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1. FASE:
Il Giusnaturalismo antico/greco è una corrente filosofico-giuridica fondata sul presupposto dell’esistenza di
un diritto naturale (rerum natura; diritto universale ed eterno) che nasce nell’Atene del V secolo e continua
fino alla scoperta dell’America.
↓
Crisi dei valori tradizionali: si parlava di poleis dove vi era un rapporto con gli altri popoli
↓
Relazione/scontro con altre culture
≠ Roma, in cui vi era il pensiero cristiano
Il Giusnaturalismo greco era esercitato dai sofisti che erano nati per lasciare delle testimonianze dei loro
nemici ed erano soliti distinguere :
- Giusto per natura = tradizione
- Giusto per legge = maniera arbitraria
Aristotele accetta le due tesi e afferma che nel giusto vi sia una parte per natura ed una parte per legge
Platone sostiene che il giusto è l’utile del più forte e non ammette il giusto per legge
Il diritto era giusto a prescindere, infatti non esisteva il termine diritto, bensì esisteva δίκαιον (dikaion)= diritto
giusto.
Il poeta Sofocle scrisse l’Antigone (tragedia) nel 442 a.C. che suscita l’attenzione dei filosofi perché ha un significato
giuridico-politico.
Giusnaturalismo volontaristico: al di sopra delle leggi divine vi sono quelle positive. - DOTTRINE RELIGIOSE
La trama: Il figlio più giovane di Edipo, Eteocle, esilia il fratello maggiore Polinice dopo aver deciso che per la corona
avrebbero fatto un anno per uno. Questi attacca Tebe ma né l'uno né l'altro l'hanno vinta perché muoiono entrambi
in battaglia. Eteocle riceve le onoranze funebri, che invece vengono rifiutate a Polinice, dichiarato traditore della città
dallo zio Creonte. Allora, Ismene e Antigone ritengono che il decreto di Creonte sia ingiusto ed inumano e vorrebbero
che Polinice avesse degna sepoltura. Mentre Creonte sta pronunciando un discorso, una guardia spiega al re che il
suo editto è stato disatteso per mano di una sconosciuta, Antigone. Creonte ed Antigone avranno uno scontro e
quest’ultima sarà condannata a morte. Il figlio di Creonte è il fidanzato di Antigone e nemmeno questo fermerà
Creonte, anche l’indovino Tiresia dirà che Creonte ha preso la decisione sbagliata. A questo punto Creonte revoca
l’ordine, ma è troppo tardi, Antigone si è suicidata e lo stesso ha fatto il figlio di Creonte.
Antigone, secondo un’interpretazione più estensiva, pretende di giustificare la sua disobbedienza. Vorrebbe
neutralizzare l’effetto dell’editto, al quale non dà potere assoluto. Sembra come se vigesse uno stato d’eccezione per
un uomo che ha combattuto contro la città ma è comunque degno di sepoltura.
Il diritto naturale non si traduce in leggi scolpite sulla pietra, ma è come una cicatrice, come una stella polare che
guida il cammino dell’uomo. E’ un insieme di volontà che trascendono dagli dei, superiori alle norme scritte. Questo
tipo di diritto è in grado di criticare l’ordinamento giuridico, appellandosi ad una volontà trascendente.
L’utile e il giusto
Platone era allievo di Socrate, era di origine nobile. Fu un filosofo idealista e si occupò di trattare, nei suoi dialoghi, il
tema della giustizia. In particolare, nel dialogo “La Repubblica”, dove si trova a discutere con Socrate, concepisce la
polis come un organismo fondato su 4 virtù: sapienza (esercitata dai filosofi), coraggio (esercitato dai guerrieri),
temperanza (contadini e artigiani) e la giustizia, virtù che tutta la polis avrebbe dovuto rispettare.
La giustizia è cercare di capire chi possa governare in maniera giusta.
Platone sostiene che nella polis non sarebbe esistita nessuna ragione oltre quella della polis stessa. Ogni
allontanamento dell’uomo dalla retta via, avrebbe comportato una modifica nella generazione successiva.
