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Segmentazione melodica e interpretazione Syrinx, un esempio applicativo

Article · January 2005

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Fabio Cifariello Ciardi


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analisi

Segmentazione melodica e interpretazione:


DISCONTINUITÀ CONSIDERATE

Altezza
dati due suoni separati da un intervallo melodico (per una velocità d’articolazione minore di 100 ms)
quando u, 2m, 2M 3m, 3M > 3M

Syrinx, un esempio applicativo1 dove


intensità -
sul secondo suono
o
sul secondo suono
x

Durata(suoni)
di Fabio Cifariello Ciardi e Luisa Curinga dati due suoni (per una velocità di articolazione tra i 120 e i 1800 ms)
quando la differenza fra le durate di due il secondo suono è più breve del il secondo suono è più lungo del
Perché un’opera musicale abbia vita occorrono tre suoni contigui è uguale o inferiore primo primo
al 12,5% del suono più breve
autori: il compositore che scrive la partitura,
dove sul secondo suono sul secondo suono
l’interprete che la trasforma in suoni, il gruppo intensità - o x

sociale che ne assicura la perennità. Il compositore Durata(pause)


non scrive per, scrive con. dati due suoni separati da una pausa
quando assenza di direzionalità conferma del profilo inversione del profilo interruzione della dire- affermazione di una
[Jolivet 1978] precedente precedente zionalità definita dal direz. dopo una assenza
profilo precedente di direz.
dove sul secondo suono (s2) sul secondo suono (s2) sul terzo suono (s3)

1. Introduzione pera delle microvariazioni temporali, dinamiche e timbriche intensità - - o x x


che influenzano in modo sostanziale il valore estetico dell’e-
Se è vero, come suggerisce Jolivet, che l’opera musicale na- sperienza dell’ascolto anche perché contribuiscono a facilita- Profilo
sce dall’interazione fra compositore, esecutore e ascoltatore, re una divisione significativa del continuum acustico [Dow- dati tre suoni (s1, s2, s3)
il campo di indagine dell’analisi musicale può legittimamen- ling e Harwood 1986]. quando è minore o uguale al 12,5% della è uguale o minore rispetto alla è maggiore rispetto alla durata del
te estendersi ben oltre lo studio della partitura e comprende- L’oggetto della segmentazione può essere tanto la partitura, durata del suono precedente o è durata del suono precedente o è suono precedente
re tanto l’interpretazione, quanto la ricezione. L’analisi musi- quanto il risultato sonoro della sua interpretazione. En- minore di circa 120 ms. maggiore di circa 120 ms.
cale dovrebbe porre attenzione non solo al lavoro del com- trambe le possibilità presentano delle limitazioni intrinse-
dove sul secondo suono sul secondo suono
positore e alla partitura, ma anche all’apporto creativo che. Nel primo caso le informazioni contenute nel testo da
intensità - o x
dell’interprete, dall’altro l’interprete che voglia operare delle segmentare sono descritte da valori relativi (rapporti fra du-
scelte esecutive consapevoli e non puramente istintive, può e rate, intervalli fra altezze…) raramente interpretabili in mo-
deve trovare nell’analisi un valido strumento conoscitivo. do univoco. Nel secondo caso anche se un’analisi del segna- CONTINUITÀ CONSIDERATE
Nell’ottica di un utile e doveroso incontro tra teoria e pras- le audio consente una misurazione piuttosto precisa dei pa- Pulsazione
si deve essere inteso il presente contributo, naturale prose- rametri acustici per mezzo di valori assoluti (gli herz per dato un suono (dopo un minimo di due suoni marcati da un discontinuità)
cuzione di due ricerche individuali, per certi versi paralle- l’altezza, i decibel per l’intensità, il tempo per le durate), quando in assenza di discontinuità con discontinuità rilevate, se il con discontinuità rilevate, se il
le, svolte dagli autori. L’una metteva a punto un Modello questa non è di per sé in grado di descrivere l’immagine u- suono non è il primo di un gruppo suono è il primo di un gruppo
Tabella 1
Generale di Segmentazione Melodica (MGSM) applicabile ditiva che emerge durante l’ascolto. Ciò che ascoltiamo è in- binario/ternario binario/ternario
alla partitura e alla sua realizzazione sonora indipendente- fatti profondamente influenzato dai nostri limiti percettivi, dove sul suono sul suono
