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L.T.M.

LABORATORIO TECNOLOGICO, MANTOVANO SRL - 2009 - 617235 - eco

NORMA Prove per determinare le proprietà meccaniche e UNI EN 1097-6


E U R OP E A fisiche degli aggregati
Parte 6: Determinazione della massa volumica dei granuli e
dell’assorbimento d’acqua
FEBBRAIO 2008

Tests for mechanical and physical properties of aggregates


Part 6: Determination of particle density and water absorption

La norma specifica sei metodi per la determinazione della massa


volumica e dell’assorbimento d’acqua degli aggregati. I primi
cinque metodi sono applicabili all’aggregato normale mentre il
sesto metodo riguarda gli aggregati leggeri.

TESTO ITALIANO

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della


norma europea EN 1097-6 (edizione settembre 2000),
dell’aggiornamento A1 (edizione ottobre 2005) e tiene conto
dell’errata corrige del dicembre 2002 (AC:2002).

La presente norma sostituisce la UNI EN 1097-6:2002.

ICS 91.100.15

UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com

UNI EN 1097-6:2008 Pagina I


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana,
della norma europea EN 1097-6 (edizione settembre 2000 + errata
corrige AC:2002) e dell’aggiornamento A1 (edizione ottobre 2005),
che assumono così lo status di norma nazionale italiana.

La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell’ente


federato all’UNI
UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte,
Calcestruzzi e Cemento Armato

La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed è


entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 7 febbraio 2008.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

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EUROPEAN STANDARD EN 1097-6


NORME EUROPÉENNE
EUROPÄISCHE NORM September 2000

ICS 91.100.15 + A1 October 2005

English version

Tests for mechanical and physical properties of aggregates -


Part 6: Determination of particle density and water absorption

Essais pour déterminer les caractéristiques mécaniques et Prüfverfahren für mechanische und physikalische
physiques des granulats - Partie 6: Détermination de la Eigenschaften von Gesteinskörnungen - Teil 6: Bestimmung
masse volumique réelle et du coefficient d’absorption d’eau der - Rohdichte und der Wasseraufnahme

This European Standard was approved by CEN on 18 August 2000.


Amendment A1 modifies the European Standard EN 1097-6:2000; it was approved by CEN on 11 August 2005.

CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving
this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references
concerning such national standards may be obtained on application to the Central Secretariat or to any CEN member.

This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by
translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Central Secretariat has the same
status as the official versions.

CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland,
France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Poland,
Portugal, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.

EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATION


COMITÉ EUROPÉEN DE NORMALISATION
EUROPÄISCHES KOMITEE FÜR NORMUNG

Management Centre: rue de Stassart, 36 B-1050 Brussels

© 2005 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide Ref. No. EN 1097-6:2000/
A1:2005: E
for CEN national Members.

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INDICE

PREMESSA ALLA NORMA EN 1097-6 1

PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A1 1

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2

3 TERMINI E DEFINIZIONI 2

4 PRINCIPIO 3

5 MATERIALI 3

6 APPARECCHIATURA 3
figura 1 Esempio di picnometro ............................................................................................................................... 5

7 METODO CON CESTELLO A RETE PER AGGREGATO CON GRANULI


COMPRESI TRA 31,5 mm E 63 mm 6
prospetto 1 Dimensione massima delle porzioni di prova (metodo con cestello di rete) ............................. 6

8 METODO PICNOMETRICO PER AGGREGATI CON GRANULI COMPRESI


TRA 4 mm E 31,5 mm 8
prospetto 2 Massa minima delle porzioni di prova (metodo picnometrico) ...................................................... 8

9 METODO PICNOMETRICO PER AGGREGATO CON GRANULI COMPRESI


TRA 0,063 mm E 4 mm 9

10 RESOCONTO DI PROVA 11

APPENDICE A DETERMINAZIONE DELLA MASSA VOLUMICA DEI GRANULI DEGLI


(normativa) AGGREGATI PRE-ESSICCATI 12
prospetto A.1 Massa minima dei campioni di prova (metodo picnometrico)..................................................... 13

APPENDICE B DETERMINAZIONE DELLA MASSA VOLUMICA DEI GRANULI E


(normativa) DELL’ASSORBIMENTO D’ACQUA DELL’AGGREGATO GROSSO
SATURATO FINO A MASSA COSTANTE 15

APPENDICE C DETERMINAZIONE DELLA MASSA VOLUMICA DEI GRANULI E


(normativa) DELL’ASSORBIMENTO D’ACQUA DEGLI AGGREGATI LEGGERI 17

APPENDICE D MASSA VOLUMICA DELL’ACQUA 20


(informativa)
prospetto D.1 Massa volumica dell’acqua .................................................................................................................... 20

APPENDICE E PRECISIONE 21
(informativa)
prospetto E.1 Massa volumica apparente dei granuli - Ripetibilità r e riproducibilità R ............................... 21
prospetto E.2 Massa volumica dei granuli essiccati in stufa - Ripetibilità r e riproducibilità R ................... 21
prospetto E.3 Massa volumica dei granuli saturi a superficie asciutta - Ripetibilità r e
riproducibilità R ........................................................................................................................................... 21
prospetto E.4 Assorbimento d’acqua - Ripetibilità r e riproducibilità R .............................................................. 21
prospetto E.5 Massa volumica con il metodo picnometrico per granuli pre-essiccati di aggregati
non porosi (vedere A.4) - Ripetibilità r e riproducibilità R............................................................ 21
prospetto E.6 Valori di ripetibilità e riproducibilità per le determinazioni della massa volumica
dei granuli (megagrammi al metro cubo) e dell’assorbimento d’acqua (per cento)
di aggregati grossi .................................................................................................................................... 22

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APPENDICE F GUIDA PER VALUTARE LA CONDIZIONE DI SATURAZIONE


(informativa) A SUPERFICIE ASCIUTTA DEGLI AGGREGATI FINI 23
figura F.1 23

BIBLIOGRAFIA 24

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PREMESSA ALLA NORMA EN 1097-6


La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 154
"Aggregati", la cui segreteria è affidata al BSI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o
mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro
dicembre 2003, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro
dicembre 2003.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,
Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo,
Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e
Svizzera.
La presente norma fa parte di una serie di norme sulle prove per la determinazione delle
proprietà meccaniche e fisiche degli aggregati. I metodi di prova di aggregati sono trattati
nelle parti delle norme europee seguenti:
EN 932 Tests for general properties of aggregates
EN 933 Tests for geometrical properties of aggregates
EN 1367 Tests for thermal and weathering properties of aggregates
EN 1744 Tests for chemical properties of aggregates
EN 13179 Tests for filler aggregate used in bituminous mixtures
La EN 1097 comprende le altre parti seguenti:
Parte 1: Determination of the resistance to wear (micro-Deval)
Parte 2: Methods for the determination of resistance to fragmentation
Parte 3: Determination of loose bulk density and voids
Parte 4: Determination of the voids of dry compacted filler
Parte 5: Determination of water content by drying in a ventilated oven
Parte 7: Determination of the particle density of filler - Pyknometer method
Parte 8: Determination of the polished stone value
Parte 9: Determination of the resistance to wear by abrasion from studded tyres:
Nordic test
Parte 10: Water suction height

