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“Anna Frank la mia migliore amica”, parti di Francesco Abbonante e Daniele Varletta.

Siamo nei campi di concentramento, sta suonando l’allarme antiaereo, le donne e Hannah vengono
portate nel loro capanno al sicuro guidate dalla signora Eva. Una donna è rimasta indietro ma riescono a
salvarla.

All’interno del capanno

Signora Eva : *parole in ebreo, probabile richiamo al lavoro per le donne*.

Le donne tornano ai loro posti di lavoro

Gabi: Ho tanta sete

Hannah si appresta anche lei ad aiutare nel lavoro, nel sottofondo le donne cantano mentre lavorano il
cuoio. Mentre Hannah lavora, per sbaglio si taglia il dito, nel frattempo i rumori degli aerei si fanno
sempre più forti. Hannah vede dalla finestra un soldato tedesco con un pastore tedesco che camminano.
Si dirige(Hannah) verso la porta per uscire ma viene fermata.

Signora Eva: Hannah! *altre parole in ebreo probabile richiamo al lavoro*

Hannah: Sto troppo male. Devo andare in bagno.

Signora Eva: *muove la testa in segno di no*

Mamma di Gabi: Tutti partecipare, anche tu.

Hannah torna a lavoro, le donne continuano sempre a cantare nel frattempo. L’unica che non canta è
Hannah, ma viene convinta dalla signora Eva ad iniziare lei un nuovo ritornello

Hannah(nella sua mente):Cosa farebbe Anne?

Inizia a cantare.

Hannah: oh, oh, come sono felice.

Donne in coro: oh, oh come sono felice.

Hannah: Anne, sto arrivando.

Donne in coro: Anne, sto arrivando

Hannah: Oh,oh, sono un brutto mostro *ride sotto i baffi*

Donne in coro: Oh,oh, sono un brutto mostro

Hannah continua a cantare, intonando note mentre le donne in coro la seguono.

Cambio di scena, ricordo di Hannah con Anne. Le due stanno girando per la stanza saltellando.

Anne: Andiamo in Svizzera!

Hannah: Andremo a sciare in Svizzera!

Anne e Hannah insieme: In Svizzera! In Svizzera! In Svizzera!


Le due esauste per aver girato nella stanza decidono di sedersi, ma Hannah sbadata fa cadere un mobile
con all’interno delle tazzine.

Hannah: E adesso?*impaurita*

Anne: *sghignazza in sottofondo*

Si apre la porta entra il padre di Anne.

Anne: Papà? Hannah si chiedeva cosa significasse “jo fi de fi de fo”.

Hannah: Si.. E Anne si chiedeva quando giocheremo di nuovo a nascondino.

Padre di Anne: Si,ecco, dunque…..La prossima volta

Anne: Quello che dici sempre, quando sarà

Padre di Anne: perché sei lì impalata? ( riferendosi ad Hannah che copre il mobile caduto)

Anne: E quando Andremo in Svizzera?

Padre di Anne: Appena ci sarà possibile.

Anne: E che cosa ci fai qui

Padre di Anne: Credevo d’aver sentito qualcosa.

Anne: Oh, tu l’hai sentito?( riferendosi ad Hannah)

Hannah: Chi?

Anne: Tu!

Hannah: Io?

Anne: No, Alfred. ( riferendosi in modo ironico)

Il padre esce dalla stanza. Anne si accerta che se ne sia andato.

Anne: Ultimamente papà si comporta in modo strano.. Non sembra più lo stesso.

Il padre torna nella stanza

Padre di Anne: Anne!

Anne: Si?

Padre di Anne: Devo tornare a casa a prendere una cosa. Non aprire, se suonano il campanello. Tanto
nessuno passa di domenica… e non usare neanche il telefono

Anne: (rispondendo ironicamente) Si papà, gli ebrei non possono usare il teleeefono e nemmeno…

Padre di Annne: Non andare nemmeno al nascondiglio. Hai capito bene?

Anne: Quale nascondiglio?

Padre di Anne: Anne, basta giochi. Dico sul serio.(Anne sghignazza e perde lo sguardo dal padre).

Padre di Anne: Anne guardami, guardami.

Anne: Si papà. E non sbirceremo neanche dalla finestra, non preoccuparti.( ride guardando verso Hannah)
Padre di Anne: Hanneli, dai un’occhiata a questa bambina?

Il padre si mette il cappello ed esce dall’abitazione. Anne dalla finestra si accerta che il padre se ne stia
andando, e lo vede su una bici per la sua direzione.

