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Dispense
lezione 15...
Una conv int è applicabile nel nostro paese non solo quando solo
la convenzione è stata adottata
Il testo della convenzione viene elaborato nell'ambito di una
conferenza internazionale organizzata da una specifica
organizzazione internazionale come può essere l'IMO, una volta
elaborata si ha la firma e ratifica degli stati, stati che possono
essere quelli che hanno partecipato alla conferenza o comunque
membri e aderenti a quelle organizzazione internazionale.
Diventa applicabili nel nostro ordinamento giuridico solo quando
il nostro parlamento emette un ordine di esecuzione contenuti in
una legge ordine che contiene l'ordine di esecuzione che è detto
norma interposta che nell'ordine gerarchico viene subito dopo le
norme costituzionali ed europee, quella conv dovrà essere
applicata prioritariamente rispetto allleggi nazionali ordinarie,
esempio la conv di Atene che è entrata in vigore tramite
regolamento europe si applica quella conv non la legge nazionale
Abbiamo una stratificazione di fonti, da ormai diverso tempo, questa stratificazione si è ridotta, sostanzialmente per quanto riguarda il trasporto marittimo di persone a 2 quasi una
normativa e questo grazie alle norme europee che hanno recepito quelle internazionali e quindi hanno fatto sì che ogni stato membro dell'UE si applicasse le norme europee e quindi di
per sè le norme internazionali, le norme nazionali hanno un applicazione residuale, trasporto marittimo di persone, anche sotto il profilo gerarchico sono subordinate a quelle europee e
quelle internazionali e questo ci agevola rispetto a quello che succede nel trasporto marittimo di cose, dove l'UE non ha recepito diverse normative relative al trasporto di cose.
L'accettazione tacita vale solo per i protocolli ed emendamenti non per le convenzioni.
La direttiva 2006 non è recepita per le concessioni balneari
Articolo importante modificato nel corso del tempo è il 100 sul TFUE
perché dice slide
Legge articolo 2
Cosa succede quindi se un incidente marittimo avviene tra navi di classe C
italiane? Si applicherà la legge italiana e quindi il cdn
Vediamo che tra la caratteristiche di questo articolo c'è la bandiera della nave
Le condotte assunte a bordo della anve possono essere soggette a
regolamentazioni di altri stati quando la condotta produce degli effetti al di là
della nave, come per esempio la pirateria
Gli elementi per classificare la una nave in A,B,C,D sono la distanza dalla costa e
la marea che è sempre collegata alla distanza
Adesso c'è una proposta di estendere l'applicazione della 392 anche alle navi c e
d
Non è comunque da escludere l'applicabilità del cdn in certe situazioni, basti
pensare ai casi di esclusione dell'applicabilità previsti dal cdn
Se una norma del codice civile viene richiamata dal cdn, quella norma
acquisisce carattere speciale
Dispense
lezioni 16 ...
Nel trasporto di perso+ne abbiamo due parti contrattuali che sono il vettore e il passeggero, mentre in
quello di cose dove sono 3 (mittente/caricatore - vettore - destinatario e nel contratto di cose abbiamo
anche spesso un contratto di compravendita sottostante e quindi intervengono altre figure che spesso non
sono coincidenti), questa semplificazione come incide, il vettore ha l'obbligo di trasferire persone da un
luogo ad un altro quindi obbligo di facere, e ha anche l'obbligo di fornire e mettere a disposizione del
passeggero uno spazio adeguato a ricevere il passeggero a seconda della tipologia di trasporto e questo
obbligo di protezione si presenta in modo diverso a seconda della tipologia di trasporto e l'obbligo di
collaborazione che sussiste non solo nel momento dell'imbarco e alla fine dell'operazione dello sbarco del
passeggero ma durante tutto il viaggio continuamente.
Ieri abbiamo parlato di istruzioni, obbligo di seguire e ottemperare e conformarsi alle istruzioni del vettore e
anche ai suoi ausiliari e in primis al comandante della nave
C'è anche l'obbligo di rispettare le normative, quindi le disposizioni contenuto nel cdn, nei diritto speciali e
nelle leggi internazionali perchè anche il passeggero ha degli obblighi soprattutto in materia di sicurezza, sia
individuale che della spedizione
Quando uno assume una condotta deve essere sempre in buona fede, il vettore ha l'obbligo di trasferire le
persone da un luogo a un altro, di fornire uno spazio idoneo ha l'obbligo di farlo nel rispetto del principio di
buona fede, questi due obblighi incideranno sulla sua responsabilità.
L'obbligo di protezione è accessoria e autonoma, nel senso che anche se il vettore non trasferisce o non
adempie esattamente al suo obbligo di portare il passeggero a destinazione, permane comunque l'obbligo
di protezione e vigilanza come passeggero a bordo della nave con nave che non parte per qualche motivo,
ma il passeggero si trova sulla nave e o si trova ad essere coinvolto nelle operazioni di imbarco e anche se
non c'è il trasferimento permane l'obbligo di proteggere il passeggero e questo è chiaro con il regolamento
177 del 2010 sui diritti del passeggero (per esempio in caso di mancato imbarco c'è comunque l'obbligo di
fornire assistenza, di fornire informazioni e questi sono doveri per il vettori e diritti per il passeggero)
L'oggetto del trasporto è la persona, il passeggero, soggetto capace di agire e autodeterminarsi rispetto al
trasporto di cose e questo cambiamento dell'oggetto del trasporto non incide/influisce sulla qualificazione
giuridica del contratto ma il contratto rimane sempre un contratto di trasporto, vedremo come questo
diverso soggetto del trasporto incide dal punto di vista della responsabilità e delle obbligazioni contrattuali,
quindi un soggetto, persona capace di agire, quindi una persona vivente, ovviamente la persona deceduta
non è considerata una persona ma una cosa e quindi non è soggetto alla regolamentazione del tras.
Marittimo di cose
Nel trasporto di cose che è più complesso di quello marittimo di persone, non abbiamo
solo il vettore e il creditore della prestazione ma abbiamo un rapporto trilaterale, si
parla di contratto a favore di terzi dove il mittente o anche detto caricaotre che è il
venditore della prestazione, poi abbiamo il vettore che è il debitore della prestazione e
poi abbiamo un terzo soggetto che spesso è diverso dal mittente, il destinatario che è
colui che riceve a destinazione le merci trasportate dal vettore ed è detto anche
beneficiario.
Cosa succede nel trasporto di cose: la possibilità per il vettore contraente, colui che
sottoscrive il contratto col mittente, di decidere di non effettuare lui direttamente il
trasporto ma di affidare il trasporto delle cose del mittente ad un altro soggetto, il
creditore della prestazione rimane sempre il mittente, quindi il vettore sottoscrivendo
un altro contratto di trasporto diventa lui stesso mittente, sub-mittente e l'altro
vettore sarà il debitore della prestazione e sarà il sub vettore e quindi si ha un sub
trasporto nel trasporto di cose perché il mittente rimane sempre il vettore, l'oggetto
del trasporto è sempre lo stesso, quindi il rapporto primario rimane invariato,
Nel contratto di trasporto di persone, l'oggetto del trasporto non sono le cose ma è lo
stesso creditore della prestazione, quindi il vettore non può sottoscrivere, stipulare un
contratto di sub trasporto in quanto non c'è sub-mittente perché l'oggetto del
trasporto è il passeggero, non c'è la figura del sub mittente e non è possibile la figura
del sub passeggero, è il passeggero che deve essere trasferito - il vettore operativo
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L'obbligo di provare il contratto per scritto non vige per certe navi (navi non superiori
a 10 tonnellate per stazza lorda e a propulsione non meccanica), l'elemento da cui si
evince che il contratto è stato stipulato è il biglietto di passaggio che si caratterizza
per tutta una serie di principi.
La mancanza della forma scritta non pregiudica la validità del contratto ma rende più
difficile la prova.
Gli elementi essenziali che devono essere sempre present nel biglietto
sono quelli sottolineati, quindi luogo di partenza e destinazione e nome
e domicilio del vettore
Dispense
lezione 22...
Art. 1326:
Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha
conoscenza dell'accettazione dell'altra parte.
L'accettazione deve giungere al proponente nel termine da lui stabilito o in
quello ordinariamente necessario secondo la natura dell'affare o secondo gli
usi.
Art. 1326 cc slide - arriva quando slide frase rossa - biglietto che è
importante perché fa prova del contratto, forma scritta ad probationem
e quindi il biglietto non è il contratto ma è un'evidenza che è stato
stipulato un contratto e perché è il momento in cui si capisce che
l'accettazione del passeggero è giunta a conoscenza del vettore,
rappresenta l'evidenza del perfezionamento del contratto di trasporto e
siamo ancora nella fase di perfezionamento.
