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NRIF AA019014
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UNI EN 13139:2003 - 01-03-2003 - Aggregati per malta
IDcompl

ITEM3 UNICEMENTO

NORMA TECNICA UNI EN 13139:2003


DATA 01/03/2003
AUTORI UNICEMENTO

TITOLO Aggregati per malta


Aggregates for mortar

SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
13139 (edizione maggio 2002). La norma specifica le proprietà degli aggregati e dei filler
ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, artificiali o riciclati miscelati per essere
utilizzati nelle malte per edilizia, strade e lavori di ingegneria.

TESTO DELLA NORMA

CLASSIFICAZIONE ICS 91.100.15


CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO AA10D0102

PARZIALMENTE SOSTITUITA

GRADO DI COGENZA

STATO DI VALIDITA' In vigore

RIFERIMENTI NAZIONALI

LINGUA Italiano
PAGINE 31
PREZZO EURO Non Soci 54,50 Euro - Soci 27,25 Euro
NORMA ITALIANA Aggregati per malta UNI EN 13139

MARZO 2003

Aggregates for mortar

CLASSIFICAZIONE ICS 91.100.15

NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica le proprietà degli aggregati e dei filler ottenuti dalla
lavorazione di materiali naturali, artificiali o riciclati miscelati per essere uti-
lizzati nelle malte per edilizia, strade e lavori di ingegneria.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 13139:2002


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 13139 (edizione maggio 2002).

ORGANO COMPETENTE UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calce-
struzzi e Cemento Armato

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 17 dicembre 2002

UNI © UNI - Milano


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 10 UNI EN 13139:2003 Pagina I


PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 13139 (edizione maggio 2002), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
L’UNICEMENTO, ente federato all’UNI, segue i lavori europei
sull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-


cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-
sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina II


INDICE

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

3 TERMINI E DEFINIZIONI 2

4 CAMPIONAMENTO 3

5 REQUISITI GEOMETRICI 3
prospetto 1 Limiti di sopravaglio e sottovaglio ........................................................................................................... 4
prospetto 2 Tolleranze sulle classificazioni tipiche dichiarate dal produttore per aggregati di impiego
generico ........................................................................................................................................................... 4
prospetto 3 Requisiti granulometrici per filler ............................................................................................................. 5
prospetto 4 Limiti per il contenuto di fini ....................................................................................................................... 5

6 REQUISITI FISICI 6

7 REQUISITI CHIMICI 6
prospetto 5 Categorie per il contenuto massimo di solfato solubile in acido ................................................... 7
prospetto 6 Limiti per la perdita al fuoco ...................................................................................................................... 8

8 VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ 9

9 DESIGNAZIONE E DESCRIZIONE 9

10 MARCATURA ED ETICHETTATURA 9

APPENDICE A GUIDA ALLA DESCRIZIONE DELLA GROSSEZZA/FINEZZA DEGLI


(informativa) AGGREGATI PER MALTE 11
prospetto A.1 Grossezza/finezza in base alla percentuale di passante allo staccio 0,500 mm ................. 11
prospetto A.2 Grossezza/finezza in base al modulo di finezza ............................................................................. 11

APPENDICE B TOLLERANZE GRANULOMETRICHE RISTRETTE SULLA


(normativa) GRANULOMETRIA TIPICA DICHIARATA DAL PRODUTTORE PER GLI
AGGREGATI FINI 12
prospetto B.1 Tolleranze granulometriche ristrette sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore
per aggregati fini ........................................................................................................................................ 12

APPENDICE C VALUTAZIONE DEI FINI - GUIDA ALL’USO DEL VALORE DI EQUIVALENTE


(normativa) SABBIA (EN 933-8) E DEL VALORE DEL BLU METILENE (EN 933-9) 13

APPENDICE D GUIDA AGLI EFFETTI DI ALCUNI COSTITUENTI CHIMICI DEGLI


(informativa) AGGREGATI SULLA MALTA 14

APPENDICE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA 16


(normativa)
prospetto E.1 Frequenze minime di prova.................................................................................................................... 19

APPENDICE F INFORMAZIONI CHE POSSONO ESSERE RICHIESTE PER DESCRIVERE UN


(informativa) AGGREGATO DESTINATO A PARTICOLARI DESTINAZIONI D'USO 21

APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI LE


(informativa) DISPOSIZIONI ESSENZIALI O ALTRI REQUISITI DELLE DIRETTIVE UE 22
prospettoZA.1a Scopo e requisiti rilevanti - Aggregati ................................................................................................. 22
prospettoZA.1b Scopo e requisiti rilevanti - Filler........................................................................................................... 23
prospettoZA.2a Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati e filler per impieghi con alti
requisiti di sicurezza2) (dove sia richiesto l’intervento di terzi) .................................................. 24

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina III


prospettoZA.2b Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati e filler per impieghi senza alti
requisiti di sicurezza2) (dove sia richiesto l’intervento di terzi) .................................................. 24
prospettoZA.3a Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto
il sistema 2+) ............................................................................................................................................... 24
prospettoZA.3b Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto
il sistema 4) ................................................................................................................................................. 25
figura ZA.1 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per malte sotto il
sistema 2+ ................................................................................................................................................... 27
figura ZA.2 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler per malte sotto il sistema 2+.......... 28
figura ZA.3 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per malte sotto il
sistema 4 ...................................................................................................................................................... 29
figura ZA.4 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler per malte sotto il sistema 4 ............ 30

BIBLIOGRAFIA 31

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NORMA EUROPEA Aggregati per malta EN 13139

MAGGIO 2002

EUROPEAN STANDARD Aggregates for mortar

NORME EUROPÉENNE Granulats pour mortiers

EUROPÄISCHE NORM Gesteinskörnungen für Mörtel

DESCRITTORI

ICS 91.100.15

La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 25 marzo 2002.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno
Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© 2002 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina V


PREMESSA
Il presente documento EN 13139 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 154
"Aggregati", la cui segreteria è affidata al BSI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-
te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro novembre 2002,
e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro giugno 2004.
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio ed è di supporto
ai requisiti essenziali della Direttiva UE 89/106/CEE.
Per la corrispondenza con la/e Direttiva/e UE, vedere appendice informativa ZA, che è
parte integrante del presente documento.
I requisiti per altri fini e usi degli aggregati saranno specificati nelle norme europee se-
guenti:
prEN 12620 Aggregates for concrete
prEN 13043 Aggregates for bituminous mixtures and surface treatments for roads,
airfields and other trafficked areas
EN 13055-1 Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for concrete, mortar
and grout
prEN 13242 Aggregates for unbound and hydraulic bound materials for use in civil
engineeringwork and road construction
EN 13383-1 Armourstone - Specification
prEN 13450 Aggregates for railway track ballast
Le appendici B, C e E sono normative, le appendici A, D ed F sono informative.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,
Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e
Svizzera.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma europea specifica le proprietà di aggregati e filler ottenuti mediante la
lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti aggregati da
impiegare per la preparazione di malte, come per esempio:
a) malta da muratura,
b) malta per pavimenti/sottofondi,
c) intonaci per pareti interne (malta per intonaco),
d) intonaci per pareti esterne,
e) materiali speciali per riempimento,
f) malta per riparazioni,
g) iniezioni,
da costruzione, strade ed opere di ingegneria civile.
La presente norma non riguarda i filler da utilizzare come costituente del cemento, come
aggregati diversi da filler per malte, o aggregati da impiegare nello strato superficiale delle
pavimentazioni industriali.
Essa, fornisce le direttive per valutare la conformità dei prodotti alla presente norma
europea.
Nota 1 I requisiti della presente norma europea sono basati sull’esperienza con tipi di aggregati aventi una destina-
zione d'uso stabilita. Si dovrebbe fare attenzione nel considerare l'utilizzo di aggregati provenienti da sorgenti
che non hanno tale destinazione d'uso, per esempio aggregati riciclati e aggregati ottenuti da determinati
sottoprodotti industriali. Tali aggregati, che dovrebbero essere conformi a tutti i requisiti della presente norma
europea, potrebbero avere caratteristiche diverse non incluse nel mandato M 125, non applicabili alla maggio-
ranza dei tipi di aggregati aventi destinazione d'uso stabilita e, se richiesto, per la valutazione della loro
idoneità si possono adottare provvedimenti validi nel luogo di utilizzo.
Nota 2 Le proprietà degli aggregati leggeri sono specificate nel prEN 13055-1.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, le
successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se
introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferi-
menti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento
(compresi gli aggiornamenti).
EN 932-1 Tests for general properties of aggregates - Methods for sampling
EN 932-5 Tests for general properties of aggregates - Common equipment
and calibration
EN 933-1 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle size distribution - Sieving method
EN 933-3 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle shape - Flakiness index
EN 933-7 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
shell content - Percentage of shells in coarse aggregates
EN 933-8 Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of
fines - Sand equivalent test
EN 933-9 Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of
fines - Methylene-blue test
EN 933-10 Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of
fines - Grading of fillers (air jet sieving)
EN 1097-6 Tests for mechanical and physical properties of aggregates -
Determination of particle density and water absorption

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 1


EN 1367-1 Tests for thermal and weathering properties of aggregates -
Determination of resistance to freezing and thawing
EN 1367-2 Tests for thermal and weathering properties of aggregates -
Magnesium sulfate test
EN 1744-1:1998 Tests for chemical properties of aggregates - Chemical analysis
ISO 565:1990 Test sieves - Metal wire cloth, perforated metal plate and
electroformed sheet - Nominal sizes of openings

3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni seguenti.

3.1 aggregato: Materiale granulare utilizzato in edilizia. L’aggregato può essere naturale,
industriale o riciclato.

3.2 aggregato naturale: Aggregato di origine minerale che è stato sottoposto unicamente a
lavorazione meccanica.

