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La Libertà che guida il
popolo di Eugène Delacroix:
la faccia della Rivoluzione
DI DARIO MASTROMATTEI · PUBBLICATO 18 FEBBRAIO 2020 · AGGIORNATO
21 FEBBRAIO 2020

Voglio farti conoscere la storia di un quadro memorabile. Si


tratta di una tela che rappresenta un importante momento
storico e l’artista che l’ha realizzata è Eugène Delacroix, un
famosissimo pittore francese dell’800. Oggi ti spiegherò la
Libertà che guida il popolo.
Ci sono un po’ di cose che devo dirti sull’opera ed ho deciso di
scrivere questo articolo per spiegarti tutto in modo semplice
e lineare.

Una volta che avrai finito di leggerlo ti garantisco che:

Conoscerai tutta la storia della tela


Capirai il motivo per cui è considerata una delle più celebri
opere dell’arte francese
Scoprirai il significato di tutti i particolari della
composizione

E molto altro ancora.

Sei pronto a conoscere a fondo questo capolavoro?


Cominciamo.

“Libertà
che
guida il
popolo”
Eugène
Delacroix

Data di realizzazione: 1830

Dimensioni: 260 x 350 cm

Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi


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1 STORIA
2 DESCRIZIONE
3 SIGNIFICATO

STORIA
È il 25 luglio 1830.

Il re di Francia Carlo X fa pubblicare delle ordinanze per


eliminare la minaccia liberale.

Ecco alcune delle più importanti:

1. Sospensione della libertà di stampa


2. Scioglimento della Camera dei deputati
3. Riforma del suffragio in modo tale da favorire
l’aristocrazia

In questo modo tutto il potere è concentrato nelle sue mani


ed in una ristretta cerchia di nobili.

Ma il popolo non ci sta.

È stanco di essere sottomesso.

Così impugna le armi e mette a ferro e fuoco la città di Parigi.

I combattimenti con l’esercito del re sono negli angoli delle


strade e la capitale si trasforma in un teatro di guerra.

È un evento che cambierà la storia.

Delacroix lo sa.
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Così decide di immortalare questo momento in una tela.

All’inizio la chiama 28 luglio.

Quello è il giorno in cui il popolo conquista il municipio.

Un’importante vittoria che in seguito porterà alla definitiva


sconfitta del re.

Infatti, dopo 3 giorni di combattimenti Carlo X abdica e lascia


il trono.

Il popolo ha vinto.

Carico di spirito patriottico il pittore inizia a lavorare sul suo


capolavoro nel settembre 1830.

Ma non la realizza di getto, anzi.

Prima effettua degli schizzi e studia attentamente ogni


dettaglio.

Il risultato finale è straordinario.

In una lettera indirizzata al fratello Eugène dice che è fiero di


aver ritratto un momento così importante della storia
francese.

Ma sia ben chiaro.

Cosa?

Il pittore non ha combattuto in prima fila.

E perché no?

Non poteva schierarsi apertamente contro quello Stato che


fino a poco tempo prima gli ha commissionato opere d’arte.

Quando però si è reso conto della sofferenza del popolo, ha


messo da parte i propri interessi ed ha abbracciato la
rivoluzione.
Alcuni dei dettagli (di cui ti parlerò tra poco nella descrizione
derivano dalla realtà che circonda il pittore.

Ad esempio?

La donna protagonista dell’opera ricorda La Curée di Auguste


Barbier e Una semaine à Paris di Casimir Delavigne.

Si tratta di 2 testi pubblicati nel 1830 che raccontano di una


grande folla di rivoltosi guidati da una donna del popolo
simbolo della libertà.

E sai cosa hanno detto i critici quando hanno visto la Libertà


che guida il popolo Delacroix?

Sono rimasti scioccati.

Non potevano credere che il pittore abbia rappresentato la


rivoluzione in modo così crudo e violento.

Nella scena c’è sporcizia, fango e morti in primo piano.

È vero, la tela mostra la Libertà che sta trainando il popolo a


riconquistare la propria libertà, ma in primo piano è
impossibile non notare morte e distruzione.

Comunque il re Luigi Filippo di Francia – successore di Carlo X


– compra la tela pagandola 3000 franchi.

Poi la fa esporre al Museo Reale.

Dopo un trasferimento al Palazzo del Lussemburgo, sarà lo


stesso Delacroix a richiedere il proprio lavoro per metterlo in
mostra all’Esposizione Universale del 1855.