PREMESSA ALL'AGGIORNAMENTO A1
La presente norma europea (EN 1097-6:2000/A1:2005) è stata elaborata dal Comitato
Tecnico CEN/TC 154 "Aggregati", la cui segreteria è affidata al BSI.
Al presente aggiornamento della norma europea EN 1097-6:2000 deve essere attribuito
lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante
notifica di adozione, entro aprile 2006, e le norme nazionali in contrasto devono essere
ritirate entro aprile 2006.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei
seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Cipro,
Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia,
Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo,
Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia,
Svizzera e Ungheria.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma europea specifica i metodi per la determinazione della massa
volumica e dell’assorbimento d’acqua degli aggregati. I primi cinque metodi sono
applicabili all’aggregato normale mentre il sesto metodo riguarda gli aggregati leggeri.
I principali metodi specificati sono:
a) un metodo con cestello a rete per aggregati passanti allo staccio da 63 mm ma
trattenuti a quello da 31,5 mm;
b) i metodi con picnometro per aggregati passanti allo staccio da 31,5 mm ma trattenuti
a quello da 0,063 mm.
Nota 1 Per aggregati compresi tra 4 mm e 31,5 mm, il metodo con cestello a rete può essere usato come alternativo
al metodo picnometrico. In caso di contestazione il metodo con picnometro descritto nel punto 8 dovrebbe
essere usato come metodo di riferimento.
Nota 2 Il metodo con cestello a rete può anche essere usato per singoli granuli di aggregato trattenuti allo staccio da
63 mm.
Un metodo per la determinazione della massa volumica dei granuli pre-essiccati degli
aggregati compatti è specificato nell’appendice A.
Nota 3 Poiché l’assorbimento dell’aggregato compatto è basso, la massa volumica dei granuli pre-essiccati può
essere determinata direttamente in acqua. Questo metodo differisce da quello che si usa per la
determinazione della massa volumica dei granuli a partire dall’essiccazione in stufa.
Nell’appendice B è specificata una versione modificata del metodo con cestello a rete da
usare per la determinazione della massa volumica e dell’assorbimento d’acqua degli
aggregati grossi saturi fino a massa costante.
Per gli aggregati leggeri è specificata nell’appendice C una versione modificata del
metodo prescritto nell’appendice A.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti opportuni del
testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 932-1 Tests for general properties of aggregates - Methods for sampling
EN 932-2 Tests for general properties of aggregates - Methods for reducing
laboratory samples
EN 932-5 Tests for general properties of aggregates - Common equipment
and calibration
EN 933-2 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of
particle size distribution - Test sieves, nominal size of apertures

3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea, si applicano le definizioni seguenti.

3.1 porzione di prova: Campione utilizzato nella sua totalità in una singola prova.

3.2 massa volumica con essiccazione in stufa: Rapporto tra la massa del campione di
aggregato essiccato e il suo volume occupato in acqua, compresi sia i vuoti interni non
accessibili sia quelli accessibili all’acqua.

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3.3 massa volumica apparente dei granuli: Rapporto tra la massa del campione di aggregato
essiccato e il suo volume occupato in acqua, compreso ogni vuoto interno non accessibile
ma esclusi i pori accessibili all’acqua.

3.4 massa volumica del granulo saturo a superficie asciutta: Rapporto della massa complessiva del
campione di aggregato e dell’acqua nei pori accessibili e il volume occupato in acqua, compresi
sia i vuoti interni non accessibili sia i vuoti accessibili all’acqua, se presenti.

3.5 massa volumica dei granuli pre-essiccati: Rapporto fra la massa pre-essiccata del
campione di aggregato e il volume occupato in acqua, compresi eventuali vuoti interni non
accessibili, ma escludendo i vuoti accessibili all’acqua.

3.6 assorbimento d’acqua: Aumento della massa del campione essiccato in stufa a causa
della penetrazione dell’acqua nei vuoti accessibili all’acqua.

3.7 massa costante: Pesate successive effettuate dopo essiccazione, intervallate di almeno
1 h l’una dall’altra, che differiscono meno dello 0,1%.
Nota Nella maggiore parte dei casi la massa costante è ottenuta dopo che una porzione di prova è stata essiccata
per un periodo predeterminato nella stufa specificata a (110 ± 5) °C. Le prove di laboratorio possono
determinare il tempo necessario al raggiungimento della massa costante per specifici tipi e dimensioni di
campioni in funzione della capacità di essiccazione della stufa utilizzata.

4 PRINCIPIO
La massa volumica dei granuli è calcolata a partire dal rapporto tra massa e volume. La
massa è determinata mediante pesata della porzione di prova nelle condizioni di
saturazione a superficie asciutta e anche dopo nelle condizioni di essiccazione in stufa. Il
volume è determinato a partire dalla massa dell’acqua spostata, sia mediante
determinazione della riduzione della massa immersa in acqua con il metodo del cestello
a rete, sia mediante pesata diretta con il metodo picnometrico.
Nota 1 A causa dell’influenza dell’assorbimento, prima della prova, la porzione di prova non dovrebbe essere
riscaldata artificialmente. Pertanto, se ciò avvenisse, dovrebbe essere registrato nel resoconto di prova.
Nota 2 Per gli aggregati porosi, i valori dell’assorbimento e della massa volumica dipendono dalle frazioni
granulometriche usate per la prova. Per questo motivo i valori determinati sono riferiti alle frazioni
granulometriche utilizzate per la prova attuale.
Se l’aggregato è costituito da più frazioni granulometriche differenti, è necessario, prima
di preparare le porzioni di prova, suddividere il campione in frazioni tra 0,063 mm e 4 mm,
tra 4 mm e 31,5 mm e tra 31,5 mm e 63 mm. La percentuale di ogni frazione deve essere
registrata nel resoconto di prova.

5 MATERIALI
Acqua bollita e lasciata raffreddare prima dell’uso.
Nota Possono essere utilizzate l’acqua potabile e l’acqua demineralizzata. L’acqua deve essere priva di ogni
impurità (per esempio aria disciolta) in grado di alterarne significativamente la massa volumica. L’aria disciolta
può essere eliminata mediante applicazione del vuoto.

6 APPARECCHIATURA

6.1 Generalità
Tutte le apparecchiature, a meno che sia diversamente specificato, devono essere
conformi alla EN 932-5.

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6.2 Apparecchiature di impiego generale


6.2.1 Stufa ventilata, controllata termostaticamente, in grado di mantenere una temperatura di
(110 ± 5) °C.

6.2.2 Bilancia, con accuratezza pari allo 0,1% della massa della porzione di prova.
La portata della bilancia deve essere adatta ad alloggiare il cestello a rete metallica
contenente il campione da sospendere per la pesata in acqua.

6.2.3 Bagno d’acqua, controllato termostaticamente, in grado di mantenere una temperatura di


(22 ± 3) °C.

6.2.4 Termometro, con accuratezza di 0,1 °C.

6.2.5 Stacci di prova: 0,063 mm, 4 mm, 31,5 mm e 63 mm, con le aperture specificate nella
EN 933-2.

6.2.6 Bacinelle di dimensioni adatte, che possono essere riscaldate nella stufa ventilata senza
modificazioni della loro massa.

6.2.7 Panni assorbenti e soffici

6.2.8 Attrezzatura per il lavaggio

6.2.9 Contatempo

6.3 Apparecchiatura speciale per il metodo del cestello a rete (vedere punti 7, A.3 e B.2)
6.3.1 Cestello a rete metallica o recipiente perforato di dimensioni che ne consentano la
sospensione alla bilancia. Il cestello o il recipiente devono essere resistenti alla corrosione.

6.3.2 Recipiente a tenuta, contenente acqua alla temperatura di (22 ± 3) °C, nel quale si possa
sospendere liberamente il cestello con un giuoco di almeno 50 mm tra il cestello e le pareti
del recipiente.
Nota Il recipiente a tenuta può essere usato al posto del bagno d’acqua prescritto nel punto 6.2.3.

6.4 Apparecchiatura speciale per il metodo picnometrico per aggregato con granuli
compresi tra 4 mm e 31,5 mm (vedere punto 8)
Picnometro costituito da un flacone di vetro o altro recipiente idoneo, con volume
compreso tra 1 000 ml e 5 000 ml, costante entro 0,5 ml durante l’esecuzione della prova.
Nota Il volume del picnometro dovrebbe essere scelto in funzione delle dimensioni della porzione di prova. Possono essere
usati due piccoli picnometri al posto di uno solo grande, avendo cura di sommare le pesate prima di eseguire i calcoli.

6.5 Apparecchiatura speciale per il metodo picnometrico per aggregato con granuli
compresi tra 0,063 mm e 4 mm (vedere punto 9)
6.5.1 Picnometro consistente in un flacone di vetro o altro recipiente idoneo, con volume
compreso tra 500 ml e 5 000 ml, costante entro 0,5 ml durante l’esecuzione della prova.
Nota Il volume del picnometro dovrebbe essere scelto in funzione delle dimensioni della porzione di prova.