Accessoria: la rotta, tutto ciò che riguarda il bagaglio, fornire uno spazio
adeguato, il vitto
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○ Funzione sostitutiva delle imprese portuali, il passeggero è
sottoposto al pagamento di un supplemento del biglietto di
passaggio
a)
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Dov'è che noi deduciamo che l'obbligazione nel tras mar di persone comprende anche il bagaglio? Nella definizione dell'art. 1 678 non si parla di bagaglio ma solo di persone e cose, andremo quindi
a prendere l'articolo 1681 cc:
Salva la responsabilità per il ritardo e per l'inadempimento nell'esecuzione del trasporto, il vettore risponde dei sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio e della perdita o
dell'avaria delle cose che il viaggiatore porta con sé, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il da nno.
DA qua si evince l'obbligo del vettore del trasportare il bagaglio e che sia responsabile in caso di perdita e avaria, esprim e la connessione che c'è tra il passeggero e bagaglio.
Importante la terminologia: parliamo di responsabilità del vettore marittimo di persone per il bagaglio per perdita o avaria del bagaglio, altro profilo è il ritardo.
Responsabilità del vettore per inesecuzione del trasporto che è una situazione di inadempimento assoluto, il ritardo è invece adempimento parziale, quindi ogni profilo della responsabilità del
vettore è soggetto a un regime giuridico specifico nazionale, europeo, internazionale e non sempre quello internazionale copr e tutti i profili della responsabilità del vettore.
Art. 410: Nel prezzo di passaggio è compreso il corrispettivo del trasporto del bagaglio del passeggero, nei limiti di peso e di volume prestabiliti dal vettore od osservati per uso. Il bagaglio deve
contenere esclusivamente oggetti personali del passeggero. Se si includono nel bagaglio oggetti di altra natura, il passegger o deve il doppio del prezzo di tariffa per il trasporto delle cose stesse, oltre
al risarcimento dei danni. - quindi bagaglio non registrato compreso nel prezzo di biglietto se non supera certi limiti.
Art. 411: Per il bagaglio eccedente i limiti previsti dall'articolo precedente il vettore, su richiesta del passeggero, è tenuto a comp ilare, in duplice esemplare, un bollettino con l'indicazione del luogo e
della data di emissione, del luogo di partenza e di quello di destinazione, del proprio nome e domicilio, del numero e del pe so dei colli, dell'eventuale valore dichiarato e del prezzo di trasporto. Un
esemplare del bollettino firmato dal vettore è consegnato al passeggero - si consegna una copia del bollettino al passeggero perché è un titolo di legittimazione del bagaglio, si disquisisce sulla
natura del bollettino serve al vettore per verificare che la persona può ritirare il bagaglio.
Art. 412:
Il vettore è responsabile, entro il limite massimo di euro 6,19 (1) per chilogrammo o della maggiore cifra risultante dalla d ichiarazione di valore, della perdita e delle avarie del bagaglio, che gli è stato
consegnato chiuso, se non prova che la perditA o le avarie sono derivate da causa a lui non imputabile.
La perdita o le avarie devono essere fatte constatare, a pena di decadenza, al momento della riconsegna, se trattasi di perdi ta o di avarie apparenti, ovvero entro tre giorni, se trattasi di perdita o di
avarie non apparenti.
Per i bagagli e gli oggetti non consegnati al vettore, questi non è responsabile della perdita o delle avarie, se non quando il passeggero provi che le stesse sono state determiNate da causa imputabile
al vettore.
Perché si fa la dichiarazione di valore? Siamo nella fase esecutiva del trasporto del passeggero e del bagaglio ed è importan te perché se durante la spedizione il bagaglio vada perduto o subisca dei
danni, quindi il vettore sia tenuto o meno al suo obbligo di custodia l'ammontare del danno derivante alla perdita o avaria b agaglio sarà vincolato a due parametri che sono: o 6,19 euro al
chilogrammo, il vettore non è tenuto a pagare più di questo vincolo. Se c'è dichiarazione di valore invece dovrà pagare il va lore pari a quello indicato nella dichiarazione di valore, inoltre si supera il
limite anche in caso di dolo o colpa grave.
Perché è importante capire quando si perfezione il contratto di trasporto quando siamo nella fase esecutiva del contratto? Pe rché da lì la responsabilità è del vettore dal momento in cui il
passeggero inizia le operazioni di imbarco fino a quelle di sbarco e con lui il bagaglio.
Cosa succede se al momento dle ritiro del bagaglio consegnato esso è stato perduto o è danneggiato? il passeggero dovrà rende re evidente la perdita e le avarie apparenti immediatamente, se la
Nel contratto di tras mar di persone abbiamo due parti contrattuali che sono vettore e passeggero, posizioni contrattuali div erse, contraente forte vettore, debole è il passeggero e quindi il
legislatore ha previsto al fine di cercare di bilanciare e le due posizioni contrattuali, ha previsto un regime probatorio pi ù favorevole al passeggero in quanto contraente debole e una delle più forti
garanzie è l'onere probatorio in caso di danni, se io passeggero se subisco un danno dovrò provare certi aspetti ed elementi e qual è l'idea del legislatore: che il passeggero per agire nei confronti del
vettore per il risarcimento del danno, per far dichiarare responsabile il vettore del danno arrecato al passeggero, il passeg gero non dovrà far altro di provare loro che l'esistenza del contratto (per
esempio grazie al biglietto) e dovrà provare che il bagaglio ha subito un danno durante il trasferimento (dalle operazioni d i imbarco a quelle di sbarco) e dovrà quantificare il danno.
Siamo nel fatto costitutivo della responsabilità che fonda la responsabilità del vettore e quindi abbastanza favorevole per i l passeggero, invece per il vettore la questione si fa più complicata perché
il vettore è responsabile, c'è una presunzione di repsonsabilità, parte già che lui è responsabile, solo alla fine l'articolo dice che si esonera se non prova che il danno è derivato da cause a lui non
imputabili: quindi non solo c'è presunzione di responsabilità ma il vettore deve provare anche la causa di perdite e a avarie , vuol dire che deve provare la causa e questa è la tempistica rispetto alla
quale il passeggero deve iniziare la sua azione.
Quindi in caso di bagaglio non consegnato la posizione sii nverte, il bagaglio rimane nella sfera del controllo del passegger o, non si ha responsabilità presunta altrimenti c'è il rischio che il passeggero
dichiari che il danno è colpa del vettore in situazioni anche non vere solo per ottenere dei soldi, allora si è invertito l'o nere della prova, per i bagagli in oggetto non consegnati al vettore non è
responsabile se non quando il passeggero dimostra che i danni sono causati dal vettore, quindi in questo caso è il vettore ch e deve provare la causa e provare la causa non è facile, soprattutto
considerando che il passeggero non controlla sempre i bagagli.
Domanda trasporto sul bagaglio: parlare di ste robe ma io in realtà vorrei fare la sentenza su sta roba
STA PARTE LA DICE DOPO MA LA METTO QUA CHE DOPO CI SONO LE CLAUSOLE
La definizione di bagaglio la troviamo anche nelle convenzione di atene.
5. «bagagli» significa qualsiasi oggetto o veicolo trasportato dal vettore in virtù di un contratto di trasporto, eccettuati:
a) gli oggetti o veicoli trasportati in virtù di un contratto di noleggio, di una polizza di carico o di un contratto concern ente a titolo principale il trasporto di merci, e
b) gli animali vivi;
6. «bagagli di cabina» significa i bagagli che il passeggero ha nella propria cabina o di cui ha il possesso, la custodia o il controllo. Salvo che ai fini dell’applicazione del paragrafo 8 del presente
articolo, i bagagli di cabina comprendono i bagagli che il passeggero ha nel suo veicolo o su di esso;
7. «perdita o danni subiti dai bagagli» include anche il danno materiale risultante dal fatto che i bagagli non siano stati r estituiti al passeggero in un termine ragionevole dal momento dell’arrivo
della nave sulla quale i bagagli sono stati trasportati o avrebbero dovuto esserlo, ma non comprende i ritardi dovuti a confl itti di lavoro;
Quando parliamo di bagagli abbiamo danni non solo da aperdita e avaria ma anche ritardo nella consegna, il trasferimento di b agaglio è accessoria
Inoltre troviamo nella definzione della conv atene:
b) per quanto concerne i bagagli di cabina, anche il periodo durante il quale il passeggero si trova in una stazione marittim a o su di una banchina od altra installazione portuale, se tali bagagli sono
stati presi in consegna dal vettore o dai suoi ausiliari e non sono ancora stati restituiti al passeggero.
se il passeggero ha con sé il bagaglio mano, il vettore non sarà responsbaile diverso da quello a mano consegnato
ELISA IO HO MESSO LE SLIDE DI STE CONDIZIONI CHE MI SEMBRANO Più IMPORTANTI O SU CUI SI E' FERMATO, HO TOLTO QUELLE INUTILI
Condizioni
Generali C...
Dispense
lezione 23...
