Scienza

Al rogo...
...al rogo
La storia della
A
ndare controcorrente è scuotere successi concreti. La gra-
sempre pericoloso, anche vitazione universale di Newton
scienza è fatta di nella scienza: si rischia in-
fatti di essere esclusi dalle
pubblicazioni accademiche, di non
conteneva varie inesattezze (poi
corrette dalla teoria della relati-
vità), ma consentì ugualmente di
grandi eretici le essere invitati ai convegni interna-
zionali, di non ottenere finanzia-
compiere enormi progressi scien-
tifici. Il guaio è che spesso i mo-
cui teorie sono menti e persino di perdere una cat-
tedra. E’ ciò che accadde, per e-
delli di pensiero si fossilizzano, di-
ventando l’intoccabile patrimonio
sempio, al fisico americano Geor- culturale di un’intera generazione,
state in seguito ge Zweig, che nei primi anni Ses-
santa propose insieme a Murray
e qualsiasi contestazione viene vi-
sta come un attacco distruttivo al
riabilitate. E Gell-Man il modello dell’atomo a
quark (o “assi”, come i quark era-
sistema. E così ogni scienziato so-
spettato di “eresia” (cioè opinioni
anche oggi c’è chi no chiamati all’inizio). Proprio in
quel periodo un’importante uni-
versità americana aveva infatti of-
eccentriche o anticonformiste)
viene silenziosamente estromesso
dalla comunità scientifica.
va controcorrente ferto a Zweig una cattedra, ma la
proposta fu cancellata a causa del-
Abbiamo così deciso di presen-
tare, dunque, diversi punti di vista
l’opposizione del maggior fisico non tradizionali, a volte indubbia-
teorico dell’ateneo, che giudicava mente eretici, a volte semplice-
il modello a quark “opera di un mente critici su alcuni aspetti del-
ciarlatano”. Poi, nel 1969, Murray l’attuale patrimonio di conoscenze.
Gell-Man conseguì il premio No- Non è detto che queste teorie sia-
bel proprio per la teoria dei quark, no tutte destinate a prevalere con-
e ancora una volta lo sfortunato tro quelle attuali, anzi, probabil-
Zweig, ormai bollato come ereti- mente poche di esse avranno suc-
EVOLUZIONE co, fu dimenticato. cesso. Sono però una testimonian-
ENERGIA MEDICINA ASTRONOMIA FISICA Questo non significa che i mo- za di vitalità: i grandi progressi
Un illustre antenato
“Giordano Bruno sul rogo dell’Inquisizione” delli di pensiero dominanti siano dell’umanità sono frutto tanto del
Pons & Fleischmann Eccles Hoyle Selleri Sermonti in Campo de’ Fiori. Bassorilievo inutili o, peggio, dannosi all’avan- suo spirito indagatore quanto del
“Il futuro della fusione? “L’anima? Sta nascosta “L’universo ha origine “Meccanica quantistica? “L’uomo discende dalla in bronzo di Ettore Ferrari (1887). zamento delle scienze: per affer- suo spirito critico.
E’ certamente freddo”. in un angolo del cervello”. dal Big Bang? Frottole”. Una vera sciocchezza”. scimmia? E’ il contrario”. marsi, infatti, un modello deve ri- Mauro Gaffo
Focus 8 Focus 9

ENERGIA
La fusione rifiutata
C inque anni fa il
mondo scientifico
fu sconvolto da una
notizia-bomba: era
stato ottenuto calore
facendo passare elet-
tricità in una soluzione
in cui erano immersi
cilindri di palladio (nella
foto sotto, le celle elet-
trolitiche protagoniste
dell’esperimento). In
altre parole, era stato
scoperto un nuovo
modo per produrre ener-
gia. Gli autori dell’espe-
rimento, Martin
Fleischmann e Stanley
Pons, asserirono che
quell’energia era di ori-
gine nucleare: all’inter-
no del palladio si verifi-
cava una fusione di
nuclei atomici, che fu
definita “fredda” per-
ché non richiedeva le
enormi temperature
presenti al centro del
Sole (dove avviene
di solito la fusione). Le
reazioni dei colleghi
furono di scetticismo.
«Il calore è poco, obiet-
tarono, e manca un’ap-
prezzabile produzione
di neutroni per cui non
si può certo parlare di
fusione». Nella reazio-
ne di fusione calda del-
le stelle, infatti, viene
emessa una notevole
quantità di neutroni.
Quell’annuncio creò in
realtà una spaccatura
nel mondo della fisica.
Molti scienziati in posi-
zione autorevole co-
minciarono a giudicare
la fusione fredda come
Focus 10
Un tempo li bruciavano DEMOGRAFIA FISICA
o li scomunicavano. Siamo troppi? La truffa dei quanti
Oggi, più semplicemente, Solo per adesso LSì. acontraria
scienza può essere
all’intuito?
Per esempio quando
bile: possiamo conosce-
re soltanto i risultati del-
le nostre misure, non la
non fanno carriera Lgli aUnesperti
bomba demografica?
falso allarme. Contro
dell’Onu (che per il
dice che ogni oggetto fi-
sico è composto per lo
realtà “vera”. Uno dei
padri di questa teoria fu
2050 prevedono una popola- più di vuoto. La scienza il fisico tedesco Werner
zione globale di 12,7 miliardi della meccanica quanti- Heisenberg, premio No-
di persone) si è schierato uno stica, però, è talmente bel nel 1932 (nella foto).
dei più famosi demografi contraria all’intuito da a- Contro questa concezio- MEDICINA
vere stimolato in alcuni ne si batte però da anni
del mondo, l’australiano John
(tra i quali lo stesso Al- Franco Selleri, docente
EVOLUZIONE Caldwell, presidente dell’Unio-
ne internazionale per lo studio di fisica teorica all’uni- La mente?
una truffa e non vollero
più sentirne parlare: La scimmia, nostra figlia scientifico della popolazione.
«L’esperienza degli ultimi vent’
versità di Bari, che si di-
chiara apertamente ere- Roba da fisici
tico. Dice Selleri: «La real-
tra loro si schierò, per
esempio, Phil Ander-
anni rende molto più probabi-
le una crescita lenta», ha
dichiarato lo scorso settem-
tà, secondo me (e se-
condo Einstein), è sem-
G li scienziati si sono
sempre tenuti a prudente
distanza da ogni ricerca che
son, premio Nobel.
Solo una minoranza di bre, durante la Conferenza pre conoscibile: non si coinvolgesse concetti come
fisici continuò gli espe- mondiale sulla popolazione può credere che una co- “mente”, “spirito”, “anima”,
rimenti, con finanzia- che si è svolta al Cairo. «Il sa sia presente solo quan- troppo vicini alla religione e
menti minimi o inesi- tasso di fertilità è in discesa do qualcuno la guarda». alla parapsicologia. Il tabù si
stenti, ottenendo da vent’anni in quasi tutto il Altrettanto inaccettabile è dimostrato tanto forte da
risultati simili a quelli mondo, ed è quindi probabile è un altro concetto tipi- indurre la comunità scientifica
di Fleischmann e Pons che dopo avere raggiunto il camente quantistico: la a criticare aspramente persino
“non località”. La posi-
anche con metalli diver-
si dal palladio: France- L’ evoluzione non si
mette in discussio-
ne, ma questo non si-
ma è molto posterio-
re?», dice Sermonti. «I-
noltre i più antichi resti
picco massimo, circa 11 mi-
liardi nel 2100, la popolazione
comincerà a diminuire e
zione di Selleri è chiara:
quanto più due oggetti
il premio Nobel Francis Crick
(scopritore del Dna con James
Watson, e con lui a sinistra
sco Piantelli dell’univer-
sità di Siena, per esem- gnifica che l’uomo di- fossili dei pongidi, cioè tornerà ai livelli attuali nel bert Einstein) un atteg- sono lontani, tanto più nella foto), per la sua recente
pio, è riuscito a ottene- scenda dalla scimmia delle scimmie antropo- giro di due o tre secoli». giamento di rifiuto basa- ridotti devono essere i proposta di “studiare scientifi-
re con il nichel un (nella foto, un esperi- morfe, risalgono a un Nel mondo il tasso di fertilità to su ragioni filosofiche. loro rapporti. In altre pa- camente la coscienza e il suo
eccesso di calore pari mento di “colloquio”, in milione di anni fa, men- medio è già sceso a 3,4 Gli elementi principali di role, anche due particel- rapporto, se esiste, con
a 44 watt per 24 giorni. uno zoo). E se fosse ve- tre quelli dell’uomo a (rispetto ai cinque figli per questa teoria sono tre: le piccolissime non pos- l’ipotetica anima immortale”.
Un valore mille volte su- ro il contrario? E’ quan- circa quattro milioni». donna di quarant’anni fa), e 1) L’energia è “granula- sono interagire a distan- Eppure Crick non si è avvici-
periore all’energia otte- to sostiene Giuseppe Un’altra conferma vie- in Europa siamo addirittura a re”: una particella può za (se non molto debol- nato al soprannaturale: ha
nibile con qualunque Sermonti, professore ne dall’anatomia: la 1,6, un valore inferiore a contenere un “granello” mente e in modo non solo ipotizzato che la mente
processo chimico. ordinario di genetica e forma umana (stazione quello necessario a mantenere (o “quanto”) di energia, o istantaneo). Una conse- sia spiegabile in termini di
Perché, allora, tanti fi- direttore della “Rivista eretta, cranio rotondo, costante la popolazione (il può contenerne cinque, guenza della meccanica reazioni chimiche e correnti
sici rifiutano la fusione di biologia”. «Rico- mano strutturata) è an- livello più basso del mondo è ma non quantità frazio- quantistica prevede in- elettriche. Questo è bastato ai
fredda? Forse perché struendo con criteri tichissima e molto più stato raggiunto proprio in Ita- narie: gli aumenti di e- vece che le particelle suoi colleghi per inserirlo tra
l’attuale fisica dello scientifici l’antenato co- vicina di ogni altra a lia: 1,25). Secondo Caldwell nergia avvengono quindi possano comunicare, gli eretici, accanto a un altro
stato solido non riesce mune degli uomini e quella dell’embrione la tendenza alla diminuzione è a salti. 2) Onde e parti- come se fossero colle- grande vecchio della scienza,
a spiegarne il meccani- delle scimmie antropo- umano. Sembra quasi destinata a diventare univer- celle sono la stessa co- gate da un filo: se viene che ha però idee opposte a
smo, e una nuova morfe, si scopre che, che l’uomo abbia “scel- sale, Africa compresa, per sa: se un esperimento è tirato a un capo, l’altro quelle di Crick: il neurofisiologo
teoria costringerebbe su base molecolare e to” di restare in una attestarsi alla fine su un valore studiato per rilevare un’ capo ne risente subito. John Eccles, premio Nobel
a gettare via molto del cromosomica, esso ri- condizione infantile, di- di 1,7 figli per donna. «Questo onda trova un’onda, se Gli alfieri del buonsenso 1963 per la medicina. Eccles
sapere acquisito. Pro- sulta molto più vicino sarmata, priva di spe- non significa che non esistano è studiato per rilevare (o, meglio, del realismo) è uno dei principali alfieri
prio com’è accaduto in all’uomo che alla scim- cializzazioni. La scim- problemi a breve e medio una particella trova una sono pochi e considera- del “dualismo”, cioè sostiene
passato quando fu sug- mia: questo significa mia, al contrario, si è termine», ha però precisato particella. 3) Le particel- ti con sufficienza. «Ma l’esistenza di una mente
gerito che poteva esse- che, dopo la separazio- specializzata per una il demografo. «Infatti prima di le microscopiche esisto- stiamo aumentando», separata dal cervello. Ma con
re la Terra a girare in- ne, è la scimmia quella vita arboricola. «Io non diminuire la popolazione dovrà no in “stati” indetermi- obietta Selleri con tena- una novità: suggerisce infatti
torno al Sole, anziché che si è modificata di sono però favorevole a più che raddoppiare». (Nella nati che si potrebbero de- cia. «La validità delle no- che il rapporto tra mente e
viceversa: il nuovo più. Darwin pensava un processo di gradua- foto, bambini cinesi). finire probabilistici: solo stre posizioni potrebbe cervello possa essere analogo
modello rendeva l’esatto contrario». le modifica, preferisco nel momento in cui qual- essere dimostrata anche a un “campo di probabilità”,
inutili tutte le tecni- Anche i dati paleonto- pensare a una serie di cuno le osserva, assumo- in laboratorio, se non cioè privo di energia ma
che di calcolo, a base logici sembrano con- cambiamenti più o me- no uno stato preciso con fosse che nessuno osa ugualmente in grado di provo-
di “epicicli”, con cui gli fermare questa tesi: no improvvisi. In que- proprietà precise. fare esperimenti che lo care effetti concreti. Il miglior
scienziati aristotelici l’andatura eretta dell’ st’ottica, lo scimpanzé Quindi la realtà, conclu- bollerebbero come ere- esempio è quello della perce-
riuscivano (nonostante uomo risale a circa tre è un salto evolutivo a dono molti, è inconosci- tico». zione: quando concentriamo
tutto) a prevedere milioni di anni fa, quel- partire da una forma la nostra attenzione su un
le eclissi e i movimenti la della scimmia è re- più umana». L’uomo in- evento atteso (per esempio
delle costellazioni. centissima, non più di vece, almeno tra i pri- la puntura di una siringa)
centomila anni. «Come mati, è quello che ha viene attivata un’area del
possiamo dire che la rallentato di più il pro- cervello prima che il
stazione bipede di- cesso di modifica, man- segnale sia effettivamente
scende da quella qua- tenendo quindi una for- captato. Eccles interpreta
drumane, se quest’ulti- ma precoce. questo evento come una
manifestazione fisica del
campo di probabilità. Per
la precisione, la probabi-
lità che un segnale del
mondo esterno sia
captato dalla mente
immateriale, cioè dalla
nostra coscienza.
Focus 11
 Nel buio della notte lo sguardo si alza verso il cielo: è la cosmologia la culla delle grandi eresie scientifiche

GEOFISICA
La Terra? Si gonfia come un pallone 1
L a Terra è come un
palloncino, e si sta
gonfiando a poco a
ca. Ecco gli indizi
principali che dimostre-
rebbero come sia sta-
eliminando l’oceano
Pacifico: esistono cioè
incastri ovunque,
ASTRONOMIA poco. Lo sostengono ta la crescita continua come se non ci fosse 2
alcuni geologi, tra del volume del pianeta nessun bordo esterno.
Macché Big Bang: la materia si crea spontaneamente i quali William Carey a separare i continen- «Se questa teoria si
(uno scienziato che ti, un tempo saldati dimostrasse auten-
U na delle più accese
guerre scientifiche
del secolo fu combattuta
In seguito Hoyle sfidò
con successo altre
credenze consolidate
nali. Insomma, il rubi-
netto della creazione
non gocciola di conti-
raccolti da un altro
astronomo “eretico”,
l’americano Halton Arp,
quarant’anni fa
sostenne, contro le
tutti insieme.
1) La crosta oceanica
ti-
ca, non sarebbe
convinzioni dominanti, è completamente una rivoluzione ma
negli anni Cinquanta: dell’astronomia: nei nuo, ma si apre solo che per poter continua- la teoria della tettoni- diversa da quella con- un grado di com-
riguardava nientemeno primi anni Settanta, per quando ne esistono re le sue ricerche anti- ca a placche, oggi tinentale, e molto più prensione più avan-
che l’origine dell’ esempio, ipotizzò che le condizioni. In questa conformiste è stato condivisa dall’intero recente: sembra quasi zato», spiega Scalera.
universo. Esistevano le molecole organiche visione, il Big Bang non addirittura costretto mondo scientifico). che all’origine i conti- «Un secolo fa credeva-
due teorie che si (cioè le basi della vita) sarebbe stato che uno a lasciare gli Stati Uniti: Come avviene l’espan- nenti costituissero mo che i continenti
contrapponevano: quella si formassero negli spa- dei tanti episodi di for- oggi lavora in Germania, sione? Non è chiaro. l’intera superficie fossero immobili. Poi,
dell’esplosione primor- zi interstellari anziché mazione della materia. presso il Max Planck C’è chi parla di terrestre. nel 1912, il meteo-
diale, cioè il Big Bang, sui pianeti, e proprio ● «Lo stato quasi-sta- Institut. «Il mondo creazione continua 2) All’inizio esisteva ro-
e quella della creazione nel giugno di quest’an- zionario presenta ancora scientifico è accecato di materia, altri prefe- un unico continente, logo tedesco
continua di materia (o no è arrivata la confer- molti problemi», am- dai preconcetti», dice riscono ipotizzare che Pangea: lo conferma il Alfred
dello “stato stazionario”) ma: molecole di glicina, mette Hoyle. «La radia- Arp, e porta come il nucleo planetario sia fatto che i bordi delle Wegener
proposta dall’astrofisico una sostanza organica, zione cosmica di fondo, formato di materia terre emerse comba- propo-
britannico Fred Hoyle sono state individuate per esempio, può esse- superdensa che ciano come in un gio- se la deriva
nel 1948. Alla fine la in Sagittarius B2, una re spiegata solo ipotiz- aumenta lentamente co a incastro. Nel rico- dei
teoria di Hoyle si nube di gas interstellare zando che le supernove di volume. «Ma anche struire il puzzle, però, continenti,
dimostrò incapace di vicina al centro abbiano riempito lo se queste ipotesi fos- restano alcune slab- che richiese
giustificare le osserva- della Via Lattea. spazio interstellare con sero sbagliate, rimar- brature di forma trian- cinquant’
zioni effettuate da un ● Un altro clamoroso lunghe e sottilissime rebbero comunque i golare, che scompaio- anni per
nuovissimo telescopio successo Hoyle l’aveva tracce di ferro. Io non fatti concreti. Gli indizi no proprio se si proiet- affermarsi,
su monte Palomar, e ottenuto nel 1953, pre- dico che la nostra dell’espansione, tano i continenti su evolvendosi
la teoria del Big Bang vedendo l’esistenza di teoria è sicuramente infatti, derivano dalle una sfera più piccola. infine nell’at-
Il pianeta si allarga?
prevalse. La sua defini- una varietà di carbonio giusta: dico solo che osservazioni e non da 3) Pangea è stata tuale tettonica a 1. Nel Giurassico, raggio
tiva affermazione arrivò mai osservata, ma indi- il Big Bang è sbagliato». teorie astratte», spie- ricostruita eliminando placche. L’ espansio- di 3800 km. 2. Nel
nel 1965, quando fu spensabile (a suo dire) Lo stato quasi-staziona- ga Giancarlo Scalera, l’oceano Atlantico, ma nismo sarebbe il Cretaceo di 4400. 3. Nel
scoperta la presenza per la sintesi degli ele- rio riesce comunque a ricercatore dell’Istitu- la stessa operazione passo successivo, Paleocene di 5300.
nell’universo di menti pesanti all’inter- spiegare anche oggetti to nazionale di geofisi- si potrebbe fare anche se ci costringe-
una radiazione di no delle stelle. La sco- cosmici che lasciano
fondo, che fu interpre- perta di questo elemen- molto perplessi gli
tata proprio come il to fruttò effettivamente astronomi. Per esempio
residuo del Big Bang. un premio Nobel, ma i quasar, piccolissime
● Hoyle obiettò che il riconoscimento fu as- zone di spazio che Esiliato!
la sua teoria era sì
“zoppa” ma non errata,
e si diede da fare per
apportare le adeguate
segnato al collaborato-
re di Hoyle che lo indivi-
duò sperimentalmente:
il mondo scientifico non
emettono enormi quan-
tità di energia: secondo
i sostenitori del Big
Bang sarebbero nuclei
Il fisico americano
Halton Arp. Non ha
più potuto lavorare
Hit parade: c’è la macchina del tempo
correzioni. Secondo era disposto a incoro- di lontane galassie pri-
nel suo Paese. Molte bizzarrie sono frutto di ignoranza, fantasia o malafede. Ma ci sono anche studiosi seri.
l’astronomo britannico nare con il suo massimo mordiali, la cui abnor- prova numerose foto ● Amos Ori, scienziato israelia-

I
era inconcepibile cre- premio un eretico. me attività energetica di galassie che sembra-
dee bizzarre, proposte non le Frontier perspectives, della Tem- nonostante gli incendi, le foreste
dere in un’esplosione ● Finalmente, nel 1988 sarebbe causata dalla no vicinissime a due convenzionali e interpreta- ple university di Filadelfia. francesi oggi sono più estese che no, ha invece elaborato una dimo-
primordiale avvenuta al Hoyle propose una revi- presenza di enormi o tre quasar. Effetti di zioni anomale non devono es- nel secolo scorso. strazione teorica che apre nuove
di fuori delle leggi della sione della teoria dello buchi neri. Secondo gli prospettiva? Sovrappo- sere viste come elementi di ● Tra le teorie più interessanti speranze per la macchina del tem-
fisica: il Big Bang, “stato stazionario”: eretici dello stato qua- sizioni causali? «Niente crisi, ma come opportunità», dice c’è quella di Bernard Picon, spe- ● Dagli Stati Uniti arriva il so- po. In un articolo pubblicato re-
infatti, era descritto ipotizzò l’esistenza di si-stazionario, invece, affatto», risponde Arp, Marcello Truzzi, docente di socio- cialista in sociologia ambientale e spetto che l’allarme sull’effetto ser- centemente sulla Physical review
come l’attimo in cui tante creazioni sponta- sarebbero esempi «le analisi delle pro- logia della scienza alla Western ricercatore del Cnr francese: Pi- ra sia eccessivo: le recenti osser- ha infatti dimostrando (anche se
erano state contem- nee piccole e grandi di luoghi in cui avviene babilità e i dati dei sa- Michigan university. «Servono a con ha studiato il fenomeno degli vazioni di Charles Keeling, dell’ soltanto matematicamente) che la
poraneamente create (invece che una crea- una creazione telliti confermano ogni dare impulso alla scienza, anche incendi estivi in Francia (che ri- università della California, dimo- materia potrebbe in casi partico-
la materia, l’energia zione continua) che spontanea di materia. giorno di più che tra se solo una piccola minoranza di guardano 40 mila ettari di bosco strano che l’anidride carbonica lari attraversare un buco nero, con-
e anche tutte le leggi avverrebbero nei pressi ● Questa eventualità galassie e quasar esi-
fisiche. di forti campi gravitazio- è confermata dai dati stono legami fisici». queste idee, alla fine, si dimostra ogni anno) concludendo che il fuo- nell’atmosfera sta diminuendo. trariamente a quanto aveva invece
valida». Riuscire a indovinare qua- co ha un impatto ecologico positi- L’ipotesi è che esista un meccani- affermato Stephen Hawking. I bu-
li siano le migliori tra le moltissime vo. «I germogli sotterranei ricre- smo di assorbimento da parte dell’ chi neri potrebbero allora essere
ipotesi “eretiche” è però un’im- scono rapidamente e la vegetazio- oceano, «ma qualunque sia la veri- addirittura utilizzati come “tun-
presa ardua. Esistono addirittura ne si diversifica, favorendo il ritor- tà», dice Keeling, «queste osserva- nel” tra il presente e il passato,
riviste accademiche dedicate solo no di specie animali scomparse zioni dimostrano che sappiamo proprio a causa della distorsione
alla discussione di punti di vista dalla zona», spiega. Le osservazio- ben poco del gas che maggiormen- da essi provocata nel tessuto spa-
anomali, per esempio il semestra- ni di Picon dimostrano inoltre che, te contribuisce all’effetto serra». ziotemporale.

Focus 12 Focus 13
 Eretici nei secoli!
Per centinaia
di anni, c’è chi
si è battuto
invano contro la
sacralità della scienza ufficiale Ecco l’anello RAYMOND DART (1893-1988)
GREGOR MENDEL (1822-1884)
THEODOR SCHWANN (1810-1882)
Nei piselli la chiave per scoprire
mancante, peccato che sia una ➥ i segreti dell’ereditarietà Fermentazione e

S
cientists are humans (“gli ri, Le eresie della scienza. «La so-
scienziati sono esseri u- ciologia definisce eretici tutti co- scimmia. O no? decomposizione
mani”). E dunque posso- loro che in qualche modo si sono
P rofessore di anatomia all’ S i dedicò allo studio dei
fenomeni ereditari nelle
caratteri ereditari, mentre nei
piselli ne esistono migliaia.
F1836,usostenere,
il primo a si verifica
no sbagliare. Questo in-
tendeva l’inglese Bernard Barber,
sociologo della scienza, nel for-
mulare il titolo del suo libro. In es-
contrapposti alla sacralità della
scienza ufficiale. Non solo para-
psicologi, astrologi, omeopati, o i
veri e propri matti (quelli che vo-
università di Johanne-
sburg (Repubblica Sudafrica-
na), nel 1925 fece una
scoperta clamorosa: un cra-
specie vegetali e, attraverso
esperimenti sui piselli,
arrivò a formulare tre leggi
sulla trasmissione dei
caratteri ereditari. Le sue
Mendel semplicemente
trascurò tutti i casi che non
gli tornavano. Detto questo,
nei suoi studi
si trovano
➦ che il
fenomeno della
fermentazione è
nel quando
vengono
meno le
forze di
so racconta come non solo i teolo- gliono dimostrare il moto perpe- nio di un primate fossile le dovuto all’azione coesione
gi, ma anche gli scienziati hanno tuo o l’infondatezza della geneti- cui caratteristiche (specie ricerche non vennero ben le nozioni di microorganismi, tipicamente vitali. ri-
contribuito, nel corso dei secoli, a ca). Ma anche coloro che, pur po- della colonna vertebra- accolte dalla comunità fondamen- in opposizione al Secondo Liebig dicolo. In seguito
le) facevano pen- scientifica: vi si oppose tali della più grande chimico la fermentazione all’accanimento
relegare ingiustamente ai margini tendo dimostrare la validità scien- sare che stesse in primo luogo il più grande genetica, dell’epoca, il tede- avveniva insomma dei colleghi,
della loro comunità tanti colleghi, tifica delle loro scoperte, non sono in posizione botanico dell’epoca, Carl e queste sco Justus von per decomposizio- Schwann fu
spesso soltanto perché più creativi, stati creduti, ma anzi ridicolizzati. eretta. Lo Naegeli, che oggi viene vennero Liebig, che pensava ne. Liebig era così costretto a emi-
innovatori, rivoluzionari. «In una Salvo poi ottenere una riabilitazio- chiamò “Au- ricordato anche come colui rivalutate che la fermenta- convinto che non grare dalla Germa-
parola, eretici», dice Federico Di ne, magari postuma». Quelle di Ga- stralopithecus che “non capì le leggi di soltanto nel zione avvenisse prese in minima nia, dove ormai
Trocchio, storico della scienza lileo Galilei, Giovanni Copernico, africanus” e Mendel, benché gliele 1900. per processo considerazione trovava chiuse
all’università di Lecce e autore di Charles Darwin, sono storie note. pensò che fosse avesse spiegate Mendel chimico: cioè per le idee di Schwann le porte di tutte le
un libro che verrà pubblicato nella Ma ce ne sono molte altre. ■ l’“anello mancante”, stesso”. Qualche ra- dissoluzione, che e anzi lo gettò nel università, e trovò

prossima primavera da Mondado-
ARISTARCO DI SAMO (310 circa-230 avanti Cristo)
La Terra gira intorno al
Sole, ma non per gli dei
F ilosofo e scienziato
greco, fu il primo
a sostenere la tesi
eliocentrica (la Terra
gira intorno al Sole),
ancor prima che
Tolomeo, nel II seco-
lo
dopo Cristo, for-
mu-
lasse quella
Cristina Mochi cioè la prova del pas-
saggio dalla scim-
mia all’uomo. Non
venne creduto:
non perché le sue
argomentazioni
scientifiche non fossero
valide, ma perché i suoi ex
insegnanti dell’università
di Londra, Arthur Keith e
Grafton Elliot Smith, luminari
venne smentito
con argomenta-
zioni scientifi-
del settore, fecero di tutto
per denigrarlo. Dart aveva
che, ma teologiche, commesso l’errore di non
proprio come accad- comunicare a loro, per
de, molti secoli più primi, la scoperta, ma di
tardi, a Galileo. In pubblicarla sulla rivista
particolare Aristarco “Nature”. Inoltre Keith
fu accusato, con la e Smith sostenevano
sua teoria, di turbare
il riposo della dea
➦
gione di diffidenza
in realtà Naegeli
l’aveva: la seconda
legge, quella della
dominanza, per
esempio, funzionava JULIUS ROBERT MAYER (1814-1878)
soltanto per sette
da
tempo che l’origine L’ energia si conserva
dell’uomo andasse
ricercata in Asia e non
in Africa. Dunque dissero N el luglio del 1841
enunciò il principio
riconosciuto ma un
medico della Marina,
che Dart aveva trovato
una scimmia. La riabilitazio-
di conservazione dell’
energia e lo descrisse
e dunque non aveva
titoli ufficiali per
ne dello scienziato avvenne in un articolo che affermarsi. Morì senza
soltanto 22 anni dopo, a inviò alla rivista ottenere il riconosci-
opera di Wilfred Legros “Annalen der mento dovuto. Fu un
Clark e Robert Broom che, Fisik”. Questa altro tedesco, Rudolf
sempre Repubblica lo rifiutò, essen- Julius Clausius, a ripren-
Sudafricana, trovarono zialmente per- dere quegli studi di
ché Mayer non termodinamica e a di-
era un fisico mostrare la loro validità.

➥
geo- Estia, che viveva al
centrica. Non centro della Terra e
➦

EDWARD JENNER (1749-1823)

➥
Siamo matti IGNAZ PHILIP SEMMELWEIS (1818-1865)
FRANZ GUSSMAN (1741-1806) a vaccinarci? Il medico fa ammalare il paziente
I meteoriti? Forse cadono dal cielo M edico inglese, nel 1798

➦
P rofessore di
Storia naturale
tedesco, Franz
Chladni (1756-
concluse però che le
prove dell’esistenza
pubblicò un articolo in cui
spiegava la scoperta della
vaccinazione antivaiolosa. I
M edico ostetrico
ungherese
(la cui vicenda ispirò
medici non usavano
guanti e passavano
dalla sala delle
a vivere per il resto
della sua vita ostra-
cizzato dalla comu-
all’università di Vien- 1827), confermò che dei meteoriti non primi studi erano già stati fatti racconti, romanzi, e autopsie alla sala nità scientifica. Pro-
na, fu il primo a so- i meteoriti esistono. erano sufficienti. in India, ma Jenner fu il primo nel pregiudizio dell’epoca, anche un libro di parto senza neppure prio in quegli anni
stenere l’ipotesi che Spiegò che l’origine Cambiarono idea a riprenderli in Europa. Tutta- secondo il quale non si deve Céline) capì che lavarsi le mani. tuttavia avanzavano
i meteoriti cadessero cosmica è provata soltanto nel 1908, via l’autorevolissima Royal contrastare il corso della la grande diffusione Un’intuizione gli studi sui batteri,
dal cielo. Nel 1785 dalle loro caratteristi- quando un meteorite Society lo scoraggiò dal natura volendone addirittura della morte per feb- semplice, ma che che diedero ragione
scrisse un trattato che geologiche, di- cadde a Tunguska, in continuare e si costituì anticipare lo svolgimento. bre puerperale era i colleghi presero a Semmelweis. Ma
sull’argomento, ma verse da quelle della Siberia, provocando addirittura una Antivaccination Solo una ventina di anni dopo, dovuta a una infezio- come un insulto. lui non poté riscuote-
venne ridicolizzato. Terra. Un comitato la distruzione di society per ostacolare il diffon- grazie agli studi di Louis ne. La sua era un’os- I più grandi medici re il credito: morì,
Nove anni dopo un di studio dell’Accade- duemila metri dersi del vaccino. I motivi di Pasteur, la vaccinazione venne servazione empirica: dell’epoca lo attac- ironia della sorte,
altro scienziato mia delle scienze quadrati di foresta. tale reazione vanno ricercati accolta senza più timori. a quel tempo i carono e fu costretto di setticemia.

Focus 14 Focus 15
Salute
Pronti a ricevere ossigeno
Sezione dei polmoni vista al microscopio. Le zone scure
sono gli alveoli: il diametro è un quarto di millimetro.
Uno sforzo, uno stress,
un’allergia e i bronchi
si chiudono: è l’asma.
Ecco le cause e i rimedi
Persone sensibili
L
a crisi può arrivare per
Claudio Donner, il solo contatto con
della fondazione sostanze molto comu-
Clinica del lavoro: ni, oppure per un
“L’asma colpisce semplice sforzo fisico. O, ad-
persone predisposte, dirittura, per motivi psicologici.
con infiammazione Ma, per chi è colpito da un at-
cronica dei bronchi”. tacco di asma, la manifestazione
è sempre identica: gli “manca l’
aria”, non riesce a respirare, a
riempirsi i polmoni. Almeno questa
è la sensazione che ha il paziente.
L’asma è una malattia che col-
pisce dal 2 al 7 per cento degli ita-
liani e la “fame d’aria” che coglie
Manca l’aria
Grandi il malato è il suo aspetto più sub-
superfici dolo. Chi ne soffre non sa che la
malattia, in realtà, non gli impedi-
Una riproduzione sce di immettere dall’esterno aria
in resina
dell’“albero pura nei polmoni, ma gli impedi-
dei bronchi”: sce di espellere quella satura di
300 metri anidride carbonica che nei polmo-
quadrati per lo ni c’è già. Questo perché, grazie
scambio d’aria alla pressione atmosferica, l’aria
Focus 16
Condotti
elastici
L’interno dei
bronchi visto
al microscopio:
le pareti
sono fatte di
cartilagini,
fibre elastiche
e muscoli.
arriva facilmente ai bronchi, men-
tre espellerla richiede uno sforzo
maggiore. Con il risultato che è lo
stesso paziente a innescare un
meccanismo di sofferenza, sempre
più acuta se non arriva il farmaco
che mette fine alla crisi: più aria
cerca di inspirare, più aumenta
quella viziata negli alveoli polmo-
nari, più cresce il bisogno di ossi-
geno dell’organismo.
Ma perché il malato d’asma non
riesce a espellere l’aria che ha nei
polmoni? . «La causa principale è
l’infiammazione delle vie respira-
torie inferiori», spiega Claudio
Donner, direttore della divisione
di malattie polmonari della fon-
dazione Clinica del lavoro di Ve-
runo (Novara). Questa infiamma-
zione è cronica nei malati di asma
e produce, in presenza di partico-
lari fattori scatenanti, l’attacco: la
▼
mucosa bronchiale diventa ede-
Focus 17
Sono a rischio anche
i bambini che vivono in
un ambiente difficile
matosa, tende a gonfiarsi, restrin-
▼

gendo così il calibro (cioè il dia- La misura

metro) delle vie respiratorie. L’in-
fiammazione è favorita da una se-
rie di sostanze, come per esempio
l’istamina (lo stesso “mediatore”
dell’infiammazione che si libera
dopo la puntura di un insetto), che
stimolano proprio questa risposta.
Ma questo è solo l’inizio: all’ede-
ma della mucosa poi si accompa-
gna il broncospasmo: i muscoli
presenti sulla parete dei bronchi
si contraggono e il calibro bron-
chiale si restringe ulterior-
mente. E’ la combinazio-
ne di queste condizioni che
induce le difficoltà respi-
ratorie dell’asmatico.
«Bisogna precisare che
questa infiammazione cro-
nica delle vie aeree si veri-
fica costantemente solo
nelle persone che presen-
tano una specie di predi-
sposizione, che possiamo
definire con una sola pa-
rola, “iperreattività”: ci so-
no persone che, per motivi
ancora da chiarire, rispon-
dono in maniera abnorme
a stimoli che normalmente
non creano particolari pro-
blemi agli altri», spiega an-
cora Donner.
Nelle persone iperreat-
tive, per esempio, può in-
sorgere un attacco d’asma
dopo il contatto con un allergene,
una sostanza presente nell’aria
(pollini), negli alimenti (fragole,
crostacei) o in preparati farmaco-
logici (acido acetilsalicilico), capa-
ce di stimolare una risposta immu-
nologica da parte dell’organismo.
In questo caso si possono avere
del respiro
Un paziente si
sottopone
all’esame
spirometrico:
serve a valutare
la quantità
d’aria immessa
nei polmoni
e la capacità
di svuotarli da
quella che
contengono.
Aerosol d’emergenza
Un’ammalata di asma si sottopone
a inalazioni di salbutamolo,
un farmaco che dilata i bronchi.
Chi ci aiuta
S econdo le stime più recenti,
nel nostro Paese l’asma com-
porta spese per poco meno di tre
mila miliardi l’anno. Il costo è at-
tribuito per un terzo alle assenze
dal lavoro dovute alla malattia e
per due terzi alle spese sanitarie.
Per questo è necessaria un’at-
tenta opera di prevenzione e con-
trollo della malattia (62 % ricove-
ri, 28 % spese mediche e 10 % far-
maci). L’informazione sull’asma è
uno degli scopi dell’Associazione
italiana asma (AsiA), che ha sede
a Genova (tel.010/31.93.01).
episodi di “asma allergico”, favo- e, soprattutto di norma, è meno ché aumentando la frequenza e
rito da particolari immunoglobu- grave», precisa Donner. Ci sono l’ampiezza degli atti respiratori il
line (specifici anticorpi di difesa, altri fattori scatenanti che possono corpo compensa l’eventuale ca-
che, però, in questo caso “sbaglia- dare origine ad attacchi anche più renza di ossigeno. Ma lo scambio
no”) dette immunoglobuline E, gravi, come lo sforzo fisico. Nor- termico nelle prime vie aeree, cioè
che favoriscono l’asma allergico. malmente, infatti, la risposta a un’ l’incontro tra aria calda dell’orga-
«Ma l’asma allergica vera e pro- attività muscolare intensa si tra- nismo e aria fredda che proviene
pria non è la forma più frequente duce in un’iperventilazione, per- dall’esterno, viene accelerato ri-

Che cosa c’entra l’inquinamento?
Tc’èraquinamento
asma bronchiale e in-
atmosferico
un rapporto molto stretto.
A Los Angeles, nel 1981, è
stato dimostrato, studiando
le prestazioni di pronto soc-
corso per attacchi d’asma,
che essi aumentano quando
aumenta il tasso di ossido di
azoto e idrocarburi nell’aria.
● Gli inquinanti non sono pre-
senti solamente all’aperto,
ma anche in casa. Secondo
una ricerca condotta negli
Usa, nell’atmosfera casalin-
ga ci possono essere formal-
deide, anidride solforosa, mo-
nossido di carbonio, benze-
ne, amianto e il fumo di si-
garetta, particolarmente
pericoloso per i malati di
asma.
● All’inquinamento, poi, si
aggiungono anche eventuali
allergeni (come per esempio
i pollini). Perché questo
cocktail sia così temibile, al-
meno sul piano immunologi-
▼
co, non è stato ancora com-
pletamente dimostrato. Ri-
cerche su animali da labora-
torio dimostrano che i fumi di
gasolio aggiunte allo stimolo
antigenico dell’albume delle
uova (un alimento che facil-
mente induce allergie in per-
sone predisposte) provoca-
no un aumento delle immu-
noglobuline E, che favorisco-
Ciclista con mascherina
antinquinamento a Milano.

Focus 18
Eliminare l’asma è difficile, ma un aiuto
può venire dall’immunoterapia con i vaccini
spetto al normale. E nell’individuo
▼
iperreattivo questa condizione raf-
fredda le vie aeree. In questo mo-
do può nascere un attacco d’asma.
Anche lo stress può dare il via a
una crisi. Accade soprattutto nel
bambino che, in caso di difficoltà
nel nucleo familiare, può “scarica-
re” senza volerlo la propria tensio-
ne sui nervi bronchiali, scatenando
l’attacco. Infine anche eventuali
infezioni, specie se di origine vira-
le, possono far “avviare” le crisi
oppure aumentare i rischi di crisi.
Il vero nemico dei polmoni, co-
munque, si chiama inquinamento.
Lo dimostra il fatto che la percen-
tuale di malati d’asma è più alta in
città e meno nelle zone rurali. E
non ci sono solo i gas presenti nell’
aria delle città, ma anche inqui-
nanti più subdoli: crisi asmatiche
possono essere scatenate dall’in-
spirazione di isocianati, sostanze
presenti nelle vernici. Il fumo di
sigaretta in ambiente chiuso può
stimolare negativamente i bronchi
così come in persone ipersensibili
anche il semplice gas (per esem-
pio anidride solforosa) prodotto
durante la cottura dei cibi può
creare problemi alla respirazione.
Chi “reagisce troppo”, comun-
que, può essere identificato facil-
mente: basta un semplice test di
iperreattività bronchiale per rive-
lare questo “eccesso di risposta”.
«L’esame si fa in ambulatorio e
prevede l’esecuzione di una spiro-
metria», dice Donner. Si tratta di
un’indagine che misura gli indici
della capacità respiratoria: la pos-
sibilità di riempimento massimo
dell’albero polmonare e il volume
Focus 20
Pericolo di
soffocare
Un paziente
sottoposto
a radiografia
del torace. Nel
caso di attacchi
d’asma molto
acuti, il paziente
deve essere
trasportato in
ospedale per
evitare il rischio
di soffocamento.
Che fare? Aria fresca e via la polvere
● Evitare ogni contat- usare materassi e mantiene attiva per di-
to con le sostanze al- biancheria di tessuto verso tempo).
lergeniche identifica- sintetico in caso di al-
te, soprattutto quelle lergia alla polvere. ● Ricordare che l’
volatili (pollini). asma è una malattia
● In caso di allergia cronica che va curata
● Ridurre l’inquina- alla forfora di animali e prevenuta per lun-
mento nei luoghi chiu- domestici, eliminare ghi periodi. Perciò, se-
si: no al fumo di siga- ogni contatto con cani guire le cure prescritte
retta, eliminare la pol- e gatti. Ripulire bene e dal medico anche se
vere ripulendo con at- spesso l’abitazione (in non sembrano neces-
tenzione gli angoli, genere infatti la forfo- sarie perché non ci
cambiare spesso aria, ra si accumula e si sono disturbi.
massimo (al secondo) di aria che si sensibilità, cioè si valuta la
riesce a espirare. Quest’ultimo è risposta cutanea all’inocu-
un parametro importante per va- lazione di particolari so-
lutare la capacità di espellere con stanze che possono provo-
forza l’aria dai polmoni e misura l’ care allergia. Se in corri-
“ostruzione bronchiale”. L’esame spondenza della mini inie-
si esegue soffiando in un boccaglio zione compare una zona
collegato con un’apparecchiatura arrossata vuol dire che la
registrante. Durante l’indagine si persona è sensibile a quella
somministra per aerosol una par- sostanza.
ticolare sostanza detta metacoli- Curare l’asma, purtrop-
na, capace di provocare il restrin- po, non è semplice, soprat-
gimento dei bronchi. Si aumenta tutto perché l’infiammazione, cau-
man mano il dosaggio della meta- sa prima riconosciuta del fenome-
colina e si misura la capacità espi- no patologico, difficilmente può
ratoria massima al secondo, chia- essere vinta. «Per ora i derivati del
mata in gergo Vems. Il test viene cortisone (beclometasone, butiso-
fermato quando la Vems scende nide) sono i farmaci più usati nel
oltre il 20 per cento del valore trattamento dell’infiammazione
ideale per quell’individuo. Negli cronica. Ma, a seconda delle circo-
iperreattivi questa soglia è molto stanze, possono essere impiegati
più bassa e la difficoltà respiratoria anche altri farmaci: per esempio,
viene ottenuta anche con quantità durante le crisi, anche cortisonici
minime di metilcolina. più potenti», conclude Donner.
Quando si sospetta un’asma di Meno difficile è curare lo spa-
origine allergica, più frequente nei smo dei bronchi. Tra i farmaci più
giovani, oltre alla spirometria si ef- usati ci sono i beta2 stimolanti: agi-
fettuano anche test cutanei di iper- scono su particolari recettori in
Nuoto e atletica,
però al caldo
U n tempo era proibito. Poi
si è visto che un po’ di
attività fisica può anche fare
bene all’asmatico, ovviamen-
te sotto il controllo medico.
Ora lo sport è vivamente
consigliato, perché si è visto
che un’attività fisica control-
lata, anche se comporta una
iperventilazione e quindi può
in qualche modo favorire la
comparsa di un attacco, è
sicuramente utile. Il nuoto è
l’attività più indicata, perché
viene svolto in un ambiente
“riscaldato”, almeno in inver-
no, e quindi non sottopone
l’organismo dell’asmatico allo
stimolo negativo della bassa
temperatura. Anche l’atletica
indoor può essere raccoman-
data per questo motivo.
Maggiore cautela, invece,
quando l’attività fisica si
svolge all’aperto, soprattutto
in un ambiente in cui l’aria è
molto inquinata. In tutti i casi,
lo sforzo va immediatamente
sospeso se c’è difficoltà
di respirazione. Molto utile
si rivela poi una sorta di
“prevenzione” degli attacchi
che può essere ottenuta
attraverso farmaci come i
beta-2 stimolanti. Ma
attenzione: chi fa attività pro-
fessionistica (l’11 per cento
degli olimpionici americani a
Barcellona soffriva di asma),
se usa questi farmaci rischia
l’accusa di doping.
Bambini in piscina: l’asma
non sparisce con la pubertà.
grado di far “allargare” il calibro
bronchiale, ma possono essere im-
piegati soltanto in caso di neces-
sità o secondo schemi di cura ben
precisi.
Ma si può prevenire l’asma? Il
disodiocromoglicato, un particolare
farmaco, può avere azione preven-
tiva sull’infiammazione. E anche l’
immunoterapia specifica, cioè l’ino-
culazione di vaccini (oggi disponi-
bili anche per via orale) può rive-
larsi utile in caso di asma allergica,
quando è favorita dall’incremento
delle immunoglobuline E. ■
Federico Mereta
Animali

FARI ACCESI
Scarafaggi
per leggere
Il “Pyrophorus
noctilucus”, un
coleottero del
Venezuela. Gli
indigeni usano
la sua luce per
illuminare le
loro abitazioni:
bastano poche
Diecimila specie hanno imparato decine di questi
insetti in una

a farsi luce. Per colpire i nemici, bottiglia per

illuminare una
stanza di medie
per scoprire il cibo, per trovare dimensioni.

l’amore. Perfino per nascondersi

U
Abat-jour n invito, un’arma, una
trappola, un messaggio,
del mare una maschera. La luce
A destra, un animale ha mille usi: le
esemplare di meduse se ne servono per diso-
“Tima flavilabris”,
un’idromedusa rientare i predatori, i pesci e le luc-
luminescente. ciole per sedurre il partner, i mol-
In mare, sotto i luschi e gli squali per mimetizzar-
550 metri di si, i pesci abissali e alcune larve di
profondità, i insetti per catturare la preda.
due terzi degli La bioluminescenza, cioè la ca-
animali sono pacità di produrre luce, è molto
bioluminescenti. diffusa in natura. «E’ comune in
La luce è tutti gli ambienti bui, come le grot-
fredda: il calore
emesso è meno te oppure le profondità marine.
di un millesimo All’aria aperta è invece rarissima,
di grado. la lucciola è uno dei pochissimi in-
setti che hanno questa capacità»,
dice Giulio Melone, zoologo dell’
università di Milano. Al buio, in-
fatti, gli organi luminosi sono un
segnale preciso: «La maggior par-
te degli animali li usa per ricono-
▼

Nel plancton, milioni di scintille azzurre

Sopra, un’idromedusa luminosa. Il ciclo vitale di questi
animali ha due fasi: le meduse si trasformano in polipi. A
destra, un’altra piccola idromedusa, l’“Orchistoma pileus”.

