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GIORNALE DI BRESCIA LUNEDÌ 7 NOVEMBRE 2011 17

CULTURA&SPETTACOLI
S Dal critico Alex Ross
e nulla sapessimo della vita
di Mozart, egli ci apparireb-
be come un genio avvolto
nel mito come il semi-anoni- un inno alla musica
mo Shakespeare. Ma, a differenza di
Shakespeare, Mozart divise l’esi-
stenza tra due scritture: quella della
che abbatte il muro
musica (sono quasi 700 le sue com-
posizioni) e quella delle lettere. La
tra pop e suoni colti
penna di Mozart corre inesausta e

«O
febbrile per tutto il breve arco della dio la “musicaclas-
sua vita cosciente: centinaia di mi- sica”: non la cosa
gliaia di note musicali sullo spartito, in sé, bensìil termi-
centinaia di migliaia di parole sulla ne». Ama le provo-
carta. cazioni Alex Ross, giornalista del
Viene perciò a colmare un immenso New Yorker, forse il critico musicale
vuoto della nostra editoria la casa più famoso al mondo. Capace di una
Zecchini, pubblicando per la prima miracolosa via intermedia fra critica
volta in traduzione italiana «Tutte le e divulgazione, fosse nato in Italia si
lettere di Mozart», che comprendo- posizionerebbea metàstradatra Qui-
no quelle dei suoi famigliari e di altri rino Principe e Alessandro Baricco. Il
a lui. Possiamo finalmente accostar- suolibroprecedente, «Ilrestoè rumo-
ci all’uomo Mozart, leggere nella re», tradotto in quindici lingue, ha
sua anima segreta, viverne trionfi e vinto numerosi premi ed è stato fina-
delusioni, e cogliere la spiritualità di listaal Pulitzer. Promette scintille an-
un’intera epoca. che «Senti questo» (Bompiani, pp.
È infatti l’Europa musicale dei lumi 485, 24 €), articolata «educazione al-
che si anima sotto la sua penna. At- l’ascolto», inno alla bellezza trasver-
traverso 826 lettere, dal 1755 al sale dell’arte dei suoni.
1791, osserviamo i personaggi pren- La parola «classica» esilia la musica
der vita, mentre nella nostra mente in un limbo, avverte l’autore, la allon-
fluiscono immagini di Salisburgo, tana dal presente. Quest’espressio-
Monaco, Vienna e di tante altre cit- ne è un capolavoro di pubblicità ne-
tà. Presentati da Sandro Cappellet- gativa. «Quando la gente sente la pa-
to, i tre volumi in cofanetto (2.022 rola “classica”, pensa “morta”. Però,
pagine, 89 €) sono mirabilmente cu- paradossalmente, mentre il pubbli-
rati da Marco Murara, cui si deve co invecchia, gli esecutori diventano
l’apparato di note con brevi illustra- sempre più giovani. I Berliner Philar-
zioni di carattere storico e biografi- moniker in media sono figli e nipoti-
co, riferimenti alla cultura dell’epo- ni dei Rolling Stones». Appelli ripetu-
ca, collegamenti fra le varie lettere. ti a favore dell’applauso, del godi-
Murara: qual è stata la maggiore dif- mento: «Nelle sale da concerto è vie-
ficoltà incontrata nel suo lavoro? tato tossire, agitarsi, sussurrare: è re-
La traduzione della lingua usata da pressoogni bisognodi esprimerepia-
Mozart e dai suoi familiari: il tede- cere». Un centinaio di pagine per de-
sco del Settecento presenta notevoli molire il muro di separazione che di-
differenze rispetto a quello odierno. vide la musica colta dal pop.
Molte regole grammaticali entrate Lo sguardo di Ross è più sociologico
nell’uso normale si andavano deli- cheanalitico. Non dice che nella clas-
neando proprio in quell’epoca, ma sica la scrittura prevale sull’oralità, la
non erano ancora del tutto afferma- struttura sul materiale, la scoperta
te. del nuovo sulla vendibilità, il rappor-
Come scrive Mozart in termini di to con la tradizione sulla semplicità
stile? immediata, la totalità espressiva sul-
A differenza di altri epistolari, so- l’aspettoemozionale.I significati del-
prattutto ottocenteschi, in cui l’au- la musica per Ross sono «dolciumi
tore scrive le proprie lettere con l’in- Wolfgang Amadeus Mozart in un ritratto di Johann Georg Edlinger apparso alla Gemaeldegalerie di Berlino per fanciulli: una volta cresciuti, la
tento di creare un’opera letteraria musica sarà di per sé sufficiente». Il
destinata alla posterità, l’epistolario libro è suddiviso in saggi disordinati,
mozartiano è fatto di missive calate

L’EPISTOLARIO
intriganti,variopinti, al modo d’unal-
nella quotidianità, scritte soltanto legro bazar: Björk, Mozart, Cage, Xe-
per il destinatario cui sono dirette, nakis contro Sinatra, una breve sto-
quasi sempre un familiare. Ne deri- ria del «lamento», quattro note di-
va che lo stile di Mozart non risulta scendenti, simili a un singhiozzo,