Ad probationem: slide
All'inizio del testo c'è l'autorità giudicante che può essere una delle 3 di prima, avremo indicato il nome delle parti processuali che sono
l'attore, colui che promuove l'azione che potrà essere il passeggero che propone un azione di risarcimento del danno, colui che nel
confronto del quale è promossa l'azione è detto convenuto, convenuto in giudizio, colui che deve presentarsi in udienza e questo quando ci
troviamo di fronte a giudizi di primo e secondo grado.
Quando siamo di fronte alla corte di cassazione, essendo ricorso di cassazione, chi promuove il ricorso è il ricorrente, colui che ricorre e chi
si vede notificare il ricorso e si deve costituire in giudizio e presentarsi è il resistente.
Capire le parti contrattuali è importanti capirlo in relazione alle posizioni che queste parti hanno rispetto alla vicenda, avrò l'autorità
giudicante, le parti e quindi attore e convenuto della sentenza, poi succederà che il giudice, ricordarsi che la sentenza è un atto pubblico e
chiunque può vederle e quindi devono riportare il fatto, mentre nelle riviste come quella di diritto marittimo troviamo un riassunto dei fatti.
Dopo il fatto la sentenza riporta le motivazioni della decisione e infine l'atto dispositivo, cioè la decisione che assume la corte.
IL giudice quando andrà ad analizzare la questione, andrà ad analizzare anche la normativa, le eventuali sentenze simili e quindi
elaboreranno un principio sulla base della quale loro assumeranno quella decisione contenuta nel dispositivo, cioè identificheranno in
modo chiaro il principio per il quale hanno deciso di adottare quella decisione e questo principio è denominato la massima della sentenza.
Quello che c'interessa è la decisione, il fatto, la questione giuridica sottesa al fatto, la posizione delle due parti e la decisione del giudice:
non serve focalizzarsi sulle questioni procedurali, nel nostro lavoro avremo quindi il fatto, cioè l'evento che ha prodotto un danno e allora il
danneggiato avrà intrapreso un'azione, fatto che ha prodotto un'azione, poi ci sarà l'autorità giudicante, poi ci sarà la questione giuridica e
quindi il preteso, presunto danneggiato si è rivolto all'autorità giudiziaria e quindi cosa domanda il danneggiato e perché chiede il danno, e
sulla base di quale normativa la chiede e quindi capiremo qual è la posizione dell'attore ma questa domanda è rivolta all'autorità giudiziaria
ma questa domanda di risarcimento danni è direttamente rivolta al convenuto, al preteso responsabile e ha la possibilità di controdedurre,
di resistere, di replicare alla domanda che è stata fatta nel risarcimento danni dei passeggeri e quindi vorremmo capire qual è la posizione
del convenuto, del resistente.
Quindi capire il fatto, individuare l'autorità giudiziaria, capire la domanda e quindi perché il passeggero si è rivolto al giudice, cosa vuole, poi
nei confronti di chi e sarà importante capire chi viene chiamato in giudizio quale sarà la sua posizione.
Quando viene proposta la domanda, i giudici sono chiamati a decidere, sotto questo fatto c'è una questione giuridica - ESEMPIO CHE POI E'
LA QUESTIONE DI OGGI: due passeggeri decidono di partire, fare un viaggio in nave, acquistano il biglietto anche per il veicolo a loro
seguito, si recano al porto con il loro autoveicolo, entrano nel porto, si posizionano per lo svolgimento delle operazioni d'imbarco e il
veicolo cade in acqua e i passeggeri muoiono e questo è il fatto, inoltre la capitaneria di porto aveva emanato un'ordinanza che imponeva e
al vettore di predisporre durante le operazioni di imbarco e sbarco determinate misure tese a garantire la sicurezza nell'area oggetto delle
operazioni di imbarco e sbarco - i due passeggeri nell'avvicinamento alla banchina cadono in acqua e muoiono col veicolo, la questione
giuridica è: SE c'è una responsabilità, se c'è una responsabilità chi è il responsabile, entro quali limiti è responsabile e quindi gli eredi dei
passeggeri morti chiedono un risarcimento del danno, loro hanno già individuato la persona che per loro è responsabile, qua siamo in una
sentenza penale, la questione giuridica è capire se c'è un soggetto responsabile e per quali termini, la questione giuridica è in questo caso
l'ambito della responsabilità del vettore, il concetto di responsabilità in questo caso è strettamente connesso all'obbligo contrattuale di
proteggere e vigilare sul passeggero, quindi la questione giuridica è: qual è l'ambito spaziale e temporale in cui il vettore assume l'obbligo di
protezione del passeggero e di conseguenza l'ambito di responsabilità del vettore marittimo di persone, l'ambito inteso come sia lo spazio
temporale che fisico di responsabilità del vettore, quindi il giudice quando sarà chiamato a decidere sul risarcimento danni o sulla condanna
penale del comandane della nave, andrà in primis a capire, a risovlere la questione giuridica, a determinare l'ambito spaziale e temporale di
responsabilità del vettore.
In poche parole la manovra entra nella sfera di controllo del vettore si pone questa questione giuridica perché non c'è una definizione
chiara nel nostro cdn per cosa s'intende operazioni di imbarco e sbarco del passeggero.
Legge punto 1)
Ricordarsi che l'obbligo di protezione del passeggero da parte del vettore varia a seconda delle caratteristiche della nave o del tipo di
attività che vengono svolte, l'obbligo di protezione va valutato caso per caso, l'assolvimento da parte del vettore dell'obbligo di protezione
va valutato nell'ambito del caso specifico. (per esempio l'attività di imbarco e sbarco è più pericolosa di un passeggero che cammina sul
ponte della nave)
Nell'ambito della sentenza capire i fatti, i soggetti coinvolti, è l'armatore, il vettore, il comandante della nave? Che ruolo ha l'autorità
portuale, l'autorità marittima?
Capire anche cosa questo fatto ha prodotto, cosa ha determinato di conseguenze - concetto di "nesso di causalità", quindi prima di dire che
qualcuno è responsabile devo trovare un nesso, una condotta o omissione del soggetto che ritengo responsabile e l'evento dannoso, per
poter dire che il comandante della nave è responsabile è necessario stabilire una commissione o un nesso tra la condotta con l'evento
dannoso ed è importante anche ai fini della conv. Di atene pal 2002 - concetto di negligenza contributiva: concetto introdotto proprio dalla
conv. In termine di responsabilità del vettore marittimo: è quando la condotta del terzo/ del danneggiato è anch'essa causa dell'evento
dannoso e quindi si dice interruzione del nesso di causalità secondo la posizione del comandante della nave che dice che non è responsabile
sul fatto che i passeggeri hanno errato la manovra, tutto quello che riguarda il fatto se il comandante doveva assumere l'obbligo di
protezione decade perché sono loro che ha sbagliato la manovra e viene meno perché sono loro che hanno errato la manovra - il presunto
responsabile cercherà quasi sempre di individuare ragioni che mostrino che il nesso di casualità si è interrotto o se non possibile che questo
nesso di causalità per una determinata causa si sia interrotto.
Sempre rispetto alla sentenza, passeggeri che cadono in acqua, il nesso s'interrompe ma ALT/OCIO che in questo caso c'è l'autorità
marittima, la capitaneria di porto che aveva emanato un'ordinanza rivolta agli armatori, vettori facendo così che dove venissero svolte delle
operazioni di imabrco/sbarco doveva adottare tutte le misure necessarie a salvaguardare il passeggero, posizionando dei dissuasori, delle
transenne e i vettori doveva predisporre un'idonea illuminazione e quindi questa ordinanza aveva in qualche modo elevato ancora di più la
natura dell'obbligo di protezione del vettore nei cofnornti del passeggero e quindi questo errore della manovra cade perchè i passeggeri
avevano sbagliato manovra perché il vettore non aveva adottato quelle misure che l'autorità marittima aveva emanato tramite ordinanza.
IN quel caso il comandante sosteneva che ci fosse un'interruzione del nesso di causalità a causa del condotta del danneggiato, giudice che
però rigetterà questa proposta in virtù proprio dell'intervento di questa ordinanza emessa che è preposta rispetto al cdn.
Individuare quindi i soggetti coinvolti che hanno una posizione specifica nella sentenza.
Altro aspetto importante è individuare le norme applicabili o comunque quelle norme considerate dai giudici per decidere dalla sentenza e
che sono solitamente indicate dalla massima, qui abbiamo due articoli che reggono la sentenza che sono il 409 del cdn e l'articolo 30 del
codice penale.
Quando commentiamo una norma di una sentenza, vedere che norma si applicava al tempo e se oggi questa è stata mutata o è stata
abrogata/emendata, com'è mutato il regolamento (magari una cosa che 20 anni fa era regolata dal cdn oggi lo è dalla conv. Per esempio):
per esempio nel caso di sentenze la corte di giustizia europea abbiamo tutte le norme considerate che sono riportate integralmente
all'inizio della sentenza e anche l'interpretazione che danno i giudici, se ci sono interpretazioni contrarie o è unanime e a volte accade che la
giurisprudenza danno interpretazione di quella norma, ma la dottrina nè da un'altra che può essere anche contraria/opposta.