Lucciole:
così funzionano
U n faro di automobile. Così è
strutturato l’organo luminoso
delle lucciole. E’ formato da tre
strati, proprio come un faro:
una superficie trasparente, che
lascia passare la luce all’
esterno, uno strato concavo
riflettente più interno e alcune
file di cellule intermedie che
producono la radiazione lumino-
sa. Queste cellule funzionano
come una ghiandola: formano e
immagazzinano continuamente
la luciferina, che viene recupe-
rata dopo ogni reazione con
la luciferasi. La luce emessa
simultaneamente da milioni
di molecole di luciferina viene
riflessa dalle cellule sottostanti
(che sono ripiene di cristalli
di acido urico) e poi passa
attraverso lo strato trasparente
più esterno, formato da chitina.
● Gli organi luminosi di molti
pesci, come il pesce lanterna,
funzionano in modo simile: la
superficie riflettente è formata
da cellule pigmentate di nero
e quella più esterna da una
spessa squama trasparente. Al
centro, si trova lo strato di cel-
lule che emette luce (anche in
questo caso tramite luciferina).
● Leggermente diversi sono gli
organi dei molluschi e di alcuni
pesci (per esempio il pesce
torcia) che, al posto delle
cellule produttrici di luciferina,
hanno una colonia di batteri
luminosi che vivono in simbiosi
con l’organismo che li ospita.
La radiazione prodotta dagli
animali luminosi può essere
azzurrina, verdognola o giallo-
rossastra, a seconda delle
specie, ma la luce emessa è
sempre compresa nella banda
del visibile (mancano totalmente
l’infrarosso e l'ultravioletto). Si
tratta comunque di luce fredda,
perché le reazioni che la
generano avvengono
praticamente senza
produzione di calore
(si calcola che nel
caso della lucciola,
la luce sia 80 mila
volte meno calda
di quella prodotta
da una candela
di uguale intensità
luminosa).
Metamorfosi
sotterranea
La pupa di una
lucciola che sta
per uscire dal
terreno. Le
larve di questi
insetti si nutrono
di chiocciole.
Focus 24
Efficace
detector
Mirella Pilone,
biochimico: “La
bioluminescenza
in laboratorio
è usata come
‘marcatore’ molto
sensibile: riesce
a trovare poche
molecole tra
milioni di altre”.
Lo scambio di segnali deve essere perfetto:
chi sbaglia il ritmo dei lampi, non si riproduce
scere gli individui della propria
▼
specie e quindi per riprodursi. In
questo caso la luce sostituisce altri
sensi, per esempio l’olfatto». L’or-
gano luminoso funziona proprio
come un “sesto senso”, che si tro-
va in zone diverse del corpo, a se-
conda delle specie. Negli insetti è
sull’addome, qualche volta sul dor-
so (la larva di Phryxothrix, un in-
setto dell’America del sud, ha una
luce rossa sulla testa e due file di
lucine verdi e gialle sul corpo). Al-
cuni pesci abissali (Gigantactis
vanhoeffeni) portano, attaccata a
un raggio della pinna dorsale, una
specie di lanterna che pende da-
vanti alla bocca dell’animale: pos-
sono muoverla grazie a un musco-
lo collegato al raggio e quindi usar-
la come esca per attirare le prede.
Altri pesci, come il pesce torcia
(Photoblepharon palpebratus),
usano le tasche luminose che han-
no sotto gli occhi per segnalare ai
compagni del branco la presenza di
gamberetti, il cibo che preferisco-
no. Alzando e abbassando una pie-
ga della pelle, che funziona come
una palpebra, si scambiano infor-
mazioni per localizzare le prede.
Animali più semplici, come medu-
se e protozoi, possono illuminare
addirittura tutto il loro corpo.
● Luce dalle proteine
Ma da dove viene questa luce?
«A produrla è sempre una reazio-
ne di ossidazione che avviene in
presenza di un enzima, la lucife-
Tre lunghi giri
di danza
Il volo notturno
della “Luciola
cruciata”. Questa
specie compie
tre voli ogni
notte: alle 21.00,
alle 24.00 e alle
3.00. Dopo
l’accoppiamento,
le femmine
depongono da 5
mila a 10 mila
uova. Anche
l’uovo, come la
larva e la pupa
sono luminosi.
Messaggi da
un filo d’erba
A destra, un maschio
di “Luciola cruciata”,
che vive in Giappone.
rasi. Nella lucciola l’
ossidazione eccita gli
atomi della luciferina,
una proteina che, tor-
nando allo stato ele-
mentare, emette una radiazione un enzima, la molecola che favori- L’addome
luminosa. Anche l’enzima che pro- sce la reazione luminosa. Un altro che parla
voca la luminescenza dei batteri è ingrediente fondamentale è l’ossi- Sopra, l’organo
una luciferasi: ha una struttura mo- geno, che deve essere trasportato luminoso di una
lecolare leggermente diversa e non in grande quantità vicino alle cel- femmina di
agisce ossidando proteine, ma un lule che producono luce: nelle luc- lucciola. A sinistra,
altro tipo di molecole organiche, le ciole, per esempio, un complica- quello di un
maschio: emette
aldeidi», spiega Mirella Pilone, or- tissimo sistema di trachee porta
meno luce di
dinario di Chimica biologica all’u- l’aria all’interno dell’addome, do- quello femminile,
niversità di Milano. Insomma, le ve si trovano queste cellule. anche se le cellule
vie metaboliche sono diverse, ma il appaiono più
meccanismo è lo stesso in tutte le ● Lampade in simbiosi chiare. Le lucciole
specie: la caratteristica principale La maggior parte degli animali sono più attive
della bioluminescenza, infatti, è fabbrica la luce “in proprio”, ma quando l’aria è
quella di avvenire in presenza di alcuni pesci e molluschi la pren- calda e umida.
▼
Focus 25
Un esemplare di “Ceratias holboelli”, un pesce abissale. La luce che
porta sulla testa è prodotta da una colonia di batteri luminescenti. Bagliori rossi
sotto la testa
La parte ventrale
del pesce accetta
(“Hargyropelecus”):
sulla pelle l’animale
ha organi luminosi,
che gli servono
per mimetizzarsi.

Chi non riesce a fabbricare malacologia (la scienza che studia

la luce non si preoccupa: può
sempre prenderla in prestito
dono in affitto: fanno crescere mi-
▼
che vive tra gli anfratti delle rocce
i molluschi). Ancora più abile nel
mimetismo è il pesce accetta (Ar-
gyropelecus) che vive tra i 200 e
gli 800 metri di profondità: ha de-
cine di piccoli organi luminosi solo
sul ventre. Visto dal basso, risulta
invisibile ai suoi predatori, che vi-
vono a una profondità maggiore:
in controluce, i suoi “fari” ventra-
centimetri) oppure Etmopterus
spinax che ha molti piccoli organi
luminosi disseminati sul corpo.
● Trucchi da illusionista
In molte altre specie, la luce ha
soprattutto una funzione di dife-
sa. La medusa abissale Colobone-
ma, per esempio, può illuminare
indipendentemente l’ombrello o i

lioni di batteri luminescenti in ap-
posite tasche che hanno sul cor-
po. In cambio della luce, fornisco-
Un “Isistius brasiliensis”, uno squalo che vive a grande profondità. no ossigeno e nutrimento ai loro mi-
La sua pelle è ricoperta da piccolissimi fotofori, gli organi luminosi. croscopici ospiti. In alcuni pesci, co-
me i Coelorhynchus, i batteri riem-
piono una fila di piccole cavità po-
ste sull’addome e ricoperte da uno
strato di cellule piene di pigmento
nero: quando le cellule si contrag-
gono, lasciano passare la luce. Se-
condo i ricercatori, questi segnali
vengono impiegati nei rituali di ac-
coppiamento. Anche una piccola
seppia (Sepiola atlantica) contie-
ne batteri luminescenti nel man-
tello, che le danno una sfumatura
iridescente quando nuota.
● Invisibili in controluce
«La luce serve per mimetizzarsi
tra i riflessi bluastri del fondo e
spesso è un richiamo sessuale. La
funzione della luminescenza dei
molluschi, comunque, in alcuni ca-
Un “Opisthoproctus”, un pesce abissale. Ha un paio di enormi occhi si è ancora misteriosa: la folade,
telescopici che gli permettono di vedere lontano senza muoversi. per esempio, un comune bivalve
Focus 26
costiere, secerne un liquido lumi-
noso. Visto che la folade non può
certo spostarsi, la luce non è sicu-
ramente un segnale per il partner»,
sottolinea Fernando Ghisotti, pre-
sidente della Società italiana di
E c’è anche chi
Aesemplare
lcuni animali marini, come
molti coralli (nella foto, un
di “Favites halicora”)
e anemoni, sono fosforescenti:
appaiono, cioè, debolmente lu-
minosi. Il fenomeno della fosfo-
rescenza (a differenza della bio-
luminescenza), si manifesta so-
lo se l’organismo viene colpito
da una radiazione luminosa. La
luce che viene dall’esterno ec-
cita gli elettroni di alcune mole-
cole organiche e li porta a un li-
vello energetico superiore. Gli
elettroni eccitati tornano lenta-
mente allo stato di equilibrio,
restituendo l’energia assorbita
sotto forma di luce. Ecco per-
li lo confondono con il bagliore tentacoli: quando un predatore si
che proviene dalla superficie. An- avvicina, questa medusa lancia for-
che alcuni squali che vivono nelle ti bagliori per spaventarlo. Se la
profondità marine usano la luce strategia non funziona, spegne l’
per mimetizzarsi, come Euproto- ombrello, ma lascia accese le pun-
micrus bispinatus (lungo solo 30 te dei tentacoli, poi le stacca dal
la falsifica
ché l’animale sembra
illuminarsi. Alcune pro-
teine e molti pigmenti
come la clorofilla e i
caroteni sono fosfore-
scenti. Queste sostan-
ze non tornano diret-
tamente in equilibrio
dopo essere state sol-
lecitate, ma passano
per stati di eccitazio-
ne intermedia: è per
questo che possono e-
mettere luce per molto tempo (un stati colpiti dalla luce (in genere si
fenomeno che accade anche ad al- tratta di radiazioni ultraviolette, che
cune larve di insetti). Gli organismi penetrano in profondità sotto il pe-
fosforescenti restano luminosi an- lo dell’acqua). La funzione della fo-
che per diversi giorni dopo essere sforescenza è sconosciuta.
 La luminescenza può diventare un’esca
per attirare la preda in trappole mortali
resto del corpo e si allontana nel ai pesci il tempo di scappare. grotte: aspettano che altri insetti,

Crostacei iridescenti
Nelle foto qui sopra, tre piccoli
crostacei copepodi del genere
Sapphirina. Tra i crostacei più
grandi, la bioluminescenza è
invece un fenomeno molto raro.
In laboratorio: misura l’inquinamento e scopre le malattie
N ei laboratori di tutto il
mondo la biolumine-
scenza serve a studiare il
metabolismo cellulare, a
controllare l’effetto di far-
maci, a diagnosticare al-
cune malattie, perfino a
misurare l’inquinamento
delle acque. Con la lucife-
rina da lucciola si possono
dosare le immunoglobuli-
▼
buio. I pesci del genere Searsia,
invece, usano la luce come le sep-
pie usano l’inchiostro: quando
vengono minacciati spruzzano mi-
gliaia di scintille blu-verdi, che il-
luminano l’acqua intorno a loro
per un paio di secondi, dando così
ne, mentre con alcuni bat-
teri luminescenti si con-
trolla che certi alimenti,
come il latte di mucca,
non contengano residui
degli antibiotici dati agli
animali durante l’alleva-
mento. E’ un test molto
veloce: se il latte contiene
antibiotici i batteri muoio-
no e smettono di emette-
In alcuni animali, invece, la luce
è uno strumento indispensabile
per andare a caccia. Le larve della
mosca Arachnocampa luminosa,
della Nuova Zelanda, per esem-
pio, si accendono di luce grigio-az-
zurra, tappezzando la volta delle
re luce. Lo stesso mecca-
nismo viene sfruttato per
valutare il contenuto di pe-
sticidi e metalli pesanti in
acque, terreni o fanghi in-
dustriali: al campione da
analizzare vengono ag-
giunti batteri di una specie
particolarmente sensibile
agli inquinanti (nella foto,i
protozoi del genere Noc-
tiluca, anch’essi molto sen-
sibili all’inquinamento).
Per misurare la quantità
di calcio nelle cellule, in-
vece, si usa la proteina e-
stratta da una medusa lu-
minescente, l’equorina,
che emette luce quando si
lega agli ioni calcio: in que-
sto modo è stata studiata
la trasmissione dell’impul-
so nervoso ai muscoli. La
attirati dalla luce, restino impiglia-
ti nella ragnatela che queste larve
tessono nel buio.
● Meglio delle candele
Gli animali che hanno perfezio-
nato al massimo l’impiego della lu-
ce sono proprio gli insetti. L’orga-
Molluschi nismo più luminoso in assoluto è
camaleonti un coleottero dell’America cen-
Un mollusco del trale, il Pyrophorus noctilucus: ha
genere Clione, due grossi fari verdi ai lati del to-
che si nutre di race e una luce color arancio sotto
piccole chiocciole. l’addome. Bastano 38 esemplari di
Tra i molluschi, la questa specie per dare la stessa lu-
bioluminescenza minosità di una candela. Il pyro-
è piuttosto diffusa: phorus non lampeggia, la sua luce
sono luminosi sembra continua, ma cambia di in-
soprattutto i
calamari. Questi tensità cinque volte ogni secondo.
animali, hanno Ma gli insetti che hanno perfezio-
fotofori molto nato al massimo il linguaggio lu-
complicati, in minoso sono le lucciole: in tutto il
grado di cambiare mondo ne esistono oltre 2 mila
la lunghezza specie. In Italia, comunque, ce ne
d’onda della luce sono solo due: la Luciola italica,
emessa dalle lunga meno di un centimetro (or-
cellule a seconda mai rarissima), e la Lampyris noc-
della luminosità
dell’acqua. La luce tiluca, lunga il doppio. In questa
gialla dei loro specie, solo la femmina emette lu-
organi luminosi si ce, ma non vola (è priva di ali) e si
trasforma in luce limita ad aspettare che il maschio
blu, grazie a uno la veda, sdraiata supina su uno ste-
strato di cellule lo d’erba. Molto più complesso è lo
colorate di viola scambio di segnali tra il maschio e
(questo colore, la femmina della Luciola italica:
sommato al giallo
dà infatti il blu).
ogni cinque secondi e mezzo il ma-
schio lampeggia per tre decimi di
secondo, la femmina risponde do-
po due secondi esatti con un altro
lampo di luce. Solo se questo in-
tervallo è esatto, la conversazione
può continuare, finché il maschio si
posa su una foglia accanto alla
luciferasi viene usata per
dosare enzimi coinvolti
nelle reazioni organiche e
femmina e si avvicina lentamente
per accoppiarsi. L’unione sessuale
studiare come funziona il vera e propria dura anche 20 ore.
metabolismo. Il motivo è Le uova vengono poi deposte
semplice: la luciferasi da nel giro di pochi giorni, dopodiché
lucciola funziona attraver- sia il maschio che la femmina
so l’Atp, il trasportatore di muoiono: la loro vita è durata me-
energia più importante no di due settimane. Il successo ri-
della cellula, che agisce in- produttivo delle lucciole dipende
sieme a diversi enzimi. La
luciferasi batterica, inve- dalla precisione con cui avviene lo
ce, funziona con il Nadh, scambio di segnali tra i due sessi.
un altro importante traspor- Nelle lucciole questi segnali sono
tatore, coinvolto in molte volontari: è il cervello dell’anima-
altre reazioni. Attraverso le a ordinare alle cellule dell’ad-
questi due trasportatori dome di illuminarsi. Quando l’im-
(legati alla luciferasi e per- pulso nervoso arriva a queste cel-
ciò riconoscibili) i ricerca- lule, la luciferina viene liberata e
tori riescono a “guardare può essere ossidata dalla lucifera-
dentro” alla maggior parte
delle reazioni che avven- si. Il lampo verdastro delle luccio-
gono nell’organismo. le nasce così. ■
Raffaella Procenzano
Economia - Ora c’è un nuovo modo di investire e guadagnare con l’in formatica: Internet
Ciberbusiness!
Grazie alle reti elettroniche sono nati
nuovi modi di vendere e di comprare,
nuove professioni e perfino nuove merci.
O
gni 30 minuti una rete
locale di computer entra
a far parte della super-
rete mondiale Internet.
Una nuova moda? No. Piuttosto
una corsa che nasce dalla paura di
essere tagliati fuori da quello che
sarà probabilmente il più grande
mercato del terzo millennio: lo
scambio di messaggi e informazio-
ni via computer e linea telefonica.
Eppure Internet è nata senza
scopo di lucro. Fino a quattro o cin-
que anni fa era utilizzata quasi in-
teramente da istituti scientifici, uni-
versità e ricercatori specializzati.
Poi, a poco a poco, le cose sono
cambiate: oggi si stima che almeno
30 milioni di persone abbiano la
possibilità di accedere a Internet, e
gli enti di ricerca rappresentano
soltanto il 40 per cento del totale. Il
mercato ha dunque fatto il suo in-
gresso in rete. C’è chi comincia a
investire, e c’è chi sta già racco-
gliendo i primi guadagni. Vediamo
quali sono i sistemi per fare soldi
con le autostrade elettroniche.
● Industria: la distanza non
conta più
«Immaginiamo un’azienda che
abbia una sede a Roma e una a
Milano», esordisce Stefano Quin-
tarelli, direttore commerciale di I-
Net, uno dei maggiori fornitori di
rete italiani (così si definiscono le
società che vendono accessi a In-
ternet e la relativa consulenza tec-
nica). «Attraverso Internet le reti
locali di Roma e Milano si possono
collegare, il che permette per e-
sempio di usare il computer cen-
trale di Roma come se si trovasse a
Milano». C’è inoltre il vantaggio
della diminuzione dei costi di col-
legamento, soprattutto nei contat-
ti con l’estero: con Internet si paga
la linea telefonica solo fino al “no-
do” più vicino (cioè il punto da cui
Focus 30
si accede alla rete), senza uscire dal-
l’Italia. «In questo modo alcuni no-
stri clienti sono riusciti ad abbatte-
re i costi di collegamento del 50
per cento», dice Quintarelli.
● Commercio: i cataloghi e-
lettronici
In rete esistono cataloghi che so-
no l’equivalente informatico del-
le vendite per corrispondenza.
«Chiunque può mettere il proprio
listino prezzi su Internet», dice
Quintarelli. «Esiste perfino un ser-
vizio di prenotazione-pizza trami-
te posta elettronica: negli Usa si
può ordinare una capricciosa sen-
za alzarsi dal terminale». I sistemi
di pagamento, però, sono ancora
quelli tradizionali. «Per effettuare
pagamenti diretti, infatti (per esem-
pio comunicando il numero della
▼
carta di credito), è indispensabile
La diffusione di Internet nel pianeta
Via modem
a costo zero
S i chiamano “freenet” (reti
gratuite), e offrono servizi
di posta elettronica, compra-
vendita, consigli e informazioni,
nel tentativo di opporsi alla
commercializzazione di Internet
e di offrire il collegamento
anche ai meno abbienti. La pri-
ma freenet è nata a Cleveland
qualche anno fa, e oggi negli
Stati Uniti ne esistono oltre
cento. In Italia il fenomeno
è esploso nello scorso settem-
bre: la prima freenet è stata
aperta a Bologna, grazie a una
collaborazione tra il Comune e
il Centro di Calcolo dell’univer-
sità, e a ruota sono seguite
Milano, Varese, Torino, Desen-
zano, Bolzano, Siracusa. Per
approfittarne, l’unica spesa ne-
cessaria è quella del computer
e del modem, anche se riman-
gono i costi della linea telefoni-
ca. (Per informazioni su Milano
ci si può rivolgere all’università:
tel. 02/55182168; per le altre
ai singoli comuni).
Viola: collegamento completo; rosso: collegamento
parziale (con la rete Bitnet); verde: consentita solo
la posta elettronica; giallo: nessun collegamento.
L’Italia alla riscossa
Joy Marino, responsabile
di It-Net. “Per l’uso
professionale proponiamo
collegamenti a Internet
senza limiti di tempo,
a un costo di 200 mila lire
al mese”. Molte società
che vendono accessi
a Internet sono appena
nate: It-Net in ottobre,
I-Net in settembre.
Senza limiti
di velocità
Un’immagine
Fornitore di rete
Stefano Quintarelli,
simbolica delle
“autostrade direttore commerciale
elettroniche” di I-Net: “Aiutiamo il cliente
a orientarsi nella rete”.
promesse
da Bill Clinton:
alla prossima
riunione del G7,
si parlerà di
come realizzarle.
Internet è
considerata
una seria base
di partenza.
L’obiettivo in Italia: entro l’anno prossimo 50 mila utenti
L’ anno scorso in Italia In-
ternet è cresciuta “sol-
tanto” del 104 per cento,
do il via l’ambizioso proget-
to di Italia Online. «Si tratta
una rete nazionale che si
stando in edicola l’omoni-
mo trimestrale (15 mila lire)
che contiene il dischetto ne-
parte dei servizi Internet.
«Tutti i nostri sforzi saranno
comunque diretti a rendere
cessi a Internet (per i priva-
ti esistono vari altri fornito-
ri che procurano collega-
ma per la fine del 1994 gli propone, entro il 1995, di cessario per il collegamen- accessibili le informazioni menti parziali alla rete con
operatori del settore preve- arrivare a decine di migliaia to. Il tempo di connessione presenti in Internet, facen- una spesa limitata a circa
dono un allineamento alla di utenti», spiega Giovanni è per il momento limitato a done richiesta in italiano», 20 mila lire al mese). I2U -
media mondiale: cioè un Maruzzelli, direttore sviluppo mezz’ora al giorno. Con un conclude Maruzzelli. Per l’u- Tel. 02/26821182. I-Net -
tasso d’incremento del 300 Internet di Italia Online. L’ abbonamento a parte, il cui tenza professionale, invece, Tel. 02/95302195. It-Net -
per cento. Proprio in questi abbonamento alla rete “in- costo non è ancora stabilito, ecco di seguito un elenco Tel. 010/6503641. Unisour-
giorni, inoltre, sta prenden- terna” si effettuerà acqui- si potrà poi accedere a gran dei maggiori fornitori di ac- ce - Tel. 02/48242207
Focus 31
Fra due anni In libreria:
anche le banche istruzioni per l’uso
cominceranno N egli ultimi mesi c’è stata un’e-
splosione di libri su Internet, e in
ottobre è uscita addirittura una rivista
a usare bimestrale, venduta in abbonamen-
to: Internet On-Line (Cometa sas, Via
Crescenzago 13, 20134 Milano).
Internet Internet di Ed Krol (Jackson libri).
Internet per tutti di Paolo Attivissi-
mo (Apogeo).
Nel ciberspazio con Internet di Ga-
Reti fatte briele Gianini (Apogeo).
in casa Superkit Internet Bbs di Enrico Mar-
candalli (Apogeo).
In alto, la Navigare con In-
schermata della ternet di Paul Gil-
un’assoluta privacy Bbs “Heavy ster (Apogeo).
▼

elettronica», confer- Fun”: le Bbs Internet - Stru-

sono punti di menti di ricerca
ma Quintarelli. «E’ scambio per
un problema allo stu- di Paul Gilster (A-
la posta pogeo).
dio, e si prevede di ri- elettronica. Internet di Erne-
solverlo entro un Accanto, sto Damiani (Tec-
paio d’ anni: a quel un ufficio niche nuove).
punto potranno en- “telematico” La Bibbia del mo-
trare nel circuito per- installato dem di Giorgio Ba-
fino le banche, anche su un’auto. naudi (Muzzio).
se sarà un passaggio
lento, perché gli isti-
tuti di credito possiedono già un gare agli editori-redattori (tre per- levare: come si fa allora a guada- stisce gli indirizzi», spiega Joy Ma-
proprio sistema di collegamento sone in tutto) un abbonamento di gnarci? «Sono stati individuati due rino, responsabile di It-Net, un im-
telematico». 200 dollari». Molti giornali sono sistemi», spiega Fabio Palladini. portante fornitore di rete in Italia.
finanziati anche dalla pubblicità, «Ci sono per esempio i programmi L’investimento necessario è di
● Editoria e pubblicità: i che però non viene inserita all’in- “shareware” (a quote): sono effet- almeno un miliardo, e fino a poco
giornali on-line terno dei testi, ma in pagine pro- tivamente gratuiti, ma inviando tempo fa era un’attività potenzial-
«Sulla rete si possono “sfoglia- prie che devono essere richiamate una certa somma all’autore si rice- mente redditizia per chi aveva le
re” migliaia di riviste elettroniche. sullo schermo volontariamente: la ve in cambio un numero di regi- competenze necessarie. «Il merca-
Le uniche che durano, però, sono pubblicità diventa così più mira- strazione che dà diritto a ricevere to nazionale, però, comincia a es-
quelle che possono contare su un ta, e acquista toni vicini a quelli del- gli aggiornamenti». Oppure il pro- sere pieno. Inoltre c’è il rischio che
introito», dice Fabio Palladini, un l’informazione (chi la guardereb- gramma contiene alcune opzioni l’ingresso di una grande società
esperto del laboratorio Hypertext be, altrimenti?). che non funzionano senza inserire metta fuori gioco i piccoli impren-
user group dell’università di Mi- una parola chiave, anch’essa a pa- ditori», dice Quintarelli.
lano. «Per esempio HPCWire, un ● Produzione di software: i gamento. Esiste però un altro si-
giornale sui supercomputer: chiun- finti programmi “gratuiti” stema, ben più raffinato. «Il pro- ● Nuove materie prime: la
que può leggere il sommario, ma Mettere un programma in rete gramma Eudora, per la gestione vendita di indirizzi
per ricevere gli articoli si deve pa- significa che chiunque lo può pre- della posta elettronica, è stato a Esiste una “materia prima” in-
lungo gratuito e ha avu- tangibile eppure preziosissima:
to un grande successo: è l’indirizzo. Ogni utente della rete
arrivato a essere instal- (che in realtà è a sua volta una re-
lato sul 50 per cento dei te di computer), possiede infatti
computer collegati», rac- un numero binario di 32 bit (zero e
● Ogni 30 minuti si conta Palladini. «Poi, l’ uno), che si chiama indirizzo e che
collega una nuova rete anno scorso, è uscita una si potrebbe paragonare a un cen-
nuova versione, miglio- tralino telefonico: permette infatti
● La crescita non-Usa è più rapida rata grazie ai suggeri- di assegnare un’identificazione
● Gli Usa verranno raggiunti menti di coloro che ave- (l’equivalente del numero telefo-
dal resto del mondo entro l’anno vano utilizzato Eudora. nico) a ciascuna macchina della
La nuova versione, però, sotto-rete interessata a collegarsi.
era a pagamento.» In teoria per averne uno è suffi-
ciente farne richiesta agli organi-
Reti nel resto ● Nuove professio- smi di coordinamento internazio-
del mondo ni: i fornitori di rete nali, ma oggi siamo vicini all’esau-
«Per diventare forni- rimento: 32 bit sono troppo pochi,
Reti negli tori di rete bisogna esse- anche se entro breve verranno au-
Stati Uniti re accettati dalla comu- mentati. «Gli indirizzi attuali, però,
nità internazionale: chi dovranno bastare ancora per tutto
esercita questa attività è il 1995», spiega Quintarelli, «quin-
iscritto in un apposito di attualmente chi ne possiede u-
Nel prossimo secolo tutti i computer saranno collegati registro, ed è soggetto ai no, anche avuto gratuitamente, lo
Questi dati sull’impressionante tasso di crescita di Internet sono forniti dalla controlli dell’ente che può rivendere a buon prezzo». ■
“Internet Society”, un organismo che studia lo sviluppo della rete mondiale. coordina le attività e ge- Mauro Gaffo
Focus 32
Patrimonio Ogni popolo seppellisce i suoi m orti in modo diverso: costruendo un rifugio sicuro per l’eternità

La
F
s econda casa
urgoni Bedford, limousine
Mercedes Benz, motori
Yamaha. Ma anche cipolle
giganti, aquile e mucche
pezzate. Paa Joe, con il legno, è ca-
pace di riprodurre qualsiasi cosa. E
le ordinazioni non gli mancano,
perché per gli abitanti del Ghana
potersi scegliere per l’eterno ripo-
so una bara personalizzata è l’am-
bizione più grande. Per l’occasio-
ne non badano a spese: le opere
di Paa Joe (che vive e lavora alla
periferia di Accra, la capitale),
così belle che quasi spiace veder-
le sparire sottoterra, costano 400
dollari americani. In media, più di
un anno di stipendio, cioè i rispar-
mi di una vita. Ma il sacrificio non
pesa: in cambio le proprie spoglie,
in attesa della resurrezione (i gha-
nesi sono per la maggior parte cri-
casa fatta su misura, dove il sog- Il sonno eterno
giorno forzato risulti più lieve. La tomba di Ilaria
Già gli antichi egizi, in fondo, la del Carretto, nel
pensavano così: è bene provvede- duomo di Lucca.
re in anticipo all’acquisto della “se- Fu scolpita da
conda casa” e assicurarsi che abbia Jacopo
tutti i requisiti desiderati. «Non a della
caso hanno inventato, primi al mon-
do, il sarcofago. Lo chiamavano
Neb Anekh, signore della vita. Ri-
ceverne uno in dono, magari dal
faraone stesso, era considerato il
dono più gradito», spiega Edda
Bresciani, docente di egittologia
all’università di Pisa. Giacere in
un bel sarcofago era infatti garan-
zia di arrivo nell’aldilà e quindi di
un futuro ritorno sulla Terra. Gli
egizi pensavano che il ciclo della
vita umana fosse come quello del
sole: sorge a est, tramonta a ovest,
passa lunghe ore nell’oscurità ma

▼
stiani), potranno riposare in una poi sorge nuovamente a est e ri-

L’ultima
automobile
Dal Ghana, un
esempio di bara
personalizzata,
scolpita nel
legno a forma
di automobile
Mercedes.
La speranza è
che il viaggio
verso l’aldilà,
per il defunto,
sia almeno
comodo.

Semplicità orientale Il toro da

Una cassa moderna che
proviene dal Giappone. immolare
Qui, dove la cremazione è Un sarcofago per
il rito più diffuso, il prodotto la cremazione
è molto sobrio: forma a forma di toro.
quadrata e legno dolce. E’ di uso comune
nel rito induista
di Bali, Indonesia.
Un riposo dorato Tempi
Uno dei sarcofagi d’oro
deposti accanto a quello moderni
del faraone Tuthankamon. Un deposito di
Misura meno di 40 centimetri. cofani. Il modello
Non serviva per contenere più diffuso in
un corpo ma come oggetto di Europa è a forma
accompagnamento nell’aldilà. pentagonale.
A Hong Kong le bare sono
di plastica. Nel Ghana,
sculture di legno colorate
prende un nuovo cammino. Per
▼
venivano nelle grotte, si cerca di
proteggere la salma, ricoprendo-
la di pietre.
sarcofago artistico. I cittadini co-
muni venivano per lo più deposti
in casse di legno, di pietra, oppure
Da allora gli usi funerari si sono
moltiplicati. E ciascuno risente
nelle cosiddette tombe alla cap-
puccina, composte cioè da un letto
dell’epoca storica e della cultura
che lo produce. «I romani per e-
di mattoni e da una copertura di
pietre fatta a spioventi. Poi c’erano
sempio non avevano grandi aspet- i ricchi commercianti, come Virgi-
tative riguardo all’aldilà, e per tut- lio Eurisalce, di Roma, che riforni-
corpo fosse ben isolato, si mette- ta l’epoca repubblicana hanno cre- va di pane le caserme dell’Urbe. L’

questo è fondamentale che il cor-
po, dopo la morte, si conservi: tut-
te le pratiche legate al culto fune-
rario sono quindi rivolte a questo
scopo. Come la mummificazione,
o la pronuncia di formule magi-
che e preghiere sulla tomba.
Continua la Bresciani: «Tutti
quanti, poveri e ricchi, venivano
seppelliti. Nelle epoche più anti-
che il corpo veniva avvolto sem-
plicemente in stuoie oppure de-
posto in giare di terracotta. A par-
tire dalle prime dinastie (3000-
2700 avanti Cristo) per le classi più
elevate compaiono i sarcofagi in
legno, che venivano a loro volta
deposti in contenitori di pietra».
Per Tuthankamon
tanti sarcofagi
come scatole cinesi
Da allora si è assistito a un’evo-
luzione continua nei materiali (le-
gno di abete del Libano, sicomoro,
ma anche alabastro) e nelle for-
me. Quella antropoide, che ricalca
vano anche più sarcofagi uno den-
tro all’altro. La mummia del fa-
raone Tuthankamon, per esem-
pio, è stata chiusa dentro a un sar-
cofago di legno, a quattro d’oro e
infine a uno di pietra. Su tutti, le
indicazioni per riconoscere il de-
funto: nome, titoli onorari, paren-
tele, scene autobiografiche.
Se gli egizi sono stati i primi a fa-
re della cassa da morto un’opera
d’arte, il rispetto della salma è tut-
tavia antico quanto l’uomo stesso.
Anzi, una delle caratteristiche che
accompagnano la comparsa della
nostra specie, e la distinguono da
tutte le altre, è proprio il culto dei
defunti. «Le sepolture più antiche
che conosciamo risalgono a 90-100
mila anni fa e sono state trovate a
Qafzeh, in Israele», spiega Fio-
renzo Facchini, antropologo dell’
università di Bologna. «Il senso
della morte, nell’uomo, è proba-
bilmente molto più antico. Ma con
la sepoltura ha luogo un cambia-
mento: si comincia a pensare che
ci sia qualcosa dopo,
mato i loro morti», dice Fernan-
do Rebecchi, docente di archeo-
logia greca e romana all’università
di Ferrara. «L’inumazione si
IL JET LA GALLINA diffonde più tardi, nel II secolo do-
po Cristo, anche per influsso delle
religioni orientali, che sono tutte
salvifiche, cioè contemplano la re-
surrezione dei corpi». Insieme
all’inumazione, i romani hanno
importato dall’oriente anche l’uso
del sarcofago, ma più con la fun-
zione di monumentum, cioè ricor-
do del defunto, che di conserva-
zione della salma per una vita fu-
tura. Anzi, lo storico Plinio fa ad-
dirittura risalire il termine sarco-
fago al greco sarx e faghein cioè
mangiare la carne.
«I sarcofagi romani più pregiati
erano in marmo, a forma di paral-
lelepipedo, e decorati con scene
IL FUORIBORDO IL TORO di caccia o azioni militari. Simbo-
leggiavano cioè la virtus, il valore,
Dimmi che mestiere fai.... del defunto. Sul fondo spesso ve-
Alcuni esempi di artigianato del Ghana. In alto a sinistra un cofano niva inciso un letto, dove si faceva
mortuario a forma di aereo riservato a un pilota che lavorava adagiare il defunto. Altri sarcofa-
per la compagnia di bandiera olandese. A destra, la gi invece il letto lo rappresentano,
attività gli diede tali soddisfazioni
che si fece costruire la tomba a for-
ma di forno. E sopra vi fece scol-
pire i suoi operai.
Fino al Medioevo
era sufficiente
un lenzuolo cucito
«Simili stravaganze oggi sono
molto rare», dice Giovanni Prima-
vesi, vicepresidente della Feniof
(Federazione nazionale impresari
pompe funebri, 1200 iscritti). «La
morte è la sola cosa che l’uomo
non può dominare. Per questo, al-
meno in occidente, si tende a na-
sconderla. Funerali veloci e casse
molto semplici sono il risultato di
questa tendenza psicologica». Del
resto il concetto moderno di bara è
relativamente recente: il nome de-
riva da barella, cioè la lettiga che si
usava, durante il Medioevo, per
trasportare il morto, avvolto in un
lenzuolo cucito, fino al cimitero.
Soltanto a partire dal Trecento, in
Europa, è diventato uso comune

cioè il corpo umano, è arrivata sol-
tanto con il Nuovo regno (1567-
1080 avanti Cristo) e a quel punto,
per essere ancora più sicuri che il
un aldilà». Per questo
anche nelle primissi-
me deposizioni, che av-
▼
gallina, richiesta dai parenti di un agricoltore. scolpito, sul coperchio della cassa,
In basso il motore di una barca, per un con il il defunto sopra». Solo i fun-
meccanico, e un toro, per un allevatore. zionari imperiali, i senatori, gli im-
peratori potevano permettersi un

IL PESCE IL CAMION
Un funerale Fedele riproduzione
marino Costruzione e sepoltura del camion.
Un pescatore ha Il defunto trasportava carbone.
scelto di farsi
riprodurre una
delle sue prede
per esservi
seppellito. In
basso, il corteo
dei parenti.

L’OPERA FINITA
Tanta cura
nei dettagli
Primo
piano
per un
altro pesce
sarcofago. Anche
l’interno è rosa, di
raso, e imbottito.
Un’opera come
questa costa circa
400 dollari. Per i
ghanesi una cifra
straordinaria.
L’italian style è famoso anche per i suoi feretri firmati.
Vengono esportati in tutto il mondo e perfino imitati
deporre i defunti in una cassa. Fu
▼
una necessità imposta dal cambia-
mento del rituale funerario: pro-
prio in quell’epoca, infatti, nacque
il corteo funebre, cioè l’accompa-
gnamento della salma, da parte di
parenti e amici, dalla chiesa al ci-
mitero. Da allora l’uso della cassa
è diventato consuetudine. Natu-
ralmente con qualche eccezione:
Mozart, per esempio, è stato se-
polto in nuda terra.
Dalla Svezia
la cassa ecologica:
è di cartone
«Oggi le differenze degli usi non
dipendono da ragioni economiche
(in Italia, ancora nel dopoguerra,
molte famiglie non po-
tevano permettersi un
feretro), ma culturali»,
spiega Primavesi. Nei
Paesi scandinavi, per
esempio, l’ultima novità
in fatto di cofani mor-
tuari sono quelli ecolo-
gici, in cartone pressato.
Negli Usa invece, dove
è abituale l’esposizione
della salma al pubblico,
e dove i funerali sono
diventati un business
redditizio, il defunto vie-
ne sempre imbalsama-
to, la cassa è “comoda”
(ben 90 centimetri di
larghezza), imbottita, e
ha il coperchio a ribalti-
no. In una fiera interna-
zionale, a New Orleans,
un produttore ha espo-
sto una cassa a due piazze. Prati-
camente inutilizzabile, ma con il
pregio di attirare l’attenzione di
tutti. Il commercio ha pur sempre
le sue regole. I giapponesi invece,
afflitti da una drammatica crisi de-
gli alloggi, per risparmiare spazi
hanno imposto per legge la cre-
mazione (eccezion fatta per quan-
ti seguano una religione che la vie-
ta). La sensibilità orientale vuole
però che sia dato un ultimo addio
al defunto prima che entri nell’in-
cineratorio: per questo sulla bara
giapponese c’è uno sportellino
apribile. A Hong Kong, invece,
spetta la palma del cattivo gusto:
qui infatti si producono le miglio-
ri casse di plastica, a imitazione
del legno.
«Niente a che vedere con il pro-
dotto italiano, di gran lunga il più
pregiato e quotato sui mercati in-
Focus 38
Onoranze
elettroniche
Progettazione al
computer di un
monumento
funebre. La ditta
La Varesina di
Milano è l’unica
a utilizzare
questo sistema.
Tecnologia
avanzata
Sotto, perforazione
di assi presso
la ditta Ilea di
Treviso. L’Italia
è famosa per la
sua tecnologia di
lavorazione del
legno massiccio.
L’esperto e le sue bare
Adriano Gionco, della Ilea di
Treviso. Da 37 anni nel settore.
Ma disperdere le ceneri è un reato
G li italiani non amano
farsi cremare. Forse
perché, fino al 1962, an-
autorità ecclesiastiche.
Oggi non esistono più im-
pedimenti religiosi, né
mila l’anno) viene crema-
to. La percentuale sale
sensibilmente al nord (a
o in mare): l’atto viene
equiparato a sottrazione
di cadavere e quindi per-
no di riforma del diritto economici (è gratuita) Milano sfiora il 20 per seguito penalmente. Lo
canonico, era una pratica eppure solo il 2 per cen- cento), mentre al sud è stesso vale per chi deci-
addirittura vietata dalle to dei defunti (sono 550 pari a zero: dei 12 forni desse di tenere le ceneri
crematori in attività in del defunto in casa: le ce-
Italia, nemmeno uno si neri possono essere con-
trova sotto Roma. servate solo al cimitero.
L’iter burocratico è sem- Non così in Francia, dove
plice: basta la volontà del viene consegnato ai pa-
defunto espressa ai pa- renti un reliquiario perso-
renti (prima era necessa- nale. O in Germania (qui
rio l’atto notarile o l’iscri- la cremazione sfiora il 70
zione a una delle società per cento), dove, nei cen-
per la cremazione). Cate- tri sul Mare del Nord, le
gorico invece il divieto di ceneri possono essere di-
spargere le ceneri (in aria sperse in mare: a questo
scopo hanno escogitato
Una pira pronta per il un’apposita urna ecologi-
rogo del defunto, a Bali. ca in sale marino).
▼
 Il regalo più gradito
nell’antico Egitto? Un
sarcofago per l’aldilà
ternazionali. Tanto che, negli show Gli antichi
▼

room, generalmente viene espo- usi italici

sto su un piedistallo», continua Pri- Necropoli del V
mavesi. Il segreto del made in Ita- secolo avanti Cristo
ly? «La tradizione e il buon gu- presso Taranto.
sto», conferma Vi seppelliva i
Adriano Gionco, suoi morti l’antico
titolare della ditta popolo italico
Ilea di Treviso, dei messapi.
attualmente la
griffe più famosa.
«Utilizziamo per
lo più legni chiari,
gli stessi che im-
pieghiamo nelle
case, perché tra-
smettono una
sensazione di ca-
lore. L’imbottitu-
ra è color cham-
pagne, o grigio
Il più grande perla. In passato
impresario si usavano legni
milanese, Mario scuri, quasi neri, Ricerche sul Nilo
Sciannameo. spesso decorati in Qui sopra, l’egittologa
oro e argento, e Edda Bresciani. Accanto,
imbottiture viola. Un gusto lugu- una scena dipinta su
bre ormai superato». La Ilea pro- un sarcofago del 1480
pone oggi ben 50 modelli diversi. avanti Cristo, al Louvre.
La forma è standard: un esagono
lungo due metri e largo 70 centi- sina, impresa di onoranze funebri (dove si dissolve velocemente). Il che tutto, vernici e lacche compre-
metri, rivestito in zinco o rame. A milanese che si occupa di ogni fase mogano invece può durare anche se, sia biodegradabile. Ma per una
cambiare sono le essenze di legno: del rito funerario, dalla fornitura una quarantina di anni senza scal- sepoltura davvero “verde”, un
abete o larice per le più economi- della cassa alla progettazione ar- fitture e dunque è meglio usarlo consiglio in più arriva dalla Ger-
che, noce, mogano, radica, paldao chitettonica del monumento fatta per i loculi perpetui», conclude mania: mai vestire di abiti in tes-
dell’ Amazzonia per le più costose. al computer. «Dal tipo di legno di- Sciannameo. L’importante, secon-
«I prezzi oscillano dalle 900 mila li- pende naturalmente la sua dura- do il regolamento di polizia mor- Per saperne di più:
re ai venti milioni», dice Mario ta. Il legno dolce, come l’abete, è tuaria (il codice che ogni comune Philippe Ariès, L’uomo e la morte dal
Sciannameo, titolare di La Vare- più adatto per andare sottoterra italiano riserva a questa materia) è Medioevo a oggi, Laterza.