mente dalla grammatica adoperata dal compositore (tonale dalle nostre aspettative, dalla connotazione che il flusso so- intensità - o x
o atonale) [Cifariello Ciardi 1998, 2000, 2003; Damiani, noro acquista in base alla nostra personale esperienza.
Cifariello Ciardi, Olivetti Belardinelli 2003]; l’altra era una Queste difficoltà hanno condotto l’analisi musicale a cerca-
studio sui contributi storico-documentari e analitici sui re soluzioni, metodi e modelli oltre i propri tradizionali Tab 1. Condizioni in cui il MGSM rileva delle discontinuità o delle continuità forti (x) o deboli (o).
quali fondare una possibile interpretazione di Syrinx di De- confini. Nel passato le procedure utilizzate per ipotizzare
bussy [Curinga 2002]. una segmentazione si basavano per lo più su considerazio- ra. Di conseguenza, il MGSM si presta ad essere utilizzato sonoro. In generale, per ciascuna dimensione considerata, la
Il lavoro qui presentato è diviso in due parti: nella prima, ni mutuate dalla teoria musicale, dall’armonia o anche dal- non solo nell’analisi della partitura, ma anche nell’analisi discontinuità dipende dalla rapidità e dalla rilevanza percetti-
dopo una breve descrizione del modello, vengono presentate la metrica classica. Più recentemente, da più autori è stata della sua interpretazione. In entrambi i casi, per facilitare la va di un mutamento. Discontinuità possono emergere, ad e-
alcune ipotesi di segmentazione di Syrinx prodotte per mez- sottolineata l’importanza di formalizzare eventuali criteri verifica e la comparazione dei risultati, le segmentazioni sempio, da una rapida variazione d’intensità percepita come
zo del MGSM; nella seconda si traggono alcune considera- da utilizzare nella segmentazione a partire dai risultati via prodotte sono riportate sulla partitura. un accento dinamico, da una immediata variazione di altez-
zioni sull’utilità del modello non solo per la comprensione via evidenziati dalla psicologia sperimentale della musica. Il modello si basa sull’ipotesi che la rilevazione di mutamen- za, da un’inversione di profilo, o anche da un cambiamento
del brano a livello teorico, ma in particolar modo ai fini ese- In questo quadro si inserisce il Modello Generale di Seg- ti e di regolarità su una o più dimensioni di un evento sono- significativo nella durata di due suoni contigui. La rilevazio-
cutivi e didattici, a partire da una serie di incisioni. mentazione Melodica qui utilizzato per l’analisi di Syrinx. ro possa rientrare fra le strategie cognitive attivate dall’ascol- ne di una continuità può dipendere, invece, dall’assenza di
Il modello si propone di produrre delle ipotesi di segmeta- tatore, anche inconsapevolmente e indipendentemente dalla variazioni o dalla presenza di variazioni percettivamente non
2. Continuità, discontinuità, segmentazione zione considerate come le più probabili fra quelle che posso- propria competenza musicale [Drake 1998] e dall’età. sufficientemente significative. Una continuità può essere rile-
no emergere durante l’ascolto di una linea melodica. I prin- Mutamento e regolarità sono qui correlate con i concetti vata a partire da un’uniformità nel timbro, nell’articolazione
Nell’analisi musicale la segmentazione è spesso utile per cipii alla base della procedura descritta sono stati elaborati a complementari di continuità e discontinuità. Nel momento melodica o nella tecnica strumentale notata in partitura; ma
comprendere l’organizzazione temporale e la struttura di un partire da diverse ricerche sulla percezione melodica nelle in cui vengono percepite le continuità e le discontinuità rile- può dipendere anche da mutamenti non così rapidi o marcati
brano. Nella pratica musicale essa è legata al fraseggio e dun- quali lo stimolo utilizzato non è la trascrizione in notazione vate agiscono come due forze indipendenti che concorrono, da essere percepiti come discontinuità. Pensiamo ad esempio
que all’interpretazione: a partire dalla partitura l’esecutore o- musicale della linea melodica, ma la sua realizzazione sono- nella loro interazione, all’organizzazione cognitiva del flusso alla lenta evoluzione dinamica di un crescendo o anche alla

