PERSONAGGIO PREFERITO: Kaka Rahim perché lo ha assunto a
lavorare e secondo me ha fatto un bel gesto.
GIUDIZIO: il libro mi è piaciuto perché nonostante tutte le difficoltà
di Enaitollah lui riesce comunque a resistere e ad avere la forza di trovare una sistemazione
TRAMA:
Enaiatollah a undici anni viaggia con la madre per arrivare in
Pakistan per lasciarlo. il mattino, Enaiatollah si sveglia e cerca sua madre, e non trovandola, chiede notizie al responsabile del dormitorio e lui gli risponde che è ritornata a casa. Il ragazzo, solo e triste, deve trovare un lavoro e riesce a convincere il responsabile, Kaka Rahim, ad assumerlo. Dopo tanti giorni di lavoro, incontra un signore che nota la sua bravura e gli propone di lavorare per lui, comprando da lui della merce per poi venderla per la città. Si mette a lavorare per le strade del Pakistan, finché non conosce un gruppo di ragazzini nelle sue stesse condizioni che vogliono partire per arrivare in Iran. Col cuore ricco di speranza, Enaiatollah si unisce a loro. I giovani vengono assunti come muratori, ma ad un controllo di polizia il protagonista rischia di essere rispedito in Afghanistan. L'amico Sufi, preso dalla paura dei poliziotti, decide di scappare in Iran; Enaiatollah, dopo qualche giorno, lo raggiungerà. Trovano entrambi lavoro come muratori, di nuovo. Enaiatollah conosce un altro gruppo di ragazzini decisi ad andare in Turchia. Decide di unirsi a loro, ma l'amico Sufi sceglie di rimanere in Iran. I due si salutano nella speranza che si possano rincontrare. I ragazzi attraversano a piedi le montagne per circa un mese, al freddo e con la paura dei lupi. Nascosti per tre giorni nel cassone di un camion con un doppio fondo alto poco più di cinquanta centimetri, raggiungono la Turchia. Il protagonista, parlando degli effetti del viaggio, dice di aver urinato sangue per diverse settimane. Vivendo sotto un ponte per settimane, senza possibilità di lavorare, Enaiatollah e i suoi amici decidono di partire di nuovo di notte, con un gommone fornito da un trafficante di persone. Destinazione: Atene. Enaiatollah incontra un suo vecchio amico di Quetta, che gli dice che esiste un parco ad Atene, vicino ad una chiesa, dove c'è cibo e servizi igienici. Enaiatollah decide allora di seguirlo, ma dopo aver capito che anche Atene non offre opportunità per lui, riparte per Corinto, quindi su un barcone diretto a Venezia. Da Venezia parte quindi per Roma, quindi per Torino, in cerca di un amico che sa abitare in Italia. Enaiatollah resta a Torino dove inizia a studiare e vive in una famiglia presentatagli dell'amico, che si offre di prenderlo in custodia. Enaiatollah riesce quindi a ricontattare la madre, incredula, e le conferma di essere sano e salvo. L'avventura termina all'età di 21 anni circa.