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Vacuolo
parete
vacuolo
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tonoplasto
Vacuolo
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Vacuolo
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Vacuolo
Durante la crescita cellulare per
distensione i vacuoli si ingrossano
e si fondono tra loro.
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Vacuolo
La vacuolizzazione diffusa è caratteristica delle
cellule meristematiche, ma si ritrova anche in cellule
mature
per es:
• cellule parenchimatiche dello xilema e del floema
• cellule del periciclo
• cellule secretrici
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Cellula
Giovane
Vacuolo
Cellula
Adulta
I vacuoli sono tanti e molto piccoli, quando la cellula è giovane; man mano che la cellula cresce ed
invecchia, i vacuoli tendono a confluire l’uno nell’altro diventando meno numerosi e più grossi; si può
arrivare anche al caso limite in cui, in una cellula molto vecchia e differenziata, il vacuolo sia unico ed
occupi tutto lo spazio a disposizione nel citoplasma (90%), mentre il protoplasma si riduce 8 ad un
sottile strato aderente alla parete cellulare.
Vacuolo
parete cellulare
vacuolo
nucleo
citoplasma transvacuolare
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Vacuolo
La distinzione tra questi due tipi di organizzazione
NON È NETTA.
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Vacuolo
• Le cellule madri degli stomi contengono un grosso
vacuolo centrale di forma sferoidale.
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• Le cellule del cambio cribro-vascolare inattive in
inverno hanno numerosi vacuoli di piccole
dimensioni.
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Vacuolo
Talvolta il vacuolo è assente:
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Vacuolo
Talvolta il vacuolo è assente:
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Vacuolo
Formazione dei vacuoli
Sono state formulate tre teorie.
I vacuoli si formano:
1.dalle vescicole dell’apparato di Golgi
2.dal reticolo endoplasmatico liscio
3.nella cellula giovane, direttamente da
microscopiche goccioline di H2O
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Vacuolo
Formazione dei vacuoli
La seconda ipotesi è quella che riceve maggior
credito, anche se talvolta è vera la prima ipotesi.
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Vacuolo
Formazione dei vacuoli
In realtà oggi si ritiene che i vacuoli prendano
origine dall’ associazione tra Golgi e RE
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Stadi di formazione dei vacuoli secondo F. Marty. A questo punto gli enzimi digestivi vengono tenuti
Inizialmente i provacuoli tubolari, che si originano dalle rigorosamente sotto controllo, all’interno di tubuli
GERL sotto forma di vescicole a forma di pera, si ramificano, fusi. L’altra membrana della gabbia rimane intatta
estendendosi in tutta la cellula (I). I provacuoli, poi, si e, perciò, le attività digestive sono confinate nel
avvolgono intorno a porzioni di citoplasma, come le sbarre di vacuolo in via di sviluppo. Una volta formati, i
una gabbia (II). I tubuli di ciascuna gabbia, quindi si numerosi piccoli vacuoli si fondono (V), dando
fondono, isolando completamente il citoplasma inglobato origine, alla fine, a uno o più vacuoli.
(III).
Successivamente la membrana interna della gabbia e il
citoplasma inglobato vengono digeriti da enzimi lisosomiali 18
(IV).
Vacuolo
Al microscopio elettronico il lume del
vacuolo appare trasparente agli e- in
quanto contiene una soluzione
acquosa di piccole molecole organiche
e ioni inorganici.
Tuttavia è frequente la
presenza di inclusi vacuolari
solidi localizzati in cellule
altamente differenziate.
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Vacuolo
• Depositi fortemente osmiofili costituiti da tannini,
composti polifenolici che legano e precipitano le
proteine in maniera non specifica.
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Vacuolo
Si possono trovare nello xilema quando muore e si
trasforma in duramen, infatti i tannini ne aumentano
la resistenza e contribuiscono a conferire al legno
colori caratteristici.
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Vacuolo
I tannini hanno proprietà astringenti per cui fungono
da deterrenti verso gli animali predatori.
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• Inclusi vacuolari a struttura cristallina costituiti da
ossalato di calcio sono frequenti in foglie e radici.
Spesso sono localizzati in idioblasti specializzati, detti
cellule ossalifere.
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Vacuolo
CRISTALLI ISOLATI
Un esempio sono gli stiloidi, cristalli di forma
prismatica (nelle scaglie del bulbo di cipolla) e la
sabbia cristallina (nelle cellule ossalifere di Atropa
belladonna ed altre Solanaceae).
CRISTALLI AGGREGATI
Un esempio sono i rafidi, prismatici, lunghi e sottili,
che sono aggregati in fasci, e le druse, sferiche, che
sono aggregati di cristalli bipiramidali, tetragonali.
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Vacuolo
cristallo prismatico
rafidi
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Vacuolo
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Vacuolo
I cristalli di ossalato di calcio si formano non per
semplice precipitazione ma con un processo
controllato dalle cellule e correlato alla presenza di
ioni calcio.
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Vacuolo
• nelle radici l’assorbimento di nutrienti minerali
come ferro e fosfato richiede l’acidificazione del
substrato con l’escrezione dei protoni.
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Vacuolo
La formazione di cristalli di ossalato di calcio a
livello radicale probabilmente serve a prevenire
concentrazioni troppo elevate di acido ossalico.
