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Grifone

Bimestrale dell’ENTE FAUNA SICILIANA


“associazione naturalistica di ricerca e conservazione” - A.P.S.
30 aprile 2022
ADERENTE ALLA FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA
** ISSN 1974-3645

ANNO XXXI n. 2 (164)

Premio di Laurea
“Bruno Ragonese”
Una nuova minaccia si profila per Gelsari e Lentini:
due progetti per annientarli come zona umida
Dopo l’elettrodotto approvato ignorando l’esistenza di questi pantani, gli enti
responsabili della loro tutela non potranno più giustificarsi con altre “sviste”
di Roberto De Pietro e Giorgio Sabella

Stato dei lavori dell’elettrodotto che in caso di guasto occorrerebbe inter-


In un precedente numero di questa venire con tempestività. È quindi lecito
rivista (Anno XXX n. 5 (161) del 31 otto- chiedersi come l’ente che gestisce l’elet-
bre 2021), ci siamo occupati dei pantani trodotto (TERNA) intenderebbe accedere
Conclusa la prima Gelsari e Lentini per i lavori di un elet-
trodotto ad alta tensione a 380 kV che
ai sostegni nel caso in cui un eventuale
guasto si verificasse in un periodo pio-
edizione del Premio li attraversa, essendo stato progettato
e approvato ignorando, di fatto, la loro
voso, generante situazioni come quelle
illustrate nella foto 1.