Art. 409 Codice Navigazione - Responsabilità del vettore per danni alle persone - Il vettore è responsabile per i sinistri che colpiscono la
persona del passeggero, dipendenti da fatti verificatisi dall'inizio dell'imbarco sino al compimento dello sbarco, se non prova che l'evento è
derivato da causa a lui non imputabile. - Quindi concetto di nesso di causalità e obbligo di protezione del passeggero dall'inizio dell'imbarco
Art. 40. (Rapporto di causalita') Nessuno puo' essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l'evento dannoso o pericoloso,
da cui dipende la esistenza del reato, non e' conseguenza della sua azione od omissione. Non impedire un evento, che si ha l'obbligo
giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.
Se scorriamo il testo della sentenza in fondo ci sono delle righe nere parallele al testo e questo indica la massima, dove la corte di
cassazione ha trovato il principio applicabile alla sentenza, di base la massima non può essere cambiata e bisogna riportare integralmente il
testo com'è nella sentenza, però viene a volte consentito di modificare leggermente una massima, di adeguarla, quello che trovate in
corsivo non è per forza quello interlineato in nero.
L'art. 40 è importante perché costituisce la base dell'obbligo di protezione nei confronti del passeggero ma anche come obbligo di garanzia,
quindi il comandante ha un obbligo di garanzia, obbligo di collaborazione nei confronti del passeggero, devono evitare, devono svolgere
questo obbligo di protezione che si esplica in un obbligo di protezione ma anche di controllo, affinché il passeggero o i passeggeri non
subiscano dei danni, devono farsi garanti dell'obbligo di protezione.
La cassazione conferma le decisioni assunte dai due gradi di giudizio precedente e quindi conferma la condanna del comandante della nave,
sulla base dei principi già visto, sulla questione dell'ambito spaziale, in virtù ma c'è un altro profilo che rigaurda anche l'ambito temporale
cioè in questo caso dall'inizio dell'imbarco fino alla fine dello sbarco e infatti il comandante diceva che quando i passeggeri sono caduti in
mare in quel momento era previsto l'imbarco dei soli veicoli pesanti e quindi secondo il comandante le operazioni di imbarco non
riguardavano, l'autoveicolo dei passeggeri caduti in acqua e questo viene rigettato dalla cassazione perché le operazioni s'intendono
iniziate a prescindere dall'ordine d'imbarco dei passeggeri.
Le attività di imbarco e sbarco comprendono tutte quelle attività accessorie e complementari alle operazioni di imbarco e sbarco e quindi il
giudice hanno esteso l'ambito di responsabilità del vettore connesso non solo alle operazioni di imbarco e sbarco ma comprese le attività
accessorie complementari alle attività d'imbarco e sbarco del passeggero.
TIPO DOMANDA D'ESAME: obbligo protezione del vettore
Cass. pen.
14 febbrai...
Dispense
lezione 1 ...
Veicolo che trasporto persone o cose personali si può definire come veicolo al
seguito
Legge:
e' una clausola vessatoria, perché il vettore non accetta un bel niente perché
quello è un diritto del passeggero e poi il vettore si mette già in una posizione
negativa, rispetto alla dichiarazione di valore che ha diritto il passeggero a
svoglere.
Spesso non c'è copertura assicurativa per i veicoli, molto spesso i veicoli
non hanno la copertura se succede qualcosa nella nave e non c'è obligo
di assicurazione per il vettore, c'è obbligo assicurativo solo per le
persone, da qui l'esigenza di assicurarsi che il veicolo sia assicurato, a
volte ci sono condizioni generali di trasporto che invitano i passeggeri a
stipulare determinate assicurazioni proprio per evitare determinati
danni.
Dispense_l
ezione_2...
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Perché dobbiamo sapere gli obblighi contrattuali del vettore e del passeggero? Questo ci serve
per rispondere sulla domanda degli impedimenti della partenza della nave e del passeggero e in
particolare il regolamento 1170 del 2010.
Esempio di impedimento relativo alla partenza della nave potrebbe essere la ancata partenza, cancellazione, il vettore come obbligo contrattuale ha quello di porre la nave in stato di navigabilità e quindi
per esempio un'avaria bisogna vedere se è un evento che il vettore poteva prevedere tramite attività manutentiva per esempio o lui non poteva prevederlo.
Col perfezionamento abbiamo il contratto di trasporto, come lo definiamo sto contratto di trasporto, aspetti relativi alla forma del contratto, abbiamo detto che rispetto al contratto di trasporto la forma
scritta è ad probationem, non costituisce elemento essenziale del contratto, non incide sugli effetti del contratto: il biglietto del passaggio fa prova dell'esistenza del contratto, non è il contratto ma
costituisce un elemento da cui si evince che è stato stipulato un contratto di trasporto.
Quesito biglietto di passaggio: contenuto - rapporto con la forma - quando si parla di biglietto di passaggio, da una domanda sul biglietto di passaggio ci si può ricollegare a questo schema generale.
Il biglietto di passaggio viene emesso quando c'è stato l'incontro tra proposta e accettazione, il contratto si è perfezionato, il vettore ha assunto l'obbligo di trasferire il passeggero e quindi il passeggero
deve pagare il prezzo del biglietto di passaggio.
Sul prezzo andare a distinguere a seconda dell'oggetto del trasporto, quando è che il bagaglio comporta un maggioramento del prezzo del bagaglio: quando è registrato
Il biglietto di trasporto è nominativo e cosa produce in termine di cessione del diritto di passaggio e questo si ricollega al biglietto di passaggio che può essere nominativo o no: il passeggero può cedere il
biglietto di passaggio? Qual è la differenza tra biglietto nominativo e non nominativo?
Tutto questo si riflette sull'inadempimento e adempimento della prestazione e quindi sui profili della responsabilità: abbiamo obblighi derivanti dal contratto che possono generare un inadempimento
parziale o assoluto: a seguito del contratto le parti assumono obblighi contrattuali che possono essere correttamente eseguiti o adeguati parzialmente o totalmente non compiuti e quindi inadempimento
assoluto: esempio di inadempimento parziale quando si parte in ritardo perché il passeggero è stato trasferito a destinazione ma non nel tempo previsto, il vettore ha adempiuto alla sua prestazione di
trasferimento ma non nell'orario previsto o comunque in tempo ragionevole - esempio di inadempimento assoluto è invece la cancellazione della partenza, oppure anche rispetto all'obbligo di protezione
ed è importante da considerare perché la responsabilità del vettore marittimo varia sulla base dell'inadempimento: avremo una responsabilità per inesecuzione per la prestazione dell'attività di trasporto,
avremo responsabilità del vettore per morte, lesioni del passeggero e siamo quindi in caso di inadempimento dell'obbligo di protezione del passeggero, abbiamo una responsabilità del vettore marittimo
di persone per ritardo.
VUOLE VEDERE IL RAGIONAMENTO NELLE RISPOSTE, PARTI DAL BASE E POI VAI NELLO SPECIFICO PERCHE' LUI FA DOMANDE GENERALI MA PiU' SEI PRECISO PIU' GLI PIACI
Esempi inadempimento definitivo: slide - nav che non può più partire,
la prestazione poteva essere eseguita, il fatto che la nave per un
determinato motivo non è potuta partire l'adempimento non è più
possibile, l'inadempimento della prestazione da luogo al risarcimento
del danno - gli oneri probatori rispetto all'inadempimento sia esso
definitivo o parziale sono diversi tra passeggero e vettore.
Inadempimento inesatto è quando la prestazione eseguita è differente
da quella dovuta come la situa di ritardo
Euroferry
Olympia i...
Euroferry
Olympia i...
Responsabilità del vettore nei confronti del passeggero o armatore sulla base
del tipo di trasporto
QUESITO ESAME: potrebbe essere di trattare questioni in questa forma, vi pone una aprte dell'articolo e vi chiede di trattare questioni su
questa scelta, potrebbe essere anche tutto fondato l'esame scritto su quel caso e individuare 3 questioni
Porre attenzione all'ordine logico, mettere in ordine le questioni, non si parte della questione ambientale, al massimo alla fine perché
serve a far capire che abbiamo un approccio interdisciplinare, prima bisogna partire da individuare la fattispecie, contratto di trasporto,
distinzione trasporto di cose e persone, le questioni relative agli obblighi contrattuali, l'obbligo di protezione e custodia, obbligo del
passeggero di collaborare, questioni di responsabilità del vettore per morte, lesione, inesecuzione, perita e avarie delle cose,
dichiarazione di valore collegato alla questione del limite di responsabilità per quanto attiene il veicolo al seguito, anche il limite della
responsabilità del vettore nel trasporto marittimo di persone, oneri probatori, fatto impeditivo e costitutivo della responsabilità, possibile
interruzione del nesso di causalità e ancora prima cabotaggio marittimo e classe della nave che incide sulla responsabilità della nave.