16 SYRINX SYRINX 17
repertorio
Fig 1: Segmentazione di Syrinx secondo il MGSM Syrinx(FCC)p1 Fig 1: Segmentazione di Syrinx secondo il MGSM Syrinx(FCC)p2

Condizioni per la produzione di un segmento di livello provvisorio e di primo livello


minimo massimo
numero di suoni 2 -
durata assoluta 120 ms (sicuramente livello provvisorio) circa 4-5 sec. (sicuramente primo livello)
divisibilità non ulteriormente divisibile 3 sottosegmenti di un precedente livello provvisorio

discontinuità/continuità sul suono iniziale e finale (“ben formati”) [sul suono -


iniziale o finale]

Condizioni per la produzione di un segmento di ordine superiore


minimo massimo
numero di suoni 2 -
durata assoluta circa 4-5 sec. -
divisibilità 2 sottosegmenti 3 sottosegmenti
discontinuità/continuità sul suono iniziale e finale -

Tab 2. Criteri di raggruppamento utilizzati dal MGSM

graduale modificazione delle durate in un accelerando o in nuità/discontinuità coincidenti. Al contrario, nel caso in
un rallentando. Infine, la rilevazione di continuità può emer- cui i segmenti prodotti siano ritenuti insufficienti si po-
gere da una regolarità nelle variazioni percepite. La conti- tranno prendere in esame, in seconda istanza, gruppi di
nuità correlata con una pulsazione costante, ad esempio, è suoni in cui una continuità/discontinuità marca solo l’ini-
spesso la conseguenza di mutamenti rilevati dall’ascoltatore zio o la fine del segmento. Successivamente i segmenti ot-
ad intervalli temporali regolari, che la battuta musicale tende tenuti sono organizzati gerarchicamente su tre livelli tem-
a sottolineare.2 porali. Il punto di partenza è un livello detto ‘provvisorio’, Fig 1: Segmentazione di Syrinx secondo il MGSM Syrinx(FCC)p2
Nella sua attuale versione il modello si propone di indivi- in quanto di minore rilevanza percettiva eppure funzionale rilevanti nelle interpretazioni più avanti considerate, ri-
duare un insieme finito di segmentazioni a partire dall’indi- alla definizione dei livelli successivi. Il primo livello vero e chiedono uno specifico approfondimento.
viduazione delle discontinuità rilevabili su tre parametri: la proprio comprende non più di tre segmenti appartenenti al
durata relativa e assoluta, l’altezza relativa e il profilo melo- livello provvisorio per una durata complessiva non supe- Il primo frammento che si intende considerare va dall’ultimo
dico. Sulla base delle discontinuità rilevate viene determi- riore ai 4-5 secondi mentre il secondo livello si compone di ottavo della b. 12 al battere della b. 14 (fig. 2, files Syrinx
nata un’ipotesi di pulsazione che il modello interpreta co- due o tre segmenti di primo livello (Tab. 2). b.13). In una delle esecuzioni esaminate (Pot) esso è risulta-
me continuità. In assenza di evidenti elementi di contrasto La segmentazione di Syrinx è interamente riportata nella fi- to oggetto di un’interpretazione tanto difforme dalla partitura
il MGSM ipotizza che l’ascoltatore tenderà a mantenere la gura1. Le discontinuità forti o deboli di altezza, durata e pro- da richiedere una trascrizione della registrazione in notazio-
continuità derivante da una pulsazione precedentemente filo melodico sono indicate sotto il pentagramma; la conti- ne musicale. Nella partitura di Debussy sono presenti di-
affermata. A ciascuna continuità/discontinuità individuata nuità forte e debole della pulsazione – la sola continuità qui scontinuità e continuità tali da suggerire delle segmentazioni
è assegnata un’intensità forte o debole indicata rispettiva- considerata – è invece indicata sopra il pentagramma. In tre basate sulla organizzazione di quattro brevi segmenti a, b1,
mente con i simboli x e o. casi (bb. 10-11, 19-21, 26-28) le discontinuità rilevate han- b2, b3 terminanti ciascuno sui suoni di durata più lunga (la4,
I criteri utilizzati per l’individuazione delle discontinuità/con- no reso possibile l’emergere di due diverse ipotesi di conti- mib4, la3, mib3). A partire da tali rilevazioni il modello sug-
tinuità e l’assegnazione della loro intensità sono stati definiti nuità derivanti da altrettante organizzazioni della pulsazio- gerisce due possibili organizzazioni gerarchiche, riportate en-
sulla base di quanto emerge da diverse ricerche specificata- ne. In questi casi l’analisi le riporta entrambe. Per limitare il trambe nel pentagramma superiore. La prima, binaria e più
mene rivolte all’approfondimento del ruolo dell’altezza numero dei segmenti così da facilitare la loro rappresenta- regolare, ipotizza l’emergere di due segmenti (a+b1) e
[Drake e Palmer 1993; Deliège 1987; Edworthy 1985, van zione sono stati considerati esclusivamente i segmenti mar- (b2+b3); la seconda, ternaria, prevede invece un unico seg-
Noorden 1975], della durata [Drake 1998, Fraisse 1982, cati sia all’inizio che alla fine da almeno una continuità o di- mento di tre quarti (a+b1+b2). Entrambe le ipotesi compor-
1984; Takeman 1998; Povel 1981; Povel e Essens 1985], del scontinuità. Di conseguenza nella maggior parte dei casi so- tano delle conseguenze sulla struttura fraseologica successi-
profilo [Baver-Chiarello 1974; Huron e Royal 1996; Thomas- no emerse solo due ipotesi di segmentazione, considerate va: la prima assegna al segmento b3 il compito di concludere
sen 1982] e della pulsazione nella percezione melodica [Han- come le più probabili percettivamente. (Fig 1) il percorso melodico cominciato nella b. 11, nella seconda
del, Weaver e Lawson 1983; Tandem e Lawson 1983]. Per invece b3 assume chiaramente la funzione di levare dell’idea
ciascuna dimensione considerata il modello descrive in quali Le segmentazioni sono descritte sotto il pentagramma da che prende corpo nella b. 14. Prendendo ora in esame la tra-
condizioni è possibile rilevare su un determinato suono una due gruppi di parentesi quadre orizzontali sovrapposte. scrizione in notazione musicale dell’interpretazione conside-
continuità o una discontinuità forte o debole (Tab. 1). Ciascun gruppo si compone di un’eventuale linea tratteg- rata – riportata nel secondo pentagramma della fig. 2 - notia-
Nella successiva fase di segmentazione vera e propria il giata (per il livello provvisorio) e di due parentesi quadre mo una considerevole riduzione della durata dei segmenti b2
modello procede alla produzione di tutti i possibili seg- continue che indicano il primo e il secondo livello di seg- e b3. Tale scelta tende ad indebolire il quadro complessivo
menti delimitati da una o più continuità/discontinuità. mentazione previsto dal modello. Ogni linea inizia e termi- delle discontinuità rilevabili e soprattutto rende squilibrata e
Qualora sia necessario ridurre il numero dei segmenti ini- na sempre e solo sul punto d’attacco di un suono3. dunque improbabile l’organizzazione gerarchica binaria a+b1
zialmente prodotti verrà data preferenza ai segmenti deli- Mentre la lettura delle segmentazioni proposte è relativa- e b2+b che era emersa nell’analisi della partitura. La scelta in-
mitati da continuità/discontinuità forti o da più conti- mente intuitiva, alcuni passaggi del brano, particolarmente terpretativa è dunque da ritenersi completamente illogica?