6.5.2 Stampo metallico, a forma di tronco di cono con diametro superiore di (40 ± 3) mm, di (90 ± 3)
mm alla base e di altezza di (75 ± 3) mm. Il metallo deve avere spessore minimo di 0,8 mm.

6.5.3 Pestello metallico, di (340 ± 15) g di massa e con la faccia piatta di costipamento circolare
del diametro di (25 ± 3) mm, da usare assieme allo stampo metallico.

6.5.4 Imbuto di vetro a pareti piane (alternativo all’uso dello stampo e del pestello metallici).

6.5.5 Bacinella poco profonda, di materiale non assorbente, con superficie piana con area non
minore di 0,1 m2 e bordo con altezza non minore di 50 mm.

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6.5.6 Sorgente di aria calda, come quella prodotta da un asciugacapelli.

6.6 Apparecchiatura speciale per il metodo picnometrico per aggregato con granuli
compresi tra 0,063 mm e 31,5 mm (vedere punto A.4)
Picnometro, costituito da un flacone di vetro o altro adatto recipiente, con volume
compreso tra 250 ml e 2 000 ml, costante entro 0,5 ml durante l’esecuzione della prova,
e dal corrispondente imbuto di vetro.
Nota 1 Il volume del picnometro deve essere scelto in funzione delle dimensioni del campione di prova.
Nota 2 Un esempio di picnometro idoneo è riportato in figura 1.

6.7 Apparecchiatura speciale per la determinazione della massa volumica e dell’assorbimento


dell’aggregato grosso in condizioni di saturazione a massa costante (vedere appendice B)
Recipiente, di capacità simile a quella del cestello a rete specificato nel punto 6.3.1, e
destinato alla conservazione del campione in acqua.

6.8 Apparecchiatura speciale per la determinazione della massa volumica e


dell’assorbimento dell’aggregato leggero pre-essiccato (vedere appendice C)
Picnometro, costituito da un flacone di vetro o altro recipiente idoneo, con volume
compreso tra 1 000 ml e 2 000 ml, costante entro 0,5 ml durante l’esecuzione della prova
e dal corrispondente imbuto di vetro. Se è il caso, il picnometro deve essere munito di una
griglia che impedisca il galleggiamento dell’aggregato.
Nota 1 Il volume del picnometro deve essere scelto in funzione delle dimensioni della porzione di prova.
Nota 2 Un esempio di picnometro idoneo è riportato in figura 1.
figura 1 Esempio di picnometro
Legenda
1 Imbuto di vetro
2 Tacca di riferimento
3 Cono smerigliato adatto all’inserimento nel flacone
4 Bottiglia a fondo piatto e collo largo piano
Dimensioni in millimetri

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7 METODO CON CESTELLO A RETE PER AGGREGATO CON GRANULI COMPRESI


TRA 31,5 mm E 63 mm

7.1 Generalità
Il metodo del cestello a rete deve essere usato per aggregato con granuli compresi tra
31,5 mm e 63 mm. Nel caso di frammenti di roccia, occorre frantumare il campione in
modo da renderlo passante allo staccio da 63 mm e trattenuto a quello da 31,5 mm.
Nota Nell’appendice B è riportata una versione modificata di questo metodo per la determinazione della massa
volumica e dell’assorbimento d’acqua dell’aggregato grosso in condizioni di saturazione a massa costante.

7.2 Preparazione della porzione di prova


Il campionamento degli aggregati deve essere eseguito secondo la EN 932-1 e la riduzione
del campione deve essere eseguita in conformità alla EN 932-2. La massa del campione di
prova di aggregato non deve essere minore della massa riportata nel prospetto 1.

prospetto 1 Dimensione massima delle porzioni di prova (metodo con cestello di rete)

Dimensione massima degli aggregati Massa minima delle porzioni di prova


mm kg
63 15
≤45 7
Nota Per dimensioni differenti, la massa minima della porzione di prova può essere ricavata per interpolazione dalle
masse specificate nel prospetto 1.

Lavare la porzione di prova sugli stacci da 63 mm e da 31,5 mm in modo da rimuovere le


particelle più fini e lasciare scolare il campione. Scartare i granuli trattenuti allo staccio da
63 mm.

7.3 Procedimento
Porre la porzione di prova nel cestello a rete ed immergerla nel recipiente contenente
l’acqua alla temperatura di (22 ± 3) °C, con un battente di almeno 50 mm d’acqua sopra
il bordo superiore del cestello.
Immediatamente dopo l’immersione, rimuovere l’aria intrappolata dalla porzione di prova
preparata sollevando il cestello di circa 25 mm dal fondo del recipiente e lasciandolo
ricadere 25 volte, all’incirca una volta al secondo.
Lasciare cestello ed aggregato completamente immersi nell’acqua a (22 ± 3) °C per un
periodo di (24 ± 0,5) h.
Scuotere cestello e porzione di prova e pesarli in acqua (M 2) alla temperatura di (22 ± 3) °C.
Registrare la temperatura dell’acqua al momento della determinazione della massa (M 2).
Nota Se per la determinazione della massa è necessario trasferire la porzione di prova in un diverso recipiente,
scuotere nel nuovo recipiente il cestello e la porzione di prova 25 volte come già descritto prima di
determinarne la massa (M 2).
Estrarre cestello ed aggregato dall’acqua e lasciarli scolare per qualche minuto. Versare
delicatamente l’aggregato su un panno asciutto. Rimettere il cestello vuoto nell’acqua,
scuoterlo 25 volte e determinarne la massa in acqua (M 3).
Asciugare delicatamente la superficie dell’aggregato e, quando il primo panno non sarà
più in grado di asciugare, trasferire l’aggregato su un secondo panno soffice assorbente
e asciutto. Spargere l’aggregato sul secondo panno in uno strato di spessore pari ad un
solo granulo e lasciarlo esposto all’aria lontano dai raggi solari diretti o da altre fonti di
calore fino a che ogni visibile film d’acqua sia scomparso, ma ancora l’aggregato abbia un
aspetto umido. Pesare l’aggregato (M 1).
Trasferire l’aggregato nella bacinella e porlo nella stufa alla temperatura di (110 ± 5) °C
fino al raggiungimento della massa costante (M 4).
Registrare tutte le masse con accuratezza di almeno lo 0,1% della massa della porzione
di prova (M 4).

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7.4 Calcoli ed espressione dei risultati


Calcolare la massa volumica dei granuli (ρ a, ρ rd, ρ ssd secondo i casi) in megagrammi per
metro cubo, in accordo con le equazioni seguenti:
Massa volumica apparente dei granuli:
M
ρ a = ρ w --------------------------------------
4
-
M4 – ( M2 – M3 )
Massa volumica dei granuli pre-essiccati in stufa:
M
ρ rd = ρ w --------------------------------------
4
-
M1 – ( M2 – M3 )
Massa volumica dei granuli in condizioni di saturazione a superficie asciutta:
M
ρ ssd = ρ w --------------------------------------
1
-
M1 – ( M2 – M3 )
Calcolare l’assorbimento d’acqua (come percentuale della massa essiccata) dopo
immersione per 24 h (WA 24) in accordo con l’equazione seguente:
100 × ( M 1 – M 4 )
WA 24 = -----------------------------------------
-
M4
dove:
M 1 è la massa in aria dell’aggregato saturo a superficie asciutta, in grammi;
M 2 è la massa apparente in acqua del cestello contenente il campione di aggregato
saturo, in grammi;
M 3 è la massa apparente in acqua del cestello vuoto, in grammi;
M 4 è la massa in aria del campione essiccato in stufa, in grammi;
ρ w è la massa volumica dell’acqua alla temperatura registrata all’atto della
determinazione di M2, vedere appendice D, in megagrammi al metro cubo.
Esprimere i valori delle masse volumiche dei granuli allo 0,01 Mg/m3 più prossimo e, per
quanto riguarda l’assorbimento d’acqua, esprimerlo al più prossimo 0,1%.
Nota 1 I calcoli possono essere controllati utilizzando l’equazione seguente:
ρ rd
ρ ssd = ρ rd + ρ w § 1 – ------·
© ρa ¹

Nota 2 Un’indicazione sulla precisione è fornita nell’appendice E.

