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Indice

CAPITOLO 11I
Gli arcieri dell'lslam

pago 89

La storia
Le fonti
Aspetti religiosi
Armi ed equipaggiamento
Tecnica di tiro e addestramento
Note

Prefazione

pago 89
pago 103
pago 107
pago 113
pago 127
pago 147

CAPITOLO IV
L'Europa cristiana...................................... .

pago 151

Arcieri e cavalieri
La storia
Armi ed equipaggiamento
I trattati: addestramento e tecnica
Note

pago 151

da Apollo

a Robin Hood, dai

pago 158

samurai alla filosofia Zen, esso considerato

L'arco arma nobilissima:

un'arma divina, pri-

pago 183

vilegiata,

pago 196

poteva tendere era, prima che fortissimo strumento

pago 203

sterminio (e i Proci dell'Odissea vengono saettati in quanto empi

regale. L'arco di Ulisse che nessun altro sapeva n

proprio come gli Achei vengono colpiti dall'irato

di guerra e di
Apollo all'ini-

zio dell'Iliade: identica indegnit, sia pur diversamente

CAPITOLO V
Qualche conclusione
La questione tecnologica
Mentalit e aspetti sociali
Note

originata,

riduce uomini comuni alla stregua di selvaggina saettata dal dio

pago 209

o da un re di stirpe divina), oggetto sacro,

pago 212

lo sono in varie culture l'arcobaleno

pago 214

diverse aree cosmiche o due opposte sponde.

pag.218

I! rapporto

tra arco-arma

egno di potere: come

o il ponte, che uniscono due

ed arco-strumento

musicale

fa s

che in molti popoli, dai Greci ai Celti, caccia e musica siano


strettamente

collegate: come si vede nella divina coppia solare-

Bibliografia

pago 219

lunare ellenica, Apollo e Artemide,

Fonti

pago 221

ciatore e tiratore d'arco per eccellenza e i suoi strali sono imma-

hanno appunto

i loro attributi.

che nella ce tra e nell'arco

Apollo, d'altra parte, dio-cac-

ginati appunto come raggi solari.


Tuttavia,

sembra che

grandi culture

asiatiche

ruolo. Cavalcare,

oprattutto

nelle tradizioni

l'arco esprima appieno

di alcune

il suo arcano

tirar d'arco a dire la verit erano le massime

(7_1-'----

Prefazione

Prefazione

virt del guerriero


Ciropedia

di Senofonte.

nella civilt indiana


arciere

persiano,

Arjuna.

come ancora

richiamato

dalla

L'arco era arma esclu iva dello ksatria

dell'et

vedica.

D'altronde,

Ed ben noto il divino

una bella poesia di Mao Zedong

dicotomia

arma bianca

era gi presente

per l'oplita

romano, arco e freccia per il guerriero delle steppe e il nomade:


mento. Nell'iconografia

le aquile dorate".

colare quella per peste) rappresentata


di arma da lancio sono la pietra, che

pu ricevere maggior forza di penetrazione


l'essere lanciata

da uno strumento

fionda), e l'asta appuntita,


del braccio

e maggior gittata dal-

che le imprime energia

(la

che pu esser lanciata dalla sola forza

(il giavellotto)

oppure

adattata

a uno strumento

nel mondo

greco e il legionario

la "freccia del parto" era appunto sinonimo d'inaspettato

richiama il grande Genghiz Khan in atto di "tender l'arco verso


I due tipi fondamentali

tre-quattrocentesca,

di frecce e San Sebastiano


cia) fatto protettore
La dicotomia

la morte (in partia colpi di frec-

contro "gli strali del contagio".

rimane anche quando


assente

si pensi all'arco e alle


in Occidente,

costituito da una parte flessibile in corno, o legno, o canna, che

colosa anche nel parlar comune:


Metastasio,

tempo stesso arma da lancio e strumento

una freccia e le cattive parole sono "frecce velenose".

(in quanto

l'arco

regale in Persia e in Giappone. Ma la freccia resta peri-

pu esser piegata da una corda tesa ai suoi estremi. L'arco, al


musicale

tradi-

spesso armata di arco e

(il santo martirizzato

frecce come simbolo sovrano:


attributo

tale archetipo delle varie forme di arpa, o lira, o cetra conosciute

L'arco

secondo un celebre verso del

la parola sbagliata uscita dalle labbra colpisce come


arma da lancio

antichissima,

preistorica:

ma ha

nelle nostre culture), pu avere la sua parte flessibile "semplice",

avuto una vita lunghissima

che gli conferisce caratteristica

ancora di pi in quella della caccia. Di archi, che tiravano

forma "a D", o "composita",

di

nella storia militare dell'umanit,

e
sia

solito risultata da due corna bovine collegate fra loro, il che gli

frecce sia pallottole

d la non meno caratteristica

stati una fionda), si faceva ancora uso in certe zone d'Europa per

una parentesi graffa. Quanto

forma che ricorda in qualche modo


alle dimensioni,

l'arco pu averne

di terracotta

(usati quindi come se fossero

la caccia, specie quella di palude agli uccelli. Ma negli eserciti

di modeste (ca. 60-80 cm), tipiche dei popoli cavalieri che se ne

ottomani,

servono appunto cavalcando,

l'arco (e della balestra) sostituiti dalle armi da fuoco portatili -

Caratteristico

o lunghe (fino a quasi due metri).

il piccolo arco composito

della Siria e detto, appunto,

"siriano".

da cavalieri originario
Le frecce hanno ovvia-

mente misura differente, secondo l'arco a cui debbono adattarsi.