18 SYRINX SYRINX 19
repertorio
Fig. 3. Forme d’onda del segnale relative a cinque diverse interpretazioni della b. 13
una discontinuità predendo in consi- • individuare una o più esecuzioni di flautisti autorevoli
derazione la durata relativa del suono che presentassero differenze evidentemente rilevabili tra
che precede la pausa stessa: nel caso di le loro interpretazioni, ma che tuttavia non si discostasse-
una pausa minore o uguale al 12,5% ro in maniera eccessiva dal testo scritto e che rispettasse-
della durata del suono precedente la ro precipuamente la partitura edita da Jobert (1927)
conseguente discontinuità veniva con- [Gazzelloni, Fabbriciani, Larrieu, Schulz]7.
siderata dal modello non rilevante. L’i- • individuare una o più esecuzioni che viceversa interpre-
potesi è chiaramente non sostenibile tassero il brano soprattutto secondo le indicazioni fornite
non appena la durata del suono che dal manoscritto di Bruxelles [Curinga]8.
precede la pausa assume un certo rilie- • individuare almeno una esecuzione che interpretasse il
vo. Appare dunque più opportuno brano in maniera estremamente libera [Pot]9.
spostare l’attenzione dalla durata rela- punto di vista del confronto tra interpretazioni, e tra queste
Fig. 2: Segmentazione della bb.12-14 del testo originale (pentagramma superiore) e della trascrizione tiva alla durata assoluta della pausa. La maggiore o minore osservanza del testo scritto è stata ri- e le segmentazioni desunte dal modello. Tali caratteristiche
dell’incisione di Robert Pot (pentagramma inferiore) Secondo Fraisse [Fraisse 1984] la rile- levata in base ai seguenti criteri: osservanza del ritmo, os- verranno esplicitate caso per caso.
vazione della durata di un suono peg- servanza dei valori di durata, posizione e durata dei respiri. FINE DELLA PRIMA PARTE
Forse non del tutto. Se infatti l’interprete comprime le durate giora sensibilmente al di sotto di 120 ms. Sulla base di que- Tali osservazioni sono importanti in quanto l’andamento
degli ultimi due quarti della b. 13 con l’intento di far precipi- sto risultato viene qui ipotizzato che a partire dai 120 ms le ritmico consente di rilevare delle continuità nella pulsazio-
tare la linea melodica fino al battere della battuta successiva, pause comincino a determinare un peso percettivo della ne, mentre la lunghezza dei suoni (e dei silenzi) consente NOTE
è anche vero che immediatamente prima egli ritarda legger- durata sempre minore. Di conseguenza si considerano di rilevare delle discontinuità di durata. La posizione e la 1 A Fabio Cifariello Ciardi si deve la seconda parte (Continuità, discontinuità,
mente il tempo sul la4. Le conseguenze di quest’ultima scelta provvisoriamente i 120 ms come il valore di soglia al di durata dei respiri, fondamentali ai fini del fraseggio soprat- segmentazione), a Luisa Curinga la terza (Segmentazione e interpretazione:
sull’organizzazione gerarchica dei segmenti sono rilevanti: al- sotto del quale la discontinuità prodotta da una pausa co- tutto in un brano per strumento a fiato, possono infine alcune considerazioni). Introduzione e Conclusioni sono state scritte in colla-
largando il la4 la differenza di durata fra il segmento a e il mincia ad essere sempre meno evidente. Nel caso citato e produrre delle discontinuità sia sul piano delle durate che borazione.
segmento b1 diventa tale da rendere improbabile il loro rag- in tutti gli altri punti della partitura in cui è indicato un re- sul piano dell’andamento del profilo melodico. Durata e 2 A questo proposito vale la pena ricordare che l’accento metrico non ha una
gruppamento così come ipotizzato nell’analisi della partitura spiro, sarà dunque l’interprete a poter decidere se e fino a profilo melodico sono due dei tre parametri in base ai quali propria autonoma base fenomenologica, ma è essenzialmente un costrutto
(vedi fig. 2, pentagramma superiore)4. Invece, considerando che punto amplificare l’influenza del respiro sulla segmen- il MGSM ha rilevato le discontinuità necessarie a formulare mentale dedotto a partire da un insieme di accenti effettivamente rilevati sul-
nel loro insieme sia il ritardando sul la4, sia l’accelerando nel tazione. delle ipotesi di segmentazione (il terzo, l’altezza percepita, la superfice musicale [Lerdahl-Jackendoff 1983].
resto della battuta quella che può emergere è un’organizza- è sostanzialmente coincidente sia nella partitura che nell’e- 3 La scelta è una conseguenza del limitato numero di dimensioni considerate
zione gerarchica (a) e (b1+b2+b3) binaria. secuzione). Fattori come la dinamica e il timbro, non presi dal modello. In linea generale, l’inizio di un segmento per essere percepibile
in esame dal modello, non sono pertanto stati considerati.
Il secondo frammento che ci si propone di approfondire è
3. Segmentazione e interpretazione: Le osservazioni sulle interpretazioni sono state fatte solo in
dovrebbe cominciare e terminare lì dove il flusso sonoro risulta sufficiente-
mente marcato da una discontinuità. Di conseguenza variazioni timbriche o
quello compreso tra l’ultimo quarto della b. 24 e il battere alcune considerazioni funzione agli obiettivi del modello e tenendo conto dei li- dinamiche evidenti possono far emergere una o più ipotesi di segmentazione
della b. 27 (vedi fig. 1). In questo, come in altri punti che miti che esso, partendo dal testo scritto, si pone. La parti- anche all’interno di un singolo suono.
verranno approfonditi nella seconda parte, la probabilità Le ipotesi di segmentazione operate tramite il MGSM fanno tura infatti è una trascrizione solo parziale di ciò che un 4 Secondo il MGSM una decisa difformità fra le durate di due segmenti conti-
che un’ipotesi di segmentazione venga effettivamente per- riferimento alla partitura scritta. Il passo successivo sarà di soggetto effettivamente ascolta, non solo perché certe indi- gui tende ad ostacolare il loro raggruppamento in un unico segmento di dura-
cepita è legata alla valutazione della durata del «respiro» fare alcune osservazioni sull’utilità del modello ai fini inter- cazioni, come ad esempio quelle riferite al timbro e al colo- ta maggiore così come il raggruppamento e la conseguente organizzazione
suggerito in partitura. pretativi e didattici partendo necessariamente da un punto re del suono non possono essere segnalate se non in ma- gerarchica di segmenti contigui è facilitata nel caso in cui i segmenti abbiano