Nel 1874, infine, il quadro viene portato al Louvre dove si


trova oggi.

DESCRIZIONE
Guarda attentamente la scena.
“Libertà
che
guida il
popolo”
Eugène
Delacroix

Non c’è dubbio.

Il quadro di Delacroix la Libertà che guida il popolo è


meraviglioso.

La scena è ambientata a Parigi.

Lo si capisce dalle caratteristiche torri di Notre-Dame che


spiccano oltre il fumo sulla destra.

Particolare
delle torri
di Notre-
Dame

Il pittore ritrae l’istante in cui una barricata in città viene


distrutta durante i combattimenti.

Il popolo è stanco ed ha deciso di riprendersi la propria libertà


con la forza.

Particolare
dei

combattenti
in secondo
piano

A terra c’è il caos e spiccano qua e là i resti della barricata che


dovevano servire a tenere lontani i rivoltosi.

Particolare
dei resti
della
barricata

Ma non è bastata a fermarli.

La Libertà che guida il popolo di Delacroix è un’opera


estremamente realistica.
Le truppe del re francese non hanno avuto alcuna speranza e
sono stati travolti dalla furia del popolo.

I cadaveri di un paio di loro si vedono immediatamente in


basso a destra, in primo piano.

Particolare
dei
cadaveri
dei soldati

Il conflitto, però, è costato la vita anche a qualche rivoltoso.

Particolare
del

cadavere
spogliato

Delacroix ci mostra un morto vestito a malapena con una


camicia e sdraiato sui ruderi.

Stiamo assistendo ad una scena caotica e dinamica.

Dopo una breve rassegna dei cadaveri, la nostra attenzione


ricade su un altro combattente in ginocchio.

Particolare
dell’uomo

in
ginocchio

Chi è?

Può essere un contadino o un lavoratore che cerca di farsi


spazio tra le macerie per raggiungere – quasi ipnotizzato – la
protagonista.

Particolare
della
protagonista

Lei è la liberta guida il popolo.

Sta spingendo le persone a combattere per mettere fine al


dominio del re.
Da perfetta condottiera, con una mano sventola l’asta della
bandiera francese e con l’altra impugna una baionetta (un
fucile del periodo).

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Mentre avanza tra le rovine, una spallina del vestito giallo de


la Libertà Delacroix cade lasciandole il seno scoperto.

I parigini la seguono alla conquista della vittoria.

Ci sono altri personaggi che devi conoscere.

Chi?

Ci sono 2 giovani ragazzi che sono in prima linea a


combattere.

Il primo si trova sulla destra del quadro la Libertà che guida il


popolo.

Particolare
del
ragazzo
con le
pistole

Sta gridando con tutte le sue forze ed impugna una coppia di


pistole.

L’altro sta sul lato sinistro mentre cerca di avanzare tra i resti
della barricata armato con uno spadino e con gli occhi
spalancati.

Particolare
del
ragazzo
che
striscia a
terra
E poi c’è un altro curioso personaggio che voglio farti vedere.

Particolare
dell’uomo
con il
cilindro

L’uomo con il cappello a cilindro.

So cosa ti stai chiedendo.

Perché è vestito in questo modo nel bel mezzo di una


guerriglia?

In realtà il suo abbigliamento simboleggia il suo ceto sociale.

È un borghese che ha deciso di schierarsi con il popolo.

E ce lo prova sempre il suo abbigliamento (in particolare i


pantaloni da lavoratore).

In ginocchio sulla parte più alta della barricata combatte in


prima linea.

La rassegna dei protagonisti in primo piano de la Libertà


guida il popolo di Delacroix si conclude con l’uomo che sta
alle spalle del borghese.

Particolare
dell’uomo
con la
sciabola

Armato con una sciabola rivolge il suo sguardo verso la donna


condottiera.

E non è un caso che ti ho parlato esclusivamente di questi


personaggi tralasciando la folla che si vede in secondo piano.

Perché?

Parte dei protagonisti che ti ho presentato infatti fanno parte


della composizione piramidale dell’opera di Eugene Delacroix
la Libertà che guida il popolo.

Particolare
della
composizione
piramidale
della scena

E devo dirtelo.

Non è la prima volta che il pittore ricorre a questa struttura


geometrica.

Anche nella Grecia sulle rovine di Missolonghi c’è la stessa


soluzione; anche suoi colleghi hanno sfruttato lo stesso
stratagemma, come si vede nella zattera della Medusa di
Géricault.