C on la presentazione pubblica delle tesi di laurea


premiate, avvenuta online il 30 marzo 2022, si è con-
esistenza.
L’Ente Fauna Si-
ciliana ha denunzia-
clusa la prima edizione del Premio di Laurea Bruno to tale “svista”, tra-
Ragonese il cui bando internazionale era stato lanciato
all’inizio dello scorso anno.
mite un documento
L’iniziativa, dedicata al ricordo di Bruno Ragonese, inviato, nel settem-
fondatore dell’Ente Fauna Siciliana, è stata proposta bre dello scorso
alle Università della Sicilia, di Malta e della Tunisia nello anno, agli enti che
spirito “mediterraneo” cui l’associazione si ispira, come hanno preso parte
è sottolineato nel suo stesso statuto.
al processo di auto-
L’obiettivo del Premio è quello di incoraggiare nei
giovani universitari l’interesse scientifico verso la cono- rizzazione, senza,
scenza della biodiversità quanto quello nei riguardi di tuttavia, ottenere
tutti gli aspetti del rapporto uomo-ambiente nelle sue alcun riscontro. Da
molteplici sfaccettature culturali: l’Ente Fauna Siciliana allora ad oggi i la-
considera questa una finalità strategica come incentivo vori sono proseguiti
rivolto alle giovani generazioni affinché si preparino ad
indisturbati, se non
affrontare con competenza e motivazione le problema-
tiche ambientali orientate verso la costruzione di un per i fermi e i rallen-
futuro sostenibile. tamenti dovuti alla
Le tre tesi premiate sono state elaborate da altrettan- presenza di acqua Foto 1 – Il cantiere della fondazione di un sostegno dell’elettrodotto sommerso
te giovani laureate, rispettivamente tunisina, palermitana nel pantano Lenti- dalle acque; un’ulteriore conferma che l’opera è stata progettata e approvata senza
rendersi conto che avrebbe interessato una zona umida.
e maltese, con i seguenti relativi titoli: ni, che ha più volte
- Sarra Hajri (Università di Tunisi), Étude du poly-
morphisme et du dimorphisme sexuel des Scorpions du
sommerso i cantieri relativi alle fonda- Malgrado le prescrizioni ai lavori pre-
genre Buthus en Tunisie. zioni dei sostegni dell’elettrodotto (foto vedessero che per l’accesso alle aree di
- Laura Levantino (Università di Palermo), Il Giardino 1). È questa un’ulteriore dimostrazione cantiere si dovessero utilizzare “le piste e
nella Grecia antica da Omero a Teofrasto. Le parole e che, sia in fase progettuale, sia in fase le strade campestri esistenti”, sono state
le rappresentazioni. di approvazione, non ci si è resi conto realizzate diverse piste che sono state,
- Lucia Anna Farrugia (Università di Malta), An anch’esse, sommerse dalle acque. Tra
della natura delle aree attraversate,
overview of the Staphilinidae (Insecta: Coleoptera) of
the Maltese Island. che, diversamente, avrebbe suggerito, queste, un’attenzione particolare merita
Pubblichiamo nelle pagine interne di Grifone la sinte- indipendentemente dai danni ambien- la pista posta in essere nel marzo del
si di ognuna delle tesi con l’obiettivo di rendere pubbliche tali e paesaggistici prodotti, un tracciato 2022 per accedere al cantiere relativo a
le tematiche e le ricerche sulle quali le giovani laureate tecnicamente più valido e razionale. A tal un sostegno previsto in una parte cen-
hanno concentrato il loro studio a conclusione dell’iter proposito, una considerazione e una do- trale del pantano. La presenza di acqua
di formazione universitaria. I testi integrali delle tesi sa-
manda sorgono spontanee. L’elettrodotto e le conseguenti scarse capacità portanti
ranno pubblicati, entro il corrente anno, nel tredicesimo
volume degli Atti e Memorie dell’Ente Fauna Siciliana. è ritenuto essere un’opera strategica di del fondo del pantano non avrebbero
continua a pag. 3 interesse nazionale; è evidente, quindi, consentito l’accesso di mezzi meccanici
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pesanti; per costruire questa pista si è fatto Ideati dal consorzio di bonifica 10 e nella Lista Rossa Europea degli uccelli
così ricorso a un consistente impiego di Siracusa-Lentini, questi progetti prevedono, (2021).
materiali lapidei di riporto, a grande pez- infatti, il ripristino integrale e il rafforzamen- Ma ad essere inaccettabile è che in tali
zatura e granulometria fine, che sono stati to dei sistemi di “bonifica” idraulica realizzati relazioni si trovi scritto che la realizzazio-
sversati nel pantano e quindi compattati, e lo scorso secolo, mediante la rimozione dei ne dei lavori non comporterebbe “alcuna
si è sopraelevato notevolmente il suo pia- sedimenti dal fondo di collettori e canali, interferenza” con “gli habitat di interesse
no carrozzabile, rispetto al fondo naturale. il ripristino e la sagomatura dei canali, la comunitario e gli aspetti vegetazionali di
La pista, in tal modo, ha determinato una costruzione di argini, l’ammodernamento maggior pregio”, in base all’assunto che
separazione idraulica delle si opererebbe su superfici
parti attraversate, alterando di terreno “limitate”: la rete
in modo misurabile luoghi idraulica e gli impianti idro-
prima integri (foto 2). vori.
L’attuale stato dei lavori Si tratta di affermazioni
(inizio di aprile del 2022), che sembrano essere o il
che ha prodotto l’elevazio- frutto di un abbaglio o fon-
ne e il completamento di date su una dolosa e grave
quasi tutti i sostegni, ma omissione, che non si ritiene
non ancora la tesatura dei possa dirsi incolpevole, sugli
conduttori, rende sempre effetti che la realizzazione
più percepibile l’impatto fi- dei lavori determinerebbe,
nale che l’elettrodotto deter- ovvero lo stato di innaturale
minerà su uno dei paesaggi e permanente prosciuga-
palustri più belli della Sicilia. mento dei pantani.
Si presagisce anche Anche in questo caso,
“l’impatto” che l’opera avrà l’Ente Fauna Siciliana è
sugli uccelli, come i fenicot- intervenuto per evidenzia-
teri rosa mostrati nella foto re la deplorevole idea di
3; essi, infatti, dovranno realizzare questi interventi,
fare attenzione a volare in Foto 2 – La pista realizzata nel marzo 2022, per accedere a un cantiere, ha creato una separazione inviando, nel marzo del
aree, ancora oggi libere, delle aree attraversate, alterando in modo misurabile luoghi prima integri. 2022, un documento agli
ma che, tra non molto, sa- enti chiamati dal consorzio
ranno sovrastate dai conduttori dell’elettro- e il potenziamento degli impianti idrovori, a fornire un parere sui due progetti.
dotto. Ovviamente è questa una preoccupa- il tutto allo scopo, chiaramente dichiarato, Per giustificare i progetti, il consorzio si
zione “solo nostra”, giacché dalla relazione di pervenire a un’eliminazione totale e per- appella alla necessità di dovere consenti-
che valuta la presenza di avifauna “ante manente delle acque dai pantani. re l’agricoltura nel fondo dei pantani e di
operam”, che è stata esaminata dagli enti Ovviamente gli effetti di tali interventi essere tenuto a difendere le abitazioni.
chiamati a valutare e approvare la “bontà” sarebbero devastanti sugli ambienti na- Gli intendimenti del consorzio appaiono,
del tracciato, emerge che nei pantani “non turali, e in particolare sugli habitat e sulle tuttavia, sempre più anacronistici, essendo
antitetici all’unanimemente riconosciuta
importanza di tutelare le zone umide ma,
soprattutto, si dimostrano funzionali al
mantenimento di un sistema che sembra
essere congegnato per drenare, oltre che
acqua, denaro. Con le risorse economi-
che impiegate da quando i pantani fanno
parte della Zona di Protezione Speciale
ITA070029 ad oggi, la Regione Siciliana
avrebbe potuto, infatti, acquistare i terreni,
mettendo fine a ogni eventuale contezioso
con i proprietari.
Con particolare riferimento al pantano
Lentini, per gli straordinari ambienti in
esso presenti e per l’assoluta assenza
di costruzioni, appare doveroso non solo
Foto 3 – Fenicotteri rosa in volo in aree dove, a breve, saranno tesati i conduttori dell’elettrodotto (pantano Lentini, che sia archiviato il progetto ideato dal
27 marzo 2022). consorzio, ma che cessi, del tutto, an-
che l’attuale attività di smaltimento delle
c’è” presenza di fenicotteri rosa e, anzi, a specie di interesse comunitario e sulla con- acque.
voler essere più precisi, che “non c’è” alcu- servazione della biodiversità. Ma tutto ciò, Siamo fiduciosi che la gravità di quanto
na presenza di uccelli acquatici! ovviamente, non emerge dalle valutazioni avvenuto con la realizzazione dell’elettro-
di incidenza dei due progetti, nelle quali dotto e l’assenza di ritegno con la quale
Due progetti per annientare i pantani non esiste alcun riferimento concreto all’im- sono stati proposti i due insani progetti di
come zona umida portanza naturalistica dei pantani Gelsari e “bonifica” idraulica, inneschino, nell’opinio-
Una nuova e ancora più grave Lentini nè, tantomeno, alle specie di uccelli ne pubblica e negli enti preposti alla tutela
minaccia si prospetta per Gelsari e Lentini: in essi presenti, molte delle quali di estrema ambientale, una reazione che condurrà i
due progetti, uno per ciascun pantano, per importanza per la conservazione, essendo pantani a beneficiare di forme di conser-
annientarli come zona umida. inserite negli allegati della Direttiva Uccelli vazione ambientale più rigorose.
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continua da pag. 1
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Sarra HAJRI (5) Enfin, La règle de Rensch a été
Étude du polymorphisme et du vérifiée pour la première fois chez les
dimorphisme sexuel des scorpions scorpions du genre Buthus en Tunisie
du genre Buthus en Tunisie montrant que la longueur du telson
En Tunisie, le genre Buthus diminue avec l’augmentation de la taille
(scorpions de la Famille des Butidae) corporelle moyenne.
était représenté depuis les travaux de Cette étude, principalement mor-
Vachon (1952) par une seule espèce phométrique, mérite d’être étayée par
Buthus occitanus avec deux sous-es- d’autres investigations et analyses mo-
pèces B. occitanus paris au Nord et B. léculaires pour résoudre le problème
occitanus tunetanus au centre et au épineux de la bio-systématique du
sud du pays. Ces deux derniers taxa complexe du genre Buthus en Tunisie.
ont été élevés au rang spécifique par
Polymorphisme chez les espèces des scorpions du complexe Buthus.
Lourenço en 2003. En 2006, Kovařĺk Laura LEVANTINO
a décrit deux nouvelles espèces, Il giardino nella Grecia antica da Omero a
(2) Les différentes analyses morphométriques
Teofrasto: le parole e le rappresentazioni
effectuées ont permis de séparer sans ambiguïté
l’espèce Buthus tunetanus malgré la grande varia- Assai attuale è discutere di ‘giardino’: un luogo
bilité des caractères phénotypiques de ce taxon. comune e spesso sottovalutato, ma che, durante il
La répartition géographique de ce scorpion couvre periodo pandemico, si è rivelato, ancora una volta,
toute la Tunisie méridionale saharienne et centrale un caro rifugio, un rassicurante conforto, un’inatte-
aride située à l’Est de la Dorsale tunisienne. Ce sa scoperta per numerosi individui. Nelle giornate
large territoire correspond en toute évidence aux più difficili ha concesso anche solo pochi istanti di
zones les plus touchées par le scorpionisme qui evasione dalla situazione disastrosa vissuta nei
constitue en Tunisie un véritable problème de mesi passati e io ho avuto la fortuna di avvicinarmi
santé publique; al giardino non solo a causa (o per merito) della
(3) Les deux autres taxa, Buthus chambiensis pandemia, ma anche per i miei studi ed è stata una
et B. paris, bien qu’ils montrent beaucoup de si- piacevole scoperta che, tutt’ora, mi accompagna e
militudes et difficiles à distinguer, sont légèrement mi rasserena nella mia quotidianità.
différents par quelques caractères liés notamment
à l’ornementation du mésosome et à la taille et
à la forme de l’aiguillon. Les populations de ces
deux espèces se rencontrent sur les massifs
montagneux et forestiers localisés en Tunisie
septentrionale, y compris le Cap Bon, et dans le
centre du pays le long et à l’ouest de la dorsale;
(4) Outre les principales différences clas-
siques du nombre des lamelles, plus important
chez les mâles, et de la disposition des peignes
sur la plaque pectinifère entre les deux sexes,
la combinaison de 11 rapports de mensurations
corporelles et appendiculaires a permis de bien
discriminer les deux sexes. Tous ces rapports
Répartition géographique des espèces du complexe Bu- présentent un dimorphisme en faveur des femelles
thus en Tunisie: Buthus tunetanus (Sud et centre Est de la (plus grandes que les mâles) à l’exception de la Ho riflettuto, indagato e studiato su quali valori
Dorsale Tunisienne); Buthus paris et Buthus chambiensis longueur relative du métasome où le dimorphisme potesse avere il giardino oggi, ma soprattutto ‘ieri’,
(Nord et centre ouest de la dorsale Tunisienne). Circles est en faveur des mâles; nella Grecia antica, e la scoperta mi ha sorpresa
rouges: stations d’échantillonnage; ligne noire: dorsale poiché il giardino esisteva, ma le testimonianze
montagneux Tunisienne. riguardanti la sua esistenza sono esigue, scarne
e poco dettagliate.
Buthus chambiensis (endémique au Dj. Ho organizzato il mio elaborato partendo da
Châambi, le plus haut sommet de la Tu- una breve analisi di cosa sia un “giardino” oggi e,
nisie) et Buthus dunlopi (endémique de dopo aver scoperto anche nuove tipologie, come
Remeda dans le sud tunisien). il ‘giardino planetario’ proposto da un famoso pae-
Les objectifs de la présente étude saggista contemporaneo, Gilles Clément, ho intra-
systématique et taxonomique sont: (i) preso il mio studio sul giardino della Grecia antica.
séparer ces quatre espèces de scorpions In primo luogo il mio lavoro si è basato sulla
très difficiles à distinguer morphologique- ricerca, sulla traduzione e sull’analisi semantica
ment; (ii) analyser leur polymorphisme à delle testimonianze linguistiche pervenute fino a
l’échelle spécifique et populationnel et noi per apprendere il lessico e gli elementi costi-
(iii) étudier le dimorphisme sexuel dans tuenti del giardino. Sono stati individuati differenti
le genre Buthus et vérifier la règle de termini che significano “giardino” come ὄρχατος,
Rensch chez ces animaux. ὄρχος, ἄλσος, ἀλωή, i quali, però, indicano o parti
Afin de répondre aux questions po- di un giardino o luoghi assimilabili ad esso. Ad ogni
sées, 403 scorpions ont été échantillon- modo l’analisi si è soffermata in particolare su due
nés dans 17 localités réparties sur tout termini greci: κῆπος e παράδεισος. Essi possono
le territoire tunisien. Différents segments assumere il significato di “giardino”, ma ho preferito
et appendices du corps ont été mesurés. tradurre παράδεισος con il termine “parco”, anche
Au total, 26 variables et 15 rapports ont perché, pur essendo entrambi termini greci, indi-
été déterminées en plus du comptage du cano due tipologie differenti di “giardino”: il primo
nombre de lamelles des peignes et des appartenente alla civiltà greca e il secondo, invece,
séries dentaires des doigts de chaque è associato alla civiltà persiana.
scorpion. Plusieurs tests statistiques Ho evidenziato il fatto che nella Grecia antica
classiques et analyses multivariées ont il giardino era una forma di civilizzazione, poiché,
été appliquées. Les principaux résultats come suggerisce Erodoto, i sedentari coltivano
obtenus sont: un giardino, e spesso è una proprietà di regnanti
(1) Aucun des scorpions examinés Lines de régression: M (male) = fM (femelles) de chaque variable o di individui appartenenti a ceti abbienti. I giardini
ne correspond à l’espèce Buthus dunlopi analysèe; avec M (males) = moyenne des valeurs des males et fM privati solitamente erano situati o intorno le dimore
y compris ceux de la région de Remeda; (femelles) = moyenne des valeurs des femelles. (se collocate al di fuori delle mura) realizzando
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un’area verde intorno alla cinta muraria della città cia antica il giardinaggio potesse essere
o nelle terrazze in alcuni vasi (se il proprietario definito τέχνη (arte): come l’agricoltura
abitava all’interno delle mura). non costituisce né un’abilità né uno scam-
Un esempio di quest’ultimo erano i giardini bio sociale e la sua riuscita dipende dalla
di Adone: erano temporanei e coltivati da donne natura, dalle forze divine e dall’impegno.
di discutibili costumi durante la festa in onore del Infatti, il lavoro dei giardinieri è caratte-
giovane amante di Afrodite, chiamate Adonie; veni- rizzato da fatica e cura, elementi che, in
vano coltivate determinate piante (frumento, orzo, qualche modo, garantiscono un risultato
lattuga, finocchio) all’interno di alcuni contenitori di sorprendente, come mostra l’esempio di
vario materiale e genere, poi esposti al calore estivo Ciro. Il suo parco (παράδεισος), a cui egli
affinché le piante potessero crescere e appassire si dedica soprattutto nei momenti liberi,
velocemente per simulare la vita del giovane appare come un meraviglioso spettacolo
Adone, defunto prematuramente nel pieno della a Lisandro, suo ospite: la regolarità, la
giovinezza e beltà. Gli scavi archeologici mostrano ricchezza e la varietà descritte nel testo
l’esistenza anche di giardini pubblici, posti nel cen- di Senofonte raffigurano il parco come un
tro urbano della città, ma erano limitati in numero gioiello, di cui Ciro è fiero; egli si compiace
e dimensioni, consistevano in piccoli boschetti di Zeus e quello di Febo, considerati come luoghi sia del risultato sia dell’effetto provocato nel suo
alberi posti vicino ai santuari o in agorà per lo più eutopici, ovvero che racchiudono la felicità, e le ospite. Il parco sembra essere lo specchio dell’ani-
impiegati per creare un ambiente ombreggiato. cui coordinate sono poco chiare: essi sembrano ma di Ciro, dal momento che Lisandro descrive
Nel periodo arcaico (VIII-VI secolo a.C.), è posti ai confini del mondo e, dunque, irraggiungibili. entrambi in maniera simile.
Omero il primo a parlare di κῆπος ed è sempre lui Il τόπος del giardino come luogo d’incontro L’esempio di Ciro mostra gli insegnamenti di un
a dare una descrizione ben definita e dettagliata di degli amanti risale ai tempi della Grecia antica in giardino secondo il punto di vista greco: educa ad
un giardino, ovvero quello di Alcinoo, re dei Feaci. quanto alcune testimonianze ambientano incontri aver cura e pazienza poiché il giardino si sviluppa
Esso è costituito da tre differenti elementi: amorosi all’interno di giardini. Ed è affascinante il secondo i propri tempi; le stagioni influiscono sulla
frutteto (ὄρχατος) con alberi di mele, pere, fichi, fatto che Platone descriva il concepimento di Eros, sua crescita e maturazione, in particolare la prima-
ulivi, filari di viti (ὄρχος) e aiuole (πρασιαί) nelle dio dell’amore, proprio all’interno di un giardino vera, la quale è la stagione prediletta in quanto con
quali venivano coltivati ortaggi; è circondato da divino. È eccezionale anche il fatto che la natu- sé porta lo splendore della fioritura. Il giardino di
un recinto (ἕρκος) ed è ricco d’acqua che irriga le ra intermedia dell’Eros platonico si rispecchi in Alcinoo vive in una perenne primavera, ma esso
diverse coltivazioni. quella del giardino: entrambi sono partecipi della non è un modello di vita realizzabile come, invece,
Questo esempio di giardino è caratterizzato mortalità, poiché subiscono la ciclicità del tempo, lo è il κῆπος di Laerte dove la fatica, la cura e la
da coltivazioni alimentari e il suo scopo è essere e dell’immortalità, poiché esistono da sempre e pazienza sono le basi di una vita migliore.
produttivo. Nei secoli successivi, però, il giardino per sempre. Particolarmente mi è caro il giardino di Laerte
non è più utile solo per produrre alimenti e, inoltre, È possibile che il legame tra giardino e amore poiché è una testimonianza che mette insieme il
non è chiaro se la suddivisione in tre parti sia sia determinato anche dal fatto che la parola valore della cura e l’importanza di un’eredità: La-
mantenuta in quanto le testimonianze nominano κῆπος indichi il sesso femminile e chiarisca perché erte si prende cura del suo giardino con energia,
solo qualche nuova
coltivazione, come
l’alloro, le rose e le
piante aromatiche.
Di certo, continuano
ad essere presenti
gli ortaggi, gli alberi
e l’acqua, la qua-
le proviene da una
fonte o è conservata
in una cisterna; in
altre circostanze,
invece, è menzio-
nata la presenza di
animali per lo più di
piccola taglia e volatili.
L’altro termine analizzato è παράδεισος, atte- esso sia considerato fertile sia dal punto di vista affetto e impegno proprio come se fosse un figlio
stato per la prima volta nelle opere di Senofonte, materiale sia in senso più ampio, metaforico: il e ciò non è insolito dal momento che è custode dei
e significa “parco”; è un luogo posseduto solo da giardino è un terreno fertile per i poeti dal momento ricordi familiari. Suo figlio Odisseo è consapevole
satrapi e re persiani, dunque un bene esclusivo che nel giardino delle Muse o delle Cariti trovano del valore del giardino condiviso e gli rammenterà
della nobiltà. Esistono due tipi di parco: il primo è ispirazione; è il luogo in cui i sapienti possono le giornate lì trascorse e le piante ereditate. Il ritor-
botanico, in cui erano coltivati alberi sia da frutto passeggiare e conversare, diventando il punto di no di Odisseo e il loro incontro, dopo tanti anni, nel
sia ornamentali, e il secondo è adibito alla caccia, partenza per l’apertura delle scuole filosofiche. giardino mi ha emozionato particolarmente poiché
in cui erano radunati animali selvatici ma non feroci. Appunto, famosa è la scuola di Epicuro chiamata è come se il giardino stesso avesse ricompensato
In secondo luogo, il mio lavoro prosegue con Κῆπος. Dunque la fertilità del giardino non consiste la fatica di un anziano padre donando a quest’ul-
l’interpretazione dei valori e delle funzioni che il solo nella produzione di alimenti ma ‘produce’, timo il frutto più prezioso: il figlio vivo e in salute.
giardino possedeva nella Grecia antica. Esso è forma nuovi individui che faranno parte di una Infine, il mio lavoro si conclude con un’appen-
un luogo da proteggere, da ereditare e, infatti, comunità. Pertanto è necessario la presenza di dice inerente ad un altro luogo: il λειμών, termine
ricorrono attestazioni dove si parla sia di κῆπος sia un giardino soprattutto in una città ideale, come che significa “prato”, analizzando esclusivamente
di παράδεισος come eredità che i genitori hanno propone Platone. le testimonianze omeriche. Ho notato che esso
trasmesso di generazione in generazione. Tuttavia, Esso è luogo di educazione riservato non solo non compare come parte costituente del giardino
non consiste in un’eredità puramente materiale, ma a una comunità, bensì anche a individui che si e, infatti, è inteso come luogo diverso, sebbene
anche in senso figurato, dal momento che il geni- impegnano ad apprendere il valore della pazienza, abbia delle analogie con il κῆπος: il prato non è
tore tramanda le conoscenze, ottenute mediante della cura, del tempo e della fatica. E proprio i recintato; vi crescono i fiori, i quali, invece, com-
l’esperienza, insegna un modello di comportamento giardinieri acquisirono questi insegnamenti; infatti, paiono raramente nel giardino; ha una natura
e ad avere cura; dunque, come accade con gli sebbene non siano pervenute a noi, sembrano ambivalente in quanto è sia luogo di nascita, dal
esempi di Ciro e di Odisseo, il giardino è un terreno essere esistite opere di giardinaggio che potevano momento che proprio in un prato Latona partori-
di prova per acquisire le abilità e le capacità di un racchiudere conoscenze botaniche, come alcuni sce suo figlio Apollo, sia luogo di morte, come il
buon regnante. passi di Teofrasto, i quali riportano informazioni prato delle Sirene in cui sono sparse le ossa degli
Il giardino greco è anche un luogo ideale, felice inerenti alla coltivazione di determinate piante. E uomini assassinati.
e tale valore è testimoniato sin da Omero con il tali giardinieri dovevano esser per lo più proprietari In conclusione, il prato rappresenta un luogo
giardino di Alcinoo e prosegue ad avere tale valore terrieri che possedevano delle conoscenze speci- illusorio e ingannevole, mentre il giardino è quasi
nelle testimonianze successive, le quali nominano fiche ottenute mediante delle prove, dei tentativi. sempre un luogo fertile, fecondo, emblema della
i giardini divini, tra i quali sono presenti quello di Tuttavia, non è chiaro se nel mondo della Gre- felicità.
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Lucia A. FARRUGIA nus procerus, Achenium brevipenne and
An overview of the Staphylinidae (Insecta: Scopaeus (?) bicolor are hereby removed
Coleoptera) of the Maltese Islands from the staphylinid fauna of Malta as they
are either highly unlikely to occur in Malta
The Staphylinidae are a highly successful and or were recorded erroneously.
diverse group of beetles. Their diversity extends The global distribution of all species
to their occupied habitats, feeding methods and recorded was also included. This was
species richness. They can be found in all moist based on the work of Vigna-Taglianti et
environments, although none are truly aquatic. al. (1992) Six species: Amaurops mifsudi,
Staphylinid feeding habits include carnivorous, Faronus rica, Alevonota melitensis, Geosti-
fungivorous and phytophagous. This Family is the ba melitensis, Astenus gattoi and Astenus
second most species-rich worldwide, with over walker are noted to be endemic to Malta,
63,659 described species split into 32 Subfamilies. while another 6 species were noted to be
The Maltese archipelago is located in the subendemic, i.e. they occur only in Malta
central Mediterranean and consists of a group of and a few other Mediterranean islands.
small, low-lying islands. The largest island, Malta 11.7% of the species were of Mediterranean
has a surface area of 245.7 km2. The islands are distribution while 12.6% of species have
situated 96 km south of Sicily and 290 km above a distribution that is somewhat extended
North Africa. The Islands have typical Mediterra- beyond the Mediterranean region, 35.7%
nean climate, with warm, wet winters and hot, dry of species were noted to have a wide
summers. The larger islands are heavily populated Map of the Maltese islands geographical distribution, either being distributed
and hence, most of the natural vegetation of the across Europe up to the whole Palaearctic. 26.5%
island has been degraded or destroyed by urban Several records were then added by Löbl & Besu- of species were then noted to be distributed across
development and agriculture. chet (2004) through the catalogue of Palaearctic more than one biogeographical region up to and
The aim of this study was to collate all published Coleoptera. The most recent works on the local including cosmopolitan species.
information available to date on the Staphylinidae staphylinids were that of Sabella & Mifsud (2015) Since this study was based on literature and
of the Maltese Islands, as well as to review any who provided a checklist of the Pselaphinae of collection data, there is still much to be done to
available collections. Hence, taxonomic account Malta, adding 3 new records, and that of Kurbatov, gain full understanding on the present state of the
was provided for the Staphylinidae of Malta. All Mifsud & Sabella (2019) who described a new Staphylinidae of Malta. This is especially pertinent
published information available to date on Maltese endemic species – Faronus rica. in the case of species that were last recorded to
Staphylinids was reviewed in depth and a checklist From the present work, two hundred and occur in Malta in the old literature such as that of
of all the staphylinid fauna of Malta recorded thus thirty-four staphylinid species were noted to occur Cameron & Caruana Gatto (1907). From the pre-
far was constructed. Global distributions of all re- in Malta, making it the most species rich family of sent study it was noted that 48 species of Staphyli-
corded species were provided and nomenclature animals on the island. Twenty-nine species were nidae were last recorded from the Maltese Islands
updated when relevant. The main collections of recorded for the first time locally. The new records over a century ago. In the case of these species, it
Maltese Staphylinidae were also reviewed and are: Proteinus cf. brachypterus, Phloeocharis sp., is unknown whether their taxonomy is up to date
collection data included when available. Aleochara binotata, Amischa leporina, Atheta and whether these species are still present in the
The first literature records of Staphylinidae inermis, Notothecta inflata, Falagria sulcatula, Maltese Islands. Hence, future work should focus
from Malta were those by Fauvel (1875; 1876), Von Myllaena dubia, Phytosus balticus, Leptotyphlop- on collecting specimens from the field to further
Heyden (1883) and Baudi (1889), while the first sis sp., Anotylus tetracarinatus, Octavius vitalei?, the reliability of past records.
local work that included some staphylinid records Cephennium sp. 1, Cephennium sp. 2, Euthia sp., Overall, the study was successful in providing
was that of Caruana Gatto (1894). In this work, Scydmoraphes sp., Pseudoeudesis sulcipennis an overview of the Staphylinidae of the Maltese
two commonly occurring species of Staphylinidae lampedusae, Gynotyphlus perpusillus, Astenus Islands and as such, a complete picture of the
were recorded. Following this, over 140 species pallidulus, Astenus (Eurysuinus) sp., Leptobium Staphylinidae of Malta that have been collected to
of Staphylinidae were added to the local fauna gracile, Heterothops minutus, Cafius cicatricosus, date was achieved. Hence, this work can act as
through the work of Cameron & Caruana Gatto Neobisnius lathrobioides, Philonthus carbonarius, a steppingstone on which any future work on the
(1907). To date, this work was the most extensive Philonthus quisquiliarius, Quedius pallipes, Lepta- Staphylinidae of Malta can stem from.
work in relation to the Staphylinidae of Malta. The cinus intermedius and Xantholinus morandi. Three
next addition to the staphylinid fauna of Malta Subfamilies: Phloeocharinae, Osoriinae and Euae-
was made by Schembri & Schembri (1982), who sthetinae are also recorded for the first time locally.
added 28 new records for the islands and then Thirteen species that were previously recorded
by Pace (1999) who described two new endemic from Malta: Euplectus brunneus, Sepedophilus
staphylnids for Malta – Geostiba melitensis and littoreus, Sepedophilus pedicularius, Aleochara
Alevonota meltensis. Poggi (1999) also added to intricata, Myrmecopora minima, Alevonota gra-
the local staphylinid fauna through the description cilenta, Geostiba muscicola, Oligota nr. picipes,
of another endemic species – Amaurops mifsudi. Bledius mulsanti, Carpelimus punctipennis, Aste-