Dispense
lezione 8 ...
Definitivo: slide
Qual è la controprestazione in caso di inadempimento
assoluto? È il risarcimento del danno, a inadempimento
assoluto corrisponde l'obbligo di risarcimento del
passeggero.
Il danno:
-
-
vedremo come il danno morale è da considerare nell'ambito della convenzione di atene
Evento colposo:
Purché il vettore sia responsabile deve esserci nesso di causalità tra la sua
condotta e un evento dannoso.
Deve quindi esserci un nesso inteso come collegamento.
Questi sono elementi aggiuntivi che si può aggiungere in una domanda di esame
per alzare il voto
slide
L'art. 3 slide
Slide la legge
IMPORTANTE
La prima cosa da capire è in quale regime di responsabilità sarò chiamato a rispondere, nel caso dell'olympia grimaldi lines saremo in un regime di lesione e morte del passeggero, la nave
non è partita, saremo in un caso di mancata esecuzione del contratto di trasporto.
Siamo nella fase esecutive del contratto di trasporto, nel momento in cui c'è il perfezionamento del contratto di trasporto ( dichiarazione di accettazione e di proposta si incontrano), con il
contratto il passeggero diventa creditore della prestazione contrattuale relativa al suo trasferimento da un luogo a un altro , a fronte di un contratto vi è diritto del passeggero a vedersi
soddisfatto l'interesse della prestazione del trasporto a cui corrisponde l'obbligo del vettore di traferire il passeggero e quindi un'obbligazione ad adempiere, allo svolgimento della
prestazione per il vettore.
Obbligazione sia di trasferimento che di protezione del passeggero, ma anche dei bagagli, veicolo al seguito animali vivi - l'obbligo di protezione riguarda il solo passeggero, per tutto il resto
come bagagli consegnati, animali consegnati, veicoli al seguito cosnegnati abbiamo un obbligo di custodia che si collega a qu ello di trasferimento, se il bagaglio non giunge a destinazione
siamo nell'obbligo di trasferimento di mancato adempimento, siamo nel regime di mancato trasferimento del bagaglio.
Inesatto adempimento è ritardo, adempimento parziale, la nave deve andare da A a B a C, il vettore svolge solo la prestazione da A a B ma non arriva a C, oppure passeggero nave che da A
va D che non dovrebbe.
Per quanto rigaurda il cdn è abbastanza semplice ricordarsi il regime di responsabilità, in tutti e due i casi il vettore è p resunto responsabile per l'art. 409 ed è facile ricordarsi che entrambi
i fatti costituivi e impeditivi sono "Uguali" ciè si richiede sempre gli stessi fatti costitutivi e impeditivi, è sempre il p asseggero che deve provare il contratto perché il contratto rappresenta, è
l'evidenza del suo diritto alla prestazione, al credito inteso come diritto alla prestazione del trasferimento, dovrà provare poi di aver subito un danno e che quel danno si è verificato in un
ambito spaziale di responsabilità del vettore dall'inizio delle operazioni di imbarco alla fine di quelle di sbarco.
Problematiche inerenti alla determinazione dei cd. inner limits, cioè limiti di responsabilità del vettore e abbiamo visto co me questo ambito sia esteso rispetto al tenore letterale dell'art
del cdn che prevede dall'inizio delle operazioni di imbarco alla fine di quelle di sbarco perché rimocprende anche quelle att ività accessorie e complementari delle attività d'imbarco e
sbarco dei passeggeri - non è ricompreso il caso in cui il passeggero si trova in una stazione marittima, sia in una posizione definita Statica, il v ettore è responsabile durante lo svolgimento
delle operazioni, non quando lui si trova in una stazione marittima.
Il vettore può rispondere anche del caso in cui il passeggero subisca un danno nel momento in cui se all'interno del bigliett o era previsto il trasferimento dalla stazione marittima alla
banchina ma può rispondere per questo anche in via extracontrattuale se non incluso nel biglietto, perchè non si è data via a lla fase esecutiva del contratto, anche l'i il passeggero se
subisce un danno non è che gli è preclusa la possibilità di agire nei cofnornti del vettore perché l'mabito di responsabilità non è ancora definito ma lo potrà fare comunque in via
extracontrattuale, al di fuori del contratto. (che è diverso dal trasporto aereo dove invece il vettore è già responsabile co ntrattualmente)
In tutte e due i casi abbiamo una presunzione di responsabilità del vettore, non c'è una differenza per quanto attiene il reg ime probatorio, chiarito il fatto costitutivo del passeggero, per il
fatto impeditivo il vettore deve dimostrare che l'evento dannoso si è verificato per una causa lui non imputabile e ci sono 3 possibili cause:
- Forza maggiore come le condizioni metereologiche
- Caso fortuito
- Condotta del passeggero, l'evento dannoso può anche essere determinato dallo stesso passeggero, può liberare ed esonerare il vettore, la negligenza contributiva
Il cdn ha applicazione residuale che vuol dire che andrò a vedere un'altra normativa prima del cdn, andrò a vedere se si appl ica il regolamento 392 o la convenzione (noi ci potremmo
chiedere che visto che il regolamento 392 introduce la convenzione di atene a livello europeo perché dobbiamo guardarli separ atamente? Lo facciamo perché quel caso potrebbe non
rientrare nell'ambito di applicazione del 392 quindi devo considerarle staccate) - se poi mi trovo di fronte a mancata esecuzione del trasporto, laddove si applica la legge italiana si applica il
Per moltissimo tempo i giudici non hanno condiviso l'orientamento che la dottrina riteneva applicabile a questo regime probat orio, questa ripartizione degli oneri probatori, non si
applicava in toto.
Mentre il 408 è una norma derogabile anche in linea di principio (anche se abbiamo
visto che le parti non possono derogare il regime di responsabilità in caso di morte e
lesione sia per quanto attiene il codice civile che il codice del consumo) il 409 è una
norma inderogabile, le parti non possono disporre.
Tipo domanda d'esame: analisi comparativa articolo 408 e 409 (con gli articoli
davanti) - far vedere differenze e similitudini: differenza il fatto che 408 derogabile,
409 no e questo perché il 409 è considerato inderogabile dal 415.
SI è disquisito molto su questa parte dell'articolo: "se non prova che l'evento è
derivato da causa a lui non imputabile né ai suoi ausiliari"
Secondo la dottrina e la giurisprudenza non era tutto a sfavore del vettore, non si
poteva ritenere che chi era gravato dal maggiore onere probatorio dovesse essere
solo il vettore, si è distino per due casi:
- Quando il danno è avvenuto in occasione del trasporto o
- a causa del trasporto
Quindi per il 409 ci sono decisioni della corte di cassazione che hanno stravolto quello
che è l'interpretazione del tenore letterale di questo articolo ponendo questa
distinzione solo per il 409.
Nel caso di danni, sinistri che colpiscono il passeggero, il regime probatorio non è
uguale a quello del 408, deve provare la giurisprudenza ha detto che bisognava
distinguere se il danno fosse avvenuto durante il trasporto o a causa del trasporto: la
differenza è che in occasione del trasporto significa durante la spedizione come
passeggero cade dalla scale, dalla nave e in questo caso il vettore per esonerarsi della
responsabilità non deve provare la causa dell'evento dannoso ma deve provare che
lui ha ottempiuto l'ordinaria diligenza per proteggere il passeggero deve dimostrare
non più la causa ma l'ordinaria diligenza, questo produceva che in caso di causa
ignota, il passeggero se la prendeva in saccoccia perché in questo caso il vettore
doveva solo provare la negligenza - diverso è il caso di a causa del trasporto cheè un
evento dannoso riconducibile all'attività del vettore, come lesione del passeggero a
seguito di un urto, di ribaltamento, il vettore in questo caso doveva provare la causa
a lui non imputabile, si tornava al concetto precedente, solo dove quell'evento era
riconducibile a un'attività propria del vettore e questo produceva un alleggerimento
dell'onere probatorio del vettore perché il passeggero per vedersi porsi in una
posizione più favorevole doveva dimostrare che quell'evento era riconducibile a
un'attività di trasporto - tutto questo non è più così perché la giurisprudenza si è
uniformata all'orientamento della dottrina che era sempre stata contraria a questo
orientamento e il motivo di ciò è che sulla base di un'interpretazione letterale, questa
seconda parte dell'articolo non c'è scritto da nessuna parte che deve esserci questa
differenza, su quali basi la giurisprudenza ha fondato questa differenza e quindi si è
ritornati a sostenre un procedimento più gravoso per il vettore e questo è anche un
modo per sensibilizzarsi sul fatto che non tutte le questioni sono così limpide, ci sono
spesso questioni di carattere interpretativo, pensare sempre al rapporto tra vettore e
passeggero, parte contrattuale forte e debole, necessità di bilanciare le parti
contrattuali.
