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TESTO ITALIANO
ICS 91.100.15
UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana,
della norma europea EN 1097-6 (edizione settembre 2000 + errata
corrige AC:2002) e dell’aggiornamento A1 (edizione ottobre 2005),
che assumono così lo status di norma nazionale italiana.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
English version
Essais pour déterminer les caractéristiques mécaniques et Prüfverfahren für mechanische und physikalische
physiques des granulats - Partie 6: Détermination de la Eigenschaften von Gesteinskörnungen - Teil 6: Bestimmung
masse volumique réelle et du coefficient d’absorption d’eau der - Rohdichte und der Wasseraufnahme
CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving
this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references
concerning such national standards may be obtained on application to the Central Secretariat or to any CEN member.
This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Central Secretariat has the same
status as the official versions.
CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland,
France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Poland,
Portugal, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.
© 2005 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide Ref. No. EN 1097-6:2000/
A1:2005: E
for CEN national Members.
INDICE
PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A1 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2
3 TERMINI E DEFINIZIONI 2
4 PRINCIPIO 3
5 MATERIALI 3
6 APPARECCHIATURA 3
figura 1 Esempio di picnometro ............................................................................................................................... 5
10 RESOCONTO DI PROVA 11
APPENDICE E PRECISIONE 21
(informativa)
prospetto E.1 Massa volumica apparente dei granuli - Ripetibilità r e riproducibilità R ............................... 21
prospetto E.2 Massa volumica dei granuli essiccati in stufa - Ripetibilità r e riproducibilità R ................... 21
prospetto E.3 Massa volumica dei granuli saturi a superficie asciutta - Ripetibilità r e
riproducibilità R ........................................................................................................................................... 21
prospetto E.4 Assorbimento d’acqua - Ripetibilità r e riproducibilità R .............................................................. 21
prospetto E.5 Massa volumica con il metodo picnometrico per granuli pre-essiccati di aggregati
non porosi (vedere A.4) - Ripetibilità r e riproducibilità R............................................................ 21
prospetto E.6 Valori di ripetibilità e riproducibilità per le determinazioni della massa volumica
dei granuli (megagrammi al metro cubo) e dell’assorbimento d’acqua (per cento)
di aggregati grossi .................................................................................................................................... 22
BIBLIOGRAFIA 24
PREMESSA ALL'AGGIORNAMENTO A1
La presente norma europea (EN 1097-6:2000/A1:2005) è stata elaborata dal Comitato
Tecnico CEN/TC 154 "Aggregati", la cui segreteria è affidata al BSI.
Al presente aggiornamento della norma europea EN 1097-6:2000 deve essere attribuito
lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante
notifica di adozione, entro aprile 2006, e le norme nazionali in contrasto devono essere
ritirate entro aprile 2006.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Cipro,
Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia,
Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo,
Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia,
Svizzera e Ungheria.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti opportuni del
testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 932-1 Tests for general properties of aggregates - Methods for sampling
EN 932-2 Tests for general properties of aggregates - Methods for reducing
laboratory samples
EN 932-5 Tests for general properties of aggregates - Common equipment
and calibration
EN 933-2 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle size distribution - Test sieves, nominal size of apertures
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea, si applicano le definizioni seguenti.
3.1 porzione di prova: Campione utilizzato nella sua totalità in una singola prova.
3.2 massa volumica con essiccazione in stufa: Rapporto tra la massa del campione di
aggregato essiccato e il suo volume occupato in acqua, compresi sia i vuoti interni non
accessibili sia quelli accessibili all’acqua.
3.3 massa volumica apparente dei granuli: Rapporto tra la massa del campione di aggregato
essiccato e il suo volume occupato in acqua, compreso ogni vuoto interno non accessibile
ma esclusi i pori accessibili all’acqua.
3.4 massa volumica del granulo saturo a superficie asciutta: Rapporto della massa complessiva del
campione di aggregato e dell’acqua nei pori accessibili e il volume occupato in acqua, compresi
sia i vuoti interni non accessibili sia i vuoti accessibili all’acqua, se presenti.
3.5 massa volumica dei granuli pre-essiccati: Rapporto fra la massa pre-essiccata del
campione di aggregato e il volume occupato in acqua, compresi eventuali vuoti interni non
accessibili, ma escludendo i vuoti accessibili all’acqua.
3.6 assorbimento d’acqua: Aumento della massa del campione essiccato in stufa a causa
della penetrazione dell’acqua nei vuoti accessibili all’acqua.