8 METODO PICNOMETRICO PER AGGREGATI CON GRANULI COMPRESI TRA 4 mm


E 31,5 mm

8.1 Generalità
Il metodo picnometrico specificato in questo punto deve essere usato su aggregato con
granuli di dimensioni comprese tra gli stacci 4 mm e 31,5 mm.

8.2 Preparazione della porzione di prova


Il campionamento dell’aggregato deve essere eseguito secondo la EN 932-1 e la riduzione
del campione deve risultare in accordo con la EN 932-2. La massa della porzione di prova non
deve essere minore della massa prescritta nel prospetto 2.

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prospetto 2 Massa minima delle porzioni di prova (metodo picnometrico)

Dimensione massima degli aggregati Massa minima delle porzioni di prova


mm kg
31,5 5
16 2
8 1
Nota Per dimensioni differenti, la massa minima della porzione di prova può essere ricavata per interpolazione dalle
masse specificate nel prospetto 2.

Lavare la porzione di prova sugli stacci da 31,5 mm e da 4 mm in modo da rimuovere le


particelle più fini. Scartare qualsiasi granulo trattenuto allo staccio da 31,5 mm. Lasciare
scolare il campione.

8.3 Procedimento
Immergere la porzione di prova nell’acqua a (22 ± 3) °C contenuta nel picnometro e
rimuovere l’aria intrappolata facendo rotare e scuotendo leggermente il picnometro tenuto
in posizione inclinata. Porre il picnometro nel bagno d’acqua e mantenere la porzione di
prova alla temperatura di (22 ± 3) °C per (24 ± 0,5) h. Al termine del periodo di immersione
estrarre il picnometro dal bagno d’acqua e, con leggera rotazione e scuotimento,
rimuovere delicatamente ogni bolla d’aria rimasta intrappolata.
Nota 1 L’aria intrappolata può anche essere eliminata mediante applicazione del vuoto.
Riempire fino al traboccamento il picnometro con acqua e sistemare il tappo evitando di
intrappolare aria nel recipiente. Quindi asciugare il picnometro all’esterno e pesarlo (M 2).
Registrare la temperatura dell’acqua.
Togliere l’aggregato dall’acqua e lasciarlo scolare per alcuni minuti. Riempire a livello il
picnometro con acqua e risistemare il tappo nella stessa posizione di prima. Quindi
asciugare il picnometro all’esterno e pesarlo (M 3). Registrare la temperatura dell’acqua.
La differenza tra le temperature dell’acqua nel picnometro durante la determinazione
delle masse M 2 ed M 3, non deve superare 2 °C.
Nota 2 Invece di misurarne il volume ad ogni prova, si può effettuare una precalibrazione del picnometro. In questo caso il
picnometro dovrebbe essere condizionato in bagno termostatico alla temperatura di calibrazione ±0,5 °C.
Trasferire su un panno asciutto la porzione di prova che si è lasciata scolare. Asciugare
leggermente la superficie dell’aggregato posto sul panno e, quando il primo panno non
sarà più in grado di asciugare, trasferire l’aggregato su un secondo panno assorbente.
Spargere l’aggregato sul secondo panno in uno strato di spessore pari ad un solo granulo
e lasciarlo esposto all’aria lontano dai raggi solari diretti o da altre fonti di calore fino a che
ogni visibile film d’acqua sia scomparso, ma l’aggregato conservi ancora un aspetto
umido.
Trasferire nella bacinella la porzione di prova satura con superficie asciutta e pesare
l’aggregato (M 1). Essiccare l’aggregato nella stufa ventilata alla temperatura di
(110 ± 5) °C fino al raggiungimento della massa costante (M 4).
Registrare tutte le masse con accuratezza almeno pari allo 0,1% della massa della
porzione di prova (M 4).

8.4 Calcolo ed espressione dei risultati


Calcolare le masse volumiche dei granuli (ρ a, ρ rd, ρ ssd secondo i casi) in megagrammi
per metro cubo, in accordo con le equazioni seguenti:
Massa volumica apparente dei granuli:
M
ρ a = ρ w --------------------------------------
4
-
M4 – ( M2 – M3 )

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Massa volumica dei granuli pre-essiccati in stufa:


M
ρ rd = ρ w --------------------------------------
4
-
M1 – ( M2 – M3 )
Massa volumica dei granuli in condizioni di saturazione a superficie asciutta:
M
ρ ssd = ρ w --------------------------------------
1
-
M1 – ( M2 – M3 )
Calcolare l’assorbimento d’acqua (come percentuale della massa essiccata) dopo
immersione per 24 h (WA 24) in accordo con l’equazione seguente:
100 × ( M 1 – M 4 )
WA 24 = -----------------------------------------
-
M4
dove:
ρ w è la massa volumica dell’acqua alla temperatura di prova, in megagrammi per metro
cubo (vedere appendice D);
M 1 è la massa in aria dell’aggregato saturo a superficie asciutta, in grammi;
M 2 è la massa del picnometro contenente il campione di aggregato saturo e l’acqua, in
grammi;
M 3 è la massa del picnometro riempito con sola acqua, in grammi;
M 4 è la massa in aria della porzione di prova essiccata in stufa, in grammi.
Esprimere i valori delle masse volumiche dei granuli allo 0,01 Mg/m3 più prossimo e per
l’assorbimento d’acqua al più prossimo 0,1%.
Nota 1 I calcoli possono essere controllati utilizzando l’equazione seguente:
ρ rd
ρ ssd = ρ rd + ρ w § 1 – ------·
© ρa ¹

Nota 2 Un’indicazione sulla precisione è fornita nell’appendice E.

9 METODO PICNOMETRICO PER AGGREGATO CON GRANULI COMPRESI TRA


0,063 mm E 4 mm

9.1 Generalità
Il metodo picnometrico specificato in questo punto deve essere usato con aggregato
avente granuli compresi tra 0,063 mm e 4 mm.
Nota Il metodo picnometrico descritto nel punto 8 può essere usato in alternativa per aggregato passante allo staccio
4 mm ma trattenuto allo staccio 2 mm.

9.2 Preparazione della porzione di prova


Il campionamento dell’aggregato deve essere eseguito secondo la EN 932-1 e la
riduzione del campione deve risultare in accordo con la EN 932-2. La massa della
porzione di prova dell’aggregato non deve essere minore di 1 kg.
Lavare la porzione di prova sugli stacci da 4 mm e da 0,063 mm in modo da rimuovere le
particelle più fini. Scartare i granuli trattenuti sullo staccio 4 mm.

9.3 Procedimento
Immergere la porzione di prova nell’acqua a (22 ± 3) °C contenuta nel picnometro e
rimuovere l’aria intrappolata facendo rotare e scuotendo leggermente il picnometro tenuto
in posizione inclinata. Porre il picnometro nel bagno d’acqua e mantenere la porzione di
prova alla temperatura di (22 ± 3) °C per (24 ± 0,5) h. Al termine del periodo di immersione
estrarre il picnometro dal bagno d’acqua e, con leggera rotazione e scuotimento,
rimuovere delicatamente ogni bolla d’aria rimasta intrappolata.
Nota 1 L’aria intrappolata può anche essere eliminata mediante applicazione del vuoto.