1 TIMOCRAZIA (filosofi puri)
2 OLIGARCHIA (governo di pochi, le impurità aumentano)
3 DEMOCRAZIA (le cose precipitano, i sudditi chiedono più libertà)
4 TIRANNIDE (governo di uno che costringe la società a chiedere la libertà)
Platone mediante un personaggio di un suo dialogo, Trasimaco, sostiene che la giustizia sia l’utile del più forte. Ossia
che coloro che sono al governo facciano le leggi a loro vantaggio e che puniscano coloro che trasgrediscono il “giusto”
perché lo hanno infranto.
Nel dialogo “la Repubblica” la giustizia sembra avere un ruolo principale, ma Platone aggiunge anche che “la città è
dei porci”. Questa verrà, poi, abbellita a caro prezzo. Abbellendola, si diverrà sempre più insaziabili finché non
occorrerà una purificazione (saggezza)
Karl Popper, nemico di Platone poiché lo ritiene sostenitore di regimi totalitari, sostiene l’incompatibilità del
pensiero platonico con i diritti dell’individuo e con la società liberal-democratica.
Giusnaturalismo naturalistico: identifica la legge di natura, comune a tutti gli esseri umani - DOTTRINE LAICHE
Giusnaturalismo razionalistico: diritto naturale, insieme di principi di ragione - DOTTRINE LAICHE
2. FASE
Il Giusnaturalismo romano si fonda sullo “ius” (diritto) diverso dalla iustitia. Per la prima volta il carattere di
giustizia si separa dal diritto. La netta separazione arriverà solo in epoca moderna con il positivismo giuridico.
Il diritto naturale dei giuristi romani si trova nel CORPUS IURIS CIVILIS così diviso:
- Institutiones
- Digesto → De iustitia et iure = concezioni fondamentali del diritto naturale.
↳ distingue Diritto pubblico e diritto privato.
↳Nel diritto privato troviamo:
1. Diritto naturale: ciò che la natura insegna agli animali (accoppiamento, educazione) che non compete
solo agli umani → necessario per ricavare le norme dall’interno e interpretare i fatti sociali.
2. Diritto delle genti: comune a tutti gli uomini
3. Diritto civile: leggi, decreti e l’attività dei giuristi
↳ Successivamente le norme vengono codificate e si mescola diritto naturale e diritto delle genti per
creare il diritto civile.
- Codex
- Novellae Constitutiones
Diritto naturale dei filosofi romani:
Cicerone rappresentante dello stoicismo, tratta il diritto naturale in termini sofisticati. Secondo l’autore il diritto
naturale corrisponde al diritto di ragione (giusrazionalismo). La sua concezione è la più vicina al Giusrazionalismo
moderno che si imporrà nel ‘600.
Egli sosteneva: “In realtà vera legge è la corretta ragione in accordo con la natura, costante, sempiterna. Non ci
sarà una legge a Roma, un'altra ad Atene, una ora, un'altra in futuro, ma una sola legge sempiterna e immutabile
terrà a freno tutti i popoli in ogni tempo.”
3. FASE:
Il Giusnaturalismo cristiano è di matrice scolastica e vuole conciliare la filosofia greco-romana alla rivelazione
cristiana.
Tommaso d’Aquino distingue:
- Diritto divino: norme rivelate dalla divinità. Queste si trovano nella Bibbia e sono superiori a tutte le altre
- Diritto naturale: norme dettate dalla ragione divina in quanto conosciute dalla ragione umana. Derivano da
“fa e persegui il bene ed evita il male”.
- Diritto umano-positivo: sono le norme prodotte dal legislatore per il bene dei consociati che derivano da:
↳determinazioni del diritto naturale, ossia aggiunte o specifiche
↳conclusioni del diritto naturale, ossia deduzioni di norme generali o astratte dai principi.
4. FASE
Il Giusnaturalismo moderno è il Giusrazionalismo che nasce con il Diritto della pace e della guerra nel 1625.
- Il primo ad ottenere la cattedra del nuovo diritto naturale-razionale fu Samuel Pufendorf nel 1661, momento
in cui la società si laicizza.