3.3 aggregato industriale: Aggregato di origine minerale derivante da un processo industriale


che implica una modificazione termica o di altro tipo.

3.4 aggregato riciclato: Aggregato risultante dalla lavorazione di materiale inorganico prece-
dentemente utilizzato in edilizia.

3.5 dimensione dell’aggregato: Descrizione dell’aggregato in termini di dimensioni dello


staccio inferiore (d ) e superiore (D).
Nota Questa designazione ammette la presenza di particelle trattenute sullo staccio superiore (sopravaglio) e di
particelle passanti allo staccio inferiore (sottovaglio).

3.6 aggregato grosso: Designazione attribuita all'aggregato la cui dimensione superiore D è


maggiore o uguale a 4 mm e la cui dimensione inferiore d è maggiore o uguale a 2 mm.

3.7 aggregato fine: Designazione attribuita all'aggregato la cui dimensione superiore D è


minore o uguale a 4 mm.
Nota L’aggregato fine può provenire dalla naturale disintegrazione di roccia o ghiaia e/o dalla frantumazione di
roccia o ghiaia o dalla lavorazione di un aggregato industriale.

3.8 fini: Frazione granulometrica di aggregato passante allo staccio di 0,063 mm.

3.9 filler: Aggregato, la maggior parte del quale passa allo staccio di 0,063 mm, che può
essere aggiunto ai materiali da costruzione per conferire determinate proprietà.
Nota Per la definizione di "fini", vedere 3.8.

3.10 frazione granulometrica: Frazione di aggregato passante al più grande di due stacci e
trattenuto su quello più piccolo.
Nota Il limite inferiore può essere zero.

3.11 sopravaglio: Frazione di aggregato trattenuta sullo staccio che definisce la dimensione
maggiore nominale dell’aggregato.

3.12 sottovaglio: Frazione di aggregato passante allo staccio che definisce la dimensione
minore nominale dell’aggregato.

3.13 categoria: Livello di una proprietà di un aggregato espressa come intervallo di valori limite.
Nota Non esiste alcuna relazione tra le categorie di proprietà diverse.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 2


3.14 granulometria: Distribuzione dimensionale delle particelle espressa come percentuale in
massa dei passanti a una determinata serie di stracci.

3.15 lotto: Quantità di produzione, quantità consegnata, quantità di consegna parziale (treno
merci, carico, carico di autocarro, carico di una nave) o cumulo prodotto in una sola volta
in condizioni presumibilmente uniformi.
Nota In caso di processo continuo la quantità prodotta durante un periodo specificato dovrebbe essere considerata
come lotto.

4 CAMPIONAMENTO
Il campionamento deve essere effettuato come specificato nella EN 932-1.
Nota Per garantire che un campione sia rappresentativo si dovrebbe fare in modo di evitarne la segregazione.

5 REQUISITI GEOMETRICI

5.1 Generalità
La necessità di provare e dichiarare tutte le proprietà specificate in questo punto deve
essere limitata alla particolare applicazione, destinazione d'uso o all'origine
dell’aggregato. Se richiesto, devono essere effettuate le prove specificate in 5 per la deter-
minazione delle proprietà geometriche appropriate.

5.2 Dimensioni dell’aggregato

5.2.1 Tutti gli aggregati devono essere descritti in termini di dimensioni dell’aggregato tramite la
designazione d/D, eccetto per i filler che devono essere descritti come tali.

5.2.2 La dimensione dell’aggregato deve essere descritta da una coppia di stacci la cui dimen-
sione nominale inferiore d, e superiore D, in millimetri, costituiscono i limiti entro cui si situa
la maggior parte della distribuzione granulometrica dell'aggregato (per esempio 0/4 mm,
0/2 mm, 2/4 mm, ecc.).

5.2.3 Sono da preferirsi le seguenti dimensioni di aggregato:


0/1 mm, 0/2 mm, 0/4 mm, 0/8 mm, 2/4 mm, 2/8 mm

5.3 Granulometria
La granulometria degli aggregati, determinata in conformità alla EN 933-1, deve soddi-
sfare i seguenti requisiti, se appropriati, in base alle loro dimensioni (d/D).

5.3.1 Limiti di sopravaglio e sottovaglio


Le dimensioni degli aggregati specificate in 5.2.3 devono essere conformi ai limiti di
sopravaglio e di sottovaglio indicati nel prospetto 1, salvo diversa indicazione per impieghi
particolari.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 3


prospetto 1 Limiti di sopravaglio e sottovaglio

Dimensioni Limiti per la percentuale in massa del passante


dell’aggregato
mm Sopravaglio Sottovaglio

2 D a) 1,4 D b) D c) d 0,5 d b)
0/1 100 da 95 a 100 da 85 a 99 - -
0/2 100 da 95 a 100 da 85 a 99 - -
0/4 100 da 95 a 100 da 85 a 99 - -
0/8 100 da 98 a 100 da 90 a 99 - -
2/4 100 da 95 a 100 da 85 a 99 da 0 a 20 da 0 a 5
2/8 100 da 98 a 100 da 85 a 99 da 0 a 20 da 0 a 5
a) Se necessario, per fini particolari, lo staccio su cui passa il 100% può essere specificato per un valore minore di 2 D. Per malta a strato sottile (0/1)
il 100% deve passare a D.
b) Qualora gli stacci calcolati come 0,5 d e 1,4 D non siano esattamente corrispondenti ai numeri indicati nella serie ISO 565:1990/R20 deve essere
adottata la dimensione più prossima di staccio successiva.
c) Se la percentuale di passante a D è >99 % in massa, il produttore deve documentare e dichiarare la granulumetria tipica includendo gli stacci identi-
ficati nel prospetto 2.

5.3.2 Granulometria tipica e tolleranze


Per controllare la variabilità dell’aggregato fine, devono essere applicati i requisiti
seguenti.
Se richiesto, il produttore deve documentare e dichiarare la granulometria tipica di
ciascun aggregato fine prodotto. Quando la valutazione della produzione è inserita in un
sistema di controllo continuo della produzione di fabbrica, almeno il 90% degli ultimi 20
risultati granulometrici deve rientrare nelle relative tolleranze specificate nel prospetto 2
riguardanti la granulometria dichiarata.
Nota 1 L’appendice A contiene le raccomandazioni per la descrizione della grossezza/finezza degli aggregati.
Nota 2 La maggioranza degli aggregati fini impiegata in modo regolare e soddisfacente per la maggior parte delle
applicazioni soddisfa i requisiti granulometrici per impiego generico. Si dovrebbero applicare le granulometrie
per impieghi speciali solo quando esse sono essenziali per quella particolare destinazione d'uso.

prospetto 2 Tolleranze sulle classificazioni tipiche dichiarate dal produttore per aggregati di impiego generico

Staccio Tolleranza massima per la percentuale in massa del passante a) b)


mm
Dimensioni dell’aggregato
mm
0/8 0/4 0/2 0/1
8 ±5 - - -
4 - ±5 - -
2 ±10 - ±5 -
1 ±10 ±20 ±20 ±5
0,250 ±10 ±20 ±25 ±25
0,063 ±2 ±3 ±5 ±5
a) Nonostante le tolleranze precedentemente elencate, l’aggregato deve soddisfare i requisiti del prospetto 1 e del
prospetto 4.
b) Per scopi speciali il produttore e l’acquirente possono concordare le tolleranze ristrette per la granulometria (vedere
5.3.4 e appendice B).

5.3.3 Filler
La granulometria del filler determinata in conformità alla EN 933-10 deve soddisfare i limiti
specificati nel prospetto 3.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 4


Se richiesto, il produttore deve documentare e dichiarare la granulometria tipica di
ciascun filler prodotto. Quando la valutazione della produzione è inserita in un sistema di
controllo continuo della produzione di fabbrica, almeno il 90% degli ultimi 20 risultati
granulometrici deve rientrare nelle relative tolleranze specificate nel prospetto 3.

prospetto 3 Requisiti granulometrici per filler

Dimensione staccio Percentuale passante in massa


mm
Limiti per risultati singoli Tolleranza granulometrica rispetto al
valore dichiarato dal produttore entro
cui deve cadere il 90% dei risultati
2 100 -
0,125 da 85 a 100 10
0,063 da 70 a 100 10

5.3.4 Aggregati per impieghi speciali


Se specificato, per usi particolari e nel caso di ridotta variabilità granulometrica, si devono
applicare le tolleranze granulometriche ristrette riportate nell'appendice B.

5.4 Forma dei granuli e contenuto di conchiglie

5.4.1 Forma dei granuli


La forma dei granuli degli aggregati fini minori di 4 mm non è generalmente rilevante per
il comportamento delle malte.
Se richiesto, la forma dei granuli per frazioni degli aggregati più grossi di 4 mm deve
essere determinata in conformità alla EN 933-3 e i risultati devono essere dichiarati.

5.4.2 Contenuto di conchiglie


Se eccezionalmente richiesto, deve essere determinato il contenuto di conchiglie per
frazioni di aggregati grossi maggiori di 4 mm in conformità alla EN 933-7 e i risultati
devono essere dichiarati.
Nota Non è generalmente necessario specificare i requisiti per il contenuto di conchiglie. Non è disponibile alcuna
norma europea per la determinazione del contenuto di conchiglie negli aggregati fini.

5.5 Fini

5.5.1 Contenuto di fini


Il contenuto di fini, determinato in conformità alla EN 933-1, non deve superare i limiti
specificati nel prospetto 4 per la categoria selezionata. I limiti per il contenuto di fini nei
filler deve soddisfare i requisiti specificati nel prospetto 4.

prospetto 4 Limiti per il contenuto di fini

Frazione Percentuale massima in massa di passante allo staccio 0,063 mm


granulometrica
mm Categoria 1 Categoria 2 Categoria 3 Categoria 4 Categoria 5
a)
0/1 3 5 8 30 >30a)
0/2 3 5 8 30 -
0/4; 2/4b) 3 5 8 30 -
0/8; 2/8b) 3 5 8 11 -
a) Valore da dichiarare da parte del produttore.
b) Gli aggregati di dimensioni 2/4 e 2/8 sono utilizzati nelle malte solo in combinazione con le dimensioni 0/1; 0/2; 0/4 e
0/8. Le combinazioni delle dimensioni devono essere conformi ai limiti per il contenuto di fini della relativa dimen-
sione dell'aggregato combinato.