3.7 massa costante: Pesate successive effettuate dopo essiccazione, intervallate di almeno
1 h l’una dall’altra, che differiscono meno dello 0,1%.
Nota Nella maggiore parte dei casi la massa costante è ottenuta dopo che una porzione di prova è stata essiccata
per un periodo predeterminato nella stufa specificata a (110 ± 5) °C. Le prove di laboratorio possono
determinare il tempo necessario al raggiungimento della massa costante per specifici tipi e dimensioni di
campioni in funzione della capacità di essiccazione della stufa utilizzata.
4 PRINCIPIO
La massa volumica dei granuli è calcolata a partire dal rapporto tra massa e volume. La
massa è determinata mediante pesata della porzione di prova nelle condizioni di
saturazione a superficie asciutta e anche dopo nelle condizioni di essiccazione in stufa. Il
volume è determinato a partire dalla massa dell’acqua spostata, sia mediante
determinazione della riduzione della massa immersa in acqua con il metodo del cestello
a rete, sia mediante pesata diretta con il metodo picnometrico.
Nota 1 A causa dell’influenza dell’assorbimento, prima della prova, la porzione di prova non dovrebbe essere
riscaldata artificialmente. Pertanto, se ciò avvenisse, dovrebbe essere registrato nel resoconto di prova.
Nota 2 Per gli aggregati porosi, i valori dell’assorbimento e della massa volumica dipendono dalle frazioni
granulometriche usate per la prova. Per questo motivo i valori determinati sono riferiti alle frazioni
granulometriche utilizzate per la prova attuale.
Se l’aggregato è costituito da più frazioni granulometriche differenti, è necessario, prima
di preparare le porzioni di prova, suddividere il campione in frazioni tra 0,063 mm e 4 mm,
tra 4 mm e 31,5 mm e tra 31,5 mm e 63 mm. La percentuale di ogni frazione deve essere
registrata nel resoconto di prova.
5 MATERIALI
Acqua bollita e lasciata raffreddare prima dell’uso.
Nota Possono essere utilizzate l’acqua potabile e l’acqua demineralizzata. L’acqua deve essere priva di ogni
impurità (per esempio aria disciolta) in grado di alterarne significativamente la massa volumica. L’aria disciolta
può essere eliminata mediante applicazione del vuoto.
6 APPARECCHIATURA
6.1 Generalità
Tutte le apparecchiature, a meno che sia diversamente specificato, devono essere
conformi alla EN 932-5.
6.2.2 Bilancia, con accuratezza pari allo 0,1% della massa della porzione di prova.
La portata della bilancia deve essere adatta ad alloggiare il cestello a rete metallica
contenente il campione da sospendere per la pesata in acqua.
6.2.5 Stacci di prova: 0,063 mm, 4 mm, 31,5 mm e 63 mm, con le aperture specificate nella
EN 933-2.
6.2.6 Bacinelle di dimensioni adatte, che possono essere riscaldate nella stufa ventilata senza
modificazioni della loro massa.
6.2.9 Contatempo
6.3 Apparecchiatura speciale per il metodo del cestello a rete (vedere punti 7, A.3 e B.2)
6.3.1 Cestello a rete metallica o recipiente perforato di dimensioni che ne consentano la
sospensione alla bilancia. Il cestello o il recipiente devono essere resistenti alla corrosione.
6.3.2 Recipiente a tenuta, contenente acqua alla temperatura di (22 ± 3) °C, nel quale si possa
sospendere liberamente il cestello con un giuoco di almeno 50 mm tra il cestello e le pareti
del recipiente.
Nota Il recipiente a tenuta può essere usato al posto del bagno d’acqua prescritto nel punto 6.2.3.
6.4 Apparecchiatura speciale per il metodo picnometrico per aggregato con granuli
compresi tra 4 mm e 31,5 mm (vedere punto 8)
Picnometro costituito da un flacone di vetro o altro recipiente idoneo, con volume
compreso tra 1 000 ml e 5 000 ml, costante entro 0,5 ml durante l’esecuzione della prova.
Nota Il volume del picnometro dovrebbe essere scelto in funzione delle dimensioni della porzione di prova. Possono essere
usati due piccoli picnometri al posto di uno solo grande, avendo cura di sommare le pesate prima di eseguire i calcoli.
6.5 Apparecchiatura speciale per il metodo picnometrico per aggregato con granuli
compresi tra 0,063 mm e 4 mm (vedere punto 9)
6.5.1 Picnometro consistente in un flacone di vetro o altro recipiente idoneo, con volume
compreso tra 500 ml e 5 000 ml, costante entro 0,5 ml durante l’esecuzione della prova.
