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Il sistema degli stati e unISTITUZIONE STORICA lhanno creato cer popoli in un det periodo storico E
UNORGANIZZAZIONE SOCIALE. b
Non sempre i popoli hanno vissuto in STATI SOVRANI; essi hanno organizzato la vita politica in modi
differenti e alcuni modi di organizzare la vita politica sono stati via via abbandonati : CITTA-STATO,
FEUDALESIMO, COLONIALISMO
Stati sovrani non si sono formati PRIMA DEL XVI SECOLO, qnd essi comparvero per la prima volta
nellEUROPA OCCIDENTALE. Questo sistema si poi diffuso progressivamente. LERA DELLO STATO
SOVRANO COINCIDE CON LERA MODERNA, sistema degli stati e modernit sono correlati sul piano storico :
la tendenza allagglomerazione di stati territoriali si manifest in europa allinizio dellera moderna. Lo stato
sovrano nato in EUROPA e si poi diffuso in america settentrionale (fine del 18 secolo) e allamerica
meridionale (inizi del 19 secolo)
LORIGINE STORICA DELLO RELAZIONI INTERNAZIONALI = affonda le radici in EPOCHE REMOTE. Su di essa
possiamo SOLO FARE CONGETTURE in linea conce uale, ci avvenne quando gli individui si insediarono
sul territorio , dando vita a comunit politiche separate (i primi esempi risalgono a 5000 anni fa). Ciascun
gruppo dovette fronteggiare il problema di COESISTERE CON GRUPPI VICINI , ma il pi delle volte la
VICINANZA COMPORTAVA : rispetto reciproco, cooperazione, commerci, dialogo RELAZIONI AMICHEVOLI
E PACIFICHE infa la DIPLOMAZIA ha radici an che.
Le relazioni tra GRUPPI POLITICI INDIPENDENTI rappresentano il PROBLEMA CONTRALE DELLE RELAZIONI
INTERNAZIONALI. Queste relazioni ci consentono di formulare una definizione di <<sistema degli stati>> :
complesso delle relazioni tra raggruppamento umani politicamente organizzati che occupano territori
distinti, non sono soggetti a alcun potere superiore ed esercitano un certo grado di indipendenza luno
rispetto allaltro. Le RI sono RELAZIONI TRA GRUPPI INDIPENDENTI CHE PRESENTANO QUESTE
CARATTERISTICHE.
Il primo esempio storico di un sistema di stati quella dellANTICA GRECIA (chiamato Ellade) composta
da numerose citt-stato. La grecia antica era un SISTEMA DI CITTA-STATO atene era la pi grande, poi vi
era Sparto, Corinto ed altre. Le relazioni che intrattenevano erano prive della diplomazia e non erano
regolate dal diritto internazionale. Il SISTEMA DI STATI DELLELLADE si basava su : lingua e una comune
religione. Il sistema greco di citta-stato fu DISTRUTTO DA POTENTI IMPERO CONFINANTI e i GRECI FURONO
POI ASSOGGETTATI DALLIMPERO ROMANO. I Romani edificarono un immenso impero e nei confronti delle
tante comunit politiche residenti presenti nelle zone occupate adottarono una POLITICA DI
ASSOGGETTAMENTO. Esse quindi potevano decidere se essere sottomesse a Roma oppure ribellarsi. Con il
tempo. Le COMUNITA RESIDENTI ALLA PERIFERIADELLIMPERO cominciarono a ribellarsi lesercito
romano cominci a ritirarsi e la citt di Roma fu invasa e danneggiata dai barbari. Limpero romani cos
scomparve dalla scena.
LIMPERO = modalit di organizzazione politica che gradualmente emerse nellEUROPA CRISTIANA e che
prevalse per molto dopo la caduta dellimpero romano. I successori di Roma in EUROPA furono IMPERI :
Ai confini di questi due imperi, esistevano altri sistemi politici e imperi : nellafrica settentrionale e in medio
oriente si era propagata la CIVILTA ISLAMICA (nata nel VII secolo). Poi cera lIMPERO CINESE che
sopravvisse per 4000 anni fino allinizio del XX secolo. Nel Medioevo per i contatti tra i vari imperi erano
SPORADICI : comunicazioni lente, trasporti difficoltosi. Quindi gli impero erano MONDI A SE STANTI.
E LECITO PARLARE DI RELAZIONI INTERNAZIONALI NELLEUROPA OCCIDENTALE DURANTE IL MEDIOEVO?
Con difficolt perch nel medioevo vi erano imperi e non sistemi di stati. Di stati ne esistevano ma NON
ERANO SOVRANI O INDIPENDENTI non vi erano territori deni da conni. Il potere era organizzato su
basi religiose e politiche : il PAPA e lIMPERATORE erano ai vertici di due gerarchie , una religiosa e una
politica. Durante il medioevo vi furono anche DISORDINI, CONFLITTI E VIOLENZE a causa di mancanza di
chiare linee di organizzazione e controllo politico territoriale. I re non controllavano la guerra, ma la
capacit di fare guerra appartenevano ai cavalieri armati e i loro capi che combattevano talvolta per il papa
o per limperatore o per il re. Non esisteva ununica organizzazione politica che si occupasse dei valori
connessi con la statualit sovrana, ma a essi badavano organizzazioni differenti.
Quale fu la conseguenza del passaggio dal medioevo allera moderna? SI CONSOLIDO LA SALVAGUARDIA DI
QUESTI VALORI NELLAMBITO DI UNUNICA ORGANIZZAZIONE SOCIALE UNIFICATA E INDIPENDENTE : lo
STATO SOVRANO. Potere e autorit si concentrarono in un unico punto : il RE E IL SUO GOVERNO. Il re ora
governava un territorio chiuso da confini , difesi dalle interferenze esterne. Il re esercitava lautorit
suprema su tutto il popolo del regno questo segna lAVVENTO DELLERA MODERNA. Il re divenne lunico
centro di potere.
Successivamente molti re cominciarono a guardare OLTRE I PROPRI CONFINI CON LAMBIZIONE DI
ESPANDERE I PROPRI TERRITORI. Avvennero cos delle RIVALITA INTERNAZIONALI CHE SPESSO
SFOCIARONO IN GUERRE / AMPLIAMENTO DI PAESI A SPESE DI ALTRI. La guerra divent unistituzione
internazionale chiave per la risoluzione dei conflitti tra stati sovrani.
Dunque, il CAMBIAMENTO POLITICO CHE DENOTA IL PASSAGGIO ALLERA MODERNA E STATO LA
COSTRUZIONE DI STATI TERRITORIALMENTE INDIPENDENTI lo stato si approprio del territorio e della
popolazione residente in quel territorio e la trasform in sudditi, poi in cittadini. Il territorio ora
DELIMINATO, UNIFICATO, CENTRALIZZATO sotto un governo sovrano.
Levento che segno la FINE DEL MEDIOEVO e LINIZIO DEL MODERNO SISTEMA DI INTERNAZIONALE viene
identificato con la GUERRA DEI TRENTANNI (1618-48) E CON LA PACE DI VESTFALIA che la concluse.
Caratteristiche del NUOVO SISTEMA DEGLI STATI:
Questo riconoscimento non si estendeva al di fuori del SISTEMA DEGLI STATI EUROPEO i sistemi
politici non europei non facevano parte del sistema degli stati xch ritenuto inferiori sotto il profilo
politico e furono subordinati al dominio imperiale europeo.
Le relazioni fra gli stati europei non erano soggette a diritto internazionale e alla diplomazia
Fra gli stati esisteva un equilibrio di potere volto a impedire che qualsiasi di essi facesse saltare lo
status quo tentando di conseguire una posizione egemonica.
gli stati europei strinsero alleanze di comodo con sistemi politici non europei
gli stati europei conquistarono e colonizzarono quei sistemi politici non occidentali e li
trasformarono in componenti subalterne dei rispettivi imperi
quei lontani imperi divennero una fonte di ricchezza e di potenza per molti secoli.
Lo sviluppo deuropa si bas sul controllo di vasti territori fuori dalleuropa e sullo sfruttamento delle loro
risorse naturali e umane.
Per tutta la fase dellimperialismo occidentale non si manifest mai alcun interesse di incorporare i
sistemi politici non occidentali nel sistema degli stati su una base di pari sovranit (ci avvenne
dopo la 2GM)
Prima fase della GLOBALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEGLI STATI = si svilupp mediante laccorpamento di stati
non occidentali che loccidentale non riusciva a colonizzare. I paesi che sfuggirono alla colonizzazione
furono obbligati ad accettare le regole del sistema degli stati occidentale.
La seconda fase della globalizzazione del sistema degli stati ebbe luogo per effetto delle RIVOLTE
ANTICOLONIALI ATTUATE DA SUDDITI COLONIALI DEGLI IMPERI COLONIALI.
La fase finale della globalizzazione del sistema degli stati fu segnata dalla dissoluzione dellURSS e dalla
simultanea disgregazione della Jugoslavia e della Cecoslovacchia alla fine della guerra fredda. Alla fine del
XX secolo gli stati membri delONU erano quasi 200.
NORMAN ANGELL (liberale) nel 1909 pubblic la grande illusione lillusione di mol sta s ancora
convinti che la guerra abbia scopi utili e che il successo in guerra arrechi benefici al vincitore.
Il RAGIONAMENTO DI WILSON E ANGELL si basa sulla concezione liberale degli individui e societ umana :
gli individui sono razionali , quando applicano la razionalit alle RI possono creare organizzazioni destinate a
operare a vantaggio di tutti. LOPINIONE PUBBLICA E UNA FORZA COSTRUTTIVA = esponendo ogni
trattativa al vaglio del pubblico giudizio si otterranno accordi intelligenti ed equi.
PERCHE ALLORA SI ETICHETTANO QUESTE IDEE CON LESPRESSIONE <<LIBERALISMO UTOPICO>>? Per
colpa degli sviluppi storici negli anni 20 e 30 ; la democrazia liberale sub duri colpi con AVVENTO DELLA
DITTATURA NAZIFASCISTA IN ITALIA, GERMANIA, SPAGNA e lautoritarismo si rafforz in molti stati nuovi
delleuropa centrale/orientale che avrebbero dovuto diventare delle democrazie. Contrariamente alle
speranze di Wilson non si verific una diffusione della democrazia, anzi accadde il contrario.
IL REALISMO E LA CRISI DEGLI ANNI VENTI
Lidealismo liberale non era lo strumento teorico adatto per governare le RI negli anni 30, e gli studiosi
delle RI cominciarono a parlare il classico linguaggio realista di TUCIDIDE, MACHIAVELLI E HOBBES. La critica
pi esaustiva allidealismo liberale fu quella formulata dallinglese Carr contestava ai liberali il pensiero
liberale secondo cui le relazioni internazionale si basavano su unarmonica coesistenza di interessi tra valori
e individui. CARR : tra paesi e individui ESISTONO MOLTI CONFLITTI DINTERESSE. Alcuni paesi e individui
stanno meglio di altri essi difenderanno la loro posizione privilegiata i non abbien invece, vorranno
rovesciare questa situazione le RI riguardano la lo a tra ques interessi coni uali. Le RI allora
riguardano pi il CONFLITTO CHE LA COOPERAZIONE. Carr = definisce la sua teoria realista e laltra
utopica
HANS J. MORGENTHAU = port il realismo in USA con gran successo. Alla base delle RI c la natura umana ,
gli individui sono egoisti / desiderosi di potere il loro comportamento tende a essere aggressivo. Verso
gli anni 30 vi erano prove a sostegno di ci (germania di hitler, italia di mussilini, giappone imperiale).
PERCHE LE RI DOVREBBERO ESSERE EGOISTICHE ED AGGRESSIVE?