Appare evidente come un’interruzione ben percepibile fra di vista diverso, ovvero direttamente dal suono, dall’esecu- niera vaga, ma anche perché l’interprete, come suggerisce durate simili.
il primo e il secondo sib4 della b. 25 non possa che deter- zione. A questo scopo sono state prese in esame sei diffe- Jolivet, in un certo senso «ricrea» il pezzo tramite variazio- 5 Un esempio analogo è rappresentato dal «solo» di flauto iniziale del Prélu-
minare una cesura tale da rendere improbabile la prima renti interpretazioni di Syrinx [Curinga; Gazzelloni; Fabbri- ni espressive cui sottopone la frase musicale (crescendo, di- de à l’àpres midi d’un faune.
delle due ipotesi di segmentazione. Eppure, dal momento ciani; Larrieu; Pot; Schulz], mettendole a confronto tra loro minuendo, allargando, rallentando, accelerando, legature, ce- 6 Sulle differenze tra l’edizione Jobert e il manoscritto di Bruxelles, si veda
che la durata del respiro è indefinita e indefinibile, diventa e con l’analisi ottenuta applicando il MGSM. sure, alterazione dei valori di tempo, rubato). Curinga 2002, 127-129.
anche ammissibile domandarsi se e fino a che punto una Esistono in commercio innumerevoli incisioni di Syrinx: Per ovviare, almeno in parte, ai limiti percettivi impliciti in 7 Questi quattro flautisti sono in qualche modo anche rappresentativi delle
interruzione - ancorché brevissima - possa comportare una esse presentano differenze marcatissime tra loro, a livello ogni operazione di ascolto (operazione influenzata anche principali «scuole» flautistiche europee: francese (Larrieu), tedesca (Schulz) e
discontinuità tale da suggerire l’inizio di un nuovo seg- di agogica, di dinamiche, di respiri, di timbro. Il panorama dalle conoscenze e dalla formazione personali) la presente italiana (Gazzelloni e Fabbriciani, rappresentanti due diverse generazioni e
mento. Nel frammento considerato, qualora fosse possibile esecutivo di Syrinx si presenta estremamente variegato: si indagine ha tratto vantaggio dall’utilizzo delle tradizionali gusti esecutivi diversi)
minimizzare l’effetto del respiro, il sovrapporsi di tre di- tratta di un brano monodico e «a solo», dalla relativa sem- rappresentazioni dei segnali audio realizzabili tramite il 8 L’esecuzione di Curinga fonda le sue scelte interpretative, oltre che sul ms.
scontinuità forti sull’ultimo sib4 con corona della b. 24 po- plicità di lettura e diteggiatura. Queste caratteristiche, uni- computer. In particolare sono state utilizzate due rappre- Br., anche sui suggerimenti esecutivi ricavati dalla letteratura analitica con-
trebbe legittimamente indurci a dare credito alla prima i- te ad una scrittura peculiare di Debussy che, pur essendo sentazioni grafiche: la descrizione nel tempo della forma cernente Syrinx. Essa è stata realizzata in occasione di questa ricerca, ed è di-
potesi di segmentazione in base alla quale la ripresa del te- ritmicamente molto precisa può dare all’ascolto l’impres- d’onda del segnale, cioè dell’ampiezza istantanea delle onde sponibile, per coloro che fossero interessati, richiedendola all’indirizzo e-mail
ma iniziale (b.26) viene ad imporsi con gradualità, attra- sione di essere quasi un’improvvisazione, sembrano favori- sonore, e una rappresentazione più complessa, il sono- luisacuringa@tiscalinet.it
verso un preparatorio ‘congelamento’ del primo suono. La re delle interpretazioni molto libere5. Proprio per questo il gramma. Nel sonogramma il tempo viene rappresentato 9 L’esecuzione di Robert Pot si può scaricare in formato MP3 dal sito
palese indeterminatezza ritmica iniziale che così si verreb- confronto con le ipotesi di segmentazione prodotte dal sull’asse delle x di un piano cartesiano, mentre sull’asse www.robertpot.com
be a creare sarebbe, per altro, coerente con l’ambiguità me- MGSM appariva particolarmente stimolante. delle y si trova la frequenza delle componenti del suono, la 10 Per quanto riguarda la valutazione delle durate, uno dei parametri più
trica che emerge nella doppia ipotesi di organizzazione del- La scelta preliminare delle sei incisioni, effettuata sulla ba- cui intensità è rappresentata con opportune gradazioni del soggetti a variazione nella prassi esecutiva, occorre però precisare che molti
la continuità della pulsazione: come si potrà difatti notare se dell’ascolto confortato dalla lettura della partitura, è sta- segno grafico. In tal senso il sonogramma può essere un va- fattori influiscono sulla sua misurazione, come il tipo di attacco (dipendente
nella prima ipotesi di segmentazione delle bb. 26-28, la ta fatta sulla base di alcuni criteri ben precisi. Dal momen- lido aiuto per valutare non solo le durate e le variazioni dalle caratteristiche fisico-acustiche dello strumento e dal tipo di tecnica usata
pulsazione binaria sembra voler preparare il cambio di to che il modello opera sul testo scritto, testo che può esse- nella frequenza, ma anche il timbro di un suono, ad esem- dall’esecutore) o le peculiarità dipendenti dalla tecnica e dalla qualità dell’in-
metro esplicitato da Debussy solo nella successiva b. 29. re notevolmente modificato dalle esecuzioni, e dal momen- pio l’ampiezza del vibrato10. cisione e da elementi quali il riverbero dell’ambiente. Tali variabili, prese nel
Per valutare opportunamente la durata del respiro è neces- to che esistono due testi di riferimento di Syrinx (la prima Partendo da questi presupposti ci soffermeremo su quattro loro complesso, non consentono una valutazione assoluta e oggettiva delle
sario ridefinire i criteri utilizzati dal MGSM nella rilevazio- edizione a stampa del 1927 edita da Jobert, e un manoscrit- punti nodali: la b. 13, le bb. 15-17, la b.31, le bb.22-26. O- durate; tuttavia lo studio della forma d’onda e del sonogramma rendono pos-
ne di una discontinuità a partire da una pausa. Il modello to conservato a Bruxelles6) si è ritenuto necessario: gnuno di questi frammenti di Syrinx presenta delle caratte- sibili delle misurazioni sufficientemente precise da permettere una trascrizione
determina la soglia necessaria affinché una pausa comporti ristiche che lo rendono particolarmente interessante dal delle durate effettivamente realizzate dall’interprete