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Riempire fino al traboccamento il picnometro con acqua e sistemare il tappo evitando di


intrappolare aria nel recipiente. Quindi asciugare la parete esterna e pesarlo (M 2).
Registrare la temperatura dell’acqua.
Lasciare decantare la maggior parte dell’acqua che ricopre la porzione di prova e vuotare
il contenuto del picnometro nella bacinella. Riempire a livello il picnometro con acqua e
risistemare il tappo nella stessa posizione di prima. Quindi asciugare il picnometro
esterno e pesarlo (M 3). Registrare la temperatura dell’acqua.
La differenza tra le temperature dell’acqua nel picnometro durante la determinazione
delle masse M 2 ed M 3 non deve superare 2 °C.
Nota 2 Invece di misurarne il volume ad ogni prova, si può usare una precalibrazione del picnometro. In questo caso
il picnometro dovrebbe essere condizionato in bagno termostatico alla temperatura di calibrazione ±0,5 °C.
Spargere nella bacinella la porzione di prova bagnata in uno strato uniforme. Esporre
l’aggregato ad una moderata corrente d’aria calda per favorire l’evaporazione dell’umidità
superficiale. Mescolare frequentemente il campione per assicurarne l’uniforme
essiccazione fino a quando non sia più visibile umidità libera superficiale ed i granuli
dell’aggregato non aderiscano più l’uno all’altro. Durante la mescolazione lasciare
raffreddare il campione alla temperatura ambiente.
Per accertare se la condizione di essiccazione superficiale sia stata raggiunta, porre lo
stampo metallico con la base maggiore appoggiata sul fondo della bacinella. Riempire
alla rinfusa lo stampo conico con parte della porzione di prova essiccata e, attraverso la
base minore dello stampo, usare il pestello per pestellarne leggermente per 25 volte la
superficie. Non riempire a livello lo stampo dopo la costipazione. Sollevare con cautela lo
stampo. Se il cono di aggregato non collassa, continuare con l’essiccazione e ripetere la
prova con il cono fino a quando si verifichi il collasso al momento della rimozione dello
stampo.
Nota 3 Informazioni utili sono illustrate nelle figure dell’appendice F.
Pesare la porzione di prova satura a superficie asciutta (M 1). Essiccare l’aggregato nella
stufa ventilata alla temperatura di (110 ± 5) °C fino al raggiungimento della massa
costante (M 4).
Registrare tutte le masse con accuratezza almeno pari allo 0,1% della massa della
porzione di prova (M 4).

9.4 Calcolo ed espressione dei risultati


Calcolare le masse volumiche dei granuli (ρ a, ρ rd, ρ ssd secondo i casi) in megagrammi
per metro cubo, in accordo con le equazioni seguenti:
Massa volumica apparente dei granuli:
M
ρ a = ρ w --------------------------------------
4
-
M4 – ( M2 – M3 )
Massa volumica dei granuli pre-essiccati in stufa:
M
ρ rd = ρ w --------------------------------------
4
-
M1 – ( M2 – M3 )
Massa volumica dei granuli in condizioni di saturazione a superficie asciutta:
M
ρ ssd = ρ w --------------------------------------
1
-
M1 – ( M2 – M3 )
Calcolare l’assorbimento d’acqua (come percentuale della massa essiccata) dopo
immersione per 24 h (WA 24) in accordo con l’equazione seguente:
100 × ( M 1 – M 4 )
WA 24 = -----------------------------------------
-
M4
dove:
ρ w è la massa volumica dell’acqua alla temperatura di prova, in megagrammi per metro
cubo (vedere appendice D);

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M 1 è la massa in aria dell’aggregato saturo a superficie asciutta, in grammi;


M 2 è la massa del picnometro contenente il campione di aggregato saturo e l’acqua, in
grammi;
M 3 è la massa del picnometro riempito con sola acqua, in grammi;
M 4 è la massa in aria della porzione di prova essiccata in stufa, in grammi.
Esprimere i valori delle masse volumiche dei granuli allo 0,01 Mg/m3 più prossimo e
l’assorbimento d’acqua al più prossimo 0,1%.
Nota 1 I calcoli possono essere controllati utilizzando l’equazione seguente:
ρ
ρ ssd = 1 + ρ rd – -------rd-
ρa
Nota 2 Un’indicazione sulla precisione è fornita nell’appendice E.

10 RESOCONTO DI PROVA

10.1 Dati richiesti


Il resoconto di prova deve comprendere le informazioni seguenti:
a) il riferimento della presente norma europea;
b) l’identificazione del campione;
c) la frazione granulometrica dell’aggregato e, se provato in diverse frazioni
granulometriche, la percentuale di ogni singola frazione;
d) la massa del campione essiccato sottoposto a prova;
e) il metodo usato per la determinazione della massa volumica dei granuli e
dell’assorbimento (punti 7, 8 oppure punto 9);
f) i risultati delle determinazioni (quattro valori per ogni determinazione);
g) la data della prova;
h) la denominazione e l’indirizzo del laboratorio di prova.

10.2 Dati facoltativi


Il resoconto di prova può comprendere le informazioni seguenti:
a) il nome e la località di provenienza del campione;
b) la descrizione delle procedure di campionamento;
c) la descrizione petrografica (vedere EN 932-3).

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APPENDICE A DETERMINAZIONE DELLA MASSA VOLUMICA DEI GRANULI DEGLI AGGREGATI


(normativa) PRE-ESSICCATI

A.1 Generalità
La presente appendice specifica i metodi per la determinazione della massa volumica dei
granuli pre-essiccati di aggregato avente massa volumica maggiore di 1 Mg/m3. Si
applica ad aggregati con granuli compresi tra 0,063 mm e 63 mm applicando i metodi
seguenti:
a) Metodo con cestello a rete per aggregati da 31,5 mm a 63 mm.
b) Metodo picnometrico per aggregati da 0,063 mm a 31,5 mm.
Nota Per aggregati tra 4 mm e 31,5 mm, il metodo con cestello a rete può essere usato in alternativa al metodo
picnometrico. In caso di contestazione dovrebbe essere usato come metodo di riferimento il metodo
picnometrico.

A.2 Principio
Scopo di questo metodo è determinare la massa e il volume del campione di prova e
calcolare la massa volumica dei granuli come rapporto della massa rispetto al volume. La
massa si ottiene per pesata del campione essiccato in stufa. Il volume è determinato
come spostamento dell’acqua da parte delle particelle essiccate, sia come riduzione della
massa del cestello pesato in acqua, oppure in un picnometro di volume noto.

A.3 Metodo con cestello di rete per aggregati compresi tra 31,5 mm e 63 mm

A.3.1 Preparazione della porzione di prova


La porzione di prova deve essere preparata come specificato nel punto 7.2.

A.3.2 Procedimento
Essiccare la porzione di prova in stufa a (110 ± 5) °C fino al raggiungimento della massa
costante. Lasciare raffreddare a temperatura ambiente e pesare la porzione di prova
(M 1).
Porre la porzione di prova nel cestello di rete ed immergerla nel recipiente contenente
l’acqua alla temperatura di (22 ± 3) °C, con un battente di almeno 50 mm d’acqua sopra
il bordo superiore del cestello. Immediatamente dopo l’immersione rimuovere l’aria
intrappolata nella porzione di prova sollevando il cestello di circa 25 mm dal fondo del
recipiente e lasciandolo ricadere 25 volte, all’incirca una volta al secondo.
Lasciare cestello ed aggregato completamente immersi per non più di 10 min. Scuotere
cestello e campione e pesarlo in acqua (M 2) alla temperatura di (22 ± 3) °C. Registrare la
temperatura dell’acqua al momento della determinazione della massa (M 2).
Nota Se per la pesata fosse necessario trasferire il campione di prova in un diverso recipiente, scuotere 25 volte
nel nuovo recipiente cestello e campione di prova prima di pesarlo (M2) come già descritto.
Vuotare il cestello e rimetterlo in acqua. Scuoterlo 25 volte e pesarlo in acqua (M 3).
Registrare tutte le pesate con accuratezza di almeno 0,1% rispetto alla massa della
porzione di prova (M 1).

A.3.3 Calcolo ed espressione dei risultati


Per ogni campione di prova, calcolare la massa volumica dei granuli pre-essiccati (ρ p) in
megagrammi per metro cubo, in accordo con l’equazione seguente:
M
ρ p = ρ w --------------------------------------
1
-
M1 – ( M2 – M3 )

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dove:
M 1 è la massa del campione essiccato, in grammi;
M 2 è la massa in acqua del cestello contenente il campione di prova, in grammi;
M 3 è la massa in acqua del cestello vuoto, in grammi;
ρ w è la massa volumica dell’acqua alla temperatura di prova, in megagrammi per metro
cubo (vedere appendice D).
Esprimere il valore della massa volumica dei granuli pre-essiccati al più prossimo
0,01 Mg/m3.

