistra appoggiata sul fianco e la gamba piegata.

I David di Michelangelo e Bernini hanno più virilità e un’anatomia più vigorosa che li rende
più adulti. I volti esprimono concentrazione e sicurezza. Entrambi hanno nelle mani la fionda
che ucciderà Golia e i corpi sono nudi, se non per un velo che copre la coscia destra del
David del Bernini.
Mentre la scultura di Michelangelo mantiene la stessa postura di quelle di Donatello e del
Verrocchio, l’opera del Bernini non segue gli schemi delle altre e presenta molto dinamismo.
La peculiarità principale del David di Michelangelo, oltre alle dimensioni maestose, è la
sproporzionalità di alcune parti del corpo come il braccio destro, la testa e gli occhi.
Particolari voluti da Michelangelo per far concentrare il pubblico sugli arti più caratteristici del
corpo umano; arti che contraddistinguono l’uomo dagli animali.

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