Einsten scrisse a freud che ci deve essere una propensione umana per lodio e la distruzione
Freud conferm che tale impulso aggressivo esiste ed difficile tenerlo a bada.
Seconda spiegazione : RELIGIONE CRISTIANA ; secondo la Bibbia gli individui hanno dentro s il
peccato originale e la tendenza al male da quando adamo e eva furono cacciati dal paradiso
terreste. Il primo omicidio nella storia fu commesso da caino che uccise il fratello abele per invidia
la natura umana semplicemente malvagia.
Altro fondamento della CONCEZIONE REALISTA riguarda la natura delle RI = la politica internazionale una
lotta per il potere, la finalit sempre il potere. Non esiste alcun governo mondiale, ma c un sistema di
stati sovrani e armati che si fronteggiano la poli ca mondiale unanarchia internazionale. Cos
essenziale mantenere un efficace EQUILIBRIO DI POTERE per preservare la pace e prevenire la guerra .
Terza componente : VISIONE CICLICA DELLA STORIA il realismo pone accento sulla CONTINUITA E
RIPETIZIONE , ogni nuova generazione commetter gli stessi tipi di errori delle generazioni precedenti.
LA VOCE DEL BEHAVIORISMO NELLE RI
SECONDO DIBATTITO NELLE RI = riguarda la METODOLOGIA. Dopo la 2GM limportanza della disciplina
accademica delle RI crebbe, specialmente in USA dove ENTI GOVERNATIVI / FONDAZIONI PRIVATE
supportarono ricerche scientifiche nel campo delle RI. Quel supporto fece nascere una nuova generazione
di studiosi di RI i quali adottavano un approccio metodologico. Questa nuova metodologia si sforzava di
essere scientifica gli studiosi si scienze naturali riescono a formulare LEGGI OBIETTIVE E VERIFICABILI X
SPIEGARE IL MONDO FISICO lambizione dei BEHAVIRISTI fare altrettanto per il mondo delle RI.
Raccoglieranno dati empirici sulle RI da usare poi a scopi di misurazione, classificazione, generalizzazione, e
validazione delle ipotesi. Cosa interessa al behaviorismo? FATTI OSSERVABILI / DATI MISURABILI /
RACCOLTA DI DATI. Per essi, i fatti sono dai valori i valori infa sono si possono spiegare
scientificamente.
LAPPROCCIO TRADIZIONALE e molto diverso dallAPPROCCIO BEHAVIORISTA :
APPROCCIO TRADIZIONALE = approccio olistico, interpreta le RI come componente del mondo
umano e cerca di comprenderlo in un modo umanistico studiandolo dallinterno. Per studiare le RI
secondo qst approccio, lo studioso deve conoscere la storia e la diplomazia, il diritto internazionale
e la teoria politica dello stato sovrano.
Per il BEHAVIORISMO non c spazio per letica perch essa comprende VALORI e i valori non
possono essere studiate scientificamente.
Il realismo ha prevalso nel primo grande dibattito e quindi rimase lapproccio dominante nelle RI. Durante
gli ANNI 50, 60, 70 gran parte delle RI riguard SCAMBI COMMERCIALI, INVESTIMENTI, VIAGGI ,
COMUNICAZIONI su queste RELAZIONI si bas un nuovo tentativo dei liberali di formulare una teoria
alternativa al pensiero realista, CHE EVITASSE GLI ECCESSI UTOPICI DEL VECCHIO LIBERALISMO il cd
neoliberalismo:
Idea del progresso e cambiamento , ma RIPUDIAVANO LIDEALISMO
Tentarono di formulare TEORIE e applicare METODI NUOVI CON CARATTERI SCIENTIFICI
anni 50 europa occidentale = processo di integrazione regionale , che stimol la riflessione dei
neoliberalisti. Termine <<integrazione>> = forma di cooperazione internazionale molto intensa. I primi
teorici dellintegrazione studiarono i modi in cui alcune attivit transfrontaliere impiegavano le parti
interessata a una cooperazione mutualmente vantaggiosa. Da questi sviluppi nacque il LIBERALISMO
SOCIOLOGICO = pone accento sullimpatto dellaumento di tali attivit transnazionali. I collegamenti che vi
nascono aiutano a creare valori e identit condivisi tra i popoli di stati diversi e aprono la strada a relazioni
pacifiche. Queste rendono la guerra sempre meno probabile
anni 70= alcuni studiosi svilupparono questo concetto , sostenendo che le relazioni tra stati occidentali
sono caratterizzati da COMPLETA INTERDIPENDENZA vi sono molte forme di connessione tra societ,
inclusi i legami transnazionali tra grandi imprese LIBERALISMO DELLINTERDIPENDENZA
quando si arriva a un ALTO GRADO DI INTERDIPENDENZA probabile che gli stati diano vita a ISTITUZIONI
INTERNAZIONALI che aiutano a risolvere problemi comuni. Queste istituzioni possono essere organizzazioni
internazionali come lUE LIBERALISMO ISTITUZIONALE
La quarta componente del neoliberalismo , il LIBERALISMO REPUBBLICANO , riprende un tema sviluppato
dal vecchi pensiero liberale : idea che le democrazie liberali promuovono la pace perch non scendono in
guerra luna con laltra . secondo Doyle la pace democratica poggia su 3 pilastri : la pacifica risoluzione
conflitti, valori condivisi, la cooperazione economica.
NEOREALISMO : BIPOLARISMO E CONTRAPPOSIZIONE
WALTZ tent una nuova via , proponendo una TEORIA REALISTA diversa dalla precedente, in quanto
inspirata alle ambizioni scientifiche del behaviorismo il NEOREALISMO. Waltz :
Si allontana dal realismo classico non si interessa delle ca del governare / del dilemma morale
della politica estera
Concentra lattenzione sulla STRUTTURA DEL SISTEMA INTERNZIONALE :1) waltz rileva che il
sistema internazionale unANARCHIA (non c un governo su scala mondiale). 2) il sistema
internazionale composto di unit simili (tutti gli stati svolgono analoghe funzioni di governo. Gli
stati si differenziano solo per la FORZA , che waltz chiama capacit relativa)
Sistema internazionale dopo la 2GM = dominato da due superpotenze USA e URSS sistema bipolare. Dal
crollo dellurss emerse un sistema diverso con altre grandi potenze ma solo una superpotenza, gli USA.
Waltz sottolinea alcuni punti : le grandi potenze tenderanno sempre a bilanciarsi. Inoltre, gli stati pi piccoli
e deboli tendono a allinearsi con le grandi potenze x preservare la propria autonomia per waltz gli sta
adottano POLITICHE DI POTENZA e di RICERCA DELLA SICUREZZA xch la struttura del sistema
internazionale li costringe a comportarsi cos.
Inoltre rifiutava ogni rigida distinzione tra un approccio realista e un approccio liberale allo studio
delle RI
Qst filone di pensiero detto <<scuola inglese>>, ma siccome i suoi esponenti di maggiore spicco erano
australiani, americani, canadesi, sudafricani, la chiameremo SOCIETA INTERNAZIONALE (SI). I due teorici
della SI sono
Martin Wight
Hedley Bull
I teorici SI:
Si focalizzano sul fattore FORZA nel sistema internazionale, sullo STATO e sul SISTEMA DEGLI STATI
maaaaaaaa, respingono il pensiero realista secondo cui la politica mondiale uno stato di natura
hobbesiano in cui non esistono norme internazionali.
Secondo i teorici SI : lo stato al tempo stesso uno STATO DI FORZA e uno STATO DI DIRITTO
forza e diritto sono importante nelle RI
Riconoscono limportanza degli individui ma considerano le organizzazioni intergovernative e nongovernative come aspetti marginali della politica mondiale i teorici SI quindi ridimensionano
limportanza delle RELAZIONI TRANSNAZIONALI.
I teorici SI non puntano a formulare e verificare ipotesi con lobiettivo di costruire leggi scientifiche
sulle RI, ma cercano di comprenderle e interpretarle assumendo un approccio pi storico e
filosofico
TERZO MONDO, sostenendo che leconomia capitalistica globale controllata dai ricchi stati capitalistici che
se ne servono x impoverire i paesi poveri. <<DIPENDENZA>> = concetto chiave dei neomarxisti i paesi del
terzo mondo non sono poveri xch sono arretrati, ma xch i paesi ricchi del primo mondo li hanno sospinti
in quella condizione.
I paesi terzo mondo sono soggetti allo SCAMBIO INEGUALE = devono vendere a buon mercato le loro
materie prime, e acquistare a caro prezzo i prodotti finiti di cui hanno bisogno. Per i paesi ricchi accade il
contrario: comprano a prezzi bassissimi e vendono a tantissimo. Qst situazione imposta ai paesi poveri.
WALLERSTEIN sostiene che qualche paese del terzo mondo possa salire nella gerarchia capitalistica globale
ma in cima non c posto per tutti.
VERSIONE LIBERALE DELLEPI = la prosperit umana potr essere realizzata grazie alla libera espansione
globale del capitalismo oltre i confini dello stato sovrano. I liberali si rifanno ad Adam Smith e altri liberali
classici, secondo i quali : liberi mercati, propriet privata e libert individuale sono i 3 fattori che possono
promuovere il PROGRESSO ECONOMICO PER TUTTE LE PARTI COINVOLTE.
NEOMARXISTI EPI = considerano il capitalismo
internazionale uno strumento , di cui i paesi
sviluppati si servono x sfruttare il terzo mondo.
REALISTI EPI = si rifanno al pensiero dalleconomista List e ritengono che lattivit economica dovrebbe
essere posta al servizio della costruzione di uno stato forte. La ricchezza prodotta dovrebbe essere
CONTROLLATA e GESTISTA dallo stato; questo approccio stato anche detto MERCANTILISMO per i
mercantilisti la creazione di ricchezza condizione necessaria per accrescere la forza di uno stato. La
produzione di ricchezza strumentale al perseguimento della sicurezza nazionale/benessere nazionale.
IL REALISMO
GLI ELEMENTI DEL REALISMO
Idee e ipotesi su cui si basa il realismo :
Visione pessimistica della natura umana
Convinzione che le RI sono conflittuali e che i conflitti internazionale sfociano in guerre
Alto valore attribuito alla sicurezza nazionale e alla sopravvivenza degli stati
Scetticismo in merito alla possibilit che nella politica internazionale possa verificarsi un processo
evolutivo analogo a quello che avviene nella politica interna
SECONDO I REALISTI : la natura umana caratterizzata dalla preoccupazione per il proprio benessere nel
quadro di relazioni reciproche competitive visione pessimistica che emerge nella teoria delle RI di
Margenthau. Tucidide, Machiavelli e Hobbes (e tutti i realisti classici) condividono questa opinione la
politica internazionale vista da essi come POLITICA DI POTENZA : perenne clima di rivalit, conflitti e
guerre tra gli stati.
La politica internazionale sinonimo di ANARCHIA INTERNAZIONALE = sistema senza nessuna autorit
sovrastante, senza nessun governo mondiale. Lo stato il protagonista nella politica mondiale, ma essi non
sono tutti uguali : quelli pi impo sono le grandi potenze che lottano tra loro per conquistare predominio e
sicurezza.
Valori che ispirano la dottrina realista : sicurezza nazionale e sopravvivenza dello stato. Stato pensato come
un protettore del proprio territorio, degli individui che vi abitano e dei loro particolari modi di vivere.
Lunica responsabilit degli statisti quella di PROMUOVERE E DIFENDERE LINTERESSE NAZIONALE (gli
accordi internazionali sono tutti provvisori e non esistono obblighi internazionali).