A.4 Metodo picnometrico per aggregati compresi tra 0,063 mm e 31,5 mm

A.4.1 Preparazione dei campioni di prova


Il campionamento dell’aggregato deve risultare in accordo con la EN 932-1 e la riduzione
del campione deve essere in accordo con la EN 932-2.
Devono essere preparati due campioni di prova. La massa del campione di prova non
deve essere minore della massa indicata nel prospetto A.1.

prospetto A.1 Massa minima dei campioni di prova (metodo picnometrico)

Dimensione massima degli aggregati Massa minima del campione di prova


mm kg
31,5 1,5
16 1,0
8 0,5
4 (minore) 0,25
Nota Per dimensioni differenti la massa minima della porzione di prova può essere ottenuta per interpolazione delle
masse riportate nel prospetto A.1.

A.4.2 Calibrazione del picnometro


Determinare il volume del picnometro riempiendolo con acqua a (22 ± 3) °C e ponendolo
per almeno 1 h in un bagno d’acqua a (22 ± 3) °C. Calcolare il suo volume (V ) in millilitri,
come media di tre misurazioni e l’intervallo dei tre valori individuali non deve superare lo
0,1% del valore medio. Quando si calcola il volume, effettuare una correzione per la
massa volumica dell’acqua dividendo la massa dell’acqua che riempie il picnometro per la
massa volumica dell’acqua alla temperatura misurata durante la calibrazione (vedere
appendice D).
Nota Invece di misurarne il volume ad ogni prova, il picnometro può essere precalibrato.

A.4.3 Procedimento
Durante la prova il bagno d’acqua deve essere mantenuto alla temperatura di (22 ± 3) °C.
Lavare la porzione di prova in modo da rimuovere le particelle aderenti e scartare i granuli
trattenuti allo staccio 31,5 mm e passanti allo staccio 0,063 mm. Essiccare in stufa a
(110 ± 5) °C fino a massa costante. Lasciare raffreddare a temperatura ambiente.
Pesare il picnometro e il relativo imbuto (M 1). Porre con cautela il campione nel
picnometro. Inserire l’imbuto nel picnometro e pesare l’insieme (M 2).
Nota 1 Per evitare che l’imbuto si blocchi sul picnometro, prima della pesata può essere spalmato con grasso al
silicone sulla superficie di contatto.
Riempire il picnometro con acqua a (22 ± 3) °C, fino a circa 30 mm al disotto del collo
smerigliato. Agitare con delicatezza l’aggregato con una bacchetta di vetro per rimuovere
l’aria intrappolata e le bolle d’aria che aderiscono.
Nota 2 Lo stesso risultato può essere ottenuto facendo rotare il picnometro e scuotendolo delicatamente, oppure
vibrandolo su un tavolo vibrante.

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Dopo la rimozione dell’aria, riempire nuovamente (con l’imbuto installato) il picnometro


con acqua fino a circa 20 mm al disotto della tacca sull’imbuto e porlo in bagno d’acqua a
(22 ± 3) °C per almeno 1 h.
Nota 3 Il livello dell’acqua nel bagno d’acqua dovrebbe essere circa 20 mm al disotto del collo del picnometro.
Riempire il picnometro con acqua fino alla tacca di riferimento.
Togliere il picnometro dal bagno d’acqua, asciugarlo esternamente con cura e pesarlo
(M 3). Ripetere il procedimento con il secondo campione di prova.
Registrare ogni pesata con accuratezza almeno pari allo 0,1% rispetto alla massa del
campione di prova (M 2 - M 1).

A.4.4 Calcolo ed espressione dei risultati


Per ogni campione di prova calcolare la massa dei granuli pre-essiccati (ρ p) in
megagrammi per metro cubo, secondo l’equazione seguente:
Massa volumica dei granuli pre-essiccati
(M – M )
ρ p = ---------------------------------------------
2 1
-
V – ( M3 – M2 ) ⁄ ρw
dove:
M 1 è la massa del picnometro con l’imbuto, in grammi;
M 2 è la massa del picnometro, imbuto e campione di prova, in grammi;
M 3 è la massa del picnometro, imbuto, campione di prova ed acqua, in grammi;
V è il volume del picnometro, in millilitri;
ρ w è la massa volumica dell’acqua alla temperatura di prova, in megagrammi per metro cubo.
Esprimere il valore della massa volumica dei granuli per ciascun campione di prova al più
prossimo 0,001 Mg/m3. La massa volumica dei granuli pre-essiccati è la media dei risultati
sui due campioni di prova, arrotondata al più prossimo 0,01 Mg/m3.
Nota Un’indicazione sulla precisione è riportata nell’appendice E.

A.5 Resoconto di prova

A.5.1 Dati richiesti


Il resoconto di prova deve comprendere le informazioni seguenti:
a) il riferimento della presente norma europea e della presente appendice;
b) l’identificazione del campione;
c) la frazione granulometrica dell’aggregato e, se provato in diverse frazioni
granulometriche, la percentuale di ogni singola frazione;
d) la massa del campione essiccato sottoposto a prova;
e) il metodo usato per la determinazione della massa volumica dei granuli pre-essiccati
(cestello a rete oppure picnometro);
f) i risultati di prova;
g) la data della prova.

A.5.2 Dati facoltativi


Il resoconto di prova può comprendere le informazioni seguenti:
a) il nome e la località di provenienza del campione;
b) la descrizione della procedura di campionamento;
c) la descrizione petrografica (vedere EN 932-3).

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APPENDICE B DETERMINAZIONE DELLA MASSA VOLUMICA DEI GRANULI E


(normativa) DELL’ASSORBIMENTO D’ACQUA DELL’AGGREGATO GROSSO SATURATO FINO A
MASSA COSTANTE

B.1 Generalità
La presente appendice specifica un metodo per la determinazione della massa volumica
dei granuli e dell’assorbimento d’acqua dell’aggregato grosso saturato fino a massa
costante. Il metodo può essere usato con una porzione di prova costituita da un certo
numero di frammenti di aggregato del tipo di quello per massicciate ferroviarie.
Nota 1 Il presente metodo è basato sul metodo con cestello a rete specificato al punto 7.
Nota 2 La massa volumica dell’aggregato saturato fino a massa costante è equivalente alla massa volumica dei
granuli in condizioni di saturazione a superficie asciutta definita al punto 3.4, ma l’assorbimento viene fatto
proseguire fino al raggiungimento della massa costante.

B.2 Preparazione della porzione di prova

B.2.1 Campionamento e riduzione del campione


Il campionamento degli aggregati deve essere in accordo con la EN 932-1 e la riduzione
del campione deve essere eseguita in accordo con la EN 932-2.

B.2.2 Singoli granuli di aggregato


La porzione di prova deve essere costituita da un singolo granulo di aggregato avente
massa di almeno 150 g. Se si deve determinare l’assorbimento d’acqua, la massa del
granulo di prova non deve superare 350 g.
Rimuovere ogni frammento sciolto e lavare la porzione di prova con acqua corrente per
togliere le particelle fini aderenti.
Nota 1 L’immersione nel recipiente fino al raggiungimento della massa costante, come descritto nel procedimento
(vedere punto B.3), può essere effettuata contemporaneamente per più porzioni di prova, purché ciascuna di
esse sia contrassegnata in modo chiaro e indelebile.
Nota 2 I risultati di prova relativi a singoli granuli di aggregato possono non essere rappresentativi. Per aggregati
omogenei si dovrebbero sottoporre a prova almeno 10 granuli. Per aggregati non omogenei si dovrebbero
sottoporre a prova almeno 5 granuli di ciascun tipo petrografico costituente.

B.2.3 Aggregati per massicciate ferroviarie


La porzione di prova deve essere costituita da almeno 10 granuli di aggregato per
massicciata ferroviaria aventi dimensioni comprese tra 40 mm e 50 mm oppure tra 50 mm
e 63 mm. Ciascun granulo deve avere massa di almeno 150 g ma non più di 350 g.
Rimuovere ogni frammento sciolto e lavare la porzione di prova con acqua corrente per
rimuovere le particelle fini aderenti.

B.3 Procedimento
Porre la porzione di prova in un recipiente e mantenerla completamente immersa in
acqua fino al raggiungimento della massa costante. Porre la porzione di prova nel cestello
a rete sospeso alla bilancia ed immergerlo in un recipiente contenente l’acqua sotto un
battente di almeno 50 mm rispetto al bordo superiore del cestello.
Determinare la massa apparente in acqua della porzione di prova (M 2) e misurare la
temperatura dell’acqua nel recipiente al più prossimo 1 °C.
Togliere la porzione di prova dall’acqua ed immediatamente con tessuti assorbenti
rimuovere l’acqua dalla sua superficie, fino a quando la stessa appaia opaca e non più
umida e lucida. Determinare la massa della porzione di prova (M 1).

