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LE BRIOFITE

Ovviamente la prima grande sfida da affrontare per quegli organismi che facevano la loro comparsa sulla
terraferma fu quella di riuscire a sviluppare dei sistemi per assorbire una quantità sufficiente di acqua e di
sostanze nutritive in essa disciolte. Circa 430 milioni di anni fa, da un gruppo di briofite (a cui appartengono
i muschi) dirette discendenti delle alghe ancestrali, si staccarono le prime piante dotate di un sistema
vascolare (tracheofite).
La prima diversificazione evolutiva dalle alghe ha dato origine a organismi vegetali anch’essi privi di un
sistema vascolare, ma con una struttura più complessa, un tallo: le briofite. In queste piante l’assorbimento
e il trasporto dell’acqua e dei soluti avviene grazie a fenomeni di capillarità che riguardano tutta la struttura
e superficie della pianta.
E’ possibile suddividere le briofite in 3 diversi gruppi.

Le differenze sostanziali tra questi gruppi sono da ricercare nel portamento e nella forma dei vari organismi. Le
strutture che contengono le cellule sessuali, maschili e femminili, vengono rispettivamente chiamate anteridio
(contiene gameti maschili) e archegonio (contenente i gameti femminili). Quando la cellula uovo che si trova alla base
dell’archegonio viene fecondata, si sviluppa una nuova piantina che è sostanzialmente costituita da una struttura a
capsula (urna) sorretta da un filamento sottile (seta). Qui vengono prodotte le spore.

Il ciclo vitale di un muschio è un esempio classico di come la generazione gametofitica ha il sopravvento su quella
sporofitica, ovvero come la fase aploide è dominante (in termini di tempo) su quella diploide.
Facciamo riferimento alla figura qui sopra. I gametofiti dotati di corredo cromosomico aploide (n), sono di due tipi:
maschile e femminile. Ciascuno è caratterizzato da strutture specifiche contenenti i rispettivi gameti, le cellule
spermatiche maschili e la cellula uovo femminile. Le cellule spermatiche liberate dal gametangio maschile
raggiungono la cellula uovo contenuta nel gametangio femminile. Questo passaggio può avvenire solo in presenza di
acqua. Una volta avvenuta la fecondazione, la mitosi dello zigote (2n) porta alla formazione degli sporofiti. Anche a
maturazione avvenuta, lo sporofito (2n) resta attaccato al gametofito. La meiosi avviene quindi negli sporangi, le
strutture a capsula all’apice dello sporofito e porta alla formazione di spore aploidi che vengono liberate dallo
sporangio e, sviluppandosi per mitosi, danno origine a nuovi gametofiti, completando il ciclo.

le Briofite (come anche le epatiche e le antocerote) si dicono CRITTOGAME...cerca che significato può avere questa
parola.
L’insieme di organismi vegetali non aventi organi riproduttivi visibili(come felci,muschi,licheni,epatiche)

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