Distinzione tra REALISMO CLASSICO e REALISMO CONTEMPORANEO :
CLASSICO = quello degli approcci tradizionali alle RI che dominava il campo prima della rivoluzione
behaviorista degli anni 50/60. Concentra attenzione sui valori politici della sicurezza nazionale e
della sopravvivenza dello stato
CONTEMPORANEO = dottrina recente, concentra attenzione sul sistema internazionale. Origini
americane.
REALISMO CLASSICO
TUCIDIDE = le RI sono le contrapposizione e i conflitti inevitabili tra le antiche citt stato greche e tra Ellade
e i limitrofi imperi non grechi. Cerano poche grandi potenze e molte potenze pi piccole e questa
diseguaglianza era considerata inevitabile e naturale. Tutti gli stati devono adattarsi alla realt della forza
diseguale.
Le possibilit di scelta sono limitate per gli uomini di stati nella conduzione della politica estera. Tucidide
raccomanda unetica della cautela e della prudenza nella conduzione di ci in un mondo internazionale
caratterizzato da diseguaglianze , ridotte possibilit di scelta e presenza di pericoli.
Lungimiranza, prudenza, cautela, discernimento tra delle ca poli ca del realismo classico
MACHIAVELLI = la forza (il leone) e linganno (la volpe) strumenti della politica estera. Valore politico
supremo : libert nazionale (=indipendenza) ; responsabilit di chi governa = perseguire e difendere gli
interessi dello stato (=garantire la sopravvivenza) cos indispensabile la forza.
Il governante deve essere un leone, ma al tempo stesso volpe (astuzia e fermezza).
Presupposto del pensiero di machiavelli : il mondo un posto pericoloso ma anche pieno di opportunit; la
conduzione della politica estera unATTIVITA OPPORTUNISTICA o <<MACHIAVELLICA>> basata sul calcolo
della propria forza e dei propri interessi in quanto contrapposti a quelli di rivali.
Secondo M, chi governa lo stato non deve operare seguendo i principi delletica cristiana.
HOBBES E IL <<DILEMMA DELLA SICUREZZA>> = pensa che per capire la natura della vita politica bisogna
immaginarsi di vivere in una situazione naturale stato di natura. Per Hobbes lo stato di na ura si
caratterizza per un permanente stato di guerra (ogni uomo contro ogni altro uomo) stato di paura
perenne. Per arrivare a condizioni di vita civile bisogna creare e difendere lo STATO SOVRANO gli
individui devono collaborare e sottoscrivere un patto di sicurezza che garantisce lintegrit di ognuno. Ci
che li spinge a istituire lo stato sovrano la passione, non la ragione.
Questo atto per crea un altro stato di natura tra sta .. <<dilemma della sicurezza>> : non c la
possibilit di creare uno stato globale o un governo mondiale.
IL REALISMO NEOCLASSICO DI MORGENTHAU
Uomini e donne sono per natura animali politici nati x perseguire il potere e goderne i frutti ; la smania di
potere spinge gli individui a ricercare una posizione di vantaggio e uno spazio politico entro il quale vivere.
Lo spazio politico massimo lo STATO INDIPENDENTE.
Gli individui sono in conflitto tra di loro concezione della poli ca di potenza nocciolo del realismo di
Morgenthau, degli approcci realisti classici e neoclassici. Gli individui devono dispiegare le loro forze per
conquistare qst spazio politico il sistema degli sta conduce (a livello internazionale) allANARCHIA e al
CONFLITTO.
La lotta tra gli stati fa nascere il problema di giustificare il potere nelle relazioni umane : per egli ce una
moralit per la sfera privata e unaltra per la sfera pubblica. Riconosce limportante differenza tra sfera
pubblica e sfera privata e anche per i realisti classici tale differenza importante.
Per Morgenthau larte di governare si collega alla consapevolezza chge etica politica e etica privata sono
cose diverse; il segreto di unefficace attivit di governo : governare nel modo auspicato da Machiavelli e
difendere lo stato e linteresse nazionale raccomandato da Hobbes. Morgenthau compendia la sua teoria
RI in <<sei principi di realismo politico>>
o La politica inserita nella natura umana i cui tratti sono : egocentrismo, amor proprio, ricerca
tornaconto personale
o La politica una sfera autonoma che non si pu ridurre alleconomia o alletica
o Ricerca del tornaconto = tipica della condizione umana. La politica larena dove qst interessi si
confrontano e successivamente si scontrano degenerando in conflitti. La politica intern larena
dove si fronteggiano gli interessi conflittuali degli stati
o Etica delle RI = unetica politica o situazionale, diversa dalla morale privata
o Governare unattivit prudente e prosaica che si basa sulla consapevolezza dei limiti e delle
imperfezioni umane
SCHELLING E IL REALISMO STRATEGICO
Anni 50/60 = emersi nuovi approcci realisti. Realismo strategico = attenzioni sui processi decisionali della
politica estera. Qnd affronta questioni diplomatiche importanti, il leader di uno stato non pu far a meno di
ragionare strategicamente se vuole ottenere un successo. Considera la diplomazia unattivit razionalestrumentale che pu essere compresa con laiuto di un tipo di analisi logica la <<teoria dei giochi>>.
Concetti pi usati da Shelling = MINACCIA la sua analisi riguarda i modi in cui gli statisti possono
affrontare la minaccia e i pericoli di una guerra nucleare. Esempio di realismo strategico : chiedersi come
usare in modo intelligente la propria forza per indurre lavversario militare a fare ci che si ritiene
auspicabile e dal dissuaderlo dal fare ci che si ritiene deprecabile.
Per schelling la conduzione della politica estera STRUMENTALE cio libera da considerazioni di carattere
morale che cosa dobbiamo fare perch la nostra poli ca abbia successo? iden ca alcune mosse e
stratagemmi che possono promuovere la collaborazione ed evitare le guerre in un mondo conflittuale di
stati dotati di armi nucleari.
Materia di indagine del (-) : uso della forza militare nella politica estera. Shelling differenzia la forza bruta
dalla coercizione. La forza bruta ha successo quando viene usata ; la capacit di colpire pi efficace
quando viene tenuta in serbo. Per rendere efficace lapparato coercitivo dobbiamo sapere cosa teme di pi
lavversario e che lo spaventa; dobbiamo poi fargli capire cosa ci spinger a colpirlo e cosa invece ci
tratterr dal farlo.
Altro concetto : affinch la coercizione sia efficace come strumento di politica estera necessario che i
nostri interessi e quelli del nostro avversario non siano totalmente contrapposti. La coercizione un
terreno di contrattazione.
Differenze tra il realismo di Machiavelli e quello Shelling schelling non esplora le ca della politica estera,
presuppone solo certi obiettivi senza commentarli. Il (-) presuppone valori e comporta conseguenze
normative ma non le esamina n esplora. I realismo classici forniscono una teoria RI al tempo stesso
politica ed etica. I realisti contemporanei sono silenziosi sulla questione dei valori e non si preoccupano di
incorporarli nelle loro teorie.
WALTZ E IL NEOREALISMO
Pi illustre pensatore neorealista contemporaneo : Kenneh Waltz ignora le preoccupazione norma ve
del realismo classico e neoclassico. Il suo approccio esplicativo influenzato dai modelli economici di
ispirazione positivista. Secondo W la miglior teoria RI una teoria neorealista che concentri lattenzione
sulla struttura del sistema , sulle sue unit interagenti, sui suoi aspetti pertinenti ed evolutivi. Nel
NEOREALISMO : struttura del sistema al centro danalisi + equilibro di potere tra i suoi componenti.
Caratteristica impo delle RI : STRUTTURA DECENTRATA DELLANARCHIA DEGLI STATI gli sta svolgono
tutti gli stessi compiti fondamentali , si differenziano solo per ci che concerne la capacit di assolvere i
propri compiti.
Waltz = differenzia i SISTEMI BIPOLARI (es. durante la guerra fredda) e SISTEMI MULTIPOLARI (es. prima
della guerra fredda e dopo).
SISTEMA BIPOLARI = pi stabili (ipotesi storicamente discutibile)
Waltz parte dal realismo classico e neoclassico sviluppandone alcune idee :
Adotta il concetto di anarchia e si concentra sugli stati
Obiettivi prioritari degli stati = sicurezza e sopravvivenza (pone al centro della sue analisi la politica
di potenza)
Il maggior problema delle grandi potenze : la guerra. Compito delle RI tra grandi potenze :
preservare pace e sicurezza
Si allontana per dal realismo classico:
No riflessioni sulla natura umana
Lapproccio di W non fornisce alcuna guida agli uomini di governo poich hanno poca libert di
scelta
CONCETTO DI INTERESSE NAZIONALE
Realisti classici = concetto morale che i governanti
Waltz = funziona come un segnalatore automatico
devono difendere e promuovere
che impone ai governatori quando e come agire
John Mearsheimer = parte dal ragionamento di Waltz in merito alla maggiore stabilit dei sistemi bipolari
per 3 ragioni : numero dei conflitti tra grandi potenze minore; pi facile gestire un sistema efficace di
deterrenza; il rischio di errori di valutazione e di incidenti fortuiti inferiore.
La distribuzione e la natura della forza militare = fattori che determinano il prevalere di condizioni di pace o
di guerra ; la <<lunga pace>> tra il 1945 e il 1990 frutto di 3 elementi:
1. Bipolarismo della forza militare in europa
2. Equivalenza, in termini di forza militare, tra usa e urss
3. Imponenti arsenali nucleari in possesso di ambedue le superpotenze rivali
Il ritiro delle 2 superpotenza dalleuropa darebbe origini a un sistema multipolare formato da 5 potenze
maggiori (germania, francia, gran bretagna, russia, italia) sistema incline allinstabilit + smantellamento
degli arsenali nucleari di Usa e Urss in europa che hanno un effetto pacificatore in europa
Come i realisti dovrebbero interpretare lera post-guerra fredda? Sono in corso due dibattiti:
Espansione della Nato verso est
Ruolo predominante degli usa sulla scena internazionale e possibilit che atri stati tentino di
contrastarla
IL REALISMO DOPO LA GUERRA FREDDA : LA QUESTIONE DELLALLARGAMENTO DELLA NATO
La fine della guerra fredda offriva lopportunit, per la Nato, di accrescere la sicurezza e la stabilit della
regione euro-atlantica. Lallargamento della Nato avrebbe poi promosso le riforme democratiche
nelleuropa orientale e relazioni volte a conquistare il consenso tra i membri dellalleanza dando impulso a
rapporti di buon vicinato.
1949 creazione Nato; 1952 primo processo di allargamento; 1955 repubblica federale di germania; 1982
Spagna compito primario : tenere a bada lUrss e il Pa o di Varsavia. Fine della guerra fredda = ulteriore
espansione in europa orientale .
Riguardo allespansione della Nato nelleuropa orientale si sono manifestate due argomentazioni
contrapposte:
FAVOREVOLI ALLESPANSIONE DELLA NATO IN EUROPA ORIENTALE : lobiettivo primario una
maggiore sicurezza della regione. Promuoverebbe stabilit e sicurezza e terrebbe a bada il
revisionismo territoriale della Russia
OPPOSITORI DELLALLARGAMENTO DELLA NATO : 4 questioni
o Metterebbe i discussione lintero assetto post-guerra fredda preoccupante possibilit di
una riapertura della contrapposizione est-ovest
o Nuova linea di divisione tra gli ex paesi satelliti dellurss ammessi alla Nato e quelli rimasti
fuori
o Si riduce la credibilit dellalleanza per quanto riguarda limpegno a difendere qualsiasi
paese membro in caso di attacco
o Lallargamento in aree pi instabili e pi difficili da difendere mette in pericolo limpegno
degli usa nellambito dellalleanza.