Ma tutto ci introduce

al valore negativo

dell'arco

freccia: nel mito di Niobe non meno che nell'Iliade,


divine sono sterminatrici.
dit cavalleresca

e della
le frecce

Nel Medioevo, forse anche per un'ere-

(che considerava

nobili le armi da taglio, "vili"

e insidiose quelle da lancio), la spada l'anna angelica, com'

persiani, indiani, cinesi e giapponesi, la sparizione del-

che in Europa si generalizz nel corso del Cinquecento


ricane, africane, oceaniche,
contemporanea,

si arriv ancora pi addentro

della nobile arma che perdura ancor oggi.


Tuttavia,

questo studio di Giovanni Amatuccio

ne al dominio delle pure monografie


Non ci sarebbe,

intendiamoci,

cos. Certo, si arcieri essenzialmente

8)

contro diavoli che hanno

di argomento

non appartieoplologico.

niente di male: solo che non

esattamente

deliciarum di Herrada di Landsberg, angeli

l'et

fin quasi a saldarsi a un revival almeno sportivo

miniature

dell'Hortus

- si ebbe

solo nel corso del XVIII secolo; e nelle culture tradizionali ame-

ribadito dalla sua forma a croce, e l'arco quella diabolica: nelle


armati di spada e scudo combattono

1--------

archi e frecce. Questa


greco-romano:

perch si armati d'arco,

come si cavalieri in quanto si va a cavallo: ma, se

si fa una storia del cavallo, ci si aspettano

anche e forse soprat-

(9.}-1

Prefazione

Prefazione

tutto capitoli dedicati


stramento;

alla fisiologia dell'equino

e al suo adde-

mentre, se si fa una storia della cavalleria, ci si aspet-

ta di sentir parlare senza dubbio di battaglie, ma anche e soprattutto d'istituzioni e di storia sociale.
Allo stesso modo, per usar bene questo libro bisogna tenerne
in modo corretto presenti il carattere
tecnico

o formale dedicato

all'arco

e i fini. Non uno studio


- e alle frecce - in quanto

armi: una ricerca di storia militare, ma al tempo stesso socioculturale, dedicata essenzialmente
porta e che usa l'arco,
lato o all'interno

e specificamente

all'uomo che

all'arciere, ai suoi modi di combattere

iso-

di un reparto, a cavallo o a piedi e, ancora, al

suo addestramento,

al suo reclutamento,

to, al suo rifornimento.

degli uomini che se ne servivano

nel mondo euromediterraneo

medievale, ponendo speciale attenzione

al rapporto fra le parole

e le cose, fra le tecniche e gli universi concettuali


,.
.
s msenvano.
Il quadro articolato

che ne scaturisce, e che si mobilita rapi-

damente nel corso dei secoli adattandosi


come l'appesantirsi
leria, che obbligava
nuove strategie

nei quali esse

a molteplici situazioni -

e quindi il rafforzarsi delle armature di cavalgli arcieri ad escogitare

-, costituisce

nuove tattiche

l'oggetto di questo libro che sor-

prende per ampiezza di prospettive e profondit di erudizione.


FRANCO CARDINI

al suo equipaggiamen-

Ma nel mondo mediterraneo

medievale

vi erano differenti tipi di arcieri, a seconda che ci si rivolgesse al


mondo bizantino,

a quello arabo-turco-tartaro

mano", nelle sue diverse componenti)


le: il che, naturalmente,
niche

e perfino

(quindi "rnusul-

o a quello euro-occidenta-

non impediva scambi di oggetti, di tec-

di personale.

ben noto come l'imperatore

Federico II, Manfredi di Svevia e molti signori d'Italia - soprattutto ghibellin ma non solo - si servissero di arcieri saraceni, non
meno degli Ordini militari che avevano i loro "turcopuli". Ma sin
dal XII secolo, e forse addirittura

dall'XI, anche in Occidente

fece la sua comparsa l'arma concorrenziale

dell'arco, peraltro in

fondo sviluppo di esso, la balestra; e tra le due armi prossime ma


differenti si avvi una contesa fondata sulla rispettiva eccellenza:
pi rapido il primo, pi precisa e dotata di maggior forza di penetrazione la seconda.
addirittura

In alcune aree geografiche ci si specializz

nell'uso di questa o di quella: tra Due e Trecento,

ad

esempio, i migliori balestrieri venivano da Genova, erano molto


apprezzati dai re di Francia e facevano servizio anche sulle navi;
mentre erano noti nel mondo britannico
gallesi. Giovanni

Amatuccio

i liberi arcieri specie

ha percorso con attenzione

e con

passione il lungo itinerario dell'arco, delle frecce, della balestra e

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