20 SYRINX SYRINX 21
analisi

Segmentazione melodica e interpretazione: relative ai passaggi citati.


Fig. 4. Syrinx sonogrammi delle interpretazioni di Curinga e Gazzelloni segmen-
tazioni delle bb. 15-17 e relative segmentazioni
seguono le indicazioni della prima edizione a stampa (Jobert
1927) e possono essere descritte dalla seconda ipotesi di seg-
mentazione prodotta dal MGSM, quella che evidenzia l’anda-
mento tetico delle terzine.

Syrinx, un esempio applicativo1 - II PARTE L’esecuzione di Curinga invece non prevede né il respiro a b.
163, né quello a b. 31, battuta in cui, nel manoscritto di
Syrinx conservato a Bruxelles, i due Re bemolle sono legati4.
Tale interpretazione presenta quindi una analogia con la
prima ipotesi di segmentazione, andando quindi a sostegno
di Fabio Cifariello Ciardi e Luisa Curinga della tesi che le terzine nelle bb. 14-19 e nella b. 31 non
abbiano un’idea tetica, ma anacrusica.
Perché un’opera musicale abbia vita occorrono tre L’interpretazione, nei casi sopra esposti, conforta determina-
autori: il compositore che scrive la partitura, te ipotesi analitiche; rovesciando il punto di vista, l’analisi
realizzata a partire dal MGSM può essere di aiuto all’inter-
l’interprete che la trasforma in suoni, il gruppo prete suggerendogli scelte esecutive diverse. L’interprete può
essere facilitato, per esempio, ad individuare dei punti in cui
sociale che ne assicura la perennità. Il compositore un respiro - necessario per esigenze fisiologiche - possa esse-
re preso senza interrompere la continuità del profilo melodi-
non scrive per, scrive con. co. Ciò può avvenire o perché la lunghezza del respiro non è
significativa (in quanto inferiore al valore di soglia al di sotto
[Jolivet2] del quale il modello non rileva una discontinuità di durata),
o perché la perdita di continuità dal punto di vista delle
durate può essere parzialmente compensata da altri tipi di
ginale, è tuttavia rigoroso nella scelta di trasformare le quarti- continuità, per esempio di altezza o dinamica5.
Seconda Parte ne di biscrome in figure formate da una semicroma più una
terzina di biscrome. E evidente da parte del flautista l’intento c) Battute 22-26
a) Battuta 13 di enfatizzare il «gesto di caduta» implicito nella scrittura
Sembra che Debussy fosse molto esigente sull’esecuzione rit- debussiana, al costo però di rinunciare al bilanciamento
micamente accurata di questa battuta. [Curinga 2002, 129]. metrico e agogico voluto da Debussy, come si può evincere
Tuttavia proprio in questa battuta, più forse che in ogni altra, da un confronto tra la b. 13 e la successiva (Tab. 3).
le interpretazioni si discostano notevolmente le une dalle Fig. 5. Syrinx, sonogrammi delle interpretazioni di Curinga e Fabbriciani delle
altre. (vedi fig. 2) Caratteristiche della b. 13 Caratteristiche della b. 14 bb. 30-33 e relative segmentazioni

Per una maggior comprensione si rimanda ovviamente ripetizione ritmica nessuna ripetizione ritmica
all’ascolto delle sei esecuzioni. Dal grafico di figura 3 si può (ritmi diversi)
evincere come cinque dei sei interpreti si pongano in maniera dinamica in mf con diminuendo dinamica in p con un crescendo
differente nei confronti della partitura. Vi sono sensibili diffe- nell’ultimo quarto nell’ultimo quarto
renze di andamento ritmico e di durata; sia la durata com- vengono usate sia note lunghe che si usano solo note lunghe
plessiva dei frammenti che quella dei singoli suoni sono brevi Fig. 6a. Syrinx, bb.22-26, manoscritto di Bruxelles ed edizione Jobert
significativamente diverse. ampio range di registro range strettissimo di registro
(un ottava e mezza) (terza minore)
Particolarmente stimolante, nell’ottica del confronto con le stato di tensione stato di riposo
segmentazioni operate con il MGSM, è stato occuparsi del
modo in cui il flautista olandese Robert Pot sceglie di inter- «gesto di caduta» «gesto di distensione»
pretare questa battuta. Le libertà che Pot si prende rasentano
la quasi totale noncuranza del testo scritto. Tale interpreta-
zione è quella riportata nel pentagramma inferiore della Fig. Tabella n. 3
4; ma per quanto «estrema», essa rivela una sua logica molto Fig. 6b. Syrinx, segmentazioni delle bb.22-26
precisa. Il ritmo, pesantemente alterato rispetto a quello ori- L’interpretazione di Pot modifica alcune delle caratteristiche
appena mostrate: in particolare la variazione dell’andamento Alla b. 25 del manoscritto conservato a Bruxelles, prima
metrico fa sì che la b. 13 diventi di 2/4 e la b. 14 di 5/4, in della ripresa, non è indicato alcun respiro. Moyse, curatore
secondo luogo egli modifica la durata delle tre note più lun- della prima edizione (Jobert), inserì invece un fiato in quel
ghe di b. 13: la4, mib3 e la3 (vedi fig. 2). Questa scelta inter- punto, ma testimoniò in seguito che Debussy non lo gradiva
pretativa indebolisce il carattere di opposizione tra le due (Fig. 6a). Confrontando tre esecuzioni, una priva del respiro
battute. (Curinga), una in cui il respiro è preso molto velocemente
(Schulz), e una in cui il flautista (Gazzelloni) respira pren-
b) Battute 15-17 e battuta 31 dendosi molto tempo e aggiungendo di fatto una pausa, si
In questi passaggi la collocazione dei respiri, e di conseguen- possono trarre le seguenti considerazioni: se può risultare
za il fraseggio, non è univoca, ma è diversa a seconda delle Come esemplificazione delle differenti possibilità interpreta- ovvio che l’interpretazione di Gazzelloni provochi una
interpretazioni. Nelle figure 4 e 5 sono riportati i due fram- tive possiano considerare le esecuzioni di Gazzelloni, discontinuità a b. 25, sembra interessante segnalare come
menti con le relative ipotesi di segmentazione della partitura Fabbriciani e Curinga: Gazzelloni (respiro dopo b. 16) e quelle di Curinga e di Schulz, nonostante differiscano per il
Fig. 3. Forme d’onda del segnale relative a cinque diverse interpretazioni della b. 13 prodotte dal modello e i sonogrammi di varie interpretazioni Fabbriciani (respiro a b. 31 dopo il primo Re bemolle) respiro, probabilmente non producano segmentazioni