Nota 1 In base alla destinazione d'uso dovrebbe essere selezionata la categoria appropriata.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 5


Nota 2 Esempi di destinazione d'uso per le diverse categorie sono:
- Categoria 1: Malte per sottofondi di pavimenti, proiettate, per riparazioni, per iniezioni (ogni tipo di
aggregato).
- Categoria 2: Malte per intonaci interni ed esterni (ogni tipo di aggregato).
- Categoria 3: Malte da muratura (ogni tipo di aggregato fatta eccezione per le rocce frantumate).
- Categoria 4: Malte da muratura (si applica alle rocce frantumate).

5.5.2 Qualità dei fini


Quando il contenuto dei fini nell’aggregato fine supera il 3% in massa ed esistono prove
documentate di impiego soddisfacente, può non essere necessario effettuare ulteriori
prove. Se richiesto, gli aggregati e i filler devono essere valutati in base al contenuto di fini
nocivi, come da appendice C.
Nota Non è attualmente possibile, in quanto sono in corso ulteriori ricerche, stabilire requisiti universali per i fini
nocivi di tutti i materiali. L’appendice C contiene ulteriori linee guida per i fini nocivi.

6 REQUISITI FISICI

6.1 Generalità
La necessità di provare e dichiarare tutte le proprietà specificate in questo punto deve
essere limitata in base alla particolare applicazione, destinazione d'uso o all'origine
dell’aggregato. Se richiesto, devono essere effettuate le prove specificate in 6 per deter-
minare le proprietà fisiche appropriate.

6.2 Massa volumica dei granuli e assorbimento di acqua

6.2.1 Massa volumica dei granuli


La massa volumica dei granuli deve essere determinata in conformità alla EN 1097-6 e
devono essere dichiarati i risultati riportando il numero del punto relativo al metodo di
prova e alle equazioni adottate.

6.2.2 Assorbimento di acqua


L’assorbimento di acqua deve essere determinato in conformità alla EN 1097-6 e devono
essere dichiarati i risultati indicando il numero del punto relativo al metodo di prova e alle
equazioni adottate.

6.2.3 Resistenza al gelo e disgelo


Se richiesto, la resistenza al gelo e disgelo delle frazioni di aggregato maggiore di 4 mm
deve essere determinata in conformità alla EN 1367-1 oppure dedotta dalla frazione
compresa tra 10 mm e 14 mm dell'aggregato proveniente dalla stessa fonte in conformità
alla EN 1367-2 e devono essere dichiarati i risultati.
Qualora la resistenza al gelo e disgelo degli aggregati di 4 mm o minori e dei filler sia
richiesta dalla destinazione d'uso, deve essere derivata da una prova di gelo e disgelo in
malta in conformità alle disposizioni valide sul luogo di utilizzo e i risultati devono essere
dichiarati.

7 REQUISITI CHIMICI

7.1 Generalità
La necessità di provare e dichiarare tutte le proprietà specificate in questo punto deve
essere limitata dalla particolare applicazione, destinazione d'uso o all’origine
dell’aggregato. Se richiesto, devono essere effettuate le prove specificate in 7 per la deter-
minazione delle proprietà chimiche appropriate.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 6


Gli aggregati e i filler non devono contenere materiali dannosi in proporzioni tali da
nuocere alla durabilità o alle proprietà superficiali della malta in cui sono incorporati.
Nota 1 I requisiti chimici specificati in 7.2, 7.3, 7.4 e 7.5 si applicano solo ad aggregati e filler da utilizzare in malte
nelle quali il legante contiene cementi compresi nello scopo e campo di applicazione della EN 197-1.
Nota 2 Una guida sugli effetti dei costituenti chimici negli aggregati e nei filler, inclusa la reattività alcali-silice, correlati
alla durabilità, all’aspetto e alle proprietà superficiali della malta in cui sono incorporati, è riportata
nell’appendice D.
Nota 3 Quando il valore di una proprietà è richiesto ma non definito da limiti specificati il valore dovrebbe essere
dichiarato dal produttore come categoria XXDichiarata, per esempio, nel prospetto 5 per scorie d’altoforno
raffreddate in aria un valore di 1,2% corrisponde ad AS1,2(Valore dichiarato).
Nota 4 Quando una proprietà non è richiesta, può essere utilizzata la categoria "Nessun requisito".
Nota 5 Una guida per la scelta delle categorie appropriate per applicazioni specifiche, può essere reperita nelle
disposizioni nazionali valide sul luogo di impiego dell’aggregato e del filler.

7.2 Cloruri
Se richiesto, deve essere determinato il contenuto di ioni cloruro idrosolubili degli
aggregati per malta e filler in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 7 e devono essere
dichiarati i risultati.
Nota I requisiti per il contenuto di ioni cloruro idrosolubili nelle malte sono applicabili al contenuto di cloruro totale
derivato da tutti i costituenti contenuti nella malta. I requisiti di contenuto di cloruro massimo ammesso nelle
malte da muratura sono specificati per esempio nella EN 998-2 e in base alla destinazione d'uso della malta
mentre per altre malte sono specificati nella EN 206-1. L’appendice D riporta ulteriori linee guida.

7.3 Costituenti contenenti zolfo

7.3.1 Solfato solubile in acido


Se richiesto, deve essere determinato il contenuto di ioni solfato solubili in acido degli
aggregati e dei filler per malta in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 12 e in funzione
di tale valore deve essere dichiarata la relativa categoria specificata nel prospetto 5.

prospetto 5 Categorie per il contenuto massimo di solfato solubile in acido

Aggregato Contenuto di solfato solubile in acido Categoria


Percentuale in massa AS
Aggregati diversi da scorie d’altoforno ≤0,2 AS0,2
raffreddate in aria ≤0,8 AS0,8
>0,8 ASDichiarato
Nessun requisito ASNR
Scorie d’altoforno raffreddate in aria ≤1,0 AS1,0
>1,0 ASDichiarato
Nessun requisito ASNR

7.3.2 Zolfo totale


Il contenuto di zolfo totale dell’aggregato e dei filler, determinato in conformità alla
EN 1744-1:1998, punto 11, non deve superare:
a) 1% S in massa per aggregati naturali;
b) 2% S in massa per scorie d’altoforno raffreddate in aria.
Sono necessarie precauzioni speciali se nell’aggregato è presente pirrotite (forma
instabile di solfuro di ferro FeS). Qualora sia riconosciuta la presenza di questo minerale,
deve essere applicato un contenuto totale massimo di zolfo dello 0,1% come S.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 7


7.4 Componenti che alterano la velocità di presa e di indurimento della malta
Gli aggregati e i filler che contengono materiale organico o altre sostanze in proporzioni
tali da alterare la velocità di presa e di indurimento della malta devono essere valutati in
base agli effetti sul tempo di presa e sullo sviluppo della resistenza alla compressione in
conformità alla EN 1744-1:1998, 15.3.
Le proporzioni di questi materiali devono essere tali da non:
a) aumentare il tempo di presa dei provini di malta di oltre 120 min;
b) diminuire la resistenza a compressione dei provini di malta di oltre il 20% a 28 giorni.
La presenza di materiale organico deve essere determinata in conformità alla
EN 1744-1:1998, 15.1 (prova con l'idrossido di sodio). Se i risultati della prova rilevano la
presenza di acido umico, deve essere determinata la presenza di acidi fulvici in
conformità alla EN 1744-1:1998, 15.2. Se in queste prove lo strato liquido surnatante è più
chiaro dei colori normalizzati, gli aggregati devono essere considerati esenti da sostanza
organica.
Nota 1 Eventuali costituenti inorganici che decolorano lo strato liquido surnatante nella prova con idrossido di sodio
non influenzano negativamente la presa e l’indurimento della malta.
Nota 2 Gli zuccheri non influenzano il colore dello strato liquido surnatante nella prova con idrossido di sodio o nella
prova dell’acido fulvico. Se si sospetta la presenza di zuccheri o di materiali simili, l’aggregato dovrebbe
essere sottoposto a prova utilizzando il provino di malta (vedere EN 1744-1:1998, 15.3). Si dovrebbero
applicare i requisiti del tempo di presa e della resistenza a compressione precedentemente indicati.
Se richiesto, la presenza di contaminanti organici leggeri dovrebbe essere sottoposta a
prova in conformità alla EN 1744-1:1998, 14.2 e i risultati dovrebbero essere dichiarati.

7.5 Requisiti aggiuntivi per aggregati industriali

7.5.1 Materiali idrosolubili


Il materiale idrosolubile, quando viene determinato in conformità alla EN 1744-1:1998,
punto 16, non deve superare l’1% in massa.

7.5.2 Perdita al fuoco


Se richiesta, la perdita al fuoco determinata in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 17,
non deve superare i limiti specificati nel prospetto 6.

prospetto 6 Limiti per la perdita al fuoco

Perdita al fuoco (in massa)

Scorie d’altoforno raffreddate in aria Ceneri volanti


% %
3 5a)
a) Vedere EN 450:1995, 4.2.2. Una perdita al fuoco del 7% può essere tollerata sul luogo di impiego in base alla classe
di esposizione ambientale a cui è esposta la struttura.