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Essiccare la porzione di prova nella stufa alla temperatura di (110 ± 5) °C fino al


raggiungimento della massa costante (M 3).
Registrare tutte le masse con accuratezza di almeno 0,05% della massa della porzione di
prova (M 3).

B.4 Calcolo ed espressione dei risultati


Calcolare la massa volumica dei granuli di aggregato grosso saturato fino a massa
costante (ρ cm), in megagrammi per metro cubo, secondo l’equazione seguente:
M3 × ρw
ρ cm = --------------------
-
M1 – M2
Calcolare l’assorbimento d’acqua W cm (come percentuale della massa essiccata) in
accordo con l’equazione seguente:
M1 – M3
W cm = --------------------- × 100
M3
dove:
M 1 è la massa della porzione di prova, satura a superficie asciutta, in grammi;
M 2 è la massa apparente in acqua della porzione di prova saturata, in grammi;
M 3 è la massa della porzione di prova essiccata in stufa, in grammi;
ρ w è la massa volumica dell’acqua alla temperatura di prova, durante la determinazione
della massa M 2, in megagrammi per metro cubo (vedere appendice D).
Esprimere il valore della massa volumica dei granuli al più prossimo 0,01 Mg/m3 e
l’assorbimento d’acqua al più prossimo 0,1%.
Nota Un’indicazione sulla precisione è riportata nell’appendice E.

B.5 Resoconto di prova

B.5.1 Dati richiesti


Il resoconto di prova deve comprendere le informazioni seguenti:
a) il riferimento della presente norma europea e della presente appendice;
b) l’identificazione del campione;
c) la frazione granulometrica nominale dell’aggregato da cui è stato prelevato il
campione;
d) la massa del campione essiccato sottoposto a prova;
e) i risultati di prova;
f) la data della prova.

B.5.2 Dati facoltativi


Il resoconto di prova può comprendere le informazioni seguenti:
a) il nome e la località di provenienza del campione;
b) descrizione delle procedure di campionamento;
c) la descrizione petrografica (vedere EN 932-3).

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APPENDICE C DETERMINAZIONE DELLA MASSA VOLUMICA DEI GRANULI E DELL’ASSORBIMENTO


(normativa) D’ACQUA DEGLI AGGREGATI LEGGERI

C.1 Generalità
La presente appendice specifica un metodo che prevede l’impiego del picnometro per la
determinazione della massa volumica dei granuli pre-essiccati e dell’assorbimento
d’acqua, in funzione del tempo, degli aggregati leggeri. È utilizzabile per aggregati con
granuli compresi tra 4 mm e 31,5 mm.

C.2 Preparazione della porzione di prova


Il campionamento dell’aggregato deve essere eseguito secondo la EN 932-1 e la
riduzione del campione deve risultare in accordo con la EN 932-2.
La prova deve essere eseguita su due campioni di prova. Preparare ciascun campione in
modo che abbia un volume compreso tra 0,5 l e 0,6 l. Lavare ciascuno dei due campioni
su uno staccio da 4 mm per eliminare le particelle più fini, quindi lasciare scolare. Scartare
ogni granulo trattenuto allo staccio da 31,5 mm.

C.3 Calibrazione del picnometro


Determinare la massa complessiva (M p) del picnometro, dell’imbuto e della griglia
(se utilizzata).
Determinare il volume del picnometro riempiendolo con acqua a (22 ± 3) °C e lasciandolo
per almeno 1 h in un bagno d’acqua a (22 ± 1) °C. Riempirlo con acqua fino alla tacca di
riferimento sull’imbuto e toglierlo dal bagno d’acqua. Asciugare l’esterno con precauzione
e pesare (M ) . Calcolare (M - M p).
Per ottenere il volume calcolato (V p), correggere per mezzo della massa volumica
dell’acqua, dividendo la massa dell’acqua che riempie il picnometro per la massa
volumica dell’acqua alla temperatura misurata durante la calibrazione.
Nota Invece di misurarne il volume ad ogni prova, il picnometro può essere precalibrato.

C.4 Procedimento
La prova deve essere eseguita in doppio su due campioni di prova. Il bagno d’acqua deve
essere mantenuto alla temperatura di (22 ± 1) °C durante la prova.
Pesare il picnometro con il suo imbuto oppure, nel caso di aggregati leggeri galleggianti,
pesare il picnometro, la griglia e l’imbuto (m 1).
Essiccare i campioni di prova in stufa a (110 ± 5) °C fino a massa costante. Lasciare
raffreddare a temperatura ambiente, quindi introdurre con precauzione il primo campione
nel picnometro. Pesare il picnometro contenente il primo campione di prova oppure, nel
caso di aggregati leggeri galleggianti, inserire la griglia e l’imbuto nel picnometro e pesare
la massa complessiva (m 2).
Nota 1 Per evitare che l’imbuto si blocchi nel collo del picnometro, prima della pesata può essere spalmato con
grasso al silicone sulla superficie di contatto.
Riempire il picnometro con acqua a (22 ± 1) °C fino alla tacca di riferimento sull’imbuto e
far partire il contatempo. Porre il tutto nel bagno d’acqua a (22 ± 1) °C. Se necessario,
aggiungere acqua durante la prova, per mantenere il livello vicino alla tacca sull’imbuto.
Dopo 5 min togliere il tutto dal bagno d’acqua. Mescolare l’aggregato facendo rotare e
scuotendo con delicatezza il picnometro o applicando una leggera vibrazione allo scopo
di rimuovere l’aria intrappolata. Riempire nuovamente con acqua il picnometro fino alla
tacca sull’imbuto, asciugare con cura la superficie esterna e pesare (M 5). Rimettere il
picnometro nel bagno d’acqua.
Ripetere dopo 24 h le operazioni sopra descritte (M 24).

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Nota 2 L’operazione può essere condotta anche per periodi di tempo diversi (per esempio 2 h e 7 d in funzione
dell’utilizzo finale dell’aggregato).
Dopo la misurazione finale, svuotare l’acqua dal picnometro. Trasferire l’aggregato su un
tessuto asciutto e togliere l’acqua superficiale facendolo rotolare delicatamente sul
tessuto per non più di 15 s. Pesare l’aggregato (M w).
Ripetere il procedimento con il secondo campione di prova.
Nota 3 Per la maggior parte delle prove M w dovrà essere determinata dopo 24 h.

C.5 Calcolo ed espressione dei risultati


Per ciascun campione di prova calcolare la massa volumica apparente dei granuli (ρ a)
dell’aggregato leggero, in megagrammi per metro cubo, in accordo con l’equazione
seguente:
( m2 – m1 ) ρw
ρ a = -----------------------------------------------------------------
-
Mp + ( Vp × ρw ) + Mw – MF
dove:
m 1 è la massa del picnometro, dell’imbuto e della griglia (se utilizzata), in grammi;
m 2 è la massa del picnometro, dell’imbuto, della griglia (se utilizzata) e del campione di
prova, in grammi;
ρ w è la massa volumica dell’acqua a 22 °C;
M p è la massa del picnometro, dell’imbuto e della griglia (se utilizzata), determinata alla
calibrazione, in grammi;
V p è il volume del picnometro alla calibrazione, in millilitri;
M w è la massa dell’aggregato a superficie asciutta alla fine della prova, in grammi;
M F è la massa del picnometro, dell’imbuto, del campione di prova, dell’acqua e della
griglia (se utilizzata) al momento della misurazione finale, in grammi.
Calcolare il valore della massa volumica dei granuli al più prossimo 0,001 Mg/m3.
La media dei valori dei due campioni di prova, espressa al più prossimo 0,01 Mg/m3,
rappresenta la massa volumica dei granuli pre-essiccati dell’aggregato leggero.
Calcolare l’assorbimento d’acqua (come percentuale della massa essiccata) al momento
della misurazione finale (W F) in accordo con l’equazione seguente:
Mw – ( m2 – m1 )
W F = ---------------------------------------- × 100
( m2 – m1 )
Calcolare l’assorbimento d’acqua (come percentuale della massa essiccata) ai tempi di
misurazione intermedi (W I) in accordo con l’equazione seguente:
( MF – M1 )
W I = W F – -------------------------- × 100
( m2 – m1 )
dove:
m 1 è la massa del picnometro, dell’imbuto e della griglia (se utilizzata), in grammi;
m 2 è la massa del picnometro, dell’imbuto, del campione di prova e della griglia (se
utilizzata), in grammi;
M F è la massa del picnometro, dell’imbuto, del campione di prova, dell’acqua e della
griglia (se utilizzata) al momento della misurazione finale, in grammi;
MI è la massa del picnometro, dell’imbuto, del campione di prova, dell’acqua e della
griglia (se utilizzata) ai tempi di misurazione intermedi, in grammi.
Calcolare ciascun valore dell’assorbimento d’acqua al più prossimo 0,1%. Usare il valore
medio dei due campioni di prova espresso al più prossimo 0,1%, come valore
d’assorbimento d’acqua riferito ad ogni tempo di misurazione.