Il popolo francese era insofferente al particolarismo giuridico (i laici e le donne erano svantaggiati, esisteva un
diverso regime dei soggetti e tutto era fondato sulle consuetudini)
→ Il popolo francese si ribella con la Rivoluzione francese: abbatte l'Ancien Régime e critica lo stato assoluto.
● Voltaire disse che vi erano 144 consuetudini diverse; un viaggiatore in questo paese cambia leggi ogni quanto
cambia i cavalli di posta. Per avere buone leggi, devono essere bruciate quelle già esistevano
● Beccaria: rifiuto radicale delle fonti tradizionali del diritto. Nel 1764 richiese la codificazione delle leggi per
informare e rendere noto al cittadino i suoi diritti e i suoi doveri.
- Dottrina del sillogismo perfetto
● Rousseau: scrisse Du contrat social, in cui sosteneva l’idea di fondare lo stato su basi egualitarie
1789 Rivoluzione Francese e produzione dal bassi delle leggi richieste
↳Déclaration des droits de l’homme et du citoyen: sembra essere lo strumento del sovrano per placare gli animi del
popolo.
1794 nell’area tedesca viene redatto il Diritto territoriale processuale generale
1804 Le code de Napoleon diviso in:
- codice processuale civile
- codice commerciale
- codice processuale penale
- codice penale
In questo codice il diritto è molto semplificato, non vi è la pluralità delle fonti, né la pluralità dei soggetti, né la
pluralità dei regimi di proprietà. L’unica fonte è la legge. Non si introduce il diritto romano.
Esclusione del diritto naturale, solo diritto positivo
1811 Codice Austriaco
Le teorie contrattualistiche sono state sviluppate per Non riconosce alcun limite al di sopra. Nasce dalla fine
assolvere il problema di giustificazione del potere: della società medievale che fu una società pluralistica
1. Teorie del fondamento teologico del potere: il (in cui le fonti del diritto erano le consuetudini, la
potere del sovrano deriva da Dio volontà della classe che deteneva il potere, la tradizione
2. Teorie del fondamento storico del potere: ogni dottrinale e la giurisprudenza. Queste vengono
società si sviluppa secondo la sua tradizione esautorate poiché la legge è ordinata dal sovrano).
storica Nello stato assoluto l’unico ordinamento giuridico è
3. Teorie del fondamento volontaristico del potere: quello statale e l’unica fonte è la legge.
libero accordo degli uomini che hanno deciso di Machiavelli con la sua opera, Il Principe, e il
creare lo stato. machiavellismo (interpretazione in cui l’azione politica
della conquista del potere statale ha un proprio fine e
non va giudicata con il fine dell’opportunità)
Il 1492 corrisponde all'inizio dell’età moderna, crollano le certezze del medioevo e nascono nuovi paradigmi.
- Muta la figura del mercante, diviene imprenditore.
- Nasce l’individualismo
- Inizia la colonizzazione, si esplorano terre e popoli ignoti per instillare la religione occidentale.
- Spagna e Portogallo = conquistadores dell’America centro meridionale
- Francia e Inghilterra lottano per giungere oltreoceano
- Siglo de Oro - Unificazione Aragona y Castilla mediante matrimonio. Termina nel 1530 con Carlo V
imperatore
- Cacciata degli Arabi, cristianizzazione
In ambito politico:
- Periodo di governo accentratore, grandi monarchie (francia, spagna)
- Opera di Machiavelli (tutto ciò che è politica deve allontanarsi dall’etica e dalla morale)
- Jean Bodin definisce i tratti del potere assoluto
Ambito religioso:
- Nuova fase per la cristianità
- Riforma protestante - Concilio di Trento
- Caduta di Costantinopoli (fine impero romano d’Oriente)
Ambito tecnologico:
- Progresso: stampa a caratteri mobili (Gutenberg) 1455 diffusione di antichi testi a prezzi bassi
Thomas Hobbes: contemporaneo di Grozio, vive vicende simili a Grozio che gli fanno vivere una vita travagliata.
Scrive in Francia per 10 anni, dove si rifugia per le sue idee politiche.
Nel leviatano teorizza l’idea che si debba uscire dallo stato di natura poiché si è sempre in contrasto con questi e si
mette a rischio la persona. Gli uomini, dunque, rinunciano alla libertà “insicura” e alla pienezza di diritti per donarla
ad un singolo che si pone al di sopra e garantisce ordine e sicurezza: il sovrano.