È svelata dalle lettere


ricercato o particolarmente attento che attraversano antichi canti russi e
alla forma. Talvolta, ed è il rimprove- ungheresi, Monteverdi, canzoni di
ro che suo padre Leopold gli muove Nina Simone, fino a «Michelle» dei
a più riprese, le sue lettere appaiono Beatles, «Hotel California» degli Ea-
disordinate, si concentrano su talu- gles, passando per Bach, «Dazed and
ni dettagli e perdono di vista l’obiet-
tivo di fornire un resoconto puntua-
le.
Qualcosa di profondamente tragi-
l’anima segreta di Mozart Confused» dei Led Zeppelin, Ligeti
(per seguire meglio il ragionamento,
sul blog therestisnoise.com, ci sono
gli mp3 montati a perfezione).
co si cela dietro il sorriso mozartia-
no. Come e dove si manifesta nelle
Marco Murara ha curato la raccolta delle missive del genio La scrittura di Ross è brillante, passa
dalla poesia («l’idea musicale assu-
lettere?
Sono soprattutto le missive degli ul-
«Emerge chiaramente anche la consapevolezza del suo ruolo» me un bagliore d’ineluttabilità, co-
meciuffi di nuvoleal crepuscolo»), al-
timi anni quelle nelle quali emerge l’onomatopeafumettistica («l’orche-
il lato «serio» di Mozart: dall’ultima, Quali sono le radici dell’inclinazio- Che volto presenta nell’epistolario Mozart genio inconsapevole, artista stra fa un curioso rumore - rrrrrRAH!
bellissima lettera scritta al padre il 4 ne mozartiana alla scurrilità gioco- il rapporto con la moglie? particolarmente dotato, ma fonda- rrrrRAH! - simile al ringhio di un ca-
aprile 1787, nella quale egli riflette sa? Le lettere scritte da Mozart alla mo- mentalmente ignorante. Ad esem- ne assonnato»). Parla di musica seria
sulla fragilità della vita e sul ruolo Essa si manifesta per lo più nelle let- glie costituiscono la parte più consi- pio, le lettere che sul finire del 1780 come se fosse leggera e viceversa.
della morte, ad alcune lettere indiriz- tere alla cugina Thekla di Augusta. stente dell’epistolario risalente ai Mozart scrive da Monaco al padre, Sintomatica la conclusione del volu-
zate alla moglie, nelle quali si avver- Interessante è osservare che anche suoi ultimi anni di vita. Emerge l’im- tutte incentrate sulla composizione me: al centro della Quarta Sinfonia di
te una certa disillusione del compo- la madre, in un paio di lettere desti- magine di un uomo sinceramente dell’«Idomeneo», dimostrano tutta Brahms, Ross vede il nulla. Ma che
sitore, alle prese con difficoltà eco- nate a suo marito, si diverte con gio- innamorato della moglie e che ane- la consapevolezza del suo ruolo, faccia ha il nulla? E se invece scorges-
nomiche (che vengono crudamente la a conservarne l’affetto. Purtroppo simo un vecchio barbuto? O la nostra
alla luce con le ripetute e umilianti sono andate perdute tutte le rispo- immagineriflessa,comenellaparadi-
richieste di denaro rivolte all’amico Il padre Leopold lo rimproverava ste di Constanze, per cui non sappia- Giocoso e scurrile con la cugina, siaca visione dantesca? Ross non
massone Puchberg). Ma anche a me- mo in che misura quest’ultima ri- prende mai Dio come interlocutore.
tà del 1778 l’epistolario mozartiano per lo stile «disordinato» cambiasse i sentimenti del marito. pieno d’amore per la moglie Cioè non ribadisce la natura abissale
è segnato da un momento di toccan- Non crede che queste lettere dissol- del gesto artistico (perché infinito è il
te tragicità: il 3 luglio, a Parigi, muo- vanol’immagine di un Mozart roco- cuore umano). Per lui l’arte non è un
re la madre. Quella stessa sera Mo- chi di parole scatologici: un esem- cò, incipriato e galante, autore di non solo di compositore ma anche luogo sacro, inclusivo, invaso da un
zart scrive a Salisburgo due lettere: pio significativo si rinviene nella let- Minuetti e di Rondò? di drammaturgo. Del resto fu lui, in mare di urgenze e desideri. È una
con la prima, indirizzata al padre, co- tera del 26 settembre 1777, le cui Credo siano uno strumento formi- primo luogo con il «Ratto dal serra- grande luminaria sull’Oceano, desti-
munica, tacendo la verità, che la ma- espressioni scurrili sono poi riprese dabile per avvicinarsi davvero a Mo- glio», a sostenere l’uso del tedesco nazione ignota. Come il frammento
dre è molto malata; con la seconda, da Mozart nella lettera alla cugina zart, la cui immagine è fin troppo in- nell’opera teatrale (suo genere pre- che fa stampare a pagina uno: «Con-
spedita all’amico Bullinger, chiede del 5 novembre 1777. È la dimostra- crostata a causa dalle innumerevoli diletto) e a dare un contributo decisi- templol’inutilescia. Non allontanan-
a quest’ultimo di preparare delicata- zione che il senso del pudore sette- ricostruzioni biografiche più o me- vo allo sviluppo del nascente teatro domi da nessuna patria, non vado
mente il padre e la sorella a ricevere centesco era molto diverso da quel- no «ideologizzate». Grazie alle lette- nazionale tedesco. verso nessun naufragio».
la luttuosa notizia. lo attuale. re viene messa in crisi l’idea di un Sergio Caroli Enrico Raggi

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