1 CURVE DI DOMANDA E DI OFFERTA E PREZZO DI EQUILIBRIO
in termini microeconomici e macroeconomici , il mercato , viene definito come il
punto d’incontro della domanda e dell’offerta.
Per domanda , in microeconomia , s'intende la quantità di consumo richiesta dal
mercato e dai consumatori di un certo bene o servizio, dato un determinato prezzo e quanto pagherebbero se tale prezzo variasse. In macroeconomica, per la scuola neoclassica è l'insieme delle domande dei singoli consumatori costituisce la domanda collettiva o domanda aggregata. Ci sono diversi fattori che influenzano la domanda: Il prezzo del bene acquistato; Il prezzo dei beni complementari e succedanei; Il reddito del consumatore; Le aspettative soggettive dei consumatori; Il costo del denaro; L'elasticità o la rigidità della domanda ed infine i bisogni del consumatore. Per studiare in dettaglio le caratteristiche del mercato bisogna cominciare da un’analisi della determinazione della domanda e dell’offerta in particolare analizzando la curva di offerta e di domanda aggregata.
La curva di domanda aggregata ha inclinazione negativa ed indica in ciascun
punto la quantità di prodotto che gli acquirenti nel loro insieme sono disposti ad acquistare a quel dato prezzo. L’inclinazione negativa implica che , per prezzi più bassi, la quantità che la domanda aggregata (i consumatori nel loro complesso) è disposta ad acquistare è superiore che per prezzi più elevati. La relazione fra prezzo e quantità domandata è dunque negativa. La curva di offerta aggregata invece, presenta inclinazione positiva. Questa indica in ciascun punto la quantità di prodotto che i venditori/ produttori nel loro insieme sono disposti a vendere a quel dato prezzo . l’inclinazione positiva implica che , per prezzi più alti , la quantità che i venditori è disposto a cedere sul mercato è superiore che per prezzi più bassi; quindi la relazione tra prezzo e quantità offerta è dunque positiva. Un elemento fondamentale nell’analisi del mercato è rappresentato dalla distinzione tra curva di domanda e offerta individuale e aggregate. Nella figura precedente sono state descritte curve di domanda ed offerta aggregata; queste curve in realtà rappresentano la somma o l’aggregazione delle curve di domanda individuali di ciascun soggetto che accede al mercato in quantità di acquirente ( o venditore).
In questa figura osserviamo come un insieme di domanda individuali può
essere sommato orizzontalmente per dar luogo alla domanda aggregata. Le intercette verticali della curva di domanda individuale sull’asse delle ordinate il prezzo di riserva dell’acquirente , ovvero il prezzo massimo che il consumatore individuale è disposto a pagare per acquistare un’unità della merce oggetto di scambio.
Analizzando la curva di offerta aggregata si può giungere alla conclusione che
essa sia la somma orizzontale di offerta individuale dei singoli produttori; tali curve illustrano , per un dato prezzo di mercato, la quantità dei singoli produttori che sono disposti a vendere. Anche in questo caso l’intercetta verticale della curva di offerta individuale indica il prezzo di riserva dell’offerente, ossia il prezzo minimo sulla curva di domanda al quale l’offerente è disposto a mettere in vendita un’unità del prodotto.
Dopo aver analizzato la curva di domanda e offerta è possibile esaminare il
prezzo e una quantità di equilibrio come risultato spontaneo del processo di contrattazione a livello decentralizzato tra i singoli partecipanti.
Il prezzo di equilibrio è quello in corrispondenza del quale le curve di
domanda e di offerta si incontrano. Nella letteratura anglosassone il prezzo viene definito con il termine market clearing , ossia prezzo in grado di “pulire il mercato” da ogni eccesso di domanda o di offerta. Inoltre si può costituire un quadro sinottico degli effetti sui prezzi di equilibrio sulla base delle combinazioni di variazioni della domanda e dell’offerta.
1. In caso di spostamento verso destra della curva di domanda ( shock
positivo sui gusti dei consumatori ecc) e spostamento verso destra della curva di offerta ( innovazione tecnologica , riduzione dei costi) i due effetti, entrambi positivi sulle quantità , tendono a sommarsi generando un aumento della quantità scambiata. Gli effetti sui prezzi sono il primo positivo e il secondo negativo e tendono a controbilanciarsi. 2. In caso di spostamento verso destra della curva di domanda ( shock positivo dei consumatori , aumento di reddito , ecc.) e spostamento verso sinistra della curva di offerta ( aumento dei costi di produzione) i due effetti positivi sui prezzi si sommano e l’effetto finale è positivo. Gli effetti sulle quantità sono invece il primo positivo e il secondo negativo , anche in questo caso si controbilanceranno. 3. In caso di spostamento verso sinistra della curva di domanda ( shock negativo sui gusti per l’ingresso, nel mercato, di un bene sostituto più conveniente) e spostamento verso sinistra della curva i domanda , i due effetti sui prezzi , il primo negativo e il secondo positivo, vanno in direzione opposta e si controbilanceranno. La variazione del prezzo dipenderà da quale degli effetti prevale , mentre la quantità scambiata sarà ridotta. 4. In caso di spostamento verso sinistra della curva di domanda e spostamento verso destra della curva di offerta i due effetti negativi sui prezzi verranno sommati e nell’effetto conclusivo si si avrà una diminuzione dei prezzi in maniera significativa . gli effetti sulla quantità tenderanno a controbilanciarsi.
1.3 MERCATI DI CONCORRENZA PERFETTA ED IMPERFETTA.
Fino a quando persisterà una pluralità di sistemi economici si potrà parlare dunque al plurale di mercati. Solitamente , con il termine mercato si va ad indicare il sistema economico più precisamente definito economia di mercato. L’economia di mercato è un sistema economico in cui le decisioni in materia di investimenti, produzione e distribuzione vengono guidate dai segnali di prezzo creati dalle forze della domanda e dell'offerta. La principale caratteristica di un'economia di mercato è l'esistenza di mercati dei fattori che svolgono un ruolo dominante nell'allocazione dei beni capitali e dei beni di produzione. Lo Stato ha l’ incarico di stabilire condizioni tali da assicurare la concorrenza tra gli operatori di mercato , circoscrivendo il meno possibile la loro libertà d’azione. È possibile distinguere due tipologie di mercati : mercati di concorrenza perfetta e mercati di concorrenza imperfetta.
Un mercato perfettamente concorrenziale soddisfa quattro condizioni:
1) I soggetti seguono un comportamento massimizzante: i produttori che trasformano input in output , massimizzano il profitto economico sotto vincoli di costo , i consumatori che acquistano output massimizzano la loro funzione di utilità sotto vincoli di reddito.