Con questo regime che aveva elaborato la giurisprudenza, alleggeriva la posizione del
vettore sotto il profilo probatorio, perché per ottenere il risarcimento deve esserci
una dimostrazione colposa e dolosa del vettore che si fonda non solo sull'attribuire la
responsabilità, si fonda anche l'entità del risarcimento, è essenziale la distribuzione
degli oneri probatori, ricordarsi anche che il passeggero deve quantificarlo il danno.
n.b slide - non è sempre facile trovare la causa, spesso c'è una forte
controversia riconducibile all'evento
Legge slide
Dispense
lezione 9 ...
Slide
Slide
Entrata in vigore ben 13 anni dopo, questo perché è una conv. Che va a
impesantire la posizione dei vettori e quindi gli stati e le lobby dei
vettori erano riluttanti a far entrare in gioco questa convenzione e
infatti in Italia non era entrata in vigore fino all'intervento dell'UE.
Primo protocollo del 76 che ha modificato la convenzione entrato in
vigore nel 89, incideva sull'unità di conto e si è passati adi diritti speciali
di prelievo.
Il protocollo del 90 non è entrato in vigore, non ha raggiunto il numero
di stati contraenti minimi per entrare in vigore.
Inizia rispondendo a un quesito del giorno prima non chiaro: cosa succede in caso di onere probatorio in caso di evento
dannoso a causa del trasporto? In quel caso si sarebbe ritornati al regime probatorio ordinario, il vettore deve provare
che l'evento dannoso è dovuto a una causa a lui non imputabile, ma rimane la necessità del passeggero di provare che
l'evento è avvenuto a causa del trasporto, in primis il passeggero deve dimostrare che l'evento dannoso è avvenuto a
causa del trasporto, una volta che il passeggero ha dimostrato che l'evento dannoso è avvenuto a causa del trasporto, il
vettore è onerato di provare che l'evento si è verificato per una causa a lui non imputabile.
La questione giuridica è la qualificazione giuridica dell'autoveicolo al passeggero - da questo caso possiamo parlare della
qualificazione. Come procedere: individuare una questione, prendo un manuale come quello della brigna o altri,
andiamo a leggere la parte relativa alla questione giuridica:
Vuole la bibliografia, lavoro che può essere un primo passo per la tesi.
Vado a vedere casanova - brignardello, vado a vedere l'indice e dove tratta dell'autoveicolo al seguito del passeggero.
Da apgina 159 seguenti e così via uguali per gli altri.
Poi vado a vedere la questione giuridica, nel cdn non troviamo nessuna previsione/norma che tratta della questione
dell'autoveicolo, non c'è una disciplina specifica e questa è la questione giuridica, se vogliamo andare a ancora a più
fondo non c'è una nozione di autoveicolo al seguito del passeggero, è da qui che devo partire, questa questione non è
che me la sono inventata io, la troviamo nei manuali della brigna e del prof casanova che evidenziano queste
problematiche.
Dopo aver trattato le questioni giuridiche vediamo l'orientamento alla dottrina, per esempio ci sono alcuni autori che
considerano il veicolo considerato come un bagaglio, al tri che lo considerano come cosa determinata e altri ancora che
lasciano alle parti contrattuali determinare se quell'autoveicolo è un bagaglio o è una cosa, prassi marittima, condizioni
generali di trasporto tra le parti.
Poi invece qual è l'orientamento della giurisprudenza prevalente che non considera l'autoveicolo al seguiti come
bagaglio ma come cosa.
Prassi marittima sotto.
La question preminente è che se considero il veicolo come bagalio si applicherà il limite risarcitorio al bagaglio, se invece
l'autoveicolo è considerato una cosa e quindi limite risarcitorio del vettore per quanto attiene la cosa e l'aspetto
fondamentale è che i limiti son diversi, nel trasporto del bagaglio il limite è di 6,29€ al kg, mentre 103 è all'unità di car ico
in caso di cosa, quindi sarebbe ben maggiore l'ammontare del risarcimento se il veicolo se fosse bagaglio rispetto
all'autoveicolo considerato come cosa, incide a livello economico e questa una questione.
La corte di appello ribalta la decisione della corte di ancona, sostiene che non si tratta di trasporto di bagaglio ma si
tratta di trasporto di cose e che si applica il 423 e il limite previsto per il trasporto di cose - ma qual è il problema nel
verificare se questa norma è coerente o meno con i principi costituzionali - ogni norma è soggetta ad un giudizio di
legittimità costituzionale, viene attivato giudizio per verificare che quella norma sia coerente con i principi della corte e
allora ci si chiede se il 423 è una norma legittima sotto il profilo costituzionale, e ce lo poniamo perché il 423 dice che i l
vettore nel caso di trasporto di cose ha diritto al risarcimento del danno limitato, se succede un danno il vettore ha
diritto di avvalersi del limite, quand'è che non ha diritto ad avvalersi del limite? In questo caso (era la vecchia
interpretazione), solo nel caso in cui il caricatore abbia fatto la dichiarazione di valore e quindi in questo caso che il
passeggero abbia fatto la dichiarazione - è determinante la qualificazione giuridica dell'autoveicolo perchè c'è il
discrimine tra normativa del trasporto di cose e del bagaglio - il tribunale aveva risolto a favore del bagaglio, la corte di
appello invece dice che non è un bagaglio ma una cosa - ma noi ci chiediamo com'è possibile che il limite lo si possa
applicare sempre anche in caso di condotta dolosa e colposa, prima di questa ordinanza si poteva superare il limite solo
in caso di dichiarazione di valore e allora la corte d'appello sospende la questione per chiedere se questo art. 423 è
legittimo o illegittimo sotto il profilo costituzionale e lo fa sotto 2 aspetti: è l'art 423 legittimo anche laddove non si
applica in caso di condotta dolosa e colposa del vettore - poi l'altra questione è che chiede se limite previsto dal 423 è
un limite adeguato? Perché non prevede la rivalutazione del limite, sempre 103 euro indipendentemente dalla cosa
danneggiata - fondamento della corte d'appello è che come è possibile che questo art. sia legittimo quando quell'altro
articolo prevede che il limite non si applica in caso di condotto dolosa e colposa del vettore e il limite rivalutato: c'è
distinzione tra la navigazione marittima e aerea, violazione dell'art. 3 della costituzione - il caricatore nel trasporto aereo
ha una certa protezione e quello marittimo non ce l'ha?
Succede che già la corte costituzionale si era pronunciata in un'altra sentenza e aveva dichiarato l'illegittimità dell'art
423 e quindi dal 2006, se il vettore nel trasporto marittimo di cose assume una condotta colposa e dolosa non si può
avvalere del limite, fino al 2006 si poteva sempre avvalere di questo limite però non risponde alla seconda questione,
questo limite di 200 euro è adeguato o no - su questa questione già da tempo la corte costituzionale non riconosce
l'illegittimità perché dice qual è lo strumento che consente di rendere adeguato il limite, il caricatore ha sempre la
possibilità di alzarlo con la dichiarazione di valore
Qual è la conclusione: mi viene detto che fino al 2006 la giurisprudenza tendeva a ritenerlo come cosa, però cosa è
successo nel frattempo che dal 74 e il 2002 abbiamo la convenzione di atene che ci parla di autoveicolo come bagaglio,
abbiamo il regolamento del 2009 che ci parla dell'autoveicolo come bagaglio e quindi la situazione è cambiata e quindi
qual è la conclusione che questo orientamento della giurisprudenza può essere contrastato sulla base delle nuove
normative, c'è un evoluzione della normativa, necessità di intervento legislativo che chiarisca la natura giuridica
dell'autoveicolo.
Dispense_l
ezione_1...
Convenzione di atene del 74, protocollo del 2002 e poi regolamento 392 del 2009 che introduce nel diritto dell'Unione Europeaalcune delle principali previsioni della convenzioni di atene del 74 così come quelle
modificate nel 2009 - ci sono stati che hanno ratificato la convenzione di atene ma ci sono altri che hanno sottoscritto il protocollo del 2002 ma non la convenzione di atene originale e quindi vuol dire che al di
fuori dell'ambito europeo, gli stati contraenti saranno distinti se essi hanno ratificato la convenzione o meno e se essi hanno o meno ratificato il protocollo e questo ovviamente porta a problematiche
Poi cosa s'intende per ostilità? E per guerra? Quindi sono anche
definizione imprecise
Dice cose che gli sono venute in mente ora ma non so dove infilarle:
Parte creditrice sono il Passeggero, conducente dell'autoveicolo e
anche eredi, considerare che anche gli eredi entrano in gioco
Debitrici sono il vettore ma anche ausiliari e comandante della nave.