Le alternative: in mare o in pasto alle iene

Iassoluto
l seppellimento del defun-
to è la pratica funeraria in
più diffusa. Ma
presso alcuni popoli, so-
prattutto indigeni, sono tut-
tora rispettate altre usanze
rituali
● L’abbandono
In Africa la pratica dell’ab-
bandono del defunto è os-
servata soprattutto presso
le tribù della savana. I nilo-
tici abbandonano in pasto
alle iene le donne, mentre
seppelliscono gli uomini. I
masai lasciano alle iene uo-
mini e donne, ma seppelli-
scono i capi.
Anche i boscimani, nel sud
del continente, spesso la-
sciano i defunti sul terreno,
ma li ricoprono con pietre.
In Asia l’abbandono è anco-
ra molto diffuso. In Cina ri-
guarda i bambini al di sotto
dei 3 anni (lasciati in pasto
alle bestie). In Tibet i poveri
sono spesso gettati in ac-
qua, e i ricchi appesi agli al-
beri perché i loro resti siano
divorati dagli uccelli.
● L’immersione
Nella civiltà occidentale si
pratica in genere per coloro
che muoiono in alto mare.
In Germania però si può far-
ne comunque richiesta: ai
famigliari viene fornita una
mappa con segnato il luogo
dell’immersione.
● La sopraelevazione
In alcuni casi lo scopo è
quello di facilitare agli ani-
mali lo squartamento del ca-
davere (per questo i parsi di
Bombay elevano delle torri
su cui posare i defunti). In
altri casi lo scopo è oppo-
sto: sottrarre il corpo alle
bestie. In Siberia, i tungusi,
depongono il feretro sopra
un alto sostegno per impe-
dire l’attacco di orsi e lupi.
Non lo sotterrano perché il
suolo è gelido e troppo duro.
La sopraelevazione non è
praticata in Africa.
E’ diffusa invece nell’Au-
stralia del nord: il corpo, col-
locato su un albero, subisce
un processo di mummifica-
zione dovuta al sole. Nell’
America artica, gli eschime-
si dell’ovest praticano la so-
praelevazione su piattafor-
ma.
● Ignizione
Con questo termine si in-
tende sia la cremazione (at-
to di bruciare parzialmente),
sia l’incinerazione (atto di
bruciare completamente).
Il centro principale di igni-
zione oggi è l’India. I brah-
mani inceneriscono e getta-
no le ceneri nel Gange sa-
cro. Anche il buddhismo pre-
vede l’incinerazione del
corpo. Religione ortodossa
e islamismo impediscono
l’incinerazione, la religione
cattolica l’ha ammessa di
recente, la protestante la
autorizza.
● Scarnificazione
e cannibalismo
I due trattamenti sono ge-
neralmente in connessione.
Il cannibalismo è tutt’oggi
praticato in alcune zone del-
l’Africa, dell’Oceania (Nuo-
va Guinea), dell’Asia sud-
orientale e dell’America me-
ridionale. Non ha mai fun-
zione nutritiva ma rituale,
tanto che alcuni popoli, co-
me i tucano del Sud Ameri-
ca, non mangiano le carni
ma le ceneri del defunto,
mescolate a bevande.

Focus 40
Comportamento
Che cosa è l’eleganza? Sono in tanti a chiederselo nel Paese de gli stilisti. La risposta? La cura di noi stessi

L’abito fa il monaco
Il primo
dandy
Tutto in ordine George Bryan
Anna Maria Calabrese, Brummel, detto
psicologa: “L’abito Lord Brummel
elegante ci costringe (1778-1840).
a posizioni composte” Era amico del
principe di
Galles, l’erede
al trono
Scegliendo un vestito si sceglie sempre di mandare CINTURA (futuro Giorgio
IV), e fu per
un messaggio. Tanto che il non preoccuparsi del La prima cintura? tinuato ad avere lungo tempo
Probabilmente solo una funzione arbitro dell’
proprio aspetto è un sintomo di malattia mentale. l’hanno inventata estetica. In segui eleganza
gli antichi egizi: to è caduta in inglese, i cui
ricca di intarsi, disuso. Gli uomini concetti si

R
innegò cipria e parrucca, reggeva un grem- hanno ricominciato diffusero poi in
bottoni di diamante e CAMICIA biule rettangolare a usarla regolar- tutto il mondo.
abiti di broccato. George Era uno tra gli ricamato e tempe- mente in questo
Bryan Brummel, ingle- indumenti preferiti stato di pietre secolo, alle soglie
se, alla fine del Settecento, stabilì da Carlo Magno: era preziose. Fino al della prima
che il buon gusto era soprattutto semplice, in tela di XVII secolo ha con- guerra mondiale. SCARPE
sinonimo di igiene e di semplicità. lino, con le maniche I sandali erano in erano di legno e la
Fu una “invenzione” importante: lunghe, da nascon- uso già tra gli egizi. parte superiore in
ancora oggi, infatti, chi ricerca l’ dere sotto gli abiti Ma per le prime cuoio rosso, chiusa
eleganza si rifà alle sue regole. (il termine inglese notizie della scarpa con lacci... termi-
Forse non dedica più alla toeletta shirt, camicia, deriva bisogna aspettare navano a punta
nove ore al giorno, né manda a la- dal vocabolo anglo- il X secolo, quando in corrispondenza
sassone sherte, che uno scrittore dell’alluce. Perciò
vare la biancheria in campagna, indicava proprio francese descrive la scarpa del piede
perché venga lasciata ad asciugare l’indumento che sta le calzature di destro non poteva
al sole sui campi dove il fieno è a contatto con la Bernardo, nipote essere calzata
stato appena tagliato (così come pelle). Poi la camicia di Carlo Magno e dal piede sinistro,
faceva Brummel), ma le giacche ha subito varie mo- re d’Italia: «le suole e viceversa».
di panno o di lino blu, le camicie difiche. Nel XVI se-
bianche, i pantaloni dal taglio drit- colo era lunga fino
to sono un riferimento sicuro. L’ alle cosce, priva di
eleganza, dunque, è un concetto colletto. Verso il XVII
secolo, invece, era
uniforme, attraverso i secoli. ricca di pizzi. In se-
Ma che cos’è, esattamente? «So- guito si è semplifica-
stanzialmente l’eleganza è il frutto ta, tornando quasi al
dell’attenzione ai particolari: le ca- modello originario.
micie pulite, i tessuti stirati, più in
generale tutto quanto rivela at-
tenzione e amore per se stessi, è GIACCA
elegante. L’eleganza è sempre ras-
Ufficialmente è nata
CALZE
sicurante. E’ come se si mandasse
un messaggio: chi si prende cura di nel 1670, quando re Conosciute già dagli
Carlo II di Inghilterra antichi romani,
sé ispira fiducia anche agli altri. E’ abbandonò trine, hanno avuto un’
come se si dicesse: “Sono come mi merletti e colli evoluzione continua:
vedete, non riservo nessuna brutta inamidati (come lunghe o corte, mor-
sorpresa”», spiega Anna Maria Ca- imponeva allora la bide o aderenti, di
labrese, docente di psicologia del- moda francese) per solito trattenute da
la moda alla Nuova accademia di indossare una veste un nastrino o da una
belle arti, a Milano. di origine persiana: giarrettiera. E sem-
Quanto ciò sia vero è dimostra- insieme con il gilet, pre di lana, seta o
to anche da un esperimento com- compare così anche cotone (con una
la prima giacca. parentesi dopo la
piuto negli Stati Uniti qualche Lunga fino al ginoc-
PANTALONI prima guerra mon-
tempo fa. Nell’atrio di un aero- chio, piuttosto larga, Li indossavano ni, però, entrano sare sopra la diale, cioè quando si
porto, un giovane vestito in modo senza colletto, con CRAVATTA già gli antichi nella storia calzamaglia. Il è diffuso il nylon).
“classico”, e un altro che indossa- molti bottoni. E Una piccola secolo. Solo due circostanze (stile Romani, per dell’abbigliamento modello attuale?
va abiti sportivi, hanno voluta- destinata ad accor- sciarpa annodata secoli più tardi, Primo Tempo, proteggersi dal soltanto nel XVI Risale al 1830
mente dimenticato un gettone in ciarsi durante il al collo, con i due in pieno Romanti- all’Irlandese, Sen- freddo durante la secolo, quando quando in tutte
una cabina telefonica. Quindi ne secolo successivo. lembi che ricado- cismo, nasce il timentale...), che campagne militari Enrico III, re di le classi sociali
hanno chiesto la restituzione alle Solo nell’Ottocento, no sul petto: è nodo alla cravat- si semplificano all’estero. E, Francia, impose si diffonde l’uso di
persone che, di volta in volta, en- però, questo il prototipo della ta. Anzi, i nodi, definitivamente infatti, di solito l’uso di calzoncini pantaloni lunghi,
travano nella cabina dopo di loro. indumento assume cravatta, ideato spesso complica- solo all’inizio del erano di lana corti, colorati, a generalmente
la semplicità attuale. dai croati nel XVII ti, adatti alle varie nostro secolo. grezza. I pantalo- sbuffo, da indos- di jersey.
▼

Risultato: al giovane elegante lo

Focus 42 Focus 43
L’eleganza è generalmente conservatrice. La moda è di solito BORSETTA
rivoluzionaria. Raramente si incontrano Inventata dai ro-
mani nel I secolo
a.C., fino all’inizio
cominciato a
lavorare e quindi
a stare a lungo
un maggior
numero di oggetti.
E quindi hanno
del Novecento la fuori casa, hanno avuto bisogno di
ha restituito il 77 per cento degli borsetta è sempre avuto l’esigenza borse più grandi
▼

interpellati, mentre a quello in abi- stata di piccole di portare con sé e resistenti.

ti casual, soltanto il 38 per cento. dimensioni: spes-
L’abito dunque, a livello psicolo- TAILLEUR so di un tessuto
coordinato a
gico, fa il monaco Addirittura l’ Il tailleur, cioè il quello dell’abito,
aver cura di se stessi è considerato completo composto doveva contenere
segno di buona salute mentale: tra da gonna e giacca al massimo la ci-
i sintomi più tipici dei disturbi di taglio maschile, pria e il fazzoletto.
mentali c’è proprio, secondo gli è nato nel 1881 in Solo in questo
psichiatri, la perdita di interesse Francia. Ma stato in- secolo, quando
per il proprio corpo. ventato dall’inglese le donne hanno
Ma quando, in definitiva, un Worth e, pochi anni
più tardi, è stato
abito è elegante? «I colori am- ancora un inglese a
messi sono pochi: il bianco e il ne-
ro, che in realtà non sono nemme-
lanciare i primi vesti-
ti femminili confezio-
Dizionario
no veri colori. Poi il grigio e i toni
pastello, cioè semplici sfumature.
nati: Charles Poyn-
ter, sotto il nome
dello chic
Il blu, che evoca tranquillità ed è
simbolo di maturità», aggiunge
di Redfern, contribuì
moltissimo a diffon-
dere la moda delle
lespressioni
l linguaggio della
moda è ricco di
particolari.
Anna Maria Calabrese. «Gli abiti
giacche maschili e GONNA Siamo proprio sicuri
considerati eleganti, poi, sono delle gonne sempli- di conoscerne il signi-
quelli più rigidi, che obbligano il Esiste da sempre: Novecento ha co-
ci, piuttosto rotonde nell’antichità la minciato progres- ficato corretto?
corpo a mantenere posizioni com- sui fianchi, di colore usavano sia gli uo- sivamente ad Aigrette. Penne di
poste». Per esempio il doppiopet- blu. Solo nel 1914, mini che le donne. aderire al corpo. E airone che nell’Otto-
to, che costringe a tenere il busto però, il tailleur Poi è rimasta solo la lunghezza? Nel cento guarnivano ac-
eretto: così chi lo indossa comuni- (ancora più semplifi- nel guardaroba 1915 arriva appe- conciature e cappelli.
ca sicurezza. Il maglione, invece, cato) è diventato il femminile: ampia na scoprire la cavi- Cardigan. Giacca
di solito non è considerato ele- simbolo dell’emanci- fin dal XVII secolo, glia. Nel 1965 na- di lana senza collo
pazione femminile. solo all’inizio del sce la minigonna. o risvolti.
gante proprio perché consente di Chemisier. Abito dalla
muoversi con maggiore libertà. linea sciolta, con
«Il rischio però è che in nome maniche, abbottonato
dell’eleganza si arrivi a compri- dal collo fino in fondo,
mere la propria personalità. Inve- o fino alla vita
ce tutti hanno bisogno di esprime- Ciré. Tessuto trattato
re se stessi, anche attraverso il mo- GILET GUANTI con sostanze cerose,
do di vestire. Spesso, invece, si Li conoscevano già che lo presentano
Fino ai primi del dere lo jabot (trine i galli, nel VI secolo, lucido e impermeabile.
censura la propria personalità per Novecento, in increspate, vapo- Crinolina. Complicata
seguire poche regole prestabilite. realtà, è un indu- rose, disposte e da allora non sono
mai scomparsi del sottana rigida, più
E si finisce col dimenticare se stes- mento esclusiva- a foglie di lattuga). volte foderata, spesso
si, dando all’abito il compito di mente maschile. Il Poi, via via, diven- tutto dal guardaro- con armatura interna,
parlare per noi». gilet nasce in ta meno elaborato, CALZE ba. La stilista Coco inventata nel 1840.
Francia, nel XVII e comincia a esse- Chanel, negli anni Gabardine. Tessuto
E’ quanto accade, peraltro, all’ Le donne hanno sintetici. Il collant Venti, consigliava
interno di gruppi omogenei di per- secolo, con il re usato dalle don- cominciato a usar- si diffonde solo addirittura di indos- di lana, con il rovescio
sone. Giovani, tifosi, manager, nome di farsetto: ne solo intorno le nel XVI secolo. nel 1968. Perché? liscio e il dritto a coste.
in genere di broc- al 1915, con (ma sarli in spiaggia, Gibus. Cappello a
yuppies... Poiché ognuno cerca Fino al 1939 le Permette soprat- per proteggere
cato, piuttosto lun- anche senza) la calze sono di lana tutto di indossare cilindro ripiegabile
l’approvazione dei propri simili, go, lascia intravve- giacca del tailleur. FOULARD e seta. Poi trionfa- la minigonna
le mani dal sole. (inventato dal signor
tende a vestirsi secondo le regole no il nylon e i filati con comodità. Gibus nell’Ottocento).
comuni: gli adolescenti che ieri All’origine, nel Me-
dioevo, le contadine Martingala. Mezza
portavano le scarpe da tennis o prosa classica». Eppure un lega- le differenze sociali sono diventa- lo usavano per ripa- cintura attaccata
l’eskimo, tutti insieme, oggi calza-
no gli anfibi, gli ambientalisti ama-
me, un po’ ambiguo, fra moda ed
eleganza c’è. «Di solito, le novità
te meno nette. Da allora, per con-
tinuare a distinguersi, chi insegue
rare la testa dal so- Psicanalisi dell’abbigliamento ai fianchi, sul dorso.
All’origine era il nome
le. Le nobili, invece,
dei calzoni allacciati
no i tessuti naturali, chiunque con-
testi le regole sociali, in genere,
nascono ispirandosi a un abbiglia-
mento quotidiano del passato.
lo stile elegante abbandona perio-
dicamente qualche capo d’abbi-
lo tenevano legato
al polso o alla cintu- Ilandipendentemente
dall’eleganza e dal-
moda, alcuni par-
determinazione e
autorevolezza. E’
compresa anche la
rio, le donne che a-
mano i tacchi a spil-
lo vogliono liberare di
Molti abiti sovrappo-
sti (per esempio ma-
glietta, camicia, gi-
se non la vedrà nes-
sun altro) bianche-
ria ricercata, ha in-
sulle reni.
Negligé. Veste da ca-
abolisce la cravatta. Ma questa Prendiamo il caso dello smoking: gliamento: quando il twin-set ra per segnalare, sa, leggera e pratica.
con il colore, la ticolari dell’abbiglia- gonna: la porzione di più la fantasia. Tutto let, giacca, giacco- fatti una buona opi-
non è più eleganza: è moda. sessant’ anni fa era indossato da (cioè l’insieme di maglia e cardi- mento possono sve- stoffa che copre e dipende dalla mag- ne...), che quindi nione di sé. Popeline. Tessuto
propria casata. In
C’è differenza? «Una diversità tutti, poi è caduto in disuso, ades- gan, dello stesso tessuto e colore),
seguito, il foulard lare, agli psicologi “unisce” le gambe è giore o minore por- tendono a nascon- ● Minigonna. Le leggero ma compatto,
totale», risponde Ugo Volli, do- so è l’abito elegante maschile per o lo spolverino beige, diventano ha avuto diversi usi. moltissimo sulla per- infatti vissuta come zione di piede che dere il corpo, indica- donne non la indos- in lana, cotone o seta,
cente di semiologia della moda eccellenza». L’eleganza è costante di moda e incominciano a essere sonalità di chi li in- un’estensione del poggia a terra. no difficoltà nell’ac- sano sempre con in- a finissime coste.
all’università di Bologna. «Anzi, nel tempo, la moda è ciclica: ciò usati da tutti, “l’elegante” li chiude dossa. corpo. ● I bottoni. Colletti cettare il proprio a- tenti seduttivi. Anzi: Redingote. Da “riding
un’antitesi. Infatti l’eleganza è in avviene soprattutto a partire da- in un baule. Per riaprirlo, in gene- ● Dimensioni. Cap- ● I piedi per terra. chiusi fino all’ultimo spetto fisico. soprattutto chi non coat” (abito per caval-
genere conservatrice, non ama le gli anni Sessanta (prima, in realtà, re, dopo una generazione. ■ pelli, spalline imbot- Chi ama indossare bottone rivelano in- ● Volersi bene. L’ ha gambe perfette, care) è un soprabito
tite, e tutto ciò che scarponi pesanti, troversione. Le scol- uso della biancheria ma le mette comun- corto, nato nel 1730.
innovazioni, e mantiene sempre l’eleganza era riservata soltanto a Olga Noel Winderling allarga le dimensioni con la suola larga, lature, invece, di- intima è la prova que in mostra, rivela In italiano, finanziera.
un sottile legame con la storia. La un’elite ristretta, di reddito medio fisiche dell’individuo, ha bisogno di un sponibilità ai contat- dell’amore verso se determinazione e fa- Slip. Mutandina ridot-
moda è invece innovazione conti- e alto, che di rado cambiava le re- Per saperne di più: comunica a lui, e maggior contatto con ti sociali. stessi: chi indossa stidio per le conven- ta, per uomo o donna,
nua. La moda è come la poesia gole del proprio abbigliamento) Black e Garland, Storia della moda, agli altri, maggiore la realtà. Al contra- ● Vestirsi a strati. ogni giorno (anche zioni. (Usa, 1934).
sperimentale, l’eleganza è come la quando, con il boom economico, Istituto geografico De Agostini

Focus 44 Focus 45
Storia - Kruscev regalò la penisola del mar Nero all’Ucraina, nel 1954. Ma ora i russi la rivogliono

Le vacanze della perestrojka

Panorama aereo della dacia di
Gorbaciov a Foros, in Crimea. Preferì
non soggiornare in quella di Breznev.

O
gni mercoledì, al tramon-
to, una folla silenziosa si
raduna sulle banchine
del porto di Jalta. Uomi-
ni d’affari, albergatori, impiegati,
Nuovi ricchi sulla spiaggia casalinghe attendono paziente-
mente il loro turno per imbarcarsi
Il lungomare di Jalta, la Rimini sulla Professor Zubov. Solo due an-
dell’ex Unione Sovietica. In ni fa la grande nave bianca appar-
basso, turisti allo Jalta Hotel.
teneva a un istituto scientifico rus-
so, che la utilizzava per le ricerche
marine. Poi l’istituto è fallito, e la
nave è passata a una compagnia
privata di trasporti. Che ha intuito
il business: fare la spola, sulle ac-
que del mar Nero, tra la Crimea, e-
strema propaggine dell’Ucraina, e
Istanbul. Laggiù gli abitanti di Jal-
ta vanno a rifornirsi, per pochi dol-
lari, di vestiti, scarpe, cioccolato,
prodotti sempre più scarsi sui mer-
cati dell’ex Unione Sovietica. Tor-
nati a casa, li rivendono, a prezzi
triplicati, ai loro concittadini.
Il kupil-prodal, in russo compra-
vendita, è uno degli espedienti sco-
vati per far fronte alla gravissima
crisi economica in cui versa la re-
gione. L’inflazione, che in Ucraina
ormai sfiora l’80 per cento, è il se-
gnale più allarmante: nello scorso

Crimea
anno per fare un dollaro servivano
120 cuponi (è questo il nome oggi
attribuito alla moneta locale). Ora
ne occorrono più di tremila (e uno
stipendio medio si aggira sui 16 mi-
la cuponi, cioè vale cinque dollari).
Il costo della vita è quindi salito
alle stelle: un chilo di pane costa
100 cuponi, un chilo di salsiccia
4000, un litro di benzina 1300, ed è

la riviera dell’ ex impero

impossibile trovarla.
La Crimea ha pagato più di altre
regioni il costo della dissoluzione
dell’Urss. Famosa per il suo clima
mite, le belle spiagge, la natura in-
contaminata, è sempre stata una
meta turistica ideale per rinfran-
carsi dei rigori invernali di Mosca e

▼
Focus 52 Focus 53

Esercitazioni
a terra
I marinai della
flotta del Mar
Nero, fanno
ginnastica
sulla banchina
del porto. Per
le navi, invece,
manca la benzina.
Sebastopoli: 70 mila soldati e 300 navi arrugginite
di San Pietroburgo. Seicento case
▼
di cura e hotel lungo la costa me-
ridionale della penisola, la Riviera
sovietica, ospitavano ogni anno set-
te milioni di turisti. I soggiorni era-
no sovvenzionati dallo Stato e quin-
di costavano ai lavoratori una per-
centuale minima del loro salario.
Anche i dirigenti del partito veni-
vano a ristorarsi lungo le sponde
tiepide del Mar Nero, nelle loro
dacie, le case per le vacanze. Quel-
la di Kruscev, appena fuori Jalta, è
ancora una delle più lussuose, ab-
bellita con fontane e giardini. Brez-
nev vi fece aggiungere una piscina.
Gorbaciov invece preferì avere
una dacia nuova, e la costruì a Fo-
ros, proprio sulla punta della pe-
Focus 54
Gli incontri preferiti dai marinai sono poco bellicosi...
I soldati di Sebastopoli si ritrovano la sera al Sailor’s Club, conosciuto anche, dalle
ragazze del posto, come il luogo giusto dove andare se si vuole trovare marito.
Un nuovo status symbol è l’arredamento della casa
Una coppia di nuovi ricchi a Sebastopoli. L’arredo della casa (tappezzeria, parquet, divani di
pelliccia) è lussuoso se paragonato agli standard ucraini. Lo stile ricorda i nostri anni Sessanta.
nisola. Certo non immaginava che di magazzino occidentali. La sen-
vi avrebbe trascorso anche il pe- sazione che ne deriva non è tutta-
In attesa
riodo più brutto della sua vita, via di benessere ma di decadenza. di un lavoro
quando venne costretto agli arresti Tanto più che il ricordo del pas- Un fotografo In cerca
domiciliari dopo il golpe del 1991. sato splendore è ancora vivo: basta aspetta i turisti di pace
sul lungomare di Nella Fox Bay
Oggi il turismo in Crimea è crol- gettare lo sguardo su un palazzo Jalta. Gli affari
lato. I sanatori di Stato hanno chiu- del lungomare. “Questo edificio e- si è riunito il
negli ultimi tempi primo gruppo di
so i battenti uno a uno, le dacie ra l’Hotel Marino, dove soggiornò scarseggiano: cultori del Tai
vengono affittate ai nuovi ricchi: a lungo Anton Cechov”, dice una dal 1987 a oggi chi della Crimea.
magnati del mercato nero, traffi- targa di marmo. E allora si può im- il numero dei Quasi tutti si
canti di valuta, capitalisti moscoviti maginare il passeggio di Anna Ser- visitatori si è sono rifugiati qui
in cerca di un angolo di pace lon- gevna, protagonista della Signora ridotto di un per sfuggire al
tano da mafia e criminalità. Sul con il cagnolino, nel suo vestito di terzo. Lo Stato caos di Mosca,
lungomare di Jalta, la Lenin Em- tulle bianco. Oppure la bianca sa- non sovvenziona sempre più
più le vacanze. insopportabile.
bankment (si chiama ancora così) goma dello Standart, lo yacht del-
sono allineate bancarelle di sou- lo zar Nicola II. Il suo palazzo è
venir, gelatai, barche per le escur- ancora una delle maggiori attratti-
sioni, e una lunga sequenza di ve di Livadia, 18 chilometri a ove-
sciop, i negozi che vendono i fondi st di Jalta. Nicola II lo fece co-
▼
Focus 55
Gli antichi padroni della Crimea sono i tartari, che la occuparono nel Duecento. Stalin li fece deportare, ma ora sono tornati
struire nel 1811 come residenza
▼
estiva. Ispirato allo stile rinasci-
mentale dei palazzi fiorentini, è in-
teramente rivestito di granito, de-
corato da scalpellini italiani con
motivi raffaelliani. Nel 1945 il Pa-
lazzo Bianco ospitò Stalin, Chur-
chill e Roosevelt riuniti per deci-
dere le sorti future d’Europa.
Un altro confronto storico, al-
trettanto decisivo, si svolge oggi
sulle sponde del Mar Nero, la “via
di tutti i traffici” come veniva defi-
nita nel secolo scorso. Russi e u-
craini devono risolvere una que-
stione rimasta aperta dopo lo scio-
glimento dell’Urss: a chi spetta il
controllo dell’ex flotta sovietica,
ancorata nella baia di Sebastopoli?
Lontano dalle stazioni balneari, dai
luna park, dagli hotel fatiscenti, c’è
il volto più terribile della Crimea:
300 navi da guerra, missili da cro-
ciera, sottomarini. E 70 mila mari-
nai. Guadagnano meno di 40 mila
lire al mese e trascorrono le gior-
nate nell’ozio: le navi non escono
dal porto perché manca il carbu-
rante, e i militari qualche volta ar-
rotondano i guadagni dando una
mano nei campi ai contadini.
Una sola
flotta da guerra
per due Nazioni
La Crimea apparteneva alla
Russia fin dal Settecento, ma nel
1954 Kruscev decise di “regalarla”
all’Ucraina per festeggiare i tre-
cento anni di unione tra le due re-
pubbliche. La donazione non co-
stituiva un problema, perché la
flotta continuava a essere control-
lata da Mosca. Poi l’Urss è stata
smembrata, e la questione è esplo-
sa in tutta la sua virulenza. Due
anni fa Mosca ha annullato la do-
nazione con un provvedimento del
Soviet supremo, che l’Ucraina non
ha ovviamente accettato. Da allo-
ra, più volte i presidenti Boris Elt-
sin e Leonid Kravchuk si sono in-
contrati per procedere alla sparti-
zione finché, nel giugno del 1993,
hanno firmato l’accordo: la flotta è
stata divisa a metà e la Russia ha
quindi accesso alla base di Seba-
stopoli. Con il risultato che la ten-
sione è ancora più forte di prima.
In questo conflitto la popola-
zione gioca un ruolo di rilievo: dei
2 milioni e 700 mila abitanti della
Crimea, il 63 per cento è russo, so-
lo il 24 ucraino. Per correre ai ri-
pari contro le tendenze separatiste
via via crescenti della maggioran-
za, il governo ucraino ha concesso
Focus 56
alla penisola, all’inizio di quest’an-
no, un’autonomia amministrativa e
l’elezione di un presidente.
«Se facessimo parte della Russia
i vostri salari sarebbero dieci volte
superiori». Con questo slogan il can-
didato nazionalista Juri Meshkov
si è aggiudicato con facilità le ele-
zioni. Per un Paese dove l’inflazio-
ne è all’80 per cento e l’economia
in caduta libera, anche il 16 per cen-
to di inflazione russa appare un mi-
raggio. E a nulla valgono le minac-
ce degli ucraini: «Se qualcuno pen-
sa di poter toccare i confini sappia
che ci sarà una guerra di fronte al-
la quale quella jugoslava appare
come un piccolo scontro», dice Va-
dim Delganov, portavoce dell’am-
basciata d’Ucraina a Mosca.
Ci sono poi i rapporti economi-
ci fra gli Stati: se da una parte l’U-
craina deve alla Russia 2,5 miliar-
di di dollari, dall’altra i russi di Cri-
▼
Due volte
nell’inferno
D uecentocinquantamila mor-
ti, la maggior parte vittime di
un’epidemia di colera. Questo fu
Un tartaro sta costruendo la sua nuova casa nel villaggio di Priyatnoye Svidaniye. Veduta aerea della chiesa ortodossa di Foros. Durante il comunismo fu adibita a ristorante. il tragico esito della guerra sca-
tenata da Francia, Inghilterra,
Turchia, Austria e Italia contro
la Russia, per frenare le mire
espansionistiche di Nicola II ai
danni dell’impero ottomano. Se-
bastopoli, in Crimea, venne po-
sta sotto assedio per 349 giorni
consecutivi. Ben difesa dalla par-
te del mare, la fortezza russa
venne attaccata via terra e bloc-
cata a sud e a est. A nord, invece,
continuava a funzionare il colle-
gamento tra la guarnigione della
città e l’esercito della campa-
gna. L’8 settembre 1855 Seba-
stopoli dovette cedere.
L’anno successivo il congresso
di Parigi sancì l’integrità e l’indi-
pendenza dell’impero ottomano
e stroncò le aspirazioni russe a
un’espansione verso il Mediter-
raneo. I danni provocati dal lun-
go assedio furono tali che lo
scrittore Mark Twain, passando
da lì pochi anni dopo, paragonò
quello scenario di macerie alla
distruzione di Pompei.
Sebastopoli si è trovata nell’in-
ferno dell’assedio un’altra volta:
nel corso della seconda guerra
mondiale, i tedeschi, dopo aver
conquistato tutto il resto della
Crimea, si fermarono davanti a
Sebastopoli per 248 giorni. Nel
luglio del 1942 riuscirono a
espugnarla. Pare che tutt’oggi si
trovino delle mine inesplose sul
suo territorio.
Un gruppo di tartari (sono musulmani) pregano in una nuova moschea nel villaggio di Pionerskoye. Preparazione di un funerale a Pionerskoye: gli imam (sacerdoti) pregano, mentre la salma viene purificata.
Focus 57
Come si vive
in Ucraina?
Uno stipendio
vale 5 dollari
mea dipendono da Kiev per acqua,
▼
petrolio, zucchero, elettricità, car-
bone. I due contendenti sono le-
gati dunque da un reciproco ricat-
to: per evitare che sia una nuova
guerra di Crimea a risolverlo, il
ministero degli Esteri russo ha in-
vocato la mediazione dell’Onu.
Il sogno? Creare
finalmente uno
Stato indipendente
Spettatori impotenti di fronte a
questo scenario sono gli antichi pa-
droni della penisola, i tartari. Sono
loro ad aver dato alla regione il
nome: krym, in turco, significa for-
tezza. «I tartari sono giunti in Cri-
mea nel XIII secolo. Erano la pun-
ta avanzata delle invasioni dei no-
madi asiatici. Nel XV secolo han-
no fondato un khanato (il regno
governato dal khan) indipendente.
Per decenni sono riusciti a respin-
gere la minaccia russa, ma nel 1783
hanno dovuto cedere alle armate
di Caterina II», spiega lo storico
Massimo Baistrocchi, autore del
libro Ex Urss, la questione delle na-
zionalità in Unione Sovietica. Mu-
sulmani, dotati di una lingua, di
una cultura e di scuole proprie, i
tartari hanno continuato a vivere
come un’entità autonoma all’in-
terno dell’impero russo. «Tutto finì
alla vigilia della seconda guerra
mondiale, quando Stalin li accusò
di collaborazionismo coi nazisti.
Oltre 200 mila tartari, soprattutto
donne e bambini perché molti uo-
mini erano al fronte, nella notte
del 18 maggio 1944, vennero
caricati su treni e camion e
deportati in Asia centrale,
per lo più Uzbechistan»,
continua Baistrocchi. In Cri-
mea i villaggi vennero rasi
al suolo, la loro presenza si-
stematicamente cancellata:
neanche una delle 32 mo-
schee della capitale, Bakh-
chisarai, è rimasta in piedi.
In questi ultimi anni i tar-
tari sono però tornati a poco
a poco nella vecchia patria.
Sulle colline intorno a Sim-
feropoli hanno ricostruito i
villaggi. Manca l’acqua, l’e-
lettricità, ma il fazzoletto di
terra che ogni famiglia pos-
Focus 58
Dalla Corea per lavorare nei campi
Un gruppo di coreani nella campagna di Krasna Perekopska.
Molti immigrati dalla Corea sono arrivati in Crimea negli anni
Trenta. La maggior parte lavorano nelle cooperative agricole.
siede, consente loro di sopravvive-
re. A guidarli è Mustafa Cemilo-
glu, leader del Milli Mejlis, l’as-
semblea rappresentativa della co-
munità tartara di Crimea. Quan-
do venne deportato, Cemiloglu
aveva sette mesi, quindici anni li
ha trascorsi in Siberia ai lavori for-
zati per “attività antisovietica”. In
realtà difendeva i diritti del suo po-
polo, come fa adesso. Di recente
ha ottenuto il riconoscimento del-
la minoranza tartara presso il par-
lamento della Crimea, che le ha ri-
servato 14 seggi. Ma il suo sogno è
ottenere uno stato indipendente,
magari con capitale l’antica Bakh-
chisarai. Il Palazzo del Khan, che
ora ospita un Museo di storia, è in
corso di restauro. Venne costruito
nel XVI secolo da schiavi arrivati
dall’Iran e dalla Turchia, che lo de-
corarono con più di cento fontane.
Ormai sono tutte secche, eccetto
una. Si chiama Fontana delle lacri-
me: «Sono quelle versate dal mio
popolo in questi ultimi duecento
anni», dice Cemiloglu. ■ di 27 mila chilometri quadrati,
Cristina Mochi
Terapie
di gruppo
Pazienti al
sanatorio Kirov,
Jalta. Nell’aria
viene immesso
sale, da inalare.
Guaritori
dell’est
Cura dei fanghi
al Burdenko
sanatorium di
Yevpatoria, uno
dei più famosi.
Tra la steppa
e il mare
Lprotende
a Crimea è la regione
dell’Ucraina che si
sul Mar Nero
separandolo dal Mar d’Azov.
E’ unita alla terraferma
dall’istmo di Perokop, largo
appena 8 chilometri. Si
estende su una superficie
quasi tutti occupati da una
vasta pianura arida, collegata
alla steppa ucraina. Il resto
è composto dalle cosiddette
paludi di Sivac e da una
catena montuosa poco
elevata (Jaila Dagh, 1545
metri) che corre parallela alla
costa per 50 chilometri. La
capitale è Simferopol, con 30
mila abitanti, ma la città più
importante è Jalta (77 mila),
il cui nome originale, Jalus,
significa spiaggia e infatti
è ancora il centro turistico
principale della penisola.
La popolazione totale è di
2 milioni 700 mila unità: 63
per cento sono russi, 24
ucraini, 10 tartari. La religio-
ne prevalente è la cristiano-
ortodossa, mentre i tartari
sono musulmani.
 ✹ P R I S M A
Il risultato dell’inquinamento atmosferico
Effetto serra: allora,
fa caldo o freddo?
Lbuiscono
e attività umane che
maggiormente contri-
all’effetto serra
(centrali elettriche a car-
bone, combustione di bio-
masse, deforestazione) pa-
radossalmente sono anche
responsabili del raffredda-
mento del pianeta. La cau-
sa sarebbero le polveri e gli
aerosol che quelle stesse
attività emettono nell’at-
mosfera. Thomas Karl, ri-
cercatore del National cli-
matic data center della
North Carolina, (Stati Uni-
ti) spiega, con dati alla ma-
no, che mentre la maggior
parte del pianeta è stato
soggetto, negli ultimi 50
anni, al riscaldamento glo-
bale, le aree dove ci sono
state forti emissioni di dios-
sido di zolfo si sono invece
raffreddate.
Due terzi dei composti
dello zolfo presenti nell’at-
mosfera provengono dalle
centrali elettriche a carbo-
Focus 60
ne. Ma ci bisogna anche
considerare componenti
naturali: le eruzioni vulca-
niche, il solfuro di metile
immesso dal fitoplancton
negli oceani, le tempeste di
sabbia nei deserti, così co-
me la dispersione di polve-
ri e residui provenienti
dall’erosione del suolo.
Queste particelle hanno
un effetto sul clima: esse
infatti riflettono la luce del
sole, riducendo quindi la
quantità di calore che il no-
stro pianeta riceve. Ma c’è
anche un effetto indiretto.
Le particelle di zolfo costi-
tuiscono i nuclei attorno ai
quali si condensa facilmen-
te il vapore acqueo, favo-
rendo così la formazione di
banchi nuvolosi. Inoltre
queste nuvole, rispetto a
quelle non inquinate, con-
tengono una concentrazio-
ne maggiore di goccioline
che le rende ancora più ef-
ficaci nel riflettere la luce
solare. Tuttavia, proprio a
causa della loro compat-
tezza, difficilmente si tra-
mutano in pioggia.
Può questo fenomeno
controbilanciare il vero ef-
fetto serra? Purtroppo non
sembra possibile. Semmai
■ Automobili
Il freno che fa tutto da solo
U n nuovo sistema elet-
tronico di frenata, che
evita slittamenti e sbanda-
menti della vettura in caso
A fianco, l’Etna.
Sopra, una
centrale
termoelettrica
Usa. Entrambi
immettono zolfo
nell’atmosfera:
riscaldano
e raffreddano.
può soltanto ritardarlo. In-
fatti il raffreddamento pro-
dotto dagli aerosol, oltre a
essere un fenomeno più lo-
calizzato, segue una scala
di tempi diversi, rispetto a
quelli dell’effetto serra. Per
esempio, se all’improvviso
non si immettessero più
solfati nell’atmosfera, an-
che il conseguente effetto
di raffreddamento non tar-
derebbe ad arrestarsi. Al
contrario, l’anidride carbo-
nica, una delle più impor-
tanti emissioni gassose re-
sponsabili dell’effetto ser-
ra, permane nell’atmosfe-
ra per decenni. ■
di rallentamenti o arresti
troppo bruschi, è stato
messo a punto in Germa-
nia, dalla Bosch. Il Vehicle
dynamics control,
così si chiama il
sistema, si basa
su sensori siste-
mati in vari punti
della vettura che
misurano la velo-
Un doppio freno:
a disco (marcia)
e a tamburo
(stazionamento).
■ Elettronica
Un wafer?
Un sandwich?
Figuriamoci,
è un Cd!
U n compact disc
davvero rivoluzio-
nario è stato inventato
al Centro ricerche Ibm
di Almaden, in Califor-
nia: anziché un’unica
superficie registrabile,
infatti, il nuovo prodot-
to ne contiene addirit-
tura dieci, sovrapposte
una all’altra. Il nuovo
Cd multistrato potrà
contenere, a scelta,
6 miliardi di bit o 12
ore di film (contro i 74
minuti possibili attual-
mente, e nelle migliori
condizioni), oppure
ancora 2 milioni di
pagine di testo. Resta
un problema, adesso:
è quello di realizzare
un lettore in grado di
interpretare nel giusto
ordine il contenuto dei
dieci strati. Questione
tecnica non da poco.
Un compact disc
classico: per alcuni usi
è già insufficiente.
cità di rotazione del veico-
lo attorno al suo asse ver-
ticale (la rotazione che por-
ta al testa-coda), la sua
accelerazione laterale (la
sbandata), l’angolo di di-
rezione rispetto al percorso
ideale, la velocità di rota-
zione delle ruote e la pres-
sione di frenata.
Questi dati sono trattati in
tempo reale da un micro-
processore, che quindi tra-
smette la pressione di fre-
nata appropriata a ciascu-
na ruota.
✹ P R I S M A
La scienza spiega alcuni miracoli
L’ostia sanguina?
E’ un batterio
N on c’è solo il sangue di
san Gennaro! Uno dei
fenomeni soprannaturali
più noti della tradizione
cristiana è stato infatti
quello del sangue miraco-
losamente apparso sulle
ostie, nel corso di una mes-
sa a Bolsena, nel 1263. Per
celebrare quell’evento pa-
pa Urbano IV istituì la fe-
sta del Corpus Christi. Ora
però una studiosa ameri-
cana -Johanna Cullen, dell’
■ Superchip
Il transistor tutto organico
U n transistor interamente
fatto con materiale orga-
nico è stato realizzato dai ri-
cercatori del Cnrs francese:
per la prima volta, cioè, è
università Mason, in Vir-
ginia- ha replicato il mira-
colo in laboratorio: ha cioè
messo in incubazione alcu-
ne ostie con un batterio
che si trova spesso su ali-
menti che hanno l’amido
fra i propri componenti
(come il pane o la polen-
ta, per esempio). E nel giro
di tre giorni il batterio, la
Serratia marcescens, ha fat-
to comparire sulle ostie un
pigmento rosso sangue, già
stato costruito un chip del
tutto privo di elementi me-
tallici (elettrodi compresi).
Già da tempo in effetti veni-
vano realizzati transistor par-
zialmente organici, da inse-
rire nei circuiti integrati, ma
nessuno era riuscito ad an-
dare oltre. La nuova cellula
elettronica è di fatto com-
posta da un sandwich di più
materiali, posti a strati: uno
isolante, quindi l’elettrodo
base (un polimero condut-
tore in grafite), poi altri due
elettrodi (il collettore e l’
conosciuto con un nome si-
gnificativo: “prodigiosina”.
D’altra parte la formazio-
ne di macchie di questo ti-
po sul pane era già nota
nell’antichità: vi assistette-
ro, per esempio, i soldati
di Alessandro il Grande, a
Tiro, nel 332, e anche allo-
ra si gridò al miracolo. La
Serratia marcescens, in par-
ticolare, si moltiplica e pro-
duce i suoi effetti quando il
tempo è caldo e umido. ■
emettitore), quindi un se-
miconduttore organico.
Pregi: ottima amplificazio-
ne, assenza di perdite di
corrente, grande robu-
stezza (la nuova invenzio-
ne è stata sottoposta a
prove di rotolamento, pie-
gamento e torsione sen-
za che avvenissero rottu-
re). Difetti: il nuovo chip
organico è più grosso di
quelli ordinari. Ma è co-
munque il primo passo
verso una elettronica fatta
tutta di plastica.
Immagine di
un prodigio
A lato, il dipinto
di Raffaello
■ Epidemie
Colpa dei cani
“La messa di se i leoni
Bolsena”, che
ricorda l’evento si ammalano
delle ostie che
si arrossavano.
In basso, U na strana malattia
ha colpito i leoni
nella piana del Serenge-
la “Serratia ti, in Tanzania. I primi
marcescens”, casi si sono verificati un
un batterio che anno fa, quando diversi
provoca la esemplari hanno comin-
pigmentazione ciato a girare convulsa-
rossastra su mente in tondo, mentre
alimenti ricchi altri non riuscivano più
di amido. La ad alzarsi. Una settanti-
storia è piena di na di felini sono poi
questi episodi, morti. Solo oggi i veteri-
interpretati nari hanno scoperto la
in chiave natura dell’epidemia:
miracolistica. una malattia neurologi-
ca d’origine virale, che
colpisce di solito i cani,
provocando loro gli
stessi sintomi. Secondo
gli etologi dell’università
del Minnesota, che si
sono presi cura del
caso, proprio i cani
delle tribù locali hanno
trasmesso l’infezione
ai felini. Non c’è però
rimedio. Si spera solo
che i leoni sopravvissuti
sviluppino una sorta
di immunità naturale.
■ Ormoni
Più maschio di così!
Ma fa male alla salute
M aschio che più ma- normale (è stata riscontra-
schio non si può! Un ta solo una ridotta motilità
uomo il cui organismo è degli spermatozoi), ma è il
assolutamente privo di or- suo scheletro ad avere no-
moni femminili è stato sco- tevoli problemi di minera-
perto da un gruppo di me- lizzazione delle ossa. L’uo-
dici americani, che ne han- mo, che ha 28 anni ed è al-
no dato notizia sul New to 2 metri e 4 centimetri,
England journal of medi- ha una struttura scheletri-
cine. Si tratta di una man- ca simile a quella di un ra-
canza piuttosto grave, giac- gazzo di 15 anni. La pre-
ché un corretto bilancia- senza degli estrogeni nel
mento di ormoni è neces- corpo maschile avrebbe il
sario: le donne dispongono ruolo di regolare il norma-
infatti di una ridotta quan- le sviluppo osseo.
tità di testoste-
rone (maschile)
mentre negli uo-
mini sono presen-
ti estrogeni (fem-
minili). L’uomo
del New England
è invece del tutto
privo di estro-ge-
ni: dal punto di
vista sessuale è Cristalli di estrogeni.
✹ P R I S M A
■ Satelliti
Ritrovato Mao,
nello spazio
L’ avevano perso, e ora l’
hanno ritrovato: un sa-
tellite cinese con a bordo
(oltre ai soliti strumenti)
un ritratto di Mao decora-
to da 14 diamanti, lanciato
un anno fa con un vettore
Lunga Marcia (nella foto
sotto) e destinato a rien-
trare a terra dopo una set-
timana, era stato infatti
smarrito dai tecnici di Pe-
chino. Ne avevano perso
il controllo, e aveva conti-
nuato a orbitare per conto
proprio. Adesso sembra
che i responsabili dell’os-
servatorio di Zijian siano
riusciti a rintracciarlo in or-
bita, e possano seguirlo fi-
no alla sua caduta defini-
tiva, che dovrebbe avvenire
fra quattordici mesi. Era il
quindicesimo di una serie
destinata a una “ricerca
scientifica e tecnologica”
non meglio identificata.
■ Fantapaleontologia
Un batterio giurassico
rivive, come al cinema!
B atteri di 40 milioni di
anni fa, rinvenuti in am-
bra fossile e riportati alla vi-
ta? Parrebbe che a George
Poinar, professore di ento-
mologia all’università di Ca-
lifornia, sia riuscito quanto
descritto in “Jurassic Park”.
Il professor Poinar ha infat-
ti detto d’aver rintracciato
il Dna di esemplari di “ba-
cillus subtilis” nell’intestino
di alcune api preistoriche,
incapsulate nell’ambra.
Frantumata l’ambra e posti
in speciali colture i resti del-
le api, avrebbe riscontrato
la comparsa e la crescita
Focus 64
Inverno
perenne
Qui a lato,
la cupola che
ospita la base
permanente
americana
Amundsen-
Scott. Più a
destra, una
spaccatura nel
ghiaccio nei
pressi della
stazione
di McMurdo.
Lo hanno scoperto i russi.
Lo cercheranno anche gli italiani
C’è un lago fossile
sotto il Polo Sud
U n lago pieno d’acqua
fossile, vecchia di due
milioni di anni. Dove? Sot-
to i ghiacci dell’Antartide,
a 3500 metri sotto il livello
del mare. Lo hanno sco-
perto gli scienziati russi
della base Vostok, grazie
all’uso di un ecoscandaglio.
E si tratterebbe di un lago
enorme, lungo 250 chilo-
metri e largo 50. Gli scien-
dei batteri nei piattini del
laboratorio. Questi sarebbe-
ro dunque sopravvissuti in
“forma dormiente” per mi-
lioni d’anni, e avrebbero
quindi ripreso a riprodursi.
Obiezioni: il “bacillus subti-
lis” vive nel terreno, prati-
camente ovunque. Come si
fa a stabilire
che quello “al-
levato” da Poi-
nar (la cui cor-
rettezza è fuori
di dubbio) non
è frutto di una
contaminazione
avvenuta di re-
ziati non sono in realtà cer-
ti che si tratti di acqua, ma,
obiettano, soltanto l’acqua
ha le caratteristiche rileva-
te dagli strumenti. Il lago
dovrebbe essersi formato
al tempo in cui il clima an-
tartico era assai più mite,
e potrebbe contenere an-
cora oggi microscopiche e
antichissime forme di vita.
Raggiungerlo non sarà fa-
cente piuttosto che un fos-
sile vivente? Contro obie-
zione: anche un altro stu-
dioso californiano (Raul Ca-
no, dell’università di S. Luis
Obispo) ha verificato la pre-
senza di Dna batterico in
api conservate nell’ambra.
E ha dichiarato: «Per ora
abbiamo provato la capa-
cità conservativa dell’am-
bra. Non possiamo però an-
cora confermare l’antichità
del batterio».
Un “bacillus subtilis”
nella fase di crescita.
cile: la perforazione do-
vrebbe essere fatta in mo-
do da non contaminare le
acque fossili con il ghiac-
cio degli strati superiori, o
con i liquidi usati dalle tri-
velle. Inoltre grossi proble-
mi potrebbero sorgere al
momento del raggiungi-
■ Energia
Comincia
dagli Usa la
rivincita
del carbone
L’ energia del futuro
non deriverà dallo
sfruttamento dell’idro-
geno o del biogas, ma
da una sostanza molto più
tradizionale: il carbone. Se-
condo Moya Phelers, diret-
tore dell’Associazione ame-
ricana degli esportatori di
carbone, nel 2010 la pro-
duzione di energia elettri-
ca statunitense si affiderà
per il 57 per cento al car-
bone (attualmente è al 40
per cento), mentre il nu-
cleare si fermerà al 20 per
cento. La tendenza sembra
confermata anche all’este-
ro, dal momento che Phe-
❆❄❆❄❆❄
Indagine
REGALA UN LIBRO
ultimo (frutto di una ricerca po letterario. Lo stile non è
❆❄❆❄❆❄
chitettura monastica. Per-
ché si fa presto a dire Be-
durata oltre cinque anni) si sofisticato, ma il ritmo e la
sul satanismo ricostruisce con accuratez- documentazione sono affa- nedettini. ma come distin-
di Massimo Introvigne za, e sulla base concreta di scinanti. guere i camaldolesi dai co-
Mondadori, fonti e documenti, la storia ronesi, i cassinesi dagli oli-
17 mila lire del satanismo dal Seicento vetani, i vallombrosani dai
ai giorni nostri, dalla corte Guida ai silvestrini, quando sono tut-
■ Chi sono i satanisti?
Quanti sono? Quali riti ce-
del re Sole, cioè, alla Ca-
lifornia contemporanea. C’è
monasteri d’Italia ti appunto Benedettini?
lebrano? E sono pericolosi?
Massimo Introvigne, roma-
anche una specie di storia
parallela, però: quella delle
di Grasselli e Tarallo
Piemme,
no, è direttore del Cesnur reazioni a volte esagerate 45 mila lire
(Centro studi sulle nuove re- degli anti-satanisti, che
ligioni), e si occupa da anni spesso hanno amplificato la ■ I monasteri rappresenta-
del diavolo e dei suoi adora- realtà del fenomeno, facen- no uno degli aspetti più af-
tori, cui ha dedicato molto done quasi un incubo col- fascinanti (e in fondo non
studio e molti libri. In quest’ lettivo. E di questo a Introvi- del tutto noti) del patrimonio
gne, che pure è credente e artistico italiano. Questo
praticante (è dirigente na- Jones. Risultato? Un roman- grosso volume (oltre 380
zionale di Alleanza Cattoli- zo d’avventura dal grande pagine) non è però solo una
ca), va dato ampio merito. ritmo. L’autore, Clive Cus-
sler, 60 milioni di copie ven-
guida per conoscere in ogni
dettaglio ben 400 di essi
L’oro dell’Inca
di Clive Cussler
dute in tutto il mondo (altri
titoli: “Sahara” nel 1991,
“Virus” nel 1994), non è in-
(dalla loro storia alle
attività culturali che vi
si svolgono, dai pro-
Longanesi, fatti un uomo che abbia mai dotti tipici alle possi-
mento del giacimento: per 32 mila lire passato molto tempo al ta- bilità di ospitalità). E’
potersi mantenere allo sta- volino: la sua ultima occu- anche uno strumento
to liquido, e non ghiaccia- ■ Un demone di pietra che pazione è stata quella di fon- semplice ma comple-
re, l’acqua fossile dovrebbe vigila sul tesoro del re inca datore e animatore della Nu- to per saperne di più
essere soggetta a pressioni Huascar. Una banda specia- ma, una società di scienzia- sul mondo del mona-
molto elevate, che verreb- lizzata in furti d’arte. Una ti ed ex militari che recupera chesimo, sulla strut-
bella archeologa. E soprat- navi e aerei scomparsi in cir- tura gerarchica che
bero a scaricarsi all’im- tutto Dirk Pitt, investigatore costanze misteriose. Con regge i vari ordini, su
provviso. Comunque, si
e avventuriero alla Indiana inevitabili ricadute nel cam- tutti i segreti dell’ar-
tenterà. Voli di ricognizio-
ne sul luogo verranno ef-
fettuati da una missione
italo-francese, che sta cer-
cando il sito ideale per l’in-
stallazione di una base fissa
proprio in Antartide, de-
nominata Dome C, la terza
dopo la Vostok russa e l’
Amundsen-Scott usa. ■
Un nastro trasportatore
di carbone frantumato in
un terminal americano.
lers prevede un incremento
delle esportazioni addirittu-
ra del 50 per cento.
E gli europei? Si stanno
precipitando ad acquistare
quote azionarie delle mi-
niere di carbone america-
ne: in prima fila l’azienda
tedesca Saarbergwerke, i
gruppi inglesi Hanson e Co-
stain e l’italiana Agip.
✹ P R I S M A
■ Impronte
Camminavano
anche in Friuli
N uove impronte di dino-
sauri scoperte in Italia.
Dopo quelle sui monti Pi-
sani, e quelle nei pressi di
Rovereto, ecco una “pista
friulana” vecchia di circa
210 milioni di anni: risali-
rebbe cioè al Triassico su-
periore, e si trova in Val Do-
gna. A scoprire le impronte
(alcune decine in tutto) è
stato un operaio dell’ispet-
torato delle foreste. Ora se
ne occupano gli studiosi
del Museo friulano di storia
naturale: i reperti vengono
riportati su carta, ne ven-
gono presi i calchi, vengo-
no fotografate a luce ra-
dente. A chi apparteneva-
no? Probabilmente a fito-
sauri (specie di antichi
coccodrilli). Ma non si e
scludono sorprese.
■ Armamenti
In Europa ancora 600 atomiche. E nel mondo?
Q uante bombe atomiche
ci sono oggi nell’
Europa occidentale? Circa
600, su un totale mondiale
di oltre 45 mila. Sembre-
rebbe un numero non
elevato, cui si è giunti in
applicazione degli accordi
Start fra Usa e Urss, al
25.000
2.000
50
ssi
a sia n na
Ru o rus akista Ucrai
l z
Bie Ka
Focus 66
Sopra, un brontosauro del cinema. A lato, un
modello nel parco preistorico di Rivolta d’Adda.
Il morso del brontosauro
I brontosauri, i tranquilli
erbivori del Giurassico,
non erano affatto innocui:
mordevano i loro nemici e
quando non potevano usa-
re i denti, per difendersi
usavano la coda. E’ l’ipo-
tesi formulata dal paleon-
tologo americano Bob
Bakker, che studia la cor-
relazione tra la struttura
scheletrica di questi gigan-
ti preistorici e il tipo di vita
che conducevano. «I bron-
tosauri più grossi erano co-
me gli elefanti africani:
tempo in cui questa
esisteva ancora. Sono armi
americane, e sotto il
controllo della Nato: si
trovano in Gran Bretagna
(base di Lakenheath, con
aerei F-15), in Germania
(Spangdahlem, aerei
F-16), in Italia (Aviano) e in
Turchia (Incirlik). Perché
se ne parla? Perché negli
Stati Uniti si sta discutendo
15.000
1.950
500
Usa ia
Franc
creature aggressive, che di-
fendevano con energia i lo-
ro piccoli. E non scappa-
vano certo di fronte ai pre-
datori carnivori come l’al-
losauro», afferma Bakker
(l’allosauro era il predato-
re più temibile del Giuras-
sico superiore, alto oltre
quattro metri).
Con il nome generico di
brontosauri vengono chia-
mati tutti i grandi erbivori
giurassici: quelli con collo
eretto e le zampe anteriori
più lunghe delle posteriori,
se sia il caso di ridurne
ulteriormente il numero,
almeno fino a 480. «Sono
bombe in cerca di una mis-
sione. A che cosa servono,
adesso che l’Urss si è dis-
solta, il Patto di Varsavia
non c’è più e molti suoi ex
membri vorrebbero addirit-
tura entrare nella Nato?»,
dicono alcuni analisti,
come l’ambasciatore Jack
Mendelsohn, ex incaricato
proprio dei negoziati sulle
armi strategiche. Al Penta-
450
200 100
Le testate “ufficiali”. Ma
Cin
a ito ael
e ci sono anche India, Pakistan,
o Un Isr Nord Corea e forse Sudafrica.
g n
Re
Erbivoro sì, ma non era per
niente mansueto e indifeso
come il camarasauro, e
quelli con le zampe ante-
riori corte, che tenevano il
lungo collo allineato con la
schiena (come l’apatosau-
ro, pesante 30 tonnellate).
Gli apatosauri avevano
una testa piccolissima (sol-
tanto 55 centimetri contro
i 20 metri di lunghezza to-
tale del corpo) e i loro den-
ti, per quanto robusti, non
potevano essere temibili.
Questi giganti, allora, han-
no sviluppato un’altra ar-
ma potentissima, la coda.
gono invece si è più restii:
in Russia la situazione poli-
tica è ancora troppo fluida,
si dice, e la possibilità
dell’avvento di un governo
ostile e aggressivo, anche
se remota, è tuttora
esistente. In Europa
restano, comunque, anche
le bombe atomiche “nazio-
nali” di alcuni Paesi come
Francia e Inghilterra (vede-
re la tabella): la Francia
sta anzi modernizzando la
propria flotta di sottomarini
nucleari, e l’Inghilterra
ha messo in cantiere
un secondo sottomarino
atomico tipo Trident.
Secondo l’ipotesi di Bak-
ker, le vertebre caudali de-
gli apatosauri e dei loro cu-
gini diplodoci erano colle-
gate l’una all’altra da una
robusta cartilagine e cir-
condate da tendini su tutti i
lati: la coda si trasformava
così in una grande frusta
elastica, in grado di colpire
qualsiasi nemico, di qua-
lunque dimensione, senza
venire danneggiata dagli
urti. I camarasauri, invece,
contro gli assalitori usava-
no i denti piuttosto svilup-
pati. Questi dinosauri, in-
fatti, avevano un cranio
massiccio e i denti, a for-
ma di cucchiaio, erano in
grado di triturare vegetali
fibrosi come felci ed equi-
seti. In più, il camarasauro
poteva, allungando il col-
lo, raggiungere anche i ra-
mi delle conifere e masti-
care facilmente gli aghi di
queste piante. «E’ facile
pensare che i denti di questi
animali potessero, in caso
di pericolo, triturare anche
i muscoli, i tendini e le ossa
dei loro nemici. Natural-
mente i camarasauri erano
più piccoli di un apatosauro
e soprattutto più bassi (il
collo era meno sviluppato),
ma non c’è ragione di pen-
sare che fossero vigliacchi
sempre pronti a fuggire in
caso di attacco da parte di
altri animali, anche molto
più grandi di loro», conclu-
de Bakker.
❆❄❆❄❆❄
Analog
di autori vari
Phoenix Enterprise,
8 mila lire
● Non ci sono soltanto i cy-
berpunk, gli star trek o le
estrapolazioni sociologiche,
nella fantascienza. Anzi, per
molti appassionati il cuore
pulsante di questa lettera-
tura resta quello più antico,
del quale sono stati maestri
Isaac Asimov e Robert Hein-
lein, Clifford Simak e Murray
REGALA UN LIBRO
Leinster (e tanti altri): la fan-
tascienza avventurosa e
quella tecnologica, capace
di partire da un reale dato
scientifico per arrivare a fan-
tastiche estrapolazioni. Cul-
la della fantascienza tecno-
logica è stata, negli anni
passati, la rivista americana
“Analog” (che al suo primo
apparire, nel 1930, si chia-
mava “Astounding”). Adesso
ne esce una edizione italia-
na, trimestrale, che presen-
ta il meglio della produzione
passata e presente. Nel pri-
mo numero: Poul Anderson,
Ben Bova, John Brunner, Ja-
mes White, Lois Mcmaster
Bujold, e altri.
I vichinghi
di Susan Margeson
De Agostini
26 mila lire
● Vita quotidiana, armi, sto-
ria e leggenda degli antichi
navigatori venuti dal nord.
Per trecento anni, fra i secoli
VIII e XI, i vichinghi presero
d’assalto il mondo intero:
guerrieri ed esploratori, par-
tivano da Svezia, Norvegia
e Danimarca e raggiungeva-
no con i drakar, le loro velo-
cissime navi, ogni parte del
mondo conosciuto (Baghdad
compresa) e sconosciuto (l’
America). Ma non erano bar-
bari: erano invece abili com-
mercianti, artigiani e inge-
gneri navali, e vivevano in
una società che, per l’epoca,
si poteva considerare aperta
e democratica. Questo illu-
stratissimo volume dice tut-
to di loro, da come costrui-
vano le loro fortezze a come
divorziavano le loro donne,
dal menù di un banchetto
tradizionale a “che cosa ac-
cadde quando Thor catturò il
serpente del mondo”.
Memorie
❆❄❆❄❆❄
solutamente. La bellezza del
libro sta proprio nella gelida
di un ratto rappresentazione dell’ ani-
di Andrzej Zaniewski male. E del nostro mondo,
Longanesi ma visto “da sotto”.
27 mila lire
● Un libro splendidamente
schifoso: cioè la storia di un
topo di fogna scritta da lui
medesimo, dal momento
della nascita a quello della
morte, attraverso incesti,
parricidi, cannibalismo, fe-
rocia, tenebre, escrementi,
sangue. Zaniewski (polacco,
54 anni) ha studiato i ratti in
ogni parte del mondo, e per
moltissimi anni, per poter
scrivere questo libro. Che ha
un pregio, se non altro: non
cerca in nessun modo di in-
durre pateticamente il let-
tore a simpatizzare
con il suo protagoni-
sta. Anzi. Alla fine
nessuna commozio-
ne per il topastro,
nessuna pietà. E non
servono le parole dell’
autore nella postfa-
zione: “La storia del
ratto è metafora del-
la storia dell’uomo”.
Non ci interessa as-
 ✹ P R I S M A ❆❄❆❄❆❄
Le grandi battaglie
della seconda
La tivù del futuro guerra mondiale
di Winston Churchill
potrebbe essere Mondadori,
34 mila lire
sottile come un
libro: merito di un
nuovo polimero
■ Grandissimo uomo politi-
co, ma in precedenza gior-
nalista, storico, militare:
Sopra, il professor Andrew Holmes, con questo era Winston Chur-
la plastica “che fa luce” se attraversata chill, uno dei protagonisti
dalla corrente. A lato, tre campioni. della storia del nostro seco-
lo. E una delle sue opere più
famose è “La seconda guer-
REGALA UN LIBRO
fra il 1948 e il 1953, che
gli fruttò anche il premio
Nobel per la letteratura.
Di questo capolavoro è
figlio, in un certo senso,
l’attuale volume: l’analisi
delle grandi battaglie (da
Dunkerque alle Midway,
da El Alamein a Cassino)
raccontate da un prota-
gonista. Ricchissima è la
parte fotografica: non a ca-
so il libro inaugura una col-
lana di libri storici illustrati
che nascono sotto l’etichet-
ta della celebre “Storia illu-
strata”, un mensile oggi
scomparso, ma che molti
Serendippo
di Pietro Dri
Editori Riuniti
18 mila lire
■ “Serendipity” è una paro-
la che hanno inventato gli
inglesi: viene da Serendip,
antico nome dell’isola di
Ceylon, ora Sri Lanka, e fu u-
sata per la prima volta a
metà del Settecento dallo
scrittore Horace Walpole, a
proposito di un racconto nel
quale tre giovani, in viaggio
appunto a Serendip,“conti-
nuavano a fare scoperte gra-
zie al caso, oltre che alla lo-
ro sagacia”. Il termine, in
❆❄❆❄❆❄
soldi, applicando queste in-
sintesi, è passato a indica- venzioni nelle proprie azien-
re la felice coincidenza che de. Ma è anche professore
porta a effettuare scoperte
importanti quasi per caso. E
la storia della scienza di
universitario, poeta e ro-
manziere... Questo libro è la
sua autobiografia scientifi-
queste è piena. Il libro di
Pietro Dri, medico, racconta
ca e umana, centrata so-
prattutto sulla sintesi della
le più importanti. Con una
avvertenza: se non c’è an-
Pillola (a quel tempo Djeras-
si non aveva che ventotto
che una mente sveglia, a co- anni), destinata a procurargli
gliere l’importanza di un fat-
to magari insignificante, non
guadagni miliardari, ma a
porgli anche gravi problemi
c’è serendipità che tenga. morali, giacché il frutto del
suo ingegno era destinato a
cambiare la vita e i costumi
La pillola, gli di milioni di persone.
scimpanzé pigmei
e i cavalli di Degas
di Carl Djerassi
Garzanti,
39 mila lire
■ Scienziato di fama mon-
diale, Carl Djerassi è l’uomo
che nel 1951, a Città del
Messico, mise a punto la pri-
ma vera pillola anticoncezio-
nale della storia. In seguito
ha avuto un ruolo importan-
te nella realizzazione del cor-
tisone, degli antistaminici e

