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tratto da:

La luce è come l’acqua,


op. cit. LA SIESTA DEL MARTEDÌ (parte II)

di Gabriel García Márquez


«Quale tomba (posto dove si mette un morto) andate a visitare?» chiede il
sacerdote.
«La tomba di Carlos Centeno, il ladro che hanno ucciso qui la setti-
mana scorsa» risponde la donna.
Il fatto è accaduto il lunedì della settimana prima a poca distanza da
lì. La signora Rebecca, una vedova che vive da sola da ventotto anni in
una casa piena di cianfrusaglie (cose inutili), sente che qualcuno sta for-
zando dall’esterno la porta della strada. Si alza, al buio cerca nel
guardaroba (armadio) una vec-
chia pistola e scende in salotto.
Sempre al buio, guidata dal
terrore (grande paura), con la pi-
stola ferma tra le due mani spa-
ra verso la porta, all’altezza del-
la serratura.
È la prima volta in vita sua
che usa la pistola. Sente un ru-
more sul cemento del marcia-
piede e una voce molto bassa
che dice: «Ahi, madre mia!».
L’uomo viene trovato morto al-
l’alba, con il naso straziato (il
naso dell’uomo è ferito dal colpo di
pistola). Porta una maglia a ri-
ghe, un paio di pantaloni, una
corda al posto della cintura e
non ha scarpe. In paese nessu-
no lo conosce.
«Così si chiamava Carlos
Centeno…» mormora il sacer-
LE PAROLE DIFFICILI
dote.
Scrivi negli spazi le «Centeno Ayala, era l’unico maschio (la donna è
parole che non conosci. ............................................................ sua madre e Carlos era il suo unico figlio maschio)» ag-
Poi cercale sul
vocabolario o chiedi ............................................................ giunge la donna.
la spiegazione
all’insegnante. ............................................................
Il sacerdote ha scritto su un foglio i dati della
............................................................
donna e le dice: «Firmi qui».
............................................................
La donna scarabocchia (verbo “scarabocchiare”; scri-
............................................................ ............................................................
ve male) il suo nome. Il sacerdote le dice: «Non ha mai
............................................................ ............................................................
provato a metterlo sulla buona strada (a insegnargli il
............................................................ ............................................................ bene)?». La donna risponde: «Era un uomo molto
buono». Il sacerdote aggiunge: «La volontà di Dio è

146 VOLUME 3 UNITÀ 3 Voci di altre culture

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