Nota Il volume del picnometro dovrebbe essere scelto in funzione delle dimensioni della porzione di prova.
6.5.2 Stampo metallico, a forma di tronco di cono con diametro superiore di (40 ± 3) mm, di (90 ± 3)
mm alla base e di altezza di (75 ± 3) mm. Il metallo deve avere spessore minimo di 0,8 mm.
6.5.3 Pestello metallico, di (340 ± 15) g di massa e con la faccia piatta di costipamento circolare
del diametro di (25 ± 3) mm, da usare assieme allo stampo metallico.
6.5.4 Imbuto di vetro a pareti piane (alternativo all’uso dello stampo e del pestello metallici).
6.5.5 Bacinella poco profonda, di materiale non assorbente, con superficie piana con area non
minore di 0,1 m2 e bordo con altezza non minore di 50 mm.
6.6 Apparecchiatura speciale per il metodo picnometrico per aggregato con granuli
compresi tra 0,063 mm e 31,5 mm (vedere punto A.4)
Picnometro, costituito da un flacone di vetro o altro adatto recipiente, con volume
compreso tra 250 ml e 2 000 ml, costante entro 0,5 ml durante l’esecuzione della prova,
e dal corrispondente imbuto di vetro.
Nota 1 Il volume del picnometro deve essere scelto in funzione delle dimensioni del campione di prova.
Nota 2 Un esempio di picnometro idoneo è riportato in figura 1.
7.1 Generalità
Il metodo del cestello a rete deve essere usato per aggregato con granuli compresi tra
31,5 mm e 63 mm. Nel caso di frammenti di roccia, occorre frantumare il campione in
modo da renderlo passante allo staccio da 63 mm e trattenuto a quello da 31,5 mm.
Nota Nell’appendice B è riportata una versione modificata di questo metodo per la determinazione della massa
volumica e dell’assorbimento d’acqua dell’aggregato grosso in condizioni di saturazione a massa costante.
prospetto 1 Dimensione massima delle porzioni di prova (metodo con cestello di rete)
7.3 Procedimento
Porre la porzione di prova nel cestello a rete ed immergerla nel recipiente contenente
l’acqua alla temperatura di (22 ± 3) °C, con un battente di almeno 50 mm d’acqua sopra
il bordo superiore del cestello.
Immediatamente dopo l’immersione, rimuovere l’aria intrappolata dalla porzione di prova
preparata sollevando il cestello di circa 25 mm dal fondo del recipiente e lasciandolo
ricadere 25 volte, all’incirca una volta al secondo.
Lasciare cestello ed aggregato completamente immersi nell’acqua a (22 ± 3) °C per un
periodo di (24 ± 0,5) h.
Scuotere cestello e porzione di prova e pesarli in acqua (M 2) alla temperatura di (22 ± 3) °C.
Registrare la temperatura dell’acqua al momento della determinazione della massa (M 2).
Nota Se per la determinazione della massa è necessario trasferire la porzione di prova in un diverso recipiente,
scuotere nel nuovo recipiente il cestello e la porzione di prova 25 volte come già descritto prima di
determinarne la massa (M 2).
Estrarre cestello ed aggregato dall’acqua e lasciarli scolare per qualche minuto. Versare
delicatamente l’aggregato su un panno asciutto. Rimettere il cestello vuoto nell’acqua,
scuoterlo 25 volte e determinarne la massa in acqua (M 3).
Asciugare delicatamente la superficie dell’aggregato e, quando il primo panno non sarà
più in grado di asciugare, trasferire l’aggregato su un secondo panno soffice assorbente
e asciutto. Spargere l’aggregato sul secondo panno in uno strato di spessore pari ad un
solo granulo e lasciarlo esposto all’aria lontano dai raggi solari diretti o da altre fonti di
calore fino a che ogni visibile film d’acqua sia scomparso, ma ancora l’aggregato abbia un
aspetto umido. Pesare l’aggregato (M 1).
Trasferire l’aggregato nella bacinella e porlo nella stufa alla temperatura di (110 ± 5) °C
fino al raggiungimento della massa costante (M 4).
Registrare tutte le masse con accuratezza di almeno lo 0,1% della massa della porzione
di prova (M 4).
8.1 Generalità
Il metodo picnometrico specificato in questo punto deve essere usato su aggregato con
granuli di dimensioni comprese tra gli stacci 4 mm e 31,5 mm.
