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LIBRO: nel mare ci sono i coccodrilli

ANNO DI USCITA: 2010

PERSONAGGIO PREFERITO: Kaka Rahim perché lo ha assunto a


lavorare e secondo me ha fatto un bel gesto.

GIUDIZIO: il libro mi è piaciuto perché nonostante tutte le difficoltà


di Enaitollah lui riesce comunque a resistere e ad avere la forza di
trovare una sistemazione

TRAMA:

Enaiatollah a undici anni viaggia con la madre per arrivare in


Pakistan per lasciarlo. il mattino, Enaiatollah si sveglia e cerca sua
madre, e non trovandola, chiede notizie al responsabile del
dormitorio e lui gli risponde che è ritornata a casa. Il ragazzo, solo e
triste, deve trovare un lavoro e riesce a convincere il responsabile,
Kaka Rahim, ad assumerlo. Dopo tanti giorni di lavoro, incontra un
signore che nota la sua bravura e gli propone di lavorare per lui,
comprando da lui della merce per poi venderla per la città. Si mette
a lavorare per le strade del Pakistan, finché non conosce un gruppo
di ragazzini nelle sue stesse condizioni che vogliono partire per
arrivare in Iran. Col cuore ricco di speranza, Enaiatollah si unisce a
loro. I giovani vengono assunti come muratori, ma ad un controllo di
polizia il protagonista rischia di essere rispedito in Afghanistan.
L'amico Sufi, preso dalla paura dei poliziotti, decide di scappare in
Iran; Enaiatollah, dopo qualche giorno, lo raggiungerà. Trovano
entrambi lavoro come muratori, di nuovo. Enaiatollah conosce un
altro gruppo di ragazzini decisi ad andare in Turchia. Decide di
unirsi a loro, ma l'amico Sufi sceglie di rimanere in Iran. I due si
salutano nella speranza che si possano rincontrare. I ragazzi
attraversano a piedi le montagne per circa un mese, al freddo e con
la paura dei lupi. Nascosti per tre giorni nel cassone di un camion
con un doppio fondo alto poco più di cinquanta centimetri,
raggiungono la Turchia. Il protagonista, parlando degli effetti del
viaggio, dice di aver urinato sangue per diverse settimane. Vivendo
sotto un ponte per settimane, senza possibilità di lavorare,
Enaiatollah e i suoi amici decidono di partire di nuovo di notte, con
un gommone fornito da un trafficante di persone. Destinazione:
Atene. Enaiatollah incontra un suo vecchio amico di Quetta, che gli
dice che esiste un parco ad Atene, vicino ad una chiesa, dove c'è
cibo e servizi igienici. Enaiatollah decide allora di seguirlo, ma dopo
aver capito che anche Atene non offre opportunità per lui, riparte
per Corinto, quindi su un barcone diretto a Venezia. Da Venezia
parte quindi per Roma, quindi per Torino, in cerca di un amico che
sa abitare in Italia. Enaiatollah resta a Torino dove inizia a studiare e
vive in una famiglia presentatagli dell'amico, che si offre di
prenderlo in custodia. Enaiatollah riesce quindi a ricontattare la
madre, incredula, e le conferma di essere sano e salvo. L'avventura
termina all'età di 21 anni circa.

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