18 SYRINX SYRINX 19
analisi

nello specifico quadro delle strategie cognitive di raggruppa- Perception», vol. XVI/1, 11–26.
Condizioni per la produzione di un segmento di livello provvisorio e di primo livello mento, il peso percettivo di parametri relativamente definibi- DRAKE C.-PALMER C. (1993), Accent structures in music performance, «Music
minimo massimo li e misurabili quali la distribuzione dinamica dell’energia Perception», vol. VIII/3, 343–378.
numero di suoni 2 - nell’inviluppo spettrale, le modulazioni di frequenza, di EDWORTHY J. (1985), Melodic Contour and musical structure, in Musical struc-
durata assoluta 120 ms (sicuramente livello provvisorio) circa 4-5 sec. (sicuramente primo livello) ampiezza e di fase, l’inviluppo d’ampiezza, la riverberazione ture and cognition, a cura di P. Howell, I. Cross e R. West, Academic Press,
dell’ambiente; successivamente è necessario verificare speri- London.
divisibilità non ulteriormente divisibile 3 sottosegmenti di un precedente livello provvisorio
mentalmente se e oltre quali soglie ciascuna di queste FRAISSE P. (1974), Psychologie du ritme, Presses Univerisitaries de France,
dimensioni possa effettivamente favorire o inibire la rileva- Paris.
discontinuità/continuità sul suono iniziale e finale (“ben formati”) [sul suono - zione di continuità o discontinuità durante l’ascolto di un FRAISSE P. (1982), Rhythm and Tempo, in The Psychology of Music, a cura di
iniziale o finale]
flusso sonoro; infine, i risultati ottenuti vanno messi in rela- D. Deutsch, Academic Press, New York NY.
zione con le peculiarità acustiche e i vincoli tecnici degli LERDAHL F.-JACKENDOFF R. (1983), A Generative Theory of Tonal Music, MIT,
strumenti musicali descritti dalla partitura. Cambridge MA.
Condizioni per la produzione di un segmento di ordine superiore In definitiva, il timbro ci ricorda, ancora una volta, come una HANDEL S.-WEAVER M.-LAWSON G.R. (1983), Effects of rhythmic grouping on
minimo massimo ricerca approfondita non possa che prevedere fin dal principio stream segregation, «Journal of Exp. Psychology: Human Perception and
numero di suoni 2 - un approccio multidisciplinare. Se infatti, le figure dell’inter- Performance»,vol. IX, 637–651.
prete e dell’analista sono imprescindibili per una corretta HARNONCOURT N. (1984), Der musikalische Dialog. Residenz Verlag, Salzburg.
durata assoluta circa 4-5 sec. -
impostazione della ricerca e per l’interpretazione dei risultati, HURON D.-ROYAL M. (1996), What is Melodic Accent? Converging Evidence
divisibilità 2 sottosegmenti 3 sottosegmenti ancora una volta, la difficoltà di controllare e valutare le varia- from Musical Practice, «Music Perception», vol. XIII/4, 489–516.
discontinuità/continuità sul suono iniziale e finale - bili sperimentali, e l’influenza delle abilità e delle conoscenze JOLIVET H. (1978), Avec André Jolivet, Flammarion, Paris.
di ciascun ascoltatore chiamano in causa la competenza e gli NOORDEN LEON P.A.S. VAN (1975), Temporal Coherence in the Perception of
Tab 2. Criteri di raggruppamento utilizzati dal MGSM strumenti d’indagine propri della psicologia sperimentale. Tone Sequences, Ph.D. Diss., The Institute of Perception Research, Eindhoven.
PATTERSON B. (1974), Musical dynamics, «Scientific American», vol. XXXI,
sostanzialmente differenti tra loro. Ciò avviene perché in come ad esempio quello di Tenney e Polansky [1980], non Pubblicato su Rivista di Analisi e Teoria Musicale, a cura di 78–95.
Schulz il respiro è sufficientemente breve da non superare il pretenda di raggiungere risultati univoci validi per tutti, ma Susanna Pasticci, Anno 2003/2, pp.62-85. P OVEL D.J.-E SSENS P. (1985), Perception of temporal patterns , «Music
valore di soglia proposto dal modello, (inoltre l’interruzione proponga una rosa di possibilità. Perception», vol. II/2, 411–480.
della durata del suono sembrerebbe quasi compensata da una Ogni interpretazione infatti non è né corretta né scorretta in ERRATA CORRIGE. Nella prima parte dell’aricolo, pubbli- P OVEL D.J. (1981), Internal representation of simple temporal patterns ,
continuità di altezza). In questo caso (vedi fig. 6b) il MGSM è assoluto; la prassi esecutiva si evolve nel tempo, con il mutare cato sul n. 64 di Syrinx, la tabella di pag. 17 “Durata” è stata «Journal of Experimental Psychology: Human Perception and Performance»,
utile a rendere consapevoli del fatto che tra le due ipotesi delle condizioni storiche e culturali, con l’accumularsi delle erroneamente sostituita con la tabella “Profilo”. vol. VII, 3–18.
(assenza di respiro = assenza di discontinuità, respiro = conoscenze pregresse, nonché con l’evolversi degli strumenti TEKMAN H.G. (1998), Effects of Melodic Accents on Perception of Intensity,
discontinuità), esistono soluzioni intermedie che possono musicali e, non ultimo con il mutare dei gusti del pubblico. In «Music Perception», vol. XV, 391–401.
determinare sfumature interpretative diverse, arrichendo le fin dei conti questa evoluzione e variabilità delle possibilità ese- RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI TENNEY J.-POLANSKY L. (1980), Temporal Gestalt perception in music, «Journal
possibilità esecutive. L’analisi tramite il modello induce cutive è da considerarsi come una straordinaria risorsa e un BEVER T.G.-CHIARELLO R. J. (1974), Cerebral dominance in musicians and non of Music Theory», vol. XXIV/2, 205–241.
anche un’altra riflessione: sebbene in apparenza l’interpreta- continuo arricchimento musicale: l’inesausta «ricreazione» della musicians, «Science», vol. CLXXXV, 537–539. THOMASSEN J. (1982), Melodic accent: experiments and a tentative model,
zione di Schulz sia più vicina a quella di Gazzelloni (entram- musica, anche dei secoli passati, da parte degli interpreti, unita CADOZ C. (1991), Timbre et causalité, in Le Timbre métaphore pour la com- «Journal of the Acoustical Society of America», vol. LXXI, 1596–1605.
bi respirano nello stesso punto), nelle intenzioni musicali al fatto di essere studiata anche a livello storico e teorico, e di position a cura di J.B Barrière, Christian Bourgois/IRCAM, Paris