Dallo stato di natura allo stato di società: nello stato di natura l’uomo lotta con gli altri uomini per privilegiare i suoi
bisogni. Può vivere pacificamente rinunciando ai propri diritti per lasciarli nelle mani del leviatano. Patto
subiectionis (sottomissione).
Si evita la guerra contro tutti solo se si evita l’individualismo. Il sovrano, con il suo potere, evita le controversie.
Il leviatano originariamente era un mostro biblico. Nel libro si tratta la legittimità della forma dello stato ed il
leviatano sarà solo un mostro con delle squame costituite da piccole teste; i sudditi. In una mano regge una spada
(potere del re), nell’altra il pastorale (potere religioso). I due poteri, secondo Hobbes, non vanno separati ma riuniti
nelle mani del sovrano. Sotto alla spada troviamo simboli del potere temporale (cannone, corona, armi). Sotto al
pastorale, altri simboli religiosi (mitria, chiesa, saette).
Nello stato di natura c’è uguaglianza tra gli uomini, ma questo per Hobbes porta alla guerra per un principio di
autoconservazione va fatta una rinuncia ai propri diritti, cosicché il sovrano detenga il potere. Il sovrano diviene un
dio mortale, ma non ha obblighi verso i singoli, deve solo mantenere l’ordine e la sicurezza.
Jean Bodin: teorico dell’assolutismo, sostiene ciò che poi sarà teorizzato da Hobbes. Definisce l’assolutismo con la
sovranità; quel potere assoluto e perpetuo. Sottolinea la divisione tra diritto pubblico e diritto privato, per lui la
“monarchia pura e assoluta è la più sicura”. La democrazia e l’uguaglianza sono pericolose.
John Locke: visse tra 600/700. Iniziò la sua ricerca con il volontarismo ma, divenne uno dei massimi esponenti
del giusrazionalismo. Il diritto naturale è una regola di condotta fissa ed eterna, dettata dalla ragione stessa e doveva
essere chiaro e intellegibile da tutte le creature razionali. Lo stato di natura è un elemento cardine≠ da Hobbes. Nello
stato di natura vi è la tranquillità e uno stato di pace. Il contratto sociale servirebbe perché vi sarebbero avvisaglie di
episodi di prevaricazione.
- Ottica liberale: l’uomo che vive nello stato di natura pensa al suo benessere ma anche a quello degli altri, va
oltre la teoria hobbesiana e aggiunge la proprietà. La proprietà diventa privata mediante il lavoro. Dallo stato
di natura si esce perché vi è corruzione e perversione nella società.
- Pensiero di Locke = separazione poteri: questa sua idea deriva dal suo vissuto inglese. Il potere legislativo
risiede nella mani del popolo che lo affida all’organo rappresentativo, ma il popolo mantiene la sovranità
- Sovranità e diritto di proprietà: il popolo mantiene la sovranità perché talvolta il popolo può revocare la
deroga al sovrano, quando questi abbia un comportamento scorretto (violenza, violazione diritti
fondamentali). Il diritto di proprietà deriva dal lavoro dell’uomo
- Lo Stato: decisioni prese dalla maggioranza, principio che viene meno quando si parla di chiesa cattolica.
Potestà monarchica e libertà tradizionali: nel giusnaturalismo del ‘600 vi è la potestà monarchica e le libertà
tradizionali. Nel contrattualismo c’è l’idea di tutelare la tradizione, ma anche le rassicurazioni: società divisa in ceti,
principio feudale.
Contraddizione del giusnaturalismo: da un lato c’è il tentativo di lasciare alle spalle i vecchi privilegi, verso i diritti
fondamentali, dall’altra c’è la volontà di tutelare gli ordinamenti tradizionali (il sovranismo tutela solo alcuni ceti).
Trattando il tema delle tecnologie e dei colloqui fatti in rete in base ad un algoritmo, si arriva a trattare il film “The
Circle”, dove si evidenzia una democrazia degenerata.