7.6 Durabilità

7.6.1 Reattività alcali-silice


Se necessario, la reattività alcali-silice degli aggregati e dei filler deve essere valutata in
conformità alle disposizioni vigenti nel luogo di impiego e i risultati devono essere
dichiarati.
Nota L'appendice D contiene una guida sugli effetti della reattività alcali-silice.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 8


8 VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ

8.1 Generalità
Il produttore deve effettuare le prove iniziali (vedere 8.2) e il controllo della produzione di
fabbrica (vedere 8.3) per garantire che il prodotto sia conforme alla presente norma
europea e dichiarare i relativi valori.

8.2 Prove iniziali


Le prove iniziali relative alla destinazione d'uso devono essere eseguite per controllare la
conformità ai requisiti specificati nelle circostanze seguenti:
a) si deve utilizzare una nuova fonte di aggregati;
b) è subentrata una modifica importante nella natura delle materie prime o nel
processo che possono influenzare le proprietà degli aggregati.
I risultati delle prove iniziali devono essere documentati come punto di partenza per il
controllo della produzione di fabbrica relativa a quel materiale. Ciò deve includere in parti-
colare l’identificazione di ogni costituente che può emettere radiazioni oltre il normale
livello di fondo, ogni costituente che può rilasciare idrocarburi poliaromatici o altre
sostanze pericolose. Se il contenuto di uno qualsiasi di questi costituenti supera i limiti
stabiliti in base alle disposizioni vigenti sul luogo di impiego dell’aggregato, devono essere
dichiarati i risultati delle prove iniziali.

8.3 Controllo di produzione di fabbrica


Il produttore deve aver stabilito un sistema di controllo di produzione di fabbrica rispon-
dente ai requisiti dell’appendice E.
Le registrazioni tenute dal produttore devono indicare quali procedimenti di controllo della
qualità sono in atto durante la produzione dell’aggregato.
Nota La forma di controllo applicata a qualsiasi aggregato dipende dall’impiego previsto e dalle regolamentazioni
sul suo impiego.

9 DESIGNAZIONE E DESCRIZIONE

9.1 Gli aggregati per malta e i filler devono essere designati come segue:
a) provenienza (nome della cava o del punto di estrazione, oppure, in caso di dubbio,
anche del deposito);
b) tipo di aggregato (una semplice indicazione petrografica, origine geologica o nome
commerciale);
c) numero della presente norma europea;
d) dimensione nominale dell’aggregato;
e) ogni informazione supplementare necessaria ad identificare l’aggregato.
Nota L’acquirente dovrebbe informare il produttore (o fornitore) al momento dell’ordine di qualsiasi requisito
speciale associato ad una particolare destinazione d'uso e dei suoi supplementari requisiti per informazione.

9.2 Una descrizione completa dell’aggregato dovrebbe consistere nelle proprietà e informa-
zioni elencate nell’appendice F.

10 MARCATURA ED ETICHETTATURA
Ogni consegna di aggregati per malta deve essere accompagnata da una bolla di
consegna numerata, emessa da o per conto di un produttore che dichiari:
a) provenienza (nome della cava o nome del punto di estrazione oppure, in caso di
dubbio, anche del deposito);
b) regione/luogo di produzione;

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 9


c) la data di consegna;
d) la designazione in conformità a 9;
e) se richiesto, la massa volumica dei granuli e il contenuto massimo di cloruro;
f) marcatura CE, se necessario.
Nota 1 Un requisito nell'accordo di fornitura può riguardare le informazioni supplementari da includere nella bolla di
consegna.
Nota 2 Per la marcatura CE e l'etichettatura, vedere ZA.3.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 10


APPENDICE A GUIDA ALLA DESCRIZIONE DELLA GROSSEZZA/FINEZZA DEGLI AGGREGATI
(informativa) PER MALTE
I prospetti A.1 e A.2 dovrebbero essere utilizzati qualora sia specificata la richiesta di
descrizioni supplementari circa la grossezza/finezza degli aggregati destinati a specifici
impieghi. Per tale descrizione può essere utilizzato uno dei prospetti ma non entrambi.
Nei prospetti A.1 e A.2, gli aggregati grossolani sono contrassegnati dalla lettera C, quelli
intermedi dalla M e quelli di grado fine da F.
Inoltre, nel caso si selezioni il prospetto A.1, si aggiunge dopo la C, la M o la F una "P "
che fa riferimento alla percentuale passante allo staccio di 0,500 mm (per esempio per
sabbie di granulometria intermedia MP ).
Analogamente, quando si seleziona il prospetto A.2, si aggiunge dopo la C, la M o la F
una "F " per fare riferimento al modulo di finezza (per esempio per sabbie di granulometria
fine FF).

prospetto A.1 Grossezza/finezza in base alla percentuale di passante allo staccio 0,500 mm

Percentuale in massa di passante


CP MP FP
da 5 a 45 da 30 a 70 da 55 a 100

prospetto A.2 Grossezza/finezza in base al modulo di finezza

Modulo di finezza
CF MF FF
da 3,6 a 2,4 da 2,8 a 1,5 da 2,1 a 0,6

Il modulo di finezza (FM ) è utilizzato per controllare la costanza della granulometria. Se


richiesto, il modulo FM di una partita dovrebbe rimanere entro i limiti dell’FM dichiarato
±0,25 o altro limite specificato.
Nota 1 Il modulo di finezza (FM ) è calcolato come somma delle percentuali cumulative in massa trattenuto sugli
stacci seguenti (mm) diviso 100, ossia:
Σ { ( >4 ) + ( >2 ) + ( >1 ) + ( >0,5 ) + ( >0,25 ) + ( >0,125 ) }
FM = ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
100
Nota 2 Il risultato del calcolo del modulo di finezza è fortemente influenzato dal contenuto di fini. L’aggregato di roccia
frantumata potrebbe essere classificato come aggregato fine sebbene privato dei fini sia da considerarsi
aggregato grosso.

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APPENDICE B TOLLERANZE GRANULOMETRICHE RISTRETTE SULLA GRANULOMETRIA TIPICA
(normativa) DICHIARATA DAL PRODUTTORE PER GLI AGGREGATI FINI
Le tolleranze granulometriche ristrette sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore
per aggregati fini devono essere conformi ai requisiti specificati nel prospetto B.1.

prospetto B.1 Tolleranze granulometriche ristrette sulla granulometria tipica dichiarata dal produttore per
aggregati fini

Dimensione staccio Tolleranze come percentuale in massa di passante


mm
0/4 mm 0/2 mm 0/1 mm
4 ±5
2 ±5
1 ±10 ±10 ±5
0,250 ±10 ±15 ±15
0,063 ±2 ±3 ±3
Nota Vedere 5.3.4.

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APPENDICE C VALUTAZIONE DEI FINI - GUIDA ALL’USO DEL VALORE DI EQUIVALENTE IN
(normativa) SABBIA (EN 933-8) E DEL VALORE DEL BLU METILENE (EN 933-9)
I fini possono essere considerati non nocivi quando si verifica una qualsiasi delle quattro
condizioni seguenti:
a) il contenuto totale di fini dell’aggregato fine è minore del 3% o di un altro valore in
base alle disposizioni valide sul luogo di impiego dell’aggregato;
b) il valore dell’equivalente in sabbia (SE ), quando ottenuto secondo la EN 933-8,
supera un limite inferiore specificato;
c) il valore dell’equivalente in sabbia è minore del limite (SE ) particolare ma la prova
del blu di metilene dà un valore minore del limite (MB );
d) la prova del blu di metilene, secondo la EN 933-9 dà un valore (MB ) minore di un
limite particolare specificato.
Nota 1 Non è possibile fissare limiti precisi, universalmente validi, finché non si disporrà di ulteriori esperienze circa
l’applicazione dei metodi di prova su diversi aggregati fini provenienti da diverse parti d’Europa. I limiti e/o le
categorie dovrebbero essere stabiliti partendo dall’esperienza di requisiti esistenti di materiali in impieghi
locali soddisfacenti, conformemente alle disposizioni valide nel luogo di impiego dell’aggregato.
Nota 2 I requisiti per le prove dell’equivalente in sabbia e del blu metilene su una frazione 0/2 dovrebbero essere
espressi con una probabilità del 90%.
Nota 3 Una volta stabilita l’equivalenza di prestazioni con aggregati soddisfacenti conosciuti o ottenuta l’evidenza di
impiego soddisfacente, senza alcun problema di impiego, i fini contenuti nell’aggregato possono essere consi-
derati non nocivi.

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APPENDICE D GUIDA AGLI EFFETTI DI ALCUNI COSTITUENTI CHIMICI DEGLI AGGREGATI
(informativa) SULLA MALTA

D.1 Cloruri
I cloruri possono essere presenti negli aggregati; la quantità presente è largamente
dipendente dalla provenienza dell’aggregato. I cloruri salini possono contribuire alla
formazione di efflorescenze su superfici esposte della malta. Inoltre, per ridurre il rischio
di corrosione dei metalli incorporati nella malta (giunzioni tra pareti, ecc.) è pratica
comune limitare la quantità di cloruri nella malta apportata da tutti i costituenti.
I requisiti di contenuto di ione cloruro della EN 998-2 sono generalmente soddisfatti
quando il contenuto di ioni di cloruro idrosolubile dell’aggregato non supera lo 0,15% per
la malta non armata e lo 0,06% per malte contenenti elementi metallici. Questi valori sono
da considerarsi come valori guida per i produttori di aggregati.

D.2 Solfati
I solfati nell’aggregato possono dare origine alla disgregazione espansiva della malta. Tali
sali possono, inoltre, portare alla produzione di depositi non rilevabili sulle superfici
esposte della malta. In certe circostanze, altri componenti di zolfo possono ossidarsi nella
malta producendo solfati. Anch’essi possono dare origine alla disgregazione espansiva
della malta.

D.3 Macchie ed espansioni localizzate


Alcuni costituenti degli aggregati possono provocare chiazzature e variazioni cromatiche
o rigonfiamenti ed espansioni localizzate della malta in cui sono incorporati. La pirite e la
lignite sono due esempi tipici di tali costituenti dannosi.

