In sintesi, si può vedere come il Ribelle sia incentrato sul tema della
sovranità del singolo, data dal contatto con territori vergini da cui può
scaturire l’Assoluto, per cui il passaggio al bosco è per Jünger la giusta
e necessaria risposta ai tentativi di tagliare questo contatto e spogliare
l’uomo della propria libertà di scelta. Perciò, nonostante il Ribelle sia
un uomo della modernità, posto in contrasto con l’ordine politico
moderno, affonda le sue radici in un terreno primigenio e astorico,
traendo di qui la libertà e la sicurezza di sé necessarie a liberare se
stesso dalla paura e dalla rassegnazione verso il fatalismo e
l’automatismo del potere e conferirgli la legittima sovranità nei campi
del diritto, della teologia, della medicina, dell’etica. Ne consegue che
l’opposizione vitale e vincente al totalitarismo non può essere basata
su fondamenta meramente materiali e moderne, bensì deve essere
inevitabilmente connessa alla sfera spirituale ed eterna.