Faronus rica - Photograph by Fabio Viglianisi.

1mm

Global distributions of recorded species. Leptotyphlopsis specimen examined.


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Grifone 30 aprile 2022
La guerra in Ucraina: con motivazioni e modalità liberamente rivendicate: un
dibattito nel quale non vanno sottovalutate le posizioni
In primo luogo è da mettere in risalto il costo in
termini di vite umane, la perdita di ognuna delle quali

una catastrofe umana


di quanti, a partire da Tertulliano nel “De Corona”, si correla al dolore dei congiunti che sopravvivono,
ritengono che il cristiano non può negare il Vangelo alla interruzione dei legami socio-affettivi intercorrenti,
nemmeno in caso di necessità o legittima difesa fino alla perdita dei sostegni reciproci all’interno delle

e ambientale
al Catechismo della Chiesa Cattolica (2309) che famiglie, le conseguenze delle ferite, la perdita di
definisce le strette condizioni morali che giustificano risorse umane produttive in ogni senso, insieme alle
una “legittima difesa con la forza militare”. devastazioni psicologiche derivanti dalle violenze
In ogni caso è evidente che la forza (militare o che si subiscono da tutte le parti in conflitto nel corso
di Alfredo Petralia economica, sia essa di attacco che di difesa) continue- di una qualsiasi guerra, in particolare nelle fasce
rà a dominare la storia. La stessa struttura dell’Onu, giovanili e più vulnerabili delle popolazioni coinvolte
dotata di un Consiglio di Sicurezza in cui siedono “i direttamente o indirettamente. Altrettanto devastante

U
paesi vincitori” della seconda guerra mondiale, cioè è l’esodo dei civili dalle aree di combattimento, il che
i più forti al momento, non fa altro che certificare significa, insieme ai drammi individuali, da una parte
la predominanza della forza. Con l’invasione russa sconvolgimento e impoverimento del tessuto sociale
dell’Ucraina, siamo al paradosso che uno stato che ucraino, dall’altra squilibri e problemi di inserimento nei
na delle riflessioni che si possono dovrebbe essere il garante della Carta dell’Onu come paesi di approdo. Elemento culturale di non seconda-
fare sulla deliberata invasione dell’Ucraina da parte membro di quel Consiglio, la viola platealmente (non rio rilievo è la barriera di odio che dividerà per decenni
della Russia, ripropone l’attenzione sull’idea imperiale è la prima volta che accade da parte di altri stati ucraini e russi. Sul terreno la auspicata fine del conflitto
di conquista di territori improntata al revanscismo- ma ciò non lo giustifica) venendo meno al principio lascerà comunque un panorama di distruzioni su tutte
imperialismo nostalgico, concezione che difficilmente le strutture e infrastrutture che solo
sembra potersi estirpare dai rapporti tra stati: rima- nel lunghissimo periodo potranno
nendo sull’orizzonte dell’ultimo secolo lo si è visto essere ricostituite e con costi enormi.
con il pangermanesimo hitleriano, con l’aspirazione Costi che sono anche direttamente
alla ricostituzione della grande Serbia nei Balcani, ambientali, inclusa la necessità dello
nell’idea di far risorgere l’Impero Ottomano, nell’ambi- smaltimento delle macerie provocate
zione di Mosca (terza Roma) di far rinascere la grande dai bombardamenti oltre che delle
Russia ed altro ancora. Rappresentano tutti esempi di carcasse dei mezzi militari e civili
ideologie pericolose per il fatto che in esse la guerra è distrutti. A ciò seguirà la necessità
considerata strumento funzionale da mettere in campo di approvvigionamento di materie
al fine di raggiungere l’obiettivo. prime di ogni tipo per la ricostruzione
Volendo fare dell’ironia, è come se gli inglesi (materiale edile, metalli, sostanze
pensassero di ripristinare il loro impero o che noi chimiche, tecnologie, materiali per
italiani ci mettessimo in testa di voler ricostituire manu il ripristino della viabilità e dei ponti
militari l’Impero Romano con Roma “caput mundi” (il fatti saltare, ricostruzione di scuole e
che è stato davvero tentato causando un disastro ospedali, ecc.) il che si porta dietro
immane!) con una serie di “operazioni speciali” a ciò il potenziamento della estrazione
rivolte; oppure iniziare una campagna per la riconqui- e produzione di quanto occorre
sta della Corsica motivata dal fatto che essa fa parte che (art. 2.4) “I Membri devono astenersi nelle loro con i relativi impatti ambientali conseguenti. Vanno
della regione geografica italiana e che è stata sotto relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della anche aggiunti i danni sugli ambienti agricoli e sulle
bandiera genovese prima di diventare indipendente forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipenden- produzioni alimentari (con effetti globali a catena in
e poi invasa dalla Francia. Tornando seri la realtà è za politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra special modo sui popoli più vulnerabili), le contami-
che nonostante i tentativi che da millenni si fanno, il maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite”. nazioni radioattive nelle aree delle centrali nucleari
conflitto armato come via per risolvere le controversie Il problema è che la condanna della aggressione attaccate, la disseminazione di mine nel territorio e
tra gli stati non è stato bandito dalla storia e possiamo russa votata dall’Assemblea dell’Onu (nel testo si nel mare, l’inquinamento dell’aria e delle acque per
realisticamente essere certi che ciò non avverrà anche chiede che Mosca “cessi immediatamente il suo uso gli incendi di depositi di carburante o del materiale
se lo vorremmo. della forza” e ritiri “subito, completamente e in modo esplosivo. Senza considerare le devastazioni in
Al più, come è stato detto molto realisticamente incondizionato” le proprie unità militari”) con una ambienti forestali e la situazione degli animali che in
(già Platone lo sosteneva), la pace non è che un maggioranza raramente vista non ha prodotto effetti Ucraina è divenuta sempre più critica per centinaia di
intervallo tra guerre che si combattono per trarne dei concreti in termini di protezione sovranazionale. In migliaia tra cani, gatti ma anche cavalli e animali degli
vantaggi: e quando, come nel caso attuale (ma anche queste condizioni perché meravigliarsi se Finlandia zoo, i quali rischiano la vita come è stato denunciato
in generale nelle altre guerre di aggressione provocate e Svezia democraticamente intendono adottare le dai responsabili dell’Organizzazione Internazionale
per qualsiasi ragione nel lontano o nel recente passa- misure che ritengono opportune per la propria sicu- Protezione Animali.
to), si invoca la pace dopo che è stato messo in atto Insomma una catastro-
un palese attacco militare, si dovrebbe anche dire con fe che è difficile descrivere
onestà intellettuale e senza ipocrisia, che l’unico modo in tutta la sua reale portata
per ottenerla immediatamente è cedere al volere (alla umana, sociale, culturale,
pretesa o alla richiesta, secondo i gusti o le sensibilità) economica ed ambientale
del più forte inclusa la cessione di territorio il che, che non si esaurisce nei
anche se pudicamente viene definito compromesso, confini dell’Ucraina. è già
altro non è che la resa. A meno che contestualmente una “guerra mondiale” che,
si abbia il ritiro dell’aggressore nei propri confini: in alimentando instabilità e
assenza, l’aggressione paga, è conveniente per un riarmo, sta radicalizzando
qualsiasi aggressore e ciò ne ha sempre incoraggiato il mondo intero sul piano
l’uso. C’è però il piccolo (!) problema di avere il con- dei rapporti tra gli stati, il
senso da parte di chi, aggredito, dovrebbe cedere ai ridimensionando della glo-
propositi del più forte il quale intende prevalere ad balizzazione in un quadro
ogni costo se è passato alle vie di fatto. La pace va di diffidenza tra partner
quindi costruita con politiche e negoziati preventivi che che si contrappongono,
la rendano possibile: chiunque supera la “linea rossa” rezza scegliendo da che parte stare? Ancora una volta la possibilità di uno scontro sempre più duro peri-
dell’attacco armato si mette dalla parte del torto. prevale l’idea antica del “si vis pacem para bellum”: colosamente sulla soglia di quello nucleare, quanto
Su tali questioni (che ci fanno pensare a Vico, purtroppo appare irrealistico il contrario e gli stati meno per un lungo periodo la fine della cooperazione
a Machiavelli e altri prima e dopo di loro anche sul sovrani, tutti senza alcuna eccezione, si attrezzano internazionale e il prevalere della logica dello scontro
concetto di guerra giusta o meno) e su ciò che sta come preferiscono qualunque siano le convenienze tra potenze, visioni imperiali e modelli di governo in
accadendo, il dibattito è vivo nel nostro paese, e non da essi ritenute prioritarie. competizione senza quartiere. Perfino la sfera religio-
solo. In genere il pacifismo si richiama all’articolo 11 Tutto ciò premesso, è fuor di dubbio che quanto sa si sta ulteriormente disgregando con le laceranti
della nostra costituzione nel quale si afferma che sta accadendo, (ed è accaduto in tutte le guerre da divaricazioni tra le chiese ortodosse di Mosca e di
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla chiunque scatenate come negli altri attuali numerosi Kiev. Con sullo sfondo le ricordate pesanti ripercus-
libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione conflitti “dimenticati”) con le conseguenze che si sioni socio-economiche in tutto il mondo (recessione
delle controversie internazionali….”; ma altrettanto stanno già riverberando drammaticamente anche sui e carenze alimentari incluse), elementi che indurranno
chiaro è l’articolo 52 dove si sottolinea che “La di- rapporti economici planetari, rappresenta un disastro una revisione più o meno sensibile dei nostri standard
fesa della Patria è sacro dovere del cittadino…”, il umano e ambientale di dimensioni tali da perfino mar- e modelli di vita a seguito della destabilizzazione del
che implica che lo stesso concetto va riconosciuto a ginalizzare la percezione degli effetti della pandemia quadro mondiale delle risorse energetiche, fattore di
qualsiasi “patria” sia determinata a volersi difendere non ancora debellata. base nel definire i rapporti e gli equilibri tra gli stati.
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30 aprile 2022 Grifone
In Italia la questione energetica è balzata ai per il suo impatto ambientale. Il dubbio viene se si considera che tutti i piani del
primissimi posti del dibattito pubblico. La necessità Si apre dunque uno scenario inimmaginabile fino genere hanno mancato la meta pur nelle “condizioni
di muoversi verso una autonomia energetica è vista a pochi mesi fa. Si rimettono in discussione argomenti geopolitiche planetarie normali” degli ultimi decenni.
come una esigenza strategica difensiva primaria: che sembravano chiusi e che richiedono anche da par- Comunque sia è per noi una sfida importante dalla
è evidente che una preponderante dipendenza quale e sulla quale non rimanere fuori, rifiutando la
dall’estero ha senso solo in un quadro di cooperazio- tentazione e il rischio di marginalizzare e sacrificare
ne tra paesi che condividono valori e visioni comuni. la qualità ambientale. Pertanto la battaglia per un
Ma non quando le divergenze sono profonde: in mondo più vivibile prosegue a maggior ragione nelle
questo caso la dipendenza diventa un cappio al collo, circostanze attuali che potrebbero innescare una
un’arma di ricatto dal quale è necessario liberarsi. E’ “retromarcia di necessità”.
ciò che molti altri paesi stanno cercando di fare. Nel Nell’immediato c’è da augurarsi che il conflitto
nostro si è alla ricerca di soluzioni. “Imbattibili nell’arte si chiuda al più presto e prima che sia troppo tardi,
di farsi cogliere di sorpresa, gli strateghi della politica con lo stop al bagno di sangue e di sofferenza che si
energetica italiana affrontano la crisi del gas russo con sta perpetrando a danno non solo degli ucraini bensì
armi polverose e progetti abbandonati da anni”. Que- dell’intera umanità, umiliata e violata ancora una volta
sto il commento ironico di un commentatore che porta nelle sue più elementari regole che possono garantire
allo scoperto l’urgenza con cui affrontare il problema: te degli ambientalisti una discussione approfondita su una convivenza civile in un “ambiente umano pacifi-
insieme alla diversificazione delle fonti energetiche come riuscire a rimanere fedeli all’obiettivo di un futuro co”. Con la speranza che la situazione non precipiti
estere, ritornano in auge temi come i rigassificatori, il sostenibile in un quadro globale che si sta modificando ulteriormente verso una definitiva e irreparabile tra-
nucleare, il carbone, le trivellazioni e l’estrazione del così profondamente e rapidamente: ad esempio c’è gedia umana e ambientale specialmente se i venti di
nostro petrolio e gas, ecc. e la necessità di una forte da chiedersi se e come, il piano europeo di tagliare guerra, come si paventa, dovessero spostarsi anche
accelerazione sul rinnovabile, mentre appare persino del 55% entro il 2030 le emissioni di CO2 del 1999 sul Pacifico: solo un dialogo preventivo e franco
provvidenziale la realizzazione del Trans-Adriatic e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, potrà evitarlo.
Pipeline fortemente ostacolato in fase di realizzazione può essere considerato ancora un target realistico. Ma chi governa ne avrà la saggezza?