D.4 Danno alle superfici esposte


Le impurità che possono causare danni alle superfici esposte, comprendono le particelle
di legno, il carbone, i prodotti argillosi, i rifiuti reattivi e i residui nocivi provenienti da carichi
precedenti nei mezzi di trasporto.

D.5 Altri costituenti nocivi


Qualora l’aspetto esteriore sia una caratteristica essenziale della malta, gli aggregati non
dovrebbero contenere materiali in proporzioni tali da causare danni alle superfici esposte
di malta. Siccome percentuali in massa anche molto piccole di contaminanti possono
provocare effetti considerevoli sulle superfici esposte di malta, si dovrebbe fare attenzione
all’idoneità della provenienza per specifiche destinazioni d'uso.
Altri costituenti possono influenzare negativamente la velocità di idratazione del cemento
alterando la velocità di presa e di indurimento della malta. I materiali tipo humus e
zucchero sono due esempi di sostanze che influenzano la velocità di presa e di induri-
mento della malta. Certi minerali di argilla influenzano anch’essi negativamente la velocità
di sviluppo della resistenza e la resistenza e la durabilità della malta.

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D.6 Reazione alcali-silice degli aggregati
Certi aggregati possono reagire con gli alcali presenti nei fluidi interstiziali della malta. In
condizioni avverse e in presenza di umidità ciò può portare all’espansione e conseguente
fessurazione o disgregazione della malta. La forma più comune di reazione avviene tra gli
alcali e alcune forme di silice (reazione alcali-silice). Altre forme molto meno comuni di
reazione sono la reazione alcali-silicato e al carbonato alcalino.
In assenza di precedente esperienza a lungo termine sulla mancanza di reattività
dannosa di una particolare combinazione di cemento e aggregato, può essere necessario
intraprendere uno dei procedimenti seguenti:
a) limitare il contenuto totale di alcali della miscela di malta;
b) utilizzare un cemento con un basso contenuto di alcali reattivi;
c) utilizzare una miscela non reattiva di aggregato;
d) limitare il grado di saturazione in acqua della malta.
La miscela di aggregato e cemento dovrebbe essere valutata in base a procedimenti
descritti nelle norme e nei regolamenti nazionali validi sul luogo d’impiego solo qualora
non sia possibile garantire la conformità a uno dei procedimenti sopradescritti.
Nota Vedere il rapporto CEN CR 1901 "Regional specifications and recommendations for the avoidance of
damaging alkali-silica reactions in concrete".

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APPENDICE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA
(normativa)

E.1 Introduzione
La presente appendice specifica un sistema di controllo della produzione di fabbrica per
gli aggregati al fine di garantirne la conformità ai relativi requisiti della presente norma.
La prestazione del sistema di controllo della produzione di fabbrica deve essere valutata
in base ai principi descritti nella presente appendice.

E.2 Organizzazione

E.2.1 Responsabilità e autorità


Occorre definire la responsabilità, l’autorità e l’interrelazione tra tutto il personale addetto
alla gestione, esecuzione e controllo delle attività legate al sistema di qualità, incluso il
personale che necessita di libertà organizzativa e autorizzazione per:
a) iniziare azioni atte a prevenire l’eventuale non conformità del prodotto;
b) identificare, registrare e intervenire in caso di eventuali deviazioni di qualità del
prodotto.

E.2.2 Rappresentante responsabile del controllo della produzione di fabbrica


Per ogni impianto di produzione degli aggregati il produttore deve nominare una persona
alla quale conferire l’autorità necessaria per garantire l’attuazione e il rispetto di tutti i
requisiti indicati nella presente appendice.

E.2.3 Revisione da parte della direzione


Il sistema di controllo della produzione di fabbrica adottato secondo i requisiti della
presente appendice deve essere controllato e revisionato ad intervalli stabiliti da parte
della direzione per garantire la sua continua adeguatezza ed efficienza. Le registrazioni di
tali revisioni devono essere conservate.

E.3 Procedimenti di controllo


Il produttore deve redigere e tenere aggiornato un apposito manuale relativo al sistema di
controllo della produzione di fabbrica che stabilisca i procedimenti per mezzo dei quali
vengono soddisfatti i requisiti del controllo della produzione di fabbrica.

E.3.1 Controllo documenti e dati


Il controllo documenti e dati deve includere tutta la documentazione e i dati ritenuti impor-
tanti in base ai requisiti della presente norma, relativi all’acquisto, alla lavorazione e
ispezione dei materiali e dei documenti del sistema di controllo della produzione di
fabbrica.
Il procedimento concernente la gestione dei documenti e dati deve essere riportato nel
manuale di controllo della produzione riguardante i procedimenti e le responsabilità per
l’approvazione, emissione, distribuzione e amministrazione dei documenti e dei dati
interni ed esterni e la preparazione, emissione e registrazione delle modifiche da
apportare alla documentazione.

E.3.2 Servizi in subappalto


Se qualche parte dell’attività è subappaltata da parte del produttore, deve essere stabilito
un mezzo di controllo. Il produttore deve mantenere la responsabilità generale per tutte le
parti di attività subappaltate.

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E.3.3 Conoscenza delle materie prime
Si deve disporre di una documentazione dettagliata circa la natura delle materie prime, la
loro origine e, se necessario, una o più mappe che illustrino il luogo e il piano di estra-
zione.
È responsabilità del produttore garantire che, qualora siano identificate eventuali
sostanze pericolose, il loro contenuto non superi i limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti
sul luogo di impiego dell’aggregato.
Nota La maggior parte delle sostanze pericolose definite nella Direttiva del Consiglio 76/769/CEE non sono
generalmente presenti nella maggior parte di fonti di aggregati di origine minerale. Tuttavia, la nota in ZA.1 è
rivolta all’attenzione del produttore di aggregati.

E.4 Gestione della produzione


Il sistema di controllo della produzione di fabbrica deve soddisfare i requisiti seguenti.
a) Esistenza di procedure atte all'identifcazione e al controllo dei materiali.
Nota Queste possono includere procedure per la gestione e la regolazione delle apparecchiature di lavora-
zione, l’ispezione o le prove dei materiali campionati durante l’elaborazione, la modifica del processo
dovuta a cattivo tempo, ecc.
b) Esistenza di procedure atte all'identificazione e al controllo di eventuali materiali
pericolosi identificati in E.3.3 per garantire che non superino i limiti stabiliti dalle
disposizioni vigenti sul posto di impiego dell’aggregato.
c) Esistenza di procedure per garantire che il materiale sia immagazzinato in modo
controllato e che sia possibile identificare i punti di immagazzinamento e il loro
contenuto.
d) Esistenza di procedure per garantire che il materiale prelevato dal magazzino non
sia deteriorato in modo tale da comprometterne la conformità.
e) Il prodotto deve essere identificabile fino al punto vendita per quanto riguarda la
provenienza e il tipo.

E.5 Ispezione e prove

E.5.1 Generalità
Il produttore deve mettere a disposizione tutte le necessarie apparecchiature e il
personale addestrato per l’esecuzione delle ispezioni e delle prove richieste.

E.5.2 Apparecchiatura
Il produttore deve essere responsabile del controllo, della taratura e della manutenzione
delle apparecchiature di ispezione, di misurazione e di prova.
L’accuratezza e la precisione di taratura devono essere conformi alla EN 932-5.
L’apparecchiatura deve essere utilizzata in conformità ai procedimenti documentati.
L’apparecchiatura deve essere identificabile in modo univoco.
Le registrazioni di taratura devono essere conservate.

E.5.3 Frequenza e ubicazione dell’ispezione, del campionamento e delle prove


La documentazione di controllo della produzione deve descrivere la frequenza e la natura
delle ispezioni. La frequenza del campionamento e delle prove, se richiesto, deve essere
effettuata per le caratteristiche rilevanti specificate nel prospetto E.1.
Nota 1 La frequenza delle prove è generalmente correlata ai periodi di produzione. Un periodo di produzione è
definito come una intera settimana, mese o anno di produzione.
Nota 2 I requisiti per il controllo della produzione di fabbrica possono proporre l’ispezione visiva. Qualsiasi deviazione
indicata tramite queste ispezioni può portare ad un aumento della frequenza di esecuzione delle prove.

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Nota 3 Quando il valore misurato si avvicina a un limite specificato, può essere necessario aumentare la frequenza
delle prove.
Nota 4 In condizioni speciali la frequenza delle prove può diminuire al disotto di quanto riportato nel prospetto E.1.
Tali condizioni potrebbero essere:
a) apparecchiatura di produzione altamente automatizzata;
b) esperienza a lungo termine con costanza delle proprietà speciali;
c) fonti ad alto grado di conformità;
d) applicazione di un Sistema di Gestione della Qualità dotato di misure eccezionali per la sorveglianza e
il monitoraggio del processo di produzione.
Il produttore deve preparare un programma di frequenza delle prove tenendo conto dei
requisiti minimi del prospetto E.1.
I motivi della diminuzione della frequenza delle prove devono essere riportati nel
documento del controllo della produzione di fabbrica.