Ciao, vecchio schermo ra mondiale”, un classico in

sei ponderosi volumi uscito
lettori rimpiangono ancora. dei pesticidi ecologici. E ha
fatto anche un mucchio di

U n sottilissimo foglio di
plastica potrebbe sosti-
tuire gli attuali schermi te-
levisivi: è l’obiettivo dei ri-
cercatori dell’università di
Cambridge, che hanno uni-
to gli sforzi delle facoltà di
chimica e fisica. L’équipe
“mista” è riuscita a sfrut-
tare le singolari caratteri-
stiche di un polimero chia-
mato polifenilene vinilene
(Ppv), una plastica in gra-
do di emettere luce verde,
rossa e blu, cioè gli stessi
colori usati nelle trasmis-
sioni televisive. Le diverse
lunghezze d’onda sono
prodotte alterando la strut-
tura della catena moleco-
lare del polimero: uno spo-
stamento di elettroni lungo
la catena molecolare for-
nisce energia, che viene poi
riemessa sotto forma di lu-
ce. «Con il rosso e il verde
la tecnica ha funzionato be-
ne», dice Andrew Holmes,
dell’équipe di ricerca. «Per
il blu, invece, sono ancora
necessari alcuni migliora-
menti. Ci stiamo lavoran-
do». L’obiettivo successi-
vo sarà quello di rendere
le intensità luminose iden-
tiche per tutti i colori, per
sperimentarne in seguito
l’impiego industriale. Da
Cambridge assicurano che
l’interesse commerciale
per questo prodotto è e-
norme. ■

■ Salute

La sardina fa bene ai polmoni

Fstriumatori, mangiate pe-
sce, e proteggerete i vo-
polmoni! E’ l’ultima no-
vità in tema di prevenzione
anticancro, e viene dal “New
england journal of medici-
ne”, ed è frutto di una sta-
tistica effettuata all’univer-
sità del Minnesota. «Abbia-
mo studiato i sintomi di
bronchite ed enfisema in
8900 pazienti, in quattro di-
versi Stati», ha spiegato il
dottor Aaron Folsom, epi-
demiologo. «Ebbene, le per-
sone che mangiavano pe-
sce almeno quattro volte al-
la settimana sviluppavano i
disturbi polmonari presi in
esame, rispetto a chi man-
in alcuni ospedali, è stata
introdotta una dieta a base
di pesce, a scopo preventi-
gia pesce una volta alla set- vo. Da questo punto di vista
timana, almeno nel 45 per andrebbero bene soprattut-
cento dei casi». to le aringhe, i salmoni, le
In base a quale meccani- acciughe, il tonno, le sar-
smo? «Noi pensiamo che dine e il pesce spada. Nien-
siano alcuni acidi grassi (gli te frittura, però: meglio la
omega-3), che si trovano bollitura o la cottura a va-
nel pesce, a esercitare una pore.
azione positiva. E in par-
ticolare contro la infiam-
mazione e la degenera-
zione dei tessuti polmo-
nari, così frequenti nei fu-
matori accaniti». Anche,
 DOSSIER A cura di
Federico Mereta e
Raffaella Procenzano

A PAG. 74 A PAG. 76

Perché l’uomo invecchia? Che cosa succede nel corpo?

A PAG. 78 A PAG. 80

Come ci si può curare? Si può invecchiare felici?

VIVERE PER SEMPRE


L’organismo è
costruito per
riprodursi, non
per durare. Così il Dna
dà l’ordine di invecchiare
L’
uomo? Immaginatelo co-
me una sonda spaziale,
programmata per arriva-
re su un lontano pianeta,
fotografarlo e poi allontanarsi nel
cosmo. Negli anni, questa macchi-
na perfetta è destinata a distrug-
gersi. Ma il tempo necessario per-
ché ciò avvenga può variare, e di-
pende dalla distanza tra la base e il
pianeta da fotografare. Una volta
esaurita la sua missione, che è
quella che interessa agli studiosi, la
sonda viene abbandonata a se
stessa nella seconda parte del viag-
gio, che potrà essere più o meno
lungo. Alex Comfort, uno dei più
noti gerontologi, spiega così il mec-
canismo dell’invecchiamento: l’uo-
mo è in viaggio verso un evento
fondamentale (la propria riprodu-
zione). Avvenuta questa, non ha
più scopo biologico. Secondo que-
sta ipotesi, i geni umani modifiche-
rebbero la propria funzione in ba-
se all’età. Prima, durante il viaggio
di “andata”, avrebbero il compito
di perpetuare la specie, privile-
giando l’aspetto riproduttivo. Ter-
minata la loro missione, sarebbero
poi responsabili della senescenza.
Tra i tanti meccanismi ipotizza-
ti per spiegare il fenomeno dell’in-
vecchiamento, quello che preve-
de un fondamentale ruolo della
genetica è sicuramente il più affa-
scinante e, allo stato attuale, an-
che il più credibile. Con tutta pro-
babilità, visto che la vita dell’esse-
re umano ha un limite biologico
accertato (120 anni, età raggiunta
dal giapponese Shigechiyo Izumi,
nato nell’isola di Tokunoshima),
questa programmazione è dovuta
al nostro patrimonio genetico.
Non solo i geni, tuttavia, bastano a
spiegare il problema della longe-
vità. La prova viene dal confronto
tra uomo e scimpanzé: a fronte di
una differenza genetica inferiore al
2 per cento, lo scimpanzé ha una
durata massima di vita che è circa
la metà di quella dell’uomo.
«Probabilmente il “fenomeno in-
vecchiamento” nasce da un insieme
di caratteristiche genetiche e in-
Focus 74
Tutta colpa dei geni?
fluenze ambientali»,
spiega il professor Ste-
fano Bertolini, diret-
tore del Centro pre-
venzione aterosclerosi
dell’università di Ge-
nova. «Ma non ci so-
no dubbi che proprio
il genoma sia alta-
mente responsabile
della differente longe-
vità che si osserva negli individui».
● Quando il Dna sbaglia...
In questo senso assume partico-
lare interesse una ricerca condotta
da alcuni studiosi dell’università
del New Jersey che hanno dimo-
strato come alcuni fibroblasti (cioè
le cellule del tessuto che sostiene il
corpo), dopo essere stati resi im-
mortali in laboratorio attraverso il
contatto con particolari virus delle
scimmie, perdano questa loro ca-
pacità di superare senza danni le
ingiurie del tempo semplicemente
quando entrano in contatto con
una porzione del cromosoma uma-
no 6, cioè il suo braccio lungo.
«Questa osservazione conferma
che la chiave genetica del processo
di senescenza probabilmente esi-
Protezioni
poco efficaci
Stefano Bertolini,
gerontologo.
Nelle persone più
longeve mancano
gli autoanticorpi,
un particolare
tipo di anticorpi
che, invece di
difendere il corpo
umano, lo attacca.
ste, e che forse, pur trattandosi con
tutta probabilità di un fenomeno
poligenico (di cui cioè sono re-
sponsabili diversi geni), bisogna
indagare proprio sul cromosoma
6 per saperne di più».
La nostra vita è scritta nei geni,
quindi. Ma forse non nel modo in
cui ipotizza Comfort: non esiste-
rebbero cioè geni programmati per
svolgere una determinata funzio-
ne nell’età giovanile e poi, una vol-
ta superata questa fase, per indur-
re lentamente all’invecchiamento.
Probabilmente la senescenza è le-
gata a un meccanismo “wear and
tear”, cioè dei “logorii e degli strap-
pi”. Secondo questa teoria, esiste
una serie di fenomeni esterni che
vanno a influenzare le capacità di
riproduzione perfetta del materia-
Un sesto
degli italiani
è oltre i 65
G li ultrasessantacin-
quenni saranno due
miliardi e mezzo nel
2050, il 20 per cento
della popolazione
mondiale (attualmente
sono solo il 7 per
cento). Gli italiani che
hanno più di 65 anni
oggi sono circa 9
milioni, ma saliranno a
14 e mezzo alla metà
del prossimo secolo.
Nell’Ottocento gli ultra-
sessantenni erano
appena il 6 per cento
della popolazione
italiana, a metà del
Novecento il 12 per
cento, oggi sono il 17
per cento. Tra questi,
solo 5 persone su
cento sono parzialmen-
te o totalmente non
autosufficienti.
Divisione
cellulare
Uno scienziato
studia le cellule
al microscopio
elettronico. Ogni
volta che le cellule
si dividono, il Dna
deve duplicarsi:
questo, con il
passare degli anni,
può causare un
accumulo di errori.
le genetico umano. I loro nomi: in-
fezioni virali, radiazioni, in-
quinamento, fumo. Questi, favori-
rebbero gli errori nella replicazione
del Dna (errata riproduzione della
doppia catena, deficit nella tra-
smissione del messaggio genetico
da parte dell’Rna messaggero, la
copia del Dna che serve per la pro-
duzione di nuove strutture). Per
qualche tempo l’organismo riesce
autonomamente a rimediare a que-
sti danni, cui quotidianamente so-
no esposte le nostre cellule, attra-
verso particolari mezzi di ripara-
zione (anche questa capacità ripa-
rativa sembra essere in qualche
modo influenzata dalla predispo-
sizione genetica di ognuno). In pra-
tica esisterebbero dei geni capaci
di controllare i processi che si op-
pongono all’invecchiamento. Una
specie di cortina difensiva presente
nel nostro Dna, che favorirebbe la
Cromosomi colpevoli
Le ventitré coppie di cromosomi
umani. Nel cerchio, la sesta coppia.
E’ qui che, secondo le recenti teorie,
si trovano i geni dell’invecchiamento.
messa in atto dei sistemi di ripara-
zione: correggerebbe gli errori che
si formano nel Dna (alterazioni
della composizione specifica della
doppia catena dell’acido), mette-
rebbe in atto i sistemi antiossidan-
ti (che catturano i radicali liberi,
cioè particelle atomiche con cari-
che elettriche capaci di danneggia-
re il patrimonio genico), facilite-
rebbe la produzione di proteine da
stress (incrementando quindi la ri-
DOSSIER
sposta dell’organismo di fronte ad
agenti esterni) e addirittura elimi-
nerebbe le cellule malate attraver-
so una sorta di “morte cellulare
programmata”. La presenza di que-
ste armi difensive, il cui controllo è
genetico, potrebbe forse spiegare il
mistero della senescenza.
● Lo stress benefico
Nel Dna di ognuno sarebbero
infatti scritte le informazioni per
la messa a punto di questa rete
protettiva: e proprio il fatto che
tutto sta nel Dna, spiegherebbe an-
che la “familiarità” dell’invecchia-
mento. «In pratica, se questa teoria
fosse confermata», fa notare Ber-
tolini «la senescenza di ognuno sa-
rebbe legata a un sorta di batta-
glia tra geni che tendono a favori-
re il danno al Dna, e meccanismi
che lo contrastano».
Questa ipotesi potrebbe essere
indirettamente confermata anche
dal fenomeno della cosiddetta or-
mesi. Sembra infatti che basse do-
si di sostanze potenzialmente tos-
siche, come i pesticidi o gli agenti
ossidanti, allunghino la vita invece
che accorciarla. Questo potrebbe
essere spiegato dallo stimolo che
questi “stress” inducono sui mec-
canismi di difesa che vengono sti-
molati a lavorare al meglio. Se que-
sta ipotesi fosse confermata, poi, si
potrebbero aprire nuove speranze
per la “prevenzione” dell’invec-
chiamento. Visto che il meccani-
smo difensivo è controllabile e in-
fluenzabile da situazioni esterne,
come accade nella longevità da or-
mesi, si può ipotizzare che altri ele-
menti ancora da scoprire possano
in qualche modo “rafforzare” la
cortina anti invecchiamento. ■
Focus 75
 Con l’andar del
Che cosa
succede,
mentre si
invecchia, nei
vari organi

tempo...
14 Testa
I lineamenti diventano più
del corpo? marcati. Dopo i trent’anni i
depositi di cartilagine rendono
il naso più largo e più lungo di
circa un cm. La circonferenza
della testa cresce di 8 mm
ogni dieci anni. L’aumento è
dovuto allo spessore del
1 Cervello 14 cranio, che cresce. Il diametro
I neuroni diminuiscono di numero con il passare degli anni, dei capelli, invece, passa
ma solo in alcune zone del cervello: le regioni che controllano da 100 a 80 micron.
le fasi del sonno sono quelle che perdono più cellule. 1
Dopo i cinquant’anni diminuisce la memoria. Un test mostra
che, su 24 parole, ne vengono ricordate 13 a 30 anni; 13 Udito
11 a 40 anni; 10 a 50 anni; 9 a 60 anni; 7 a 70 anni. Un bambino sente i suoni fino a 20 mila hertz, ma questo valore
2 decresce negli adulti. A 30 anni: alcuni problemi a udire al di sopra
13 dei 15 mila hertz (verso dei grilli); a 50: non si riesce a sentire
2 Occhi sopra i 12 mila hertz (un fischietto per cani); a 60: si può sentire solo
Intorno ai 40 il cristallino si al di sotto dei 10 mila hertz (canto di un pettirosso) e ci sono difficoltà
indurisce e rende difficile a cogliere i toni; a 70: non si riescono a cogliere alcune parole.
leggere da vicino. 50: la 12
vista è buona a distanza,
ma per leggere occorrono 12 Bocca
gli occhiali. 60: il cristallino A trent’anni ogni papilla gustativa ha 245 cellule che
si appanna, questo rende identificano i sapori. A settant’anni sulle papille ce ne
difficile distinguere le sono soltanto 88. Le labbra sono più secche e la mucosa
sfumature. 70: la visione della bocca è meno attiva. La voce diventa tremula,
periferica è diminuita, probabilmente perché si perde una parte del controllo
peggiora quella al buio. nervoso sulle corde vocali, che vibrano a una frequenza
più alta. Dopo i 50 la voce si innalza di 25 hertz.

11 Cuore
La frequenza del battito cardiaco a riposo resta la
4 stessa per tutta la vita, ma i battiti sono più deboli in
età avanzata. Di conseguenza il cuore pompa meno
sangue. Questo calo è più marcato durante gli sforzi
fisici, dato che il
cuore non riesce a
mantenere a lungo
11 un ritmo veloce
10 di pulsazioni.
A 30 anni pompa
3 litri e 400. A
3 Reni 40: 3 litri e 200.
A 50: 3 litri. A 60:
A settant’anni i reni filtrano metà della 2 litri e 700. A
quantità di sangue depurata a trenta, 70: 2 litri e 500.
ma il filtraggio avviene alla stessa
velocità. La capacità della vescica si
riduce della metà e si orina più spesso.

4 Polmoni 10 Muscoli
I muscoli che fanno muovere l’apparato respiratorio A 30 anni, in un uomo di 80 chili, 32 sono
diventano più deboli e i tessuti che ricoprono la gabbia di muscoli. Nei 40 anni seguenti si perdono 5
toracica si irrigidiscono con l’età. Per questo chili. Il tessuto connettivo rimpiazza le fibre
i polmoni si espandono di meno e i respiri sono muscolari, perciò il muscolo si intorpidisce,
meno profondi. 30: la capacità media dei polmoni si tende e si rilassa più lentamente. Le fibre
è di 5 litri e 600; 50: 4 litri e 200; 70: 2 litri e 800. sono più deboli. Di conseguenza diminuisce
la forza. A 30: la mano destra può sollevare
45 chili e la sinistra 29 chili; a 40: 44 chili
e 28 chili; a 50: 42 chili e 26 chili; a 60:
5 Ossa e 39 chili e 22 chili; a 70: 36 chili e 19 chili.
articolazioni
Diminuisce la
quantità di cal- 6 9 Pelle
cio nelle ossa, 5 La pelle diventa meno elastica, si assottiglia e
che diventano le cellule continuano a moltiplicarsi in senso
più fragili. La orizzontale: il risultato è una pelle troppo
cartilagine intor- abbondante. Sotto le spalle, sul petto e in vita
no alle articola- si crea una piega che si ampierà con il passare
zioni si consu- degli anni. A 30: ci sono rughe sulla fronte; a
ma, rendendo i 40: rughe intorno agli occhi e intorno alla
movimenti più bocca; a 50: le rughe sono più marcate; a 60:
lenti. I legamen- borse sotto gli occhi; a 70: rughe facciali estese.
ti sono più corti 9
e più rigidi, per-
ciò si rompono
più facilmente. La longevità è femmina
L e cifre parlano chiaro. Oggi
una donna ha un’aspettativa
di vita superiore di 7 o 8 anni ri-
Si tratta di una sorta di selezione
naturale del patrimonio genetico.
Di più: sembra che, anche se il
6 Sesso spetto a quella di un uomo. Più meccanismo non è stato ancora
L’attività sessuale declina con l’età: forse è a causa della la popolazione invecchia, e più au- chiarito, il cromosoma X inatti-
minore quantità di ormoni in circolo e del calo generale menta la longevità del sesso vato in fase embrionale possa
di vitalità. I testicoli si abbassano e il pene impiega più femminile. Questo può essere essere riattivato in fase avanzata,
tempo a diventare eretto. 20: 6 erezioni mattutine al mese. 8 solo in parte spiegato con il di- con ipotetici effetti positivi sulla
L’angolo di erezione è del 10 % sopra la linea orizzontale. verso stile di vita che caratterizza sopravvivenza. Nell’ uomo, vice-
30: 7 al mese, con un angolo del 20 %. 50: 5 al mese, con i due sessi: il tipo di lavoro, il con- versa, questa selezione naturale
un angolo leggermente al di sotto dell’orizzontale. 70: 2 sumo di alcol, il fumo (e anche le non può avvenire e i geni sul cro-
al mese, con un angolo del 25 % sotto la linea orizzontale. guerre) possono avere influenza- mosoma X manifestano comun-
to negativamente le possibilità que le proprie caratteristiche. Po-
di sopravvivenza degli uomini. Ma ter selezionare uno dei due cro-
7 Statura e peso questo non basta: altri elementi mosomi X potrebbe essere
Poiché i muscoli si indeboliscono, la colonna vertebrale 7 sembrano entrare in gioco. Infat- importante anche sotto l’aspet-
perde il suo sostegno: le vertebre tendono ad avvicinarsi le ti tra maschio e femmina esiste to immunologico. I geni preposti
une alle altre. Di conseguenza, l’altezza diminuisce. una profonda differenza nel pa- alla produzione delle immuno-
Il peso, invece, aumenta con il passare degli anni, visto che trimonio genetico. Mentre nel- gluboline, che hanno il compito
la velocità alla quale il corpo trasforma il cibo in energia l’uomo ci sono due diversi cro- di proteggere il corpo dalle in-
diminuisce del 3 per cento ogni dieci anni. Spesso però, mosomi sessuali (XY) nella don- fezioni, si trovano proprio su
dopo la mezza età, il peso comincia a scendere, perché il na si trova una doppia X. Questo questo cromosoma. Sperimen-
grasso non riesce a rimpiazzare tutti i tessuti persi. potrebbe offrire al sesso femmi- talmente si è visto che la pro-
nile un piccolo vantaggio perché duzione di IgM (un particolare
esistono malattie (per esempio tipo di immunoglobuline) è pro-
8 Riflessi l’emofilia) la cui origine è “scrit- porzionale al numero di cromo-
La velocità con cui il segnale nervoso percorre ta” sul cromosoma X. Nella don- somi X. Insomma: nella donna
i neuroni cala del due per cento ogni dieci anni. Ma na però uno dei due cromosomi le infezioni sono in genere me-
il rallentare dei riflessi è dovuto soprattutto al fatto X normalmente viene inattivato. glio controllate.
che il cervello impiega più tempo a elaborare informazioni.
Ecco il tempo di reazione dopo aver visto comparire
numeri pari o dispari su uno schermo (tempo impiegato
per premere un pulsante). A 30 anni: 0.88 secondi;
a 50 anni: 0.90 secondi; a 70 anni: 0.95 secondi.