Di ritorno da Mediterranea, aveva recato una lettera del sinda- chi di cemento, spuntoni di metallo anticarro. Nelle
co di Bologna al suo omologo di L’viv e incontrato i campagne ogni via d’accesso ai poderi è protetta da

dall’Ucraina
responsabili dell’oblast, la regione attualmente sotto barricate di copertoni e sacchi di sabbia. È difficile
lo stretto controllo dell’amministrazione militare. Qui la distinguere tra gli armati che presidiano chi faccia
natura delle relazioni è stata più difficile. La proposta parte delle forze armate ucraine e chi delle milizie.
della successiva e più significativa carovana di pace Su quasi ogni postazione sventolano due bandiere:
di Stefano Mari quella ucraina gialla e azzurra che abbiamo imparato
è stata appoggiata pur senza particolare entusiasmo,

L
e la preoccupazione delle autorità municipali era che a conoscere e quella rossa e nera delle milizie. Si
non si appesantisse la situazione già problematica tratta della bandiera storica dell’UPA, l’Esercito insur-
delle strutture di accoglienza in città, già sotto enor- rezionale Ucraino di Stepan Bandera, responsabile
me pressione per la presenza di circa duecentomila dell’affiancamento alle truppe naziste durante l’opera-
o scorso mese di marzo con tre amici, sfollati. Le autorità militari al comando della regione zione Barbarossa e dello sterminio della popolazione
due auto e una guida ucraina abbiamo portato un invece hanno manifestato il più solido disinteresse per ebraica di Volinia e Galizia e successivamente di oltre
carico di aiuti umanitari a L’viv, correntemente Leopoli. iniziative di stampo umanitario ed hanno sostanzial- 100.000 polacchi. È impressionante il monumento a
Da questa esperienza ho sviluppato alcune rifles- mente chiesto che la nostra principale attenzione di Stepan Bandera nel centro di L’viv e la sua conside-
sioni, parziali e in evoluzione. Innanzitutto la presenza attivisti dovesse andare verso la pressione al nostro razione molto diffusa di eroe nazionale riconosciuto.
attiva e organizzata dei volontari dell’accoglienza. Il governo per una sempre maggiore fornitura di armi. Non c’è florilegio di svastiche e di simbologia hitle-
centro di raccolta e di smistamento dei presidi ospe- Naturalmente la nostra missione era tutt’affatto di- riana, ma una presenza ubiqua di simboli legati al
dalieri è enorme e organizzato in modo capillare. Una versa e il dialogo si è presto arenato. Quando le due nazionalismo banderista. Fin qui, naturalmente, nulla
volta scaricata la prima delle nostre auto, in modo delegazioni si sono incontrate al termine dei colloqui di male. Ma il problema è quando enormi quantitativi
rapido ed efficiente, il pallet con i pacchi di farmaci e presso il centro dei Salesiani che ci ospitava, si è di armi provenienti dall’Europa vengono veicolati
prodotti per la cura e la medicazione, è stato spostato deciso di confermare la carovana di pace perché sull’Ucraina e finiscono nelle mani di milizie che non
nella zona di stoccaggio. Da lì successiva- hanno nulla di democratico, ma si
mente altri volontari avrebbero ripartito con rifanno più o meno esplicitamente
diligenza tutti i materiali secondo le diverse ad esperienze genocide del secolo
tipologie, per arrivare a carichi uniformi scorso. La sensazione è che l’Ucraina
pronti per la spedizione agli ospedali ucraini, non abbia fatto del tutto i conti con la
inclusi quelli della zona ad est del paese più propria storia. La nostra stessa guida,
colpita dalla guerra. Questa prima espe- persona certo democratica, si stupiva
rienza è stata confortante. Una sostanziale della nostra messa in discussione di
comunione di intenti e una forte solidarietà Bandera e del suo movimento, quasi
tra noi, volontari viaggianti, e loro, volontari come subisse questa gigantesca ri-
stanziali, con il fine preciso e ben definito di mozione insieme a gran parte dei suoi
prestare soccorso nel modo migliore e più connazionali. Da un lato conosciamo
efficace possibile. Il secondo carico è stato anche nel nostro paese questo fe-
portato ad una piccola comunità parrocchia- nomeno, le vie intitolate al generale
le di una cittadina a circa 80 chilometri a sud Graziani o l’aereo dell’Aeronautica
di L’viv dove un prete cattolico ha creato Militare intitolato a Italo Balbo (con
un centro di accoglienza per profughi dalle successiva rimozione). Ma su una
zone di guerra. Qui la natura dei beni recati scala ridotta, anche se ugualmente
era diversa, soprattutto prodotti per l’igiene deprecabile.
personale. La guerra sembra lontana, il sole L’ultima nota riguarda i bambini.
splende sulla chiesetta e il piccolo cimitero mentre comunque non c’erano impedimenti né veti legali Ho potuto vedere l’installazione con oltre cento car-
il religioso e i suoi volontari trasportano il carico sul da parte delle autorità, ma è anche affiorato tutto lo rozzine nel centro di L’viv dedicate ai bambini morti
loro furgone. Non c’è parola di odio per il nemico, sgomento per l’atteggiamento delle autorità militari. sotto le bombe in questa guerra. È stato un momento
solo comprensione, pietà e misericordia per le genti Nelle settimane successive avremo potuto vedere straziante. Proprio per questo credo che l’impegno di
ospitate che sono di tutte le etnie, accomunate solo come il refrain “armi, armi, armi” sia proprio di tutta la ogni persona di pace debba essere l’appello all’im-
dalla terribile sfortuna di essere obbligati a sfollare classe politica al governo dell’Ucraina, quasi a tenere mediato cessate il fuoco, all’apertura di una seria e
dalle loro abitazioni e a cercare rifugio nella rete di la disponibilità negoziale come soluzione di facciata, profonda trattativa che porti ad una fine delle ostilità.
solidarietà offerta dalla Caritas. esercitandola con minima convinzione. L’idea che questa guerra debba essere vinta da una
La seconda esperienza è legata al progetto che La terza esperienza era mirata a capire se e fino delle due parti non può che allungare a dismisura il
si sarebbe concretizzato qualche settimana dopo, a che punto la resistenza ucraina fosse inquadrabile numero di vittime civili e innocenti. Purtroppo dalla
di creare una carovana per la pace che portasse a sotto un profilo democratico e quanto al contrario sia nostra missione ad oggi le trattative non hanno fatto
L’viv aiuti e solidarietà, con la testimonianza di pace controllata da forze di natura nazionalista quando non passi avanti, mentre l’invio di armi si è fatto vieppiù
proveniente dall’Italia e l’incoraggiamento a perse- dichiaratamente naziste. Non siamo riusciti ad avere massiccio e incontrastato a livello politico, senza
guire strategie negoziali di fuoruscita dalla guerra. un dialogo diretto con le milizie, quindi mi devo limitare una adeguata valutazione di quali conseguenze una
La nostra delegazione ha incontrato il vicesindaco di ad osservazioni sul campo. L’viv è circondata da posti escalation bellica possa provocare. Prima tra tutti la
L’viv mentre una delegazione parallela, organizzata di blocco e barricate con cavalli di frisia, enormi bloc- simmetrica escalation di vittime civili.
8
Grifone 30 aprile 2022

La cosiddetta
essere un soggetto ignoto alla Scienza (evidente- Boisduval, nel 1836, denominò la nostra Aurora
mente il nostro doveva avere una vista aquilina). dell’Etna. Però, da lì a poco, avvenne un fatto
Di questo insetto ne catturò alcuni esemplari, par- non piacevole: un altro entomologo francese, L. P.

Aurora dell’Etna ticolarmente maschi, che portò a Parigi, dov’era la


sua dimora, e colà li ripose in un cassetto. Di essi,
il Lefevre non se ne occupò più, mentre invece
Cantener pubblicò un lavoro in cui la stessa farfalla
portava un nome scientifico con una grafica legger-
mente diversa: Anthocharis (una “h” in più). Il che
di Salvatore Arcidiacono dei numerosi reperti che aveva raccolto in Sicilia sembrerebbe un errore commesso dal Cantener;
(alcuni dei quali assai interessanti, comprese di- ma, in realtà non è così, il termine nuovo è più