E.6 Registrazioni
I risultati del controllo della produzione di fabbrica devono essere registrati in modo da
includere i punti di campionamento, le date e gli orari e il prodotto sottoposto a prova
corredati di altre informazioni importanti, quali per esempio le condizioni atmosferiche.
Nota 1 Alcune caratteristiche possono essere condivise da vari prodotti, nel qual caso il produttore, sulla base della
propria esperienza, può ritenere possibile applicare i risultati di una prova a più di un prodotto. Ciò si verifica
in particolare quando un prodotto è ottenuto mediante combinazione di due o più frazioni diverse. La distribu-
zione granulometrica o la pulizia dovrebbero essere controllate qualora siano mutate le caratteristiche intrin-
seche.
Qualora il prodotto ispezionato o sottoposto a prova non soddisfi i requisiti stabiliti nella
specifica o nel caso ci siano indizi di non conformità, occorre fare una nota nelle registra-
zioni dei provvedimenti intrapresi per risolvere la questione (per esempio eseguendo una
nuova prova e/o adottando misure per correggere il processo di produzione).
Devono essere incluse le registrazioni richieste da tutti i punti della presente appendice.
Le registrazioni devono essere conservate almeno per tutto il periodo prestabilito.
Nota 2 Per "periodo prestabilito" si intende il periodo di tempo per il quale si devono conservare le registrazioni in
conformità alle regolamentazioni vigenti nel luogo di produzione.

E.7 Controllo del prodotto non conforme


In seguito ad una ispezione o ad una prova che indichi che un prodotto non è conforme,
il materiale in questione deve essere:
a) riprocessato; o
b) destinato ad altra applicazione per la quale è idoneo; oppure
c) rifiutato o marchiato come non conforme.
Tutti i casi di non conformità devono essere registrati dal produttore, esaminati e se
necessario devono essere intraprese azioni correttive.
Nota Le azioni correttive possono includere:
a) indagini sulla causa di non conformità incluso un esame del procedimento di prova ed attuazione di
eventuali azioni correttive necessarie;
b) analisi di processi, operazioni, registrazioni di qualità, rapporti di servizio e reclami dei clienti per indivi-
duare ed eliminare le potenziali cause di non conformità;
c) azioni correttive per trattare i problemi a un livello corrispondente al rischio incontrato;
d) applicazione di controlli per garantire che siano intraprese le azioni correttive necessarie;
e) cambiamenti di attuazione e registrazione nelle procedure, a causa delle azioni correttive intraprese.

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E.8 Movimentazione, stoccaggio e preparazione delle aree di produzione
Il produttore deve adottare tutte le misure necessarie per il mantenimento della qualità del
prodotto durante la movimentazione e lo stoccaggio.
Nota Tali misure dovrebbero tenere in considerazione quanto segue:
a) contaminazione del prodotto;
b) segregazione;
c) pulizia dell’apparecchiatura di movimentazione e delle aree di stoccaggio.

E.9 Trasporto e imballaggio

E.9.1 Trasporto
Il sistema di controllo della produzione di fabbrica da parte del produttore deve identificare
l’estensione della propria responsabilità in relazione allo stoccaggio e alla consegna.
Nota Se gli aggregati sono trasportati sfusi può essere necessario coprire o insilare gli aggregati al fine di ridurne
la contaminazione.

E.9.2 Imballaggio
Se gli aggregati sono imballati i metodi e i materiali utilizzati non devono contaminare o
degradare l’aggregato al punto di modificarne significativamente le proprietà rispetto allo
stesso aggregato prima dell'imballaggio. Eventuali precauzioni da adottare a tale scopo
durante la movimentazione e lo stoccaggio dell’aggregato imballato devono essere
riportate sull’imballaggio o sui documenti di accompagnamento.

E.10 Addestramento del personale


Il produttore deve stabilire e tenere aggiornate le procedure che riguardano l’addestra-
mento di tutto il personale coinvolto nel sistema di produzione di fabbrica. Devono essere
conservate le relative registrazioni sull’addestramento.

prospetto E.1 Frequenze minime di prova

Proprietà Punto Prove iniziali Metodo di prova Frequenza minima di prova


1 Dimensione e granulometria 5.3 x EN 933-1 1 alla settimana
dell’aggregato
2 Contenuto in conchiglie 5.4.2 EN 933-7 1 all’anno
3 Fini 5.5 Se necessario, 1 alla settimana
- contenuto/qualità fini  x EN 933-1
- equivalente in sabbia  appendice C x EN 933-8
- valore di blu di metilene  x EN 933-9
4 Massa volumica dei granuli 6.2.1 x EN 1097-6 Se richiesto e in caso di dubbio
5 Assorbimento di acqua 6.2.2 x EN 1097-6 Se necessario e in caso di dubbio
5 Contenuto di cloruri 7.2 EN 1744-1:1998, punto 7
- per aggregati non marini x 1 ogni 2 anni
- per aggregati marini x 1 alla settimana
6 Contenuto di solfato 7.3.1 x EN 1744-1:1998, punto 12 1 all’anno e in caso di dubbio
7 Composti contenenti zolfo 7.3.2 x EN 1744-1:1998, punto 11 1 all’anno e in caso di dubbio

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prospetto E.1 Frequenze minime di prova (Continua)

Proprietà Punto Prove iniziali Metodo di prova Frequenza minima di prova


8 Costituenti che alterano la 7.4
velocità di presa e di indurimento
della malta EN 1744-1:1998, 15.1 In caso di dubbio: 1 alla settimana
- idrossido di sodio x EN 1744-1:1998, 15.2 In caso di dubbio: 1 alla settimana
- acido fulvico (in assenza della x
prova con idrossido di sodio) EN 1744-1:1998, 15.3 Se necessario: 1 alla settimana
- prova di resistenza comparativa x
- tempo di presa EN 1744-1:1998, 14.2 Se richiesto per una particolare
- contaminanti organici x destinazione d’uso
leggeri
9 Materiale idrosolubile 7.5.1 x EN 1744-1:1998, punto 16 Se necessario: 1 alla settimana
10 Perdita al fuoco 7.5.2 x EN 1744-1:1998, punto 17 Se necessario: 1 alla settimana
11 Resistenza al gelo e disgelo 6.2.3.1 - EN 1367-1 Se richiesto e in caso di dubbio
EN 1367-2
a)
12 Reattività alcali-silice 7.6.1 - Se richiesto e in caso di dubbio
b) b) b)
13 Sostanze pericolose E.3.3 Se richiesto e in caso di dubbio
In particolare: E.4
Emissione di radioattività
Rilascio di metalli pesanti
Rilascio di idrocarburi policiclici
aromatici
a) In conformità alle disposizioni vigenti nel luogo di impiego.
b) Salvo diversa specifica, solo quando necessario ai fini della marcatura CE (vedere appendice ZA).

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APPENDICE F INFORMAZIONI CHE POSSONO ESSERE RICHIESTE PER DESCRIVERE UN
(informativa) AGGREGATO DESTINATO A PARTICOLARI DESTINAZIONI D'USO

F.1 Informazione essenziale


a) Provenienza - se il materiale è stato rilavorato in un deposito dovrebbe essere
indicata sia la provenienza sia il deposito.
b) Tipo di aggregato.
c) Indicazione petrografica semplificata.
d) Dimensione dell’aggregato.

F.2 Altre informazioni


a) Codice (se specificato).
b) Granulometria.
c) Contenuto di fini.
d) Qualità dei fini (qualora il contenuto di fini ecceda i limiti specificati).
e) Descrizione petrografica.
f) Massa volumica dei granuli.
g) Assorbimento di acqua.
h) Massa volumica in mucchio.
i) Contenuto di cloruro.
j) Contenuto di solfato.
k) Contenuto di zolfo.
l) Costituenti che possono influenzare la velocità di presa e di indurimento o la finitura
superficiale della malta.
m) Assenza di disintegrazione delle scorie d'altoforno raffreddate in aria dovute al
silicato dicalcico o alla disintegrazione ferrosa.
n) Quantità idrosolubile (solo per aggregati industriali).
o) Perdita al fuoco (solo per aggregati industriali).
Solo le informazioni elencate in F.1 dovrebbero essere fornite per ogni consegna. La
necessità di ulteriori dettagli sulle proprietà indicate in F.2 e la frequenza delle prove
dipende dalla destinazione d'uso. Questa informazione supplementare dovrebbe essere
resa disponibile su richiesta.

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APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI LE DISPOSIZIONI
(informativa) ESSENZIALI O ALTRI REQUISITI DELLE DIRETTIVE UE

ZA.1 Scopo e caratteristiche principali


La presente norma europea e la presente appendice ZA sono state elaborate nell’ambito
di un mandato1) conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall’Associazione
Europea di Libero Scambio.
I punti della presente norma europea, riportati nella presente appendice, soddisfano i
requisiti del mandato, conferito dalla Direttiva europea relativa ai Prodotti da Costruzione
(89/106/CEE).
La conformità ai presenti punti conferisce una presunta idoneità degli aggregati e dei filler
trattati nella presente norma europea per gli impieghi ivi previsti; deve essere fatto riferi-
mento alle informazioni di accompagnamento della marcatura CE.
AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive europee che non interferiscono con
l'idoneità alla destinazione d'uso, possono essere applicati agli aggregati e ai filler che
rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente appendice.
Nota Possono esistere altri requisiti, relativi a sostanze pericolose, applicabili ai prodotti inclusi nello scopo e campo
di applicazione della presente norma europea (per esempio legislazione europea trasposta e leggi
nazionali, regolamenti e disposizioni amministrative). Per poter rispondere alle disposizioni della Direttiva UE
relativa ai prodotti da costruzione, tali requisiti devono, inoltre, essere conformi ai tempi e luoghi di applicazione.
Nota: Una banca dati informativa relativa alle disposizioni europee e nazionali sulle sostanze pericolose è
disponibile al sito web in costruzione su EUROPA (CREATE, cui si accede via http://europa.eu.int).

prospettoZA.1a Scopo e requisiti rilevanti - Aggregati

Prodotto: Aggregati ottenuti mediante la lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti
aggregati come indicato nello scopo e campo di applicazione della presente norma
Destinazione d'uso: Malta da costruzione, strade ed opere di ingegneria civile

Caratteristiche essenziali Requisiti richiesti dalla presente norma e/o da Livello/i e/o Note
altre norme classe/i
Forma, dimensione e massa volumica dei granuli 5.2 Dimensioni dell’aggregato Nessuna Designazione d/D
5.3 Granulometria Nessuna Limite di soglia passa/
non passa
5.4. Forma dei granuli Nessuna Valore dichiarato
6.2.1 Massa volumica dei granuli Nessuna Valore dichiarato
Pulizia 5.4.2 Contenuto in conchiglie Nessuna Valore dichiarato
5.5 Fini Limite di soglia
passa/non passa per
categoria
Composizione/contenuto 7.2 Cloruri Nessuno Valore dichiarato
7.3.1 Solfato solubile in acido Nessuno Categoria
7.3.2 Zolfo totale Nessuno Limite di soglia
passa/non passa
7.4 Costituenti che alterano la velocità di presa e Nessuno Limite di soglia
di indurimento della malta passa/non passa
Stabilità di volume (applicabile solo per aggregati 7.5.1 Materia idrosolubile Nessuna Limite di soglia
industriali) passa/non passa
Assorbimento di acqua 6.2.2 Assorbimento di acqua Nessuno Valore dichiarato
Sostanze pericolose: Nota in ZA.1 sopra Nessuna Ultimo paragrafo di
Emissione di radioattività (aggregati derivanti da E.3.3 Conoscenza delle materie prime ZA.3
fonti radioattive destinati a calcestruzzo per E.4 Gestione della produzione
edifici)
Rilascio di metalli pesanti
Rilascio di carbonio poliaromatico
Rilascio di altre sostanze pericolose

1) M125 "Aggregati" "revisionato".