“nel mondo apparentemente perfetto del cerchio, i segreti sono bugie, la privacy è un furto e in nome della sicurezza
e dell’accessibilità tutto era permesso”
In questo mondo tutto è controllato, schedato: trasparente. La luce regna sovrana, nessuna ombra. Ferrea legge che
domina sulla vita dell’uomo.
Michel Foucault - Surveiller et Punir: riprende l’immagine del panopticon, dove vi è un controllore che non tutti
possono vedere. Il controllore si trova in una posizione centrale, diventa un’entità invisibile che nessuno può vedere.
Non è importante che si veda che c’è qualcuno a controllare, l’importante è che siano terrorizzati dall’idea.
Società confessionale: i social network stimolano la confessione (facebook, a cosa stai pensando?) e si deve
obbligatoriamente farne parte, altrimenti si rimane esclusi. Tutto ciò che prima era noto come privato (orientamento
politico, sessuale), ora è di dominio pubblico. Inoltre sui social appare un’altra immagine di sé stessi, una sorta di
alter-ego. Riduzione delle persone a cose, periodo di mercificazione del soggetto. La privacy è sempre più spesso
monetizzata, si è giunti ad un nuovo contratto sociale con la Dichiarazione d'indipendenza del cyberspazio di John
Perry-Barlow. Egli sostiene che gli internauti possono dirimere qualsiasi entità senza intervento dello stato.
- Metropoli post-moderne: si è controllati perché sia garantita la sicurezza e perché venga prevenuto il crimine
Si passa, dunque, dallo stato sociale (previdenza, aiuto al popolo) allo stato penale (nato dalla richiesta di
sentirsi protetti). Ad oggi però, sentirsi protetti è una minaccia. Il potere di governabilità della vita era
scomparso con i regimi totalitari, oggi è tornato con i droni militari che nascono per scovare i terroristi ma
finiscono per uccidere persone innocue ed estranee.
Massimo Cacciari ha avuto la capacità di andare oltre a ciò che era stato già detto; sostiene che le andate dei
conquistatori prima, poi avevano già mostrato la terra come bersaglio; ma questa sua metamorfosi è perfetta soltanto
allorché essa viene dominata dal cielo.
La privacy è in declino continuo ed è sempre più difficile limitare gli episodi che violano la privacy. Questo
meccanismo si fonda sulla paura: essa è la risorsa principale del potere.
Una luce perenne avvolge la nostra esistenza, è iniziata l’era dei lunghi cicli 24/7, le fabbriche sono sempre aperte, vi
è una sorveglianza profonda.
Il pericolo più inquietante sarebbe che il Leviatano possa risorgere e questi sarebbe Steve Jobs.
2) Stato sociale di diritto: forma di stato dotata di razionalità interna che può dividersi dal punto di vista
qualitativo dallo stato di diritto.
Nasce dall’approvazione della Carta costituzionale della Repubblica di Weimar e dalla crisi dello stato
liberale.
Il riconoscimento dei diritti sociali fa sì che emerga il fondamento naturale. Il diritto sociale fa capo al
soggetto, in quanto egli è parte della società.
La sfera del diritto si amplia per comprendere i diritti sociali. Si passa dall’individuale al sociale (reclamato
dalle classi meno abbienti che cercavano la parità dei diritti). Aumenta il riconoscimento dei diritti.
Principio personale: allargamento dei diritti alle varie classi sociali
Principio impersonale: trascendere l’individuo e ampliamento dei diritti delle classi sociali
- Pietro Costa (storico del diritto), ridefinisce il rapporto tra individuo e società e pone alla base il
sociale nello stato.
L’autonomia dell’individuo non è posta in evidenza, emerge il legame tra individuo e società.
- Hegel sembra anticipare il diritto sociale.
3)
Tre autori:
1. Carl Schmitt scrive I tre tipi di pensiero giuridico (due articoli) dove tratta la teoria del diritto. Egli fonda le
sue teorie sul socialismo/notarismo e polemica fortemente il diritto formale e concreto
- Rifiuta il positivismo giuridico
- Si appoggia ad Hegel per trattare il suo pensiero.