EGEMONIA ED EQUILIBRIO DI POTERE
La fine della guerra fredda sollev una serie di interrogativi riguardo allapplicabilit del realismo in quanto
teoria RI. Il dibattito si concretato sulle argomentazioni realiste di Mearsheimer egli ri ene che lo stato
il protagonista della politica internazionale e gli stati danno importanza allequilibrio di potere. Egli ritiene
che il comportamento degli stati sia influenzato dalla struttura anarchica delle RI. Waltz : un eccesso di
potere controproducente perch spinge gli stati a stringere alleanze ostili Mearsheimer lo denisce
REALISMO DIFENSIVO
Mearsheimer = gli stati ambiscono allEGEMONIA e sono pi aggressivi di come li descrive Waltz (obiettivo
degli Usa = posizione di predominio sullintero sistema). La massima aspirazione di un paese, secondo
Mearsheimer, quella di diventare egemone nella propria regione. Cos la Germania finir per assumere un
ruolo predominante in europa e la cina diventer lo stato egemone in Asia qnd questo avverr gli usa
reagiranno cercando di impedirlo REALISMO OFFENSIVO : le grandi potenze sono sempre alla caccia di
opportunit per acquisire potere a danno dei loro rivali puntando allegemonia.
Critiche alla teoria del realismo offensivo :
Almeno uno dei potenziali aspiranti allegemonia regionale stato coinvolto nel processo di
unificazione europea
Incapacit di cogliere differenze sostanziali tra situazioni diverse.
DUE CRITICHE AL REALISMO
La scuola Si critica il realismo per 2 aspetti :
o Il suo carattere monodimensionale (visione ristretta della realt)
o Incapacit di cogliere la misura in cui la politica intern un dialogo tra punti di vista diversi in
merito alle RI
Martin Wight : carattere della politica intern come dialogo storico fra le 3 importanti filosofie/ideologie :
realismo (machiavelli), razionalismo (grozio) e rivoluzioniamo (kant) per una comprensione olis ca delle
Ri necessario comprendere i rapporti dialettici tra questi 3 punti di vista
Altra critica quella della TEORIA EMANCIPAZIONISTA. Secondo gli emancipazionisti : le Ri dovrebbero
capire come mai uomini e donne sono prigionieri delle strutture intern esistenti e di trovare un modo per
liberarli dalle altre strutture delle politica mondiale che gli impediscono di essere felici. Scopo che si
prefiggono gli emancipazionisti : processo di liberazioni umana
Ken Booth = critica il realismo strategico di Shellinh. Sostiene che il gioco realista della politica di potenza e
della strategia nucleare obsoleto xch oggi la sicurezza un problema locale. Dallemancipazione
scaturisce la vera sicurezza; nel suo ragionamento implicito limperativo categorico kantiano (trattare le
persone come fini e non come mezzi)
Andrew Linklater = contesta la visione realista delle RI proponendo di sostituirla con una prospettiva di tipo
emancipazioni sta. Visione emancipazioni sta della politica globale di Linklater:
o Costruzione di un sistema giuridico che offra protezione a tutti gli esseri umani
o Declino dellegoismo e della competitivit
o Affermarsi della generosit umana e si estenda a tutti gli uomini
o Sviluppo di una comunit del genere umani a cui tutti dovranno la propria lealt
IL LIBERALISMO
1. Esistenza di una cultura politica interna che crede nella risoluzione pacifica dei conflitti
2. Presenza di valori morali comuni che determinano la formazione di ununione pacifica
3. Cooperazione e interdipendenza economica
Fine della guerra fredda = nuova ondata di democratizzazione e qst rafforz il loro ottimismo. Ma qst
processo democratico molto fragile.
LE CRITICHE NEOREALISTE AL LIBERALISMO
Principale antagonista del liberalismo = neorealismo. La natura umana non pi il tema centrale del
dibattito poich sia i neorealisti sia i liberali sono convinti che la natura umana molto complessa capace di
cose buone ma anche di cose cattive. In pi la rivoluzione behaviorista indusse molti studiosi a tralasciare lo
studio delle azioni umane e concentrare lazione sullanalisi dei fatti osservabili e dei dati misurabili circa le
modalit del comportamento umano.
STORIA :
REALISTI = concezione non progressiva della storia.
LIBERALI = la storia progressiva
Lanarchia porta al self-help : ogni stato bada a se
stesso corsa al riarmo che sfocer in una guerra
Cosa criticano i neorealisti? Il ruolo che i liberali attribuiscono alle istituzioni internazionali (la cooperazione
che gli stati praticano attraverso istituzione internazionale frutto di loro decisioni) per i neorealis i veri
attori sono sempre gli stati ; criticano anche il liberalismo repubblicano : c sempre la possibilit che uno
stato liberale/democratico regredisca allautoritarismo
LA RITIRATA SULLA LINEA DEL LIBERALISMO DEBOLE
a queste critiche i liberali hanno reagito in due modi diversi :
o Un gruppo ha adottato una strategia difensiva accettando molte argomentazioni realiste (es.
persistenza dellanarchia) <<liberali deboli>>
o <<liberali forti>> = ribadiscono che nel mondo di stanno verificando dei cambiamenti in linea con le
loro aspettative.
Robert Keohane = esempio di come un liberale pu ritoccare la propria visione tenendo conto delle critiche
realiste. Il suo primo lavoro con Nye inquadrabile nel filone del liberalismo sociologico. Essi tracciano una
distinzione tra un <<paradigma stato-centro>> (attenzione sulle interazioni interstatali : influenze
reciproche tra stati) e un <<paradigma di politica mondiale>> (interazioni transnazionali:attori diversi dal
governo svolgono un ruolo impo). La conseguenza che la politica mondiale si sta trasformando da un
sistema di stati a un sistema politico transnazionale esempio di liberalismo forte.
Keohane decise di concentrare la sua attenzione di nuovo sugli stati teoria dellinterdipendenza
complessa. Si apriva verso il realismo perch riconosceva limportanza degli stati. Focalizz sempre pi
lattenzione sulle istituzioni internazionale (passo verso il neorealismo) i realis per sono insoddisfatti di
questa versione. Keohane infatti sta trascurando i vantaggi relativi (benefici procurati dalla cooperazione a
coloro che la praticano). Keohane allora precisa che se due stati hanno interessi in comune non si
preoccupano dei vantaggi relativi qst risposta porta il liberalismo sempre pi vicino al neorealismo.
IL CONTRATTACCO DEL LIBERALISMO FORTE
Contrattacco dei liberali forti nei confronti del neorealismo : nella storia recente sono avvenuti importante
cambiamenti. I liberali forti contestano la permanenza dellanarchia . A sostegno delle loro tesi essi
indicano le RI delle democrazie liberali pi consolidate dove si ritrovano gli elementi del liberalismo
sociologico, dellinterdipendenza, istituzionale e repubblicano. Per i liberali forti la guerra ormai screditata
perch se ne percepisce lorrore e la futilit. Nel mondo contemporaneo ci sono 2 tipi di pace :
1. Quella tra potenze nucleari x le quali guerra significherebbe autodistruzione si basa
sullequilibrio della forza militare ed la pace meno sicura
2. Pace tra le democrazie consolidate dellOCSE, una pace liberale e pi sicura fondata su valori
democratici e liberali , alto livello interdipendenza economica e istituzioni che agevolano la
cooperazione queste sono le ragioni x cui i liberali restano ottimisti x il futuro.
LIBERALISMO E ORDINE MONDIALE
Un altro tentativo dei liberali forti quello della teoria del <<liberalismo strutturale>>di Deudney e
Ikenberry iden cano le cara eris che delle relazioni tra le democrazie liberali delloccidente. Elementi
prescelti :
1. Vincoli di sicurezza = prassi liberale per cui gli stati si legano tra di loro in istituzioni mutualmente
vincolanti (Nato)
2. Egemonia reciproca e pervasiva = modalit con cui gli Usa detengono la guida delloccidente
3. Potenze semisovrane e semigrandi = status particolare di giappone e germania
4. Apertura economica
5. Identit civica = supporto dei valori delle libert politiche e civili, delleconomia di mercato e delle
tolleranza etnica.
Per i due studiosi lordine liberale poggia su fondamenta liberali non su un equilibrio di potere.
LA SOCIETA INTERNAZIONALE
I TRATTI FONDAMENTALI DELLAPPROCCIO SI
I teorici SI concepiscono le RI come una branca delle relazioni umane. Rifiuta la visione pessimista dei
realisti classici : rifiutano di considerare le RI dome un sistema di stati incline alla discordia al conflitto e alla
guerra. Ma neppure li convince la visione ottimistica del liberalismo classico. Il filone SI una via di mezzo
che si ricavata un proprio spazio tra realismo classico e liberalismo classico.
Concepiscono le RI come una societ di stati in cui gli attori protagonisti sono uomini specializzati nella
pratica dellarte di governare. Questarte molto impo e comprende politica estera, militare, commerciale,
rapporti diplomatici, creazione di nuove alleanze La politica internazionale pensata come una branca
della politica caratterizzata dallassenza di una autorit gerarchica. Esistono regole, istituzioni e
organizzazioni comuni create e condivise dagli stati che determinano le relazioni tra di essi. Bull introduce
una distinzione tra sistema internazionale e societ internazionale il <<sistema di sta >> un concetto
realista, la <<societ di stati>> invece liberale. Altre distinzioni tra i concetti : realismo, razionalismo e
rivoluzioniamo. Alle relazioni tra stati si pu guardare in 3 modi:
Concepirli come enti di potere che perseguono i propri interessi (visione realista Machiavelli)
Considerare gli stati organizzazioni legali che rispettano il diritto internazionale e la
diplomazia(visione razionalista Grozio)
Importanza degli stati e degli esseri umani (visione rivoluzionista Kant)
Questi modi sono complementari , e lapproccio SI consiste in unesplorazione del dialogo tra queste 3
prospettive teoriche. Bull dedica attenzione allORDINE INTERNAZIONALE e la GIUSTIZIA INTERNAZIONALE
Bull = il punto cruciale della societ anarchica costituito dalla promozione e difesa dellORDINE
INTERNAZIONALE modalit dellattivit internazionale che promuove il raggiungimento di quelle finalit
della societ di stati che sono primarie. Finalit fondamentali della societ anarchica per Bull :
Preservazione della societ internazionale
Difesa dellindipendenza degli stati membri
Mantenimento pace e delle promesse
Bull distingue 3 tipi di ordine :
1. Ordine della vita sociale
2. Ordine internazionale
3. Ordine mondiale
Responsabilit di preservare lordine internazionale = spetta alle grandi potenze. Argomentazioni di Bull
sullequilibrio di potere : distingue tra equilibrio di potere semplice e equilibrio di potere complesso.
Equilibrio di potere semplice = corrisponde al concetto realista di bipolarismo, laltro al multipolarismo.
Distinzione tra equilibrio di potere oggettivo ( una realt fattuale) e soggettivo (questione di convinzione o
di fede).
Secondo Bull societ internazionale significa preoccupazione non solo per lordine ma anche per la giustizia
dis ngue tra gius zia commuta va (riguarda procedure e reciprocit e comporta un processo di
rivendicazione e contro-rivendicazione tra stati) dalla giustizia distributiva (riguarda i criteri che dovrebbero
presiedere alla ripartizione dei beni tra gli stati). Inoltre distingue 3 livelli di giustizia nelle politica mondiale
La responsabilit umanitaria = gli statisti sono in primis essere umani, soggetti alobbligo di rispettare i
diritti umani in ogni angolo del mondo. ..tipiche di una societ mondiale solidaristica basata sulla comunit
comprendente lintero genere umano, cio del rivoluzioniamo (kant)
Nessun criterio pu battere tutti gli altri in tutte le circostanze. Per ogni decisione esiste un pluralismo
normativo cui gli stati non possono sottrarsi ed ci cui si riferisce Wight quando ammette di battersi in
tutti e 3 i livelli di responsabilit ogni volta che vaglia questioni di politica estera. Tutti e 3 i criteri dellarte
di governare si manifestano in occasione della guerra del Golfo.