8.3 Procedimento
Immergere la porzione di prova nell’acqua a (22 ± 3) °C contenuta nel picnometro e
rimuovere l’aria intrappolata facendo rotare e scuotendo leggermente il picnometro tenuto
in posizione inclinata. Porre il picnometro nel bagno d’acqua e mantenere la porzione di
prova alla temperatura di (22 ± 3) °C per (24 ± 0,5) h. Al termine del periodo di immersione
estrarre il picnometro dal bagno d’acqua e, con leggera rotazione e scuotimento,
rimuovere delicatamente ogni bolla d’aria rimasta intrappolata.
Nota 1 L’aria intrappolata può anche essere eliminata mediante applicazione del vuoto.
Riempire fino al traboccamento il picnometro con acqua e sistemare il tappo evitando di
intrappolare aria nel recipiente. Quindi asciugare il picnometro all’esterno e pesarlo (M 2).
Registrare la temperatura dell’acqua.
Togliere l’aggregato dall’acqua e lasciarlo scolare per alcuni minuti. Riempire a livello il
picnometro con acqua e risistemare il tappo nella stessa posizione di prima. Quindi
asciugare il picnometro all’esterno e pesarlo (M 3). Registrare la temperatura dell’acqua.
La differenza tra le temperature dell’acqua nel picnometro durante la determinazione
delle masse M 2 ed M 3, non deve superare 2 °C.
Nota 2 Invece di misurarne il volume ad ogni prova, si può effettuare una precalibrazione del picnometro. In questo caso il
picnometro dovrebbe essere condizionato in bagno termostatico alla temperatura di calibrazione ±0,5 °C.
Trasferire su un panno asciutto la porzione di prova che si è lasciata scolare. Asciugare
leggermente la superficie dell’aggregato posto sul panno e, quando il primo panno non
sarà più in grado di asciugare, trasferire l’aggregato su un secondo panno assorbente.
Spargere l’aggregato sul secondo panno in uno strato di spessore pari ad un solo granulo
e lasciarlo esposto all’aria lontano dai raggi solari diretti o da altre fonti di calore fino a che
ogni visibile film d’acqua sia scomparso, ma l’aggregato conservi ancora un aspetto
umido.
Trasferire nella bacinella la porzione di prova satura con superficie asciutta e pesare
l’aggregato (M 1). Essiccare l’aggregato nella stufa ventilata alla temperatura di
(110 ± 5) °C fino al raggiungimento della massa costante (M 4).
Registrare tutte le masse con accuratezza almeno pari allo 0,1% della massa della
porzione di prova (M 4).
9.1 Generalità
Il metodo picnometrico specificato in questo punto deve essere usato con aggregato
avente granuli compresi tra 0,063 mm e 4 mm.
Nota Il metodo picnometrico descritto nel punto 8 può essere usato in alternativa per aggregato passante allo staccio
4 mm ma trattenuto allo staccio 2 mm.
9.3 Procedimento
Immergere la porzione di prova nell’acqua a (22 ± 3) °C contenuta nel picnometro e
rimuovere l’aria intrappolata facendo rotare e scuotendo leggermente il picnometro tenuto
in posizione inclinata. Porre il picnometro nel bagno d’acqua e mantenere la porzione di
prova alla temperatura di (22 ± 3) °C per (24 ± 0,5) h. Al termine del periodo di immersione
estrarre il picnometro dal bagno d’acqua e, con leggera rotazione e scuotimento,
rimuovere delicatamente ogni bolla d’aria rimasta intrappolata.
Nota 1 L’aria intrappolata può anche essere eliminata mediante applicazione del vuoto.
10 RESOCONTO DI PROVA
A.1 Generalità
La presente appendice specifica i metodi per la determinazione della massa volumica dei
granuli pre-essiccati di aggregato avente massa volumica maggiore di 1 Mg/m3. Si
applica ad aggregati con granuli compresi tra 0,063 mm e 63 mm applicando i metodi
seguenti:
a) Metodo con cestello a rete per aggregati da 31,5 mm a 63 mm.
b) Metodo picnometrico per aggregati da 0,063 mm a 31,5 mm.
Nota Per aggregati tra 4 mm e 31,5 mm, il metodo con cestello a rete può essere usato in alternativa al metodo
picnometrico. In caso di contestazione dovrebbe essere usato come metodo di riferimento il metodo
picnometrico.