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Vacuolo
La precipitazione di acido ossalico sotto forma di sale
di calcio insolubile potrebbe costituire un
meccanismo di osmoregolazione.
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Vacuolo
• I vacuoli possono contenere proteine di riserva che,
se depositate in abbondanza, li trasformano in masse
solide, i cosiddetti corpi proteici.
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Vacuolo
SEME IN MATURAZIONE
Nei semi delle Leguminosae, ad esempio, si ha un
enorme vacuolo a contenuto liquido e durante la
maturazione le proteine di riserva si depositano al
margine del vacuolo.
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Vacuolo
SEME IN GERMINAZIONE
Durante la germinazione i granuli si rigonfiano
d’acqua, le proteine dei granuli di aleurone vengono
progressiavamente idrolizzate da proteasi.
granuli di aleurone
– zuccheri
– glicosidi
– flavonoidi
– antociani
– alcaloidi
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Vacuolo
PRINCIPALI FUNZIONI DEL VACUOLO
Questo comporta:
• sostegno meccanico
• generazione della forza motrice necessaria per la
crescita per distensione
• funzionamento degli stomi
• movimento di parti della pianta 39
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PRINCIPALI FUNZIONI DEL VACUOLO
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PRINCIPALI FUNZIONI DEL VACUOLO
– funzioni litiche
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• Turgore cellulare
• Osmoregolazione
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Questo eccesso di pressione idrostatica tende a
“scacciare” l’eccesso di acqua.
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La pressione idrostatica raggiunta all’equilibrio
costituisce la pressione osmotica.
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Differenza tra diffusione ed osmosi
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diffusione
setto permeabile
osmosi
setto semi-permeabile
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Situazione iniziale Situazione intermedia Equilibrio finale
Vacuolo
L’equilibrio finale è determinato unicamente
dalla diffusione.
Alla fine la concentrazione di soluto diventa
uguale nei 2 compartimenti.
Il comportamento
osmotico di una
cellula vegetale
immersa in una
soluzione ipotonica è
paragonabile a
quello di un
osmometro
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COMPORTAMENTO OSMOTICO IN UNA CELLULA ANIMALE
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COMPORTAMENTO OSMOTICO IN UNA CELLULA ANIMALE
ingresso
di H2O
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COMPORTAMENTO OSMOTICO IN UNA CELLULA ANIMALE
la soluzione ipertonica
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è reversibile.
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COMPORTAMENTO OSMOTICO IN UNA CELLULA VEGETALE
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COMPORTAMENTO OSMOTICO IN UNA CELLULA VEGETALE
ingresso di H2O
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vacuolo
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COMPORTAMENTO OSMOTICO IN UNA CELLULA VEGETALE
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COMPORTAMENTO OSMOTICO IN UNA CELLULA VEGETALE
fuoriuscita di H2O
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COMPORTAMENTO OSMOTICO IN UNA CELLULA VEGETALE
Cellula plasmolizzata nella quale il plasma in molti punti si è distaccato dalla parete
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cellulare addossandosi al rimpicciolito vacuolo
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All’energia libera dell’acqua pura si attribuisce
valore 0 alla pressione di 1 atm.
Aumentando T e p si ha un aumento del potenziale
idrico.
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Vacuolo
Anche la presenza di macromolecole e colloidi
idrofili che danno interazione con le molecole di
H2O determinano una riduzione del potenziale
d’acqua.
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Vacuolo
Si conviene considerare il potenziale d’acqua come
la risultante di 3 componenti:
- il potenziale di pressione, p
- il potenziale osmotico, M
- la componente di matrice, m
m è sempre negativo
= p + M + m
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Ogni cellula ha il suo potenziale d’acqua.
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Il potenziale d’acqua di una cellula vegetale è
determinato da due fattori:
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Se la cellula è in un ambiente ipotonico, l’H2O
entra nella cellula e si accumula nel vacuolo, che
aumenta di dimensioni ed esercita una pressione
sulla parete cellulare.
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Si raggiunge un equilibrio detto turgore in cui il
potenziale dell’acqua intracellulare è uguale a
quello dell’acqua extracellulare ed il flusso di H2O
sarà nullo.
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ZUCCHERI
Nel vacuolo si accumulano saccarosio e fruttani.
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ACIDI ORGANICI
I vacuoli accumulano notevoli quantità di acidi
organici: acido citrico, acido isocitrico, acido
fumarico, acido succinico e acido malico.
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ACIDI ORGANICI
I protoni sono trasferiti nel vacuolo dalla pompa
ATP-dipendente e l’accumulo di protoni richiama
malato nel vacuolo.
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ACIDI ORGANICI
Di giorno l’acido malico è decarbossilato nel
citoplasma con formazione di CO2 che può essere
assimilata con il ciclo di Calvin.
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Il vacuolo svolge anche funzioni litiche.
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L’a-mannosidasi è specifica del vacuolo.
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La degradazione delle proteine è dovuta a
carbossipeptidasi ed endopeptidasi, enzimi
proteolitici ad elevata specificità.
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Le carbossipeptidasi, enzimi che idrolizzano le
proteine a partire dall’estremità –COOH, sono
localizzate nei vacuoli.
Gentiana sino-ornata
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