A
verse specie di farfalle) li denominò e li pubblicò corretto dal precedente. Infatti, essendo derivato
in autorevoli riviste scientifiche. da due parole della lingua greca, la sua grafia ori-
Intanto, nel 1836, sorse una narrazione, che ginale sarebbe: ἄνθος=fiore e χάρις=grazia. Però,
non ha né alcune prove, né alcuna logica, ma, che traducendola in latino (che è la lingua ufficiale con
urora dell’Etna è il nome volgare dato essendosi radicata nella cultura entomologica, cui si scrivono i nomi scientifici) occorre tenere
a una farfalla diurna (Ropaloceri-Pieridi), il cui ma- risulta piuttosto significativa per la nostra storia; conto che le due lettere dell’alfabeto greco: teta
schio presenta, sulle ali anteriori, una colorazione le dimenticate farfalle, raccolte e conservate dal (θ) e chi (χ) prevedono una pronuncia aspirata;
mista fra l’arancione e il giallo e, sulle posteriori, Lefevre nel tiretto per più di due lustri, furono rie- e, pertanto, innanzi a ciascuna di esse occorre
una trama verdastra. Insomma è un soggetto sumate dal suo possessore preporre una lettera h.
variopinto, che ricorda la tinta che assume il cielo, e donate all’amico e collega Però, nonostante siffat-
al sorgere del Sole, cioè all’aurora (da qui la spe- Boisduval; il quale con esse ta correzione ortografica,
cificazione nell’anzidetto nome volgare). poté fare la già descritta de- l’anzidetta parte generica
Orbene, è accaduto che su questa farfalla si terminazione scientifica della del nome scientifico del le-
sono abbattuti discutibili indizi sopra vari aspetti nostra Aurora. La qual cosa pidottero non può sostituire
della sua esistenza, ma che oggi, essendo svapo- cade nell’assurdo, in quanto la precedente in quanto non
rati questi indizi è bene rivedere tutta la faccenda. (non dimentichiamocene) il rispetta una regola della
Il che è quello che intendiamo fare. donatore si occupava proprio Nomenclatura Zoologica;
Iniziamo da molto lontano. Precisamente dal dello stesso gruppo di insetti secondo la quale è vietato
1833, quando un gruppo di entomologi francesi (lepidotteri) e che sicuramen- modificare la grafia del nome
(Boisduval, Rambour e Gramlin) furono incaricati te, anche lui, era in cerca di scientifico, dato all’olotipo
di modificare la parte generica del nome scientifico reperti anonimi, che avrebbe (il reperto sul quale è stata
di una farfalla: Papilio cardamines Linneo 1758, avuto voglia di determinare. creata la denominazione);
il maschio della quale ha le ali colorate sul tipo Fra le ambiguità presenti anche se dovesse trattarsi
della nostra Aurora. A tal fine crearono il termine nella storia della denomina- di errori di ortografia o di
sostitutivo Anthocaris, traendolo dalla lingua greca: zione scientifica della nostra stampa.
anthos = fiore e caris = grazia; cioè avente aspetto Aurora, come precedentemente s’è detto, vi è la Di fronte a questo problema bicorne gli ento-
di un fiore aggraziato. presenza di un musico greco. Su tale enigmatica mologi che trattano dell’Aurora, si sono divisi in
Dopo tre anni (1836) di questa operazione figura occorre fare una articolata considerazione. due correnti; ve ne sono di quelli (es. R. Verity)
metamorfica, accadde che Jean Boisduval, uno dei Supponendo che il Boisduval avesse in animo di che rispettano le regole della Nomenclatura, e altri
tre entomologi sopra accennati, ebbe la fortuna di accostare l’armonia cromatica dell’insetto con la (es. L. G. Higgins) che seguono rigorosamente i
venire in possesso di una partita di farfalle anonime, melodia emanata da uno spartito musicale, c’è principi dell’ortografia.
ma assai simili a quella il cui nome scientifico aveva da fare un pregnante commento. Infatti, se diamo Superata l’interruzione lessicale, riprendiamo a
subito l’anzidetto cambiamento. Approfittando di per certa la provenienza etnea del materiale in considerare la presenza o meno della Aurora sulle
questa fortuna, si adoperò a determinarle. Questa studio, non è possibile pensare che il ricercatore falde del nostro vulcano. Accettando per buone sia
farfalla nuova per la Scienza era proprio la nostra francese avesse inserito un personaggio esotico, la scoperta oculare fatta da Lefevre, sia il dono che
Aurora; che, da allora, assunse il nome scientifico pur sapendo che nel Catanese fossero presenti costui fece al Boisduval, accadde che schiere di
di Anthocaris damòne Boisduval 1836. La parte ge- musicisti eccellenti; fra i quali il famoso compo- entomologi si precipitarono a rintracciare l’A. da-
nerica di questo nome è dovuta alla sopraddetta so- sitore Vincenzo Bellini (1801-1835), che, proprio mòne nel Catanese e sulle pendici dell’Etna; ma
miglianza con la farfalla antecedentemente trattata, l’anno precedente era venuto a mancare in Francia queste ricerche non diedero i risultati attesi. Solo,
mentre quello strettamente specifico – damòne - ci (a Puteaux). Dobbiamo dunque pensare a qualche nel 1839, il piemontese Vittorio Ghiliani ne catturò
stupisce, poiché è il nome di una musico-musicista altra spiegazione; forse con esso il Boisduval ha un solo esemplare e di tale cattura ne riferì (1842)
greco del V secolo a.C. In merito a tale incompren- voluto indicare la provenienza delle farfalle ano- negli Atti dell’Accademia Gioenia di Catania.
sibile scelta l’autore non ci ha fornito alcun indizio. nime, suggerendo come esse non fossero state Rilevata questa penuria dell’Aurora nella regio-
Di ciò diremo meglio più avanti. prelevate nell’area siciliana, ma da una stazione ne etnea (erano passati quarant’anni del presunto
Anche sul delicato tema della patria di origine posta più ad oriente dell’Isola. avvistamento di Lefevre) si diffuse, sempre più
dell’insetto vi sono alcune stranezze. Nel suo Prospettata in questo modo la soluzione di sif- insistentemente, un concreto scetticismo sulla
ambito è nata una intricata e inusuale storia, della fatto enigma, essa ci consentirebbe di escludere la presenza della farfalla nel territorio etneo; tanto che
quale ora riferiremo. Nel 1824 giunse in Sicilia un ambigua donazione dei reperti raccolti da Lefevre l’entomologo tedesco Otto Staudinger, non esitò ad
entomologo francese, tale Alexandre Lefevre, il nel Catanese e, come conseguenza, la diceria escludere la specie, in un dettagliato Catalogo dei
quale si mise a peregrinare per tutta l’Isola, racco- che fosse lui lo “scopritore dell’Aurora dell’Etna”. Lepidotteri Europei, che egli stava accuratamente
gliendo materiale entomologico. Giunto nei pressi A questo punto interrompiamo il nostro raccon- compilando. Inoltre, rincarò la dose di scetticismo,
di Catania avvenne un fatto, che segnò un punto to per occuparci di un problema lessicale connesso affermando come le precedenti catture dell’insetto,
fermo per la nostra vicenda. Il Lefevre vide volare proprio con la grafia del termine Anthocaris. Come fatte nel 1824 dal Lefevre, dovevano essere frutto
un lepidottero piuttosto variopinto che egli ritenne s’è detto, si tratta di una parte del nome con cui di confusione con reperti catturati altrove.
Bisogna attendere il 1905 per annullare la ca-
renza di dati sulla presenza di A. damòne sull’Etna;
quando il conte lombardo, Emilio Turati, allestì
una ben organizzata spedizione entomologica in
Sicilia; nel corso della quale, fra gli altri interessanti
reperti, vennero raccolti sui Monti Rossi, nei pressi
di Nicolosi, parecchi esemplari maschi del nostro
lepidottero.
Intanto è tempo di lasciare le indagini fatte sulla
presenza o meno della A. damòne nella ristretta
area geografica, quale è il Catanese e il Monte
Etna, per occuparci della eventuale sua esistenza
nelle altre vaste regioni del Globo. In seguito a
varie ricerche entomologiche, si è appurato come
la sua presenza, risulta positiva in svariate regioni:
in particolare, s’è visto che essa è presente dalla
Sicilia orientale, ai Peloritani, all’Italia meridionale,
passa per i Balcani (particolarmente sui monti
9
30 aprile 2022 Grifone
greci del Parnaso e del Taigeto), per giungere in dell’Etna. Della accettazione porto con il Vulcano, parlando
Anatolia e per estendersi su tutta l’Asia minore, supina di tale evento troviamo ancora di specie endemica e
fino a raggiungere la Mesopotamia. Insomma ne traccia presso svariati autori: E. c’è, qualcun altro, che diffonde
risultò un ragguardevole areale, che contrasta con Ragusa, 1916; R. Verity, 1947 allarme per l’estinzione della
la voluta endemicità della farfalla. (ma, virgolettato); D. Jutzeler, specie, quando sappiamo che
C’è intanto da dire che il fattore che lega l’ani- 1998; M. Romano, 2006, e il nome della Anthocaris non
male alle suddette aree è decisamente il pascolo altri ancora. Notizia questa compare nell’Allegato 2 della
del suo bruco; che è una pianta delle Brassicacee: che, ai suoi tempi, suggestionò Direttiva Habitat 92/437CEE.
il Guado (Isatis tinctoria L.). Si tratta di un legame numerosi entomologi a fissare Anche la singolarità del
stretto, in quanto che l’insetto è rigorosamente la esclusiva presenza della pigmento delle ali della farfalla
monofago. Questa stretta dipendenza fra le po- farfalla sul nostro Vulcano, e, non dovrebbe essere usata
polazioni dell’Aurora e la singolarità del pascolo è di conseguenza, ritenere la sua come vessillo di lotta. è, inve-
la principale causa della prosperità o della penuria endemicità. ce, importante conoscere e far
dei popolamenti della farfalla. L’eventuale dete- Di un secondo pesante in- conoscere tutti i tratti della sua
rioramento, quando c’è, è dovuto principalmente dizio fasullo, del quale s’è am- biologia; fra i quali emerge la
alla sostituzione della vegetazione selvatica (fra piamente detto, è quello che stretta dipendenza che l’insetto
cui c’è il Guado) con le pratiche agricole. In effetti, riguarda l’origine del lotto di farfalle sul quale Jean mostra con le riserve alimentari. Bene hanno fatto i
volendo essere pignoli, potrebbe esserci un’altra Baptiste Boisduval (vero e unico scopritore dell’A. componenti della Associazione Amici della Terra di
causa di contrazione della densità dell’Aurora; si damòne) poté descrivere l’olotipo, che si appresta- Catania, quando hanno speso tempo e denaro per
tratta della sottrazione dei variopinti maschi, ad va a battezzare. Indizio che vorrebbe come questo affrontare accurate ricerche su tale aspetto biolo-
opera dei collezionisti e dei mercanti di insetti; ma materiale fosse stato donato da Lefevre. gico. Inoltre, sarebbe auspicabile non sbandierare
si tratta di un fattore non eccessivamente rilevante. Come s’è riferito più volte nelle pagine prece- la dicitura specifica – dell’Etna - che compare nel
Per quanto riguarda il delicato problema della denti, il nome ufficiale dato al nostro lepidottero suo nome volgare; in quanto, nel nostro territorio,
minaccia di estinzione della specie; per ora essa è quello di Anthocaris damòne (con le eventuali oltre alla nostra Aurora (A. damòne) c’è un’altra
non sussiste, almeno stante il controllo fatto dal correzioni). Però, è accaduto che, anche presso il Aurora (la già citata A. cardamines) sicché abitu-
Red Data Book. Secondo questo strumento inda- pubblico colto, ma non specialistico, si è radicato iamoci a chiamare queste due farfalle con i nomi
gatore, però, da recente, si è avuta notizia di alcuni quello volgare (Aurora dell’Etna) per le improprie volgari di “Aurora del guado” e “Aurora del billeri”
casi di estinzione delle popolazioni di Aurora, nella notizie appena descritte. Di tale ineluttabile de- (che è il nome di una delle varie Brassicacee di
Turchia europea e in altre zone asiatiche. Per cui viazione, che alle volte conduce verso qualche cui si nutre). Tuttavia, non è il caso di arrovellarsi
è necessario vigilare. anomalia scientifica, occorre darne informazione, sui nomi volgari di queste due insetti e invece
Per concludere, conviene riprendere in esame quando l’insetto viene usato come portatore di godiamo della loro bellezza. È pur vero che non
i già presentati indizi, che portarono alla esistenza valenze naturalistiche. sono le uniche belle farfalle paleartiche (si pensi
di fatti e cose, ritenute autentiche, ma realmente Di fatto, da qualche tempo, è accaduto che la all’Apollo, alla Macaone, al Podalirio, alla Ninfa
non vere; indizi che, come detto nelle pagine nostra farfalla è stata presa in prestito da alcune del corbezzolo, eccetera), ma esse sono belle.
precedenti, si riferiscono ai nomi, ai luoghi e alla associazione ambientaliste come ambasciatrice Cerchiamo dunque di gustare della loro preziosa
scoperta della A. damòne. della protezione e rispetto della Natura. Ben ven- immagine, tentando di trasferirla nella nostra
Come si ricorderà, il primo obliquo indizio ga ciò, purché si rispettino i tratti logici che sono mente come fosse dipinta; così come fece, nel
fra tutti, è la presunta scoperta della farfalla, per contenuti nel simbolo. Vediamo, purtroppo, che c’è 1946, ma dipingendola realmente, Mario Sturani,
mano di Lefevre, durante il suo incontro, ai piedi qualcuno che per campanilismo enfatizza il rap- il famoso lepidotterologo-pittore.

Si è svolta a Vendicari presso l’Ecomuseo/Centro Visitatori, il 25 aprile la manifestazione, molto parte-


cipata, “Vieni in festa a Vendicari”, organizzata dall’Ente Fauna Sicilia e dall’Ente Gestore della Riserva
Naturale. L’iniziativa ha voluto unire la ricerca, la poesia e il canto. Dopo le brevi relazioni di Alfredo Petralia
su Brachytrupes megacephalus, di Paolino Uccello sull’istituzione dell’A.M.P. di Vendicari, di Corrado
Bianca su Caretta caretta a Vendicari e di Vincenzo Di Martino su Ocypode cursor, Mario Alì ha recitato
alcune poesie di Nino Martoglio aventi come tema gli animali. Infine il canto con l’esibizione del Coro Paolo
Altieri e di Laura Bianca presso il Museo Tattile/Olfattivo “Jacques di Monaco”.
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Grifone 30 aprile 2022

Geràd svelti, irrequieti, a scatti, il geràd s’allontanava


di qualche centimetro dalla tana, poi s’arrestava
di colpo, sollevava un poco le elitre color colla
Ovvero quando Giuseppe Scortecci fu invitato a di pesce e trasparenti al pare di questa, poi le
confricava l’una contro l’altra rapidamente, pro-
“gustare” il “Brachytrupes megacephalus” ducendo il caratteristico ronzio. Pochi secondi
di concerto, quindi il geràd riprendeva la marcia
a cura di Alfredo Petralia e Caterina Di Guardo e, dritto filato, andava dinanzi a un foro eguale
a quello dal quale era partito. Là ripeteva l’ope-
razione, e le povere elitre sfregavano una
contro l’altra con tale rapidità e per tanto
tempo che si poteva pensare dovessero

“G
consumarsi.
Qualche geràd favorito dalla sorte
otteneva lo scopo prefissosi col concerto,
otteneva cioè di far uscire dalla tana la fem-
rifone”, nei suoi numeri, ha ri- mina, o il permesso di penetrare nella sua
servato molte pagine ad un Ortottero lar- casa medesima; altri invece, ed erano la
gamente diffuso particolarmente in Nord maggioranza, attiravano solo l’attenzione
Africa, ma che in Sicilia è stato scoperto di compagni dello stesso sesso, e spasi-
e descritto da Alexandre Lefebvre, un manti per amore. Una volta, mentre il primo
entomologo francese, a seguito di una arrivato stava logorando a tutta forza le
sua visita di studio nella nostra isola nel elitre dinanzi alla galleria di una femmina,
1825. Si tratta di Brachytrupes megace- vidi da tane vicine uscire precipitosamente
phalus, un Grillide di interesse comunita- vari geràd maschi e di comune accordo
rio, al quale lo scorso anno l’Ente Fauna precipitarsi verso lo spasimante che, pre-
Siciliana ha dedicato un seminario so fin nelle più intime fibre dalla passione
monotematico in considerazione del suo musicale, non s’era accorto del pericolo
interesse scientifico-naturalistico come incombente. Da prima furono tre a combat-
elemento della diversità entomologica degli pezzo l’ultimo bagliore rosso era scomparso tere contro uno, poi, forse inferociti dalla mischia
ambienti dunali siciliani. Dobbiamo a Giuseppe dal cielo. e smaniosi solo di colpire senza badare dove i
Scortecci (zoologo, naturalista, viaggiatore ed Se nell’ora del crepuscolo ci s’addentrava colpi cadevano, i quattro grilli dalla testa grande,
esploratore) il racconto del suo “incontro” con il nell’oasi, là dove dal suolo riarso spuntavano si suddivisero in coppie, s’avvinghiarono e si
curioso insetto nel corso di una sua campagna solo le palme, sembrava che dal nostro corpo morsero con foga pazza, s’asportarono zampe e
di ricerche zoologiche nel territorio di Gat nel emanasse una magica forza la quale allonta- pezzi d’elitre, antenne, mentre la femmina, cau-
Fezzan (Libia) nel 1934. Proponiamo ai lettori nasse il suono emesso dai geràd; il concerto sa di quell’atroce combattimento faceva di tanto
le pagine di “Sahara”1 dove Scortecci descrive infatti cessava entro un raggio di sei o sette in tanto capolino e subito tornava a sparire nelle
l’atmosfera e le circostanze che lo condussero metri intorno a noi e continuava invece al di là di profondità della sicura tana. La zuffa terminò in
a conoscere un insetto così interessante quanto questo cerchio magico con immutata intensità. modo inconsueto; approfittando dell’assoluto
profondamente legato alla tradizionale cultura Se ci si fermava, e si rimaneva immobili, dopo disinteresse dei grilli per quanto avveniva in-
dei popoli delle oasi sahariane (ndr). qualche minuto dal torno, li presi e li misi
terreno grigio-giallo, in una boccia piena
Quando in serpa a un autocarro di veneran- come vapor d’acqua di segatura imbevuta
da età si percorrono in pieno giorno trecento e s’alza dal suolo ba- di etere acetico. Là,
più chilometri sulle piste del deserto insabbiate gnato e riscaldato dal sempre attaccati l’uno
dai ghibli, il caldo, i raggi ultravioletti che in- sole, così usciva il all’altro, i duellanti
cuociono la pelle e permeano l’organismo, il ronzio dei grilli. Pare- si addormentarono
vento che sferza il viso per ore e ore, l’odore va provenire da ogni di un sonno senza
della benzina e dell’olio, il rumore del motore, i spaccatura, sin da risveglio.
balzelloni, tutto ciò dà un senso di ebbrezza e sotto i nostri piedi, Queste vittime
di stordimento. Giunti alla mèta e scesi a terra, e se ci si guardava dell’amore furono pre-
s’ha l’impressione di avere accosto alle orecchie attorno, il terreno ap- da così facile, ch’io mi
due conchiglie vuote poiché s’ode un ronzio pariva cosparso d’un illusi di poter catturare
sordo che non dà tregua. Ma una volta, giunto numero grandissimo quanti geràd mi fosse
verso il tramonto nell’oasi di Gat, quel ronzio mi di fori rotondi, larghi piaciuto; ma invece,
parve troppo forte. Stentavo persino a sentire la quanto una moneta nella schiacciante
voce della gente che mi aveva accolto. da due soldi. Ognuno maggioranza, i gialli
Mi stropicciai le tempie, eseguii più volte il dava accesso a pro- ortotteri dalla grande
gesto caratteristico di Napoleone, ma il ronzio fonde gallerie vertica- testa, erano cauti in
continuava insistentissimo; saliva di tono, poi li dove si celavano i modo prodigioso ed
s’abbassava, rimaneva costante per qualche concertisti. Avendo la anche quando batta-
secondo, indi tornava a salire. pazienza e la costan- gliavano per la con-
Non erano le mie orecchie a funzionare za di tener d’occhio quista d’una femmina,
male; una frase colorata e vivacissima d’una attentissimamente al- s’avvedevano dell’in-
persona al quale m’era vicina, mi rese noto cune di queste tane, sidia incombente e
che l’autore o, meglio, gli autori di quel ronzio prima o poi si vedeva scappavano nei rifugi
molesto erano i grilli, i gialli geràd i quali festeg- affacciarsi da esse, prima che avessi po-
giavano l’inizio della primavera innalzando un una testa giallastra, tuto allungare una
inno all’amore.
 