A.2 Principio
Scopo di questo metodo è determinare la massa e il volume del campione di prova e
calcolare la massa volumica dei granuli come rapporto della massa rispetto al volume. La
massa si ottiene per pesata del campione essiccato in stufa. Il volume è determinato
come spostamento dell’acqua da parte delle particelle essiccate, sia come riduzione della
massa del cestello pesato in acqua, oppure in un picnometro di volume noto.
A.3 Metodo con cestello di rete per aggregati compresi tra 31,5 mm e 63 mm
A.3.2 Procedimento
Essiccare la porzione di prova in stufa a (110 ± 5) °C fino al raggiungimento della massa
costante. Lasciare raffreddare a temperatura ambiente e pesare la porzione di prova
(M 1).
Porre la porzione di prova nel cestello di rete ed immergerla nel recipiente contenente
l’acqua alla temperatura di (22 ± 3) °C, con un battente di almeno 50 mm d’acqua sopra
il bordo superiore del cestello. Immediatamente dopo l’immersione rimuovere l’aria
intrappolata nella porzione di prova sollevando il cestello di circa 25 mm dal fondo del
recipiente e lasciandolo ricadere 25 volte, all’incirca una volta al secondo.
Lasciare cestello ed aggregato completamente immersi per non più di 10 min. Scuotere
cestello e campione e pesarlo in acqua (M 2) alla temperatura di (22 ± 3) °C. Registrare la
temperatura dell’acqua al momento della determinazione della massa (M 2).
Nota Se per la pesata fosse necessario trasferire il campione di prova in un diverso recipiente, scuotere 25 volte
nel nuovo recipiente cestello e campione di prova prima di pesarlo (M2) come già descritto.
Vuotare il cestello e rimetterlo in acqua. Scuoterlo 25 volte e pesarlo in acqua (M 3).
Registrare tutte le pesate con accuratezza di almeno 0,1% rispetto alla massa della
porzione di prova (M 1).
dove:
M 1 è la massa del campione essiccato, in grammi;
M 2 è la massa in acqua del cestello contenente il campione di prova, in grammi;
M 3 è la massa in acqua del cestello vuoto, in grammi;
ρ w è la massa volumica dell’acqua alla temperatura di prova, in megagrammi per metro
cubo (vedere appendice D).
Esprimere il valore della massa volumica dei granuli pre-essiccati al più prossimo
0,01 Mg/m3.
A.4.3 Procedimento
Durante la prova il bagno d’acqua deve essere mantenuto alla temperatura di (22 ± 3) °C.
Lavare la porzione di prova in modo da rimuovere le particelle aderenti e scartare i granuli
trattenuti allo staccio 31,5 mm e passanti allo staccio 0,063 mm. Essiccare in stufa a
(110 ± 5) °C fino a massa costante. Lasciare raffreddare a temperatura ambiente.
Pesare il picnometro e il relativo imbuto (M 1). Porre con cautela il campione nel
picnometro. Inserire l’imbuto nel picnometro e pesare l’insieme (M 2).
Nota 1 Per evitare che l’imbuto si blocchi sul picnometro, prima della pesata può essere spalmato con grasso al
silicone sulla superficie di contatto.
Riempire il picnometro con acqua a (22 ± 3) °C, fino a circa 30 mm al disotto del collo
smerigliato. Agitare con delicatezza l’aggregato con una bacchetta di vetro per rimuovere
l’aria intrappolata e le bolle d’aria che aderiscono.
Nota 2 Lo stesso risultato può essere ottenuto facendo rotare il picnometro e scuotendolo delicatamente, oppure
vibrandolo su un tavolo vibrante.
B.1 Generalità
La presente appendice specifica un metodo per la determinazione della massa volumica
dei granuli e dell’assorbimento d’acqua dell’aggregato grosso saturato fino a massa
costante. Il metodo può essere usato con una porzione di prova costituita da un certo
numero di frammenti di aggregato del tipo di quello per massicciate ferroviarie.
Nota 1 Il presente metodo è basato sul metodo con cestello a rete specificato al punto 7.
Nota 2 La massa volumica dell’aggregato saturato fino a massa costante è equivalente alla massa volumica dei
granuli in condizioni di saturazione a superficie asciutta definita al punto 3.4, ma l’assorbimento viene fatto
proseguire fino al raggiungimento della massa costante.
B.3 Procedimento
Porre la porzione di prova in un recipiente e mantenerla completamente immersa in
acqua fino al raggiungimento della massa costante. Porre la porzione di prova nel cestello
a rete sospeso alla bilancia ed immergerlo in un recipiente contenente l’acqua sotto un
battente di almeno 50 mm rispetto al bordo superiore del cestello.