CRITICHE ALLA SI
Critiche dei realisti = le prove dellinfluenza delle norme internazionali sulla politica e sul comportamento
degli stati sono deboli o inesistenti. Critiche dei liberali = sottovalutano la politica interna e non sanno
spiegare levoluzione nella politica internazionale. Crtiche degli studiosi EPI = ignorano i rapporti economici
internazionali. Critiche della corrente solidarista = ne sottolinea i limiti in quanto teoria delle modernit
politica incapace di rendere ragione di un emergente mondo post moderno.
CRITICA DEI REALISTI= poggia sul loro scetticismo in merito allesistenza di una societ internazionale come
la concepisce Bull. Secondo i realismi ci che vincola gli stati sono i loro interessi nazionali e non un insieme
di regole. Quando insorge un conflitti, per i realisti, gli interessi nazionali prevalgono sulle regole, xh agli
stati interesse sempre la loro sicurezza e sopravvivenza.
CRITICA DEI LIBERALI= rimproverano i teorici SI x il loro disinteresse nei confronti del ruolo della politica
interna nelle RI; inoltre i SI tendono ad ignorare il fatto che le democrazie liberali sono pi pacifiche rispetto
ai sistemi politici non liberali. Inoltre, incapacit dellapproccio SI di spiegare levoluzione che si registra
nelle RI
CRITICA STUDIOSI EPI= disinteresse x gli aspetti economici delle RI. In effetti Bull e Wight concentrano la
loro attenzione quasi esclusivamente alla politica internazionale. In realt per leconomia non del tutto
trascurata : Wight include nella sua definizione di razionalismo lidea che il commercio rappresenti una
delle principali relazioni tra stati sovrani. Bull esplora il ruolo dei fattori economici nelle RI
CRITICA MOSSA DAL FILONE <<SOCIETA TRANSNAZIONALE>>= il concetto di societ internazionale pensata
come una societ di stati carente xch ignora le attivit transnazionali di individui, aziende, gruppi
sociali. Essi coesistono con gli stati sovrani e con le relazioni interstatali.
CRITICHE MOSSA DEI TEORIA DELLA <<SOCIETA GLOBALE>>= approccio SI carente xch considera gli stati
come attori simili agli individui e trascura le complesse relazioni sociali che legano individui e stati. Essa
ignora anche la societ mondiale xch non dispone degli strumenti concettuali di cui avrebbe bisogno x
occuparsene. Nocciolo di qst critica : tesi marxista dellesistenza di una societ mondiale primaria rispetto
alla quale la societ degli stati ha un ruolo secondario; la societ mondiale la struttura portante : i teorici
Si fingono di non vedere qst realt sottostante e quindi esprimono unideologia del primato dello stato,
dellinteresse nazionale eccecc..
IL COSTRUTTIVISMO SOCIALE
INTRODUZIONE
Focalizza la propria attenzione sulla consapevolezza umana ; le teorie RI sono perlopi materiali nel senso
che definiscono i rapporti di forza tra gli stati e spiegano il loro comportamento. Il (-) rifiuta tale
imposizione e sostiene che laspetto pi impo delle RI sociale e non materiale. Inoltre la realt sociale e
politica non unentit fisica estera alla consapevolezza umana.
Il sistema internazionale costituito da IDEE non da forze materiali. E una invenzione umana quindi ha
natura intellettuale e ideazionale. E un insieme di idee , un corpo di riflessioni, un insieme di norme messo
insieme da det individui in un tale periodo e in un tale luogo. Improvvisamente il mondo delle R cessa di ess
congelato in una struttura di anarchia.
LASCESA DEL COSTRUTIVISMO NELLE RI
A partire dal 1980 il (-) ha assunto un ruolo impo nel campo delle ricerche RI specialmente negli Usa. Con la
fine della guerra fredda apparve infatti chiaro che lapproccio neorealista non era esaustivo in merito
allevoluzione futura dellequilibrio delle forze. Logica neorealista gli sta cercheranno di contrapporsi
agli Usa ma ci non accaduto! I costruttivisti giudicano le tesi neorealista troppo anguste e
materialistiche. Essi invece pongono maggior attenzione alle idee
Alcuni liberali hanno accettato le ipotesi neorealiste come punto di partenza per le loro analisi; altri liberali
cominciarono a dedicare attenzione al ruolo delle idee dopo la fine della GF. 1989 = Fukuyama,
proclamando <<la fine della storia>> riconosceva implicitamente limportanza delle idee e il progredire
delle idee liberali nel mondo. Ma ci che interessa ai liberali la concreta espansione di forme di governo
liberali. Costruttivisti = ruolo del pensiero e delle idee.
Il (-) trov ispirazione anche nella filosofia e nella sociologia. Campo sociologico = Giddens formul il
CONCETTO DI STRUTTURAZIONE come strumento per analizzare la relazione tra strutture e attori. Secondo
lui le strutture (regole che guidano azioni sociale) non determinano meccanicamente il comportamento
degli attori. La relazioni tra strutture e attori comporta : conoscenze e scopi intersoggettivi. Le strutture
condizionano gli attori ma anche gli attori trasformano le strutture, agendo su di esse in modi nuovi.
Questo concetto conduce a una visione meno rigida e pi dinamica della relazione struttura-attori.
Le radici di qst approccio affondano in unantica metodologia che risale agli scritti del filosofo italiano
Giambattista Vico. Vico = il mondo naturale opera di Dio ma il mondo storico delluomo. Uomini e donne
costituiscono la propria storia; gli stati sono creazioni artificiali e il sistema degli stati e il prodotto delle
azioni di uomini e donne. Altro anticipatore del (-) : Kant noi possiamo acquisire conoscenze sul mondo
che ci circonda ma saranno sempre conoscenze soggettive in quanto filtrate attraverso la coscienza umana.
Max Weber = il mondo sociale diverso dal mondo naturale dei fenomeni fisici. Per comprendere
linterazioni umana noi possiamo limitarci a descriverla nello stesso modo in cui descriviamo un fenomeno
fisico.
IL COSTRUTTIVISMO COME TEORIA SOCIALE
Il costruttivismo al contempo una teoria sociale e un insieme di teorie RI. Secondo la filosofia
costruttivista il mondo sociale non qualcosa che sta l fuori, che esiste indipendentemente dal pensiero e
dalle idee degli individui in esso coinvolti non una realt esterna le cui leggi possono essere scoperte
mediante la ricerca scientifica la sociologica, economica, scienze poli che non possono essere scienze.
Ogni aspetto del mondo sociale opera degli uomini che vi operano ed ha un senso per gli individui che
lhanno fatto e che ci vivono. La componente pi impo costituita dalle idee. Gli elementi fisici ci sono ma il
loro ruolo secondario.
Concezione materialistica dei neorealisti e neoliberali VR concezione idealista dei costruttivisti :
Secondo la prima : interesse nazionale il desiderio degli stati si conseguire potenza, sicurezza,
benessere. Potenza e interesse = fattori materiali e sono entit oggettive nel senso che lanarchia
costringe gli stati a preoccuparsene
I costruttivisti focalizzazione attenzione : credenze (idee, concetti, ipotesi) intersoggettive,
condivise tra gli individui . esistono 4 tipi di idee (Nina Tannenwald) : ideologie o sistemi di
convinzioni condivise, convinzioni normative, convinzione causa effetto, prescrizione di indirizzo
politico.
I costruttivisti puntano a indagare ci che si nasconde allinterno delle palle da biliardo x una
comprensione pi profonda di tali conflitti.
In generale i costruttivisti condividono lopinione di Max Weber : x analizzare lazione sociale occorre
impiegare la comprensione interpretativa. Non sono daccordo di produrre spiegazioni scientifiche basate
su ipotesi, raccolta dati, generalizzazioni <<costru vismo convenzionale>>
LE TEORIE COSTRUTTIVISTE DELLE RI
Fu Nicolas Onuf ha introdurre nel campo delle Ri il costruttivismo; ebbe poi un seguito tra gli studiosi grazie
ad articoli e un libro di Wendt. Ragionamento di WENDT = rifiuto della tesi neorealista secondo cui
dallanarchia non pu che scaturire la tendenza a fare affidamento sulle proprie forze. Tutto infatti dipende
dallinterazione tra stati perch in tali processi di formano le identit e i loro interessi. Per Wendt proprio
linterazione che crea e sostanzia una struttura di certe identit e certi interessi. Al di fuori di qst processi
una struttura non ha esistenza n poteri causali.
Anche i costruttivisti pensano che a uno stato preme 2 cose : sopravvivenza e sicurezza.
Nel suo libro del 1999 Wendt sviluppa un altro ragionamento partendo dal ragionamento di Waltz :
linterazione tra stati in un sistema caratterizzato dallanarchia. Non detto per che lanarchia conduca a
una politica di autosufficienza. Wendt classifica lanarchia in 3 tipi ideali : hobbesiana, lockiana, kantiana
Hobbesiana = ogni stato vede negli altri stati altrettanti nemici. Logica anarchia hobbesiana : guerra
di tutti contro tutti. Wendt : qst anarchia fu predominante fino al 17 secolo
Cultura Lockiana = ogni stato considera rivali tutti gli altri ma con una limitazione : ne riconosce
infatti il diritto allesistenza. Qst anarchia divenne una caratteristica del moderno sistema di stati
dopo Pace Westfalia (1648)
Cultura kantiana = gli stati si considerano amici, cercano di risolvere pacificamente le controversie e
si alleano in caso di minaccia da parte di terzi. Si affermata dopo la 2GM tra le democrazie liberali
consolidate
Wendt propone 3 livelli di <<interiorizzazione culturale>>
1. Grado debole di impegno nei confronti di idee condivise
2.
3. Forte impegno
Si determina una matrice di 3 gradi di cooperazione per 3 gradi di interiorizzazione quella di wendt
unanalisi sistemica che focalizza attenzione sull interazione tra stati e ignora il ruolo dei fattori interni ai
singoli stati.
Martha Finnemore propone unaltra variante dellanalisi sistemica costruttivista analizza le norme della
societ internazionale e il modo in cui identit e interessi sono sa esse influenzati. Comportamento di uno
stato determinato da identit e interessi questi sn determinati da forze internazionali ovvero dalle
norme di comportamento inglobate nella societ internazionale. Le norme della societ internazionale
modellano le politiche nazionali insegnando agli stati quali dovrebbero ess i loro interessi. Lanalisi di
Finnemore contiene 3 studi riguardanti :
Creazione di organismi statali a carattere scientifico dopo il 1955
Accettazione di norme sulla condotta delle operazioni belliche e accettazione di limitazioni alla
sovranit economica derivanti dal riconoscimento della priorit da assegnare a criteri di
redistribuzione rispetto a quello connessi ai valori di produzione.
CRITICHE AL COSTRUTTIVISMO
Critiche mosse dai neorealisti : viene criticano limportanza che i costruttivisti attribuiscono alle norme in
particolare a quelle internazionali. Per i neorealisti il problema che gli stati devono fronteggiare a causa
dellanarchia non analizzato a sufficienza dai costruttivisti : il problema dellincertezza incertezza
riguarda le intenzioni di altri stati. Per loro lanalisi di Wendt sottovaluta il fatto che per uno stato difficile
procurarsi info sui moventi e sulle intenzioni degli altri. Il problema dellincertezza aggravato poi dalla
diffusa pratica della dissimulazione. Come rispondono i costruttivisti ? lanarchia unentit pi complessa
di come la dipingono i neorealisti e che non sempre sfocia nel self-help, in atteggiamenti aggressivi e nel
rischio di conflitti armati.