- Inizi ‘900 - avvento nazismo: La sua intenzione è individuare tre tipi di pensiero giuridico-scientifico
osservando ciò che avviene nel campo giuridico (Popoli senza stato - ebrei / Popoli radicati nel
territorio - tedeschi)
1. Kelsen con il formalismo giuridico ridurrà sempre tutto alle forme, in questo modo si capisce
che il diritto si separa dalla realtà. Formalizzazione del diritto; norme astratte e generali. Si
riduce l’orientamento e diritto ad un insieme di norme,
2. Schmitt con il suo approccio decisionistico spiega che la regola non è l’unica componente del
diritto, il diritto è composto dalle decisioni. Infatti, nel saggio Teologia Politica, sostiene
“l’ordinamento politico riposa su una decisione e non su una norma)
- Espressione di teologia politica: sovrano è chi decide in uno stato d’eccezione. L’unico sovrano è colui
che sa decidere in una situazione critica.
- 1933 (avvento nazismo) - Fine II guerra mondiale: Aderisce al nazionalsocialismo nel 1933 d guggo ciò
che ha scritto subisce una trasformazione per rendersi utile al nazionalsocialismo
1934 - Dottrina giuridica europea per Schmitt che si distacca dal formalismo europeo
1936 - tiene conferenze in Germania
- Si mette in disparte, viene processato e assolto a Norimberga
- Dottrina della Costituzione: la costituzione si basa su una decisione politica
- Nell’ottica giusnaturalistica ci sarebbe un fondamento giusto, ma secondo Schmitt il diritto è valido se
fa capo ad una decisione politica (un gruppo umano accede al mondo politico quando comprende
interesse ed identità altrui). CONTRAPPOSIZIONE AMICI - NEMICI (pubblici). Il nemico è ritenuto
tale perché il nemico è diverso, è estraneo e non ha a che fare nulla con la politica. Una decisione è
politica se salvaguarda gli interessi degli amici (interessi nazionali). L’ordine deve basarsi su una
decisione capace di salvaguardare una nazione consapevole con la propria identità.
- Si oppone al normativismo dicendo che un diritto è valido solo se riesce a dirimere le controversie che
prevedono la decisione
- Fine II guerra mondiale fino alla morte: si concentra sul diritto internazionale e scrive “Nomos della
terra”
2. Hans Kelsen scrive la Dottrina pura del diritto: scienza del diritto deve essere considerata giuridica tucur. Il
libro ha una genesi complessa, infatti quando si trasferirà negli USA cambierà opinione, trovandosi in un
sistema giuridico di common law
- Teorico del positivismo giuridico, il diritto deve rifiutare il giusnaturalismo e rifiutare istanze
sociologiche
- Periodo europeo inizio ‘900 fino al 1934: (austro/tedesco) insegna a Vienna (centro culturale dove c’è
anche Freud) e poi a Cologne, influenzato da Kant. Appare critico dello statalismo e sovranità:
quest’ultima dovrebbe essere espunta dal diritto. Se è lo stato a fondare il diritto, questo non sarà vero
e proprio, poiché lo stato è solo l’espressione dell’unità giuridica del diritto.
La scienza per l’autore, non deve esprimere giudizi di valore.
Emerge la sua visione politica; liberalismo di sinistra. Dopo la I guerra mondiale collabora con il
governo socialdemocratico ed evidenzia la subordinazione dello stato alla legge. Elabora anche il
controllo di costituzionalità della legge.
Il mondo dei fatti (sein) o mondo dell’essere studiato dalla sociologia, deve essere diviso dal mondo
delle norme (sollen) studiato dalla scienza giuridica.
Egli si dichiara sostenitore mira a separare il diritto dalla politica.
Nel suo libro dichiara che prendere una posizione in quel periodo è molto difficile. Sa che la sua
dottrina è inattuabile e pura perché prescinde dal diritto
Le norme giuridiche sono atti di volontà perché non deducibili da razionalità naturale. La validità
della norma è indifferente al contenuto. Costruisce un sistema in cui le norme dipendono da quelle
superiori
- Periodo USA: insegna a Berkeley e si contagia con il neoempirismo
- Dopo 1960 - Ultimo Kelsen in cui le influenze neopositiviste prendono il sopravvento
3.