essa è più vicina a quella di Curinga, in quanto entrambe essere ascoltata, è ciò che la mantiene viva e presente. CIFARIELLO CIARDI F. (1998), Know e Remember responses con frammenti DISCOGRAFIA
tendono a non determinare una discontinuità. Se il MGSM si dimostra perciò uno strumento utile per l’ese- melodici tonali, non tonali, salienti e non salienti: relazione sulle caratteristi- FABBRICIANI R., Flute XX, Arts CD-47167-2.
Se ora analizziamo la questione relativa al respiro di b. 25 cutore e per il didatta, è vero anche che esso si pone consa- che degli stimoli e sulla loro realizzazione tecnica, Rapporto Interno, Econa. GAZZELLONI S., Il mio amico flauto, RCA-Victor 74321-13149-2.
alla luce di queste considerazioni possiamo notare come in pevolmente delle limitazioni. Ad esempio la scelta e la modu- Roma. LARRIEU M., Your flute favourites, Denon 28CO-1194
definitiva la sapienza interpretativa dell’esecutore abbia lazione delle dinamiche, così come lo sfruttamento delle CIFARIELLO CIARDI F. (2000), Discontinuity Amplification in melodic perception, SCHULZ W., Debussy: Chansons de Bilitis, Deutsche Grammophon CD-
ovviato brillantemente ad un problema tecnico derivate da risorse timbriche dello strumento, fattori al momento non in Proceedings of the Sixth International Conference on Music Perception and 429738-2.
una limitazione fisica: Moyse, a causa di un problema di rilevati dal modello, sono tra gli aspetti più immediatamente Cognition a cura di C. Woods, G. Luck, R. Brochard, F. Seddon e J.A.
respirazione contratto nella fanciullezza, segnò in partitura evidenti di qualunque esecuzione, anche a livello di ascolta- Sloboda, Keele University, Keele.
una cesura che Debussy disapprovava, in un punto però tori «non esperti». Un’integrazione della dinamica fra le CIFARIELLO CIARDI F. (2003), Appunti per un modello generale di segmenta- NOTE
dove le conseguenze negative potevano essere per così dire dimensioni considerate dal modello rimane auspicabile zione melodica, Rivista di Analisi e Teoria Musicale, VIII, n. 1 pp. 77-112.
limitate, a patto che il respiro fosse preso velocemente. nonostante le intrinseche difficoltà di misurazione della C OWAN N. (1984), On short and long auditory stores , «Psychological 1 La prima parte di questo articolo è stata pubblicata su Syrinx n. 64. A Fabio
risposta soggettiva alle variazioni dinamiche sia dell’interpre- Bulletin», vol. XCVI/2, 341–370. Cifariello Ciardi si deve la seconda parte ( Continuità, discontinuità,
te che dell’ascoltatore [Patterson, 1974]. Nel caso del timbro, CURINGA L. (2002), Percorsi paralleli: contributi storico-documentari e analiti- segmentazione), a Luisa Curinga la terza (Segmentazione e interpretazione: alcu-
alle difficoltà di misurazione della risposta soggettiva si ci per l’interpretazione di Syrinx di Claude Debussy, Rivista di Analisi e Teoria ne considerazioni). Introduzione e Conclusioni sono state scritte in collaborazione.
4. Conclusioni aggiunge la difficoltà di definire con precisione e chiarezza lo Musicale, VIII n. 1, pp. 125-145; versione online pubblicata, anche in ingle- 2 André Jolivet, citato in Hilda Jolivet, Avec André Jolivet, Flammarion, Paris,
stesso concetto di timbro. Pressoché tutti gli analisti che si se, con esempi audio, su Analitica, Rivista online di Studi Musicali, Vol. 2, n. 1978, pag. 44.
Alla luce di quanto illustrato nella seconda parte del lavoro, sono occupati di Syrinx sono concordi nell’assegnare al tim- 2 (dicembre 2001), al sito www3.muspe.unibo.it:8080/gatm/ITA/index.htm. 3 Tale scelta esecutiva è motivata dalla testimonianza fornita dal flautista Moyse,
emerge chiaramente come le ipotesi di segmentazione otte- bro un peso determinante nella costruzione del pezzo pur DAMIANI A., CIFARIELLO CIARDI F., OLIVETTI BELARDINELLI M. (2003), Influenza di curatore della prima edizione, che ammise in seguito di aver segnato quel respiro
nute con l’analisi tramite il MGSM possano essere di aiuto senza riuscire a definirlo e ad utilizzarlo come parametro Tonalità e Salienza sul riconoscimento di melodie in età evolutiva, Rivista di per sue esigenze personali, nonostante la disapprovazione di Debussy.
non solo per l’analista, ma anche per l’interprete e per il nell’analisi. A questo proposito è necessario ricordare che il Analisi e Teoria Musicale, VIII, n.1 pp. 113-124. 4 Su questi argomenti confrontare Curinga 2002, 128.
didatta. Esse infatti possono confortare un esecutore che, tro- termine timbro rimanda al risultato di una sintesi cognitiva DELIEGE I. (1987), Grouping conditions in listening to music: an approach to 5 L’ipotesi che qui si prospetta, è che possa esistere una gerarchia, a livello per-
vandosi nella condizioni di effettuare precise scelte, voglia “estrema”, una risposta funzionale al nostro adattamento Lerdahl e Jackendoff’s grouping preference rule, «Music Perception», vol. IV, cettivo, tra i vari tipi di parametri che producono discontinuità. Nel MGSM viene
acquisire consapevolezza di ciò che suona e magari avere una attraverso la quale cerchiamo di orientarci fra le complesse e 325–360. rilevata la discontinuità per i tre parametri presi in esame (altezza, durata, profilo
conferma teorica alle proprie intuizioni, oppure coadiuvare il rapidissime interazioni tra parametri che caratterizzano la DOWLING W.J. HARWOOD D.L. (1986), Music Cognition, Academic Press, New melodico). L’informazione di discontinuità che l’ascoltatore percepisce può essere
didatta che abbia necessità di spiegare un determinato fraseg- quasi totalità dei suoni che ci circondano [Cadoz, 1991]. La York NY. considerata come la sommatoria tra le tre informazioni di discontinuità considera-
gio. Dal punto di vista di un esecutore è infatti interessante strada per comprendere il ruolo del timbro nella segmenta- DRAKE C. (1998), Psychological processes involved in the Temporal organiza- te dal MGSM. Se in un punto si hanno tutte e tre le discontinuità «forti» (x),
sottolineare come il MGSM, differentemente da altri modelli zione è lunga e complessa: da principio occorre valutare, tion of complex auditory sequences: universal and acquired processes, «Music l’ascoltatore percepirà la massima discontinuità.

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