Altra critica (sempre da parte neorealisti) : concezione costruttivista del cambiamento non riescono a
spiegare come si formano le norme come si modellano le identit e come si det gli interessi.
I costruttivisti invece possono andare daccordo con i teorici della SI (esistenza negli stati di valori comune
con i liberali.
ECONOMIA POLITICA INTERNAZIONALE : LE TEORIE CLASSICHE
CHE COSE LEPI?
Il funzionamento di un mercato moderno si basa su regole politiche; regole politiche costituiscono al
cornice entro la quale il mercato pu operare. Le interazioni tra economia e politica costituiscono il
nocciolo dellEPI. EPI = attenzione su questioni di ricchezza e povert, e su chi ottiene che cosa nel sistema
internazionale. Per molto tempo nel campo delle RI , economia e politica furono considerate come isolate
luna dallaltra. A partire anni 70 questa netta distinzione cominci a essere messa in discussione perch
qst cambiamento? Il sistema di Bretton Woods era entrato in crisi + crisi petrolifera del 1973 + la
decolonizzazione aveva immesso nel sistema internazionale molto stati politicamente deboli ed
economicamente poveri dagli anni 70 ques paesi cominciarono a chiedere proposte poli che x
migliorare la posizione economica del terzo mondo.
Vi sono 3 teorie EPI : MERCANTILISMO, LIBERALISMO ECONOMICO, MARXISMO
IL MERCANTILISMO
Teoria connessa con instaurazione del moderno stato sovrano (16-17 sec); esprime la visione del mondo
delle elit politiche protagoniste delle costruzione dello stato moderno. Lattivit economica deve essere
subordinata allobiettivo primario di costruire uno stato forte economia come strumento della poli ca.
Economia internazionale = vista come un terreno di scontro tra interessi nazionali opposti. Gli stati devono
preoccuparsi dellUTILE ECONOMICO RELATIVO x ch la ricchezza pu rafforzare un potere politico-militare
contro altri stati. La rivalit economica tra stati assume 2 forme diverse :
1.
MERCANTILISMO DIFENSIVO o
BENIGNO = gli stati badano ai loro interessi economici xch tale politica impo per la sicurezza
nazionale quindi non detto che comporti ripercussioni negative x altri stati
2.
MERCANTILISMO AGGRESSIVO o
RIPROVEVOLE = gli stati sfruttano leconomia internazionale attraverso politiche espansionistiche
(es. imperialismo delle potenze coloniali)
Visione dei mercantilisti in netto contrasto con i liberali. I mercantili : accrescere la ricchezza nazionale e
rafforzare il potere politico-militare sono utili x il RAFFORZAMENTO DELLO STATO. Leconomia inoltre deve
essere subordinata alla finalit primaria di accrescere il POTERE DELLO STATO LA POLITICA HA IL
PRIMATO SULLECONOMIA.
LIBERALISMO ECONOMICO
Nasce come critica al TOTALE PREDOMINIO DEL CONTROLLO POLITICO SUGLI AFFARI ECONOMICO (come
critica del mercantilismo). Concetto chiave : mercato come fonte di progresso, cooperazione le
interferenza politiche diseconomica, regressiva e foriera di conflitti. Lasciata a se stessa, leconomia di
mercato funziona spontaneamente in conformit ai propri meccanismi. Per i liberalisti economici il vero
protagonista lINDIVIDUO in quanto consumatore e produttore. Lo scambio economico (attraverso
mercato) = gioco a somma positiva individui e societ sono attivi perch desiderosi di guadagnate
teoria della scelta razionale respingono lidea mercan lista del gioco a somma zero nel quale il
guadagno economico di uno stato significa una perdita economica per un altro stato
Tra i liberali economici vi tuttavia un dibattito sulla misura in cui le interferenze politiche da patrte dei
governi, possono essere necessarie. Agli inizi tutti supportavano il LAISSEZ-FAIRE (libert del mercato da
restrizioni e regolamentazioni politiche) lo stato deve limitarsi a predisporre dei pale che sono
necessari affinch il mercato posso funzionare. Qst la visione classica del liberalismo economico.
Da sempre per i liberali economici tengono in mente i <<fallimenti del mercato>>(casi in cui il mercato
funzione in modo difforme dalle aspettative di mutuo guadagno) x prevenirli o x porvi rimedio : grado pi
alto di interferenze dello stato nel mercato. Addirittura Keynes era fautore dellidea di un mercato gestito
dallo stato questa idea spian la strada a una teoria liberale riformata con un grado di interferenza e
controllo dello stato. Anni 80 = si torn per allidea del liberalismo classico del laissez-faire per la
convinzione che la globalizzazione economica avrebbe significato prosperit per tutti.
IL MARXISMO
il pensiero di Marx in merito alleconomia politica rappresenta una critica radicale del liberalismo
economico i liberali econ considerano leconomia un gioco a somma maggiore di zero (dove tu
guadagnano). Marx applica invece il gioco a somma zero alle relazioni tra classi e indica nelleconomia un
terreno di sfruttamento umano e di disuguaglianze di classe. Marx dalla part e dei mercantilisti :
economica e stato sono legate ma i marxisti assegnano il PRIMATO ALLECONOMIA.
Leconomia capitalista si basa su 2 classi sociali : la borghesia (possiede i mezzi di produzione) e il
proletariato (possiede solo la sua forza lavoro che costretto a vendere alla borghesia); il proletariato
fornisce in termini di lavoro di pi di quanto riceve indietro come retribuzione Leconomia capitalista
controllata dalla borghesia si basa sullo sfruttamento forza-lavoro. Per Marx capitalismo significa progresso
Distrugge i precedenti rapporti di
produzione
Robert Cox : approfondisce qst punto. Parte dal concetto di STRUTTURE STORICHE cos tuite da 3
categorie di forze che interagiscono : capacit materiali, idee, istituzioni (introduce nellanalisi idee e
istituzioni a differenza di Marx). Successivamente queste strutture sn identificate a 3 livelli diversi : <<forze
sociali>>, <<forze di stato>> e <<ordine mondiale>>
Forze sociali=indica il processo di
produzione capitalistico
organizzazione delle RI
Cox teorizza cos una complessa interazione tra politica ed economia precisata come interazione tra forze
sociali, forme di stato e ordine mondiale. Compito dello studioso = scoprire come si svolgono qst relazioni.
Altro recente approccio neomarxista : Wallerstein punto di partenza : conce o di sistema mondo. Cosa
sono i sistema mondo? Aree unificate che hanno strutture economiche e politiche particolari. Economia e
politica connesse. Nella storia vi sn stati 2 tipi di sistema mondo :
IMPERI-MONDO= controllo
ECONOMIE-MONDO= sn unificate
economicamente da una unica divisione del lavoro. Autorit politica decentrata in diverse forme di
governo, in un sistema di stati.
se pu essere sfruttata in diverse aree, come la forza militare. Uno stato dominante ha bisogna di alcune
differenti risorse di potere x poter svolgere il ruolo di stato egemone. Secondo Keohane oltre alla potenza
militare necessario il controllo su 4 risorse economiche mondiali :
Perch lesistenza di uno stato egemone indispensabile per consolidare uneconomia liberale su scala
mondiale? Economia liberale su scala mondiale = appartiene alla categoria dei BENI PUBBLICI O COLLETTIVI
(categoria nella quale vi sono beni e servizi, che creano vantaggi x tutti. Caratteristica della non-escludibilit
: a nessuno pu essere negato il diritto di accedervi) problemi con qst beni : disponibilit insufficiente e il
free riding (possibilit di usarla senza pagarli) OCCORRE COS UNA POTENZA DOMINANTE CHE
GARANTIRE LA DISPONIBILITA DI QUEI BENI E CHE SI OCCUPI DEI PROBLEMI CREATI DAI FREE-RIDING. Due
esempi storici di PAESI EGEMONI LIBERALI : la GB agli inizi del XX sec e gli Usa dopo la 2GM.
E davvero necessario che esista un paese egemone disposto a sostenere uneconomia liberale mondiale?
Keohane : presenza di una potenza egemone ha aiutato a far prevalere uno spirito di cooperazione
internazionale in aree come il petrolio, scambi commerciali.. la presenza di qst potenza importante per
avviare la cooperazione, ma una volta creare le istituzioni internazionali queste sono in grado di reggersi da
sole anche in presenza di declino del paese egemone.
Posizione marxista : legemonia impo , ma la collega ai cicli lunghi della crescita economica. Legemonia
Usa era solo uno strumento di cui le borghesia degli Usa e degli altri paesi occidentali si servivano, per
tenere sotto controllo stati pi deboli secondo modalit che avvantaggiavano economicamente e
politicamente loccidente.
SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO NEL TERZO MONDO
Dibattito pi impo (innescato dal marxismo) : tra sviluppo e sottosviluppo nel terzo mondo. Prima degli
anni 50 : nessuno si poneva il problema dello sviluppo nel terzo mondo. Quasi tutti i paesi del terzo mondo
erano colonie di stati europei. Dagli anni 50 = processo di decolonizzazione i nuovi sta dafrica e dasia
cominciarono a far sentire la loro voce sulla necessit di concentrare attenzione sul tema dello sviluppo.
Furono i liberali economici a inaugurare in occidente la ricerca sullo sviluppo proponenti vari contributi
accumunati sotto il nome <<teoria della modernizzazione>> . Idea base : i paesi del terzo mondo avrebbero
seguito la stessa strada gi percorsi dai paesi sviluppati doccidente. Sforzi dei liberali economici = rivolti a
identificare quei fattori che impediscono la modernizzazione e di quelli che la favoriscono. Sottolineano :
economia aperta, libera da interferenze politiche..
Rapporto dei paesi terzo mondo con mercato mondiale : stretti rapporti dei paesi terzo mondo con
mercato mondiale si ripercuoto positivamente in termini di sviluppo.. Commercio estero = fattore
decisivo x espansione del mercato.
Anni 70e 80 = critiche verso queste teorie perch non si registr nessun progresso in quei paesi. Critica pi
radicale : quella mossa degli esponenti della teoria neomarxista del sottosviluppo o TEORIA DELLA
DIPENDENZA : critica la forma di dipendenza che lo sviluppo capitalistico tende a determinare nel terzo
mondo. Attacca il tardo capitalismo, un tentativo di elaborare strumenti teorici che consentano ai paesi
terzo mondo di difendersi dal capitalismo globalizzante. La teoria della dipendenza afferma che il punto di
partenza il SOTTOSVILUPPO processo che stato imposto a quei paesi. Processo mediante il quale le
forze capitaliste si espandono, per soggiogare e impoverire il terzo mondo.
In condizione globali cos avverse, come si pu trasferire lo sviluppo nel terzo mondo? I pi radicali della
teoria della dipendenza : il paesi terzo mondo dovrebbe tagliare i legami con il mercato capitalistico
mondiale.
Anni 70 : teoria radicale della dipendenza in fase declino tan paesi del sud est asia ci sperimentarono
una rapida crescita economica e integrazione nel mercato mondiale.
Anni 90 = ritorno di idee ispirate al pensiero mercantilista. I mercantilisti moderni suggeriscono un
compromesso tra gli estremi dellautonomia economica e della totale integrazione nelleconomia
capitalista globale. Essi raccomandano di trovare un compromesso anche nei rapporti tra stato e mercato.
Inoltre un eccessivo intervento dello stato pu provocare fallimenti burocratici. Le multinazionali possono
favorire lo sviluppo del terzo mondo ma qst potenzialit si traduce in realt sono in det condizioni.
GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA E MUTAMENTO DEL RUOLO DEGLI STATI
Studiosi EPI = hanno approfondito il fenomeno della globalizzazione (diffusione e intensificazione delle
relazioni economiche, sociali, culturali su scala mondiale). Aspetto della globalizzazione economica
interdipendenza intensificata = aumento rapporti economici tra economie nazionali. Globalizzazione
economica = spostamento in direzione di uneconomia mondiale basata su un mercato di produzione,
distribuzione e consumo consolidate a livello globale <<integrazione profonda>> che promossa dalle
multinazionali che organizzano sempre pi la produzioni di beni e servizi su scala globale. La
globalizzazione stimolata dal progresso tecnologico e dallincessante concorrenza tra imprese. Anche le
misure prese degli stati sono impo catalizzatori.
Riflessioni di liberali economici : lo stato nazionale pressato dallalto (la globalizzazione crea attivit
transfrontaliere che gli stati non sanno pi controllare) e dal basso (si rafforza lidentificazione degli
individui con la comunit dove vivono ogni giorno). Posizione che si definisce mercantilista nel dibattito
sulla glob : i mercantilisti non sono convinti che si stia verificando uno spostamento in direzione di un
sistema economico globale, non credono insomma al fenomeno <<globalizzazione>>. Essi vedono invece un
processo di intensificazione dellinterdipendenza tra le economie nazionali. In pi le grandi compagnie non
perdono la loro identit nazionale solo perch producono e vendono in tutto il mondo. Lo stato nazione
non minacciato dalla globalizzazione ma la sua capacit di regolamentazione e controllo aumentata.
Giudizio neomarxista sulla globalizzazione economica : la globalizzazione economica comporta sia
unintensificata interdipendenza sia uno spostamento in direzione di uneconomia globale. Gli stati nazione
restano regolatori impo della globalizzazione ma stanno perdendo potere nei confronti delleconomia. Per
contrastare questa tendenza formando macroregioni. La globalizzazione economica un processo
disomogeneo e gerarchico, x effetto del quale il potere economico si va concentrando nei principali paesi
industriali.
LA POLITICA ESTERA
Analisi della Politica estera = studio della gestione dei rapporti e delle attivit esterne di uno stato-nazione.
La politica estera coinvolge obiettivi, strategie,misure, metodi, linee guida, direttive, conoscenze, accordi.
con cui un governo nazionale gestisce i rapporti con gli altri governi, con le organizzazioni internazionali
eccecc.
ANALISI DELLA POLITICA ESTERA
Teorie diverse pongono laccento su valori sociali diversi:
realisti = sicurezza nazionale
Livello sistemico
Livello dello stato-nazione
Livello del singolo decision maker
Le TEORIE AL LIVELLO SISTEMICO = spiegano la P.E. segnalando le condizioni presenti nel sistema internaz
che spingono gli stati ad agire in det. modi, cio ad adottare una determinata politica estera. Questo livello
non sufficiente x comprendere ogni decisione di ogni stato. Per essere esaustiva lanalisi della P.E di un
paese deve investire anche il livello interno dello stato-nazione e quello del singolo decision maker
IL LIVELLO DELLO STATO-NAZIONE = esaminare il rapporto tra lapparato statuale di un paese e la societ
circostante x chiare in quale misura il governo di ogni paese in grado di mobilitare le risorse nella societ
e di estrarne la quota di cui ha bisogno per finanziare la sia politica estera (gli stati deboli sono meno dotati
di questa capacit). Differenze tra lapproccio realista e quello liberale nellanalisi della P.E. a livello di statonazione :
realisti = considerano lo stato, cio il governo,
unentit autonoma in grado di estrarre risorse
dalla societ e imporle le sue decisioni. Analisi della
P.E = si deve concentrare sullo stato.
La corrente della <<politica burocratica>> contesta lidea che le burocrazie sono organizzazioni
coerenti e efficienti
Quella del <<pensiero di gruppo>> = descrive un processo che pu condurre un gruppo a prendere
decisioni sbagliate o irrazionali.
Contenuto, organizzazione e struttura delle convinzioni dei politici= es. i miti e le tradizioni culturali
americane contribuiscono a strutturale la visione del modo e le decisioni di molti presidenti
durante la G.F.
Funzionamento dei normali meccanismi di percezione = fonti di preconcetti : creazione di
unimmagine stereotipata dellavversario; wishful thinking.
Rigidit e flessibilit cognitiva in relazione al cambiamento e allapprendimento = preconcetti e
convinzione radicati tendono a opporsi al cambiamento.
AMBIENTE
sempre pi individui pensano che lattivit economica e sociale degli uomini si stia svolgendo in un modo
che minaccia lambiente. Una popolazione globale in aumento e che aspira a pi elevanti standard di vita
una minaccia potenziale per lambiente es. i generi alimentari. La produzione industriale in serie
minaccia di provocare lesaurimento delle fonti di materie prime e di energia.
Quanto grave il problema del degrado ambientale? Il dibattito vede schierate due posizioni contrapposte
I conflitti violenti legati a problemi ambientali (es. Israele) scoppiano non tra stati ma allinterno di stati. I
problemi ambientali possono anche spingere gli stati a cooperare di pi xch il degrado ambientale pu
essere percepito come una minaccia rivolta allumanit intera.
Gli approcci tradizionali sembrano essere in grado di gestire la faccenda ma i modernisti e gli eco radicali
sfida questi approcci, xch raccomandano cambiamenti radicali negli stili di vita.
GENERE
Un approccio alla politica mondiale sensibile a questo tema si propone lobiettivo di portare allo scoperto la
disuguaglianze tra uomini e donne al fine di mettere in luce la condizione di subordinazione delle donne e
di spiegare come il sistema politico ed economico internazionale contribuisca a perpetuarla. Femministe
radicali = puntano allelaborazione di una disciplina femminista autonoma che affronti le questioni di
genere evitando di subordinarle ad altre priorit.
SOVRANITA
E unistituzione internazionale cio un complesso di regole al quale gli stati conformano il proprio
comportamento. Numero sviluppi recenti fanno oscillare il concetto di sovranit. E utile analizzare i
cambiamento in atto in questa istituzione : essi sono connessi con nuove forme di cooperazione tra le
democrazie sviluppate nel nord del mondo e con nuove forme di conflittualit negli stati deboli del sud.
CAMBIAMENTI NELLA STATUALITA E NUOVE SFIDE ALLA SICUREZZA
la teoria della statualit evolutiva identifica 2 tipi di stati diversi : lo stato postmoderno e lo stato debole del
terzo mondo. Entrambi mettono a dura prova la concezione neorealista delle sicurezza come rafforzamento
del guscio duro che protegge lo stato. Anche lidea che sia possibile tracciare una linea di distinzione tra
livello interno e livello internazionale viene messa in discussione dallinterazione tra i due livelli. Le
tradizionali teorie RI partono dal presupposto che lo stato sovrano promuova la felicit dei suoi cittadini; sia
gli stati postmoderni sia gli stati deboli mettono in difficolt questa testi.
DIBATTITI METODOLOGICI
Nelle RI si manifestano due controversie :
1. Dibattiti su questioni di sostanza : quali furono le cause della 1GM? La democrazia favorisce la
pace? La globalizzazione ostacolo o promuove lo sviluppo del terzo mondo?
2. Dibattiti su questioni di metodo (riguardanti aspetti concettuali e filosofici delle metodologia di
ricerca) : possibile studiare le RI usando metodi scientifici? Dovremmo accettare lopinione
realista secondo cui la natura umana competitiva, o piuttosto quella liberale che la ritiene
cooperativa?
Tali questioni assunsero un peso notevole dal 1950 in poi quando la nuova disciplina era ormai radicata in
tutte le universit. Le questioni metodologiche emersero con la <<rivoluzione behaviorista>> nelle scienze
politiche che si verific negli Usa nel 1950 e 1960. Il secondo grande dibattito fu infatti quello tra
behavioristi e tradizionalisti e riguard questioni metodologiche i behavioris volevano collocare le Ri su
fondamenta scientifiche. Il nuovo atteggiamento verso la metodologia fu chiamato <<positivista>> : lo
studio delle RI unindagine oggettiva che punta a scoprire fatti verificabili della politica mondiale
basandosi si tecniche di ricerca di tipo scientifico.
LA RIVOLUZIONE BEHAVIORISTA
Essi credono nellunit della scienza : non esiste alcuna differenza tra scienze sociali e scienze naturali. I
medesimi metodi analitici possono essere usati in ambedue le aree. I behavioristi politici : applicano
atteggiamenti e metodi scientifici allo studio interdisciplinare della politica giungendo a concezioni della
vita politica riconducibili alla ricerca scientifica. Elementi chiave dellapproccio :
Singola persona = unit di analisi
Comportamento politico = studiato a diversi livelli di analisi
Uno degli aspetti del comportamento politico da porre al centro : ruoli svolti dagli individui nelle
strutture politiche
Struttura sociale pi importante : il sistema politico.
Approccio behviorista = cerca di trasformare le scienze politiche in scienze sociali imitando gli ideali
scientifici delle scienze naturali. Obiettivo : raccogliere dati in grado di condurre a una spiegazione
scientifica . il suo perseguimento richiede : una metodologia scientifica da parte del ricercatore + un
mentalit scientifica. I principi di qst approccio furono riassunti da EASTON tent di elaborare un
modello di sistema politico che fosse utilizzabile x formulare ipotesi e svolgere ricerche empiriche sul
comportamento umano. KAPLAN svilupp il suo pensiero : si serv della teoria dei sistemi x distinguere dei
tipi differenti di sistema internazionale. Lapplicazione alle RI dellanalisi dei sistemi di Kaplan risult
carente : le regole sono al contempo descrittive e prescrittive indicano come si prevede che si
comporteranno gli stati nel sistema equilibrio di potere ma anche come dovrebbero comportarsi!!!
Il behaviorismo poggia sullipotesi che esista un modello esterno <<reale>> delle RI che funziona secondo
modalit ricorrenti e oggettivi e che possono essere spiegati in termini di teorie empiriche. Dagli anni 50 qst
orientamento noto come POSITIVISMO
LAPPROCCIO CLASSICO RESTITUISCE IL COLPO
Approccio tradizionale o classico = prima reazione alla riv behaviorista nelle RI. Il difensore pi sofisticato
Bull . Approccio classico alle RI = non ha una metodologia esplicita, non formula ipotesi, non raccoglie n
organizza dati.. Ha invece un atteggiamento dottrinale e etico. Respinge lidea che possa esistere ununica
analisi scientificamente valida della politica internazionale. Per lapproccio classico per conseguire una
dottrina delle RI c una sola strada : osservare, leggere, indagare, riflettere, scrivere. Bisogna immergersi
nellargomento in modo da diventare un osservatore attento e critico delle politica mondiale. Per Bull :
lattivit di ricerca consiste bel riflettere sullargomento scelto fino ad arrivare a un conclusione. Secondo
Bull le RI sono una materia interdisciplinare che si rif a 3 discipline : storia, filosofia politica e diritto
internazionale. Lapproccio tradizionale filosofico e si occupa tanto di questioni etiche . caratteristica
peculiare dellapproccio tradizione per Bull : esercizio della capacit di giudizio e discernimento nellanalisi
di aspetti storici, giuridici o filosofici delle RI.
Lapproccio classico esorta a un atteggiamento disinteressato e distaccato ma per Bull questo non
sinonimo di atteggiamento privo di valori. Intende : consapevolezza delle proprie premesse etiche e
politiche, ammetterle e la capacit di tenerle sotto controllo.
