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Rene Spitz osservando lattanti che vivevano in befotrofio riscontra in loro gravi
ritardi dello sviluppo fisico, intellettivo ed emotivo dovuti all'assenza di una figura
stabile ma anche a una stimolazione carente. Spitz elabora una teoria dello sviluppo
dell'Io infantile che evidenzia l'importanza dello scambio comunicativo tra madre
e figlio nel primo anno di vita.
TEORIA SISTEMICA
La teoria sistemica valuta lo sviluppo del bambino all'interno di gruppi sociali più '
ampi rispetto alla sola relazione diadica madre-bambino.
Le prospettive classiche come la psicoanalisi o la teoria dell'attaccamento considerate
isolatamente diventano strumenti di analisi insufficienti.
Bronfebrenner attraverso degli studi compiuti in asili infantili, riscontra uno sviluppo
di competenze cognitive e culturali nei bambini che si trovano a lavorare in gruppo
se stimolati dagli educatori. La frequenza degli asili avvantaggia sul piano intellettivo i
bambini socio- economicamente più svantaggiati. Per i bambini sotto i tre anni è
negativo un rapporto numerico adulto-bambino che rende difficile l'interazione.
CONSEGUENZE SULLE PRATICHE SOCIO SANITARIE:
Le situazioni sociali sono complesse anche in situazioni non problematiche. La famiglia
non è più in grado di offrire al bambino un ambiente ricco e stimolante costituito da
oggetti, altri bambini e adulti.
Legge 285/1997
introduce servizi con caratteristiche educative e ludiche per bambini da zero a tre anni
con la presenza di genitori, familiari o adulti che possono essere organizzate dalle
stesse famiglie o associazioni.
Pericolo traumatico:lo shock derivante dalla perdita materna può lasciare in lui
sentimenti di insicurezza e ostilità verso l'ambiente che possono durare molto tempo e
a volte tutta la vita.
Pericolo deprivativo:si può aggiungere al pericolo traumatico e comporta un grave
impoverimento della personalità .