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prospettoZA.1a Scopo e requisiti rilevanti - Aggregati (Continua)

Prodotto: Aggregati ottenuti mediante la lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti
aggregati come indicato nello scopo e campo di applicazione della presente norma
Destinazione d'uso: Malta da costruzione, strade ed opere di ingegneria civile
Durabilità al gelo-disgelo 6.2.3.1 Resistenza al gelo-disgelo Nessuna Valore dichiarato
Durabilità alla reazione alcali-silice 7.6.1 Reattività alcali-silice Nessuna Valore dichiarato

prospettoZA.1b Scopo e requisiti rilevanti - Filler

Prodotto: Aggregati ottenuti mediante la lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti
aggregati come indicato nello scopo e campo di applicazione della presente norma
Destinazione d'uso: Malta da costruzione, strade ed opere di ingegneria civile

Caratteristiche essenziali Requisiti richiesti dalla presente norma e/o da Livello/i e/o Note
altre norme classe/i
Finezza/dimensione e massa volumica dei granuli 5.2 Dimensioni dell’aggregato Nessuna Designazione d/D
5.3 Granulometria Nessuna Limite di soglia
passa/non passa
5.4 Forma dei granuli Nessuna Valore dichiarato
6.2.1 Massa volumica dei granuli Nessuna Valore dichiarato
Composizione/contenuto 7.2 Cloruri Nessuno Valore dichiarato
7.3.1 Solfati solubili in acido Nessuno Categoria
7.3.2 Zolfo totale Nessuno Limite di soglia
passa/non passa
7.4 Costituenti che alterano la velocità di presa e Nessuno Limite di soglia
di indurimento della malta passa/non passa
Pulizia 5.4.2 Contenuto di conchiglie Nessuna Valore dichiarato
5.5 Fini Categoria
Perdita al fuoco (solo per ceneri) 7.5.2 Perdita al fuoco Nessuna Limite di soglia
(Applicabile solo ad aggregati industriali) passa/non passa
Rilascio di sostanze pericolose Nota in ZA.1 sopra Ultimo paragrafo di
E.3.3 Conoscenza delle materie prime ZA.3
E.4 Gestione della produzione
Durabilità al gelo-disgelo 6.2.3.1 Resistenza al gelo-disgelo Nessuna Valore dichiarato

Il requisito nei riguardi di una determinata caratteristica non è applicabile in quegli Stati
Membri (SM) che non possiedono alcuna regolamentazione per tale caratteristica. In
questo caso i produttori che immettono i propri prodotti sul mercato di questi SM non sono
obbligati a determinare o dichiarare le prestazioni dei propri prodotti relativamente a
questa caratteristica e possono utilizzare la stampigliatura “Nessuna Prestazione Deter-
minata ” (NPD) nelle informazioni che accompagnano la marcatura CE (vedere ZA.3).
L'opzione NPD non può, tuttavia, essere utilizzata qualora la caratteristica sia soggetta a
un livello di soglia.

ZA.2 Procedure per l’attestazione di conformità degli aggregati e dei filler

ZA.2.1 Sistema(i) di attestazione di conformità


I sistemi di attestazione di conformità per gli aggregati e filler indicati nel prospetto ZA.1a
e nel prospetto ZA.1b sono illustrati nei prospetti ZA.2a e ZA.2b per la Destinazione d'uso
indicata, secondo la decisione della Commissione del 9 ottobre 1998 (98/598/CE)
riportata nell’appendice 3 del mandato M125 “Aggregati” “revisionato”.

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2)

prospettoZA.2a Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati e filler per impieghi con alti requisiti di
sicurezza2) (dove sia richiesto l’intervento di terzi)

Prodotto/i Destinazione d'uso Livello/i o classe/i Attestazione del/i


sistema/i di conformità
Aggregati per malta Edifici, strade ed altre opere di ingegneria civile - 2+
Filler per malta Edifici, strade ed altre opere di ingegneria civile - 2+
Sistema 2+: Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) Appendice III.2 (ii), Prima possibilità, includente la certificazione di controllo della produzione di fabbrica
approvato tramite un ente autorizzato, sulla base dell'ispezione iniziale e del controllo della produzione di fabbrica, nonché della continua sorveglianza,
valutazione e approvazione del controllo della produzione di fabbrica.

prospettoZA.2b Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati e filler per impieghi senza alti requisiti di
sicurezza2) (dove sia richiesto l’intervento di terzi)

Prodotto/i Destinazione d'uso Livello/i o classe/i Attestazione del/i


sistema/i di conformità
Aggregati per malta Edifici, strade ed altre opere di ingegneria civile - 4
Filler per malta Edifici, strade ed altre opere di ingegneria civile - 4
Sistema 4: Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) Appendice III.2.(ii), Terza possibilità.

L'attestazione di conformità degli aggregati e dei filler dei prospetti ZA.1a e ZA.1b deve
essere basata sui procedimenti di valutazione della conformità indicati nei prospetti ZA.3a
e ZA.3b derivanti dall'applicazione dei punti della presente norma europea qui riportati.

prospettoZA.3a Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 2+)

Compiti Contenuto del compito Punti da applicare


Compiti per il produttore Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F.) Parametri relativi a tutte le 8.3
caratteristiche rilevanti del
prospetto ZA.1a o del
prospetto ZA.1b
Prove di tipo iniziale Tutte le caratteristiche 8.2
rilevanti del prospetto ZA.1a
o del prospetto ZA.1b
Compiti per l'ente Certificazione del C.P.F. Ispezione iniziale della Parametri relativi a tutte le 8.3
autorizzato sulla base di fabbrica e del C.P.F. caratteristiche rilevanti del
prospetto ZA.1a o del
prospetto ZA.1b
Sorveglianza continua, Parametri relativi a tutte le 8.3
valutazione e approvazione caratteristiche rilevanti del
del C.P.F. prospetto ZA.1a o del
prospetto ZA.1b

2) I requisiti di sicurezza devono essere definiti dagli stati membri nelle rispettive leggi nazionali e disposizioni ammini-
strative.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 24


prospettoZA.3b Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 4)

Compiti Contenuto del compito Punti da applicare


Compiti per il produttore Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F.) Parametri relativi a tutte le 8.3
caratteristiche rilevanti del
prospetto ZA.1a o del
prospetto ZA.1b
Prove di tipo iniziale Tutte le caratteristiche 8.2
rilevanti del prospetto ZA.1a
o del prospetto ZA.1b

ZA.2.2 Dichiarazione di conformità CE


Per aggregati e filler sotto il sistema 2+: Una volta ottenuta la conformità alle condizioni
della presente appendice, e una volta che l’ente autorizzato ha redatto il certificato
menzionato di seguito, il produttore o il rispettivo agente designato nell’EEA deve
preparare e conservare una dichiarazione di conformità che autorizza il produttore ad
apporre la marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere:
- nome e indirizzo del produttore o di un suo rappresentante autorizzato designato
nell'EEA e luogo di produzione;
- descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego, …) e una copia delle informa-
zioni di accompagnamento della marcatura CE;
- disposizioni a cui il prodotto è conforme (per esempio appendice ZA della presente
norma europea);
- condizioni particolari applicabili alla destinazione d'uso del prodotto (per esempio
disposizioni per l’impiego del prodotto in determinate condizioni, ecc.);
- numero del certificato di accompagnamento del controllo della produzione di
fabbrica;
- nome e qualifica della persona incaricata di firmare la dichiarazione per conto del
produttore o del suo rappresentante autorizzato.
La dichiarazione deve essere accompagnata da un certificato di controllo della produ-
zione di fabbrica redatto dall'ente autorizzato che, oltre alle informazioni di cui sopra, deve
contenere quanto segue:
- nome e indirizzo dell'ente autorizzato;
- numero del certificato di controllo della produzione di fabbrica;
- condizioni e periodo di validità del certificato, se necessario;
- nome e qualifica della persona incaricata di firmare il certificato.
La dichiarazione sopra citata deve essere presentata, su richiesta, nella lingua o nelle
lingue ufficiali dello stato membro in cui il prodotto deve essere impiegato.
Per aggregati e filler sotto il sistema 4): Una volta ottenuta la conformità alle condizioni
della presente appendice, il produttore o il rispettivo agente designato nell’EEA deve
preparare e conservare una dichiarazione di conformità (Dichiarazione di conformità CE)
che autorizza il produttore ad apporre la marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere:
- nome e indirizzo del produttore o di un suo rappresentante autorizzato designato
nell'EEA e luogo di produzione;
- descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego, …) e una copia delle informa-
zioni di accompagnamento della marcatura CE;
- disposizioni a cui si conforma il prodotto (per esempio appendice ZA della presente
norma europea);
- condizioni particolari applicabili alla destinazione d'uso del prodotto (per esempio
disposizioni per l’impiego del prodotto in determinate condizioni, ecc.);
- nome e qualifica della persona responsabile della firma della dichiarazione per conto
del produttore o del suo rappresentante autorizzato.