globosa, grande due volte quella dei nostri mano. Né valse il sistema usato dai ragazzi di
Come di giorno le voci garrule dei passeri grilli, munita di sottili, lunghissime antenne varie parti del mondo di introdurre nelle tane un
del Sahara svolazzanti tra le piante dominavano che si muovevano in ogni direzione. Alla testa fil d’erba sino a indurli a uscir fuori. Risultato nul-
quelle di tutte le altre creature, così a sera la globosa seguiva, sorretto da zampe robuste, lo ebbe anche il tentativo di raggiunger i geràd
voce dei grilli sommergeva ogni altro suono. Il un corpicciolo tozzo, tarchiato, fortissimo che nella tana scavando il terreno. Le gallerie, dopo
concerto si affievoliva e moriva quando da un faceva pensare a quello di un mastino. A passi un breve tratto verticale, erano tortuose, compli-
11
30 aprile 2022 Grifone
cate, tanto da rendere necessario un lavoro di gresso, emise un suono similissimo a quello alimentato da foglie di palma disseccate, espose
pala di almeno un quarto d’ora per giungere nel prodotto dai grilli. alla fiamma i geràd.
punto in cui si trovavano gli scavatori. D’altronde Il risultato fu immediato: un geràd sbucò Bruni, risecchiti, fumanti ed emananti un
in tal modo era facile sciupare i delicati geràd. subito dal rifugio e, una frazione di secondo odore che non era per nulla sgradito, i grilli
Forse i quattro combattenti mutilati sarebbero dopo, si divincolava nelle mani di Nureddin. dalla grande testa mi furono offerti in omaggio
rimasti soli a rappresentare la specie Brachytri- --- Uno! --- egli disse, e legò in una cocca della ed in modo così garbato che non ebbi cuore
pes megacephalus nelle mie raccolte, se il caso tunica azzurra il disgraziato ortottero. Nureddin di rifiutare. Però mi limitai a strappare una
non mi avesse fatto conoscere Nurredin. contò fino a venti, e avrebbe continuato fino a zampetta posteriore che, per essere quasi
Era un piccolo targhi dalla pelle chiara, cento se non lo avessi interrotto. L’imitazio- compiutamente carbonizzata, non aveva
delicato, sottile, ne del suono era aspetto ripugnante e, alla peggiore delle
con mani e piedi così perfetta che ipotesi, poteva fare sotto i denti l’effetto di un
piccoli come quelli i geràd cadevano pezzetto di carbone.
d’una bimba euro- sempre nell’in- Il sapore dell’insolito arrosto non era cattivo.
pea, il quale ave- ganno e venivano Quale fosse non potrei dire con precisione,
va frequentato le spontaneamente poiché non era lontanamente paragonabile a
scuole italiane a consegnarsi pri- quello di alcuna altra vivanda che noi, gente
dell’oasi, imparan- gionieri. I maschi d’Europa, siamo soliti consumare.
do perfettamente sbucavan dalle Per Nureddin, evidentemente, quello spun-
l’italiano, abituan- tane credendo tino doveva essere squisito, una leccornia. Egli
dosi a tenere in di- che altri maschi infatti non solo mangiò i geràd, ma leccò persino
spregio i pidocchi fossero vicini e in- lo schidione vuoto e le dita sulle quali era colato
e ad amare invece tenti a corteggiare il succo uscito dal ventre molle e fumante degli
moltissimo i vesti- una femmina; le ortotteri.
ti puliti. Ci incon- femmine uscivano Come il minuscolo amico, del resto, si
trammo anzi per all’aperto creden- comportavano tutti i bambinelli dell’oasi.
questo suo amore do che un ma- A sera sciamavano dalle capanne, si
verso la pulizia. A schio eseguisse portavano sui luoghi dove le tane eran nume-
sera egli era anda- un concerto per rose e, dopo aver fatto una copiosa raccolta,
to a lavare la ve- invocarle a consu- preparavano schidionate di grilli.
sticciola da festa mare il sacrificio Li arrostivano a dovere e poi se ne anda-
in un fossatello, all’amore. vano a passeggio piluccando ora una testa
e io ero andato --- Non ne vuoi ora una coscetta, così come i nostri bambini
nei pressi del fos- più, proprio più? succhiano acino per acino, golosamente, un
satello a cercare --- mi disse con grappolo d’uva.
geràd. Vedendomi ansia Nureddin, Se capitava a portata di mano di questi
frugare in un foro   quando lo avvertii ridanciani marmocchi vestiti di lunghe tuniche
con un bastone, egli attorse la vesticciola lavata di interrompere la caccia. azzurro-indaco, qualche cavalletta, le face-
e mi disse con la sua vocina flautata: Siccome stetti saldo nella negazione, egli van fare la fine dei geràd e la mangiavano
--- Così no, i geràd non escono. Vuoi che disse: --- Allora li prenderò per me --- e continuò con la stessa soddisfazione. Ottenendo così
ti aiuti? a tradire i poveri ortotteri, sinché nella cocca due scopi: uno immediato, la soddisfazione
Accettai la proposta ed il minuscolo targhi, della vesticciola un’altra ventina di geràd bat- del palato, l’altro meno immediato, quello di
soddisfatto di divenire mio aiutante, dopo aver tagliavano ferocemente. Poi staccò una lunga salvare dalle voraci mandibole degli ortotteri
esplorato collo sguardo il terreno circostante si spina di gerid e, sedutosi sulle gambe incrocia- distruttori le ortaglie dell’oasi.
diresse verso un punto in cui il suolo era addirit- te, levò ad uno ad uno i prigionieri e gravemente
tura crivellato di fori. Là si inginocchiò, appoggiò li infilò nella spina, come un cuoco infilza i tordi
1 Giuseppe Scortecci. “Sahara”. Darf Publisher LDT, West
le mani al terreno e, accostata la bocca a una nello schidione. Poi mi chiese un fiammifero ed End Lane. ISNB 977-5496-54-3. Dar El-Kutub no. 7503,
tana, colle labbra che quasi ne sfioravano l’in- acceso sul terreno uno scoppiettante focherello 2003.

Dal “Giornale 27 marzo 2022


La Delegazione dell’Ente Fauna Siciliana
di Galliera (BO), con il suo Delegato Ettore
Greca” dell’Università di Catania, il Comitato
Scientifico del Premio Marcello La Greca
“Grifone d’Argento”, ultimo incontro a chiusura

di Bordo” Petralia, ha partecipato con una postazione


interattiva alla prima edizione di “Floramore”
presso il Parco Frassanella a Rovolon (PD).
del decennio 2011 – 2021.

13 aprile 2022

dell’Associazione 30 marzo 2022


Si svolge in modalità online la manifestazio-
Si riunisce in modalità online la Giunta
Regionale dell’E.F.S.

ne di premiazione del 1° Premio di Laurea Bruno 21 aprile 2022


Ragonese. Hanno relazionato le tre premiate Incontro a Palazzo Ducezio di Noto,
2 marzo 2022 ex aequo, la Dott.ssa Lucia Anna Farrugia da tra il Sindaco Corrado Figura, il Presiden-
Inviata a mezzo posta elettronica certi- Malta, la Dott.ssa Laura Levantino da Palermo te E.F.S. Alfredo Petralia e il Segretario
ficata, a vari Enti, nota di denuncia per la e la Dott.ssa Sarra Hajri da Tunisi. Regionale E.F.S. Corrado Bianca, per pro-
salvaguardia dei Pantani Gelsari e Lentini. grammare alcune attività in collaborazione
2 aprile 2022 tra i due Enti.
15 marzo 2022 Si svolge in presenza a Noto nella Sala Ga-
Incontro di lavoro in tipografia a Sira- gliardi di Palazzo Trigona il convegno dal titolo 25 aprile 2022
cusa, tra il Presidente Alfredo Petralia e il “Acqua: la gestione di un bene sociale primario”. “Vieni in festa a Vendicari” dedicata a
Segretario Regionale Corrado Bianca per la “caretta caretta, brachytrupes megacephalus
programmazione del volume celebrativo per 8 aprile 2022 e ocypode cursor”. La manifestazione si è
il decennale del Premio Marcello La Greca Si riunisce a Catania, nella sala riunioni svolta nell’Ecomuseo/Centro visitatori della
“Grifone d’Argento”. dell’ex Dipartimento di Biologia Animale “M. La Riserva Naturale.
12
Grifone 30 aprile 2022
Rubrica sarebbe diventato più ampio ed enterocelico. Dallo
stesso Antenato radiale cavo sarebbe derivato anche

Una grande storia: origine


un discendente che può essere stato il capostipite
degli Emicordati e dei Cordati; questo capostipite era
ancora planctonico e provvisto di un celoma piccolo

e filogenesi degli animali


e che si formava ancora per schizocelia. Da questo
antenato si sarebbero originati da un lato gli Emicor-
dati diventati bentonici, che hanno ampliato il celoma

pluricellulari.
e che sono diventati enterocelici, e un Protocordato
ancora planctonico e, come l’antenato, con celoma
ancora piccolo e che si forma per schizocelia. Si può

(26)
immaginare che come adattamento al nuoto, il corpo
Chiarezza sull’origine dei Cordati di quel Protocordato si sia allungato formando una
coda nella quale, come organo di sostegno e che des-
se attacco a muscoli, sia comparsa la corda dorsale.
a cura di Giovanni Pilato Si sarebbe così originato, indipendentemente dagli
Emicordati, un organismo estremamente