Determinare la massa apparente in acqua della porzione di prova (M 2) e misurare la
temperatura dell’acqua nel recipiente al più prossimo 1 °C.
Togliere la porzione di prova dall’acqua ed immediatamente con tessuti assorbenti
rimuovere l’acqua dalla sua superficie, fino a quando la stessa appaia opaca e non più
umida e lucida. Determinare la massa della porzione di prova (M 1).
C.1 Generalità
La presente appendice specifica un metodo che prevede l’impiego del picnometro per la
determinazione della massa volumica dei granuli pre-essiccati e dell’assorbimento
d’acqua, in funzione del tempo, degli aggregati leggeri. È utilizzabile per aggregati con
granuli compresi tra 4 mm e 31,5 mm.
C.4 Procedimento
La prova deve essere eseguita in doppio su due campioni di prova. Il bagno d’acqua deve
essere mantenuto alla temperatura di (22 ± 1) °C durante la prova.
Pesare il picnometro con il suo imbuto oppure, nel caso di aggregati leggeri galleggianti,
pesare il picnometro, la griglia e l’imbuto (m 1).
Essiccare i campioni di prova in stufa a (110 ± 5) °C fino a massa costante. Lasciare
raffreddare a temperatura ambiente, quindi introdurre con precauzione il primo campione
nel picnometro. Pesare il picnometro contenente il primo campione di prova oppure, nel
caso di aggregati leggeri galleggianti, inserire la griglia e l’imbuto nel picnometro e pesare
la massa complessiva (m 2).
Nota 1 Per evitare che l’imbuto si blocchi nel collo del picnometro, prima della pesata può essere spalmato con
grasso al silicone sulla superficie di contatto.
Riempire il picnometro con acqua a (22 ± 1) °C fino alla tacca di riferimento sull’imbuto e
far partire il contatempo. Porre il tutto nel bagno d’acqua a (22 ± 1) °C. Se necessario,
aggiungere acqua durante la prova, per mantenere il livello vicino alla tacca sull’imbuto.
Dopo 5 min togliere il tutto dal bagno d’acqua. Mescolare l’aggregato facendo rotare e
scuotendo con delicatezza il picnometro o applicando una leggera vibrazione allo scopo
di rimuovere l’aria intrappolata. Riempire nuovamente con acqua il picnometro fino alla
tacca sull’imbuto, asciugare con cura la superficie esterna e pesare (M 5). Rimettere il
picnometro nel bagno d’acqua.
Ripetere dopo 24 h le operazioni sopra descritte (M 24).
Nota 2 L’operazione può essere condotta anche per periodi di tempo diversi (per esempio 2 h e 7 d in funzione
dell’utilizzo finale dell’aggregato).
Dopo la misurazione finale, svuotare l’acqua dal picnometro. Trasferire l’aggregato su un
tessuto asciutto e togliere l’acqua superficiale facendolo rotolare delicatamente sul
tessuto per non più di 15 s. Pesare l’aggregato (M w).
Ripetere il procedimento con il secondo campione di prova.
Nota 3 Per la maggior parte delle prove M w dovrà essere determinata dopo 24 h.
19 0,9984
20 0,9982
21 0,9980
22 0,9978
23 0,9975
24 0,9973
25 0,9970
26 0,9968
27 0,9965
28 0,9962
29 0,9959
30 0,9956
APPENDICE E PRECISIONE
(informativa)
prospetto E.2 Massa volumica dei granuli essiccati in stufa - Ripetibilità r e riproducibilità R
prospetto E.3 Massa volumica dei granuli saturi a superficie asciutta - Ripetibilità r e riproducibilità R
prospetto E.5 Massa volumica con il metodo picnometrico per granuli pre-essiccati di aggregati non porosi (vedere
punto A.4) - Ripetibilità r e riproducibilità R
prospetto E.6 Valori di ripetibilità e riproducibilità per le determinazioni della massa volumica dei granuli
(megagrammi al metro cubo) e dell’assorbimento d’acqua (per cento) di aggregati grossi
a)
b)
c)
d)
Nota Queste figure sono in scala e sono riportate a titolo indicativo visivo.
BIBLIOGRAFIA
EN 932-3 Tests for general properties of aggregates - Procedure and
terminology for simplified petrographic description
UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
di Unificazione
Via Sannio, 2
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