DOSSIER

Cervello, cuore, vasi
sanguigni e ossa:
sono questi gli organi
più colpiti dal tempo
P
iù l’età avanza, più au-
menta il rischio di am-
malarsi. L’organismo,
con il passare degli anni,
tende infatti a diventare meno re-
sistente alle malattie. «Questo av-
viene fondamentalmente per due
motivi. Da un lato, i meccanismi
riparativi delle cellule e delle pro-
teine non sono più in grado di sop-
portare adeguatamente gli stimoli
esterni. Dall’altro, l’orologio bio-
logico che difende l’organismo da-
gli stress tende a essere meno effi-
cace», spiega Nicola Fabris, diret-
tore scientifico dell’Istituto na-
zionale riposo e cura anziani di
Ancona. Secondo gli studi, il pri-
mo di questi due fattori coinvolge
soprattutto le cellule a elevata ve-
locità di replicazione, come quelle
della pelle oppure i linfociti. «Ma
più che il danno cellulare in se
stesso, conta l’organo che viene
colpito. Se il processo interessa i
neuroni, cioè le cellule celebrali,
il problema diventa grave».
Sulla vecchiaia, anche lo stress
può giocare un ruolo importante.
Esistono due tipi di stress: quello
positivo, o eustress, che favorisce
le capacità difensive dell’organi-
smo, e quello negativo, o distress.
«Nuotare in piscina per scelta, an-
che se si fa fatica, è positivo. Ma se
si è costretti a nuotare controvo-
glia, si sottopone l’organismo a
un’intensa tensione negativa», di-
ce Fabris. E’ proprio quello che
succede in alcuni casi di demenza
senile: i malati rifiutano di affron-
tare il mondo che li circonda e si
chiudono in se stessi. Questa ma-
lattia è più frequente negli indivi-
dui non abituati all’esercizio men-
tale continuato (spesso a causa
della poca istruzione) e quindi sog-
getti a distress psicologici.
Spesso, però, il vero problema
della salute in età avanzata è la
contemporanea presenza di diver-
se malattie: capita spesso che ot-
tantenni diabetici siano in perfetta
forma, mentre per chi soffre della
stessa malattia associata a iper-
tensione il rischio di morire è mol-
to più elevato.
Ecco comunque un elenco delle
malattie tipiche dell’età avanzata.
Focus 78
I mali dell’ età
DOSSIER
● Malattie osteoarticolari. Si Se gli ormoni
Sempre
tratta delle malattie più frequenti
nella terza età (colpiscono un an- più anziani impazziscono
ziano su due). Le più comuni sono Nicola Fabris,
l’artrosi e l’osteoporosi. La prima
colpisce soprattutto il ginocchio,
gerontologo.
Oggi in Italia
la speranza
S i può diventare vecchi
anche da giovani. E’ il
caso della progeria, la ma-
l’anca, le vertebre e le dita. Si ma- di vita è di 74 lattia scoperta da Hastings
nifesta con dolori e difficoltà di anni per gli e Gilford nel 1904, detta
movimento della parte colpita ed è uomini e di 81 anche “nanismo senile”. La
dovuta a lesioni della cartilagine per le donne. progeria è rarissima. E’
articolare (viene prodotto tessuto dovuta a un’insufficiente
osseo e cartilagineo in eccesso). Si produzione ormonale delle
cura con farmaci antinfiammatori piego di farmaci in grado di au- ghiandole genitali ed è ca-
che riducono il dolore e le diffi- mentare il flusso di sangue agli or- ratterizzata da un completo
squilibrio nel processi di
coltà di movimento, in alcuni casi si gani, oppure interventi chirurgici crescita e invecchiamento.
sostituisce l’articolazione danneg- di sostituzione della parte di vaso L’aspetto delle persone col-
giata con una protesi. La seconda colpita (by-pass). pite, fin da bambini, ricorda
interessa soprattutto le donne do- ● Demenza senile. Ha diverse quello degli anziani. Il mala-
po la menopausa: le ossa diventano cause ed è caratterizzata da un co- to è magro, ha la pelle grin-
deboli e le fratture sono più fre- stante e progressivo distacco zosa, comincia a perdere i
quenti. L’osteoporosi è legata allo dell’individuo dal mondo che lo capelli. Inoltre, diversi studi
squilibrio tra la costruzione e la di- circonda. Alla fine il malato non dimostrano che nelle arterie
struzione del tessuto osseo (le cel- riesce più a compiere gli atti più di queste persone sono
presenti gli ateromi, le
lule formano e disgregano conti- elementari, come per esempio al- ostruzioni tipiche dell’età
nuamente questi tessuti): viene lacciarsi le scarpe. Può essere do- avanzata. Anche altre malat-
cioè demolito troppo osso. Il pro- vuta ad aterosclerosi cerebrale op- tie, per esempio la sindrome
cesso può essere rallentato usan- pure al morbo di Alzheimer. Que- di Down, provocano un
do farmaci che ristabiliscono il nor- sta malattia, che interessa quasi rapido invecchiamento. In
male metabolismo osseo (bifosfo- esclusivamente persone che hanno questo caso, si pensa che
nati, calcitonina). superato i 65 anni (ma l’incidenza sia proprio la disfunzione
● Aterosclerosi. E’ caratteriz- cresce con l’aumentare dell’età), è cromosomica alla base della
zata dalla presenza di ostruzioni per ora praticamente incurabile. sindrome (c’è un cromosoma
21 in più rispetto alla norma)
(trombosi) lungo le arterie, che ri- Soltanto alcuni farmaci, come per a provocare la scarsa
ducono il passaggio del sangue at- esempio il tacrine, possono ritar- efficienza nei meccanismi
traverso i vasi e quindi limitano dare i sintomi più gravi, se la tera- di “riparazione” delle cellule
l’apporto di ossigeno e altre so- pia inizia nelle prime fasi della ma- e quindi la morte precoce
stanze nutritive agli organi. Le for- dell’organismo.
me più gravi di
questa malattia
colpiscono il cer-
vello, il cuore e gli
arti. L’aterosclero-
Pressione bassa? Vivrai a lungo
si si manifesta so-
prattutto dopo i
sessant’anni, an-
S econdo un’inda-
gine francese,
pubblicata su “Na-
di colesterolo, un
incremento del ri-
schio cardiovasco-
caso tra i farmaci
usati in questa pa-
tologia ci sono gli
che se la formazio- ture Genetics”, al- lare e un maggior Ace-inibitori), è pre-
ne del trombo può meno due geni sem- pericolo di amma- sente negli ultracen-
iniziare decine di brano coinvolti nella larsi del morbo di tenari in una varietà
lunga sopravviven- Alzheimer. Negli ul- particolare, che li
anni prima. A vol- za. Uno è il gene tracentenari questa proteggerebbe inve-
te è associata a i- dell’apolipoproteina particolare caratte- ce dall’ ipertensio-
pertensione e dia- E, che si può pre- ristica genetica è ne. Una conferma
bete. Le malattie sentare in tre diver- invece nettamente indiretta viene dal
cardiovascolari le- se forme: E2, E3, meno frequente. fatto che le indagini
gate ad ateroscle- Elettrodi e raggi E4. Nelle persone in Ancora: il gene Ace su questi “grandi an-
rosi rappresentano Sopra, una radiografia che cui è presente l’al- (Angiotensin con- ziani” hanno messo
la più frequente mostra l’arteria carotidea lele (cioè la moda- verting enzyme), in rilievo che, nella
causa di morte ne- colpita dall’aterosclerosi. A lità di presentazio- che sembra avere stragrande maggio-
ne di un gene) E4, un ruolo importan- ranza, gli ultracen-
gli anziani. La te- destra, un esame al cervello si osserva un innal- te nella genesi dell’ tenari hanno la pres-
rapia prevede l’im- per il morbo di Alzheimer. zamento dei valori ipertensione (non a sione bassa.
Focus 79
Con l’età, intelligenza e facoltà critiche
non diminuiscono, anzi migliorano. Per
invecchiare
Ridere
bene bisogna
solo usarle in
modo nuovo
insieme
O
ggi si può dire di essere
vecchi solo dopo i 75 an-
ni. La terza età non esi-
ste più: dal punto di vista
delle capacità intellettive non c’è
differenza tra un uomo di 60 anni
e uno di 30. Inoltre il confine tra
maturità e vecchiaia si sposta con-
tinuamente in avanti: oggi si trova
tra i 70 e gli 80 anni, ma è destina-
to ad aumentare ancora», afferma
categorico Francesco Maria An-
tonini, gerontologo dell’università
di Firenze. Attualmente, infatti,
ogni tre anni l’età media della po-
polazione italiana cresce di un an-
no. «L’anziano è psicologicamen-
te legato proprio a questo confi-
ne mobile, che indica il numero di
anni che gli rimangono da vivere.
Il suo modo di reagire all’invec-
chiamento dipende dall’idea che
l’individuo si è fatto degli anni che
gli restano», precisa Antonini.
● Vecchio cervello?
Dal punto di vista biologico, il
cervello comincia a invecchiare
prestissimo: dopo i 25 anni di età si
perdono 100 mila neuroni al gior-
no (un numero irrisorio, però, vi-
sto che alla nascita i neuroni sono
circa 80 miliardi). Per questo, ver-
so i 70 anni, il cervello pesa il die-
ci per cento in meno. La mente
(intesa come facoltà di ragionare),
comunque, invecchia molto più
lentamente. Tutte le ricerche con-
dotte finora hanno dimostrato che,
nel cervello di anziani sani, la per-
dita di neuroni e di neurotrasmet-
titori (le molecole essenziali alla
trasmissione degli impulsi nervosi)
viene ampiamente compensata
dalla proliferazione delle ramifi-
cazioni nei neuroni rimasti, che ri-
costruiscono i collegamenti per-
duti. «La vecchiaia, di per sé, non
Focus 80
è causa di regressione, né intellet-
tiva, né psicologica. Le uniche fa-
coltà che diminuiscono con il pas-
sare degli anni sono quelle legate
all’attenzione, cioè alla capacità di
dirigere e selezionare i processi
mentali. Insomma, gli anziani han-
no bisogno di più tempo per con-
centrarsi su un problema, ma poi
lo risolvono brillantemente, pro-
prio come farebbe un giovane»,
dice Amelia Belloni Sonzogni, re-
sponsabile del Servizio di psicolo-
gia clinica al Pio albergo Trivulzio
di Milano. Non solo: vari studi mo-
strano che alcune caratteristiche,
come la ricchezza di espressioni
linguistiche e la capacità critica, in
un settantenne sono addirittura
superiori a quelle di un quaran-
tenne.
Montagne e valli
piene di colore
A destra, ancora due
disegni realizzati da un
gruppo di anziani affetti
da depressione. Il primo
è molto elementare,
mentre il successivo è
più ricco di particolari e
colorato con fantasia.
DOSSIER
Ottimiste
ottantenni
Francesco
Maria Antonini,
gerontologo:
“Negli ultimi
anni è cambiata
la mentalità
delle donne, che
non vivono più
la menopausa
come una
vera tragedia”.
● La depressione curati), la terza è di tipo intellettivo
«Naturalmente le co- (gli anziani costruiscono insieme
se cambiano quando gli storie basate sui propri ricordi, im-
anziani sono depressi. La parando che possono ricevere aiu-
patologia psicologica più to psicologico anche dai propri coe-
frequente nella terza età è tanei). «Questa è la fase più deli-
proprio la depressione, cata, in cui lo psicologo deve
causata da fattori di diverso aiutare il paziente a reinterpretare
tipo come la scarsa salute o le esperienze passate per ridurre le
Una cura di sorrisi la morte di una persona cara. frustrazioni, limitare gli stati d’ansia
Si calcola che almeno il 10 per e dilatare le gratificazioni. Natu-
Un gruppo di settantenni cento degli anziani soffra di que- ralmente la terapia non può guari-
ride e si abbraccia.
Sono sempre di sta malattia, ma è difficile scoprir- re la depressione (che è causata
più gli anziani lo perché le persone anziane ten- dalla vicinanza della morte o dalle
che hanno dono a nascondere la sofferenza. Il invalidità), però agisce sull’ansia,
voglia di loro modo di comunicare il pro- aiutando gli anziani ad aumentare
divertirsi prio disagio psicologico è soma- l’autostima e la capacità di adatta-
insieme. tizzarlo, con ansia o inson- mento alla realtà».
nia, per esempio», ag-
giunge la dottoressa ● Anziani domani
Belloni. E’ un circolo Anche chi è autonomo e vive in
vizioso: gli anziani una casa propria è esposto alle pic-
depressi si irri- cole frustrazioni quotidiane: «E’
gidiscono in dimostrato che ci sono città in cui
comportamen- gli anziani non possono uscire dal-
ti difensivi di l’isolato in cui abitano perché non
apatia o di ag- riescono ad attraversare la strada,
gressività, fino a dato che il verde al semaforo è
perdere la capa- troppo breve. Queste piccole dif-
cità di apprende- ficoltà diventano psicologicamen-
re e di adattarsi te enormi, poiché sono fatte di
➡
alla realtà. Per paura: paura di rimanere chiusi,
“sbloccare” questi soli, esclusi, inutili», spiega Anto-
atteggiamenti gli nini. Ma gli anziani, in una società
Il libro Le difese psicologi tentano che corre, sono destinati a sentirsi
e il piano della mente di ricostruire nell’ sempre inadeguati? Niente affatto.
A sinistra, due Amelia Belloni anziano i compor- La psicologia degli ultrasettanten-
disegni fatti Sonzogni, tamenti perduti ni sta cambiando: il ritiro e il di-
da ottantenni. psicologa: “La (per esempio la ca- simpegno che hanno caratterizza-
Fra il primo e mania di sentirsi pacità di dialogare to il comportamento degli anziani
il secondo sono perseguitati è con gli altri). Il me- negli scorsi decenni stanno lenta-
passati pochi una delle difese
mesi: gli anziani psicologiche todo più usato è la mente tramontando. Aumenta in-
hanno seguito più usate dagli terapia di gruppo, vece il numero di pensionati che
una particolare anziani che che consente ai pa- non intendono affatto ritirarsi dal-
terapia. sono depressi”. zienti depressi di spe- la vita sociale: «Nei prossimi anni
rimentare parallela- vedremo la popolazione anziana
➡
mente la dipendenza spaccarsi in due blocchi. Da una
e l’autonomia, i due parte ci saranno le persone capaci
cardini sui quali si di inventare un invecchiamento di
muove tutta la psicologia tipo nuovo, attivo e impegnato.
degli anziani. Come funziona? Dall’altra resteranno gli anziani
Al Pio albergo Trivulzio la tera- che non sono riusciti ad abbrac-
pia è divisa in tre fasi: la prima è ciare il modello della partecipa-
formata da esercizi fisici (mirati al zione: saranno proprio loro i più
recupero di gesti abbandonati), la disadattati, dato che la società cer-
seconda è espressiva (si realizza- cherà solo gli individui capaci di
no in gruppo disegni sempre più restare psicologicamente al passo
Focus 81
? DOMANDE&RISPOSTE
Queste pagine sono a disposizione dei lettori. Poiché non è possibile
rispondere a tutti, daremo la preferenza alle domande di interesse più generale.
Le risposte sono preparate dalla redazione; nei casi in cui si è fatto ricorso
a un esperto, il suo nome è indicato. Non si danno risposte private. Scrivere
a FOCUS, Gruner und Jahr/Mondadori, Corso Monforte 54 - 20122 Milano.
Come fanno a decollare
i velivoli dalla portaerei?
Domanda posta da Davide Picchi di Rimini.
L’ aereo viene spinto da
una catapulta ideata,
nel modello oggi usato, da
C. Mitchell, della marina
britannica, e sperimenta-
to per la prima volta nel
1949 sulla portaerei Per-
seus. E’ composta da due
cilindri situati sotto il pon-
te di volo, all’interno dei
quali scorrono due pistoni.
Grazie a una scanalatura
praticata lungo i cilindri, i
due pistoni sono collegati
tra di loro da una specie
di pattino. Su questo è fis-
sato un gancio che, attra-
verso una fessura rettili-
nea, sporge sulla superfi-
cie del ponte e al quale
viene collegato l’aereo.
Velivoli in decollo dalla portaerei americana Saratoga.
Come è nato il premio Oscar?
Domanda posta da Sabrina Mangiafeno di Firenzuola (Fi).
N el 1927 gli esponenti
dell’industria cinema-
tografica Usa fondarono
l’Accademia delle arti e
della scienza del cinema.
All’inaugurazione fu pro-
posto un premio annuale
per il miglior film, regista e
attore, che non fosse però
costituito dalla solita cop-
pa. Un dirigente dell’Acca-
demia, Cecil Gibbons, di-
Focus 82
Al momento del lancio,
i pistoni sono spinti in
avanti dal vapore ad alta
pressione fornito dalle cal-
daie dell’apparato moto-
re della portaerei e la spin-
ta, attraverso il gancio,
viene trasmessa all’aereo.
I due cilindri hanno il dia-
metro di alcune diecine di
centimetri e sono lunghi
una sessantina di metri.
Un gruppo di valvole re-
gola la velocità di lancio a
seconda del tipo di velivo-
lo. Le catapulte più mo-
derne possono imprimere
anche agli aerei più pe-
santi accelerazioni supe-
riori di quattro volte a
quella di gravità.
segnò sulla tovaglia una
statuetta che stringeva al
petto una spada e la realiz-
zazione fu affidata allo
scultore George Stanley.
La leggenda vuole che, alla
prima premiazione, nel
1931, vedendo la statuina
una segretaria dell’Acca-
demia, Margaret Herrik,
abbia esclamato: «Ma so-
miglia allo zio Oscar!».
Perché il suono
è più veloce
nell’acqua
che nell’aria?
Domanda posta da Sandro
Magnano di Cavour (To).
N ei gas e nei liquidi la
tramissione dell’e-
nergia sonora avviene
con un’onda elastica: una
successione di compres-
sioni e rarefazioni del
fluido nella direzione di
propagazione del suono.
Immaginiamo di divide-
re il fluido in tanti strati
perpendicolari alla dire-
zione da cui proverrà il
suono. Quando il primo
strato è colpito dall’onda
sonora, ne assorbe l’ener-
gia comprimendosi. Rie-
spandendosi, cede l’ener-
gia al successivo, che a
sua volta l’assorbe com-
primendosi, e così via.
La rapidità con la qua-
le ogni strato si compri-
me e si riespande, e quin-
di la velocità di trasmis-
sione, dipende da una
proprietà del fluido, la
comprimibilità: meno lo
strato è comprimibile,
prima cederà l’energia al
successivo. Poiché l’ac-
qua è 10 mila volte meno
comprimibile dell’aria,
nell’acqua il suono si pro-
paga più velocemente
che nell’aria.
La statua
che viene
data a chi
vince
l’Oscar:
non è d’oro
ed è stata
scolpita da
uno scultore
di modeste
capacità.
Come vengono scelti
i Caschi blu dell’Onu?
Domanda posta da Daniele Lasi di Cagliari.
L a forza di intervento
dell’Organizzazione del-
le nazioni unite (i cosid-
detti “Caschi blu”) è costi-
tuita da reparti militari
tratti dagli eserciti dei sin-
goli Paesi aderenti all’Or-
ganizzazione, che sono 184.
E’ il segretario generale
dell’Onu che, di volta in
volta e secondo le neces-
sità, chiede ai governi dei
vari Paesi di mettere a di-
sposizione i reparti. I go-
verni, a loro volta, sono li-
beri di fornire o meno gli
uomini, il cui mantenimen-
to è comunque a loro cari-
co. Ogni reparto ha un co-
mandante della propria na-
zionalità, ma dipende poi
da un comandante genera-
Cosa accade se tutti
i pianeti sono allineati?
Domanda posta da Stefano Sciamanna di Roma.
LTerraenaliinfluenze gravitazio-
dei pianeti sulla
sono trascurabili ri-
spetto a quelle che già e-
sercitano Sole e Luna. Se
l’attrazione gravitazionale
della Luna provoca, per
esempio, una marea di due
metri, quando si aggiunge
quella del Sole (due volte
al mese), la marea aumen-
ta a tre metri. A questi tre
metri, la forza di tutti i pia-
neti aggiungerebbe al mas-
simo un decimo di milli-
metro. Venere, il pianeta
più vicino, esercita sulla
Terra una forza di marea
che è 30 mila volte più de-
le scelto dal segretario del-
l’Onu. Normalmente i re-
parti sono scelti tra quelli
meglio addestrati dei sin-
goli eserciti (in Italia: cara-
binieri, paracadutisti, lagu-
nari, bersaglieri, ecc.).
Quasi tutti i Paesi, com-
presa l’Italia, inseriscono
nei reparti soltanto uomini
che si offrono volontari. Le
forze dell’Onu hanno il
compito di far rispettare le
deliberazioni dell’assem-
blea e, in generale, di im-
pedire l’esplosione e l’al-
largamento di conflitti, di
interporsi tra le parti in
guerra, di aiutare le popo-
lazioni civili. Il casco è blu
perchè questo è il colore
della bandiera dell’Onu.
bole di quella della Luna.
Giove, il pianeta più gran-
de, una forza 200 mila vol-
te più debole. Anche gli ef-
fetti di tutti i pianeti insie-
me sul Sole sarebbero tra-
scurabili. La loro massa to-
tale è poco più di un mille-
simo di quella del Sole: al
massimo, il loro “tiro alla
fune gravitazionale” provo-
cherebbe una “marea sola-
re” di mezzo millimetro. Gli
allineamenti dei pianeti si
ripetono periodicamente:
gli ultimi si sono avuti nel
1805 e nel 1982. Il prossimo
allineamento completo si
avrà nel 2357.
COME FUNZIONA La caldaia a gas autonoma
per i termosifoni e il bagno
Ventilatore
Vaso di espansione
Elettrodo
accenditore
VALVOLA A TRE
VIE DI SCAMBIO
posizione
inverno/termosifoni
posizione
estate/rubinetti
Membrana
d’inversione
Gruppo membrana
riscaldamento
TERMOSIFONI
Il caldo a telecomando
U n solo bruciatore per
due diversi circuiti
di acqua corrente: ecco
il principio di base delle
caldaie moderne. L’acqua
per i termosifoni è riscal-
data nella camera di
combustione (in tubi detti
scambiatori di calore).
Da qui è convogliata
nella camera dove passa
la serpentina dell’acqua
dei rubinetti, che assorbe
il calore per via indiretta.
La membrana d’inver-
Quali sono gli
effetti dell’Lsd?
Domanda posta da
Scarico a Sandra Perini di Piacenza.
doppio tubo
L’ Lsd (dietilammide dell’
acido lisergico) è un
potente allucinogeno otte-
nuto da un fungo microsco-
pico della segale, l’ergot.
Pochi milionesimi di gram-
mo provocano effetti che
durano 8-10 ore: allucina-
zioni visive, bruschi cam-
Pressostato (controlla la biamenti di umore, distor-
direzione del flusso d’aria)
Camera stagna
sione delle percezioni, so-
pravvalutazione delle pro-
Scambiatore principale
prie capacità, manie di
persecuzione, aggressività
e desiderio di autodistru-
Camera di combustione zione. Salgono la pressio-
Elettrodo rivelatore
ne arteriosa e il battito car-
diaco e si può giungere al
collasso. Gli effetti afrodi-
Bruciatore gas siaci sono frutto delle allu-
cinazioni: difficilmente i
Scambiatore a serpentina drogati, in stato di semi-in-
per l’acqua dei rubinetti coscienza, possono avere
Valvola che regola rapporti sessuali. L’uso di
il flusso del gas Lsd, anche occasionale,
provoca la rottura dei cro-
PANNELLO DI CONTROLLO mosomi: i figli dei consu-
COLLOCABILE A DISTANZA matori possono nascere con
Segnali visivi Temperatura gravi malformazioni.
MANDATA
RITORNO
ACQUA CALDA
ENTRATA ACQUA FREDDA
GAS
USCITA
Tasti di Orologio
selezione programmatore
RUBINETTI
Cristalli della dietilammide
dell’acido lisergico (Lsd).
Come è nata
la parola “ciao”?
Domanda posta da
Francesco Matteoli
sione serve a escludere sul flusso del gas. La si dilata quando viene
di S.Croce sull’Arno (Pi).
momentaneamente i ter-
mosifoni quando l’acqua
ventilazione, infine, è
garantita da un doppio
riscaldata. La novità
più interessante (oltre Ino,lunsaluto “ciao”deriva da
antico saluto venezia-
calda scorre nei rubinetti.
D’estate la circolazione
è bloccata da una valvola
tubo che sfocia all’
esterno: attraverso il tubo
centrale escono i gas
alla possibilità di
programmare l’accensio-
ne) è la disponibilità
«s’ciavo», cioè «schia-
vo» (sottinteso: vostro),
con il quale si esprimeva ri-
che si aziona premendo della combustione, di un pannello di controllo guardo. Da “s’ciavo” a
un pulsante sul pannello mentre dall’intercapedine che, grazie a un collega- “s’ciao” a “ciao” il passo è
di controllo. Il gruppo tra i due tubi l’aria esterna mento via cavo, permette breve. L’espressione «schia-
membrana riscaldamento passa nella camera stagna, di accendere o spegnere vo vostro» o «servo vostro»,
verifica che ci sia sempre dove è mantenuta una la caldaia: un vantaggio comune secoli fa, si ritro-
l’acqua nella caldaia, per pressione più bassa di notevole, perché va, tra l’altro, nelle comme-
evitare il surriscaldamento. quella atmosferica. Il questo tipo di impianto die di Goldoni (1707-1793)
La temperatura è regolata vaso di espansione è si può collocare anche e nella formula germanica
da una valvola che agisce necessario perché l’acqua all’esterno. di cortesia «servus», che si-
gnifica la stessa cosa.
Focus 83
 Cosa succede quando
? DOMANDE&RISPOSTE si prende la scossa?
Domanda posta da Morgan di Finco di Vicenza.
Che cosa fa cambiare il colore alle Ihalnell’organismo
passaggio di elettricità
umano
l’organismo umano que-
sto provoca ustioni, che
statuette che prevedono il tempo? due effetti, la cui gra-
vità e le cui conseguenze
diventano mortali quan-
do riguardano organi vi-
Domanda posta da Maria Grazia Patrone di Pontedecimo (Genova). dipendono dal voltaggio, tali come il cuore, i pol-
dalla durata e dai tessuti moni o il cervello.

Ligroscopio
a statuetta marcatem-
po è un rudimentale
(dal greco hy-
gros=umido e skopàio=os-
servo), cioè uno strumento
per valutare approssima-
tivamente l’umidità am-
bientale. La statuetta è ri-
vestita da cristalli di cloru-
ro di cobalto, che hanno la
proprietà di assorbire il va-
por d’acqua presente nell’
aria, cambiando colore.
Questi cristalli appaio-
no dunque azzurri quan-
do l’atmosfera è secca, ro-
sa quando è umida. Poi-
ché quando il tempo volge
al bello l’aria è solitamen-
te secca, mentre quando
volge al brutto è umida, la
statuetta dà un’indicazio-
ne grossolana del tempo
che farà.
attraversati. 1) Contra-
zioni muscolari. Poiché
normalmente i muscoli si
muovono grazie anche a
elettricità di origine bio-
chimica, il passaggio di
una forte scarica provoca
contratture violente e
spasmodiche, fino alla lo-
ro paralisi e alla morte
per asfissia e arresto car-
diaco. 2) Ustioni. La cor-
rente elettrica riscalda i
corpi che attraversa. Nel-
Le correnti alternate
con una frequenza supe-
riore ai 40 Hertz (40 oscil-
lazioni al secondo) e con
un potenziale di oltre 250
Volt sono le più pericolo-
se. Il percorso mano de-
stra-mano sinistra è ri-
schioso perché attraversa
il cuore. Di più ancora il
percorso capo-tronco, che
può interessare il bulbo
respiratorio, posto nel
cervello.

Sopra, cristalli di cloruro di cobalto. A sinistra,

Quali sono le origini
una scultura ricoperta della stessa sostanza.
della lingua sarda?
Domanda posta da Giorgio Moretti di Bolzano.
Che cosa ha causato le glaciazioni?
Domanda posta da Ermanno Cenedese di Treviso. Ifrancese,
l sardo è una lingua neo-
latina (come italiano,
rumeno, spa-

Iprecisione
geologi non sono anco-
ra riusciti a stabilire con
quali fenomeni
hanno determinato la gran-
Perché sotto gli occhi
si formano le borse?
Domanda posta da Romolo Gessi di Forlì.
de espansione dei ghiac-
ciai polari e di quelli alpini
che si è verificata più volte
nella storia della Terra, an-
che perché essa non è sta-
ta sempre uguale in tutte
le zone del globo.
Dall’esame di resti fos-
sili, basato sulla presenza
in essi di isotopi dell’ossi-
geno, si è potuto tuttavia
stabilire la periodicità con
la quale si sono verificate
le glaciazioni e si è notato
che esse coincidono con
variazioni nell’eccentricità
dell’orbita terrestre intor-
no al Sole e con variazioni
nell’inclinazione dell’asse.
In particolare, si è scoperto
che i ghiacciai si espando-
no per un arco di tempo di
circa 90 mila anni per ri-
dursi poi nell’arco di soli
10 mila-20 mila anni. Per
spiegare questo brusco ca-
lo, si è ipotizzato che, cre-
scendo, il peso dei ghiac-
ciai faccia sprofondare la
crosta terrestre dei conti-
nenti nel mantello.
La parte superiore dei
ghiacciai viene così a tro-
varsi in una zona più bassa
e quindi più mite, che pro-
voca lo scioglimento. Se-
condo alcuni, in questo
momento il clima della
gnolo, portoghese), nata
cioè dalla fusione del lati-
no dei conquistatori ro-
mani con le parlate locali.
In sardo, per esempio,
l’articolo su/sa, proviene
dal pronome latino ip-
sum/ipsa (“egli stesso”).
Grazie alla situazione
geografica della Sarde-
gna, più isolata e quindi Scritte in lingua sarda
su un muro in Sardegna.
meno sottoposta a in-
fluenze straniere, il sardo cessive, lo spagnolo ha
è la lingua neolatina che è avuto un ruolo prepon-
rimasta più vicina alla ba- derante. Dal 1327 al 1720
se originaria. Vi si trova- la Sardegna è stata infatti
no ancora elementi di dominata alla Spagna e lo
greco (soprattutto nei no-
mi geografici, come Ol-
spagnolo era lingua uffi-
ciale nei tribunali e nelle
bia) e di punico (Maco-
mer viene da maqom, che
scuole. Vocaboli come
ventana (“finestra”) o ca-
significa città). lentura (“febbre”), tutt’o-
Tra le lingue straniere ra in uso, sono stati adot-

Lpoesono
borse sotto gli occhi
determinate do-
i 45-50 anni da due
adeguatamente, “casca”;
nel secondo viene “gon-
fiata” dal deposito adipo-
Terra si troverebbe in una
fase interglaciale, cioè tra
due glaciazioni.
che hanno influenzato il
sardo nelle epoche suc-
tati dal sardo proprio in
quel periodo.

possibili modificazioni so. Nell’uno e nell’altro

delle palpebre inferiori: la
diminuzione del “tono”
dei muscoli delle palpe-
bre oppure il deposito al
loro interno di cellule di
grasso. Nel primo caso la
pelle, non più sostenuta
caso l’unico rimedio è la
blefaroplastica, l’inter-
vento sulle palpebre che
costituisce spesso la pri-
ma richiesta di chirurgia
estetica da parte delle
donne di una certa età.
Perché la cipolla fa lacrimare?
sostanza presente in strati
Domanda posta da Paola Santorio di Soccavo (Napoli). diversi, l’enzima allinasi. Si
N ella cipolla sono pre-
senti delle molecole
che contengono uno o più
furi organici. Quando la ci-
polla viene tagliata o
schiacciata questi solfuri si
genera così un olio volatile
fortemente irritante per gli
occhi, che quindi provoca
atomi di zolfo: sono i sol- combinano con un’altra la lacrimazione.

Focus 84
 ☞ H I G H T E C H
DALL' ITALIA E DAL MONDO
Quando il gioco si
fa duro, meglio...
Un pallone
sempre
in forma
Vunaaimpressa
più lontano, a parità di forza
con il tiro, mantiene
traiettoria più precisa, dura
più a lungo e, soprattutto, non si
deforma nei duri impatti imposti
dal gioco del calcio. E’ il pallone
Act Four, ideato dai laboratori
della Uhlsport, che grazie a una
rivoluzionaria pluricamera d’aria
e all’innovativa disposizione
delle sezioni, protette da due
brevetti internazionali, ha
finalmente risolto il problema
della deformazione della sfera.
La deformazione del pallone è
infatti uno dei piccoli-grandi
A cura di Mariella Sandrin con M. Maggiore, A. Mazzucchelli, L. Valtorta
problemi tecnici del gioco del
calcio e anche quelli più moderni,
che per robustezza e leggerezza
sembravano aver raggiunto
il massimo del progresso
possibile, vanno soggetti a
deformazioni anche del
Una televisione da passeggio
P asseggiare nei boschi senza per-
dersi “Beautiful”? O fare footing
guardando le partite? Con Virtual Vi-
sion Sport anche i videodipendenti
più accesi, quelli che non si alzereb-
bero mai dalla poltrona, non hanno
più alcuna scusa. Poco più grande
di un walkman, questo televisore por-
tatile trasmette infatti immagini e
suoni direttamente a un paio di oc-
chiali da sole. Prodotta da Rowi Ita-
Focus 86
cinquanta per cento in occasione
dei colpi che ricevono. Questi
inconvenienti sono ben noti
ai calciatori e spesso aumentano
man mano che procede la partita.
L’ottimizzazione del rimbalzo e
nel tiro, e la controllabilità della
traiettoria sono tra i risultati
ottenuti con nuovissimo Act Four
grazie all’uniformità del passaggio
dell’aria nella pluricamera.
Per i calciatori più giovani,
Uhlsport ha invece creato
i palloni Light e Ultralight, più
leggeri rispetto ai modelli
normali (350 grammi il primo e
290 il secondo) ma sempre
conformi alle disposizioni Fifa.
Questi palloni sono importati
da Gartner (tel. 0472/76.54.98) e
costano rispettivamente 158 mila Ecco le differenze tra la camera d’aria tradizionale (a sinistra) e Act
lire (Act Four), 45 mila (Light) Four: la prima è deformata dall’impatto, nella seconda la forza d’urto
e 40 mila lire (Ultralight). si scarica solo sul settore interessato e il pallone conserva la sfericità.
Lo scarpone sintetico
liana (tel. 02/82.59.304), questa
tv miniaturizzata è disponibile in
Tutto di
plastica G razie a un nuovo materiale
sintetico, chiamato Grillamid,
leggerissimo, flessibile al freddo
due versioni (per l’occhio destro e Interamente
per il sinistro) e costa circa 2 mi- realizzato e inattaccabile da raggi UV, è na-
lioni e 150 mila lire. con una ta una nuova linea di scarponi
nuova da montagna interamente in pla-
plastica, stica, dalla tomaia alla suola, dal-
pesa la scarpetta allo scafo. Lo scafo
solotanto interno ha una forma avvolgen-
un te, particolarmente nella zona
chilo e delle dita, e la scarpetta interna
300 permette una grande aerazione,
mentre la suola, in gomma vul-
canizzata con tacco, è adatta a
Piccolo è bello terreni fangosi e scivolosi So-
no importati da Promark (tel.
Occhiali speciali e mini tv,
poco più grande e poco più 0423/62.12.42) e il modello
pesante di un walkman. Comprex, nella foto, costa 399
☞ H I G H T E C H
Per camminare sulla
neve delle Alpi
C ostruite in alluminio e do-
tate anche di due ramponi
in acciaio inossidabile, sulla
punta e sul tallone, per assicu-
rarsi una maggiore trazione du-
rante la falcata, queste racchet-
te da neve sono simili a quelle
dei vecchi pellirosse, ma molto
più tecnologiche e adatte an-
che a terreni sconnessi e a
traversate di pendii.
Prodotte dalla Tubbs,
costano al pubblico dalle 440
alle 490 mila lire, secondo il
modello. Per ulteriori infor-
mazioni, G.B. International
(telefono. 0423/66.50.18).
Così la radio
cambia forma
U na radio a forma di radio?
Il designer Philippe Starck
probabilmente ha pensato
che fosse un’idea vecchia e
un po’ troppo banale, tanto che
propone una radio tascabile
completamente nuova, di
forma conica (nella foto sotto),
originale anche nel nome:
Oyé Oyé. Commercializzata
da Saba, ha una sola gamma
d’onda (FM) e costa soltanto
29 mila lire. Per ulteriori
informazioni: Thompson Italia,
telefono 02/48.41.43.30.
disponibili in due
arcobaleno e con
Guardarsi anche alle spalle
P oter controllare gli avversari
una discesa su una pista di sci, sen-
za doversi voltare, rischiando di
perdere preziosi secondi, può es-
sere molto utile. Ora è anche faci-
Non solo per giocare Sopra, il lettore per CD interattivi.
Occhio Basta collegarlo al televisore per giocare e consultare enciclopedie.
al peso
Uno dei
modelli in
alluminio
Metti un CDI nella tua tv
e ramponi
in acciaio
B asta collegarlo al proprio
televisore e inserire un
CD per incominciare a giocare.
attraverso la linea telefonica.
E’ il CDI 450, il nuovissimo
lettore per CD interattivi prodotto
inossidabile Oppure per vedere film e video dalla Philips (per ulteriori
della Tubbs. musicali, consultare una informazioni: numero verde
Nella scelta del fornitissima enciclopedia 167-82.00.26). Con un catalogo
modello occorre elettronica e, in un prossimo di oltre 150 titoli già disponibili
considerare futuro, fare la spesa grazie ai e in continuo sviluppo, il lettore
il peso di chi servizi di tele-shopping veicolati costa circa 890 mila lire.
Al cinema in casa propria Una giacca
R iprodurre in casa le stesse so-
norità e gli effetti speciali del-
di vedere al meglio anche film
molto spettacolari, come Total che “respira”
le migliori sale cinematografiche?
Oggi tutto questo è
possibile grazie al
Recall e Jurassic Park. Cinesco-
pio ultrapiatto, tecnologia antiri-
flesso, visualizzazione sullo scher-
insieme a voi
nuovo apparecchio
Futura Sound 72 SF
mo di tutte le funzioni e
99 canali memo- N ei nostri polmoni l’aria ha
una temperatura di circa
36 o 37 gradi. Se quella esterna
PL di Normende. Il rizzabili completa-
nuovo sistema di no il quadro di scende sotto i 20 gradi,
avvertiamo una sensazione di
circuitazione questo televisore freddo. Perché non riutilizzare
Dolby Surround che costa circa due con intelligenza questo calore
Prologic, unito a milioni e mezzo. sprecato? Ci ha pensato la
due amplificatori Per informazioni Ellesse con Magic Air, una
stero 2x40 watt, vi telefonare allo 02/ giacca con camera d’aria all’
permetterà infatti 48.41.43.30. interno. Basta immettervi due
o tre soffi d’aria, per aumentare
per qualche tempo la tempera-
tura interna. Costa circa 550
mila lire. Per informazioni:
Occhiali... Hammer Italia (tel.
retrovisori 02/49.87.856).
I G-Man sono Bella e utile
versioni: con Uno dei modelli
lenti a riflesso di Magic Air, la
giacca che si
lenti azzurre. riscalda
col fiato.
durante una corsa ciclistica o
le, grazie agli occhiali da sole G-
Man, dotati di due specchietti re-
trovisori applicati ai lati della mon-
tatura. Importati da General Buil-
ding (tel. 02/44.72.891), costano cir-
ca 40 mila lire.
☞ H I G H T E C H
Doppio taglio? Per tenere sotto
No, molto di più controllo anche il
I battito cardiaco
l sistema a doppio taglio dei
rasoi elettrici non è più
una novità. Ma nel Roltronic
Pro 8835 la lama non scorre
avanti e indietro oppure con
movimento circolare come
nei vecchi e collaudati
sistemi, ma si muove in senso
ellittico, quindi in senso
circolare e orizzontale. La
lamina viene protetta da una
copertura scorrevole a serranda,
che funziona anche da
interruttore e che, quando si
richiude per lo spegnimento,
protegge sia la lamina
che la lama radente.
Prodotto dalla Grundig (tel.
0461/89.31.31), ha una
ricarica veloce in 60 minuti e
un tagliabasette particolarmente
largo e facilmente estraibile.
Costa circa 300 mila lire.

Un orologio molto sportivo

Notebook leggero ed ergonomico
P iccolo, leggero (pesa meno di due
chili) e maneggevole, il Versa S
della Nec (tel. 02/48.41.51) è l’ultimo
nato della serie dei Notebook. E’ sta-
to pensato per coloro che sono sem-
pre in viaggio e ha un ingombro così
ridotto da poter essere sistemato in
qualsiasi valigetta o cartella porta-
documenti. Facile da usare grazie al-
la sua combinazione fra dimensioni
U tilissimo per tutti gli sportivi
che vogliono fare del sano
esercizio fisico, l’orologio-
cardiofrequenzimetro riporta
sul suo display a cristalli liquidi
il battito cardiaco trasmesso
dalla cintura toracica posizionata
al petto. Infatti l’allenamento
aerobico non è, e non deve
essere uguale per tutti, ma varia
a seconda dell’età e del proprio
passato sportivo. Per esempio,
un signore di 70 anni avrà una
frequenza cardiaca utile
compresa fra i 90 e i 112 battiti
al minuto, un giovane di 22 tra
119 e 148. Superare la propria
frequenza cardiaca utile non
contenute, grande tastiera e piccolo
schermo, ha una memoria di 4 MB,
espandibile a 12 MB, ed è dotato di
una tastiera ergonomica che con-
sente l’appoggio del palmo della ma-
no, mouse e floppy disc standard.
E’ disponibile in versione monocro-
matica (circa 4 milioni di lire, Iva e-
sclusa) o a colori (circa 8 milioni di li-
re, Iva esclusa).
serve e può essere pericoloso. Un
segnale acustico scatta qualora
questa soglia venga superata.
Grazie a un interfaccia (che costa
un milione, Iva inclusa), l’orologio
può essere collegato a un
computer Ms-Dos o Macintosh,
che “trasformerà” il battito in
una specie di elettrocardiogramma
per verificarne l’andamento.
Importato dalla M&M (tel.
051/61.31.962), il modello Polar
Tester (nella foto) è il più
completo e costa 768 mila lire,
Iva compresa. Ma l’M&M
importa anche modelli più
semplici, come il Polar Favor,
che costa 238 mila lire.
Un set per
l’igiene orale
P er un’igiene orale corretta e si-
cura, la Philips ha studiato una
gamma completa di prodotti inno-
vativi per la salute dei denti e del-
le gengive (nella foto). Come il nuo-
vo spazzolino a doppia azione, lon-
gitudinale e trasversale, approvato
dall’Associazione nazionale denti-
sti italiani. Dental Center HP 700,
il set completo, è in vendita a cir-
ca 240 mila lire. Per informazioni:
Eidos (tel. 02/89.00.870).

Focus 90
✎ GIOCHI&CITAZIONI
CRUCINUMERI
Nelle caselle dello schema riprodotto qui sopra non vanno scritte lettere ma nu-
meri che, per lo più, costituiscono gli anni degli avvenimenti indicati nelle varie
definizioni. Per facilitarvi vi siamo, di seguito e in ordine progressivo, i numeri che
dovrete usare: 1 - 1 - 4 - 7 - 15 - 37 - 59 - 67 - 70 - 74 - 330 - 509 - 537 - 600
- 1174 - 1183 - 1337 - 1503 - 1533 - 1564 - 1571 - 1661 - 1798 - 1806 - 1908.
Orizzontali: A. I tartari conquistano Verticali: A. Ha inizio la guerra dei
Mosca e la distruggono - E. Saladino cent’anni tra Inghilterra e Francia - B.
conquista la Siria - I. Il numero dei I goti assediano Roma - C. Tito con-
papi che assunsero il nome di Valen- quista e distrugge Gerusalemme - D.
tino - L. Costantino consacra la nuova Pace di Costanza tra Federico Barba-
capitale dell’impero, Costantinopoli rossa e i Comuni - E. Disfida di Bar-
- M. Nasce a Pisa Galilei - N. Pompeo letta tra italiani e francesi - F. Muore il
reprime la pirateria nel Mediterraneo cardinale Mazarino, che era suben-
- O. Antonio sposa Cleopatra - P. Giu- trato a Richelieu - G. Inizia la terza
seppe Bonaparte, fratello maggiore guerra mitridatica - H. Nasce Lucio
di Napoleone, diviene re di Napoli - Anneo Seneca - I. Nasce a Torino
Q. Teodorico conquista la Provenza, Massimo d’Azeglio - N. Nell’Asia cen-
togliendola ai burgundi - R. Il numero trale sorge il regno dei chasari - P. Il
delle vertebre cervicali - S. Enrico VIII numero degli anni di pontificato di
sposa Anna Bolena e viene scomuni- Gregorio XVI - Q. Nasce a Padova lo
cato da Clemente VII - T. Muore a storico Tito Livio - S. Il numero dei ca-
Bordighera Edmondo De Amicis. pitoli dell’epistola di Giuda.
L’uomo, questo sconosciuto
L’uomo diventerà migliore solo L’uomo è un animale sociale che
quando gli mostrerete come è fatto. in realtà detesta i suoi simili.
Anton Cechov (1860-1904), scrit- Eugène Delacroix (1798-1863),
tore russo. pittore francese.
Nella vita abbondano i maschi, ma La gente mi ha sempre interessato,
scarseggiano gli uomini. ma non mi è mai piaciuta.
Bette Davis (1908-1990), attrice William Somerset Maugham
statunitense. (1874-1965), scrittore inglese.
Non c’è adulto che non sia, esami-
nato bene, nevrotico.
Jorge Luis Borges (1899-1986),
scrittore argentino.
Quando uno è contento di se stes-
so, ama l’umanità.
Luigi Pirandello (1867-1936), scrit-
tore e commediografo.
Ciascun uomo è un’umanità, una
storia universale.
Jules Michelet (1798-1874), stori-
Bette Davis co francese.
Focus 92
IMAGE TEST
Da quante aree è formata la figura
riprodotta qui sopra?
REFLEX
Dalla freccia parte un
raggio che deve col-
pire, in una sola vol-
ta, tutti i bersagli di-
sponibili sullo sche-
ma. Il raggio si riflette
quando colpisce una
parete o uno spec-
chio con un angolo
di 45°; in qualsiasi al-
tro caso viene assor-
bito. Anche i buchi
neri assorbono il raggio. Quando il
raggio colpisce un bersaglio, lo at-
traversa continuando la sua corsa.
Disporre lungo la traiettoria del rag-
William Somerset Maugham
Il genere umano, che ha creduto e
crede a tante scempiaggini, non cre-
derà mai né di non saper nulla, né
di non essere nulla, né di non avere
nulla da sperare.
Giacomo Leopardi (1798-1837),
poeta.
L’uomo moderno vive nell’illusio-
ne di sapere ciò che vuole, mentre,
in realtà, vuole soltanto quel che ci
si aspetta che voglia.
Erich Fromm (1900-1980), psicoa-
nalista tedesco.
TENTRIX
Bisogna collocare nello schema i cin-
que elementi che sono dati sopra, in
modo da completarlo. E’ permesso
ruotare i pezzi, ma non invertirli.
gio un altro specchio, in modo da de-
viarne il percorso e colpire tutti i quat-
tro bersagli in un colpo solo. Tutti e
due gli specchi andranno utilizzati.
Gli uomini si distinguono per ciò
che mostrano e si assomigliano in
ciò che nascondono.
Paul Valéry (1871-1945), poeta
francese.
L’uomo: un miracolo senza interesse.
Jean Rostand (1894-1977), biologo
francese.
L’uomo è, sopra tutto, un animale
accomodativo. Non c’è turpitudine
o dolore a cui non s’adatti.
Gabriele D’Annunzio (1863-1938),
scrittore.
Niente è così comune come il desi-
derio di essere eccezionale.
Oliver Wendell Holmes (1809-
1894), scrittore statunitense.
L’uomo: il primo animale domestico.
Richard Thurnwald (1869-1954),
antropologo austriaco.
Nessuno è del tutto nobile, né del
tutto degno, né del tutto coerente.
H. G. Wells (1866-1946), scrittore.
CRUCI-FOCUS
Molte delle parole contenute in questo cruciverba sono tratte, come vedrete,
da articoli pubblicati negli ultimi numeri di “Focus”.
Orizzontali: 1. Premio Nobel per la Verticali: 1. Lo sono capodoglio e
pace nel 1978, con Sadat - 6. Basso megattera - 2. Pregiato legno di color
equipaggio di nave mercantile - 11. nero - 3. L’uomo ne ha circa cento-
Una delle conifere più diffusa sulle mila, ma ne conosciamo solo 2.600 -
Alpi - 13. Quella in bioccoli è grezza 4. Andata - 5. Termine di paragone -
- 14. L’Ente per la ricerca nucleare e le 6. Punzone della Zecca - 7. Il lago
energie alternative - 15. Seguono la lombardo formato dall’Oglio - 8. Sono
“R” - 16. Ente nazionale idrocarburi - in testa per inquinamento col biossido
17. Un sentimento che divide - 18. Il di carbonio - 9. Coda di canguro -
numero delle zampe della blatta 10. Brevissimi spazi di tempo, istanti -
orientale - 19. Un secco rifiuto - 20. 12. Sono allo stesso tempo freno e
Qui la flotta di Ottaviano sconfisse
quella di Antonio e Cleopatra - 21. Il
virus informatico più diffuso in Italia -
volante del cavaliere - 15. Corona
poetica - 17. Un gas estremamente
tossico per la vegetazione - 18. Una
22. La Luna degli inglesi - 23. Forma- persona come un’altra... 20. L’arteria
zione patologica a contenuto liquido più grossa e più importante del corpo
o gelatinoso - 24. Fa inquadrature per umano - 21. Volta poetica - 22. In
dipinti - 26. Triste, malinconico - 27. questo è presente un lievito che se-
Lago prealpino, detto anche Cusio - cerne la zimasi - 23. Nubi piccole,
29. Salita dura e malagevole - 30. Pe- bianche e filamentose - 24. Pallidissi-
gno - 31. La targa di Sondrio - 32. mo - 25. Per la testa dei più nobili -
Piccolo difetto - 33. In un noto pro- 26. Il biologo dell’ereditarietà auto-
verbio sono con le mogli dei paesi somica recessiva - 28. Pazzie - 30. Lo
tuoi - 34. Seicentocinquanta romani - sono certe riserve delle banche cen-
35. Nota musicale - 36. Un Max, no- trali - 31. Raggiunse il Polo sud un
to matematico tedesco - 37. Un “fon- mese dopo Amundsen - 33. La città
do comune” - 38. Fattezze del volto che ha dato i natali a Beethoven - 34.
umano - 40. Il suo succo ci dà il più Presenti per le feste - 36. Un parente
semplice degli inchiostri simpatici - - 37. Materiale plastico per le bottiglie
41. Infiammazione che interessa di- - 38. Il monogramma della Massari -
verse parti dell’orecchio. 39. Adesso per Trilussa.
SEQUENZE
PARATO - AMBO - MARCITO - CANDORE
Quale delle seguenti parole continua la serie?
CANDELA, PIENO, RUOTA, FARINA
Sport
Volare alto
Pallavolisti italiani (qui sotto e a
centro pagina,il famoso Andrea
Lucchetta) in azione. In una partita
di cinque set un giocatore di grande
livello perde anche 5 chili di peso.