Critiche dei behavioristi allapproccio classico :
Preferiscono lo storicismo allempirismo
Producono studi ideografici (descrittivi) anzich nomo tetici (esplicativi)
Teoria critica
Postmodernismo
Costruttivismo
Teoria normativa
conoscenza oggettiva dei fenomeno sociale possibile. Criticano i liberali classici che si rifanno
allilluminismo come Kant e i positivisti che credono nella scienza come Waltz kant e waltz credono nel
progresso della conoscenza umana, i postmodernisti no. Rifiutano anche la nozione di verit oggettiva e
lidea che si stia verificando unespansione della conoscenza del mondo umano.
Il postmodernismo stato definito <<incredulo verso le metanarrative>> (descrizioni della realt come il
neorealismo e neoliberalismo). I postmodernisti sono de costruttivisti che parlare delle teorie come di
narrative o metanarrative esse sn costruita da un teorico e perci sono contaminate dal suo punto di
vista. Possono essere decostruire cio smontate.
Le critiche postmoderniste al neorealismo si riferiscono al concetto di struttura anarchica e astorica
LA TEORIA NORMATIVA= al tempo stesso moderna e premoderna. I 3 noti teorici normativi
contemporanei sono : Brown, Frost e Nardin. Brown : la teoria normativa delle RI di occupa della natura
etica delle relazioni tra comunit /stati. Sotto molti aspetti essa coincide con lapproccio classico; solo che
essa si spinge + avanti nei campi della teoria politica e della filosofia morale. I teorici normativi vogliono far
chiarezza sugli aspetti etici delle RI Brown riassume le principali controversia norma ve delle poli ca
mondiale nei termini di 2 visioni etiche contrapposte :
Il COSMOPOLITANESIMO = dottrina normativa che individua negli esseri umani e nella comunit le
fondamentali unit portatrici di diritti e doveri della politica mondiale
Il COMUNITARISMO = individua nelle comunit politiche e negli stati sovrani le unit normative
fondamentali delle politica mondiale i cui diritti e doveri hanno la priorit rispetto a tutti gli altri.
Uno dei compito della teoria normativa stabilire quale tra le due ha la priorit e quale dovrebbe
averla.
Un terzo approccio alla teoria normativa (collegato alla scuola SI) si occupa delletica del diritto
internazionale e quella dellarte di governare. Qst approccio tenta di teorizzare le procedure normative
degli stati e dei loro leader sottolineando che letica internazionale riguarda le scelte morali degli statisti.
Secondo qst approccio lo studioso deve valutare la condotta degli statisti alla luce degli standard accettati
da questi ultimi.
<<POSITIVISTA>> x dire che lo studio delle RI una indagine oggettiva che PUNTA A SCOPRIRE FATTI
VERIFICABILI DELLA POLITICA MONDIALE, basandosi su valide tecniche di ricerca di tipo scientifico.
Dopo la fine della guerra fredda , le questioni metodologiche sono tornate al centro della scena nel
QUADRO DI UN DIBATTITO CHE VEDE CONTRAPPOSTI POSITIVISTI E POSTPOSITIVISTI. La teoria RI pi
attaccata da questultimi il neorealismo di Waltz.
LA RIVOLUZIONE BEHAVIORISTA nel 1950/60 mol studiosi di SP si conver rono alla metodologia del
behaviorismo. I behavioristi :
Credono nellunit della scienza : non c differenza tra SCIENZE SOCIALI E SCIENZE NATURALI e i
medesimi metodi analitici possono essere usati in ambedue le aree.
I behavioristi politici cercano di applicare metodi scientifici allo studio della politica, arrivando cos a
concezioni della vita politica riconducibili alla ricerca scientifica.
Lapproccio behaviorista cerca di trasformare la SCIENZE POLITICHE IN SCIENZE SOCIALI, EMULANDO GLI
IDEALI SCIENTIFICI DELLE SCIENZE NATURALI. Obiettivo : raccogliere dati in grado di condurre a una
spiegazione scientifica e il suo perseguimento richiede una metodologia scientifica da parte del ricercatore
in presenza di ques FATTORI possibile fornire una spiegazione scientifica del comportamento
politico cio <<chiarire xch gli individui si comportano politicamente in un certo modo e perch, di
conseguenza, processi politici funzionano in un certo modo>>
EASTON tent di elaborare un modello di sistema politico che fosse utilizzabile x formulare ipotesi e
svolgere ricerche empiriche sul comportamento politico. Easton non era interessato ad applicare questo
quadro di riferimento alle RELAZIONI INTERNZIONALI , ma Morton Kaplan si serv della teoria dei sistemi di
Easton per fare una distinzione tra diversi tipi di sistema internazionale :
Se il comportamento di uno stato RISULTA IN CONTRASTO CON LE ASPETTATIVE = LA COSA DEVE ESSERE
SPEIGATA. Se si scoprisse che non si tratta di uneccezione isolata , BISOGNEREBBE RIVEDERE LINTERA
TEORIA. Cos, la ricerca empirica promuove il MIGLIORAMENTO DELLA TEORIA EMPIRICA.
Lapplicazione alle RI dellanalisi dei sistemi di Kaplan risult carente sotto diversi aspetti. Le regole infatti
sono al tempo stesso DESCRITTIVE e PRESCRITTIVE ; esse indicano come si prevede che si comporteranno
gli stati-attori ma anche come dovrebbero comportarsi.
Il modello di Easton trascura il disaccordo e il conflitto politico e non fornisce uno spunto di riflessione che
aiuti a risolvere dispute o gestire conflitti. Infine, Kaplan convinto che la storia sia un laboratorio e che le
variabili che provocano il cambiamento possano essere riportate nellalveo di unanalisi scientifica. Ma il
cambiamento storico purtroppo , difficile da definire con precisione, da spiegare e da prevedere .
LAPPROCCIO CLASSICO RESTITUISCE IL COLPO
Prima reazione alla RIVOLUZIONE BEHAVIORISTA NELLE RI = fu quella dellAPPROCCIO TRADIZIONALE O
CLASSICO. Il difensore pi sofisticato dell approccio classico HEDLEY BULL .
A differenza del behaviorismo lapproccio classico alle RI non ha una metodologia esplicita; non formula
ipotesi, non raccoglie n organizza dati. Ha piuttosto un ATTEGGIAMENTO DOTTRINALE ED ETICO. Respinge
lidea che possa esistere una unica analisi scientificamente valida della politica internazionale. Per
lapproccio classico, per conseguire una dottrina delle RI occorre : osservare, leggere, indagare, riflettere e
scrivere. Si tratta di immergersi nellargomento, per diventare un osservatore attento e critico della politica
mondiale. Per BULL lattivit di ricerca consiste nel riflettere sullargomento scelto fino ad arrivare a
qualche conclusione. Qualche che sia largomento ci che conta per chi ricerca non la metodologia
scientifica ma la CONOSCENZA DEL MERITO DELLARGOMENTO, SOPRATTUTTO SOTTO IL PROFILO
STORICO.
Secondo BULL le RI sono una materia interdisciplinare che si rif a 3 discipline : storia, filosofia politica,
diritto internazionale. Lapproccio tradizionale filosofico e si occupa di questioni etiche, per questo
presuppone un esame disinteressato dei fondamenti etici della politica e del diritto internazionale. Per
BULL latteggiamento distaccato non sinonimo di atteggiamento privo di valori. Per <<distacco politico>>
si intende piuttosto : consapevolezza delle proprie premesse etiche / politiche, la franchezza
nellammetterle e la capacit di tenerle sotto controllo. Lapproccio classico stato oggetto di molte
CRITICHE , in particolare behavioristi politici attaccarono i tradizionalisti per vari motivi :
Ma cmq un errore dire che il behaviorismo una rivolta contro la tradizione classica; si tratta anzi di una
prosecuzione della tradizione classica perch rappresenta un tentativo di completare la ricerca di
conoscenza politica avviate dalle teorie politiche classiche.
LA METODOLOGIA POSITIVISTA NELLE RI = il positivismo una metodologia importante nelle RI. La
METODOLOGIA POSITIVISTA NELLE SCIENZE POLITICHE E UN RETAGGIO DEL BAHAVIORISMO del quale
utilizza molti presupposti e posizioni.
Concepisce il mondo sociale e politico come una realt funzionante secondo modalit che possono
essere spiegate solo se ci si avvale della metodologia pi appropriata.
Osservazione ed esperienza sono gli strumenti chiave per costruire ogni teoria scientifica
Crede nella possibilit di arrivare a una conoscenza oggettiva del mondo
La teoria precisa : le teorie positiviste sono circoscritte e specifiche
La teoria non relativista : vale in tutte le localit dove vi sono le condizioni specificate
A loro giudizio :
Non esiste una politica mondiale che funziona secondo proprie leggi sociali immutabili. Il mondo
sociale un prodotto del tempo e del luogo : il sistema internazionale il prodotto del
comportamento degli stati + potenti.
Ogni cosa che sia sociale (comprese le RI) MUTEVOLE, quindi storica.
La conoscenza non mai neutrale perch prodotta secondo la prospettiva sociale dellanalista ,
quindi manifesta sempre una propensione x certi interessi, valori, gruppi, partiti, classi
La prima CONSERVATRICE : cerca di conoscere ci che esiste qui e ora e propende per uno status
quo internazionale che basato su una diseguale divisione del potere. Essa quindi non pu
promuovere lemancipazione umana
La TEORIA CRITICA ricerca la conoscenza per uno scopo politico : LIBERARE LUMANITA DALLA
STRUTTRE OPPRESSIVE DELLA POLITICA E DELLECONOMICA MONIDIALE , CONTROLLATE DALLE
POTENZE EGEMONI. Il loro obiettivo smascherare il dominio globale del nord ricco sul sud povero
Criticano la convinzione modernista che una conoscenza oggettiva dei fenomeni sociali possibile
Criticano i liberali classici che si rifanno allilluminismo e anche i positivisti che credono nella scienza
I postmodernisti rifiutano la NOZIONE DI VERIT OGGETTIVA e RIFIUTANO ANCHE LIDEA CHE SI STIA
VERIFICANO UNA ESPANSIONE DELLA CONOSCENZA DEL MONDO UMANO sono tu e illusioni
intellettuali. Sono scettici sulla possibilit di creare ISTITUZIONI CHE SIANO EQUE E GIUSTE NEI CONFRONTI
DELLUMANIT INTERA. Il concetto di progresso umano gli pare privo di senso.
I post modernisti criticano molto il NEOREALISMO , cio il concetto di struttura anarchica e astorica.
LA TEORIA NORMATIVA
La teoria normativa al tempo stesso moderna e premoderna . i 3 pi noti teorici normativi contemporanei
sono:
Chris Brown
Mervin Frost
Terry Nardin
Brown : per teoria normativa si intende quel corpo di studi che si occupa della NATURA ETICA DELLE
RELAZIONI TRA COMUNITA E STATI. I teorici normativi si pongono lobiettivo di fare chiarezza sugli aspetti
etici delle RI. Un tentativo importante quello di chris brown il quale riassume le controversie normative
della politica mondiale in DUE VERSIONI CONTRAPPOSTE :
COSMOPOLITANISMO
COMUNITARISMO
COSMOPOLITANISMO = dottrina normativa che individua negli esseri umani e nellintera comunit le unit
portatrici di DIRITTI E DOVERI DELLA POLITICA MONDIALE
COMUNITARISMO = dottrina che individua nelle COMUNITA POLITICHE (negli stati sovrani) le unit
fondamentali della politica mondiale, i cui diritti e doveri hanno la priorit rispetto a tutte le altre categorie.
Uno dei compiti della teoria normativa stabilire quale delle due ha la priorit e quale dovrebbe averla.