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Gnetum
Pinus
Gimnosperme
Macroblasto
Brachiblasto
In genere, i megasporofilli e i microsporofilli sono portati su coni separati sullo stesso
individuo. Si parla, in tal caso, di individui monoici.
Per evitare autoimpollinazione i coni microsporangiati sono portati sui rami inferiori, i
megasporangiati su quelli superiori.
Sia i microsporofilli che i megasporofilli sono inseriti a spirale sull’asse del cono.
I microsporofilli portano due microsporangi sulla pagina inferiore. All’inizio della primavera
all’interno dei microsporangi le cellule madri delle spore, per meiosi, formano i granuli di
polline che, trasportati del vento, raggiungono i coni megasporangiati.
granuli pollinici
Il granulo pollinico si sviluppa nel microgametofito tertacellulare, formato da due cellule
protalliali, una cellula generativa e una cellula del tubetto.
Dopo circa un anno dalla impollinazione la cellula generativa si divide, producendo una cellula
sterile e una cellula spermatogena.
La cellula spermatogena si divide, dando origine a due nuclei spermatici.
Dopo circa 15 mesi il tubetto pollinico raggiunge la oosfera e rilascia i nuclei spermatici.
Un nucleo spermatico si unisce con l’oosfera, mentre l’altro degenera.
Strobilo maschile di pino
Sacche polliniche di pino
tegumento
micropilo
tegumento
granulo pollinico
nucella oosfere
megagametofito
Germinazione del granulo pollinico Tubetto pollinico ed ovulo al
momento della fecondazione in pino
Cono di due anni
tegumento
CICLO DEL PINO
•I due o più archegoni sviluppatisi nel megagametofito portano ciascuno una oosfera che
viene fecondata.
•Tutti gli zigoti cominciano a formare gli embrioni, ma solo uno di essi sopravvive. Una
piccola percentuale (3 – 4 %) porta a sviluppo completo più di un embrione (poliembrionia).
In tal caso la selezione dell’embrione più adatto avviene al momento delle germinazione del
seme.
•All’estremità inferiore dell’ovulo si formano quattro serie di cellule.
•Le cellule della serie più lontana del micropilo di dividono più volte, iniziando a formare
ciascuna un embrione.
•La divisione delle cellule della serie più vicina al micropilo dà origine al sospensore, che
spinge l’embrione in formazione verso l’interno del megagametofito.
•Solo uno di questi quattro embrioni in formazione si svilupperà completamente.
•Nella formazione dell’embrione, quindi, vi sono due fasi nelle quali vi è l’inizio della
formazione di più embrioni, con la selezione di quello più adatto.
•Il cono megasporangiato, intanto, continua il suo accrescimento e la lignificazione delle
squame. Nell’estate successiva, a completa formazione dei semi, le squame si aprono,
permettendo la dispersione dei semi.
•Il tempo intercorrente tra impollinazione e disseminazione varia da uno a tre anni,
dipendendo dalla specie.
Nella famiglia delle Taxaceae gli ovuli non riuniti in coni, ma isolati e circondati da una
struttura che li racchiude, l’arillo.
L’arillo ha la funzione di richiamo per gli uccelli, che lo mangiano e, in tal modo, portano il
seme lontano dalla pianta che lo ha formato.
L’arillo è rosso, colore che attira gli uccelli ed è l’unica parte della pianta che non contine
l’alcaliode velenoso tassina.
L’arillo, contenente il seme viene spesso definito bacca. Si tratta di una definizione errata,
poiché la bacca è un frutto, struttura non presente nelle gimnosperme.
Arillo
Seme
Zamia spp.
Coni femminili
Rami ovuliferi
Semi
Welwitschia
Efedra