La pallavolo

Volley boom I
n Italia è, tra tutti gli sport, al
secondo posto per numero di
praticanti, al terzo per fattu-
è diventata rato, e addirittura al primo
per numero di vittorie in campo
una passione internazionale. Eppure, della pal-
lavolo, su televisioni e giornali si
nazionale parla poco.
Qualche titolo, non di più, in oc-
casione delle ripetute vittorie ai
campionati mondiali ed europei, partite dei play-off, la fase finale
o all’indomani della conquista del- del campionato, una squadra co-
le più prestigiose coppe interna- me il Gonzaga Milano è costretta a
zionali per squadre di club. Qual-
che trafiletto, non di più, all’avvio
cercarsi tribune più vaste di quelle
usuali e arriva a radunare diecimi-
del campionato italiano, che pure è
paragonato a quello che la Nba
la persone sugli spalti del Forum di
Assago. «Certo, negli ultimi due
americana è per il basket mondia-
le. Eppure i palazzetti fanno sem-
pre il pieno di pubblico e, per le
anni, la recessione ha colpito anche
il volley, ma una squadra di serie A
con ambizioni di vittoria non costa

▼
Focus 94 Focus 95
Uno sport che si avvia a diventare ricchissimo: il settore maschi le fattura in Italia oltre 100 miliardi all’anno
▼
meno di 7 o 8 miliardi all’anno e,
anche per una squadra più mode-
sta non si spendono meno di due
miliardi di lire», dice Daniele Ri-
pamonti, avvocato, esperto di dirit-
to sportivo, da quest’anno presi-
dente proprio del Gonzaga Vol-
ley Milano. Il volley a più alto fat-
turato è quello maschile (100 mi-
liardi all’anno), ma il più giocato è
quello femminile. Del milione e
293 mila italiani che praticano la
pallavolo solo il 40 per cento è
composta da maschi. Le donne che
giocano “ufficialmente”, che sono
cioè tesserate, sono ben 114 mila.
Perché tanto entusiasmo? In ef-
fetti Il 53 per cento delle intervi-
state nell’indagine PGS “Sport di-
mensione donna” ha indicato pro-
prio nella pallavolo lo sport più
adatto alle ragazze, dopo la danza,
mentre il 74 per cento delle inter-
vistate lo ha citato come lo sport
più spesso praticato. E se la base
del volley femminile è in fondo
Per bambini e
per bagnanti
L● Mini-volley
a pallavolo ha anche diverse
varianti. Ecco le principali.
E’ la pallavolo per i più piccoli,
e coinvolge ragazzi e ragazze
fino ai 13 anni. La rete è posta
a un’altezza inferiore, ma tutto
il resto rispecchia il gioco dei
grandi. Già intorno ai 10 anni
questa è una attività capace
di sviluppare soprattutto le ca-
pacità psico-motorie, la coor-
dinazione e il carattere dei mi-
ni-giocatori. Quasi tutte le 4
mila società italiane organiz-
zano ogni anno corsi di mini-
volley: per avere il nome delle
società della propria città ci si
può rivolgere alla Federazione
italiana pallavolo (Fipav).
Quest’anno sono state anche
aperte le Lucky Volley School,
scuole di pallavolo (a paga-
mento) organizzate da due
campioni come Giancarlo Da-
metto e Andrea Lucchetta: so-
no previsti corsi di avvicina-
mento al volley per bambini e
bambine di 8-11 anni, corsi ba-
se per allievi della scuola me-
dia inferiore, corsi di specializ-
zazione per i più grandi che ab-
biano già buone capacità tec-
niche. Sulla quota di iscrizione
di ogni allievo, duemila lire ven-
gono assegnate alla Lega ita-
liana per la lotta contro i tu-
mori per l’assistenza di bam-
bini colpiti da neoplasie. Per
Focus 96
formata dalle circa 6 milioni di sco-
lare e studentesse delle elementa-
ri e delle medie (nell’ora di ginna-
stica la pallavolo l’ha sempre fatta
da padrone) non è davvero male il
vertice della piramide: la squadra
di Matera ha per esempio vinto l’
anno scorso la Coppa dei Cam-
pioni per squadre di club. «Quan-
do gioco a pallavolo mi muovo
con gesti armoniosi e consapevoli.
Mi sento bella, sana e forte», ha
risposto una ragazza intervistata
nel corso dell’indagine PGS. Le
motivazioni sono di tipo aggrega-
tivo e sociale (per esempio: la ne-
cessità di incontrare altre perso-
ne, molto forte nella fascia giova-
nile, dove si concentra il maggior
numero delle pallavoliste), oltre
che la voglia di divertirsi e di valo-
rizzare il proprio corpo, renderlo
Due giocatrici su una
spiaggia della California.
adesso sono in funzione le
Lucky Volley School a Pisa,
Reggio Emilia, Pordenone, Pie-
monte Est, Vicenza, San Donà.
Informazioni: 011/95.80.084.
● Beach-volley
E’ la pallavolo da spiaggia. Si-
mile alla pallavolo “indoor”, con
tanto di cambio-palla e time-
out, vede su un campo di e-
guali dimensioni due giocatori
per squadra, contro i sei della
pallavolo classica. La palla può
essere colpita con una qual-
siasi parte del corpo, dalle gi-
nocchia in su. E’ consentito al
giocatore “trattenere” per qual-
che frazione di secondo la pal-
la, evento invece punito dalla
pallavolo tradizionale. Anche la
palla è particolare: più sgon-
fia, con una superficie di pelle
scamosciata e non del tutto li-
scia, così da consentire una
miglior presa con le dita.
più sano, efficiente, attraente. «Da
non trascurare è poi il fatto che il
volley è l’unico sport di squadra
in cui non esiste il contatto e lo
scontro fisico con l’avversario. La
rete è una barriera invalicabile e
l’aggressività -come in genere pre-
ferisce la donna, e come predili-
gono i genitori nel momento di in-
coraggiare o scoraggiare i propri
figli a esercitare un certo sport-
può essere solo sublimata nelle
azioni di gioco», dice Ripamonti.
«La pallavolo esalta le caratteri-
stiche fisiche e psichiche della don-
na», aggiunge il dottor Claudio
Benenti, medico sportivo ed ex na-
zionale di pallavolo. Il fisico della
pallavolista ideale è longilineo, do-
tato di una muscolatura
lunga e di una bassa
percentuale di grasso
corporeo (il 18-20 per cento contro
il 22-30 per cento che si riscontra
nelle donne più sedentarie), e gio-
cando non si rischia di ritrovarsi
con polpacci o spalle ipertrofiche,
come succede in altre discipline:
«Il volley sviluppa capacità atleti-
che senza tradire la femminilità,
anzi contribuisce a dare al corpo li-
nea e armonia», dice Benenti.
Quali sono le doti del buon pal-
lavolista? «Se per il piacere di gio-
care sono sufficienti un minimo di
capacità motorie e coordinative,
per emergere a livello di massima
divisione bisogna anche ovvia-
mente essere alti», dice Benenti.
«Al di sotto del metro e 80 in cam-
po femminile, e del metro e 90 in
quello maschile, salvo eccezio-
ni, non vale la pena di perde-
re tempo. A pallavolo si sal-
ta, ci si arrampica in aria per
schiacciare la palla oltre la rete, o
per bloccare le schiacciate delle
avversarie, e la statura è fonda-
mentale». Doti essenziali sono
quelle psicologiche: «Se non si cre-
de in se stessi, e se manca nel con-
tempo anche il senso del collettivo,
a pallavolo non si vince. Non esiste
il pareggio, non è uno sport a tem-
po, mancano lo scontro fisico o la
corsa sfrenata come valvola di sfo-
go della tensione che si va accumu-
lando: a queste condizioni basta
niente per rompere l’equilibrio
psico-fisico del giocatore». Pro-
prio per questo, come rovescio
della medaglia, con il volley è pos-
sibile formare il carattere di un
adolescente, plasmarlo con il la-
voro collettivo, i rapporti quoti-
diani con l’allenatore e le compa-
gne, gli obiettivi comuni della
squadra nei quali si stempera l’in-
dividualismo del singolo.
«I valori che la pallavolo espri-
me e persegue», spiegano Giancar-
lo Lehner e Gianfranco Briani, e-
sperti di comunicazione, «sono so-
▼
lidarismo e mancanza di eroi... la
Facile e salutare
A fianco, Claudio Benenti,
medico sportivo ed ex
pallavolista. “Uno sport che
si può cominciare già dopo
qualche ora di lezione”.
Più importanti,
più costosi
A fianco, Daniele
Ripamonti, dirigente.
“Uno sponsor non
riesce a coprire che
il 25 % del bilancio”.
Ginocchiere
& gomitiere
M inima l’attrezzatura
tecnica necessaria. La
palla regolamentare, con le
cuciture vulcanizzate, costa
130 mila lire. Per proteg-
gersi in occasione dei fre-
quenti tuffi ci sono le ginoc-
chiere (23 mila lire) e,
meno usate, le gomitiere
(20 mila lire), in cotone ela-
sticizzato e imbottito. Pro-
tezione anche per le dita:
una confezione di 10 para-
dita costa 10 mila lire. Le
scarpe sono basse e piutto-
sto leggere, dotate di una
talloniera speciale per as-
sorbire il microtrauma delle
ricaduta al suolo dopo muri
e schiacciate. La suola è in
lattice trasparente, al fine
di non segnare il parquet
di gioco. Costano dalle 140
alle 200 mila lire.
C’è anche la malattia
professionale: è la
spalla del lanciatore
rotazione dei giocatori in campo,
▼

che cambiano di ruolo in conti-

Il Gotha
nuazione, è la metafora atletica del volley
della pari dignità delle persone... Un attacco: all’
l’atleta è sempre costretto a unire alzata segue la
schiacciata.
l’individualismo e l’altruismo». Oltre all’Italia,
E l’allenamento? Per vincere le squadre più
non basta giocare a pallavolo. forti sono
«Nella preparazione al volley c’è Russia, Brasile,
poca corsa lunga, tanti scatti brevi Cuba, Olanda.
e intensi, tanto esercizio con
i pesi per aumentare la for-
za esplosiva delle gambe e
delle braccia, e infinite ripe-
Un semplice regolamento pari basta però un punto di
vantaggio.
tizioni del gesto tecnico, del- rotazione dei giocatori ● Ogni squadra può tocca-
la schiacciata e della rice- re la palla tre volte. Al terzo
zione», dice il dottor Be- tocco deve però mandarla
nenti. Quasi assenti i traumi line oltre la rete.
da scontro, gli infortuni ti- zio a lim ● Una squadra realizza il
vi i te
pici del volley sono la di- ser punto quando, effettuata la
storsione della caviglia (più battuta, fa cadere la palla
raramente del ginocchio) in nel campo avversario;
a
fase di caduta dopo un mu- rete line co oppure quando
ro o una schiacciata, e pro- a t t ac l’avversario
linea d’ getta la
blemi alle articolazioni del- 9 m d o
18
centrale l
i i f on palla fuo-
le dita in seguito a un con- ne ad io
24 m
m
ad
i l ine s e rviz ri campo o
tatto imperfetto con la palla. lat i commette un’in-
o ad
Le patologie da sovraccari- are 9m frazione. Se tutto ciò
co, i disturbi cioè che dipen- m avviene invece quando la
altezza rete: 15
dono dall’uso ripetuto e squadra era “in ricezione”
2,43 m uomini (riceveva cioè la battuta av-
uguale di una certa parte 0,50 m 2,24 m donne
del corpo, sono invece la pe- versaria) si ha il cambio
1m palla, e si va a battere.
riartrite dell’articolazione ● Le infrazioni sono costi-
scapolo-omerale che va sot-
to il nome di “spalla del lan-
ciatore”, e che è provocata
E
cco le principali regole tuta) in senso orario.
della pallavolo.
Possono respingere, ma tuite dalla “invasione” (si
● A tre metri dalla rete c’è non schiacciare.
● Si gioca in sei, disposti la linea di attacco: durante ● La partita è vinta da chi la metà campo), dalla “pal-
tocca la rete o si oltrepassa
dalle violente sollecitazioni su due linee. I giocatori l’azione i giocatori della se- conquista tre set. Il set è la trattenuta”, e dal fatto
della schiacciata, i dolori ai ruotano di una posizione, a conda linea possono en- vinto dalla squadra che ar- che un giocatore colpisca
tendini (quello di Achille, ogni cambio palla (quando trarvi, ma non possono riva a 15 punti, con due due volte di seguito la pal-
quello rotuleo del ginocchio cioè la squadra va alla bat- staccare i piedi da terra. punti di vantaggio. Sul 16 la stessa.
e alla cuffia dei rotatori) e i
dolori alla schiena, provocati dal
succedersi di migliaia di battute e
schiacciate che comprimono alcu- Il nostro segreto: forza e tranquillità
ni dischi intervertebrali. In tutti
questi casi bisogna rinunciare al
“fai da te”: soltanto l’intervento C
ome si spiegano i con- massimo gli atleti: ci sono ritengo i migliori. Mi baso
tinui successi della na- giocatori che vanno male sull’istinto, non sul numero
zionale e delle squadre di nel proprio club e giocano di scudetti che hanno vinto,
di un medico sportivo esperto può club italiane? Abbiamo bene appena indossano la o sul loro prestigio. Da noi
indicare il giusto intervento, tra buoni tecnici, atleti non an- maglia azzurra. «Ho il pia- non esiste il divismo tipico
cure e riposo. ■ cora viziati dai dirigenti, cere e il privilegio di lavo- del calcio e nessun gioca-
Alessandro Mazzucchelli una scuola italiana di gioco rare in piana autonomia», tore o tifoso si permette-
che ha saputo prendere il dice Velasco. «Se perdia- rebbe di contestare le mie
Per saperne di più: meglio da tutte le altre. E mo, sappiamo assumerci scelte».
La Federazione italiana pallavolo (Fi- soprattutto un movimento le nostre re-
pav) sta in viale Tiziano 70, 00196 Ro- di base enorme. Oggi, in sponsabilità, Vincitori
ma, tel. 06/39.96.94-39.66.652. particolare, un ragazzo alto non cerchia- Sopra, Julio
Mensili specializzati sono PV-Palla-
fra 1 metro e 90 e 2 metri mo mai scu- Velasco. A
non sceglie più il basket, se. Dispongo fianco, la
volo e SuperVolley. Manca ancora una ma va a giocare a volley. A di 12 giocato- premiazione
vera bibliografia della pallavolo, ma I guidare la nazionale è da ri di altissimo per l’Italia
13 uomini d’oro, di Leo Turrini, Val- molto tempo Julio Velasco, livello, e man- al termine
lardi (Milano) è un libro ricco di infor- un tecnico sudamericano do in campo della World
mazioni sulla vittoria italiana ai mon- capace di valorizzare al quelli che io League 1994.
diali dello scorso anno.

Focus 98
Natura
Nel cioccolato,
nel ketchup,
nelle medicine, Insalata
di mare
sui vestiti e nella carta:
le alghe finiscono
ovunque. Perché?
L
e alghe sono tra noi: le tro-
viamo in tavola (rendono
più spessi i gelati, la maio-
nese, i succhi di frutta, la
margarina), sui vestiti (fissano i
colori dei tessuti), nei medicinali
(formano la capsula che avvolge
il farmaco). Servono anche a co-
struire elettrodi, a fare la carta, a
rendere omogenea la schiuma del-
la birra. Perché? Le alghe hanno
una proprietà straordinaria: con-
tengono i ficocolloidi, sostanze che
non cristallizzano (formate, cioè,
da catene di zuccheri legate tra lo-
ro da deboli legami chimici). Dal-
le alghe brune si ricavano gli algi-
nati, usati per stabilizzare o addi-
rittura riprodurre vari cibi (negli
Stati Uniti si possono acquistare
bistecche a base di gelatina algini-
ca). Mentre dalle alghe rosse ven-
gono estratti altri due colloidi,
l’agar e la carragenina (gelificanti
Sulla pelle, un impasto verde
A destra, una cura con fanghi a base
di alghe in un centrospecializzato in
talassoterapia di Roscoff, in Bretagna.
Indispensabile ingrediente
per cibi in scatola e dessert). Laminaria
Le alghe, insomma, sono indi- A sinistra, confezioni di alginato puro, il
spensabili nel settore alimentare, a tonnellate colloide ricavato dalla laminaria: viene
in quello tessile e tecnologico. Ma Un magazzino impiegato nella lavorazione di 250 prodotti.
cosa sono, in realtà? Sono organi- per lo stoccaggio
della laminaria,
smi capaci di fotosintetizzare, cioè un’alga bruna.
di ricavare energia dalla luce. Vi- Questi organismi
vono in ambienti acquatici o umi- sono tra le alghe
di e non hanno veri tessuti (le loro più complesse:
cellule sono praticamente tutte hanno una base
uguali). Secondo le teorie più re- che aderisce
centi, si sono formate circa 450 mi- al fondo marino
lioni di anni fa, quando una cellula come una ventosa,
in grado di fotosintetizzare è stata un fusto e fronde
lunghe lunghe
inglobata in un’altra che, invece di fino a sei metri.
disgregarla per nutrirsene, ha co-
minciato a sfruttare la capacità di
produrre energia del suo “ospite”.
Il corpo di un’alga può misurare
decine di metri (è il caso della Ma-
crocystis pyrifera californiana) op-
pure essere costituito da una sola
cellula. Le alghe unicellulari vivo-
no sospese nell’acqua e sono alla
▼
Focus 101
 Un prezioso ALGHE DA LABORATORIO
raccolto
Quando la marea
sale, i contadini
bretoni caricano
le alghe su un
trattore: devono
consegnarle entro
48 ore, altrimenti
le fronde vengono
danneggiate e non
sono più utilizzabili.
Le alghe come la
laminaria in Francia
vengono chiamate
“pane dal mare”.
Microscopici costruttori di montagne
Alcuni ricercatori esaminano le alghe calcaree raccolte
sul fondo: alghe come queste hanno formato le Dolomiti.
A pesca di ortaggi marini La chimica dei fondali atlantici
Le barche bretoni che raccolgono Biologi al lavoro in un laboratorio in Bretagna: studiano
le alghe dell’Atlantico (alcune la composizione chimica di tutte le specie atlantiche.
specie vivono anche sulla neve).

Una fonte Il mistero mucillagini

inesauribile N el 1989 l’Adriatico
si è coperto di una
poltiglia grigiastra, pro-
anche in acque pulitis-
sime, come quelle dell’
isola di Montecristo e
di proteine dotta da alghe micro-
scopiche. Due anni do-
po le mucillagini sono
danneggiano la pesca,
restando impigliate nel-
le reti. Secondo le os-
e di zuccheri comparse nel Tirreno,
nascoste sotto il pelo
servazioni degli ecologi
dell’Università di Pisa, l’
dell’acqua. Perché? E’ estate scorsa l’esten-
ancora un mistero. sione di questo muco è
base della catena alimentare: for- I biologi marini, comun- aumentata ancora. Le
▼

mano infatti il fitoplancton (di cui

Mietitura que, hanno parzialmen- alghe, però, non si mol-
si nutrono varie specie di animali sulla spiaggia te assolto l’inquinamen- tiplicano solo nelle ac-
acquatici). Le alghe pluricellulari, La raccolta del to: le prime notizie di que salate, ma colora-
carraghen, un’alga mucillagini in alto Adria- no spesso anche la su-
invece, hanno colonizzato i fonda- commestibile, tico risalgono infatti al perficie dei laghi, dove
li. I loro pigmenti riescono a sfrut- in Bretagna. Per Settecento, prima della si riproducono veloce-
tare la luce, piuttosto scarsa, che vivere sul fondo rivoluzione industriale. A mente a causa dell’ab-
penetra attraverso l’acqua. Assor- marino, le alghe provocare il fenomeno bondanza di sostanze
bono l’anidride carbonica disciolta si sono adattate potrebbe essere il cli- nutrienti disciolte nell’ac-
in acqua attraverso la parete delle ai forti sbalzi ma: è stato osservato qua (è il fenomeno del-
cellule, composta in gran parte da di temperatura che dopo inverni caldi e l’eutrofizzazione o della
sostanze gelatinose, che facilitano e umidità che si poco piovosi le alghe fioritura algale).
gli scambi con l’ambiente acquoso. verificano durante tendono a produrre una
la bassa marea. quantità molto alta di
Queste sostanze sono proprio i col- muco. Ma come possi-
loidi sfruttati dall’industria. «I fi- bili “colpevoli” sono sta-
cocolloidi vengono usati perfino ti presi in considerazio-
in campo biotecnologico. L’agar, ne anche gli ormoni na-
per esempio, può diventare un’ot- turali sciolti nell’acqua,
tima micro-incubatrice: le cellule oppure lo squilibrio tra
embrionali di piante e pesci posso- azoto e fosforo riversati
no essere avvolte da questa matrice in mare dai fiumi.Una
trasparente per essere poi mani- delle poche certezze è
la composizione della
polate tramite micro-aghi. gelatina galleggiante: è
Minuscole pellicole formate da
▼

formata da mucopoli-
saccaridi (zuccheri) che
imprigionano dinoflagel-
Farmaci lati e diatomee (le alghe
dall’oceano unicellulari che danno
Roberto Rizzo, origine al muco), batte-
chimico: “Le ri, piccoli protozoi. Le
sostanze che mucillagini del Tirreno
si estraggono hanno un’origine ancora
dalle alghe più misteriosa: sono
sono studiate prodotte da alghe fila- Una fioritura di alghe
anche per il mentose che vivono sul rosse unicellulari sulla
loro effetto fondo e non da microal- superficie del lago
sull’organismo”. ghe. Inoltre si formano di Magadi, in Kenia.

Focus 103
 3 4 Quelle della laguna di Venezia div entano fertilizzanti Nel piatto? Servono poco
alginato, invece, vengono usate nei meccanico di barche costruite ap- al terreno. Sono un ottimo am-

2 3
1 Roberto Rizzo, docente di biopo-
1 le del pancreas che sintetizza-
9 no insulina e poi iniettarle nel
9 8
Organismi dalla doppia vita
Ecco il ciclo riproduttivo
di un’alga bruna (“Cutleria
multifida”), caratterizzato
dall’alternarsi di due generazio-
ni di aspetto completamente
diverso (tanto che, in un primo
tempo, si credeva che fossero
due organismi distinti).
1. Due individui, maschio e
femmina, della generazione
aploide (che ha metà
del patrimonio genetico).
2. Particolare degli organi
riproduttivi maschili e femminili
(gametocisti).
3. I gameti di Cutleria: quello
maschile è più piccolo.
4. I due gameti si fondono per
dare origine alla generazione
▼
5 smi si rovinino strofinando contro
2 studia le applicazioni di questi col-
6 no utilizzate, inoltre, in micro-
7 comunque, viene utilizzata dall’in-
diploide (nella quale ogni
cromosoma è doppio).
5. La prima cellula del nuovo
individuo (zigote).
6. Organismo adulto. Questa
generazione ha un unico sesso.
7. Alcune cellule di Cutleria
danno origine a spore.
8. Le spore sono distinte
in maschili e femminili.
9. Le spore germinano
e si differenziano in adulti.
Questo è solo uno dei tipi di
riproduzione delle alghe. Altre,
per esempio alcune specie
unicellulari (come “Cosmarium”),
per riprodursi fondono
reciprocamente i loro corpi.
fermentatori, per racchiudere i
batteri che sintetizzano prodotti
utili all’industria (come gli enzi-
mi), ed evitare che questi organi-
le pareti del fermentatore», dice
limeri all’università di Trieste, che
loidi. Sottili capsule di alginato so-
chirurgia, per avvolgere le cellu-
corpo dei diabetici.
La gran parte dei ficocolloidi,
dustria alimentare. Un giro d’affa-
ri enorme, che vale centinaia di mi-
liardi di lire. Le alghe sono raccol-
te sul fondo marino: quelle rosse,
come le carragenofite (per esem-
pio Chondrus crispus) vengono
strappate a mano, approfittando
della bassa marea. In Bretagna, la
raccolta avviene tra maggio e ot-
tobre, quando il mare ritirandosi
scopre un lungo tratto di fondale,
che normalmente si trova una de-
cina di metri sotto il pelo dell’ac-
qua. Le alghe brune (soprattutto
del genere Laminaria), invece,
vengono letteralmente dragate sul
fondo dell’Atlantico dal braccio
posta per questo tipo di pesca. La
lavorazione è piuttosto comples-
sa. Le alghe vengono sminuzzate
(le fronde misurano diversi metri)
e sottoposte a un bagno acido che
separa tutte le sostanze solubili
contenute nelle cellule. Ne risulta
un impasto incolore, che viene poi
liberato dalla cellulosa e filtrato
più volte, fino a separare l’acido
alginico puro. Da questo, una vol-
ta essiccato, si possono ricavare,
attraverso reazioni chimiche, l’al-
ginato di sodio, quello di potassio,
quello d’ammonio, quello di cal-
cio e glicoalginato di propilene, da
destinare ai vari tipi di industria.
In Italia, l’alginato viene soprat-
tutto importato, visto che la lami-
naria non cresce nel Mediterraneo.
Ma anche il nostro Paese sfrutta
le sue alghe: ogni anno, il Consor-
zio Venezia nuova ne estrae dai
30 ai 60 metri cubi dall’acqua dell’
alto Adriatico. Si tratta di specie
molto comuni, come l’Ulva laete-
virens (simile alla “lattuga di ma-
re” dell’Atlantico). «La maggior
parte di queste alghe viene usata
per ingrassare i terreni bonificati di
recente nella zona del delta del Po.
La raccolta avviene in estate: ogni
giorno (per evitare che si deterio-
rino) le alghe vengono mescolate
mendante: la terra arricchita con le
alghe è in grado, cioè, di trattenere
una maggior quantità d’acqua e di
fertilizzanti», afferma Giulio Al-
berto Bernstein, responsabile del
servizio ambiente del Consorzio.
L’ulva, inoltre, viene utilizzata per
fare carta: la cartiera Favini di Vi-
cenza ne produce dalle 2 alle 5 mi-
la tonnellate l’anno.
L’algacarta (è questo il nome
del prodotto) contiene fino al 18
per cento di alghe. I fogli profu-
mano di mare e sono grigiastri.
«Un altro prodotto che si può ri-
cavare dalle alghe della laguna ve-
neta è un additivo per il mangime
di polli e conigli, che rende la car-
ne di questi animali più scura e più
rosso il tuorlo delle uova». Ma ci
sono usi ancora più sofisticati:
«Dalla Gracilaria verrucosa e da
altre alghe rosse dei nostri mari si
possono estrarre alcune proteine
fluorescenti. Queste molecole han-
no diverse applicazioni. Noi, per
esempio, stiamo studiando un me-
todo per utilizzarle come marca-
tori chimici per le analisi di labo-
CUCINA
Vminerali:
erdura di mare,
ricca di sali
ecco cosa
sono le alghe dal
punto di vista nutri-
zionale. Contengono
carboidrati, vitamine
(soprattutto A, C, E
Terriccio ricco di sali e gruppo B), sodio,
potassio, fosforo,
Giulio Alberto Bernstein, iodio e una buona
architetto: “Con le alghe si dose di proteine (circa
ottiene un ottimo compost”. il 25 per cento del
loro peso secco). Si
ratorio: basta legare queste pro- mangiano crude o
teine al composto di cui si vogliono lesse, oppure vengono
seguire gli spostamenti», spiega usate in polvere,
Roberto Rizzo, che è anche vice- come condimento.
Nei negozi di erbori-
presidente di Poly-bios, un istituto
dell’Area di ricerca di Trieste. Le
steria e alimentazione
naturale se ne trovano
sostanze ricavate da queste “alghe ormai di diversi tipi:
da laboratorio” sono costosissime:
le wakame giapponesi
sono quotate circa un milione al (estremamente
grammo. Molto più dell’oro. ■ aromatiche), le
Raffaella Procenzano arame (più delicate,
da mangiare in
Per saperne di più: insalata), le hijiki (dal
forte sapore di mare,
Gudrun Dalla Via, Le alghe, Red edi- da consumare condite
zioni.
col limone), le kombu
(da fare lesse), le
nori (usate per avvol-
Attenti: queste gere il pesce crudo
negli involtini
non sono alghe! giapponesi) e le dulse
dell’Islanda (alghe
Fdastre,
iltrano l’ossigeno contenuto nel-
l’acqua, galleggiano e sono ver-
eppure non sono alghe. Ri-
rosse crude da
mangiare in insalata).
Un’alternativa alla
cordate l’“alga egiziana” che si tie- verdura, quindi? «Non
ne in casa come portafortuna in un direi. Le alghe nella
bicchiere di tè? Non ha nulla in co- nostra dieta non sono
mune con le alghe: la pellicola che necessarie, anche

Medicine? Può darsi

R ilassano, tolgono le ru-
ghe, fanno dimagrire. Se-
condo i sostenitori della ta-
lassoterapia (le cure termali a
base di acqua marina) le al-
ghe sono in grado di fare
questo e altro, come elimi-
nare i dolori articolari dovuti
all’artrosi. Miscele di alghe
vengono usate per fare ma-
schere di bellezza, impacchi
per le spalle, fanghi per levi-
gare la pelle. Accanto alle cu-
re per i bronchi a base di ina-
lazioni allo iodio, nei centri
per la talassoterapia vengono
impiegati idromassaggi e ba-
gni caldi contro l’osteoporosi
e i postumi da traumi.
Le alghe possono essere an-
che vere e proprie medicine?
Secondo alcuni, un infuso a
base di quercia di mare (“Fu-
cus vesiculosus”) stimola la
funzionalità della ghiandola
tiroidea, riequilibrando l’inte-
ro sistema linfatico.
Il cavolo di mare (una lami-
naria delle isole Curili), inve-
ce, viene consumata per re-
golare l’intestino e combat-
tere l’arteriosclerosi. Da
un’altra alga, la “Bifurcaria
galapagensis” delle isole Ga-
lapagos, viene estratto un
antibiotico ad ampio spettro.
Mentre le carraghen com-
battono i reumatismi.
Ma le alghe sono sfruttate
anche dalle aziende che ven-
dono prodotti di bellezza: so-
no gli ingredienti di diverse
creme e, messe in un sac-
chetto di tela, possono di-
ventare un guanto per mas-
saggiare la pelle e renderla
più morbida durante il bagno.
L’ultima novità in questo
campo (in Italia è
arrivata quest’esta-
te) è il cerotto che
fa dimagrire “solo
dove serve”. Con-
tiene vitamine, mi-
nerali ed enzimi
estratti da un’alga
bruna e va applica-
to nel punto preci-
so dove si desidera
dimagrire. Nel giro di due me-
si, assicurano i produttori,
darà il risultato voluto.
Ma tutto questo è proprio ve-
ro? «Le alghe brune e rosse
hanno certamente un potere
emolliente: sono idratanti e
ammorbidiscono la pelle. Per
questo entrano nella compo-
sizione di parecchie creme di
bellezza. Il discorso è diverso
per la talassoterapia: in que-
sto caso a dare benefici al
Nelle tre foto: in alto, uno chef francese
si forma sulla superficie del liquido se di solito non sono raccoglie le alghe per i suoi piatti.
è infatti una colonia di batteri (“A- dannose. E’ vero Al centro, una fase della cottura. Qui sopra,
cerbacter xylinum”), in cui vivono an- che contengono una la pietanza completa: pesce e alghe.
che diverse specie di lieviti. In que- grande quantità
sta massa di cellule galleggianti
possono prosperare i batteri che
provocano varie malattie. Per que-
di proteine, ma sono
proteine poco
a causa dell’alto
contenuto di iodio
per usi alimentari.
«Nel caso dei popoli
nutrienti, come tutte (che stimola il funzio- asiatici il discorso è
sto, è più prudente non avvicinare quelle di origine namento di questa completamente diver-
troppo il viso alla “magica” colonia. vegetale. Inoltre ghiandola). Sono so. Nella loro dieta
Impacchi per le ossa La “Posidonia oceanica” (comune bisogna tener invece assolutamente le alghe sono un
lungo le coste del Mediterraneo) è presente che questi proibite a chi soffre alimento base: in
Sopra, una maschera alle invece una pianta vera e propria: organismi hanno la di cardiopatie, iper- Oriente non esistono
alghe. Sotto, cure contro fiorisce e fruttifica ogni estate. Co- capacità di accumu- tensione, insufficienza cibi alternativi da
l’artrosi in una clinica bretone. me la “Zostera marina” e la “Cymo- lare nei tessuti gli renale o epatica: sostituire ai vegetali
BELLEZZA docea nodosa”, discende da piante elementi radioattivi e «Contengono troppo marini. Le alghe, per
Sopra, la piscina di un centro terrestri che sono tornate a vivere in le sostanze inquinanti sodio, come il sale esempio, sono molto
per la talassoterapia: l’acqua mare circa 100 milioni di anni fa. Si che potrebbero aver da cucina. E in caso ricche di sostanze
marina è usata contro i dolori. è adattata all’ambiente acquatico: raccolto nell’acqua di insufficienza renale, antiossidanti come
riesce a sfruttare per la fotosintesi in cui sono cresciuti», troppe proteine vege- selenio e betacarote-
la luce gialloverde che penetra fino dice Paola Zunino, tali sono dannose». ne, che attaccano i
corpo non sono tanto le al- a 50 metri di profondità. Anche la primario del servizio Eppure cinesi e giap- radicali liberi e rallen-
ghe, ma il contenuto salino spirulina, usata in pillole come in- di dietologia all’ospe- ponesi mangiano tano l’invecchiamen-
delle acque marine. Le alghe- tegratore alimentare, non è un’alga: dale Galliera di Genova. alghe da oltre duemila to di alcuni tessuti. In
non fanno sicuramente male, si tratta di un organismo simile ai Le alghe possono anni e le coltivano Europa, però, questi
ma io non le confonderei con batteri, ma in grado di fotosintetiz- diventare un alimento da più di due secoli, elementi possono
le terapie vere e proprie», con- zare. Vive in colonie sulla superficie necessario solo nel mentre l’Europa essere trovati in molti
clude il cosmetologo Gianni di laghi alcalini come il lago Ciad, in caso di scarso funzio- consuma solo il 3 per altri cibi, come
Proserpio. Africa, e il Texcoco, in Messico. namento della tiroide, cento della produzione le verdure».

Focus 104 Focus 105

Tecnologia

Premiata arme ria Italia

Il nuovo modello di
Difesa prevede
anche armi molto
sofisticate. E tutte
sono made-in-Italy

D
Incontro ifendere il territorio na-
in cielo zionale? Non più, o me-
glio, non più solo questo.
Un Tornado e un E poi, difendersi da chi?
Amx (in basso
nella foto) italiani La minacciosa presenza del patto
impegnati in di Varsavia si è dissolta, diversi
un rifornimento Paesi dell’est vorrebbero perfino
in volo da parte entrare a far parte della Nato, e le
di un aereo insidie alla sicurezza nazionale
cisterna KC-135. possono venire anche da altre di-
Anche di rezioni (in primis dall’area medi-
quest’ultimo tipo terranea). E poi, ancora, ecco l’ob-
di velivolo bligo di partecipare a missioni in-
è prevista
l’acquisizione ternazionali, sollecitate dall’Onu.
da parte Per questo le forze armate italia-
dell’Aeronautica, ne cambiano. Si discute del nuovo
che per i “modello di difesa”(che prevede
rifornimenti in in sostanza un esercito più piccolo
volo è sempre ma con strumenti molto efficaci) e
stata costretta si parla anche di nuovi armamenti.
a dipendere dai Si potrà fare? Certo ci sono diffi-
velivoli di altri coltà di ordine economico: l’Italia,
paesi Nato (a
parte i Tornado, che già negli anni Ottanta spende-
abilitati a va per le forze armate poco più del-
rifornirsi a l’uno per cento del proprio prodot-
vicenda con una to interno lordo (la percentuale rea-
tecnica chiamata le superava nell’Urss anche il 15 per
“buddy-buddy”). cento, Israele era, ed è, all’8 per cen-
to, gli Usa al 5, e un Paese relativa-
mente poco impegnato militarmen-
te come il Canada al 2), ha negli ul-
timi tempi ulteriormente ridotto
le spese militari, a causa della crisi.
Tagli e riduzioni sono andati a de-

▼
trimento, in particolare, degli in-

Computer
e missili
A lato, un A 129
Mangusta,
Autoblindo elicottero da
combattimento
di Formula 1 della Agusta,
La Centauro B1, fotografato al
una autoblindo con 5° reggimento
otto ruote motrici “Rigel” dell’
del 5° reggimento Aviazione
lancieri di Novara. dell’esercito, a
E’ destinata alla Casarsa della
caccia dei carri Delizia. Piccolo
armati, grazie e compatto,
alla alta velocità è difficile da
e alla potenza scoprire a terra,
del cannone. E’ e avvistare
prodotta insieme in volo radente.
dalla Fiat-Iveco E’ “guidato” da
e dall’Oto Melara una coppia
della Spezia. di computer.
Un aereo
moderno: gli
altri erano AMX
vecchi di
trent’anni
Il ventre
elettronico
vestimenti per la ricerca e lo svi-
▼

Un pilota
luppo di nuovi mezzi. Eppure qual- impegnato in
cosa si è potuto salvare. L’aeronau- controlli pre
tica militare ha potuto immettere volo. Le prese
in linea il cacciabombardiere Amx d’aria, poste
(mandando finalmente in pensio- molto in alto,
ne gli F104G e i G91R, vecchi di eliminano
oltre trent’anni). I reparti cavalle- il rischio di
“ingestione”
ria dell’esercito hanno messo in di materiali
servizio l’autoblindo Centauro (so- pericolosi per il
stituendo gli obsoleti carri armati Avanguardia motore. Il profilo
Leopard). L’esercito, infine, ha og- re anche su piste corte, o semipre- delle ali è a
gi in linea l’elicottero da combatti- parate. Il suo cuore tecnologica- in cielo freccia (31 gradi).
mento A129 Mangusta. Cos’hanno mente più avanzato sta però nell’ Qui sopra, e
in comune queste armi (o meglio, avionica (l’elettronica per il volo) nella foto grande,
due immagini del
questi “sistemi d’arma)? Il fatto di di bordo. In questo, nuovamente, nuovo Amx in volo.
essere praticamente tutti italiani: l’Amx è simile al Tornado: Anch’ Sono evidenti
di concezione, di progettazione e esso, in sintesi, può “volare da sé”: i “piloni” sotto le ali,
di realizzazione. Inoltre Mangu- i parametri per la navigazione, de- ai quali possono
sta, Centauro e Amx (che in effet- terminati in anticipo e registrati su essere agganciate
ti è stato realizzato anche con la col- cassetta, vengono immessi in un armi di diverso tipo:
laborazione della società brasiliana computer cui fanno riferimento gli napalm, bombe
Embraer) si distinguono per il ri- strumenti di bordo (radar altime- cluster (cioè che
corso generoso agli apparati elet- trico, piattaforma inerziale, e così vengono sganciate
a grappolo), bombe
tronici: buona parte della loro ef- via). Sarà così il computer a prov- antipista Durandal
ficacia si deve infatti all’uso inten- vedere al volo, secondo la pianifi- e missili antinave
sivo dei computer. cazione. Per il combattimento ve- Kormoran.
ro e proprio vi è un sistema tele- Sul mercato
● Amx: arriva un metrico per la misurazione delle internazionale,
bombardiere fai-da-te distanze, un calcolatore per lo concorrenti diretti
Il primo Amx vola già da dieci sgancio delle bombe e il quadro di dell’Amx sono Non solo bombe
anni. Il prototipo del piccolo cac- gestione degli armamenti. l’Hawk inglese e Sopra, Amx del 3° stormo dell’Aeronautica militare, a Verona.
ciabombardiere è infatti stato rea- Vi sono, infine, un altro compu- l’Alpha Jet francese, In primo piano un “pod” per la ricognizione fotografica.
più economici
lizzato nel 1984, e i primi esempla- ter per l’elaborazione dei dati at- ma di prestazioni
ri di serie (alla fine saranno in tut- mosferici, e un radar passivo di al- più modeste.
to 138, 26 dei quali biposto, per larme (che segnala, cioè, quando
addestramento) sono arrivati ai re- l’Amx è preso di mira da strumen-
parti nel 1989. Si tratta di un aereo ti elettronici avversari). Le armi?
▼

robusto, poco costoso (e anche i Un cannone Vulcan da 20 milli-

consumi del motore, un Rolls Roy-
ce da 5 tonnellate di spinta, sono
abbastanza ridotti), molto effica-
LA SCHEDA Volare
ce: il suo utilizzo è quello del sup- informati
porto tattico, cioè l’appoggio ai re-
parti impegnati a terra. I comandi ● L’Amx è lungo 13,57 ● Produzione prevista: Il posto di
metri, ha una apertura 138 esemplari, 26 pilotaggio. Il
sono sia del tipo fly-by-wire (vale a alare di 9,97 metri e dei quali biposto pilota dispone di
dire che la loro trasmissione av- pesa a vuoto 7600 chili. ● A seconda del carico un visualizzatore
viene via cavo elettrico), sia mec- ● La velocità massima bellico trasportato, di dati a testa
canici tradizionali, e le ali hanno è di Mach 0,92 (quindi l’Amx ha una autonomia alta (“head up
beneficiato delle esperienze già un po’ meno della che va da 500 a 1300 display”: le
fatte con il Tornado: la loro forma velocità del suono). chilometri. I serbatoi informazioni sul
e le loro dimensioni sono le più Quella di crociera sono contenuti nella volo e sul
adatte a un volo a bassa quota, an- e di Mach 0,72. fusoliera, sono integra- combattimento
che con notevoli carichi esterni. ● L’equipaggio è bili nelle ali, e hanno vengono
composto da una sola una capacità di oltre proiettate
Inoltre hanno molte superfici mo- persona. Le versioni 3500 litri di carburante. davanti i suoi
bili, e l’aereo ha buona portanza biposto sono destinate ● Costo: circa 23 occhi, su una
anche in situazioni estreme: in que- all’addestramento. miliardi a velivolo. superficie
sto modo può atterrare o decolla- trasparente).