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C.6 Resoconto di prova

C.6.1 Dati richiesti


Il resoconto di prova deve comprendere le informazioni seguenti:
a) il riferimento della presente norma europea e della presente appendice;
b) l’identificazione del campione;
c) la frazione granulometrica dell’aggregato e, se sono state sottoposte a prova un
certo numero di frazioni, la percentuale di ogni frazione;
d) la massa del campione essiccato sottoposto a prova;
e) i risultati di prova;
f) la data della prova.

C.6.2 Dati facoltativi


Il resoconto di prova può comprendere le informazioni seguenti:
a) il nome e la località di provenienza del campione;
b) la descrizione delle procedure di campionamento;
c) la descrizione petrografica (vedere EN 932-3).

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APPENDICE D MASSA VOLUMICA DELL’ACQUA


(informativa)

prospetto D.1 Massa volumica dell’acqua

Temperatura Massa volumica


°C Mg/m3
5 1,0000
6 0,9999
7 0,9999
8 0,9998
9 0,9998
10 0,9997
11 0,9996
12 0,9995
13 0,9994
14 0,9992
15 0,9991
16 0,9989
17 0,9988
18 0,9986

19 0,9984
20 0,9982
21 0,9980
22 0,9978
23 0,9975
24 0,9973
25 0,9970

26 0,9968
27 0,9965
28 0,9962
29 0,9959
30 0,9956

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APPENDICE E PRECISIONE
(informativa)

E.1 Dati dedotti dalle normative nazionali


I dati di precisione riportati nei prospetti da E.1 a E.5 sono stati ottenuti dalle normative
nazionali e possono differire di poco dai dati di precisione utilizzando i metodi di prova
specificati nella presente norma europea. I dati possono non essere appropriati per gli
aggregati leggeri.

prospetto E.1 Massa volumica apparente dei granuli - Ripetibilità r e riproducibilità R

Metodo di prova Punto Ripetibilità r Riproducibilità R


Mg/m3 Mg/m3
Cestello a rete 7 0,023 0,031
Picnometro (aggregati grossi) 8 0,031 (UK) 0,044 (UK)
0,025 (F) 0,028 (F)
Picnometro (aggregati fini) 9 0,038 0,067

prospetto E.2 Massa volumica dei granuli essiccati in stufa - Ripetibilità r e riproducibilità R

Metodo di prova Punto Ripetibilità r Riproducibilità R


Mg/m3 Mg/m3
Cestello a rete 7 0,025 0,044
Picnometro (aggregati grossi) 8 0,031 0,042
Picnometro (aggregati fini) 9 0,043 0,085

prospetto E.3 Massa volumica dei granuli saturi a superficie asciutta - Ripetibilità r e riproducibilità R

Metodo di prova Punto Ripetibilità r Riproducibilità R


Mg/m3 Mg/m3
Cestello a rete 7 0,022 0,034
Picnometro (aggregati grossi) 8 0,031 0,049
Picnometro (aggregati fini) 9 0,035 0,070

prospetto E.4 Assorbimento d’acqua - Ripetibilità r e riproducibilità R

Metodo di prova Punto Ripetibilità r Riproducibilità R


% %
Cestello a rete 7 0,2 0,3
Picnometro (aggregati grossi) 8 0,3 0,4
Picnometro (aggregati fini) 9 0,5 1,2

prospetto E.5 Massa volumica con il metodo picnometrico per granuli pre-essiccati di aggregati non porosi (vedere
punto A.4) - Ripetibilità r e riproducibilità R

Intervallo critico W C Ripetibilità r 1 Riproducibilità R 1


Mg/m3 Mg/m3 Mg/m3
0,025 0,019 0,042

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E.2 Dati ottenuti da prove collegiali


I risultati di una serie di prove collegiali eseguite da 19 laboratori nel 1996, come parte di
un progetto (progetto 134) finanziato dalla Comunità Europea con il programma
misurazioni e prove, sono riportati nel prospetto E.6.
I valori di ripetibilità r 1 e riproducibilità R 1 sono stati determinati per i tre aggregati
sottoposti a prova sulla base di prove duplicate effettuate su campioni diversi.

prospetto E.6 Valori di ripetibilità e riproducibilità per le determinazioni della massa volumica dei granuli
(megagrammi al metro cubo) e dell’assorbimento d’acqua (per cento) di aggregati grossi

Livello 1 Livello 2 Livello 3

Frazioni granulometriche 10/14 10/14 5/10


(mm)
Massa volumica dei Numero di laboratori partecipanti N 18 19 18
granuli pre-essiccati Valore medio X 2,70 3,06 2,60
determinata Scarto tipo di ripetibilità S r1 0,0028 0,0056 0,0030
secondo Scarto tipo di riproducibilità S R1 0,0067 0,0094 0,0134
l’appendice A Intervallo critico Wc 0,010 0,021 0,012
(metodo Limite di ripetibilità r1 0,008 0,016 0,009
picnometrico) Limite di riproducibilità R1 0,019 0,026 0,037
Massa volumica dei Numero di laboratori partecipanti N 19 19 19
granuli saturi a Valore medio X 2,67 3,05 2,51
superficie asciutta Scarto tipo di ripetibilità S r1 0,0027 0,0058 0,0059
determinata Scarto tipo di riproducibilità S R1 0,0041 0,0089 0,0092
secondo il punto 8 Limite di ripetibilità r1 0,008 0,016 0,017
(metodo Limite di riproducibilità R1 0,012 0,025 0,026
picnometrico)
Assorbimento Numero di laboratori partecipanti N 19 19 16
d’acqua Valore medio X 1,0 0,5 3,1
determinato Scarto tipo di ripetibilità S r1 0,061 0,047 0,084
secondo il punto 8 Scarto tipo di riproducibilità S R1 0,101 0,0112 0,222
(metodo Limite di ripetibilità r1 0,17 0,13 0,24
picnometrico) Limite di riproducibilità R1 0,28 0,31 0,62
Nota Salvo il numero di laboratori partecipanti, i dati di massa volumica dei granuli sono espressi in megagrammi al metro cubo e i
dati di assorbimento d’acqua sono espressi in per cento.

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APPENDICE F GUIDA PER VALUTARE LA CONDIZIONE DI SATURAZIONE A SUPERFICIE


(informativa) ASCIUTTA DEGLI AGGREGATI FINI
figura F.1
Legenda
a) Aggregato umido; conserva in modo pressoché completo la forma dello stampo metallico
b) Aggregato sensibilmente umido; si comincia ad apprezzare un certo abbassamento al cono
c) Aggregato saturo a superficie asciutta; si osserva un collasso pressoché completo, però è
ancora visibile un picco centrale e la superficie conica è rettilinea
d) Aggregato quasi completamente secco; non si distingue un picco centrale, la superficie è
pressoché curvilinea

a)

b)

c)

d)
Nota Queste figure sono in scala e sono riportate a titolo indicativo visivo.

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BIBLIOGRAFIA
EN 932-3 Tests for general properties of aggregates - Procedure and
terminology for simplified petrographic description

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