A seconda del livello questo regime muta, nel primo caso il passeggero
deve dimostrare l'esistenza del contratto, e quantificarlo e quello che è
più importante è dimostrare che l'evento dannoso è stato provocato da
un incidente marittimo, shipping incident e l'aspetto rilevante è che
laddove il passeggero non sia in grado di dimostrare l'incidente
marittimo, il danno rimane a suo carico, la causa ignota è carico del
passeggero e questo non si ha nel cdn, in quel caso è al vettore che
rimarrà la questione a suo carico della causa ignota, qui abbiamo un
ribaltamento.
Vettore marittimo deve provare che l'incidente non si è verificato per
causa a lui imputabile.
Nel cdn non c'è il limite e anche per il trasporto aereo non c'è, non dare
confusione con il limite di bagaglio
slide
Ripasso:
Profilo evolutivo della materia internazionale per quanto attiene il regime di responsabilità e la tutela del passeggero: si ha avuto la modifica del regime di responsabilità ,regime di
responsabilità che tende ad essere più favorevole al passeggero, evoluzione in senso favorevole al passeggero.
Qual è un elemento che potrebbe essere contradditorio questa affermazione, considerazione? La limitazione della responsabilità, che è qualcosa che contrasta con la responsabilità
del vettore, perché è vero che la responsabilità del vettore è limitata ma è pur vero che il passeggero è sicuro di percepirecomunque una determinata somma - si è dubitato sulla
legittimità costituzionale della previsione di un regime di limitazione della responsabilità perché c'è in principio generalenel nostro ordinamento giuridico che io ho diritto ad essere
risarcito per un valore equivalente, in questo caso la limitazione responsabilità costituisce un eccezione, siamo in diritto della navigazione, diritto speciale e quindi i navigazionisti
sostengono che il cdn in questo caso è più favorevole al passeggero rispetto alla convenzione di atene del 74, perché nel cdnnon è previsto il limite di responsabilità del vettore
marittimo di persone - una figura come quella del vettore può assumere diverse qualifiche, il vettore può essere e spesso lo è anche armatore, succede che il vettore nel caso in cui
si dovesse applicare il cdn, laddove si trovasse di fronte a una situazione in cui anche l'armatore nell'ambito di un'attività di trasporto dei passeggeri, si trovi di fronte a un'azione nei
confronti del passeggero, per crediti marittimi, potrebbero avvalersi del regime di limitazione della responsabilità dell'armatore, art. 275.
Dispense_l
ezione_1...
Art. 19
Art. 19
Da leggere
Questo concetto del sistema a doppio livello non è da tutti accettato, alcuni
sostengono che qui i livelli ce ne sono 3 se non 4 secondo alcuni:
I primi due sono queli che ritroviamo nell'art. 1 a) e B) - il livello 3 lo troviamo nel
comma 2 perché lì c'è un altro livello, criterio di imputazione della responsabilità,
altro regime probatorio e poi ce n'è un quarto nell'art. 13 della convenzione relativa
alla limitazione della responsabilità - la responsabilità varia a seconda o meno che il
vettore possa beneficiare della limitazione, quindi regime di responsabilità
condizionato al beneficio della limitazione.
Avremo in questo caso una responsabilità quasi oggettiva, soggettiva presunta, il
terzo lo ritroviamo nel comma 2 relativi ai cd. danni bagatellari, sono tutti quei danni
che non rientrano nel primo comma, si è voluto evitare che il passeggero esercitasse
azioni di risarcimento danni pretestuose facendo si che scattasse immediatamente la
prima parte del comma 1 dell'articolo 3 ed eccolo il terzo livello, un terzo livello di
responsabilità che vede l'inversione dell'onere della prova.
Poi nell'art. 13 della convenzione c'è la possibilità del vettore di non poter
beneficiare della limitazione della responsabilità se egli ha commesso la willful
misconduct, il vettore non beneficerà della limitazione della responsabilità se egli ha
condotto la cd. willful misconduct ed evidenzia come questo aspetto condizionante,
possa essere considerato un quarto livello.
Regime di responsabilità del vettore rispetto a un accident a cui non è data una
definizione e si richiede un analisi caso per caso, in questo caso il passeggero del
trasporto aereo dovrà dimostrare l'esistenza del contratto, di aver subito un danno,
durante le operazioni di imbarco e sbarco e a causa di un incidente, di un accident,
evento imprevedibile e inusuale, esterno alla sua sfera di controllo del passeggero.
L'art. 3 della convenzione, mi parla di shipping incident e me lo definisce, mi da gli
eventi dannosi che possono essere considerati incidenti marittimi, se l'incidente
marittimo non ricade nei casi dell'art. 3, questo articolo non si APPLICA, si applica il
regime di responsabilità per i danni diversi dal sinistro marittimo - ecco una
differenza che non consente di dire che non sono proprio sovrapponibili.
L'altra distinzione è che il primo livello nella conv. Di montreal è diverso dal primo
livello della conv. Pal 2002 perché nel primo comma dell'art. 21 si dice che per i
L'altra distinzione è che il primo livello nella conv. Di montreal è diverso dal primo
livello della conv. Pal 2002 perché nel primo comma dell'art. 21 si dice che per i
danni che non eccedono 128 mila dsp il vettore non può escludere né limitare la
propria responsabilità, qui il vettore è sempre responsabile e lo è illimitatamente,
non c'è il beneficio della limitazione della responsabilità che invece abbiamo nella
conv. Pal 2002.
Il secondo livello ci siamo in senso generale - 128 mila dsp è la soglia monetaria che
determina la distinzione di livello del regime di responsabilità è solo una linea di
demarcazione, non è un limite di responsabilità, non incide sull'ammontare
risarcibile, incide solo sul diverso regime di responsabilità applicabile.
Il sistema a doppio binario si basa due livelli di responsabilità sulla base della soglia
monetaria, ma questa soglia monetaria non rappresenta un limite ma solo sul tipo di
regime di responsabilità applicabile, se inferiore a 128 mila dsp la responsabilità è
oggettiva, se invece superiore la responsabilità sarà soggettiva e presunta perché
può esonerarsi dalla responsabilità.
Per un'altra parte della dottrina invece il sistema adoppio livello non contiene due
regimi di responsabilità ma solo quella presunta e oggettiva.
Tutti gli altri ritengono che non ci sia un regime di responsabilità, due livelli ma che
sia compreso al di sopra della soglia monetaria, ciò che avviene non attiene alla
responsabilità ma ad altro profilo giuridico o in senso di garanzia riconosciuto al
passeggero o diversa allocazione del rischio di adempiere alla prestazione del
passeggero e quindi in sostanza non si riconosce un primo livello di responsabilità
perché la prestazione è una, l'evento dannoso è sempre lo stesso, come si fanno a
determinare due diverse responsabilità e il risarcimento è lo stesso.
Nella convenzione di montreal abbiamo responsabilità oggettiva, in quella di atene è
quasi oggettiva perché c'è una sorta di via di fuga se prova che il danno è derivante
da questi incidenti e ha la possibilità di uscirne provando la lettera a o b del comma 1
art. 3 - ambito remoto perché è difficile che il vettore possa provare però c'è - nel
secondo livello abbiamo resp soggettiva e la differenza è la questione della
limitazione - nel primo livello della conv di atene abbiamo due cause esonerative
quindi abbiamo una diversa distribuzione del rischio dell'impossibilità non
imputabile della prestazione dell'obbligo di prenotazione, il vettore ha la possibilità
di non essere ritenuto responsabile, il suo onere di rischio è limitato non solo
quantitativamente quindi 400 mila dsp ma anche qualitativamente in funzione della
natura delle cause esonerative di responsabilità - le stesse teorie sono applicabili
rispetto alla conv. Di montreal e di atene,
Dispense
lezione 22...
Legge l'elenco
Siamo dall'art. 400 del cdn e seguenti.
Quando si dice causa non imputabile si precisa che il fatto impeditivo deve
essere non superabile, non prevedibile, al di fuori della sfera di controllo del
vettore marittimo.
Art. 1463
Legge articolo
Il cdn distingue a seconda della durata del viaggio a seconda della
durata assegna al passeggero diritti diversi.
- Nel primo caso per viaggi inferiori a 24 ore può chiedere la
risoluzione del contratto dopo 12 ore
- Nel secondo caso per viaggi superiori a 24 ore nel meditteraneo
può chiedere la risoluzione dopo 24 ore
- Nel terzo caso per viaggi superiori a 24 ore e che toccano anche
altri mari dopo 48 ore
Dopo fa vedere robe che poi rifa il giorno dopo quindi non le ho scritte
Dispense
lezione 23...