Focus 108 Focus 109


La Centauro, impegnata in Somalia. La corazzatura anteriore è
predisposta ad assorbire anche colpi di cannone da 20 millimetri.
Addio vecchi cingoli, adesso
arrivano le ruote high tech,
da campagna e da autostrada
metri, da ben 4 mila colpi al mi-
▼
nuto, e fino a 3800 chili di bombe e
razzi, per i quali sono previsti cin-
que punti di attacco.
● Centauro: il cannone
più veloce del mondo
E’ una specie di rivoluzione: se
ne vanno i carri armati e al loro
posto arrivano le autoblindo. La
ruota vince sul cingolo. Ed è anche
un ritorno all’antico, giacché già
ai tempi della Seconda guerra
mondiale l’industria italiana aveva
prodotto veicoli da combattimen-
to su gomma. La genesi di questo
mezzo (che per modernità non ha
rivali al mondo, e che ha avuto il
suo battesimo di fuoco in Somalia,
fornendo prestazioni definite dagli
esperti superbe) risale al 1983,
quando alle nostre forze armate
fu posto un problema: come af-
frontare non più grosse colonne
corazzate, ma nuclei avversari ve-
loci, magari aviolanciati o sbarca-
ti dal mare, agili e pericolosi. Per
batterli occorreva un’arma di ec-
cellente mobilità, velocità e po-
tenze di fuoco, anch’essa facil-
mente trasportabile. Non poteva
essere il carro armato. Ed ecco la
Focus 110
LA SCHEDA
● La Centauro è lunga
7,40 metri, larga 2,95
metri e alta 2,44 metri.
● Il peso in ordine da
combattimento è di 24
tonnellate. Il rapporto
peso/potenza del motore
è di 21,6 hp per tonnella-
ta, che consente una
velocità di oltre 100
km/h. L’autonomia è
di circa 800 chilometri.
● L’equipaggio è di 4
persone: pilota, capocar-
ro, cannoniere e servente
● Armamento: un
cannone da 105/52 mm
(42 colpi a bordo), e
una mitragliatrice 7,62.
● Produzione prevista:
400 veicoli.
● Costo: circa 3,5
miliardi a veicolo.
URO
TA
CEN
Cavalli
blindati
Centauro: otto ruote tutte motrici, La nuova autoblindo
pneumatici con all’interno un anel- equipaggerà dieci
lo di gomma rigida, un motore tur- gruppi di “squadroni
bodiesel Iveco-Fiat da 520 cavalli, di cavalleria”.
oltre 100 chilometri all’ora. Parti- Il cervello
colare punto di forza dell’auto-
blindo è il sistema di puntamento e
di bordo
tiro: viene infatti impiegato un L’interno della
Centauro. Fra gli
computer che elabora le informa- strumenti di cui
zioni provenienti dai sensori di- è dotata, un
sposti sia all’interno che all’esterno nuovo sistema
del mezzo (umidità, densità dell’ centralizzato per
aria, temperatura, vento), le asso- regolare la
cia quindi ad altri parametri (as- pressione delle
setto del pezzo, usura della bocca gomme (che
da fuoco, distanza e posizione del funzionano anche
bersaglio), e fornisce le coordinate se danneggiate)
di tiro per il cannone di bordo, da a seconda dello
stato del terreno.
105 millimetri. La sequenza è ful-
minea: il capocarro acquisisce il
bersaglio tramite il proprio visore Tutti al
panoramico, e allinea su di esso il loro posto
mirino di puntamento del canno- Tre dei quattro
niere. Quest’ultimo valuta la di- membri dell’
stanza grazie a un telemetro laser, equipaggio. Il
e avvia l’elaborazione dei dati sul pilota sta nella
computer balistico. Il proiettile vie- parte anteriore
sinistra. Nella
ne contemporaneamente caricato torretta, a destra
dal servente e lo sparo avviene im- il servente e
mediatamente, a veicolo fermo. La il cannoniere,
possibilità di andare a segno al pri- a sinistra
mo colpo sono elevatissime. il capocarro.
▼
LA SCHEDA
● L’A 129 Mangusta è lungo
12,27 metri (fusoliera). Il rotore
ha un diametro di 11,90 metri.
Il peso è di circa 4 tonnellate.
● La propulsione è affidata a due
turbine Rolls Royce da 825 hp, e
la velocità massima è di 260 km/h.
Autonomia di 2 ore e mezza.
● L’equipaggio è di due persone.
● Armamento: 8 missili anticarro
Tow, razzi, una mitragliatrice.
● Produzione: 60 esemplari.
● Costo: circa 25 miliardi l’uno.

Bocche da fuoco
Sotto, i “pod” lanciarazzi
agganciati alle corte ali dell’
elicottero. I missili anticarro
vengono applicati alla fusoliera.

Corazza volante
Un Mangusta al decollo.
Interamente blindato,
resiste anche a colpi di
mitragliatrice da 12,7 mm.
USTA
Tutto a bordo è duplicato,
dal pilota al computer:
guasto uno, guida l’altro
● A129 Mangusta:
▼

ai sistemi per la continua “auto-

G
MAN
Manca l’olio?
Sotto, la vista anteriore. Il
Mangusta può volare anche
30 minuti senza lubrificanti.
Monocoli da guerra
Un pilota con il “monocolo”
che, in battaglia, consente di
controllare i dati di volo senza
dover abbassare la testa.
piccolo ma cattivo
E’ nato per combattere (e so-
pravvivere) nelle condizioni più
dure. Il suo ambiente
operativo ideale è alle
basse e bassissime quo-
te, dove può compiere i
suoi agguati contro i
carri armati nemici. «Il
Mangusta è una mac-
china dalle risorse ecce-
zionali», dice Giorgio
Martini, colonnello pi-
lota dell’aviazione del-
l’esercito. «Maneggevo-
le, docile e potentissi-
ma». Il prototipo ha vo-
lato nel 1983, e la
consegna dei primi
esemplari è cominciata
nel 1990 (in tutto ne sa-
ranno prodotti una ses-
santina). Un elicottero
controcarro, dunque:
tutta la fusoliera, i posti
di pilotaggio e il vano
motore sono blindati, le
pale del rotore principale e di
quello di coda sono in materiali
compositi, più resistenti. Ancora
una volta, però, è la componente
elettronica a essere di spicco: oltre
diagnosi” di eventuali guasti, il cer-
vello del Mangusta è costituito da
due computer (uno per ciascun pi-
lota, tutto a bordo è infatti dupli-
cato) che gestiscono in tempo rea-
le il controllo dei sistemi di comu-
nicazione e di navigazione del ve-
livolo, il calcolo dei dati di tiro, e
forniscono perfino l’immagine
elettronica del mondo esterno ri-
costruita con i sensori all’infraros-
so posti sul muso dell’A 129.
Il posto di pilotaggio anteriore,
più in basso rispetto all’altro, ospi-
ta il cannoniere: davanti a lui si
trova il sistema di puntamento per
i missili anticarro Tow, e i joy stick
per guidarne -come in un video-
game- la traiettoria.
L’apparato serve anche per il ti-
ro dei razzi che completano l’ar-
mamento. Chi ha visto in azione in
Mangusta, in Somalia, è rimasto
veramente impressionato. E non
dimentica che l’Italia è l’unico
Paese al mondo -oltre a Stati Uni-
ti e Russia- ad avere realizzato un
elicottero da combattimento del
genere. Con esso il nostro esercito
ha fatto, una volta tanto, un au-
tentico salto di qualità. ■
Massimo Ferrari
 Animali - Hanno un grimaldello
di pietra e con un morso
possono uccidere un uomo
Feroce
come una
lumaca
A
bitano i mari dell’Antar-
tico e le foreste pluviali
dei tropici, si muovono
con la stessa facilità in ac-
qua e sulla terraferma, hanno co-
lonizzato perfino i deserti. I gaste-
ropodi, vale a dire chiocciole e lu-
mache, abitano il nostro pianeta
da poco meno di un miliardo di
anni: e sono oltre 126 mila specie.
«Allora i primi esseri viventi erano
vermi che, in seguito al cambia-
mento delle abitudini alimentari,
modificarono anche la forma del
proprio apparato digerente, allog-
giandolo in una specie di “sacco
digestivo”. L’animale veniva così
ad avere un “sopra”, con gli organi
vitali, e un “sotto”, che dava sup-
porto al peso e consentiva di stri-
sciare. La sacca dei visceri era però
vulnerabile. Occorreva una strut-
tura che la proteggesse, e questi
primitivi gasteropodi s’inventarono
la conchiglia, che di fatto è un eso-
scheletro, cioè uno scheletro ester-
no, come quello degli insetti», spie-
ga il naturalista Sergio Angeletti.
Chiocciole
variopinte ● Una casa di sasso
Un cesto di La conchiglia è un miracolo ar-
“Polymita picta”. chitettonico: sostiene i tessuti mu-
Il guscio delle scolari, protegge gli organi inter-
chiocciole si ni, e contiene il massimo del volu-
forma quando me nel minimo spazio. Oggi, i ga-
l’animale è steropodi, sono la classe animale
ancora nell’uovo. con il maggior numero di varietà: e
il loro modello, quello di un corpo
carnoso e una casa “di sasso”, rap-
presenta meglio di qualunque altro
il successo evolutivo. La soluzio-
ne a spirale, infatti, dà modo all’
animale di resistere alle sollecita-
zioni dell’ambiente esterno, come
la pressione dell’acqua sulle pare-
ti della conchiglia, ma anche di ri-
solvere il problema della crescita.
Questa particolare conformazio-
ne, infatti, permette un aumento
delle dimensioni senza modifica-
re la forma, tutelando l’identità di
ciascuna specie.
La maggior parte delle conchi-
glie si arrotola verso destra, ma al-
cune, seguendo mutazioni geneti-
che, vanno a spirale verso sinistra:
sono le cosiddette “inverse”, mol-
to rare, e spesso venerate in pas-
sato dalle popolazioni orientali. E
proprio le conchiglie a spirale del-
le chiocciole di mare, sono i fossili
ritrovati con maggior frequenza:
risalgono al Paleozoico e possono
essere lette come un libro.
● Doppio avvitamento
La grande novità biologica rap-
presentata da questi molluschi
(che è anche il concetto su cui si
fonda la loro classificazione) è
però la torsione, cioè il curioso av-
volgimento del sacco dei visceri,
che i malacologi separano netta-
mente da quello a spirale della
▼
Focus 117
 Piramide Sospeso
di sabbia Divoratrici nell’acqua
A destra, una di licheni Un veliger: una
chiocciola marina, Chiocciole delle forme larvali
il buccino arabo, della Florida dei molluschi. Il
costruisce il suo su un tronco: veliger è l’ultimo
nido sopra la tana questa specie, stadio prima
di un anellide. Per vive sugli alberi dell’adulto e fa
farlo, il buccino e si nutre parte del plancton.
traccia un motivo soprattutto
a spirale. Sarà poi di licheni che
l’anellide che vive crescono Spietata
sotto la sabbia a sulla corteccia. cacciatrice
prendersi cura
delle uova della La lumaca luna,
chiocciola: si una grossa
sposta sotto la specie predatrice:
superficie e le va a caccia di
ossigena. Inoltre altri molluschi.
le tiene al riparo
dai predatori.

NIDI A SPIRALE

Quando la mamma è un’artista

A sinistra, il buccino ha finito la sua piramide: per farla ha
impiegato dieci ore. Sopra, il buccino durante la deposizione:
per far aderire le uova alla sabbia impiega la proboscide.

Adoperano i rifiuti del loro metabolismo per Codici & ricettari

dipingere la conchiglia di colori vivaci P er catturare più
chiocciole, i nonni
raccomandavano di u-
conservazione del Wwf
di Roma. La regione
Lombardia, invece, con
qua, aceto e sale gros-
so: un bicchiere e un
pugno ogni dieci litri.
scire con il cestino do- la legge 33 del 1977, Le chiocciole fanno
Una folla po una forte pioggia. vieta la raccolta di molta bava, per cui ac-
● «Oggi la raccolta di
▼

conchiglia. Ogni gasteropode, in-
fatti, è oggetto di una doppia tor-
sione: quella esterna, della con-
chiglia, e quella interna, in senso
opposto, delle parti molli. Duran-
te lo sviluppo embrionale, si os-
serva un avvitamento di 180 gradi,
e il processo si innesca nelle lar-
ve, a causa di una contrazione più
accentuata di alcune fasce musco-
lari, proseguendo con una crescita
cellulare più marcata su un lato.
Ne segue lo spostamento degli or-
gani, prima rivolti posteriormente
a sinistra, che ruotano in senso an-
tiorario andandosi a posizionare
anteriormente verso destra. I ne-
fridi (che svolgono la funzione dei
reni), il cuore, i cnetidi (simili alle
branchie, negli individui marini), e
la cavità addominale, si distribui- chiocciole dal 1° marzo qua, aceto e sale van-
scono asimmetricamente e la ca- strisciante gasteropodi terrestri al 30 settembre. no rinnovati più volte.
vità in cui si trovavano i due cneti- Sergio Angeletti, del genere Helix, i più ● In caso di raccolta, Dopo averle risciac-
di rivolti all’indietro, per effetto naturalista: “I comuni, è regolata da comunque, prima di quate, si mettono in
della torsione si sposta in avanti. In gasteropodi con
la conchiglia
diverse leggi regionali. consumarle le chioc- casseruola con l’ac-
questo modo gli organi di respira- sono 100 mila”. Quella n. 50 del set- ciole vanno “spurga- qua che arriva a rico-
zione assicurano un migliore ap- tembre 1993 della re- te”. L’intestino deve ri- prirle, e si fanno scal-
gione Abruzzo, per e- pulirsi dalle scorie e la dare a fuoco debole.
provvigionamento di ossigeno, e sempio, protegge l’in- carne diventare più Di colpo, quando gli
per mezzo di un sensibile organo cio, lo stesso componente del mar- tero genere, salvo da- saporita. Un metodo animali, per il tepore,
chemioricettivo, disposto lungo i mo. La parte organica è la conchio- re una deroga per i consiste nel mettere incominciano a uscire
cnetidi, i gasteropodi hanno una lina, un polisaccaride, che rappre- raccoglitori “non pro- le chiocciole in un sac- dal guscio, si alza la
percezione continua di ciò che av- senta soltanto il tre per mille del- fessionisti”. E’ ammes- co, con crusca, farina fiamma, in modo da
viene davanti a loro. (Vedere lo sche- l’insieme, e fa da matrice di cristal- so, infatti, il prelievo gialla o segatura, in aumentare il calore.
ma nell’ultima pagina). lizzazione. In pratica, al micro- di 1,5 chilogrammi a proporzione di quattro La lessatura va conti-
scopio, la conchiolina si presenta testa al giorno nelle pugni per animale, e nuata per una decina
● Architetture di cristalli come una reticella, su cui si vanno ore diurne, ma le lasciare il tutto al fre- di minuti: poi si sciac-
chiocciole non posso- sco. Dopo circa sei quano in acqua fred-
La crescita della conchiglia av- a depositare i cristalli bianchi di no essere commercia- giorni i gasteropodi da a cui si aggiunge
viene secondo un preciso schema calcite, e quelli madreperlacei di lizzate», spiega Fulvio vanno gettati in un un bicchiere di vino
costruttivo. «Per il 95 per cento, il aragonite. I primi si depositano Fraticelli, del settore pentolone pieno d’ac- bianco.
guscio è fatto di carbonato di cal- verso l’esterno, gli altri all’inter-
▼

Focus 118 Focus 119

Il corteggiamento
tra due lumache
comuni dura
anche tre ore.
Lunghi nastri
di uova
Le uova di un
gasteropode
marino: da
queste uscirà
una larva, la
trocofora. Le
specie terrestri,
invece, sono a
sviluppo diretto.
Sesso: superdotati sadomaso
Iunalpodisesso nei gastero-
è improntato a
studiata lentezza.
Le chiocciole terrestri,
per esempio, hanno
amplessi delle durata
di due-tre ore, le lu-
mache del genere Li-
max addirittura supe-
rano le venti. Le
chiocciole sono erma-
frodite, ma non in gra-
do di autofecondarsi.
Nel caso delle “Helix
pomatia”, le chiocciole
comuni, il corteggia-
mento è fatto di una
serie di preliminari: i
due partner si avvol-
gono l’uno sull’altro,
strofinandosi con i
palpi labiali e i tenta-
coli. Poi, entrambi in-
troducono il pene nel
corrispondente orifi-
zio genitale femminile
dell’altro. Lo sperma
viene ceduto vicende-
volmente, e entrambe
le chiocciole possono
rimanere fecondate.
In molte specie terre-
stri poi, l’accoppia-
Focus 120
Madri
e figlie
A sinistra, la
deposizione
delle uova di una
lumaca comune
(“Helix pomatia”).
Questa specie
scava con il piede
una piccola buca
dove depone
da 40 a 60 uova
della grandezza
di un pisello. La
schiusa avviene
dopo tre o quattro
settimane. Sotto,
una chiocciola
africana con uno
dei suoi piccoli: il
guscio dei neonati
è ancora chiaro.
Il guscio è più duro del
mento è completato
da una specie di pra-
tica sadomaso: in una
l’un l’altra, torcendosi.
Poi si lasciano penzo-
lare, aderendo al velo
marmo e i denti funzionano
apposita “tasca” del
tratto genitale femmi-
nile, viene approntato
mucoso prodotto da
entrambe e, alla fine
di un gioco amoroso
come una sega a nastro
uno stiletto calcareo, che può durare anche
a punta di arpione. 20 ore, incomincia lo no, secondo uno schema che è ot- chiglia e, grazie a questa “gabbia”
▼
Quando l’accoppia- scambio spermatico. tenibile soltanto in natura. Il tem- calcarea, è protetto da aggressioni
mento è al culmine, il Il pene della “Limax
dardo viene spinto redii”, una lumaca po di accrescimento della conchi- esterne. I murici usano, invece, gli
fuori con forza e con- lunga 15 centimetri, glia è estremamente vario: di soli- “speroni” della conchiglia come
ficcato nella pelle dell’ a causa dei molteplici to i “labbri” di accrescimento, che strumento di offesa, per scardinare
altro, vicino all’orifizio attorcigliamenti, può si notano sul guscio, sono più di u- i bivalvi di cui si nutrono, mentre
genitale. Spesso que- arrivare a raggiunge- no all’anno. Le Lambis e gli Strom- gli strombidi hanno espansioni sol-
sto comportamento, re gli 85 centimetri. bus, per esempio, gasteropodi ma- tanto da un lato, che servono come
che sembra aumenti l’ Le unguicole, invece, rini, hanno un’adolescenza e una bilancieri durante il movimento.
eccitazione sessuale, vivono in mare in co- maturità: si avvolgono fino a 7-8 Se un pezzo di conchiglia si rompe,
porta alla morte di u- lonie numerosissime. anni di età e poi si accrescono in poi, l’animale è in grado di ricosti-
no dei due, poiché la Formano una struttu-
punta dello stiletto ra a piramide, con le spessore, formando le caratteristi- tuirlo, usando il carbonato di calcio
strazia le carni della più grosse sotto e le che espansioni del guscio», dice di un’altra parte del guscio. I ga-
chiocciola. Dopo l’am- più piccole sopra, di Angeletti, che è anche ricercatore steropodi sono inoltre animali eco-
plesso vengono depo- solito maschi. Man e divulgatore scientifico. logici per eccellenza: gli splendidi
ste 70-80 uova, che mano che le grosse disegni delle conchiglie sono in
si schiudono nel giro femmine muoiono, i ● Barriere e bilancieri realtà dovuti alla metabolizzazione
di una dozzina di gior- maschi, che hanno un Le forme, estremamente varia- della sostanze di rifiuto, trasfor-
ni. I piccoli, che hanno pene lunghissimo per bili, delle conchiglie, hanno un ben mate in colori brillanti.
un guscio trasparente, fecondare le compa- preciso significato pratico. Il pet- Innocenti e innocui? Non del
sono autosufficienti. gne molto più in bas-
Le lumache terrestri so, si avvicinano al tine di Venere, per esempio, pos- tutto. Ci sono anche specie mari-
del genere Limax, in- fondo e cambiano siede un guscio con diverse pro- ne, come i Conus carnivori, capaci
vece, si avvinghiano sesso. paggini lunghe e strette: quando di uccidere con il loro veleno per-
mangia, il mollusco esce dalla con- fino l’uomo. «Le specie che si nu-
▼
 IL RISULTATO DI DUE TORSIONI: Ghiandola Ghiandola
Guscio Camminano
IL RENE VICINO AL CUORE Polmone intestinale dell’albume
Ghiandola
bisessuale
lentamente,
Tentacoli
Occhio
Ghiandole
Tasca multifide
Condotto
bisessuale
ma superano
Atrio
del dardo
Gonade
ogni ostacolo
genitale
trono di pesci, infatti, hanno il pro-

▼
Ovidotto blema di inghiottire la preda inte-
ra. Proprio come i serpenti. Il Co-
nus betulinus (letale anche per
l’uomo) avvolge il pesce con la
proboscide e incomincia a digerir-
lo esternamente, dopo averlo bloc-
Mascella cato con il potente veleno. Nei Co-
Flagello nus, i dentini della radula, l’appa-
rato masticatore dei gasteropodi,
Stomaco simile a una sega a nastro, si sono
Bocca
Gangli Retrattore evoluti in punte di arpioni cave.
del pene Ano Rene
In fondo alla proboscide dell’ani-
Radula male, i denti sono posizionati l’uno
Pene Spermodotto Ghiandola
salivare sull’altro. Quando aggredisce, il
Ghiandola Cuore conus contrae di colpo le ghian-
Dilatazione Celoma dole salivari: il veleno è spinto nel
pediale pericardico Piede
dell’esofago dente e inoculato nella vittima»,
spiega Angeletti.

● Scivolare senza attrito

Contro tosse,
asma e brufoli
Inosoldati napoleonici, prima
della battaglia, mangiava-
uno speciale estratto di
carne di chiocciola. I romani
tenevano addirittura vivai,
i “cochlearia”, dove allevare
i molluschi, che nutrivano
con crusca bollita nel vino,
foglie di lauro e pampini per
insaporirli. Plinio il giovane
prescriveva chiocciole appe-
na bollite contro la tosse,
Pascoli tritate crude in acqua tiepi-
di scogliera da per le malattie respirato-
Una “Cyphoma rie. Un certo dottor J. Quincy,
gibbosa” delle nel 1728, inventò lo
“sciroppo di chiocciole”: gli
Bahamas: si
nutre di coralli. animaletti, tagliati in due, si
mettevano in un sacchetto
di tela con un po’ di zucche-
Una grande ro, finché non sgocciolava
casa verde il prezioso liquore, ottimo
come ricostituente. Già “The
Una chiocciola London dispensatory”, la
dello Sri Lanka.
farmacopea di Londra del
Alcune lumache 1696, riteneva che la carne
non strisciano, di chiocciola “rinfresca, cor-
ma saltano. robora, irrobustisce, cura
Canotto le malattie di petto, rinforza
subacqueo i nervi, guarisce le tossi, le
asme, gli sbocchi di sangue
Una Jantina si e la consunzione; per uso
lascia trasportare esterno porta a risoluzione
sulla superficie i tumori, gli ascessi e i brufo-
dell’acqua da una
li”. La carne di chiocciola,
bolla d’aria secondo studi recenti, è ric-
rivestita da muco, ca di proteine e i grassi che
sulla quale depone contiene non si trasformano
anche le uova. in pericoloso colesterolo
nell’organismo umano.
Focus 121
I gasteropodi avanzano scivo-
lando. Sotto la testa, lavora la
ghiandola pediale, che secerne una
sostanza mucosa: il piede della
chiocciola, più arretrato, stende la
scia di bava su cui l’animale scivo-
la, quasi senza attrito. I molluschi
si muovono con la stessa rapidità
su superfici lisce e ruvide: quando
però aumentano gli interstizi e le
irregolarità del terreno da riempi-
re di bava, l’andatura rallenta. Sui
terreni sabbiosi la ghiandola è co-
stretta a secernere grandi quantità
di muco, e l’animale rischia addi-
rittura di essiccarsi. Il movimento
dei gasteropodi è dovuto all’azio-
ne ben coordinata dei muscoli lon-
gitudinali e trasversali del piede,
che formano vere e proprie onde.
L’Helix pomatia, per esempio, ge-
nera 12 onde contemporaneamen-
te e, a volte, trascorrono anche 20
secondi prima che una di queste
abbia percorso la faccia ventrale in
tutta la sua lunghezza. Mentre sci-
vola, il corpo elastico di questi mol-
luschi subisce una deformazione
e il piede si adatta perfettamente
alle irregolarità delle superfici. La
bava funge anche da elemento
“collante”, che aumenta l’aderen-
za al terreno, permettendo alla
chiocciola di camminare perfino a
testa in giù. Anche la maggior par-
te dei gasteropodi marini si spo-
sta scivolando su una scia mucosa,
e alcuni esemplari raggiungono la
velocità di 36 metri all’ora. ■
Mario Chiodetti
Tecnologia

Che cos’è questo?

Centinaia di
Vino
F
ino a oggi ne sono state sco- pigiatura dell’uva: il mosto di oggi
perte circa 200: ma il vino non ha nulla a che vedere con la
è composto da molte altre poltiglia che si formava un tempo
componenti sostanze, ancora da scopri-
re. «E non ci sono solo queste. A
sotto i piedi dei pigiatori». Bevanda
salutare
e di reazioni sua volta, l’aroma del vino è com-
posto da centinaia di altri elemen-
● Spremitura programmata.
Nei laboratori si è provato a sezio-
Nella foto a
piena pagina,
chimiche: per ti, sui quali non sappiamo ancora
molto», spiega Osvaldo Colagran-
de, direttore dell’istituto di enolo-
nare l’acino dell’uva e a studiare
le cellule che lo compongono. Si è
così scoperto che le sostanze non
Produzione
in eccesso
ancora serbatoi
per vino prodotto
per consumi di
il mosto oggi gia dell’università cattolica di Pia-
cenza. «Nei laboratori di enologia
sono distribuite nella polpa in mo-
do uniforme, ma sono contenute
Sopra, serbatoi
per il vino di una
grande azienda
massa. Bevuto
in quantità

ci vogliono si lavora per identificare le singole

sostanze e separarle l’una dall’al-
in cellule disposte a strati man ma-
no che si procede dalla buccia (che,
produttrice, nella
zona di Forlì.
moderate, il vino
è una bevanda
salutare: i
tra, con le tecniche della gascroma- da sola, ha sei o sette strati di cel-
gli scienziati tografia di massa e della gascro-
matografia liquida. Ogni volta che
lule) fino al centro. «Per questo so-
no state messe a punto pigiatrici
A destra, un
tecnico analizza
un campione
polifenoli che
esso contiene
facilitano
se ne individua una, viene sottopo- che spremono gli acini a secondo di vino, in un l’attività della
sta all’esame di esperti “annusa- del tipo di uva e di vino, schiaccia- laboratorio della vitamina C.
tori”: sono loro a stabilire di quali no solo le cellule che contengono Napa Valley, in Inoltre, facilita
sfumature dell’aroma è responsa- le sostanze utili». Le altre? Fini- California. In l’eliminazione
tutto il mondo attraverso
bile, a partire da quelle dovute al- scono nella feccia e vengono eli- si registra una
la varietà della vite fino a quelle minate per mezzo di una centrifu- il fegato del
sovrapproduzione colesterolo.
che si sviluppano durante e dopo ga che ruota a 5 mila giri al minuto, di vino rispetto ai
la fermentazione». oppure con la flottazione: dal bas- consumi. In Italia
Da arte esoterica riservata a con- so viene cioè immesso nel mosto ogni anno circa
tadini e cantinieri, come è stata per ossigeno, che spinge le parti solide 14 milioni di
migliaia di anni, la produzione del verso la superficie. ettolitri di vino
vino è diventata oggi scienza da vengono distrutti
specialisti in microbiologia, bio- ● Funghi microscopici. Con trasformandoli
in alcol con la
chimica e fisica. «A comin- la spremitura, entrano in azione i distillazione.
ciare dalle tecniche di lieviti e comincia la fermentazione.
▼

Focus 127
Le cantine moderne sono
ambienti perfettamente
asettici: sembrano ospedali
Per conoscerlo e gustarlo bene Solida
tradizione
Bianchi, rossi, rosati e novelli: cosa si deve sapere sa in un contenitore ermetico per nuto alcolico. Ma il prodotto da Una cantina nella
su vendemmia, produzione, e conservazione. 7-20 giorni a circa 30 gradi. Quella taglio non deve modificare le ca- zona di Alba,
E’ una delle fasi di produzione del moltiplicarsi: in piena fermenta- in basso, schiacciata dal peso, di- ratteristiche del vino originario.
▼

vino sulla quale maggiormente si
sta concentrando la ricerca. «La
trasformazione dello zucchero in
alcol da parte dei lieviti comporta
una trentina di reazioni chimiche
diverse: dallo zucchero si passa agli
esteri fosforici, e poi alla produ-
zione di acido piruvico, aldeide
acetica, alcol etilico, acido acetico
e succinico. L’obiettivo dei bio-
chimici è quello di controllarle e
guidarle», aggiunge Colagrande.
Il meccanismo della fermenta-
zione fu scoperto alla fine dell’Ot-
tocento da Pasteur. I lieviti, funghi
microscopici, sono sulla superficie
dell’acino. Con la pigiatura, ven-
gono a contatto con il mosto. Que-
sto contiene acqua e molto zuc-
chero, e per i lieviti è l’ideale per
zione aumentano fino a 10 volte. I
lieviti secernono un enzima, la zi-
masi, che scinde gli zuccheri: una
parte viene assimilata da loro, e il
resto si trasforma in alcol etilico,
acqua e anidride carbonica. «E’
proprio quest’ultima che fa “bolli-
re” il mosto: per questo la prima
fase della fermentazione si defini-
sce tumultuosa», spiega Giuseppe
Martelli direttore dell’Associazio-
ne enologi italiani. Se le condizio-
ni sono favorevoli, i lieviti bruciano
tutti gli zuccheri del mosto. Ma il
processo non si esaurisce in breve
tempo. «Quando l’alcol già pro-
dotto è molto, mette in difficoltà il
lievito, che rallenta la sua attività: è
la fermentazione lenta, che conti-
nua per alcuni mesi».
● Come si sceglie il mo-
mento della vendemmia?
Se il vino deve essere molto
alcolico, ci vuole uva ben matu-
ra, con molto zucchero. Se inve-
ce è più importante l’aroma, non
deve essere troppo matura: le
sostanze profumate, infatti, rag-
giungono il loro massimo prima
dello zucchero. Per i vini bianchi
è determinante il contenuto di
acidi, che con la maturazione
tende a diminuire. In prossimità
della vendemmia tutti i giorni si
esaminano campioni di uva: se
la percentuale di zucchero resta
costante, significa che ha rag-
giunto il massimo livello.
▼
● Come si ottengono i vini
rossi, rosati e bianchi?
Sono le bucce dell’acino a
conferire colore al vino. Per i
rossi si lasciano le bucce nel mo-
sto per tutta la fermentazione.
Per i rosati, le bucce ci restano il
tempo necessario a raggiungere
la tonalità desiderata. Nella vi-
nificazione in bianco le bucce re-
stano nel mosto per un tempo
brevissimo, sufficiente per il pas-
saggio dei lieviti e delle sostanze
aromatiche.
● Cosa sono i vini novelli?
Si ottengono con la macera-
zione carbonica. L’uva viene chiu-
venta mosto e fermenta produ-
cendo alcol etilico e anidride car-
bonica. Il gas satura l’ambiente e,
in assenza di ossigeno, le cellule
della buccia dell’uva intera cedono
alla polpa i pigmenti coloranti e
aromatici. Poi la massa viene pi-
giata e lasciata fermentare per
qualche giorno.
● Cos’è il grado alcolico del
vino?
E’ la percentuale di alcol etili-
co, in millilitri: un vino di 11 gradi
contiene l’11 per cento di alcol,
cioè 110 millilitri al litro. Un modo
per aumentare il grado alcolico è il
“taglio”: si mescola al vino da cor-
reggere un altro a elevato conte-
● Perché la bottiglia deve
stare al buio e coricata?
In questa posizione la camera
d’aria interna si forma tra vino e
vetro, che è inerte e non permette
lo sviluppo di batteri nocivi. Inol-
tre, il liquido è in contatto col tap-
po, che rimane sempre bagnato.
Se invece seccasse, il sughero po-
trebbe diventare un ambiente an-
cora più favorevole per il prolife-
rare dei batteri. Il vino può assu-
mere sapore di tappo proprio
quando la bottiglia è in piedi e il li-
quido non tocca il tappo. La botti-
glia deve essere al riparo dalla luce
perché i raggi ultravioletti ossidano
il vino, che diventa pesante.
● Perché diventa aceto?
E’ una malattia causata dalla
presenza di batteri aerobici (vivono
cioè in presenza di aria): trasfor-
mano l’alcol etilico in acido acetico
e acqua. All’inizio sulla superficie si
forma un velo sottile rosa-violaceo
nei vini rossi, che col tempo si i-
spessisce e si rompe per cadere sul
fondo. Questa alterazione è causa-
ta dal prolungato contatto del vino
o del mosto con l’aria, soprattutto
durante la fermentazione, e dal
proliferare di Acetobacter.
in Piemonte. Le
botti di legno
sono ideali
per fare
invecchiare
i vini rossi.
● Quanto se ne può bere?
Al massimo un grammo di alcol
per chilo di peso corporeo: un uo-
mo di 70 chili può dunque bere in
un giorno quasi un litro di vino con
10 gradi alcolici, oppure fino a tre
quarti di litro se il vino ha 13 gradi.
Alcuni studiosi consigliano di scen-
dere al 70 per cento di queste dosi,
soprattutto per donne, persone an-
ziane e ragazzi. Da solo il vino non
è un alimento completo: un litro
fornisce 700-1.000 calorie “nude”,
cioè prive di potere nutritivo.

Progenitrice
perduta
Vendemmia
in Borgogna di
uva per la
produzione di
vino Beaujolais.
Alla fine
dell’Ottocento,
la fillossera
distrusse tutti i
vigneti europei,
che furono
ricostruiti
usando come
Studi ad alto livello portainnesti la
vite americana.
Sopra, il prelievo di un campione di vino da analizzare, La vite europea,
nell’”università del vino” di Suze La Russe, in Francia. che cresceva
Componenti da identificare spontanea,
non esiste più.
Sopra, la registrazione e analisi al computer dei
componenti del vino dopo la separazione delle sostanze
aromatiche, in un laboratorio di ricerca francese.

Fermentazione high tech

Sopra, una bottiglia con i nuovi lieviti “immobilizzati”,
contenuti in sferette. A destra, le cellule di lievito
incluse nell’alginato, viste al microscopio elettronico.

Focus 128
Grazie alla clonazione, i lieviti migliori si Si beve di meno
possono riprodurre sempre tutti uguali O gni anno nel mondo si
producono 300 milioni
di ettolitri di vino, circa 37
miliardi di bottiglie. L’Europa
ne produce 250 milioni. Nella
Un tempo si credeva che ogni ti- Cee, l’Italia è al primo posto,
▼

po di uva avesse i suoi lieviti “in- con 60 milioni di ettolitri,

digeni”, più adatti di altri a farla seguita dalla Francia e dalla
fermentare e che bisognasse usare Spagna. Gli Stati Uniti produ-
cono solo 10 milioni di ettoli-
solo quelli. Poi con la microbiolo- tri. L’Italia è il primo Paese
gia: si è scoperto che tra questi lie- per estensione di vigneti: nel
viti ce ne sono alcuni che posso- 1993 hanno prodotto circa
no produrre sostanze dannose per 84 milioni di quintali di uva,
il vino, come l’acido solfidrico. Al- con una resa media del 73
lora si è cominciato a coltivare i per cento nella vinificazione.
lieviti più adatti per ogni uva e per Negli ultimi vent’anni il consu-
ogni vino, che prendono il soprav- mo annuale in Italia è passato
vento sui lieviti “indigeni”: per da circa 120 litri a testa a non
più di 60. Gli esperti attribui-
esempio, resistenti all’attacco dei scono questo calo a una
batteri, presenti anch’essi sull’uva, evoluzione dell’alimentazione,
oppure resistenti all’azione dell’ oggi meno calorica.
anidride solforosa, che si usa pro-
prio per eliminare dal mosto i bat- Controlli ininterrotti Sistemi di protezione
teri. I lieviti migliori vengono clo- L’enologo Giuseppe Martelli: L’enologo Ezio Rivella: ha ventare dannosi, se non vengono
nati, cioè riprodotti tutti uguali a oggi il vino viene sorvegliato messo a punto una tecnica di bloccati in tempo», spiega lo stes-
un unico progenitore, e poi ag- da tecnici specializzati in pastorizzazione per eliminare so Rivella. Per inattivare i batteri,
giunti al mosto. ogni fase della produzione. eventuali batteri nocivi dal vino. il vino viene portato velocemente
alla temperatura di 55 gradi per
● Freddo controllato. «Du- di l’attività dei lieviti è ridottissima, sto sta prendendo il posto di quel- una trentina di secondi e imbotti-
rante la trasformazione degli zuc- e vicino allo zero si ferma». li di cemento, che a loro volta ave- gliato ancora caldo. E’ però indi-
cheri si genera molto calore, do- Per mantenere la temperatura vano sostituito i tradizionali tini di spensabile l’assoluta assenza di os-
vuto all’energia che si libera dalla del mosto in fermentazione tra i legno. Il raffreddamento serve an- sigeno, che viene sostituito con a-
modificazione delle molecole», 18 e i 20 gradi, ideale per i lieviti, che a depurare il vino di molte so- zoto o anidride carbonica, gas
spiega Mario Consorte, enologo, bisogna raffreddarlo. Oggi il vino stanze prodotte sempre dai lieviti, inerti, cioè non solubili nel vino.
direttore generale della Sella & fermenta in contenitori di acciaio come il bitartrato di potassio che Un’altra tecnica è quella della mi-
Mosca. «Oltre i 30-35 gradi i lievi- inossidabile dotati di una interca- precipita sul fondo del recipiente. crofiltrazione: il liquido passa at-
ti sono sopraffatti da batteri anae- pedine refrigerante: all’interno di traverso setacci molto stretti di
robici (vivono in assenza di aria), essa scorre acqua (o salamoia) raf- ● Gas inerti. Proprio grazie al materiale sintetico che trattengono
che attaccano a loro volta gli zuc- freddata a circa 10 gradi. Un com- controllo della temperatura, alla lieviti e batteri.
cheri». A 40 gradi la fermentazio- puter controlla la temperatura. L’ fine degli anni Sessanta l’enologo
ne alcolica si blocca e i lieviti acciaio è ideale per questa tecno- Ezio Rivella, direttore generale ● E domani? Vino a sfere.
muoiono. «Al contrario, quando logia, che si è affermata negli ulti- della Banfi di Montalcino, mise a Infine, per purificarlo dalle so-
la temperatura scende la fermen- mi vent’anni: è asettico, neutro, punto una delle moderne forme stanze che possono renderlo tor-
tazione rallenta progressivamen- inattaccabile dagli acidi del vino e di pastorizzazione. «Nel vino ci so- bido e metterne in pericolo la qua-
te», prosegue Consorte. «A 10 gra- buon conduttore termico. Per que- no microrganismi che possono di- lità, si usano sostanze cosiddette
chiarificanti, come la gelatina o la
bentonite. Ma tra poco anche que-
Ora si vende in busta. Ma solo se non è pregiato ste tecnologie saranno superate.
Sono stati messi a punto i lieviti
D a qualche anno il vino
si vende anche in un
contenitore di cartoncino
sorte, enologo. «Inoltre, il
cartone è opaco e preser-
va il vino dalle radiazioni
geri, poco alcolici e desti-
nati al consumo di tutti i
giorni. «Per tutelare la sa-
In realtà il vetro è più con-
sigliabile per i vini di qua-
lità e di lunga durata, per-
“inclusi”, o “immobilizzati”: sono
chiusi all’interno di microsfere di
alginato, ricavato dalle alghe. Ag-
di cellulosa, alluminio e u- dannose della luce mentre lute del consumatore è ché impermeabile ai gas giunta al mosto, ogni microsfera
na pellicola di polietilene a il vetro, anche quello scu- stata prevista la scadenza: ed è inattaccabile dai co- si trasforma in un piccolo labora-
bassa densità. E’ lo stesso ro, non dà una protezione ma questi vini avrebbero muni agenti chimici, cosa
che contiene il latte e altri totale». Normalmente il vita breve anche in botti- che non si può dire delle torio nel quale il lievito svolge il
liquidi alimentari. Nel “Te- cartone si usa per vini leg- glia», prosegue Consorte. materie plastiche. suo compito: trasforma lo zucche-
tra brik” non si possono pe- ro, che passa attraverso la parete
rò confezionare i vini a De- Giudizio della microsfera, e lo restituisce
nominazione d’origine con- sospeso sotto forma di alcol, mentre i sot-
trollata (Doc) ed è obbli- Un reparto di toprodotti della trasformazione e il
gatorio indicare la scaden- confezione del lievito stesso restano all’interno
za del prodotto, non su- vino in buste della sfera. Alla fine basta elimi-
periore a dodici mesi. I “Tetra Brik”. nare le sfere per avere il vino per-
tradizionalisti hanno gri-
dato allo scandalo, ma i Sull’opportunità fettamente puro. ■
pareri sono controversi. «Il di usare questi Lorenzo D. Mariani
contenitore assolve per- contenitori (ha collaborato Michela Longo)
fettamente alla sua fun- i pareri degli
esperti sono
zione, purché non conten- discordi. Per saperne di più:
ga aria», dice Mario Con- Antonio Piccinardi, Dizionario dei vi-
ni italiani, Rizzoli.