N
simile alle attuali Appendicolarie con il
celoma ancora piccolo e schizocelico. In
questo gruppo erano planctonici sia le
larve sia gli adulti e, come in altri gruppi
ell’articolo precedente abbiamo visto che in queste condizioni, la larva ha potuto
secondo le teorie filogenetiche attuali i Cordati, adultarsi, cioè durante il suo sviluppo
ossia i Tunicati, i Leptocardi (denominati anche possono manifestarsi molto presto i
Cefalocordati) e i Vertebrati, sarebbero derivati dalla caratteri propri dell’adulto. Ne consegue
larva planctonica diventata neotenica (ossia capace che, diversamente da quanto finora si è
di riprodursi sessualmente) di un Emicordato. Quella creduto e sostenuto, i più primitivi Cor-
larva avrebbe acquistato la coda e la corda dorsale dati, ossia le Appendicolarie, non sono
e sarebbe oggi ricordata molto da vicino dalla larva da considerare un gruppo neotenico
giriniforme dei Tunicati ed anche dai componenti della con gli adulti larviformi ma un gruppo
Classe più primitiva dei Tunicati, le Appendicolarie primitivo nel quale la larva ha potuto
che, mi sia consentito dirlo, per fare quadrare i conti adultarsi diventando precocemente simile
sono considerate neoteniche. Si immagina cioè che in all’adulto con il celoma ancora piccolo e
questa Classe si sia stabilizzata la forma larvale e sia schizocelico.
scomparsa la forma adulta. Devo però fare notare che Come ho detto prima, chi pensa
gli Emicordati hanno un celoma ampio, costituito da tre che i Cordati siano derivati da una larva
paia di tasche, e che si forma per enterocelia, mentre diventata neotenica di un qualche Emi-
le Appendicolarie e gli altri Tunicati (ossia i più primitivi cordato precambriano, non è riuscito a
veri e propri Cordati) hanno invece celoma piccolo, trovare il relativo adulto, ma a mio parere
costituito dalla sola cavità pericardica, e che si forma quell’adulto non si trova per il semplice
per escavazione in una massa mesodermica prima motivo che l’ipotetica larva progenitrice
compatta, ossia con un meccanismo più vicino alla era in realtà appunto un Protocordato
schizocelia che all’enterocelia. Per accettare quella adulto oggi ricordato molto da vicino dalle
ipotesi sull’origine dei Cordati si dovrebbe dare una Appendicolarie attuali. In questi animali
spiegazione a queste modificazioni, ma a complicare le piccole dimensioni del celoma, e il
le cose si aggiunga che negli altri Cordati, ossia nei fatto che esso si formi per schizocelia e
Leptocardi e nei Vertebrati, il celoma torna ad essere non per enterocelia, non sono dunque
ben sviluppato (ed è diventato metamerico) e si forma caratteri secondari ma caratteri primitivi.
per enterocelia nei segmenti anteriori dei Leptocardi e Fig. 1 - Radiazione delle linee evolutive derivanti dall’Antenato radiale Dallo stesso Protocordato, oltre agli
nel segmento premandibolare delle Lamprede, mentre cavo secondo la “Teoria dell’endoderma foglietto secondario”. altri Tunicati, sono derivati anche gli altri
nel resto del corpo si forma con un meccanismo che Cordati, ossia i Leptocardi e i Vertebrati.
ricorda la schizocelia. Questi ultimi all’origine avevano piccole
Teoricamente possiamo immaginare che quegli fosse corretta quella teoria, nella larva dei Tunicati ci dimensioni e scheletro cartilagineo, e quindi non
eventi, che appaiono improbabili, siano realmente aspetteremmo dunque di trovare un celoma propor- hanno lasciato molti fossili come hanno fatto invece
avvenuti, anche se nessuno riesce a spiegare quali zionalmente più ampio di quello degli adulti, ma così i loro discendenti quando lo scheletro è diventato
siano stati i vantaggi di quelle modificazioni andate non è; anzi il celoma si forma tardivamente durante lo osseo; questo fatto ha dato l’impressione di una
prima in un senso e poi in senso opposto, e non sviluppo, e la larva ne è addirittura priva. comparsa improvvisa dei Vertebrati contribuendo
possiamo trascurare che alcuni fatti ci permettono c) Per ammissione degli stessi studiosi che la ac- così ad aumentare i dubbi sulla origine del gruppo.
di immaginare come in realtà le cose siano andate. cettano, l’ipotesi che i Cordati si siano originati da una Quanto detto sopra mostra che la Teoria dell’en-
a) Innanzitutto non si riesce a dare una spiega- larva diventata neotenica di un qualche Emicordato è doderma foglietto secondario permette di formulare
zione del passaggio dalla enterocelia di un antenato soltanto speculativa; essa in realtà non ha il supporto una ipotesi sull’origine dei Cordati che non richiede di
Emicordato ad un meccanismo assai vicino alla di alcuna prova perché non si è trovato un fossile ammettere modificazioni ingiustificate, e soprattutto
schizocelia. Su questo punto è particolarmente del Precambriano che possa identificarsi come un modificazioni della stessa struttura prima in un senso
insoddisfacente la teoria dell’Antenato planuloide; Emicordato adulto, e costringe anche ad ammettere e poi in senso opposto; essa evita anche di dovere
infatti secondo quella teoria un antenato schizocelico che le Appendicolarie siano un gruppo neotenico. ipotizzare l’esistenza di un antenato che fra i fossili
avrebbe dato i Lofoforati tendenti all’enterocelia e da L’assenza di tracce fossili di Emicordati e di Tunicati finora non si è mai trovato, mentre si è trovata quella
qualcuno di questi sarebbero derivati i deuterostomi. nel Precambriano costituisce finora una difficoltà insor- che viene considerata la sua larva. A mio parere
Si sarebbe quindi avuto prima un passaggio dalla montabile; infatti i Cordati sono sicuramente presenti quelle ritenute tutte larve di un adulto mai trovato
schizocelia all’enterocelia, ma poi, nell’ambito dei deu- nel Cambriano e quindi se si vuole ammettere che possono essere anche gli adulti planctonici che
terostomi, nei Tunicati e in parte del corpo dei Cordati, essi siano derivati da una larva neotenica, il relativo apparentemente risultavano stranamente assenti;
si sarebbe avuto un passaggio inverso dall’enterocelia adulto doveva essere presente nel Precambriano; ovviamente quegli adulti e le loro larve dovevano
ad un meccanismo molto simile alla schizocelia. Ma di ma, come detto prima, di quell’adulto finora non si è essere conviventi ma, essendo gli adulti planctonici,
questa inversione di tendenza la Teoria dell’Antenato trovata alcuna traccia. le loro larve sono adultate e quindi sono divenute
planuloide non suggerisce, probabilmente perché non Per tutte le ragione dette prima, le teorie filogene- estremamente simili agli adulti, e questo fatto ha
si riesce a trovarlo, un vantaggio. tiche attuali, per quanto riguarda l’origine dei Cordati, impedito di distinguere gli adulti dalle loro larve, e i
b) Anche la riduzione delle dimensioni del celoma portano dunque in un vicolo cieco. Invece la mia Te- fossili trovati sono stati ritenuti tutti larve di un adulto
dei Tunicati rispetto all’ipotetico antenato Emicordato, oria dell’endoderma foglietto secondario permette di sconosciuto. Una più attenta analisi di quei fossili
a mio parere, è molto discutibile; infatti non soltanto formulare una ipotesi verosimile e quindi preferibile. prima o poi potrebbe fornire la prova della correttezza
quella riduzione non ha trovato finora alcuna giustifica- Secondo quella teoria i deuterostomi non si di quanto ho ipotizzato, e spero proprio che qualche
zione funzionale, ma appare in contrasto con un fatto sarebbero originati da qualche Lofoforato, ma da specialista presti attenzione a questo problema.
ben noto che sembra costituire una regola: mi riferisco un antenato assai più primitivo, l’Antenato radiale Comunque nel prossimo articolo potrò indicare un
al fatto che quando una struttura durante l’evoluzione cavo (Fig. 1) ancora planctonico, nei cui discendenti altro argomento in favore della Teoria dell’endoderma
si va riducendo, appare più ridotta nell’adulto e meno il celoma originariamente sarebbe comparso per foglietto secondario che mi ha portato ad affermare
nella larva che ricorda più da vicino l’antenato. Se schizocelia. Nei Chetognati e negli Echinodermi esso quanto detto negli articoli precedenti.
13
30 aprile 2022 Grifone
Riunione conclusiva del
conterrà, tra l’altro, i numeri del Grifone dedicati
ogni anno al premio, che includono gli interventi
e le presentazioni dei premiati, ma anche l’elenco

Comitato Scientifico
completo dei lavori del Prof. Marcello La Greca,
a cui il premio è intitolato, e i ricordi pubblicati in
sua memoria.
Infine, ha preso la parola il past sindaco di

del Premio Marcello La Greca


Noto Corrado Bonfanti, anche lui membro del
comitato in tutte le dieci edizioni, che ha sem-
pre supportato entusiasticamente il premio. Nel
suo intervento ha elogiato il prezioso lavoro del
di Fabio Massimo Viglianisi
comitato e ne ha condiviso le positive ricadute

S i è svolto l’8 aprile 2022, presso la saletta


“Aradas” della sezione di Biologia Animale del
Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche
e Ambientali, la riunione conclusiva del Comitato
Scientifico 2011-2020 del Premio Marcello La
Greca che chiude la sua decennale attività.
Hanno partecipato, in presenza, alla riunione,
coordinata dal presidente dell’EFS Prof. Alfredo
Petralia, Antonella Oddo, Giorgio Sabella, Pao-
lino Uccello, Corrado Bianca, Fabio Viglianisi,
Laura ed Elisa Longo e l’ex sindaco di Noto Dr.
Corrado Bonfanti.
La manifestazione ha rappresentato l’ultimo
atto del comitato scientifico del Premio Marcel-
lo La Greca “Grifone d’Argento” che ha avuto
come scopo quello di scegliere annualmente Foto ricordo della riunione del comitato da sinistra: Fabio Viglianisi, Antonella Oddo, Laura Longo, Elisa Longo,
un personaggio di particolare levatura sul piano Corrado Bonfanti, Paolino Uccello, Corrado Bianca, Alfredo Petralia e Giorgio Sabella.
della ricerca naturalistica e della divulgazione che
abbia espresso uno speciale messaggio culturale
con la propria opera. esperienza e fama anche internazionale, posse- sul territorio di Noto, portando esempi ancora
Di seguito sono elencati i vincitori delle dieci devano un lato umano umile e semplice che pun- attuali di scuole e di studenti che ancora oggi
edizioni: tualmente veniva fuori nella estrema semplicità e ricordano e testimoniano il forte impatto e lo
2011 Danilo Mainardi affettuosità che i premiati hanno dimostrato nei sprone a far sempre meglio che hanno ricevuto
2012 Fulco Pratesi confronti degli organizzatori del premio e verso ascoltando i vari premiati e le loro esperienze a
2013 Serge Latouche la città di Noto che ha ospitato tutte le edizioni. tutela dell’ambiente.
2014 Angelo D’Arrigo (in memoria) Particolarmente sentito e commovente è stato Questi sono i risultati, che sono alla base di
2015 Enzo Maiorca il ricordo del Prof. Longo, membro del comitato e una forte motivazione a continuare le edizioni
2016 Vandana Shiva brillante chairman del premio fin dalla sua prima del premio, ha auspicato l’ex sindaco.
2017 Donatella Bianchi edizione, scomparso tre anni fa e rappresentato A tutti i componenti del comitato è stato
2018 Tonino Perna dalle sue due figlie che hanno ringraziato i membri consegnato un guidoncino ricordo, mentre è
2019 Edo Ronchi per i ricordi affettuosi e hanno ribadito l’estrema stato fatto omaggio di una targa ricordo al Dr.
2020 Fondation Prince Albert II de Monaco. vicinanza al premio e all’EFS del loro padre. Bonfanti, che ha ricambiato donando un libro a
I membri del comitato hanno preso a turno È poi intervenuto il Presidente dell’EFS che ha tutti i componenti del comitato scientifico.
la parola condividendo esperienze, aneddoti, re- tirato le conclusioni estremamente positive del la- Alla fine della riunione gli intervenuti hanno
troscena e il “dietro le quinte” delle dieci edizioni. voro svolto dalla commissione durante i dieci anni potuto visitare il nuovo allestimento del Museo
Ognuno però ha concordato nel sottolineare che e ha illustrato i contenuti del libro che racchiuderà di Zoologia con la guida dei Proff. Sabella e
questi personaggi, ognuno con elevate capacità, il ricordo dei premi e dei loro vincitori. L’opera, Viglianisi.

Hanno collaborato a questo numero


Organo Bimestrale dell’Ente Fauna Siciliana
Grifone “Associazione naturalistica di ricerca e conservazione”
-
-
Mario Alì, Segretario Sezione di Noto E.F.S.
Salvatore ARCIDIACONO, Ass. Stelle e Ambiente, Catania.
- Corrado BIANCA, Segretario Regionale dell’Ente Fauna Siciliana.
N. 3/93 reg. stampa - Tribunale di Siracusa
- Roberto DE PIETRO, Ricercatore indipendente.
- Caterina DI GUARDO, Socio E.F.S., Catania.
Direttore responsabile Corrado Bianca - Lucia Anna FARRUGIA, Università di Malta.
Responsabile di redazione Giorgio Sabella - Sarra Hajri, Università di Tunisi.
- Laura LEVANTINO, Università di Palermo.
Comitato di redazione Fabio Amenta, Marco Mastriani, Messaoud Yamoun, - Stefano MARI, Volontario di Namaste Onore a te - Organizzazione di volontariato.
Paolo Pantano, Alfredo Petralia, Abubaker Swehli, Paolino Uccello, - Alfredo PETRALIA, Presidente dell’Ente Fauna Siciliana.
Fabio Viglianisi. - Ettore PETRALIA, Delegato E.F.S., Galliera (BO).
- Giovanni PILATO, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Am-
Redazione e Amministrazione Via Angelo Cavarra, 184 - Noto (SR)
bientali, Università di Catania.
Tel. 338 4888822. - Giorgio SABELLA, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Am-
Versamenti sul c/c postale n. 11587961 intestati a: Ente Fauna Siciliana - Noto bientali, Università di Catania.
- Paolo SCALORA, Archeologo, Siracusa.
oppure tramite bonifico al codice IBAN IT24 F076 0117 1000 000 1 1587 961 - Fabio Massimo VIGLIANISI, Consigliere Regionale dell’E.F.S.
Sito: www.entefaunasiciliana.it - Pec: segreteria@pec.entefaunasiciliana.it Realizzazione e stampa:
E-mail: entefaunasicilianabianca@yahoo.it DUE ELLE Grafica & Stampa | dueellegrafica@gmail.com | 339 7708276 | SR
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Grifone 30 aprile 2022
La palma nana, dalla
spiacevoli. Scriveva l’Arpinate: << Dopo che
la flotta si fu spinta un po’ avanti ed ebbe alla
fine approdato a Pachino dopo quattro giorni
interi di navigazione, i marinai tormentati dalla

Palermo di Goethe alla


fame raccoglievano le radici delle palme sel-
vatiche, di cui vi era grande abbondanza in
quelle località come in gran parte della Sicilia,
e di esse erano costretti a nutrirsi quei disgra-

Siracusa di Cicerone
ziati ridotti allo stremo […] >>5. Si tratta della
flotta siracusana guidata da Cleomene che,
spintasi a sud dalle parti di Pachino senza ab-
bastanza cibo, fu attaccata da una masnada di
di Paolo Scalora