Questo regolamento non fa altro che introdurre gli stessi principi introdotto dal regolamento 261 del 2004 ma l'aspetto rilevante è che il regolamento 1177/2010 che tiene conto delle pronunce della corte di giustizia dell'unione Europea in
materia di interpretazione del 261/2004 - quando parliamo delle fonti del diritto della navigazione e dell'UE, in materia di trasporto questo ambito è svolto dalla corte di giustizia dell'UE Chiamata tra l'atro a dare un'interpretazione alle
norme europee e perché sono così importanti le sentenze della corte di giustizia europea: perché sono vincolanti per tutti i cittadini e gli stati, una volta che la corte di giustizia dell'UE viene pronunciata una sentenza questa è vincolante )
IMPORTANTE PER NOI STA COSA).
Altro aspetto rilevante è che una volta che la corta di giustizia ha dato l'interpretazione è quasi impossibile che la corte di giustizia dia un'interpretazione diversa da quella che ha dato, potremmo considerare questa modalità di procedere
come quello avviene nel common law dove quando viene fatta una sentenza questa costituisce un precedente che difficilmente è superabile.
La corte di giustizia europea è considerata di fatto un legislatore, una fonte normativa, le sue decisioni vanno a incidere in ambito normativo, la materia dei trasporti è una delle materia in cui maggiormente si vede questo ruolo di
legislatore di fatto per la corte di giustizia dell'UE e il regolamento 1170 del 2010 ne è una prova e lo è anche la direttiva per il contratto turistico.
Ci sono molteplici sentenze per cosa s'intende per circostanze eccezionali, e laddove vi sia una circostanza eccezionali, il vettore è esonerato dall'adempiere determinati obblighi, rispetto di determinati previsioni in particolare in termini di
sanzione pecuniaria. Non essendoci una definizione chiara, la decisione viene presa caso per caso a seconda del caso specifico - abbiamo visto cosa vuol dire problema tecnico, cosa vuol dire una situazione meteorologica avversa che
assume diverso significato a caso della situazione concreta (aeroporto in canada d'inverno che sarà pronto alle intemperie a differenza di quanto succede magari nel sud italia) - altro aspetto dibattuto sono gli eventi relativi alla
cancellazione, ritardo o mancato imbarco e ci fu una sentenza e laddove il ritardo dell'aeromobile sia pari o superiore alle 3 ore, il ritardo si considera cancellazione del voto e produce il diritto per il passeggero di ricevere la compensazione
e quindi nel regolamento 1177/2010, queste due questioni giuridiche vengono "risolte" e questo è il motivo per cui ci sono così poche sentenze.
Questo regolamento riguarda solo cancellazione e ritardo e NO al negato imbarco, non si può parlare di overbooking nel trasporto marittimo, non abbiamo la questione del mancato imbarco ma solo in caso di persone disabili.
Quindi ogni volta che si parla di regolamento e non direttiva, il legislatore ha adottato l'approccio di armonizzazione massima e quindi norme armonizzate in tutti gli stati membri, tenuti al rispetto pedissequo del regolamento -
diversamente sarebbe stato se il legislatore europeo avesse adottato una direttiva anche se pure con le direttive vi è la possibilità per il legislatore europeo completo di adottare un approccio di armonizzazione completa, soprattutto
quando ci sono direttive dettagliate che riducono la discrezionalità - approccio di armonizzazione completa al fine di garantire un livello minimo di protezione del passeggero e quali sono le previsioni che ci dicono che il legislatore ha inteso
garantire un livello minimo di protezione del passeggero? abbiamo irrinunciabilità dei proprio diritti, non c'è la possibilità per le parti contrattuali di vedersi modificata la propria posizione contrattuale in senso più favorevole al vettore e
Come trovo la definizione di evento meteorologico? In questo caso sono nell'art. 3 del regolamento ma non ritorviamo condizioni metereologiche e allora queste definizioni vengono tratte dai considerandi che sono la premessa dell'atto
legislativo europeo che illustrano le ragioni o gli obiettivi per i quali si applica un determinato atto:
Dispense
lezione 24...
Dal punto di vista procedurale, se io non esercito questo diritto entro 6 mesi
e dopo 6 mesi mi sveglio e propongo un azione davanti al giudice per far
valere i miei diritti: IO LA POSSO ESERCITARE e il giudice può decidere sulla
mia richiesta a meno che è il vettore non eccepisce la prescrizione, quindi la
prescrizione non è rilevabile d'ufficio, il vettore deve eccepire la prescrizione
e questo deve avvenire con il primo atto di risposta del convenuto, di colui
che è destinatario del risarcimento del danno. COSA IMPORTANTE IN
GENERALE; NON SO PER LA NOSTRA SENTENZA
Un bagaglio registrato non deve per forza essere consegnato come succede
con gli animali a seguito del passeggero
La prescrizione si applica al trasporto oneroso e gratuito - ci si chiede se si
applica anche al trasporto di cortesia e la questione è dibattuta - c'è chi dice
che si applica solo
Fa vedere delle domande che ha fatto in un questionario dell'anno scorso che poi sono tipo esame
Quindi cos'è il contratto, come lo qualifichiamo, locatio rei e locatio operis, la sostanza, la forma, elemento essenziale e no, biglietto di passaggio, oneri probatori
Qui l'ambito di applicazione è nazionale, internazionali, europeo e non ce lo dice lui glielo dobbiamo dire noi
Oppure può mettere una norma o una frase e da lì commentare quello scritto lì.
Sentenza
Corte di G...
La corte di giustizia dell'Ue ha il compito di interpretare le norme europee, laddove nell'ambito di un giudizio di uno stato membro dell'UE, il giudice nazionale
ha un incertezza sull'applicazione di un norma europea, può rivolgersi alla corte dell'unione europea per stabilire la corretta interpretazione di quella norma e
vi è un procedimento specifico sulla base del TFUE. Il procedimento è instaurato dall'autorità giudiziaria nazionale, il cd. Giudice di rinvio
Aspetto importante, la corte di giustizia europea decide sulla domanda formulata dal giudice internazionale del rinvio, l'ambito della decisione della corte è
delimitato dal tribunale nazionale, ecco perché la prima cosa che fa la corte è vedere se quella domanda di pronuncia pregiudiziale è ammissibile o meno
perchè spesso i giudic non la formano nel modo corretto e inoltre devono esporre tutti i fatti, perché la corte di giustizia europea non entra nel merito, se il
giudice nazionale non ha definito correttamente questa domanda, la corte si pronuncia parzialmente. SIAMO IN UN PROCEDIMENTO DI TIPO PREGIUDIZIALE
QUA E SE HO CAPITO BENE NELLA NOSTRA
Qua siamo in un ambito di trasporto marittimo, cabotaggio marittimo, regolamento 1157 del 2002, siamo anche nell'ambito del cdn, nel paragrafo 1 e 2 riporta
il fatto in estrema sintesi e poi subito dopo il contesto normativo e rientra anche il cdn, l'art.224 che è l'unica norma del cdn che attiene al cabotaggio
marittimo - Ricordarsi che non abbiamo una definizione precisa di cabotaggio marittima.
Cabotaggio: traffico marittimo di persone e cose dal punto di vista commerciale - definizione di massima ma appunto non scritta da nessuna parte.
La vicenda vede una nave da crociera di proprietà di una società svizzera ma usata da una compagnia tedesca, nave che batte bandiera svizzera adibita allo
svolgimento di crociere e vuole fare un certo itinerario di fronte alle coste italiane: svolge un viaggio circolare dal porto di venezia e tornando dal porto di
venezia percorrendo un certo itinerario.
Per svolgere questo itinerario chiede l'autorizzazione all'allora capitaneria di porto che però non dall'autorizzazione perché sostiene che non è una nave
battente bandiera europea, quindi l'esercizio non è svolto da armatore europeo e non può quindi svolgere cabotaggio marittimo. Quali sono le questioni: la
prima è quella che attiene alla questione se l'attività di una nave da crociera può essere ricompresa in senso di cabotaggio marittimo, questa è la posizione
negativa della capitaneria - c'è poi un'altra questione, le due società quella svizzera e tedesca per aggirare questo divieto dicono che la questione qua non si
pone proprio perché non siamo nell'ambito di cabotaggio marittimo ma siamo nell'ambito di traffico marittimo passeggeri, non navigo in acque territoriali
secondo quella che è la convenzione di montego bay perché navigo nella laguna, nella foce davanti al po, navigo nel canale e quindi non c'è manco la questione.
Allora il tribunale amministrativo sospende il giudizio e si rivolge alla corte di giustizia europea per sapere se il regolamento 3557 si applica alle navi da coricera
e anche a tratti di acque interne.
CI si pone questa questione perché secondo il giudice nazionale il regolamento non è molto preciso in merito.
Cosa s'intende per cabotaggio marittimo?
Sulla base del'articolo si può dire che anche per le navi da crociera si parla di cabotaggio.
Nell'ultima aprte della sentenza abbiamo poi l'interpretazione data dalla norma che è vincolante per tutti.