Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
La parola nazione deriva dal latino natio, ossia “nascita”: è l’insieme di individui legati da comuni tradizioni,
un unico territorio e dalla stessa lingua e religione. L’ideale nazionale dell’800 aveva spinto molti popoli a
lottare per la propria indipendenza politica, da questa radice era nato il sentimento nazionale, il
patriottismo. Adesso nel 900 questo ideale divenne nazionalismo e costituiva una tradizione aggressiva: si
passò all’idea della superiorità della propria nazione su tutte le altre e per raggiungerla si ricorse anche alla
guerra e violenza. Proprio la diffusione di queste idee sarebbero state la causa dello scoppio della Prima
guerra mondiale.
I governi furono molto attivi per accrescere il proprio potenziale militare, alleando la politica con
l’industria: i governi perseguivano una politica di potenza e quindi aveva necessità di rafforzare l’esercito,
perciò garantiva ricche commesse all’industria, mentre quest’ultima premeva sul governo affinchè
alimentasse una politica estera aggressiva e si rafforzasse l’apparato militare.
Risultato: crescita degli arsenali e capacità distruttiva degli eserciti, attuazione di politiche sempre più
bellicose verso gli altri Stati.
Questi timori indussero queste due potenze ad allearsi nell’Intesa cordiale del 1904, alla quale fu coinvolta
anche la Russia: nacque così la Triplice Intesa.
La Germania rafforzò la Triplice Alleanza, che sin dal 1882 la legava con Austria e Italia: l’Italia covava un
forte risentimento nei confronti dell’Austria, nemica durante il Risorgimento.
I due schieramenti si fronteggiavano con ostilità e la scintilla che incendiò il continente giunse dai
Balcani.