Focus 130
L’incontro - Cesare Marchetti
Professor
Futuro
Quante automobili si venderanno fra
dieci anni? Dove sta andando la Chiesa
cattolica? Basta l’equazione giusta
e l’analista di sistemi prevede l’avvenire.
A
Laxenburg, vicino a Vien-
na, nel castello che fu la
residenza di Maria Tere-
sa d’Austria, si trova un
centro di ricerca che ha un obiet-
tivo unico al mondo: quello di tra-
sformare la predizione del futuro
in una scienza esatta. Un’associa-
zione di eccentrici? Tutt’altro: lo
Iaasa, Istituto internazionale per
l’analisi applicata dei sistemi, è sta-
to fondato alla fine degli anni Ses-
santa grazie a un accordo sovieti-
co-americano, e vi operano come
ricercatori scienziati di ogni parte
del mondo. Tra loro c’è un solo ita-
liano: Cesare Marchetti, toscano,
che vi lavora dal 1973, dopo essere
stato ricercatore del Cise (il pri-
mo centro di studi nucleari in Ita-
lia), dirigente dell’Agip nucleare
e direttore del dipartimento ma-
teriali dell’Euratom (l’ente Cee
per l’energia atomica). Oggi la sua
principale occupazione è quella di
trasformare in equazioni i sistemi
fisico-sociali, dal mercato dell’au-
tomobile alla Chiesa cattolica, dal-
la produzione di energia alla dif-
fusione delle malattie. E di capire
come si evolveranno.
La matematica permette
davvero di predire il futuro?
Certamente. Prima, però, biso-
gna definire bene il processo da
analizzare, capire quali sono i suoi
parametri, cioè i numeri che lo de-
scrivono, e infine procurarsi i dati
statistici relativi al passato. Per un
fenomeno che arriva al suo massi-
mo sviluppo in mille anni, per e-
Focus 132
sempio, occorrono i dati relativi ai
primi 300 anni, per un fenomeno
che si esaurisce in un mese bastano
i dati della prima settimana.
Facciamo un caso concreto...
Nel 1979 ho studiato il flusso del-
le nuove invenzioni e innovazioni,
e ho scoperto che non ha affatto
un andamento costante. Le novità
tecnologiche, in realtà, arrivano a
ondate, e proprio adesso stiamo
attraversando un periodo positivo
In questi anni circa un centinaio di
innovazioni fondamentali sono sta-
te, o saranno, introdotte nel siste-
ma: presto però ci sarà un periodo
di stasi, nel quale si passerà alla
fabbricazione in serie, alla vendita,
al consolidamento del mercato. Il
precedente periodo di abbondanza
risale al 1940 ed è stato del tutto in-
dipendente dalle pressioni del tem-
po di guerra.
Per i suoi calcoli ha bisogno
di strumenti particolari?
Io potrei lavorare ovunque e in
qualsiasi momento, purché abbia a
disposizione i dati statistici sul fe-
nomeno da analizzare (e in questo
lo Iaasa è prezioso). Una volta che
si sappia come fare, l’elaborazione
matematica può essere svolta con
un semplice calcolatore tascabile.
Eventi traumatici (una guerra
o una dittatura) possono cam-
biare gli andamenti ciclici?
Ogni sistema può essere “vio-
lentato” per un certo periodo. Poi
si ribella. Però, quando il vincolo
viene rimosso (cioè la guerra fini-
sce o il dittatore viene ucciso) il si-
stema ritorna sull’equazione pre-
cedente, cioè nella situazione cui
sarebbe arrivato anche in assenza
del vincolo: lo si è verificato nel ca-
so del mercato energetico dopo la
Seconda guerra mondiale.
Come si comporta il mercato
energetico?
Quando arrivai allo Iaasa, nel
1973, mi fu posto il seguente pro-
blema: trovare un modello che de-
Il nucleare non verrà rallen-
tato da preoccupazioni di ca-
Un toscano rattere ecologico?
in Austria Assolutamente no. Ho già ese-
In basso guito uno studio per la Comunità
e a destra, europea sulla penetrazione del nu-
Marchetti cleare, ed è evidente che la quan-
di fronte alla tità di centrali costruite a livello
casa di Fiesole, mondiale segue l’andamento della
dove vive per curva logistica: nessuna protesta è
metà dell’anno. riuscita a perturbare il sistema.
Si dice che la produzione di
energia nucleare “pulita”, sia
ormai imminente...
Ci si deve guardare dai falsi pro-
feti. Noi abbiamo elaborato uno
schema concettuale sull’introdu-
zione di innovazioni fondamenta-
li in tema energetico: la data pre-
vedibile per la prossima grande in-
novazione è il 2025. Potrà trattar-
si della fusione, oppure di qualcosa
di diverso: i sostenitori dell’energia
solare, per esempio, dicono che
sta per arrivare il loro turno. Met-
tiamo pure anche il solare tra le
ipotesi; certamente qualcosa di
nuovo arriverà verso quella data.
Le equazioni regolano pro-
prio tutti i fenomeni?
Moltissimi fenomeni seguono
un meccanismo di diffusione, che
si può descrivere con un’equazio-
ne. Faccio un esempio: in un cam-
peggio di boy scout un ragazzo ap-
prende una notizia, e la notizia si
sparge di bocca in bocca. Se ogni
giorno andassimo a vedere quanti
Nostradamus ragazzi conoscono la notizia e
scientifico quanti no, scopriremmo che la dif-
Sotto, Marchetti fusione segue una legge matema-
nello studio tica. Lo stesso schema vale per il
di Laxenburg, diffondersi di una mutazione ge-
presso Vienna. netica e addirittura per la conqui-
«I futurologi
fanno un’ipotesi sta del mercato da parte di un pro-
e descrivono dotto commerciale.
uno scenario
possibile», dice. Ma fattori come la pubbli-
«Io invece spiego cità non cambiano le cose?
che cosa avverrà La pubblicità non ha nessun ef-
domani, sulla fetto. O, meglio, ha effetto sulla
base di quanto diffusione della conoscenza di un
accade oggi». prodotto, ma non sull’impulso al-
l’acquisto. Dal punto di vista del
mercato, quello che conta non è
quando si viene a sapere che un
certo prodotto esiste, ma quando
si decide di comprarlo. Questa de-
cisione non è influenzata dai mass
scrivesse il mercato energetico de- che noi chiamiamo “logistica”: la carbone che raggiunge la massima media, ma da una catena fiduciaria
gli ultimi 200 anni. La soluzione si è curva sale lentamente, poi s’impen- frazione di mercato, cioè l’80 per di contatti personali: abbiamo ve-
dimostrata molto semplice: il mer- na e infine ritorna piatta, cioè non cento, nella seconda metà degli an- rificato che ogni catena è costitui-
cato dell’energia si comporta co- aumenta più. In seguito si posso- ni Venti. Il petrolio nasce alla fine ta da circa cento persone che par-
me un sistema ecologico, in cui esi- no solo verificare oscillazioni intor- del secolo scorso e raggiunge il suo lano tra loro almeno una volta al
stono varie specie in competizio- no al massimo. Oppure il fenome- massimo verso il 1985, poi comin- mese, su un piano di confidenza.
ne. Una specie riempie la nicchia no entra in una fase nuova e viene cia a scendere per lasciare il passo
ecologica e in seguito, a poco a po- descritto da un’altra logistica. Per al metano che, mi sembra, rag- Esiste un tempo fisiologico
co, viene rimpiazzata da un’altra. quanto riguarda l’energia, la fonte giungerà la massima penetrazione per l’affermarsi di un prodotto?
L’equazione per descrivere questo dominante all’inizio del periodo è il intorno al 2030. Dopo, a sua volta, Naturalmente. Consideriamo la
fenomeno corrisponde a una curva legno (e il fieno), sostituito poi dal sarà sostituito dal nucleare. penetrazione della margarina al
▼
Focus 133
La ripresa economica è
già iniziata: la matematica lo
aveva previsto nel 1983!
posto del burro negli Stati Uniti:
▼
ha avuto una costante di tempo di
cinquant’anni, eppure il prodotto
cambiava soltanto nome, il sapore
era lo stesso. Fra l’altro, è stato un
bene che sia andata così, perché
all’inizio la margarina non conte-
neva vitamina A (contenuta inve-
ce nel burro), e questa carenza
causava disturbi agli occhi ad al-
cuni consumatori. Il problema è
stato risolto aggiungendo vitamina
A, ma è stata la progressività del-
la diffusione a impedire un’epide-
mia di mal d’occhi.
C’è modo di contrastare una
tendenza in atto?
Ne dubito. Nel 1983 feci uno
studio per la Fiat nel quale preve-
devo che il mercato dell’automo-
bile sarebbe rimasto stazionario
almeno per altri dieci anni: fu un
messaggio tremendo, perché il
prevedibile aumento di efficienza
produttiva (valutabile nel 3 per
cento all’anno) avrebbe portato
fatalmente a molti licenziamenti.
Che puntualmente arrivarono,
benché in ritardo.
Si può prevedere il futuro
prossimo dell’economia?
Adesso ci troviamo proprio al
termine del ciclo di espansione-re-
cessione descritto dall’economista
sovietico Kondratiev: questo ciclo
dura circa 55 anni, e il 1995 è il
punto più basso (come si sapeva
già da anni). Prima che riprenda
l’occupazione, però, la ripresa do-
vrà arrivare a pieno regime. Non si
può quindi sperare in un’inversio-
ne di tendenza prima del 2000.
Ma a che cosa serve una
previsione se, comunque, la
situazione non può essere
cambiata?
Serve a ridurre l’incertezza nel-
le decisioni da prendere. Sapendo
quali sono i vincoli del sistema, in-
fatti, possiamo tenerne conto, e
capire qual è il miglior comporta-
mento consentito. Cercare di ab-
battere i vincoli, invece, equivale a
pensare che per far volare un ae-
reo si debba eliminare la forza di
gravità.
La matematica regola anche
fenomeni biologici come, per
esempio, le malattie?
Certo. Infatti se si osserva l’evo-
luzione nel tempo dei morti per
difterite (rispetto al totale dei mor-
ti), si scopre che la tendenza alla
diminuzione è descritta da una
curva che non cambia con l’intro-
duzione del siero e, in seguito, del
vaccino: la tendenza diventa sol-
tanto più regolare. In altre parole,
in passato le epidemie provocava-
no di fatto una vaccinazione ge-
nerale che, aggiunta al generale
miglioramento dell’igiene, si tra-
duceva in una discesa della curva.
Il vaccino ha sostituito la vaccina-
zione da epidemia.
E i fenomeni spirituali?
Abbiamo soltanto un caso per il
quale ci sono dati significativi e at-
tendibili: la produzione di santi da
parte del Cristianesimo. Ho fatto
l’ipotesi che il numero di persone
che sacrificano la vita per la pro-
pria fede sia un buon indicatore
dell’intensità della fede stessa.
L’ipotesi, naturalmente, potrebbe
essere sbagliata, ma i risultati sono
molto interessanti e coerenti. Si
ottengono infatti due curve logi-
stiche che rappresentano due reli-
gioni separate: la prima è centrata
intorno all’anno 350 e ha una co-
stante di tempo di circa 900 anni (è
quella ancora profondamente vi-
cina agli esseni, alla religione
ebraica); la seconda ha il centro
sull’anno 1350 e un periodo di 700
anni, ed è il cristianesimo attuale,
quello che ha assorbito tutte le fi-
losofie occidentali. Una conclu-
sione? La religione cristiana, co-
me la conosciamo oggi, è arrivata
alla fine.
Sembra proprio che il libero
arbitrio non esista...
No, la libertà c’è, ma è una li-
bertà vigilata. Libero arbitrio si-
gnifica poter scegliere all’interno
di un certo quadro ben delimitato,
soprattutto se la scelta mira a un
successo. Volendo spostarci in au-
tomobile, per esempio, il nostro
libero arbitrio non ci permette cer-
to di fare a meno delle strade: in
realtà ci imponiamo una quantità
enorme di limitazioni. Quello che
sostengo è che esiste tutta una
mappa di strade tracciate, e che
queste strade vincolano il nostro li-
bero arbitrio. ■
Mauro Gaffo
1995 anni fa: cosa succedeva
A capo dell’impero romano c’è un conservatore, Augusto. I problemi ? Quelli di
oggi: una rivolta in Croazia, le sette esoteriche, i consumi eccessivi, la crisi della famiglia,
tangenti e corruzione, il nuovo modello di difesa. Ma, per fortuna, l’economia tira.

S S
eptem post urbem con- ette secoli dopo la
ditam saeculis, ad Im- fondazione della cit-
perii fundamenta con- tà, per rinsaldare le
stabilienda, Augustus fondamenta dell’im-
princeps antiquos populi Ro- pero Augusto vuole richiamare
mani mores pristinasque virtutes gli antichi costumi e le virtù pri-
revocare studet. Bellis toto or- mitive del popolo romano. Con
be confectis Imperii fines secus le guerre, infatti, sono stati or-
flumen Rhenum et Danubium, mai consolidati e resi sicuri tut-
ex Belgica Gallia usque ad Th- ti i confini dell’Impero, lungo i
raciam certi firmique esse vi- fiumi Reno e Danubio, dalla
dentur. Pertinaci ludaea in pro- Gallia belgica alla Tracia. Ri-
vinciae formam redacta, etiam dotta allo stato di provincia la
gentes, quae regiones ad orien- pertinace Giudea, anche le po-
tem spectantes incolunt, perdo- polazioni che abitano le regioni
mitae sunt. orientali sono ormai pacificate.
Augustus potestates magi- Augusto ha creato una classe
stratusque creavit sibi fideles, di funzionari e di magistrati sta-
quibus stipendium de publico tali stipendiati a lui fedeli, che
statuit; qui quidem sensim sine sostituiscono i funzionari eletti,
sensu suffecti sunt designatis. e nomina senatori gli uomini
Praeterea viros legit in senatum più prestigiosi e illustri delle
ex provinciis amplissimos illu- provincie. Vuole ripristinare gli
strissimosque. Nonnulla ex an- antichi culti e restituire prestigio
tiquis caerimoniis paulatim abò- alla religione e agli dei dell’an-
lita restituere Romanorumque Caio Giulio Cesare Ottaviano Augusto. tica Roma: per questo ha deciso
deis priscam reddere dignitatem di proibire le sette straniere e
contendit: quapropter externas religiones prohibuit et imperatoris ha istituito il culto del Genio dell’imperatore. Per riportare in au-
Genium colendum iussit. Ad mores in pristinas consuetudines ge la morale antica, ostacola il divorzio, premia i capi delle fa-
revocandos minus facile fit, ut uxor e matrimonio expellatur atque miglie con molti figli e, per moderare gli eccessi nei consumi, ha
patres familias, qui plures liberos habeant, praemiis donisque posto un limite alla spesa che ogni famiglia può sostenere per gli
honestantur. Ut effrenatis sumptibus modus statuatur, impensas alimenti.
illas, quae in familiis alendis fiunt, princeps temperari ac circum- L’imperatore vuole anche porre un freno alle attività disoneste
cidi iussit. di molti amministratori pubblici, che ormai da troppo tempo di-
Etiam corruptis administratorum moribus longe lateque diffusis lagano ovunque. Per questo ha dato la possibilità ai rappresentanti
imperator frenos adhibere studet: qua de causa provinciarum legatis delle province di rivolgersi direttamente a lui per denunciare sen-
copiam facit sese adeundi ut praefectorum nomina de repetundis za intralci i governatori corrotti. Vuole anche impedire la compra-
corruptelave sine mora deferant. Nunc venalium suffragiorum am- vendita dei voti nelle elezioni per le cariche pubbliche e intende ap-
bitus in magistratibus creandis impedire conatur. Lege Iulia maio- plicare con maggior intransigenza la lex Julia. E’ la legge che, tra
re severitate uti in animo habet, qua quidem milites puniuntur, qui l’altro, punisce coloro che, avendo un grado nell’esercito, conce-
pecunia accepta inferioris ordinis commilitonibus favent, graviter dono favori ai subalterni in cambio di denaro; punisce inoltre chi
consulitur in eos, qui falsa testimonia dicant et animadvertitur in il- rende falsa testimonianza e chi si fa pagare per pronunciare un di-
los, qui pretio atque mercede orationes in senatu habeant. scorso nel senato.

A cura di Giovanna Camardo.

Hanno collaborato:

Lucio Troiani, Daniele Luigi Miraglia,

docente di Foraboschi, docente del
storia antica docente di storia liceo Calamandrei
(Pavia). romana (Milano). (Napoli).
ECONOMIA Inflazione zero, ma interessi altissimi CULTURA Da 30 mila lire a tre milioni il prezzo di un buon libro

Al Nord cresce l’agricoltura, Sesso e storia in cima alle classifiche

Ovidio Nasone e Tito Livio gli scrittori di successo all’inizio
al Sud l’edilizia del primo secolo. Tirature di mille copie.
Corruzione negli uffici delle tasse:
l’imperatore prepara la riforma
fiscale. Stabile il mercato valutario.
Il tempio della moneta
Sopra, un moneta romana.
C ome annunciano gli avvisi ap-
pesi all’esterno della taberna
libraria dell’editore Doro, è
stato pubblicato un altro libro
soprattutto nel Sigillario o sulla via
Argiletum. Gli editori preparano
tirature anche di mille copie e le
opere vengono esportate in tutte le
La parola deriva dal tempio dell’imponente Storia di Roma di province, dalla Spagna al Norda-
di Giunone Moneta, dove era Tito Livio, che narra le glorie del- frica. Augusto ha aperto due bi-

L a ripresa economica è ormai

avviata e, secondo tutte le pre-
visioni, nell’anno si rafforzerà
ancora di più. Indubbiamente il Il
Favori ai
politici
pagamento dei
la zecca di Roma. Sotto, il
salone della Borsa di Milano.
la Repubblica. Sempre nella libre-
ria di Doro, specializzato in edi-
zioni monumentali, saranno di-
sponibili i prossimi volumi dell’
blioteche pubbliche: una presso il
tempio di Apollo, sul Palatino, l’al-
tra al campo di Marte.
L’industria editoriale si muove
Amanti della cultura
Il salone del libro, a Torino.
maggior merito per questo nuovo tributi in Gallia, in opera: Tito Livio ha infatti suddi- sempre su schemi collaudati. L’au- Nell’antica Roma c’era una vera
un bassorilevo.
boom economico è da attribuire Gli appaltatori viso la sua narrazione in 142 libri. tore presenta la sua opera, leggen- e propria industria editoriale.
alla Pax augusta la quale, dopo delle tasse E gli editori, intanto, fanno a gara dola prima di fronte agli amici, poi
sessant’anni di guerre civili, ha ricattavano i per aggiudicarsi la prossima opera in pubblico. Poi può scegliere di 20 aurei (più di 3 milioni) di una
consentito di dare grande impulso politici, ai quali del poeta Publio Ovidio Nasone, divulgarla affidandola a un editore rara edizione dell’Eneide o al costo
alla ricostruzione. Un dato per tut- prestavano soldi Ars amatoria. Un vero e proprio per la pubblicazione. L’editore fa altissimo di un’edizione di anti- Storico ufficiale
ti: nell’anno che si è appena chiu- per le campagne manuale di raffinato erotismo, si copiare il testo originale dai libra- quariato. Allo scrittore però va
so, il prodotto nazionale lordo è elettorali. dice: Augusto potrebbe anche re- rii, scrivani specializzati. Ogni testo soltanto la gloria; se non ha altre Un profilo dello storico Tito Livio.
Nato a Padova nel 59 a.C., morì
stato di 8 miliardi di sesterzi (gli starne scandalizzato. viene controllato dagli anagnostae, fonti di reddito, può ricevere una nel 17 d.C., tre anni dopo Augusto.
economisti calcolano che un se- riali. Si metterà così fine agli abu- zione sono bassi grazie anche ● Inflazione. Si è ormai stabi- E’ da tempo che i romani hanno i correttori: questo evita i molti er- ricompensa dedicando l’opera a
sterzio poteva corrispondere a un si dei pubblicani, che lucrano sulle all’impiego di manodopera non lizzata sotto l’uno per cento an- preso gusto alla lettura e i libri van- rori, presenti invece nelle copie qualche ricco o potente. Diodoro Siculo, per esempio, ha
dollaro odierno, circa 1600 lire). imposte e prestano soldi a usura specializzata costituita dai prigio- nuo. Le monete conservano il loro no a ruba. Non sono soltanto i let- scadenti. Si scrive in colonna su E ci sono poi due vere piaghe visto la sua Storia universale ripro-
Vediamo ora quali settori, e in che alle città indebitate e non si ripe- nieri di guerra. La speculazione potere d’acquisto: è possibile vi- terati a comprarli, ma anche molti carta di papiro, che viene poi ar- per i bibliofili. La prima è quella dotta in maniera deplorevole. Poi,
modo, stanno maggiormente con- terà il caso del pubblicano della immobiliare sta facendo grossi vere con due sesterzi di ottone (il ricchi che, seguendo la moda, de- rotolata su un asse di legno. delle edizioni “pirata”, cattive co- ci sono le finte edizioni antiche,
tribuendo allo sviluppo dell’eco- Gallia che, essendo la riscossione guadagni: si comprano infatti a sesterzio non è più in argento e cidono di farsi una prestigiosa bi- A questo punto l’opera è pronta pie prodotte senza che lo scrittore poste a invecchiare nei granai, do-
nomia dell’impero. mensile, ha deciso che l’anno è fat- prezzo irrisorio gli immobili di- vale 4 assi in bronzo) al giorno. blioteca privata, riempiendo con per gli armaria (armadi) e per i ni- ne sappia nulla: il grande storico ve il papiro si scurisce.
● Finanza. I “nuovi imprendi- to di 14 mesi. strutti da incendi e crolli e si co- Quattro sesterzi valgono un dena- centinaia di rotoli di papiro intere di (scaffali) delle librerie; i prezzi
tori” hanno raccoto ingenti capitali ● Commercio. Roma rimane il struiscono grandi blocchi di ap- rio d’argento e 25 denarii fanno stanze nelle loro ville. Le librerie si vanno dai 5 denari (poco più di 30
durante le guerre, prestando soldi principale punto di arrivo per le partamenti da affittare. un aureo. moltiplicano in tutti i quartieri, ma mila lire) di un’edizione normale ai
e vendendo forniture agli eserciti. merci importate e per la loro di-
Ora accordano crediti senza diffi- stribuzione: oggetti di lusso, sete,
coltà a tutti coloro che intendono spezie, avorio dall’Oriente; vini
investire in nuove attività. E’ vero pregiati dalla Campania e vini
ESERCITO Tornano i reparti di cav alleria e la fanteria si specializza Pronti a
ribellarsi
che praticano tassi di interesse al- “popolari” dalla Spagna (i cocci
Scontro tra

Legioni ridotte, ma più efficienti e veloci

tissimi, a differenza delle banche delle anfore per il vino, le “teste”, cavalieri romani
pubbliche (le mense), ma ugual- hanno formato addirittura una col- e barbari. Nel 6
mente i grossi affari avvengono lina in riva al Tevere); maiali dalla d.C., gli illiri si
comunque tramite loro. Pianura padana; stoffe da Mode- ribellarono
● Agricoltura. E’ in pieno svi- na; tappeti da Padova, ferro da
luppo soprattutto quella del Nord Como; metalli dall’Asia e dalla
Armi, collegamenti e genio militare più Come è fatto l’armamento di
base dell’esercito? Tra i mezzi da
manovella, che lancia frecce, sassi,
giavellotti, a distanza di centinaia
approfittando del
trasferimento in
Italia. Si sta anche formando una Spagna; enormi quantità di grano
nuova classe di piccoli proprietari: dall’Egitto e dall’Africa occiden-
moderni per difendere le frontiere campagna più perfezionati, la ca-
tapulta: può scagliare pietre da 100
di metri. Può essere di grandi di-
mensioni o portatile a spalla (que-
Germania delle
legioni. A destra,
sono i soldati congedati, che hanno tale per le distribuzioni gratuite ai dell’impero. Nuovi materiali e tecnologie. o 200 libbre (da 35 a 70 chili). E’ sto modello viene detto tormen- un fante Usa
durante la guerra
ricevuto da Augusto una liquida- cittadini. Le tariffe di trasporto via costituita da due montanti fissati tum): si possono tirare frecce in del Golfo.
zione e l’assegnazione di lotti di mare sono più convenienti di quel-
terra.
● Fisco. Con la riorganizzazio-
le via terra.
● Mercato immobiliare. L’in-
ne delle province, arrivano a Ro- dustria edilizia è quella che tira di
I l nuovo modello di difesa,
varato dall’imperatore
Augusto, è ormai una
realtà e, secondo le autorità mili-
curate da una rete di messaggeri
che riescono a percorrere anche
50 miglia al giorno, fermandosi
nelle nuove stazioni di posta crea-
a una tavola di base; tra questi è at-
torcigliata una matassa di corda,
in cui si inserisce il braccio della
catapulta, munito all’estremità di
successione grazie al caricatore,
che ruota e mette in posizione un
dardo dopo l’altro.
L’armamento individuale del
gittata di 60 metri. Il genio dispo-
ne, in ogni legione, di specialisti in
costruzioni belliche e capaci di pro-
mento mobile in tre ore: scavano il
fossato, erigono il terrapieno, pian-
tano la palizzata con paletti pre-
ma nuovi tributi in moneta, me- più, perché ci sono da ricostruire tari dell’impero, rafforza la capa- te lungo le vie principali. E’ stato un “cucchiaio” per i proiettili. Il soldato, oltre al gladio, la spada gettare canali, fortificazioni, strade fabbricati, piantano le tende attor-
talli preziosi o in grano. E’ stata templi, case e strade distrutti dalla cità militare di Roma. Alla base di anche ripristinato il reparto legio- braccio, fissato in orizzontale, vie- corta e larga, e al pilum, il pesante e piazze. Ma gli stessi soldati, no a una strada a forma di T. In
varata la riforma fiscale che toglie guerra, ma anche perché i legio- esso c’è un contingente militare ri- nario di cavalleria, costituito da un ne liberato, ruota velocemente per giavellotto lungo più di due metri, all’occorrenza, possono trasfor- questo modo sono protetti dalle
gli appalti ai pubblicani, cioè gli nari fondano nuove colonie a rit- dotto, ma più efficente e soprat- centinaio di uomini, abolito ai tem- la tensione della corda, viene fer- prevede l’hasta, la picca, e l’arco marsi anche in genieri: l’equipag- cariche della cavalleria e le frecce
incaricati della raccolta delle tasse mo impressionante. Nei dintorni tutto più veloce, in grado di spo- pi di Cesare. In questo modo, la le- mato da una traversa tra i mon- in materiale composito: è formato giamento, infatti, comprende an- non arrivano fino alle tende. Non a
nelle province, e affida l’ammini- della capitale si moltiplicano i de- starsi in poche settimane sulle gione diventerà con il tempo sem- tanti e scaglia le pietre. C’è poi la da un’asta di legno, rivestita all’ che utensili da costruzione e un caso il generale Domizio Corbu-
strazione finanziaria direttamen- positi di materiale edilizio e le for- frontiere più vulnerabili dell’im- pre più un corpo di fanteria pe- balista, una balestra la cui corda esterno da tendini animali e all’in- piccone, la dolabra. Questi uomini lone ama ripetere: «La vittoria si

▼
te alle mani dei funzionari impe- naci dei mattoni: i costi di produ- pero. Le comunicazioni sono assi- sante specializzata. viene tesa con un meccanismo a terno da placche cornee e ha una possono ultimare un accampa- conquista con la dolabra».
Focus 138 Focus 139
L’INCONTRO Antonio Musa,
medico di Augusto
Ora il chirurgo
può vincere
anche il cancro
Finisce l’era del dottore che
cura tutto con le erbe e comincia
quella delle specializzazioni:
ortopedici, oculisti, dentisti.
E ra un immigrato, arrivato dal-
la Grecia, come tanti suoi
connazionali, per esercitare a
Roma la professione medica. Ora
Antonio Musa è diventato il me-
dico personale di Augusto, cura la
gotta dell’imperatore e quella del
poeta Orazio, annovera tra i suoi
pazienti Virgilio, Mecenate e Mar-
co Agrippa, è un ospite riverito
nelle case patrizie e le sue parcelle
arrivano a 250 mila sesterzi. Au-
gusto, riconoscente per le sue cure,
ha fatto erigere una sua statua sul-
l’Isola Tiberina, accanto a quella
del dio Esculapio.
Con quali rimedi ha risanato
l’imperatore?
Ho guarito il suo fegato malato
con una cura di bagni freddi: uso l’
idroterapia per eliminare molti
malesseri. Una terapia, questa,
messa a punto dal mio maestro
Asclepiade. Ai miei pazienti som-
ministro inoltre un mitridatico che
cura 47 malattie: è una miscela di
sostanze tossiche da assumere in
quantità crescente per immuniz-
zare il corpo dai veleni. E’ efficace
per molti mali anche l’erba beto-
nica. Contro l’angina impiego lo
sterco di cane.
Qual è il ruolo del medico
oggi?
I romani si sono affidati per se-
coli alla medicina tradizionale del
pater familias: i figli apprendevano
dai padri le virtù delle piante me-
dicinali e con esse curavano fami-
liari e schiavi. Ora l’impero ha bi-
sogno di professionisti e soprat-
Focus 140
Stranieri
favoriti
Il medico Iapi
che cura Enea,
in un affresco di
Pompei. Per
attirare medici
stranieri a Roma,
già Giulio Cesare
concedeva loro
la cittadinanza
romana.
tutto di specialisti formatisi alla
scuola greca: ci sono medici che
curano la plebe nei loro medica-
trina, chirurghi dei gladiatori, ocu-
listi, otorini, dentisti, specialisti nel
ridurre le ernie o nel curare la go-
la. I medici godono del favore di
Augusto e la nostra scuola di me-
dicina ora è ben avviata.
E ora l’imperatore li ha in-
seriti anche nell’esercito.
Sì, adesso ogni legione ha un
medicus legionis. Per i ricoveri più
lunghi c’è l’ospedale militare, il va-
Sistemi
avanzati
Una paziente
subito dopo
un intervento
di lifting.
Nell’antica
Roma, per
l’anestesia
si usava
anche l’oppio.
letudinarium in castris. Ci sono poi
i paramedici specializzati in mas-
saggi e unguenti.
Molte tecniche operatorie
sono state perfezionate sui
campi di battaglia. Quali?
Per estrarre le frecce, per esem-
pio, si può ingrandire la ferita con
un bisturi, facendo attenzione a
non ledere i nervi, le vene o le ar-
terie, che se sono scoperte devono
essere allontanate e trattenute con
un uncino. Per le lussazioni si met-
te l’arto in trazione, appendendo il
paziente a scale o cavalletti. Se è
necessaria l’amputazione, si usa il
cultellus dissectorius, tagliando
l’osso con lo scalpellus. Per arre-
stare le emorragie si legano i vasi
sanguigni con fili sottili.
In quali settori la chirurgia
ha fatto più progressi?
Grazie alle nuove attrezzature
chirurgiche, si possono eseguire
interventi sul cranio, curando le
fratture e asportando le ossa spor-
genti. Il cranio viene forato con il
trapano. Le schegge vengono tolte
con il forceps (pinze), le ossa in-
curvate si sollevano con piccole le-
ve e il cervello viene protetto con il
meningophyla, una lamina di
bronzo. I chirurghi dispongono
inoltre di strumenti come gli scal-
pri (scalpelli), gli specili (sonde),
gli unci (uncini), le cucurbitae
(ventose). Riescono a trattare il
cancro al seno, a ricostruire naso e
orecchie e persino ad asportare il
grasso di troppo.
AVVENTURA Militari e commercianti protagonisti delle esplorazioni
L’obiettivo è il passaggio verso l’Asia
I mercanti greci e arabi controllavano il Nel cuore
dell’Africa
traffico delle spezie e dei tessuti di cotone e
seta. Per toglierglielo, i romani tentarono di
Una vettura alla
Parigi-Dakar.
Varie spedizioni
romane si
arrivare direttamente in Oriente e in Cina. spinsero
nel deserto
del Sahara.
P er portarla a termine sono oc-
corsi vent’anni e un titanico
lavoro di rilevamento geo-
grafico. Ma ora Roma dispone
della più completa mappa del
mondo, dalla Britannia fino alla
Cina: una enorme carta su cui so-
no riportate le strade, le distanze e
l’estensione di tutte le provincie
dell’Impero. E’ stata esposta sotto
il portico che porta il nome del cu-
ratore, Agrippa. Proprio a Marco
Agrippa, generale e fidato mini-
stro di Augusto, si deve infatti la
realizzazione della carta: ha calco-
lato le distanze tra le città basan-
dosi sulle pietre miliari delle vie e
negli archivi di Stato ha raccolto
migliaia di informazioni utili. Ora
si stanno preparando copie della
mappa da distribuire a funzionari
e militari.
Infatti, sono sempre più fre-
quenti le spedizioni militari di
esplorazione oltre i confini dell’im-
pero. In questi casi, l’orientamen-
to viene seguito osservando gli
astri e la posizione del sole. Una
delle più recenti ha avuto come
obiettivo la penisola arabica. «La
mia legione si è mossa verso l’
estremo sud dell’Arabia, alla con- Tutto il mondo conosciuto
quista dei porti da cui far vela ver- Una parte della tavola peutingeriana, una delle più famose carte dell’antichità romana: riporta parte della
so l’India», ha raccontato Caio Francia, la Liguria, le Alpi e l’Africa del Nord. Attratti dall’Oriente, i romani trascurarono il Nord Europa.
Elio Gallo, prefetto d’Egitto. «Sia-
mo partiti dall’Egitto e abbiamo sciano crescere i baffi». nano verso Occidente. sempre ignorata l’esistenza, come
marciato a lungo, con un seguito di L’India, comunque, può essere Ormai gli agenti delle compa- per esempio i feroci garamanti del-
cavalli e veicoli, avendo sempre già raggiunta per mare, grazie agli gnie si sono stabiliti in India: abi- la Libia. «Si muovono attraverso il
da una parte il deserto e dall’altra attivissimi mercanti greci ed egi- tano in quartieri separati riservati deserto, sostando nelle oasi», rac-
il Mar Rosso. Purtroppo, in man- ziani, con i quali molti commer- agli stranieri e organizzano le spe- conta il generale Cornelio Balbo
canza di informazioni sui territori cianti romani si sono messi in so- dizioni verso Roma di cotone, pe- Minore, di ritorno dalla vittoriosa
attraversati, mi sono dovuto affi- cietà: a loro si deve tra l’altro la pe e spezie oppure di sete dalla campagna in Libia. «Essi non pra-
dare alle guide arabe, che ci hanno scoperta dei monsoni, venti di cui lontana Cina. E si dice anche che ticano il matrimonio, ma passano
indicato cammini lunghi e tortuo- arabi e indiani avevano sempre qualcuno sia riuscito a raggiunge- da donna a donna».
si e alla fine ci hanno assaliti, deci- serbato gelosamente il segreto. re questo lontano Paese. E sono Alcuni mercanti giunti a Roma
mando i legionari. Chi sono? Bar- Ora ogni anno, da maggio a set- sempre i mercanti ad aprire nuove dai loro viaggi in Africa, durante i
bari, predoni e mercanti allo stes- tembre, le navi mercantili romane strade verso l’Africa e l’Oriente, quali barattano stoffe poco pre-
so tempo, che si arricchiscono con escono dal Mar Rosso e vengono alla ricerca di avorio e altri generi giate e cianfrusaglie con gusci di
il commercio di spezie, incenso e sospinte verso la meta dal monso- di lusso per i quali i patrizi sono tartaruga e avorio, hanno persino
mirra con l’India. Portano un tur- ne di sud-ovest. Tra novembre e disposti a pagare fortune. riportato racconti su tribù di uo-
bante sul capo o tengono i capelli marzo, quando il monsone soffia Queste spedizioni portano alla mini senza naso, dalla faccia piatta,
lunghi. Si radono la barba e si la- in direzione contraria, i vascelli tor- scoperta di popoli dei quali si è e di altri senza il labbro superiore
▼
Focus 141
EDILIZIA Si realizzano case
popolari di sei piani e centinaia
di chilometri di acquedotti
Il segreto è tutto
nel calcestruzzo
Malte per rendere stabili i muri più spessi,
centine per realizzare grandi archi e volte. Gli
architetti romani possedevano tecnologie
avanzate. E gli schiavi costavano molto poco.
COME SI DIVENTA....
FILOSOFO NATURALE
Meglio ricorrere
ai docenti greci
● La matematica è una
scienza oscura ha detto Cice-
rone, ricordando come i ro-
mani eccellano invece per le
doti oratorie. Il giovane ro-
mano deve anzitutto dedi-
carsi agli studi di retorica, tat-
tica militare e agricoltura. Per
conoscere gli elementi essen-
ziali delle artes greche ci sono
i vademecum, ricchi di no-
zioni di base su ogni campo
della storia naturale. Molti
sono traduzioni da opere gre-
che, altri sono stati compilati
da romani: i nove Disciplina-
rium libri, l’enciclopedia
compilata da Varrone, il De
rerum natura di Lucrezio, op-
pure il De architectura di Vi-
truvio, in cui le materie trat-
tate vanno dalla costruzione
di meridiane alla posizione
dei segni zodiacali.
Inoltre, si può studiare pres-
so i filosofi greci, ormai nu-
merosi a Roma. Nonostante
l’opposizione di molti genito-
ri, nelle nostre scuole ci sono
ora insegnanti greci per la ma-
tematica astratta, l’aritmetica
e la geometria. Chi ha soldi,
può perfezionarsi in Grecia:
un’ottima scuola è quella fon-
data a Rodi dal dotto Posido-
nio, famoso autore di trattati
scientifici.
Focus 142
RELIGIONE Culti esoterici, sette sataniche,
profezie apocalittiche attaccano la tradizione
Non c’è più la fede in Giove
Le autorità temono
complotti e rischi
per l’ordine sociale.
Al bando i gruppi
più pericolosi.
Pratiche
I palazzi grandiosi che stanno
sorgendo numerosi, le terme
miscela di malta e pietrisco, costi-
tuisce il nucleo dei muri, che ven-
Una metropoli di
duemila anni fa
Una ricostruzione dell’antica
F anno propaganda nelle
strade affollate del Vela-
bro, tra fornai, macellai,
ciabattini. Raccolgono proseliti tra
cruente
A destra,
iniziazione, con
imponenti, le fontane sempre gono poi rivestiti con pietre. E per i poveri che vivono nella Suburra, la flagellazione,
rifornite d’acqua, le case popolari il rivestimento si sta diffondendo
Roma: in basso a sinistra, una
tra gli schiavi fuggitivi, i malfattori al culto
parte dell’isola tiberina; più dionisiaco, in un
a sei piani impressionano i viag- l’uso dei mattoni, che possono es- a destra, il circo massimo. e le “lupe”. Ma trovano seguaci affresco della
giatori che arrivano dall’estero. E sere preparati velocemente e in anche tra le ricche e nobili matro-
con ragione: la tecnologia delle co- grandi quantità dagli schiavi. Le lometri e trasporta ogni giorno a ne, attratte dall’esotismo dei riti.
villa dei Misteri,
a Pompei. All’
struzioni ha raggiunto sviluppi im- malte permettono anche la co- Roma 187 mila metri cubi di ac- Roma è affetta da un’epidemia di inizio dell’era
pensabili fino a non molti anni fa. struzione di volte dalle dimensioni Su basi molto solide qua. L’acqua viene raccolta alle superstizioni e culti venuti dall’O- volgare a Roma
Proprio in questi giorni è stato eccezionali, che coprono le grandi Un moderno edificio. I romani sorgenti in bacini. Nelle zone aride riente. Iniziati, indovini e sacerdo- si praticavano
pubblicato il libro De architectu- basiliche o le terme. Per la volta, ponevano molta cura nel costruire vengono anche costruite dighe: ti di dei stranieri conquistano la molti riti cruenti.
ra, scritto dall’architetto Vitruvio, gli ingegneri hanno ideato un ro- le fondamente degli edifici. quella di Harbaka, in Siria, è alta plebe con i loro culti fatti di deliri In alto, una
sovrintendente governativo alla busto supporto in legno, la centina. 20 metri e sbarra una valle lunga profetici, flagellazioni nelle strade, moderna
cerimonia di un
costruzione delle macchine belli- E’ costituita da uno o più archi di sì possibile costruire la volta in tut- 365 metri. L’acqua viene traspor- riti iniziatici. A diffondere i nuovi gruppo di
che. L’opera spiega i segreti del- legno, rinforzati da travetti dispo- ta tranquillità. tata nei canali e arriva alle città culti sono da tempo gli stranieri aderenti a una
l’arte di costruire, a cominciare sti come corde dell’arco e soste- Grazie alle nuove tecniche in- scorrendo in pendenza. Per man- che hanno invaso la città: immi- setta esoterica.
dall’uso della calce, ottenuta da nuti da travi trasversali che pog- gegneristiche, è stata anche realiz- tenere il declivio costante nei trat- grati, mercanti, schiavi, venuti da
una pietra calcarea: con essa si giano su pali che arrivano a terra, zata l’imponente rete che racco- ti in piano e per superare gli av- Antiochia o da Alessandria. I com-
preparano malte che “legano” le oppure su una “cornice” che spor- glie l’acqua e rifornisce le città del- vallamenti si costruiscono canali mercianti erigono templi e altari,
pietre dei muri e li rendono molto ge nel punto dove la copertura si l’impero. L’acquedotto Aqua Mar- sopraelevati, sostenuti da arcate. fanno sacrifici ai loro dei nel Foro no ormai diffusi nei luoghi di vil- ora non è raro assistere per le stra-
stabili. L’opus caementicium, una appoggerà al muro. Sull’arco è co- cia, per esempio, è lungo 91 chi- A volte è necessario scavare an- e nelle strade. Le schiave introdu- leggiatura dei patrizi, Pompei, Er- de di Roma alle processioni dei
che gallerie attraverso le monta- cono ai misteri le proprie padro- colano, Pozzuoli. Augusto, che vuo- fedeli della dea siriana: i sacerdoti
gne. Giunta a destinazione, l’ac- ne. I legionari tornano dalle pro- le restaurare la religione tradizio- trasportano la statua di Atargatis,
DOMANDE & RISPOSTE qua si raccoglie nei bacini posti
nelle zone più alte della città e vie-
vincie diffondendo i culti orientali. nale, cerca di frenare la diffusione
di questi culti stranieri. Per esem-
si truccano il viso con gesso, si con-
tornano gli occhi con il carbone,
Come è fatto l’universo? probabilmente un clima tira l’acqua con forza. Il tre a Rodi la si può appe- ne quindi immessa nei tubi in C’è perfino una pio, ha vietato la costruzione di si agitano urlando e roteando la
Domanda posta da Mar- temperato. Il Sole è in po- cielo lunare segna il con- na scorgere a sud. La cir- piombo o terracotta, interrati sot- dea che protegge cappelle agli dei del Nilo nel po- testa, poi si tagliuzzano con le spa-
co Tullio Antonino di Me- sizione intermedia: supe- fine tra il regno della per- conferenza della Terra mi- to il marciapiede, scorrendo fino merio, il recinto sacro della città. de e si feriscono con una frusta di
diolanum. ra gli altri pianeti per fezione e il regno terre- sura 252 mila stadi (uno alle case, alle monumentali fonta-
gli incontri galanti «Questi culti, che il senato non ha cuoio e lana con ossicini di pecora.
L’universo è sferico e la grandezza ed effettua una stre della corruzione. stadio corrisponde a 600 ne pubbliche, alle botteghe degli Molti vagabondi si spacciano riconosciuto come religione di sta- Cedendo alle pressioni dei mol-
Terra è il suo centro. Tut- rivoluzione in 365 giorni piedi, pari a circa 200
ti gli astri sono collegati a e un quarto, regolando le E’ vero che la Terra è metri). Il globo può esse- artigiani, alle terme. per indovini e maghi babilonesi o to, sono tollerati finché non mi- ti adepti, il senato ha “romanizza-
sfere celesti. Le stelle so- stagioni. Al di sotto del rotonda? re diviso in dieci “circoli” Qui, nelle vasche del calidarium egiziani: impressionano i passanti nacciano l’ordine pubblico o com- to” alcuni culti per controllarli. E’ il
no fissate sulla sfera e- sole ci sono Venere e Domanda posta da Ful- (quelli che i greci chia- e del tepidarium, l’acqua viene in- con paramenti orientali, danze promettono la devozione alla fede caso della dea frigia Cibele e di suo
sterna. Poi vengono i pia- Mercurio. L’ultimo pianeta vio Italico junior di Augu- mano paralleli): le ore di fine riscaldata per mezzo degli ipo- estatiche, si trascinano sulle gi- dei nostri padri», spiega il genera- figlio Attis, da tempo accolti tra gli
neti, anch’essi fissati a è la Luna, che ha un ciclo sta Taurinorum. luce variano da un circolo causti, spazi vuoti sotto il pavi- nocchia urlando che il dio è in col- le Agrippa, che ha esteso il divieto dei romani sul Palatino, anche se si
un proprio sistema di sfe- di 27 giorni e un terzo e La Terra è sferica, come all’altro. Il mondo è diviso mento sopraelevato che conduco- lera. Per uno che viene espulso da imperiale proibendo gli altari egi- è dovuto vietare ai romani di pren-
re, che hanno moti indi- suddivide l’anno in dodici dimostrano il fatto che le in due continenti separa- no il calore di un braciere. Ogni Roma, cento ne arrivano. E tro- ziani nel raggio di un chilometro e dere parte ad alcuni riti: infatti i
pendenti. Il freddo Satur- mesi. La Luna, come gli navi scompaiono al di là ti dal Mare Nostrum. Que- abitante di Roma può disporre di vano sempre qualche superstizioso mezzo da Roma. «Inoltre, nei cir- suoi sacerdoti, i “gallae”, si evirano
no occupa la sfera più altri pianeti, si alimenta dell’orizzonte e che l’ap- ste terre sono circondate circa 1.100 litri di acqua al giorno. pronto a versare una moneta di coli di iniziati possono nascere mo- e sotterrano i loro organi. E ci sono
lontana, poi vengono Gio- con l’acqua proveniente parizione e l’altezza nel da un unico oceano, in
ve e Marte, che deve il dalla Terra. La luce lunare cielo delle costellazioni cui si aprono quattro ma- Dopo l’uso, l’acqua viene evacua- rame o un po’ di frumento. vimenti sediziosi, che ospitano altri culti, che prevedono riti san-
suo colore rossastro alla deriva però dal Sole e cambia a seconda dei ri: il Caspio a nord, il ta dalle case con tubi di terracotta Ovunque si moltiplicano le cap- schiavi e miserabili pronti alla ri- guinari: i fedeli della dea Ma, im-
vicinanza del Sole. Giove, quindi non riesce a far e- luoghi: per esempio, la Golfo Persico e il Mar e finisce nei canali sotterranei del- pelle di Iside, spesso visitate dalle volta». Tutti ricordano che fu uno portata dall’Anatolia, danzano in
posto tra il gelo di Satur- vaporare bene il liquido, stella di Canopo in Egitto Rosso a sud e il Mare No- le fogne, che corrono sotto le vie, prostitute e sede di appuntamenti schiavo siriano, per esempio, in estasi al suono di corni e timpani,
no e il calore di Marte, ha mentre la luce del sole at- è alta sull’orizzonte, men- strum a ovest. sboccano nella Cloaca maxima e galanti. Dall’Egitto sono arrivati nome della sua signora Atargatis, ferendosi e bagnando la statua del-
poi nel Tevere. anche Serapide e Anubi, che si so- a guidare una rivolta dei servi. E la dea con il proprio sangue. ■
Focus 143
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