Confronto
della
composizione
piramidale ne
“Libertà che
guida il
popolo”
(sinistra),
“Grecia sulle

rovine di
Missolonghi”
(centro) e
“Zattera della
Medusa”
(destra)
E non è tutto.

Per rendere ancora più “patriottica” la tela, Eugène ha


utilizzato principalmente 3 colori in questa scena:

Blu
Bianco
Rosso

I colori della bandiera francese.

Particolare
dei colori
blu, bianco
e rosso

nella
scena

Tra le altre tonalità spiccano anche il grigio ed il marrone,


soprattutto nella zona dei detriti.

Particolare
della fonte
di luce

Infine, la fonte di luce della scena proviene dalla sinistra e


mette in risalto tutta la zona in primo piano.

SIGNIFICATO
Lascia che ti spieghi il significato dell’opera di Delacroix
Libertà.

Tutto ruota attorno alla donna protagonista.

Particolare
della
protagonista

Ci sono dei particolari che la fanno assomigliare molto ad


un’antica statua di una dea.

Il vestito strappato che mette in mostra il petto, la posa


statuaria ed il fatto che sia scalza sono dei collegamenti più
che evidenti alle opere antiche.

Ma è una donna vera? È esistita sul serio?


No.

È una figura ideale.

E guardandola bene, sembra quasi che stia su un piedistallo.

Ma sia chiaro: non parliamo di una bellezza ideale in senso


tradizionale.

Che significa?

Questa donna non ricalca il modello di bellezza degli antichi.

E ce lo dimostrano i peli che ha sotto le ascelle.

Particolare
dei peli sotto
le ascelle
della
protagonista

Non è un dettaglio da sottovalutare.

Nel momento in cui Delacroix ha realizzato questa tela, molti


dei suoi colleghi non avrebbero osato introdurre un
particolare del genere.

Ma lui va controcorrente.

Vuole dimostrare che questa donna è una figura simbolica


che si trova in una battaglia vera e propria.

Guardando la Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix


è inevitabile non sentirsi dalla parte del popolo che sta
combattendo per i propri diritti.

Ma c’è dell’altro.

Ricordi il giovane di cui ti ho parlato prima?

Particolare
del
ragazzo
con le
pistole

Il pittore per realizzare questo protagonista si è ispirato a


Gavroche, uno dei personaggi dell’opera I miserabili di Victor
Hugo.
Nel racconto Gavroche è un ragazzo di strada che sa come
sopravvivere in questo difficile ambiente.

Delacroix, nella sua scena lo ha reso un simbolo dei giovani


che si ribellano contro l’ingiustizia.

E poi c’è l’uomo borghese.

Particolare
dell’uomo
con il
cilindro

Gli esperti hanno riconosciuto in questa figura un autoritratto


di Eugène o di un suo collega.

C’è un ultima curiosità che voglio farti conoscere a proposito


dell’ambiente.

Ti ho già parlato delle torri di Notre-Dame che si vedono in


alto a destra.

Ma non ti ho detto che la scena è ambientata sulla riva


sinistra della Senna.

Dove di preciso?

È questo il bello.

Questo spazio non esiste: Delacroix ha messo insieme i


particolari di vari ambienti ed ha dato vita ad un luogo nuovo.

Dario Mastromattei
Sono un blogger assetato di conoscenza curioso ed
#
appassionato di tecnologia. Il mio obiettivo è far
scoprire i capolavori e la bellezza dell'arte nell'era
digitale.

4 RISPOSTE

! Commenti 4 " Pingbacks 0

Laura " 16
Dicembre
2019 alle
10:54
Sono una ragazza di terza media e mi serviva un
approfondimento per un compito di arte e questo è il sito
perfetto ti ringrazio moltissimo. lo consiglierò ad altre persone
grazie ancora

Rispondi

Giulia " 30
Luglio
2019 alle
11:14
grazie a te Dario, ho una analisi più approfondita. ora so dove
posso trovare informazioni.

Rispondi

Matteo " 18
Giugno
2019 alle
19:09
veramente eccezionale! sono uno studente di 3 media e mi
serviva un’analisi più approfondita del quadro visto in classe, e
questo sito è perfetto per questo scopo! grazie ad esso posso
trovare molti più collegamenti con l’esame!

Rispondi

Alice " 11
Dicembre
2017 alle
23:30
Terza opera che ho cercato e che hai analizzato egregiamente.

Rispondi

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