Anne: Dai, facciamo qualche telefonata. ( prende l’elenco telefonico)

Mette il numero fingendo di star chiamando la casa di Alfred, il ragazzo che piace ad Hannah.

Sig Jansen: Pronto? Parla la signora Jansen

Anne: Salve signora. Sono Anne, potrei parlare con Alfred perfavore?

Hannah: Anne *preoccupata* ( si avvicina ad Anne nel tentativo di attaccare la chiamata)

Anne: ( fa finta di parlare con Alfred). Ciao Alfred, sono Anne. Mi chiedevo se ti andrebbe di uscire con
Hannah? ( Hannah gli prende il telefono da mano)

Anne: Perché Hannah vorrebbe baciarti con la lingua( strattonando il telefono con Hannah)

Hannah: (dopo aver preso il telefono). Alfred?

Sig Jansen: Qui non vive nessun Aldred, chi parla? Pronto?

Hannah: ( mette giù il telefono e da un piccola spinta ad Anne mentre ride)

Cambio di scena, torniamo nel presente con Hannah nei campi di concentramento. La signora Eva sta
distribuendo il cibo a tutte le donne. Va verso Hannah per dargli il cibo ma vede qualcosa nella sua
giacca.

Signora Eva: *parla in ebreo, riferendosi a cosa avesse nella giacca*

Hannah: ( caccia dalla giacca il pupazzo di Gabi)

Gabi: Kenichel! ( bambina felice, va verso Hannah prende il pupazzo e saltella verso la madre)

Madre di Gabi: Di, “ Grazie Hannah”

Gabi: Grazie mille Hannah( si avvicina verso di lei e gli da un abbraccio)

La signora Eva prende il pupazzo di Gabi, rimproverando Hannah per averlo ripreso da terra vicino alle
guardie. Dopo averla rimproverata la incita a mangiare.

Hannah: Va tutto bene(posa il piatto di cibo vuoto), Ho già finito. ( Si alza, e va verso l’uscita)

La signora Eva mette il pupazzo di Gabi nella giacca. Hannah va a prendere un secchio d’acqua, e di
proposito fa cadere dell’acqua addosso alla signora Eva. Sghignazza e va verso la porta.

Madre di Gabi: Hannah!

Hannah si gira

Madre di Gabi: La signora Eva vuole rivedere i bambini, i suoi bambini, ha salvato delle vite. A casa, ha
salvato me, mia vita e di altri. Ecco perché rispettare la signora. Molto rispetto per la signora Eva Te ne vai
domani. Scambio, hai tuo padre, hai Gabi, noi no..Io no.. Più rispetto per la signora.

Anne, dispiaciuta per il rimprovero, va fuori col secchio d’acqua. Fuori piove a dirotto, i soldati corrono
sotto la pioggia per mettersi al riparo. Hannah si accerta di non essere vista da nessuno per avvicinarsi
verso il confine dei due campi, per parlare con Anne che si trova nell’altro campo. Posa i secchi e corre
verso il muro del confine.

Hannah: Anne, ehy, Anne..

Donna sconosciuta dall’altra parte del muro: Hai del cibo?*tossisce*

Hannah: C’è nessuno?

Donna sconosciuta: Mi senti?

Hannah: Anne? Anne sei tu?

Donna sconosciuta: No, io non sono Anne. Cerchi Anne?

Hannah: Si.. Anne Frank

Donna sconosciuta: *tossisce*. Anne frank?

Hannah: Anne parla molto. È probabilmente la più chiassosa tra voi. Ha anche una sorella, Margot. Con
degli occhiali rotondi. Anne ha dei bei capelli neri..

Donna sconosciuta: Capelli? Voi avete i capelli?

Hannah: Sì

Donna sconosciuta: Qualcos’altro? *tossisce*

Hannah: Se Anne è lì potete dirle che tornerò qui stasera? Va bene?

Donna sconosciuta: La cercherò

Hannah: Domani mattina me ne vado. Ok? ( la donna non risponde).

Hannah: Ci sei ancora?

Cambio di scena, ricordo del passato. Anne sta mettendo del rossetto ad Hannah. Le due ridono e si
guardano allo specchio.

Anne: Tu vuoi dieci figli vero?

Hannah: Voglio fare l’infermiera

Anne: Ma non sopporti il sangue

Hannah. Mi ci abituerò, e non tutti i pazienti sanguinano

Anne: Ma quando avrai il tuo primo figlio, farai la vita di tua madre.( continua a mettere il rossetto ad
Hannah)

Hannah: E tu cosa vuoi diventare? Una grande attrice? Una scrittrice?

Anne: Io voglio..esplorare il vasto mondo. Perché non vieni con me.

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