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 25


La dichiarazione sopra citata deve essere presentata, su richiesta, nella lingua o nelle
lingue ufficiali dello stato membro in cui il prodotto deve essere impiegato.

ZA.3 Marcatura ed etichettatura CE


Il produttore o il suo rappresentante autorizzato designato nel contesto dell'EEA è respon-
sabile dell'applicazione della marcatura CE. Il simbolo di marcatura CE da applicare deve
essere conforme alla Direttiva 93/68/CE e deve figurare sull’etichetta o sulla confezione di
accompagnamento o sui documenti commerciali di accompagnamento, per esempio sulla
bolla di consegna. Il simbolo di marcatura CE deve essere accompagnato dalle informa-
zioni seguenti:
- numero di identificazione dell’ente di certificazione (solo per prodotti sotto il sistema
2+);
- nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore;
- le ultime due cifre dell’anno di affissione della marcatura CE; numero del certificato
del controllo di produzione di fabbrica (solo per prodotti sotto il sistema 2+); riferi-
mento alla presente norma europea;
- descrizione del prodotto: nome generico, materiale, dimensioni, ... e impiego
previsto;
- informazioni sulle caratteristiche essenziali, elencate nel prospetto ZA.1a o nel
prospetto ZA.1b come segue:
- valori dichiarati e, se pertinente, livello o classe/categoria (inclusa l’indicazione
“passa” in base ai requisiti di “passa/non passa”, se necessario) da dichiarare
per ciascuna caratteristica essenziale come indicato nelle “Note” del prospetto
ZA.1a o del prospetto ZA.1b; e
- "Nessuna prestazione determinata" per caratteristiche ove ciò sia rilevante.
L'opzione "Nessuna prestazione determinata" (NPD) non può essere utilizzata nel caso in
cui la caratteristica sia soggetta a un limite di soglia, altrimenti l’opzione "Nessuna presta-
zione determinata" (NPD) può essere impiegata quando e dove la caratteristica, per una
determinata destinazione d'uso prevista, non è soggetta a requisiti regolamentari.
Oltre alle eventuali informazioni specifiche, relative alle sostanze pericolose di cui sopra,
il prodotto dovrebbe essere accompagnato, nei tempi e nei luoghi richiesti e in forma
appropriata, dalla documentazione che elenca altre eventuali legislazioni su sostanze
pericolose di cui si rivendica la conformità, nonché eventuali informazioni richieste da tali
legislazioni.
Nota Non è necessario menzionare la legislazione europea in assenza di deroghe nazionali.
Le figure ZA.1, ZA.2, ZA.3 e ZA.4 illustrano esempi delle informazioni da riportare sul
prodotto, sull’etichetta, sulla confezione e/o sui documenti commerciali.

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figura ZA.1 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per malte sotto il sistema 2+
Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella
Direttiva 93/68/CEE

01234 Numero di identificazione dell'ente di ispezione


Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore

02 Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la marcatura

0123-CPD-0456 Numero del certificato CE


EN 13139 N˚ della norma europea

Aggregati per malte Descrizione del prodotto e


Forma dei granuli Valore dichiarato (FI ) informazioni sul prodotto e sulle sue caratteristiche
Dimensione dei Classificazione (d/D )
granuli
Massa volumica dei Valore dichiarato (Mg/m3)
granuli
Pulizia
Contenuto in Valore dichiarato (SC )
conchiglie
Qualità dei fini Limite di soglia (%, MB, SE )
passa/non passa e
Categoria
Composizione/
contenuto
Cloruri Valore dichiarato (% C )
Solfati solubili in acido Categoria (per esempio AS0,2)
Zolfo totale Limite di soglia (% S )
passa/non passa
Costituenti che Limite di soglia (tempo di presa in
alterano la velocità di passa/non passa minuti e resistenza
presa e di indurimento a compressione S %)
della malta
Stabilità di volume Limite di soglia (% WS )
passa/non passa
Assorbimento di Valore dichiarato (WA )
acqua
Emissione di radio- Valori dichiarati come
attività richiesto
Rilascio di metalli
pesanti Limiti di soglia validi sul
Rilascio di carbonio posto d'impiego
poliaromatico
Rilascio di altre per esempio Sostanza
sostanze pericolose X: 0,2 µm3
Durabilità al gelo- Valore dichiarato (F oppure MS )
disgelo
Durabilità alla Valore dichiarato come
reattività alcali- richiesto
silice

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 27


figura ZA.2 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler per malte sotto il sistema 2+
Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella
Direttiva 93/68/CEE

01234 Numero di identificazione dell'ente di ispezione


Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore

02 Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la marcatura

0123-CPD-0456 Numero del certificato CE


EN 13139 N˚ della norma europea

Filler per malte Descrizione del prodotto e


Finezza/dimensione Classificazione (d/D ) informazioni sul prodotto e sulle sue caratteristiche
dei granuli
Massa volumica dei Valore dichiarato (Mg/m3)
granuli
Composizione/
contenuto
Cloruri Valore dichiarato (% C )
Solfati solubili in acido Categoria (per esempio AS0,2)
Zolfo totale Limite di soglia (% S )
passa/non passa
Componenti che Limite di soglia (tempo di presa in
alterano la velocità di passa/non passa minuti e resistenza
presa e di indurimento a compressione S %)
della malta
Pulizia
Contenuto di Valore dichiarato (SC )
conchiglie
Qualità dei fini Limite di soglia (%, MB, SE )
passa/non passa e
Categoria
Perdita al fuoco Limite di soglia (%)
(solo per ceneri) passa/non passa
Rilascio di sostanze per esempio Sostanza
pericolose X: 0,2 µm3
Durabilità al gelo- Valore dichiarato (F oppure MS )
disgelo
Durabilità alla Valore dichiarato come
reattività alcali- richiesto
silice

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 28


figura ZA.3 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per malte sotto il sistema 4
Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella
Direttiva 93/68/CEE

Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore

02 Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la marcatura

EN 13139 N˚ della norma europea

Aggregati per malte Descrizione del prodotto e


Forma dei granuli Valore dichiarato (FI ) informazioni sul prodotto e sulle sue caratteristiche
Dimensione dei Classificazione (d/D )
granuli
Massa volumica dei Valore dichiarato (Mg/m3)
granuli
Pulizia
Contenuto di Valore dichiarato (SC )
conchiglie
Qualità dei fini Limite di soglia (%, MB, SE )
passa/non passa e
Categoria
Composizione/
contenuto (% C )
Cloruri Valore dichiarato (per esempio AS0,2)
Solfati solubili in acido Categoria (% S )
Zolfo totale Limite di soglia
passa/non passa
Componenti che Limite di soglia (tempo di presa in
alterano la velocità di passa/non passa minuti e resistenza
presa e di indurimento a compressione S %)
della malta
Stabilità di volume Limite di soglia (% WS )
passa/non passa
Assorbimento di Valore dichiarato (WA )
acqua
Emissione di radio- Valore dichiarato come
attività richiesto
Rilascio di metalli
I limiti di soglia sono
pesanti
validi sul posto
Rilascio di carbonio
d'impiego
poliaromatico
Rilascio di altre per esempio Sostanza
sostanze pericolose X: 0,2 µm3
Durabilità al gelo- Valore dichiarato (F oppure MS )
disgelo
Durabilità alla Valore dichiarato come
reattività alcali- richiesto
silice

UNI EN 13139:2003 © UNI Pagina 29


figura ZA.4 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler per malte sotto il sistema 4
Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella
Direttiva 93/68/CEE

Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore

02 Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la marcatura


EN 13139 N˚ della norma europea

Filler per malte Descrizione del prodotto e


Finezza/dimensione Classificazione (d/D ) informazioni sul prodotto e sulle sue caratteristiche
dei granuli
Massa volumica dei Valore dichiarato (Mg/m3)
granuli
Composizione/
contenuto
Cloruri Valore dichiarato (% C )
Solfati solubili in acido Categoria (per esempio AS0,2)
Zolfo totale Limite di soglia (% S )
passa/non passa
Componenti che Limite di soglia (tempo di presa in
alterano la velocità di passa/non passa minuti e resistenza
presa e di indurimento a compressione S %)
della malta
Pulizia
Contenuto di Valore dichiarato (SC )
conchiglie
Qualità dei fini Limite di soglia (%, MB, SE )
passa/non passa e
Categoria
Perdita al fuoco Limite di soglia (%)
(solo per ceneri) passa/non passa
Rilascio di sostanze per esempio Sostanza
pericolose X: 0,2 µm3
Durabilità al gelo- Valore dichiarato (F oppure MS )
disgelo
Durabilità alla Valore dichiarato come
reattività alcali- richiesto
silice

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BIBLIOGRAFIA
EN 197-1 Cement - Composition, specifications and conformity criteria for
common cements
EN 206-1 Concrete - Specification, performance, production and conformity
EN 450:1995 Fly ash for concrete - Definitions, requirements and quality control
prEN 998-1:2000 Specification for mortar for masonry - Rendering and plastering
mortar
EN 998-2:2001 Specification for mortar for masonry - Masonry mortar
CR 1901 Regional specifications and recommendations for the avoidance
of alkali-silica reactions in concrete
EN 13055-1:1997 Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for concrete and
mortar

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UNI
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di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
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20133 Milano, Italia

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