N el 1873, a Palermo, l’arabista Salva-


tore Cusa pubblicava uno scritto sulla palma
in generale, in cui analizzava il legame antico
con l’uomo attraverso la poesia, la scienza e la
storia siciliana, senza mancare di focalizzare
l’attenzione sull’aspetto terminologico sia per
le denominazioni dialettali della pianta nelle
varie aree dell’Isola che per alcuni toponimi1.
Il contributo fu accolto con grande entusiasmo
nel mondo scientifico, che ne riconobbe subito
la superiorità rispetto a lavori precedenti di altri
studiosi.
Appartenenti alla grande Famiglia delle
Arecaceae, le innumerevoli specie di palma
sono maggiormente diffuse nelle aree tropicali
e subtropicali, mentre originaria del Mediterra- Fig. 1 - Vegetazione con palma nana nel versante orientale del Plemmirio
neo è la Chamaerops humilis (dal greco χαμαί
cioè “a terra”, e ῥώφ cioè “cespuglio”), comu- il sudiciume da terra insinuandosi nelle botte- pirati che riuscirono persino a bruciare le navi
nemente nota come “palma nana”, la quale ghe. Un mercante, visto il gesto di stizza dello presso la spiaggia di Eloro6. Questi, quindi, si
predilige spazi termofili con substrati calcarei, scrittore, spiegò che tutti i rifiuti gettati fuori, per diressero alla volta di Siracusa e penetrarono
dall’aspetto di piccolo arbusto sempreverde strada, finivano per marcire fino a diventare indisturbati nel Porto Grande fin verso la città,
che può raggiungere un’altezza massima di polvere fastidiosa, dalla quale ci si difendeva lanciando provocatoriamente le radici di palma
alcuni metri. In passato è stata ampiamente pulendo i marciapiedi con delle scope, che usu- che avevano trovato in precedenza nelle navi
sfruttata per la produzione di fibra finalizzata alla randosi finivano per peggiorare la situazione. E siracusane7.
elaborazione, ad esempio, di scope, cappelli, lo scrittore annotava: << Hanno delle graziose, A proposito di coste siracusane, ecce-
ventagli, impagliature dei fiaschi; con il crino si piccole scope di palme nane che, con leggere zionale per la sua estensione è la rigogliosa
realizzavano imbottiture di materassi e cuscini. modificazioni, potrebbero servire da ventaglio. vegetazione a Chamaerops humilis lungo la
Che questa pianta spontanea sia sempre stata Si adoperano facilmente: quelle vecchie ed fascia costiera della penisola della Maddale-
elemento caratteristico del paesaggio siciliano usate sono ammucchiate sulla strada >>3. Il na (fig. 1), nei pressi di Siracusa, da punta
è provato dalla prima emissione monetale negoziante palermitano, simpaticamente, con- della Mola all’area del capo Murro di Porco,
dell’antica Camarina, fondata da Siracusa agli fessò all’illustre viaggiatore che il sudiciume non che attirò l’attenzione, insieme alla pregevole
inizi del VI sec. a. C., consistente di didrammi dispiaceva ai nobili quando passavano con le biodiversità, dei ricercatori negli anni Settanta
con al diritto elmo corinzio su scudo rotondo e loro carrozze su quello strato morbido. Goethe, del secolo scorso8.
al rovescio una palma nana tra due schinieri, recentemente, aveva visitato l’Orto Botanico di
la cui coniazione risale agli inizi del V sec. a. C. Padova dove rimase conquistato da una palma
Note
allorché il tiranno Ippocrate rifondò la città dopo nana, piantata nel lontano 1585 e che in suo 1 Cusa S. 1873. La palma nella poesia, nella scienza e
aver sconfitto i Siracusani in battaglia. onore ancora oggi è universalmente nota come nella storia siciliana, estratto da “Archivio Storico Siciliano”
Premettendo che innumerevoli sono i rife- “palma di Goethe”, al punto di trarre interessanti I, fasc. III, pp. 3-63. Per la ristampa anastatica vd.: De
Santis F. 1998 (a cura di).
rimenti alla palma in generale nell’arte e nella considerazioni scientifiche sulle origini e meta- 2 Per lo sfruttamento della palma nana in generale vd.:
letteratura, in questa sede si desidera soltanto morfosi delle piante anche sulla base di altre Cocuzza Tornello F. 1921. La palma nana (Chamaerops
raccontare due aneddoti storici, che non tutti specie del giardino patavino4. humilis L.): coltivazione e utilizzazione industriale e orna-
mentale, Catania.
conosceranno, molto distanti nelle coordinate Dalla significativa esperienza di Goethe
3 Goethe J. W. 2017. Viaggio in Sicilia (a cura di C. Ruta),
cronologiche e ambientati rispettivamente nelle passiamo, con un lungo salto all’indietro, Lagonegro (Pz), p. 24. Il volume ripropone soltanto la par-
città di Palermo e Siracusa, con l’intento di mo- all’abbondanza della palma sulle nostre coste te del viaggio nell’Isola. Edizione originale: “Italienische
strare due dei tanti impieghi della palma nana, rocciose ai tempi degli antichi Greci e Romani. Reise” 1816-1817.
4 Goethe J. W. 1842. Saggio sulla metamorfosi delle piante
uno artigianale l’altro alimentare, in circostanze Emblematico quanto apprendiamo dal famoso (trad. di P. Robiati), Milano, p. 78. Edizione originale:
molto curiose. oratore Marco Tullio Cicerone nelle orazioni “Versuch die Metamorphose der Pflanzen zu erklären”
Singolare è l’esperienza vissuta dal grande contro il pessimo governatore di Sicilia Gaio 1790.
5 Cicerone. Il processo di Verre II, V, 87 (a cura di Fiocchi
scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe Verre, che ricoprì la carica dal 73 al 71 a.C. Nella
L., Marinone N., Vottero D., 2017).
(1749-1832) durante il suo viaggio in Sicilia, narrazione della vicenda dei pirati guidati da un 6 Cicerone. Il processo di Verre II, V, 91.
meta obbligata del Grand Tour, nella sera del certo Eracleone, offerta dall’autore ai giudici 7 Cicerone. Il processo di Verre II, V, 99.
5 aprile 1787. Mentre osservava la vetrina di per sottolineare ulteriormente il comportamento 8 Barbagallo C., Fagotto F., Zizza A. 1977. Osservazioni
sulla vegetazione della Penisola della Maddalena (Si-
un negozio, lungo una strada di Palermo, fu esecrabile di Verre, ecco che compare per due racusa), in “Bollettino Accademia Gioenia” 13 (3-4), pp.
infastidito dal turbinio del vento che sollevava volte la nostra pianta in circostanze piuttosto 24-42.
15
30 aprile 2022 Grifone
Il Randagismo
attaccato da cani randagi. Molti ricorderanno le Ma ritengo che le tipologie di persone sopra
immagini delle carcasse di alcune pecore sbranate, descritte non possano occuparsi del randagismo
trasmesse nei social e durante interviste inopportu- in modo costruttivo e avanzare soluzioni a mente

e i “buoni”
namente fatte da qualche giornalista locale. lucida e con cuore libero.
Non dimentichiamo poi quegli individui perver- Per dedicarsi al randagismo, in progettualità e
titi che addestrano cani di razze specializzate alla in fattività, è necessaria una indispensabile pre-
di Mario Alì lotta per usarli nel gioco clandestino, non solo rogativa caratteriale: un animo “buono” come
grave reato secondo l’articolo 544 del Codice Pe- cantava l’espressione di quel poeta.

È
nale, introdotto dalla Legge n. 189/2004, ma vera Sono necessari l’intelligenza e il sentimento di
e propria malattia compulsiva, una ludomania. chi sa riconoscere nel cane l’essere vivente che
Non è casuale ed infrequente che questi poveri ha agevolato l’uomo nella fatica della sua evolu-
cani siano poi abbandonati da tali turpi personaggi zione, lo ha accompagnato nei lavori più duri; la
famosa l’espressione: “Non tutti quelli che se ne sbarazzano quando non servono più creatura più capace di sintonia con gli stati emotivi
che amano gli animali sono buoni, ma sicuramente ai loro loschi affari. E davvero, trattandosi di cani dell’uomo.
tutti gli uomini buoni amano gli animali”. mordaci, costituiscono un pericolo sociale. Da questo senso di riconoscenza scaturiscono
Questo modo di dire si attaglia perfettamente È indubbio che il randagismo sia una vera i DIRITTI del cane, per fortuna sanciti da norme
al rapporto dell’uomo con il cane. minaccia alla salute umana per possibile trasmis- nazionali e regionali, recepite ormai dalla Legisla-
In particolare ad occuparsi di randagismo sione di molte zoonosi, malattie di cui il cane è zione corrente, ma non ancora entrate nel costume
sono spesso e, per la maggior parte, cittadini che un serbatoio. Il randagismo è un reale problema della gente e non ancora pienamente realizzate
lamentano puntualmente, all’approssimarsi della per la salvaguardia del patrimonio zootecnico, ma dalle Istituzioni Locali.
stagione calda, infestazioni di zecche nei pressi anche per la tutela di alcune specie faunistiche; Parleremo più in dettaglio di leggi e progetti per
delle abitazioni, a loro dire portate dagli ignari fenomeno spesso sottovalutato perché il cane il randagismo nei prossimi articoli, ma solo dopo
cani randagi. randagio diventa un predatore delle cucciolate di aver messo le mani avanti con quanto doverosa-
Altri sono infastiditi nella notte dall’insistente animali selvatici. mente detto in premessa.
abbaiare che turba il loro riposo. Vero è pure che i cani randagi e i cani vaganti Sarà di nostro gradimento occuparci dell’argo-
Ci sono persone le quali temono aggressioni diventano un effettivo disturbo allo svolgersi delle mento randagismo per rendere sempre più sensibili
da parte di cani mordaci che, essendo sfuggiti al normali attività umane e spesso anche al traffico i cittadini di Noto e per sollecitare l’Amministrazione
controllo umano, si sono riuniti in branchi e scor- urbano. E quando si organizzano in branchi, sono alla formazione di un team comunale, fortemente
razzano per le vie della città. un pericolo per l’incolumità pubblica. motivato e dotato di competenza professionale
Non rientrano di certo tra gli uomini “buoni”, Tutto vero! e spirito di volontariato: ambedue caratteristiche
indicati nella frase iniziale, i pecorai che si lagnano Tutte vere le istanze avanzate da questi indispensabili a svolgere il lavoro sul randagismo.
perché il gregge sarebbe, secondo il loro racconto, cittadini. Noto, 09/04/2022

Convegno
ACQUA: La gestione di
un bene sociale primario
di Corrado Bianca
Un interessante convegno dal titolo “Acqua: la gestione di un
bene sociale primario” si è svolto il 2 aprile, finalmente in presen-
za, nella bellissima Sala Gagliardi di palazzo Trigona a Noto. Il
convegno organizzato dall’Ente Fauna Siciliana e dal Comune di
Noto in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e
Architettura dell’Università di Catania e l’A.SPE.CO.N, Azienda
speciale del comune di Noto, ha visto trattare un tema molto
importante quale è l’Acqua in quanto risorsa fondamentale per
la vita e le comunità umane.
Dopo l’intervento di apertura del Sindaco del Comune di
Noto Dott. Corrado Figura, ha relazionato il Prof. Antonio Can-
celliere, del Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura sul
tema “L’approvvigionamento idrico: dalla realtà alle prospettive”,
rappresentando il problema acqua a livello globale, le fonti di
approvvigionamento, l’utilizzo, il consumo e le prospettive per il
futuro, dando un quadro completo sull’importante bene primario.
Ha fatto seguito l’intervento del Prof. Alberto Paolo Campisano,
dello stesso Dipartimento, che ha affrontato le problematiche delle
reti di distribuzione, che purtroppo risultano obsolete e fatiscenti
in molti comuni e che fanno disperdere una parte consistente
dell’importante risorsa prospettando un ampio quadro delle pos-
sibili soluzioni per migliorare le reti di distribuzione dei comuni e
mitigare le perdite.
Sono intervenuti l’Arch. Francesco Cavarra, Presidente dell’A.
SPE.CO.N., che ha evidenziato le tante criticità che ha l’Azien-
da Speciale per la gestione dell’acqua. Il Direttore dell’A.SPE.
CO.N., Ing. Alessandro Enrico Aiello, ha riassunto gli interventi
realizzati finora e in particolare ha presentato le iniziative che si
stanno mettendo in campo per migliorare la funzionalità della rete
idrica del Comune di Noto. È quindi intervenuto il Dott. Mario Alì,
Segretario della Sezione di Noto dell’Ente Fauna Siciliana che ha
posto in discussione la possibilità di impianti di dissalazione come
ulteriore strumento per l’approvvigionamento idrico a partire da
una fonte largamente disponibile, ma con l’uso di tecnologie che ne
minimizzino l’impatto ambientale. Il convegno è stato coordinato
dal Prof. Alfredo Petralia, Presidente dell’Ente Fauna Siciliana.
16
Grifone 30 aprile 2022

L’Ente Fauna
Siciliana
presente a
“FlorAmore”
di Ettore Petralia

G iorno 27 marzo 2022 nella ver-


deggiante e soleggiata cornice del Parco
Infine una sezione dello
stand è stata specificatamente
Frassanelle a Rovolon (PD) la Delegazione dedicata alla rivista Grifone,
EFS di Galliera (BO), con il suo delegato anche con la possibilità per i
Ettore Petralia, ha partecipato con la posta- visitatori dello stand di pren-
zione interattiva di educazione naturalistica dere liberamente una copia
“Natura a contatto” alla prima edizione di della rivista; occasione questa
“FlorAmore”, evento dedicato agli appas- per fare conoscere al pubblico
sionati di fiori e piante e agli amanti della l’EFS in quanto associazione
Natura nel suo complesso che desiderano e raccontare delle sue attività,
accostarsi al mondo della botanica e della con la possibilità di divulgare
florovivaistica. anche attraverso tale mezzo
Lo stand di EFS ha creato un “luogo” le tematiche ambientali e
dove il pubblico ha avuto la possibilità di ac- sensibilizzare ancora una
costarsi a soggetti ed elementi riguardanti volta all’acquisizione di com-
ecologia, ambiente e biodiversità animale portamenti responsabili e ed
e vegetale, per osservare e toccare con eco-sostenibili.
mano quanto di straordinario la Natura ci
propone. Tra il materiale esposto vi erano tipologie di dentature,
svariati esemplari di artropodi in teche e funzionali alla tipologia
cassette entomologiche, crani di diversi di alimentazione, di vari
vertebrati, nidi di uccelli e insetti, piante erbivori e carnivori non-
odorose e altri reperti naturali, immagini ché alcune tipologie di
e suoni. becco di uccelli; hanno
La proposta ha suscitato molto inte- potuto osservare le pe-
resse e curiosità da parte del pubblico: culiarità dei materiali
numerosi sono stati i bambini e gli adulti utilizzati e delle tecniche
che si sono accostati ai reperti in mostra, costruttive di nidi da
attirati dalla loro varietà e a volte stranez- parte di diversi uccelli;
za, intrattenendosi volentieri a parlare di particolare interesse
“storie” di natura con il curatore dello stand. ha poi suscitato una
Hanno così potuto ammirare, chiedere teca dedicata alle galle,
informazioni e discutere sulla diversità delle ove numerose persone
forme, dei colori, delle strategie adattive sono state affascinate
di insetti e di altri artropodi; hanno potuto da queste stranissime e
verificare per diretta visione le diverse straordinarie formazioni.

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